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Autore: Redazione StudioNews

Vino, dall’11 al 13 maggio a Novara torna “Taste Alto Piemonte”

Vino, dall’11 al 13 maggio a Novara torna “Taste Alto Piemonte”Milano, 30 mar. (askanews) – Dal sabato 11 a lunedì 13 maggio il Castello Visconteo Sforzesco di Novara si prepara ad ospitare la settima edizione di “Taste Alto Piemonte”, la più grande manifestazione dedicata ai vini del territorio racchiuso tra le Alpi e il Lago Maggiore, organizzata dal Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte. Boca Doc, Bramaterra Doc, Colline Novaresi Doc, Coste della Sesia Doc, Fara Doc, Gattinara Docg, Ghemme Docg, Lessona Doc, Sizzano Doc e Valli Ossolane Doc: queste le dieci Denominazioni che verranno presentate da oltre 50 produttori, per condividere l’annata più recente con stampa, operatori e appassionati.


“L’entusiasmo dei produttori che partecipano a questa edizione è un segnale tangibile della vitalità e della passione che caratterizzano la nostra comunità enologica” ha affermato il presidente del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte, Andrea Fontana, sottolineando che “‘Taste’ rappresenta il punto d’incontro ideale per esplorare e apprezzare le diverse sfaccettature delle Denominazioni e del patrimonio enologico dell’Alto Piemonte, una zona che attira sempre più attenzione grazie alla sua unicità e autenticità”. Il programma prevede cinque masterclass, con il supporto di Ais Piemonte: quattro dedicate all’Alto Piemonte e una in collaborazione con i Giovani Vignaioli Canavesani per approfondire le peculiarità delle Denominazioni presenti.


“La settima edizione di Taste Alto Piemonte è un traguardo che ci riempie di orgoglio e soddisfazione” ha aggiunto Lorella Zoppis, vicepresidente e responsabile eventi del Consorzio , spiegando che “grazie al generoso contributo della Regione Piemonte e al sostegno del Comune di Novara e della Camera Di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, unitamente ai nostri preziosi partner istituzionali Atl Terre dell’Alto Piemonte e Fondazione Castello Di Novara, siamo riusciti a consolidare questo evento come punto di incontro privilegiato tra stampa, operatori del settore e appassionati”. La giornata di sabato, dalle 11 alle 14, sarà riservata agli operatori di settore e stampa, mentre dalle 14 alle 19 si aprirà anche al pubblico con i banchi d’assaggio e due masterclass. Domenica e lunedì operatori e winelovers potranno accedere alla manifestazione dalle 10 alle 19, e alle due masterclass fissate, come il sabato, alle 14 e alle 17 (domenica solo una alle 14). Oltre alle degustazione, sarà possibile acquistare le etichette direttamente presso l’enoteca temporanea allestita nel castello. Nell’area adiacente all’enoteca, sarà esposta la mostra fotografica “I volti dell’Alto Piemonte”, i ritratti di chi si cela dietro i vini del territorio. Durante la tre giorni, i food truck posizionati nel cortile interno del castello offriranno proposte gourmet per tutte le esigenze.

Presi diversi ostaggi in un ristorante in Olanda

Presi diversi ostaggi in un ristorante in OlandaRoma, 30 mar. (askanews) – “Diverse persone” sono state prese in ostaggio in un locale ristorante di Ede, città del centro dei Paesi Bassi a circa 75 km da Amsterdam. Lo ha annunciato la polizia locale, aggiungendo che diverse case sono state evacuate e il centro città chiuso. La polizia, riferiscono i media locali, è arrivata con un grosso contingente e 150 appartamenti circostanti sono stati evacuati a causa del pericolo. Secondo notizie non confermate dai media l’autore del reato avrebbe minacciato di usare esplosivi. “Una situazione di ostaggio che coinvolge diverse persone è in corso in un edificio nel centro della città di Ede”, ha dichiarato su X la polizia Paesi Bassi orientali (Provincia di Gelderland).


Per il momento non c’è traccia di una “motivazione terroristica”, ha precisato la polizia olandese, che ha così reagito su X in una dichiarazione dopo “molte domande sul movente”. Le autorità hanno invitato tutti i non sfollati a rimanere in casa e a non avvicinarsi al locale. Sono stati interrotti anche i servizi ferroviari nella zona interessata e tutti i negozi del centro cittadino sono stati chiusi.

