Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Arriva l’anticiclone Narciso, temperature estive anche al Nord

Arriva l’anticiclone Narciso, temperature estive anche al NordRoma, 3 apr. (askanews) – ‘Terzo aprilante, quaranta dì durante’: il tempo che fa il terzo giorno d’aprile dura quaranta giorni. Un antico proverbio, legato soprattutto alla tradizione agropastorale, individua nel tempo del terzo giorno del mese un importante indizio per scoprire come sarà il meteo dei successivi 40 giorni.


Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, intanto ci ricorda che questo 3 aprile vedrà il passaggio di qualche addensamento in più al Nord con la possibilità di veloci piovaschi, un cielo irregolarmente nuvoloso al Centro e prevalenza di sole al Sud. Un 3 “aprilante” che indicherebbe, dunque, (stando al proverbio) una fase primaverile classica almeno fino al 12 maggio (per 40 giorni), con qualche pioggia in più al Nord e una fase più mite al Sud, come spesso accade in questo periodo dell’anno. Invece all’orizzonte intravediamo una grande ‘bolla calda’ anche sul Nord Italia con temperature ben oltre le medie del periodo ovunque: sarà quasi estate con l’aprilgiugno, un periodo di aprile che sembrerà giugno.


Arriva Narciso, l’anticiclone che ‘piace’ e ‘si piace’: ‘piace’ in quanto porterà tantissimo sole per tutti e temperature calde ma non eccessive; e ‘si piace’ in quanto ‘Narciso’ è il famoso personaggio della mitologia greca che s’innamora della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d’acqua e muore cadendo nel lago in cui si specchiava. Andando per ordine, nelle prossime ore avremo qualche piovasco su Liguria, Prealpi, Alpi e in particolare sul Triveneto; altrove il meteo sarà discreto, seppur con un veloce passaggio nuvoloso collegato ad un lontano vortice centrato tra Polonia e Finlandia. Ma, da giovedì, tutta l’Italia entrerà in una bolla anticiclonica in espansione sul Mediterraneo Centrale e si toccheranno i 25°C diffusi sulle regioni centrali. Al Nord qualche grado in meno, al Sud qualche grado in più, ma con valori in ulteriore aumento almeno fino al 10 aprile.


Il primo weekend post Pasquale, il primo dopo le festività, sarà infatti bello e caldo ovunque: il 6-7 aprile il sole dominerà in lungo e largo e arriveremo a toccare localmente i 30°C anche al Nord, con un’anomalia termica di almeno 6-8 gradi rispetto alle medie climatologiche di inizio aprile. A 2000 metri, anche sulle Alpi, si supereranno addirittura i 16-17 gradi. Prepariamoci dunque al primo weekend con l’anticiclone africano Narciso, con il bel tempo che piace a tutti, da Bolzano a Caltanissetta.

Domani i 75 anni della Nato, in agenda un piano “a prova di Trump”

Domani i 75 anni della Nato, in agenda un piano “a prova di Trump”Milano, 3 apr. (askanews) – La NATO sta progettando un piano quinquennale “a prova di Trump” da 100 miliardi di dollari per l’Ucraina e i ministri degli Esteri della Alleanza riuniti oggi ne discuteranno. A scriverlo sono diverse testate, con versioni leggermente differenti. In primis il Financial Times che pone tra i titoli principali la notizia.


In base a quanto riporta Bloomberg il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg propone di istituire un fondo di contributi alleati del valore di 100 miliardi di dollari in cinque anni per l’Ucraina come parte di un pacchetto che i leader dell’alleanza dovranno firmare quando si riuniranno a Washington a luglio. Gli alleati starebbero ancora discutendo la proposta di Stoltenberg e qualsiasi meccanismo contabile, compreso se includere gli aiuti bilaterali all’Ucraina nella somma complessiva, secondo persone che hanno familiarità con le discussioni citate da Bloomberg.


