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Autore: Redazione StudioNews

Cina, Xiaomi svela prezzo massimo della sua auto elettrica premium

Cina, Xiaomi svela prezzo massimo della sua auto elettrica premiumRoma, 25 mar. (askanews) – Le case automobilistiche cinesi concentrate sulle auto elettriche, continuano a farsi la guerra a ribassi dei prezzi. Oggi è la volta del braccio auto del gigante tech Xiaomi, che ha annunciato per il suo primo veicolo elettrico premium un prezzo che sarà inferiore a 500mila yuan (64mila euro). Lo riferisce il South China Morning Post.


L’azienda annuncerà giovedì sera la sua fascia di prezzo ufficiale e inizierà a prendere ordini per l’auto, soprannominata SU7, con l’abbreviazione SU per Speed Ultra. I commenti del CEO Lei Jun, diffusi attraverso il suo account Weibo ufficiale, segnano la prima volta che l’azienda dà un dettaglio sul prezzo della vettura di fascia alta. L’attesa per l’auto è cresciuta da quando Xiaomi ha presentato il veicolo a dicembre e ha annunciato che mira a diventare una delle cinque principali case automobilistiche del mondo. Lei lo ha pubblicizzato come dotato di una tecnologia in grado di fornire un’accelerazione migliore delle auto Tesla e dei veicoli elettrici Porsche.


L’SU7 sarà disponibile in due versioni: una con un’autonomia fino a 668 km con una singola carica e un’altra con un’autonomia fino a 800 km. In confronto, la Model S di Tesla ha un’autonomia fino a 650 km. Xiaomi si è impegnata a investire circa 9 miliardi di dollari in automobili nell’arco di un decennio ed è uno dei pochi nuovi attori nel mercato cinese dei veicoli elettrici ad ottenere l’approvazione delle autorità, che sono state riluttanti ad aumentare l’eccesso di offerta. Le sue auto vengono prodotte da un’unità della casa automobilistica statale BAIC Group in uno stabilimento di Pechino con una capacità annua di 200.000 veicoli.


Il lancio viene in momento di feroce guerra dei prezzi tra le case automobilistihce elettriche cinesi, guidate in particolare da BYD, il marchio che ha sorpassato Tesla come principale produttore di veicoli elettrici al mondo. Secondo un’analisi di 16.888.com, ripresa Bloomberg, la casa automobilistica con sede a Shenzhen sta attualmente scontando quasi tutti i modelli di auto elettriche e ibride che vende, come parte di una campagna di marketing che dichiara “l’elettricità è più economica del petrolio”.


BYD ha tagliato i prezzi su più di 100 versioni di modelli esistenti rispetto a dicembre e ha rilanciato altri 70 modelli con prezzi inferiori. Gli unici modelli non interessati provengono dal marchio Yangwang lanciato di recente, inclusa la supercar appena svelata, che costa 1,68 milioni di yuan (215mila euro).

Crisi immobiliare, Evergrande ritira richiesta protezione Chapter 15

Crisi immobiliare, Evergrande ritira richiesta protezione Chapter 15Roma, 25 mar. (askanews) – Evergrande, lo sviluppatore al centro della crisi immobiliare cinese, ha annunciato alla Borsa di Hong Kong il ritiro della richiesta di protezione del credito nell’ambito del Chapter 15 negli Usa in relazione al debito offshore della compagnia.


“Considerato che non si prevede che i Piani procedano nella loro forma attuale a seguito della nomina di liquidatori solidali per la Società, i liquidatori solidali comprendono che i consulenti legali degli ex rappresentanti esteri della Società, SJ e Tianji, hanno depositato documenti presso il tribunale degli Stati Uniti per ritirare le rispettive richieste del Capitolo 15 della Società”, si legge nella nota. Vengono tuttavia lasciate “aperte tutte le opzioni” e ci potrebbe essere la presentazione di nuove domande ex Chapter 15 nel caso in cui verrà ritenuto “necessario o appropriato”.


Evergrande è considerato lo sviluppatore più indebitato al mondo con oltre 300 miliardi di dollari (275 miliardi di euro) di passività, ed è accusato di aver gonfiato le sue entrate negli anni precedenti al suo collasso.

Nissan, piano rilancio punta a produrre 1 mln veicoli in più per 2026

Nissan, piano rilancio punta a produrre 1 mln veicoli in più per 2026Roma, 25 mar. (askanews) – Nissan ha annunciato un piano di riassetto e rilancio con cui punta a aumentare la produzione di 1 milione di veicoli rispetto all’anno fiscale 2023 da qui a fine 2026. Parallelamente punta a un aumento dei margini di redditività del 6%. Con un comunicato, il gruppo nipponico spiega che il programma, battezzato “The Arc” prevede il lancio di 30 nuovi modelli sempre per il 2026, di cui 16 elettrici.


Il 60% dei modelli a combustione saranno aggiornati mentre la competitività dei veicoli elettrici verrà rilanciata tramite riduzione dei costi del 30% e nuove generazioni di vetture. Nissan parla anche di “espansione delle partnership strategiche sulle tecnologie, sulla gamma di vetture offerte e sui servizi di software”. Secondo la società il rilancio ha il potenziale di assicurare 2.500 miliardi di yen di fatturato supplementare per l’anno fiscale 2030, assieme aumenti di dividendi e dei programmii di riacquisto di azioni (buy-back) a favore degli azionisti.