Secondo la Coldiretti per il pranzo di Pasqua si spendono 75 euro a famiglia

Secondo la Coldiretti per il pranzo di Pasqua si spendono 75 euro a famigliaRoma, 30 mar. (askanews) – Per il pranzo di Pasqua gli italiani spendono quest’anno una media di 75 euro a famiglia, sostanzialmente in linea con lo scorso anno, con la stragrande maggioranza che lo trascorrerà in casa propria o di parenti e amici. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè “La Pasqua 2024 degli italiani a tavola” che fotografa le abitudini dei consumatori.


Il 60% dei cittadini trascorrerà il pranzo tra le mura domestiche, mentre un altro 26% lo passerà da parenti e amici. Ma c’è anche un 9% che ha deciso di andare in un ristorante o in un agriturismo mentre un 3% farà un picnic all’aria aperta e un rimanente 2% sarà altrove, secondo Coldiretti/Ixe’. In media saranno sei le persone su ogni tavola – spiega Coldiretti – con una situazione abbastanza simile a quella dello scorso anno. Per preparare il pranzo di Pasqua si impiegheranno mediamente 2,1 ore, con una netta tendenza a privilegiare i menu della tradizione. Tra coloro – secondo Coldiretti – che cucineranno, una maggioranza del 55% conterrà le operazioni in cucina tra i 30 minuti e le 2 ore, un 26% si spingerà a 3 ore, un 11% arriverà a 5 ore e un 5% oltre. Solo un 3% si limiterà ad appena mezz’ora.


L’alimento più rappresentativo della tradizione pasquale per la maggioranza degli italiani resta la carne d’agnello che viene servita in una tavola su 3 (33%) nelle case, nei ristoranti e negli agriturismi, ma non mancano le uova. Ne vengono consumate circa trecentomila durante la settimana santa. A vincere sono soprattutto le ricette della tradizione che da nord a sud caratterizzano l’intero Paese come per esempio gli gnocchi filanti in Piemonte, la minestra di brodo di gallina e uovo sodo e le pappardelle al ragù di coniglio in Toscana ma anche la corallina, salame tipico accompagnata dalla pizza al formaggio mangiata a colazione in tutto il Lazio. Se in Romagna sono di rigore i passatelli in Molise è l’insalata buona Pasqua con fagiolini, uova sode e pomodori.


In Puglia – continua la Coldiretti – il principe della tavola pasquale è il Cutturiddu, agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge, in Veneto onnipresenti su tutte le tavole della festa pasquale sono le tipiche vovi e sparasi, uova sode, decorate con erbe di campo e in Trentino le polpettine pasquali con macinato di agnello.

Pasqua e Pasquetta tra acquazzoni e quasi estate

Pasqua e Pasquetta tra acquazzoni e quasi estateRoma, 30 mar. (askanews) – La beffa del primo aprile, il pesce d’aprile che promette sole per tutti, ma dal giorno dopo… Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la previsione emessa negli ultimi giorni di un’Italia spaccata in due durante le festività pasquali ma in tendenza vede un generale miglioramento da martedì prossimo. Come dire, lo scherzetto del primo aprile con piogge durante le feste e il bel tempo che torna anche al Nord quando riaprono le scuole e si torna a lavorare.


In sintesi, vivremo 2-3 giorni di Scirocco con forti fenomeni al Nord, momenti di instabilità al Centro e vento forte. Poi da martedì rivedremo il sole ovunque. Le prossime ore saranno caratterizzate da un peggioramento verso Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia con tantissima neve dal pomeriggio oltre i 1600-1800 metri sulle Alpi occidentali; al Centro il tempo sarà velato ma con ampie schiarite sul Lazio e sul versante adriatico; al Sud inizierà una fase quasi estiva con le temperature che saliranno oltre i 25°C e poi ancor più su.


La Pasqua è prevista instabile al mattino tra Nord e Toscana, con un peggioramento dal pomeriggio ad iniziare dal Piemonte verso est: tra il pomeriggio e la sera avremo acquazzoni sparsi al settentrione e tra Toscana, nord Umbria e nord Marche. A sud di una linea immaginaria Livorno-Ancona il tempo dovrebbe essere asciutto e decisamente soleggiato soprattutto sulle regioni meridionali. Le temperature si porteranno 10 gradi oltre le medie del periodo e supereranno i 30°C tra Sicilia, Calabria e Puglia. Lo Scirocco sarà ancora intenso e creerà disagi in mare sui bacini più esposti a questo vento. La Pasquetta potrebbe regalare delle sorprese: al mattino sono previsti rovesci al Nord e parte del Centro (Toscana in primis), poi dal pomeriggio, a guastare l’eventuale picnic, potrebbero arrivare degli scrosci anche sul resto del Centro: sul settore nordoccidentale la Pasquetta potrebbe invece risultare anche soleggiata. Al Sud continuerà la quasi Estate, o la piena Estate in anticipo, seppur con temperature in leggero calo.