Mentre secondo Reuters c’è una proposta per un fondo quinquennale da 100 miliardi di euro e un piano visto come un modo per fornire aiuti a Kiev, sempre in vista di un’ipotesi Trump. “Le proposte del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg darebbero all’alleanza occidentale un ruolo più diretto nel coordinare la fornitura di armi, munizioni ed equipaggiamenti all’Ucraina mentre combatte l’invasione russa”, riporta l’agenzia citando come fonte dei diplomatici. Quello che appare chiaro è che il pacchetto di aiuti militari proposto proteggerebbe Kiev dai “venti di cambiamento politico”, ovvero l’elezione di Donald Trump alle presidenziali americane di novembre. Intanto il britannico Independent racconta che il ministro degli Esteri Lord Cameron vuole incoraggiare gli alleati della NATO a “intensificare e spendere di più per la difesa” di fronte all’aggressione russa.


La Nato celebrerà il suo anniversario domani, 4 aprile presso la sua sede a Bruxelles e al prossimo vertice del 9-11 luglio a Washington, DC, dove è stato firmato il suo trattato istitutivo. Dalla sua creazione il 4 aprile 1949, l’Alleanza transatlantica è passata da 12 membri fondatori a 32 paesi membri. I ministri degli Esteri dei 32 si incontreranno oggi a Bruxelles dove si svolgeranno discussioni informali sul prossimo segretario generale dell’Alleanza, ovvero il successore di Jens Stoltenberg. L’incontro fornirà informazioni su quanto gli alleati europei dell’Ucraina siano disposti a spingersi per sostenere lo sforzo bellico di Kiev, mentre il ben noto pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina del valore di circa 60 miliardi di dollari rimane bloccato al Congresso degli Stati Uniti.

Domani i 75 anni della Nato, in agenda piano “a prova di Trump”

Domani i 75 anni della Nato, in agenda piano “a prova di Trump”Milano, 3 apr. (askanews) – La NATO sta progettando un piano quinquennale “a prova di Trump” da 100 miliardi di dollari per l’Ucraina e i ministri degli Esteri della Alleanza riuniti oggi ne discuteranno. A scriverlo sono diverse testate, con versioni leggermente differenti. In primis il Financial Times che pone tra i titoli principali la notizia.


In base a quanto riporta Bloomberg il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg propone di istituire un fondo di contributi alleati del valore di 100 miliardi di dollari in cinque anni per l’Ucraina come parte di un pacchetto che i leader dell’alleanza dovranno firmare quando si riuniranno a Washington a luglio. Gli alleati starebbero ancora discutendo la proposta di Stoltenberg e qualsiasi meccanismo contabile, compreso se includere gli aiuti bilaterali all’Ucraina nella somma complessiva, secondo persone che hanno familiarità con le discussioni citate da Bloomberg.


Mentre secondo Reuters c’è una proposta per un fondo quinquennale da 100 miliardi di euro e un piano visto come un modo per fornire aiuti a Kiev, sempre in vista di un’ipotesi Trump. “Le proposte del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg darebbero all’alleanza occidentale un ruolo più diretto nel coordinare la fornitura di armi, munizioni ed equipaggiamenti all’Ucraina mentre combatte l’invasione russa”, riporta l’agenzia citando come fonte dei diplomatici. Quello che appare chiaro è che il pacchetto di aiuti militari proposto proteggerebbe Kiev dai “venti di cambiamento politico”, ovvero l’elezione di Donald Trump alle presidenziali americane di novembre. Intanto il britannico Independent racconta che il ministro degli Esteri Lord Cameron vuole incoraggiare gli alleati della NATO a “intensificare e spendere di più per la difesa” di fronte all’aggressione russa.


