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Autore: Redazione StudioNews

Bari, Conte: altre forze convergano su candidatura Laforgia

Bari, Conte: altre forze convergano su candidatura LaforgiaBari, 4 apr. (askanews) – “Noi del Movimento 5 stelle siamo stati all’opposizione ma rispettiamo l’amministrazione uscente e prendiamo atto delle cose buone che sono state fatte: Bari è migliorata!”. Lo ha detto Giuseppe Conte, prendendo la parola sul palco della manifestazione convocata in piazza Prefettura a Bari a sostegno della candidatura di Michele Laforgia alle primarie del centrosinistra per la poltrona di sindaco. Conte ha annunciato la rinuncia del M5s alla competizione nelle primarie dopo le novità emerse da una nuova inchiesta giudiziaria per corruzione elettorale, che ha costretto alle dimissioni un’assessora regionale del Pd.


“Ma se dobbiamo assumerci una corresponsabilità nella prossima amministrazione – ha sottolineato il leader del M5S – dobbiamo creare le condizioni non minime ma massime per poter operare nella massima trasparenza. Abbiamo detto dall’inizio che dobbiamo rimarcare un nuovo inizio: questo non significa buttare via l’esperienza passata o permettere a qualcuno di denigrarla, ed è ridicolo che lo faccia il centrodestra. Ma non ci possono essere dubbi, il trasformismo: sta uccidendo la buona politica”. Secondo Conte “Laforgia è la persona più seria, più forte, più affidabile, più di carattere per governare la città. Non c’è stata una ragione ostativa che ci sia stata comunicata contro la candidatura di Laforgia. A quel punto ci siamo adattati alle primarie anche se noi non siamo ancora organizzati bene sul territorio, chiedendo regole più severe. Alla fine Laforgia ha accettato le regole imposte dal Pd ma oggi per fare finta che non ci sia necessità di un supplemento di riflessione, farle svolgere come se nulla fosse, credo non ci siano le condizioni. A questo punto io dico: le primarie non mi sembrano più all’ordine del giorno, Laforgia è sul campo, invitiamo tutte le forze politiche a riflettere sulla possibilità di convergere sulla candidatura di Laforgia senza dividersi”, ha concluso.

Nato, Stoltenberg: fare di più per Kiev, ora e nel medio termine

Nato, Stoltenberg: fare di più per Kiev, ora e nel medio termineBruxelles, 4 apr. (askanews) – I paesi della Nato devono fare di più per il loro sostegno, urgentemente necessario, alla difesa dell’Ucraina dall’invasore russo, e questo in due modi e tempi diversi: sia nell’immediato, fornendo più munizioni d’artiglieria, veicoli corazzati, droni, missili Patriot e dispositivi antiaerei, come effettivamente sta avvenendo; sia nel medio-lungo termine, con un nuovo progetto di pianificazione strutturata, anche finanziariamente (con il nuovo Fondo da 100 miliardi che è stato proposto), degli impegni per l’assistenza a Kiev, in termini ‘più robusti e prevedibili’ per gli ucraini, e non solo sulla base di ‘annunci volontari di breve termine’ da parte degli alleati.


Lo ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante la sua conferenza stampa questo pomeriggio a Bruxelles, al termine dei due giorni di riunioni dei ministri degli Esteri dei paesi dell’Alleanza, ieri tra loro e oggi con i partner prima dall’Ucraina, e poi dalla regione dell’Indo-Pacifico (Giappone, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda), oltre che con l’Ue. Stoltenberg ha avvertito che è reale il rischio che le forze russe avanzino in Ucraina, con il paventato attacco di primavera, se la Nato non sarà capace di mobilitare tutto il sostegno necessario per Kiev. E invece il ritorno al tavolo dei negoziati per la pace sarà possibile solo se il presidente russo Vladimir Putin si troverà davanti un forte esercito ucraino, sostenuto dalle forniture militari degli alleati Nato, e capirà di non poter vincere sul campo di battaglia.