Infine, in un modo un po’ dispettoso il tempo tornerà sereno anche al Nord da martedì con la fine della Sciroccata e il ritorno dell’Anticiclone delle Azzorre verso l’Italia.

Si torna a parlare di crociere nel talk show S4 di Omoboni

Si torna a parlare di crociere nel talk show S4 di OmoboniMilano, 30 mar. (askanews) – Domenica 31 marzo alle h.18 va in onda su Sportitalia (e a seguire su Sportoutdoor.tv) la dodicesima puntata del talk show S4, condotto e ideato da Floriano Omoboni, dedicato allo sport e al turismo. Ospiti della puntata sono: – Leonardo Massa, Vice Presidente Sud Europa di MSC Crociere, compagnia leader nel mondo delle crociere. Achille Staiano, direttore di Explora Journeys, Top brand nel mondo delle crociere. Matteo Della Valle, Direttore Commerciale GNV (Grandi Navi Veloci), compagnia di traghetti nel Mediterraneo.


Un’occasione per parlare del momento di grazia che sta vivendo il settore crocieristico, come emerso in occasione del CLIA Cruise Week, la prima fiera europea delle crociere che si è tenuta dall’11 al 14 marzo a Genova. Basti pensare che sono attesi in Italia quest’anno ben 14 milioni di crocieristi (secondo una ricerca di Risposte Turismo), numeri record che supereranno i dati di settore previsti. I porti italiani, a cominciare da quello di Genova, tornano a credere nelle crociere e il nostro paese è leader in Europa, con il picco di 15 miliardi di fatturato. Di tutto questo parleranno gli esperti del mondo crocieristico e turismo e il conduttore Floriano Omoboni che da quasi 30 anni racconta nel suo talk show S4, dedicato alle “quattro esse” (Sport, Sun, Sea e Snow) in mondo delle vacanze, dell’outdoor, delle Crociere, ma in generale di sport, nautica e turismo con approfondimenti, interviste e dibattitti. In onda prima su Sportitalia (canale 60) Domenica 31/3 eccezionalmente alle h.18, subito dopo la partita del calcio saudita di Cristiano Ronaldo.

Vino, il 9 aprile a Torino c’è “Anteprima Ruchè ultima annata”

Vino, il 9 aprile a Torino c’è “Anteprima Ruchè ultima annata”Milano, 30 mar. (askanews) – Il 9 aprile allo spazio Musa di Torino va in scena la prima edizione de “Il Ruchè siamo noi: Anteprima Ruchè ultima annata”, manifestazione organizzata con la collaborazione dell’Associazione produttori di Ruchè di Castagnole Monferrato Docg, dedicata alla scoperta dell’ultima annata dei vini prodotti con il vitigno autoctono a bacca nera del Monferrato astigiano.


“Un format che promette un’esperienza unica per giornalisti e operatori del settore enogastronomico” hanno spiegato gli organizzatori in una nota, spiegando che dalle 10 alle 18, i partecipanti avranno l’opportunità di esplorare l’essenza dell’ultima annata attraverso una degustazione alla cieca, per poter dare un giudizio il più possibile imparziale dei vini. Al piano interrato, i produttori esporranno l’intera gamma dei loro Ruchè e, grazie alla collaborazione con Artàporter (startup focalizzata sull’arte contemporanea emergente), a fianco del banco di degustazione di ogni singola Cantina un artista presenterà la propria opera. Verrà inoltre creata un’opera d’arte dal vivo dedicata al Ruchè, e un caricaturista che utilizzerà il vino come medium per le sue opere, offrendo un ricordo ai visitatori.

Roma, Festival ‘Jazz Idea’ del Conservatorio “Santa Cecilia”

Roma, Festival ‘Jazz Idea’ del Conservatorio “Santa Cecilia”Roma, 30 mar. (askanews) – Al via domenica 7 aprile l’attesissima 3a edizione del Festival “Jazz Idea” del Conservatorio Santa Cecilia di Roma, con la direzione artistica di Carla Marcotulli, cantante e docente di Canto Jazz presso il Conservatorio. Dopo il successo delle prime due edizioni, il festival prosegue presentando al pubblico 12 concerti a ingresso libero, articolati in 6 domeniche consecutive fino al 19 maggio.