La Nato celebrerà il suo anniversario domani, 4 aprile presso la sua sede a Bruxelles e al prossimo vertice del 9-11 luglio a Washington, DC, dove è stato firmato il suo trattato istitutivo. Dalla sua creazione il 4 aprile 1949, l’Alleanza transatlantica è passata da 12 membri fondatori a 32 paesi membri. I ministri degli Esteri dei 32 si incontreranno oggi a Bruxelles dove si svolgeranno discussioni informali sul prossimo segretario generale dell’Alleanza, ovvero il successore di Jens Stoltenberg. L’incontro fornirà informazioni su quanto gli alleati europei dell’Ucraina siano disposti a spingersi per sostenere lo sforzo bellico di Kiev, mentre il ben noto pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina del valore di circa 60 miliardi di dollari rimane bloccato al Congresso degli Stati Uniti.

In campagna elettorale Trump ha definito gli immigrati “animali” e “non umani”

In campagna elettorale Trump ha definito gli immigrati “animali” e “non umani”Milano, 3 apr. (askanews) – Donald Trump in piena campagna elettorale per la presidenza, ha tenuto un feroce discorso elettorale nello stato del Michigan definendo gli immigrati illegali “animali”, “alieni criminali” e “non umani” che “devono tornare a casa loro”. Il discorso è stato trasmesso e messo su internet per intero da Fox.


“I democratici dicono: ‘Per favore, non chiamateli animali. Sono umani’. Io dico: ‘No, non sono umani. Sono animali’”, ha detto Trump in un discorso a Grand Rapids. “Nessun Paese potrebbe sopportare una invasione del genere” ha aggiunto. Trump ha spesso insinuato che gli immigrati che arrivano illegalmente negli Stati Uniti sono fuggiti dalle carceri e stanno diffondendo la criminalità negli Stati Uniti.


Le informazioni statistiche sugli immigrati sono incomplete, ma secondo i ricercatori, coloro che soggiornano illegalmente negli Stati Uniti non commettono crimini violenti più spesso dei residenti regolari.

Gli effetti del sisma in Taiwan sull’industria dei chip

Gli effetti del sisma in Taiwan sull’industria dei chipRoma, 3 apr. (askanews) – Il devastante terremoto che ha colpito oggi Taiwan ha un effetto indiretto quasi immediato anche sulle economie mondiali: l’isola è infatti il più grande hub di produzione globale di semiconduttori.


Il sisma di magnitudo 7,3 è stato considerato il più potente che abbia colpito l’isola dal 1999 e ha avuto il suo epicentro al largo di Hualien. Sono segnalati crolli e si ha già notizia di almeno quattro vittime, secondo il ministero degli Interni di Taiwan. Il terremoto rischia di avere effetti immediati sulla catena di forniture di chip, che è già particolarmente sotto stress. I grandi produttori di semiconduttori hanno dovuto infatti interrompere la produzione.


Taiwan Semiconductor Manifacturing Company (TSMC), il più grande fornitore globale di chip a contratto, ha evacuato alcune delle sue fabbriche a scopo precauzionale, secondo una nota diffusa dalla stessa compagnia: “Sono state avviate misure preventive secondo la procedura e alcuni stabilimenti sono stati evacuati”. Il direttore finanziario di United Microelectronics, Liu Chitong, ha dichiarato a Nikkei Asia che anche il terzo produttore mondiale di chip a contratto ha evacuato gli impianti di produzione. “Alcune macchine per la produzione si sono fermate e ora il nostro team sta lavorando per riavviare le macchine di produzione il prima possibile”, ha affermato.


I produttori di display Innolux e AUO hanno entrambi evacuato le strutture. Un manager di un fornitore di apparecchiature TSMC ha detto a Nikkei Asia che la sua azienda stava discutendo se inviare più personale a fare gli straordinari durante le imminenti vacanze alla fine di questa settimana, per aiutare i produttori di chip a compensare l’interruzione.