Il segretario generale ha anche affermato che la sicurezza per la Nato non è regionale, perché non si gioca solo sul continente europeo, ma è strettamente interconnessa con le condizioni di sicurezza in Asia e nell’Indo-Pacifico, dove la Russia mantiene rapporti di scambio (armi contro tecnologie avanzate e nucleari), con Iran e Corea del Nord, mentre la Cina fornisce a Mosca dispositivi a duplice uso, civile e militare. ‘Ciò che sta accadendo in Ucraina oggi può accadere domani nel Mar Cinese Meridionale’, ha ammonito Stoltenberg, con un chiaro riferimento a una possibile aggressione cinese a Taiwan. Infine, il segretario generale ha respinto con forza la tesi dei portavoce del Cremlino secondo cui ormai l’Alleanza atlantica, a causa del suo crescente sostegno all’Ucraina, si sta avviando verso uno scontro (‘confrontation’) diretto con Mosca, e ha sottolineato che ‘non c’è alcun piano di mandare truppe da combattimento della Nato in Ucraina’ e che ‘non c’è stata alcuna richiesta’ di farlo; ma insistendo sul fatto che gli alleati hanno ‘il diritto di sostenere gli ucraini che stanno difendendo sé stessi’.


‘La Nato non è non sarà parte in conflitto. Ma fornisce sostegno all’Ucraina per aiutarla a difendersi. E dobbiamo solo ricordare, di nuovo e ancora – ha detto Stoltenberg -, di cosa si tratta: questo è un paese, la Russia, che ne attacca un altro, lo invade, sposta le sue forze con carri armati, aerei e missili oltre il confine per prendere il controllo dell’Ucraina. E questa è una palese violazione del diritto internazionale. È un’invasione su vasta scala. Questo è quello che è successo il 24 febbraio. E, naturalmente, l’Ucraina difende la propria terra, difende il proprio territorio. Come è sancito dal diritto internazionale. È sancito dalla Carta delle Nazioni Unite che l’autodifesa è legale. Si ha il diritto di difendersi. Ed è esattamente ciò che fa l’Ucraina. Gli ucraini chiedono dispositivi, munizioni, armi. E noi gleli stiamo fornendo’. L’incontro con i partner dell’Indo-Pacifico, poi, è stato ‘ottimo’, ha riferito il segretario generale della Nato. ‘Naturalmente – ha spiegato -, il contesto’ di questo incontro ‘è che la nostra sicurezza è interconnessa. Ciò che accade nell’Indo-Pacifico è importante per l’Europa, e ciò che accade in Europa è importante per l’Indo-Pacifico. La guerra in Ucraina lo dimostra molto chiaramente. Perché vediamo come la Cina sostiene l’economia di guerra russa, fornendo attrezzature a duplice impiego che vengono utilizzate anche nell’industria militare russa. In cambio, Mosca ipoteca il suo futuro a Pechino. E poi vediamo come l’Iran e la Corea del Nord forniscono munizioni, missili e droni alla Russia. E in cambio, la Russia fornisce tecnologie per i programmi missilistici e nucleari di questi paesi’.