Protagonisti, come da tradizione, nomi affermati del jazz italiano e internazionale accanto ai giovani talenti provenienti dal Dipartimento Jazz del Conservatorio, che si esibiranno sul palco della bellissima Sala Accademica del Conservatorio, caratterizzata da una delle migliori acustiche al mondo e dal Grande Organo Walcker-Tamburini. Obiettivo del Festival Jazz Idea è la creazione e lo sviluppo di nuove idee musicali, attraverso il dialogo tra tradizione e nuovi linguaggi. L’edizione 2024 è dedicata a Duke Ellington, di cui ricorrono i 50 anni dalla scomparsa avvenuta il 24 maggio 1974.


Tra gli artisti in cartellone: la cantante statunitense Michele Hendricks – maestra del vocalise e dello scat, il duo ungherese voce-contrabbasso Agnes Lakatos e Tibor Cshuhaj, il sassofonista Rosario Giuliani con il contrabbassista Stefano Cantarano, il sassofonista Pietro Tonolo e il chitarrista Fabio Zeppetella, il sassofonista Maurizio Giammarco ospite della big band MuSa dell’Università La Sapienza diretta da Roberto Spadoni, il quartetto di sassofoni Arundo Donax con Mario Raja, Pasquale Laino, Pietro Tonolo e Rossano Emili con ospite il soprano Federica Raja, il sassofonista Patrizio Destriere con un omaggio a Ennio Morricone e la big band di Santa Cecilia diretta da Mario Corvini con il coro del Dipartimento Jazz diretto da Carla Marcotulli per i celebri Concerti Sacri di Duke Ellington. (segue)

Zelensky chiede i missili a lungo raggio ATACM. “Putin? E’ un pazzo”

Zelensky chiede i missili a lungo raggio ATACM. “Putin? E’ un pazzo”Roma, 30 mar. (askanews) – In una intervista al Washington Post, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky chiede “urgentemente” i missili ATACM-300 a lungo raggio, che secondo lui potrebbero colpire gli obiettivi nella Crimea occupata dai russi, in particolare i campi d’aviazione da cui Mosca lancia aerei con missili a guida di precisione che stanno causando gravi danni.


“Quando la Russia ha i missili e noi no, attacca con i missili: Tutto: gas, energia, scuole, fabbriche, edifici civili”, ha detto Zelensky al WP, sottolineando che gli ATACM-300 “sono la risposta”. Zelensky ha spiegato di voler usare i missili a più lungo raggio non per attaccare il territorio russo, ma i campi d’aviazione in Crimea: “Quando la Russia saprà che possiamo distruggere questi jet, non attaccherà dalla Crimea. È come con la flotta marittima. Li abbiamo allontanati dalle nostre acque territoriali. Ora li spingeremo dagli aeroporti in Crimea”. Zelensky ha ricordato che a Monaco di Baviera, a febbraio, ha tirato fuori una mappa degli obiettivi che l’ATACMS poteva colpire: “Ho mostrato loro piattaforme militari come aeroporti, sistemi di difesa aerea e altri siti”, ha detto. Alla domanda se gli ATACMS siano in arrivo, come si dice a Washington, il presidente ha riso e ha detto: “Non posso condividere con voi questa informazione. Mi dispiace”, ma ha precisato che i missili “non sono in Ucraina” al momento.


Il presidente russo Vladimir Putin “è pazzo. Nessuno al mondo può dire al 100% cosa farà. Ecco perché Biden è cauto”, ha detto ancora Zelensky al Washington Post. E riguardo la posizione del presidente USA Joe Biden, che qualcuno ha accusato di essere troppo cauto nel fornire armi all’Ucraina, ha risposto: “Penso che sia cauto riguardo un attacco nucleare da parte della Russia”. Secondo Zelensky, infine, l’allora presidente Barack Obama “non è stato forte contro di lui” quando Putin ha conquistato la Crimea nel 2014: “L’Europa voleva avere sicurezza al confine e grandi scambi commerciali con la Russia. Questo ha aperto la strada alla guerra con l’Ucraina”, ha concluso.