A Tainan, sede di alcuni degli impianti di fabbricazione di chip più avanzati – tra cui le fabbriche a 5 e 3 nanometri di TSMC, che producono processori per gli iPhone di Apple e i chip di elaborazione IA di Nvidia – l’impatto appare essere più lieve, scrive ancora Nikkei Asia. (Foto tratta da X)

Taiwan, gli effetti del sisma sull’industria dei chip

Taiwan, gli effetti del sisma sull’industria dei chipRoma, 3 apr. (askanews) – Il devastante terremoto che ha colpito oggi Taiwan ha un effetto indiretto quasi immediato anche sulle economie mondiali: l’isola è infatti il più grande hub di produzione globale di semiconduttori.


Il sisma di magnitudo 7,3 è stato considerato il più potente che abbia colpito l’isola dal 1999 e ha avuto il suo epicentro al largo di Hualien. Sono segnalati crolli e si ha già notizia di almeno quattro vittime, secondo il ministero degli Interni di Taiwan. Il terremoto rischia di avere effetti immediati sulla catena di forniture di chip, che è già particolarmente sotto stress. I grandi produttori di semiconduttori hanno dovuto infatti interrompere la produzione.


Taiwan Semiconductor Manifacturing Company (TSMC), il più grande fornitore globale di chip a contratto, ha evacuato alcune delle sue fabbriche a scopo precauzionale, secondo una nota diffusa dalla stessa compagnia: “Sono state avviate misure preventive secondo la procedura e alcuni stabilimenti sono stati evacuati”. Il direttore finanziario di United Microelectronics, Liu Chitong, ha dichiarato a Nikkei Asia che anche il terzo produttore mondiale di chip a contratto ha evacuato gli impianti di produzione. “Alcune macchine per la produzione si sono fermate e ora il nostro team sta lavorando per riavviare le macchine di produzione il prima possibile”, ha affermato.


I produttori di display Innolux e AUO hanno entrambi evacuato le strutture. Un manager di un fornitore di apparecchiature TSMC ha detto a Nikkei Asia che la sua azienda stava discutendo se inviare più personale a fare gli straordinari durante le imminenti vacanze alla fine di questa settimana, per aiutare i produttori di chip a compensare l’interruzione.


A Tainan, sede di alcuni degli impianti di fabbricazione di chip più avanzati – tra cui le fabbriche a 5 e 3 nanometri di TSMC, che producono processori per gli iPhone di Apple e i chip di elaborazione IA di Nvidia – l’impatto appare essere più lieve, scrive ancora Nikkei Asia. (Foto tratta da X)

Il capo Idf Halevi: i cooperanti uccisi per “errata identificazione”

Il capo Idf Halevi: i cooperanti uccisi per “errata identificazione”Roma, 3 apr. (askanews) – Il capo di Stato maggiore della Difesa israeliana Herzi Halevi ha detto oggi che l’uccisione di sette operatori umanitari della World Central Kitchen a Gaza è stata dovuta a una “errata identificazione” degli obiettivi da colpire. “Voglio essere molto chiaro: il raid non è stato effettuato con l’intenzione di danneggiare gli operatori umanitari della WCKitchen. Si è trattato di un errore conseguente ad un’errata identificazione – di notte, durante una guerra, in condizioni molto complesse. Non sarebbe dovuto succedere”, ha commentato.

Biden dice che Israele non fa abbastanza per proteggere i cooperanti

Biden dice che Israele non fa abbastanza per proteggere i cooperantiRoma, 3 apr. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che Israele “non sta facendo abbastanza” per proteggere gli operatori umanitari a Gaza e ha chiesto una rapida indagine sull’attacco con droni delle Forze di difesa israeliane (IDF) nell’enclave palestinese che ha ucciso sette operatori umanitari dell’organizzazione benefica World Central Kitchen (WCK).