‘L’idea che abbiamo un tipo di sicurezza in Europa e un’altro diverso in Asia non funziona. La nostra sicurezza – ha insistito Stoltenberg – non è regionale; la nostra sicurezza è globale. E come è stato affermato anche dai leader della regione, ciò che accade oggi in Ucraina, può accadere domani nel Mar Cinese Meridionale’. ‘Quindi, questa sicurezza interconnessa è il motivo per cui è importante lavorare insieme’ con i partner dell’Indo-Pacifico e ‘stiamo esaminando cosa possiamo fare di più per fornire sostegno all’Ucraina. E anche su cibersicurezza, minacce ibride e su altre aree in cui speriamo di poter concordare alcuni nuovi progetti al vertice Nato di Washington’ a luglio; ‘ma anche per inviare un messaggio molto chiaro a Mosca e a Pechino: che in realtà vediamo quello che stanno facendo, e come le potenze autoritarie siano ora sempre più allineate. E questo rende ancora più importante che nazioni e Stati democratici ‘like minded’ lavorino insieme’. Stoltenberg ha quindi puntualizzato ‘che non si tratta di rendere la Nato un’Alleanza globale. La Nato rimarrà un’Alleanza tra Nord America ed Europa. Ma la nostra sicurezza – ha insistito – è interconnessa con la sicurezza nella regione Asia-Pacifico, e pertanto dobbiamo collaborare con i nostri partner in quella regione per affrontare queste sfide alla sicurezza globale’. Tornando all’Ucraina, ‘la situazione sul campo di battaglia è difficile’, ha riconosciuto il segretario generale della Nato. ‘Abbiamo visto come la Russia si stia spingendo in prima linea e come stia mobilitando ancora più truppe, ma anche come sia disposta a sacrificare uomini e materiali anche per guadagni marginali. Ovviamente questo è grave. Ed è proprio per questo che è così urgente mobilitare un maggiore sostegno per l’Ucraina’. Per Stoltenberg ‘fondamentalmente gli scenari possibili sono due. Il primo è che gli alleati della Nato siano in grado di mobilitare un sostegno maggiore e che l’Ucraina sia in grado di riconquistare più territorio. E l’altro scenario è che non siamo in grado di farlo’. E in questo caso ‘c’è il rischio reale che la Russia conquisti ancora più territorio e che ci troveremo in una posizione ancora più pericolosa’. ‘Il fatto è – ha sottolineato il segretario generale della Nato – che l’unico modo per raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina è avere forti forze armate ucraine, perché questo è l’unico modo per convincere il presidente Putin che non vincerà sul campo di battaglia. E’ l’unico modo per convincerlo che deve sedersi e negoziare una sorta di soluzione accettabile, in cui l’Ucraina prevalga come nazione sovrana e indipendente’. ‘Io credo fermamente – ha affermato Stoltenberg – che questo sia possibile. Perché gli ucraini hanno dimostrato di essere estremamente capaci. Sono in grado di utilizzare il materiale e l’equipaggiamento forniti dagli alleati della Nato. Perché dobbiamo ricordare ancora una volta come è iniziata questa guerra’, quando ‘la maggior parte degli esperti credeva che la Russia avrebbe preso il controllo dell’Ucraina entro poche settimane e di Kiev entro pochi giorni. Ma questo non è accaduto: gli ucraini hanno liberato il 50% del territorio che la Russia occupava all’inizio della guerra, sono stati in grado di effettuare con successo attacchi profondi contro diversi obiettivi militari dietro le linee russe, e sono stati in grado di aprire un corridoio nel Mar Nero affondando molte navi russe’. ‘Si tratta di risultati militari significativi ottenuti dalle forze armate ucraine, supportate dagli alleati della Nato con forniture militari e munizioni. Quindi, se gli alleati della Nato forniranno ciò che dovremmo fornire, allora ho davvero sono che gli ucraini saranno in grado di ottenere nuovi risultati. E questo è il motivo per cui dobbiamo fare di più, per questo gli alleati devono andare più in fondo e fornire più supporto militare e più rapidamente, e per questo abbiamo anche bisogno di strutture più forti e robuste per il lungo periodo’ per pianificare l’assistenza militare all’Ucraina, ha concluso il segretario generale della Nato.

S.Siro,Fi:per progetto riqualificazione più veloce coinvolgere Arco

S.Siro,Fi:per progetto riqualificazione più veloce coinvolgere ArcoMilano, 4 apr. (askanews) – “Bene che Milan e Inter abbiano finalmente dato a WeBuild indicazioni sulle necessità indispensabili per decidere se riqualificare lo stadio di San Siro. Auspico che per la stesura del progetto esecutivo venga coinvolto l’architetto Fenyves e Arco Associati che sono già molto avanti con lo studio presentato alla città lo scorso 31 gennaio e che ha permesso di far tornare le squadre a dialogare con il Comune di Milano”. Lo ha scritto in una nota il capogruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale di Milano, Alessandro De Chirico, a proposito dell’ipotesi di riqualificazione dello stadio Meazza di San Siro.