Roma, apre l’Antiquarium alle scuderie di Villa Albani Torlonia

Roma, apre l’Antiquarium alle scuderie di Villa Albani TorloniaRoma, 30 mar. (askanews) – Fino al 28 giugno 2024 la Fondazione Torlonia celebra i primi 10 anni di attività aprendo l’Antiquarium, uno spazio all’interno delle Scuderie di Villa Albani Torlonia, che per l’occasione accoglie la mostra, a cura di Carlo Gasparri, di un gruppo di sculture della collezione recentemente restaurate, grazie al supporto di Bulgari e l’affiancamento della Soprintendenza Speciale di Roma nei Laboratori Torlonia, che da anni operano per studiare, restaurare e valorizzare lo straordinario patrimonio della collezione privata di arte antica più importante al mondo.


Il professore emerito dell’Università Federico II di Napoli e Accademico dei Lincei ha scelto per l’esposizione un gruppo di marmi recentemente restaurati, tra le quali spicca uno spettacolare gruppo con Eros su biga trainato dai cinghiali, originariamente conservati nella Villa e successivamente nel Museo Torlonia, che permettono di percepire soluzioni decorative e filoni del gusto oggi non più rappresentati dalle collezioni archeologiche di Villa Albani Torlonia e di riflettere sul problema di interpretare e restaurare l’Antico. “Le opere della Collezione Torlonia e di Villa Albani Torlonia sono state da sempre conservate con cura sotto l’egida della famiglia prima e della Fondazione successivamente, avvalendosi di un selezionato gruppo di restauratori e tecnici di fiducia e sotto l’alta sorveglianza del ministero della Cultura, con cui sono stati condivisi i criteri di conduzione dei progetti”, ricorda Alessandro Poma Murialdo.


“Due straordinari complessi artistici destinati a incontrarsi nel corso della storia, preservati con cura sotto l’egida della stessa Famiglia, attraverso una costante e scrupolosa attività. di tutela che la Fondazione ha negli anni proseguito, ottenendo importanti risultati: l’apertura dei Laboratori Torlonia per lo studio e il restauro degli oltre seicento marmi Torlonia e l’innovativo programma di conservazione di Villa Albani Torlonia, che riguarda il complesso architettonico monumentale con le opere delle collezioni antiche e medievali e i giardini storici”, aggiunge. “Dieci anni sono dunque un primo importante traguardo che vogliamo celebrare dando la possibilità di vedere gratuitamente la selezione di opere scelte dal Professor Gasparri con grande capacità di sintesi della moltitudine che compone la collezione. L’Antiquarium mantiene un legame forte con la città di Roma e consente di valorizzare il quotidiano lavoro che i restauratori compiono per conservare questo patrimonio che è centrale all’impegno che la Fondazione intende portare avanti con progetti a lungo termine”, conclude.


(segue)

Per Via Crucis Papa ricorda umanità dolente tra guerre e ingiustizie

Per Via Crucis Papa ricorda umanità dolente tra guerre e ingiustizieCittà del Vaticano, 29 mar. (askanews) – I drammi dell’umanità, vecchi e nuovi, tra guerre, sofferenze e solitudini ma anche tra chi punta il dito e condanna senza appello, semmai avvalendosi di nuovi strumenti come le tastiere di un computer: gli “odiatori” via web. Ed a tutto questo che, anche nel 2024, si contrappone il messaggio del Cristo e la sua parabola umana, verso il Golgota e l’orrore di una croce, passaggio obbligato per la gioia esplosiva di una Risurrezione. E’ la millenaria parabola cristiana, fatta di sofferenza ma anche di nuova vita, descritta quest’anno – per la prima volta – dalla sensibilità di Jorge Mario Bergoglio attraverso i suoi commenti alla rievocazione della “Via Dolorosa” che, come tradizione, si è svolta nell’Anfiteatro Flavio di Roma nella notte più tragica per i cristiani, quella del Venerdì Santo. Un rito antichissimo che anche quest’anno, però, non ha visto la partecipazione diretta del Pontefice che, all’ultimo momento, non si è recato, come era previsto inizialmente, al Colosseo. E’ stata una nota del Vaticano a spiegare, infatti, che “per conservare la salute in vista della Veglia di domani e della Santa Messa della domenica di Pasqua, questa sera Papa Francesco seguirà la Via Crucis al Colosseo da Casa Santa Marta”. Francesco, conscio delle sue fragilità fisiche, ha dovuto, quindi, disertare per la seconda volta l’appuntamento al Colosseo, tradizionale momento di preghiera e riflessione del Triduo Pasquale, malgrado le migliaia di fedeli che lo aspettavano. Una presenza la sua, non fisica ma certamente spirituale, visto che quest’anno, per la prima volta, ha voluto scrivere di suo pugno le riflessioni e le preghiere che hanno accompagnato i fedeli di tutto il mondo nelle quattordici tappe della tragitto di Cristo fino al Golgota.