“Questo conflitto è stato uno dei peggiori della storia recente in termini di numero di operatori umanitari uccisi”, ha detto il presidente degli Stati Uniti, in commenti molto critici nei confronti delle azioni di Israele a Gaza.Biden, riferisce il Guardian, si è detto “indignato e affranto” per la morte degli operatori umanitari e ha sottolineato che non si è trattato di un incidente isolato. “Questo è uno dei motivi principali per cui la distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza è stata così difficile – perché Israele non ha fatto abbastanza per proteggere gli operatori umanitari che cercavano di fornire l’aiuto disperatamente necessario ai civilià Israele non ha fatto abbastanza nemmeno per proteggere i civili”, ha aggiunto il presidente americano.

Sisma di magnitudo 7.4 a Taiwan, crolli e vittime

Sisma di magnitudo 7.4 a Taiwan, crolli e vittimeRoma, 3 apr. (askanews) – Un terremoto sottomarino di magnitudo 7.4 si è verificato oggi vicino Taiwan: il sisma, il più potente che abbia mai colpito l’isola negli ultimi 25 anni, ha fatto attivare temporaneamente l’allerta tsunami nell’isola, in Giappone e nelle Filippine. La scossa ha colpito molto vicino alla costa orientale di Taiwan poco prima delle 8 ora locale, le 2 in Italia. Nella stessa zona si sono susseguite diverse scosse di assestamento, avvertite nella capitale Taipei. Secondo un primo bilancio provvisorio, il terremoto avrebbe provocato almeno quattro morti e quasi 60 feriti.


Secondo i Vigili del fuoco, molte persone sono intrappolate nei tunnel, tra cui il tunnel Renqing e il tunnel Qingshui. Almeno 12 cittadini sono stati salvati dall’Uranus Building di Hualien. A Taipei, due persone sono state soccorse e portate in salvo da un ascensore bloccato in un edificio danneggiato nel distretto di Zhongshan e sette persone sono state salvate da una struttura abitativa crollata nel distretto di Xindian, nella città di Nuova Taipei. I pompieri hanno reso noto inoltre che almeno due edifici sono crollati a Hualien, cittadina vicina all’epicentro. “Due edifici sono crollati e le persone potrebbero essere intrappolate. Non abbiamo ulteriori informazioni al momento”, ha detto un funzionario del personale di soccorso. Un’allerta tsunami, poi declassata ad “avviso”, è stata emessa dal Giappone, anche per le isole situate nel sud-ovest del Paese, dove la scossa è stata avvertita con chiarezza. Nelle isole di Okinawa (sud-ovest) si temono onde alte un metro. L’aeroporto di Naha, la principale città di Okinawa, ha subito annunciato la sospensione dei voli. In Giappone non sono state immediatamente segnalate vittime o danni gravi. Anche le Filippine hanno avvertito di “alte onde di tsunami” e hanno chiesto l’evacuazione di diverse zone costiere.

Il Presidente Mattarella in Costa d’Avorio, domani il benvenuto

Il Presidente Mattarella in Costa d’Avorio, domani il benvenutoMilano, 2 apr. (askanews) – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è in Visita Ufficiale nella Repubblica della Costa d’Avorio dal 2 al 4 aprile. La mattina del 3 aprile, il Capo dello Stato incontrerà, al Palazzo Presidenziale di Abidjan, il Presidente della Repubblica della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara. Dopo la cerimonia di benvenuto e gli onori militari, i due Presidenti avranno un colloquio cui seguiranno dichiarazioni alla stampa.


Nel pomeriggio il Presidente Mattarella si recherà al Municipio per la cerimonia di consegna delle Chiavi del Distretto di Abidjan. Prima del Pranzo ufficiale offerto dal Presidente della Repubblica della Costa d’Avorio, Mattarella incontrerà il personale dell’Ambasciata d’Italia ad Abidjan e una rappresentanza della collettività italiana. Giovedì 4 aprile gli ultimi impegni del Presidente Mattarella in Costa d’Avorio: la visita all’impianto della stazione a terra del giacimento ENI di Baleine e, successivamente, al Complesso scolastico di Canal Vridi e alla Casa della Comunità di Sant’Egidio.