“La partecipazione dell’architetto Fenyves e di Arco Associati garantirebbe di accorciare di molto i tempi e, come auspicato dal sindaco Sala, di rispettare la consegna del progetto entro giugno. Ci sarebbero conseguenti vantaggi per ciascuno degli attori coinvolti, compresi i residenti. Approfondiremo tutti i temi legati alla riqualificazione del Meazza il 9 aprile nel corso di un’assemblea pubblica a Chiaravalle dove con l’architetto Fenyves presenteremo ciò che è stato fatto per scongiurare che le squadre vadano via da Milano e che abbandonino all’oblio il quasi centenario stadio” ha aggiunto.

Biden a Netanyahu: la situazione umanitaria a Gaza e i raid contro operatori delle ong sono inaccettabili

Biden a Netanyahu: la situazione umanitaria a Gaza e i raid contro operatori delle ong sono inaccettabiliRoma, 4 apr. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden ha sottolineato al premier israeliano Benjamin Netanyahu che “i raid contro gli operatori umanitari e la situazione umanitaria generale” a Gaza “sono inaccettabili”. Si legge sul sito della Casa Bianca che riporta il contenuto della conversazione tra i due leader, la prima dal raid in cui sono morti sette operatori umanitari.


Il presidente americano Joe Biden ha sottolineato al premier israeliano Netanyahu “la necessità che Israele annunci e attui una serie di passi specifici, concreti e misurabili per affrontare i danni civili, le sofferenze umanitarie e la sicurezza degli operatori umanitari” e “la politica degli Stati Uniti rispetto a Gaza sarà determinata dalla valutazione” di Washington “dell’azione immediata di Israele” in questi ambiti. Si legge sul sito della Casa Bianca che riporta il contenuto della conversazione tra i due leader, la prima dal raid in cui sono morti sette operatori umanitari.

Vino, Lugana Doc: a Vinitaly un talk sull’enoturismo con De Castro

Vino, Lugana Doc: a Vinitaly un talk sull’enoturismo con De CastroMilano, 4 apr. (askanews) – Degustazioni, un talk sull’enoturismo con Paolo De Castro e masterclass tematiche dedicate a stampa e operatori del settore: è un Vinitaly ricco di appuntamenti quello che aspetta il Consorzio Tutela Lugana Doc dal 14 al 17 aprile. Lo stand consortile coprirà uno spazio di 80 mq nel Palaexpo Lombardia area A6/A7, offrendo visibilità a circa un centinaio di etichette delle aziende consorziate che esporranno anche alla fiera. In assaggio anche l’annata 2023, “che lascia ben sperare per l’evoluzione nei prossimi anni”. Spazio poi ai buyer internazionali, da Nord America, Europa Centrale e dell’Est, e Far East, con masterclass dedicate alla scoperta del territorio e dei suoi vini, con la partecipazione ad un “walk around tasting” nella lounge di Ice-Italian Trade Agency, e con un incoming finale sul territorio nella giornata del mercoledì in collaborazione con Coldiretti Veneto.


Il talk intitolato “Lugana da scoprire: enoturismo e nuove opportunità” è previsto per le 15 di domenica 14 e sarà moderato dal direttore di “Wine Meridian”, Fabio Piccoli e vedrà come protagonista l’eurodeputato dem, Paolo De Castro, primo vicepresidente della commissione Agricoltura, che dialogherà con il presidente del Consorzio, Fabio Zenato, e con Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia. Si parlerà dell’enoturismo come fattore fondamentale di crescita sostenibile, in grado di creare valore aggiunto per il territorio, come accaduto in Sicilia. Alla fine del talk verrà consegnata alle aziende una targa di riconoscimento per l’adesione al Decalogo delle “best pratices” dell’enoturismo in Lugana, a conclusione del progetto che ha coinvolto la Denominazione nel 2023 e che proseguirà anche quest’anno. Lunedì 15 aprile alle 10.30 si terrà invece la masterclass dal titolo “Viaggio nel tempo del Lugana” condotto dalla sommelier Lara Moro, che tratterà dell’evoluzione del Lugana e “dei fattori che lo possono annoverare tra i grandi bianchi d’invecchiamento”. Mercoledì 16 aprile alle 10.30, Francesco Saverio Russo guiderà la degustazione “Lugana terra d’avanguardia”, un confronto tra vinificazioni alternative e quelle classiche, in cui si assaggeranno “variazioni che abbracciano la fermentazione spontanea e macerazioni, con una forte attenzione alla sostenibilità ambientale”.