Riflessioni, quelle del pontefice, che hanno ripercorso i drammi di Cristo intrecciandoli a quelli dell’uomo e dell’umanità intera. Da quelli più collettivi, come guerre, ingiustizie e violenze che attraversano il mondo, fino alle più personali ed intime come la spinta inesauribile all’odio, che si esplica anche in forme nuove come l’utilizzo malato di uno strumento quale il computer, all’abbandono di anziani e più deboli, fino alla mai superata “questione femminile”, con le donne vittime di una società che, come minimo, le emargina. Francesco nella Sesta “Statio” dedicata a Gesù che “riceve conforto dalla Veronica che gli asciuga il volto”, ha voluto sottolineare come nel mondo d’oggi esistono nuovi e sofisticati metodi per procedere alle “esecuzioni”. E tra loro c’è anche quello che passa attraverso la tastiera di un computer. “Gesù, tanti seguono il barbaro spettacolo della tua esecuzione e, senza conoscerti e senza conoscere la verità, emettono giudizi e condanne, gettando su di te infamia e disprezzo. Accade anche oggi, Signore, e non serve nemmeno un macabro corteo: basta una tastiera per insultare e pubblicare sentenze”, ha, infatti, scritto Francesco nelle sue riflessioni. Da qui la sua considerazione: “mentre tanti urlano e giudicano, una donna si fa strada in mezzo alla folla. Non parla: agisce. Non inveisce: s’impietosisce. Va controcorrente: sola, con il coraggio della compassione, rischia per amore, trova il modo di passare tra i soldati solo per darti sul volto il conforto di una carezza. Il suo gesto passerà alla storia ed è un gesto di consolazione”. Poi, come ha fatto instancabilmente in tutti questi mesi, una condanna per le guerre che insanguinano il mondo. Non bisogna mai smettere di piangere per le tragedie che attraversano il mondo e per la “follia della guerra” che lo investe sempre più, haaffermato, infatti, il Papa nel testo della Via Dolorosa, per poi domandare: “la mia preghiera sa piangere? Mi commuovo davanti a te, crocifisso per me, davanti al tuo amore mite e ferito? Piango le mie falsità e la mia incostanza? Di fronte alle tragedie del mondo il mio cuore è di ghiaccio o si scioglie?”. Ed ancora: “Come reagisco alla follia della guerra, a volti di bimbi che non sanno più sorridere, a madri che li vedono denutriti e affamati e non hanno più lacrime da versare?”.


“Tu, Gesù, – ha proseguito Francesco nella sua preghiera per il Venerdì santo – hai pianto su Gerusalemme, hai pianto sulla durezza del nostro cuore. Scuotimi dentro, dammi la grazia di piangere pregando e di pregare piangendo”. Una esortazione che non ha dimenticato di citare altre situazioni a lui evidentemente molto a cuore come quelle delle vite non accolte e rifiutate in ogni stadio dell’esistenza umana. “Gesù, – ha infatti detto – fà che ti riconosca e ti ami: Nei bimbi non nati e in quelli abbandonati. In tanti giovani, in attesa di chi ascolti il loro grido di dolore. Nei troppi anziani scartati. Nei detenuti e in chi è solo. Nei popoli più sfruttati e dimenticati”. Infine, un pensiero il Papa lo ha voluto dedicare alle donne, spesso ancora ai margini delle nostre società. “Gesù, chi ti segue fino alla fine lungo la via della croce? Non i potenti, che ti aspettano sul Calvario, non gli spettatori che stanno lontano, ma le persone semplici, grandi ai tuoi occhi e piccole a quelli del mondo. Sono le donne, a cui hai dato speranza: non hanno voce ma si fanno sentire. Aiutaci a riconoscere la grandezza delle donne, loro che a Pasqua sono state fedeli e vicine a te, ma che ancora oggi vengono scartate, subendo oltraggi e violenze”. Un riferimento alla situazione femminile che le riflessioni di Papa Bergoglio ha voluto intrecciare nell’Ottava Stazione della Via Crucis, quella che di Gesù che incontra le donne di Gerusalemme trascinato verso il Calvario. “Gesù, – è stata la preghiera e la riflessione di Papa Francesco – le donne che incontri si battono il petto e fanno lamenti su di te. Non si piangono addosso, ma piangono per te, piangono sul male e sul peccato del mondo”.