“Quest’anno abbiamo voluto dare spazio ad alcune tematiche per noi sempre più centrali, e che definiscono la nostra essenza, dal Lugana d’annata al suo potenziale di affinamento nel tempo, dalla sostenibilità all’enoturismo” ha spiegato il direttore del Consorzio, Edoardo Peduto, sottolineando che “tutto questo dimostra la forte identità e dinamicità del territorio, in linea con le richieste del mercato e dei wine lovers”. Infine il Consorzio Lugana rinnova la partnership con “Vinitaly and the City”, il fuorisalone della manifestazione in scena nelle piazze del centro di Verona dal 12 aprile al 14 aprile. Visitatori e wine lovers potranno brindare con un calice di Lugana d’annata sulla terrazza panoramica della Torre dei Lamberti a 84 metri di altezza.

Prosegue la partnership Barilla-Algida: 3 nuovi gelati nell’estate 2024

Prosegue la partnership Barilla-Algida: 3 nuovi gelati nell’estate 2024Milano, 4 apr. (askanews) – Prosegue la collaborazione tra Barilla e Algida per la produzione di gelati ispirati ad alcuni brand dell’azienda di Parma legati al mondo dei biscotti. L’estate 2024 vedrà, infatti, il debutto in versione ice cream dei Pavesini e il gusto Gocciole e Ringo in formato in vaschetta.


La partnership strategica tra le due aziende, iniziata nel 2021, compie così un ulteriore passo avanti con l’estensione nel segmento delle vaschette, con l’ambizione, spiegano in una nota congiunta, di attrarre nuovi consumatori e contribuire a far crescere la categoria, replicando la performance positiva come per il lancio della range dei sandwich. Pavesini, Gocciole e Ringo, tutti e tre nel nuovo formato in vaschetta, presentano strati alternati con mix di gelato e biscotti, che richiamano al biscotto originale sia nello strato centrale del gelato che nelle guarnizioni. Per i Pavesini, che per la prima volta si trasformano in un gelato, è stato scelto il gusto tiramisù, che in tanti a casa realizzano col biscotto Pavesi in alternativa al classico savoiardo. Nati da un’intuizione di Mario Pavesi nel 1948 come specialità locale con il nome di Biscottini di Novara, i Pavesini sono diventati una specialità tutta italiana. Come per tutta la gamma le confezioni dei nuuovi prodotti sono riciclabili. In particolare, la vaschetta è realizzata interamente in carta.


I nuovi gelati nel formato in vaschetta saranno disponibili in tutti le insegne della grande distribuzione.

Bari, fonti Nazareno a Conte: Pd non accetta lezioni di moralità

Bari, fonti Nazareno a Conte: Pd non accetta lezioni di moralitàRoma, 4 apr. (askanews) – “La scelta di Conte di uscire dalle primarie è incomprensibile. Se il Movimento 5 stelle pensa di vincere da solo contro la destra proceda pure”. Lo riferiscono fonti del Nazareno, dopo che il leader M5s ha detto di non vedere più le condizioni per le primarie nel capoluogo pugliese.


“Ma – aggiungono dal Nazareno – abbia rispetto per la città di Bari, per gli elettori di centrosinistra e non pensi di dare lezioni di moralità a nessuno. Il Pd resta al fianco di Bari che ha già dimostrato quanto sia importante il Pd come presidio di legalità e di buona amministrazione. Siamo certi che il Pd insieme al centrosinistra vincerà di nuovo le elezioni contro questa destra”.

Ucraina, il segretario generale della Nato Stoltenberg: c’è il rischio che la Russia avanzi. Dobbiamo fare di più

Ucraina, il segretario generale della Nato Stoltenberg: c’è il rischio che la Russia avanzi. Dobbiamo fare di piùMilano, 4 apr. (askanews) – “C’è il rischio reale che la Russia conquisti ancora più territorio e che ci troveremo in una posizione ancora più pericolosa”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nella conferenza stampa dedicata al 75esimo anniversario dell’alleanza.


“L’unico modo – ha detto – per raggiungere una pace duratura in Ucraina è avere forti forze armate ucraine, perché è l’unico modo per convincere il presidente (russo Vladimir) Putin che non vinceranno sul campo di battaglia. E questo è l’unico modo perché la comunità possa sedersi e negoziare una soluzione accettabile in cui l’Ucraina diventi una nazione solida e indipendente. Credo fermamente che sia possibile. Perché gli ucraini hanno dimostrato di essere estremamente capaci. Sono in grado di utilizzare il materiale e l’equipaggiamento forniti dagli alleati della Nato”. Stoltenberg ha ricordato che all’inizio la maggior parte degli esperti riteneva che la Russia avrebbe preso il controllo dell’Ucraina entro poche settimane. “Ciò non è accaduto” ha sottolineato. “Gli ucraini hanno liberato il 50% del territorio che la Russia occupava all’inizio della guerra. Sono stati in grado di effettuare con successo attacchi profondi contro diversi obiettivi militari”. Quindi, se gli alleati della Nato forniranno “ciò che dovremmo, allora sono assolutamente fiducioso che gli ucraini saranno in grado di ottenere nuovi risultati e questo è il motivo per cui dobbiamo fare di più”.


Oggi i ministri degli Esteri della Nato hanno celebrato il 75esimo anniversario dell’alleanza avvertendo che la Russia rappresenta una minaccia più grande che mai, mentre preoccupa lo stallo degli aiuti statunitensi all’Ucraina. Definendo seria la situazione sul campo di battaglia, Stoltenberg ha detto chiaramente che bisogna fare di più per quello che riguarda la difesa aerea. Moniti preceduti da indiscrezioni di stampa che parlavano di un fondo quinquennale da 100 miliardi di euro “a prova di Trump”. “Un supporto più robusto e prevedibile” su “basi prevedibili” ha auspicato Stoltenberg nella conferenza stampa di questo pomeriggio trasmessa in streaming. E questo sostegno dovrebbe essere rafforzato da un impegno finanziario ancorato a due elementi: avere una struttura e avere i finanziamenti.


Dall’altro lato Stoltenberg, rispondendo alle dichiarazioni odierne del Cremlino su un confronto diretto con la Nato, ha detto: “Non abbiamo alcun piano né la presenza di truppe da combattimento della Nato in Ucraina”. “La Nato – ha sottolineato – non è parte in conflitto e la Nato non sarà parte in conflitto. Ma la Nato fornisce sostegno all’Ucraina per aiutarla a difendersi”. Stoltenberg ha specificato che la Nato sta “fornendo” quanto richiesto da Kiev per la sua “autodifesa” in termini di “munizioni e armi”.

Tennis, a Montecarlo Wild Card per Berrettini

Tennis, a Montecarlo Wild Card per BerrettiniRoma, 4 apr. (askanews) – Matteo Berrettini proseguirà la sua stagione al Rolex Monte-Carlo Masters. Gli organizzatori hanno assegnato all’ex finalista di Wimbledon una delle quattro wild card per il primo Masters 1000 sulla terra battuta del 2024. Rientrato dopo i tanti infortuni del 2023, ha raggiunto quest’anno la finale al Challenger di Phoenix ed è ancora in corsa nei quarti di finale a Marrakech: affronterà l’amico Lorenzo Sonego. Da domenica sarà in campo per la quarta volta nel Principato. Wild card anche a Stan Wawrinka, Gael Monfils e Valentin Vacherot. Il 39enne svizzero, alla 14ma partecipazione nel torneo, ha vinto il titolo nel 2014 battendo in finale Roger Federer. Monfils, invece, tornerà nel Principato per la prima volta dal 2016 quando è stato battuto in finale dal campione più titolato nella storia del torneo, Rafa Nadal. Ci sarà anche il 25enne monegasco Valentin Vacherot. Battuto da Luca Nardi al primo turno nel 2023, quest’anno ha vinto finora tre titoli Challenger e firmato così il suo miglior inizio di stagione in carriera.

Bari, Conte: per il Movimento 5 stelle non ci sono le condizioni per svolgere seriamente le primarie

Bari, Conte: per il Movimento 5 stelle non ci sono le condizioni per svolgere seriamente le primarieBari, 4 apr. (askanews) – “Alla prima inchiesta giudiziaria se ne aggiunge oggi una seconda in cui è coinvolto il voto di scambio, inquinamento del voto. Per il Movimento 5 stelle non ci sono le condizioni per svolgere seriamente le primarie. Le ragioni per sostenere il candidato Laforgia permangono anzi si rafforzano. Ci confronteremo con gli altri della coalizione, le altre forze politiche e civiche, per cercare di affrontare la campagna elettorale per Bari nel segno di un nuovo inizio, del rafforzamento dei presidi di legalità e massima trasparenza”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, parlando a Bari prima del comizio di Michele Laforgia, candidato alle primarie a sindaco.


“L’obiettivo della legalità, della trasparenza, del contesto di qualsiasi forma di corruzione e inquinamento del voto, lotta ai clan alle mafie sono la premessa indispensabile – ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio – per poter dare un contributo politico. Se non c’è questa premessa noi non ci siamo, l’abbiamo detto sin dall’inizio. Quindi cercheremo di continuare a lavorare con le altre forze ma pretendendo queste garanzie”. A Bari si parla apertamente di un “terremoto” politico: la nuova ondata di arresti in una inchiesta per corruzione elettorale e voto di scambio ha lambito la Regione (è finito ai domiciliari il marito della reginetta delle preferenze Anita Maurodinoia, esponente di un movimento civico locale, anche lei indagata e che per questo ha fatto sapere di essersi dimessa dal Pd e dall’incarico di assessora ai Trasporti nella giunta presieduta da Michele Emiliano). Dopo le polemiche che hanno opposto il sindaco uscente di Bari, Antonio Decaro, al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha deciso la nomina della commissione di accesso che dovrà accertare se il Consiglio comunale debba essere sciolto per mafia, un nuovo colpo all’immagine del centrosinistra pugliese. Immagine già incrinata anche dai ricordi non del tutto coincidenti fra Decaro ed Emiliano a proposito di un episodio raccontato da quest’ultimo di una visita in casa di una famiglia legata ai clan mafiosi della città vecchia: per “affidare” l’allora assessore Decaro alla parente di un boss, secondo Emiliano che rivendicava la sua primogenitura nella lotta ai clan praticata anche con queste modalità informali; episodio negato pubblicamente dall’attuale sindaco, cosa sulla quale nei giorni scorsi è filtrata anche la voce di un acceso diverbio fra i due nel corso di una riunione del Pd.


Il nuovo colpo che arriva dalla magistratura inquirente si colloca così nella sfida preventiva tra il candidato “civico” di sinistra Michele Laforgia (un avvocato penalista appoggiato dal M5S, da Sinistra italiana, da Italia viva, dai socialisti e da qualche esponente locale del Pd) e il candidato ufficiale del Pd, Vito Leccese, capo di gabinetto del sindaco uscente con un lontano passato di parlamentare dei Verdi, che conta su un pezzo di mondo “civico” e sull’appoggio del leader verde Angelo Bonelli. Domani in piazza Umberto al fianco di Leccese è previsto l’arrivo della segretaria del Pd Elly Schlein (che oggi ha parlato di vicenda “gravissima” rivendicando che il Pd “non accetta voti sporchi”), ma dovrebbero esserci anche Decaro ed Emiliano.