Mosca, convalidati 4 arresti. Francia: allerta terrorismo al massimo

Mosca, convalidati 4 arresti. Francia: allerta terrorismo al massimoRoma, 25 mar. (askanews) – Il tribunale Basmanny di Mosca ha convalidato l’arresto di tutti e quattro gli imputati per l’attentato al Crocus City Hall: si tratta dei presunti terroristi dell’Isis Dalerdzhon Mirzoyev, Saidakrami Rachabalizodu, Shamsidin Fariduni e Muhammadsobir Fayzov. Lo riferisce l’agenzia russa Tass.


Il Tribunale ha fatto sapere che tutti e quattro i sospettati per l’attacco alla sala concerti Crocus City sono stati messi in custodia cautelare fino al 22 maggio. Gli imputati sono stati portati in tribunale individualmente domenica e tre si sono dichiarati colpevoli di tutte le accuse. Intanto, a seguito dell’attentato, il primo ministro francese Gabriel Attal ha annunciato domenica sera il “potenziamento” del piano Vigipirate (acronimo di VIGIlance et Protection des Installations contre les Risques d’Attentat Terroriste à l’Explosif, Vigilanza e protezione dei servizi contro il rischio di attentati terroristi esplosivi) in Francia al livello più alto: “attacco di emergenza”.


“In seguito all’attentato di Mosca, il Presidente francese ha convocato questa sera all’Eliseo una riunione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza. Alla luce della rivendicazione dell’attentato da parte dello Stato Islamico e delle minacce che incombono sul nostro Paese, abbiamo deciso di innalzare la postura di Vigipirate al livello più alto: attacco di emergenza”, ha scritto Attal su X. Il 15 gennaio il piano Vigipirate era stato declassato al livello 2 (“sicurezza rafforzata – rischio di attacco”).

Bari, Decaro smentisce Emiliano: mai stato dalla sorella del boss

Bari, Decaro smentisce Emiliano: mai stato dalla sorella del bossMilano, 24 mar. (askanews) – Il sindaco di Bari Antonio Decaro smentisce il governatore pugliese Michele Emiliano che ieri ha detto in un evento pubblico di averlo accompagnato a casa della sorella del boss Capriati. “Per quanto attiene a quell’episodio in particolare, di quasi venti anni fa, Emiliano non ricorda bene – scrive Decaro in una nota -. È certamente vero che lui mi diede tutto il suo sostegno, davanti alle proteste di buona parte del quartiere, quando iniziammo a chiudere Bari Vecchia alle auto, ma non sono mai andato in nessuna casa di nessuna sorella”.


“Su queste cose bisogna essere assolutamente precisi – ha aggiunto Decaro -, innanzitutto è bene ricordare il contesto. C’era un magistrato antimafia appena eletto sindaco in un quartiere, come quello di Bari Vecchia, abituato da sempre al parcheggio selvaggio nella totale illegalità. Immaginatevi quali potessero essere le reazioni davanti a un giovane assessore che si permetteva di entrare nel quartiere per rivoluzionare completamente le consuetudini, a partire dalla mobilità, pedonalizzando buona parte delle strade e installando le telecamere sui varchi di accesso. Dopo qualche diverbio con alcuni residenti – spiega – un giorno, mentre entravamo nella Cattedrale, incontrammo alcuni ragazzi in piazza, anche loro parecchio ‘scettici’ sulle nuove regole, che cominciarono a inveire contro di me. Michele disse loro di lasciarmi in pace perché dovevo lavorare per i bambini del quartiere”. “La signora in questione invece – ha concluso il sindaco di Bari all’epoca dei fatti assessore nella giunta Emiliano – come raccontarono le cronache dell’epoca, la incontrai per strada, molto tempo dopo la chiusura al traffico, e ci litigai perché non si rassegnava all’installazione delle fioriere che impedivano il transito delle auto”.

MotoGP, in Portogallo vince Jorge Martin. Bagnaia cade

MotoGP, in Portogallo vince Jorge Martin. Bagnaia cadeRoma, 24 mar. (askanews) – Jorge Martin conquista la vittoria nella gara lunga di Portimao, Gp del Portogallo, seconda prova del motomondiale, davanti a Enea Bastianini e a un super Pedro Acosta, al primo podio in MotoGP. Caduta per Bagnaia dopo un contatto con Marc Marquez mentre erano in lotta per la 5° posizione. Caduta anche per Maverick Vinales nel corso dell’ultimo giro:lo spagnolo ha rotto il cambio. Due giri da incubo gli ultimi due del Gran Premio portoghese. Bagnaia, Marquez e Vinales finiti tutti tra la sabbia, il cemento e la disperazione di un risultato buttato via. Tutto questo mentre Martin correva verso il traguardo sotto la bandiera a scacchi sventolata da Mourinho (“l’ho fatto spesso in Formula Uno, è la prima volta in MotoGP, ma quest’estate torno al calcio”, ha detto lo Special One). Il primo colpo di scena è arrivato al 23° passaggio: Bagnaia, che navigava a fatica in quinta posizione, superato da un formidabile Acosta, poi finito sul podio, si è scontrato con Marquez ed entrambi sono finiti nella ghiaia, fuori pista. Ci sarà da discutere sul contatto. Anche se a occhio è sembrato un incidente di gara, il contatto è finito nel mirino della direzione gara, ma alla fine non ci saranno sanzioni. Poi è un incolpevole Vinales a disperarsi per la rottura del cambio della sua Aprilia che gli ha negato un podio ormai certo. A questo punto gara ormai delineata con la meritatissima vittoria di Martin.

L’Isis posta il video dell’attentato a Mosca. Sale il bilancio delle vittime

L’Isis posta il video dell’attentato a Mosca. Sale il bilancio delle vittimeRoma, 24 mar. (askanews) – E’ salito a 137 il bilancio delle vittime dell’attentato terrorista alla sala di concerti Crocus City Hall di Krasnogorsk, vicino a Mosca. Lo rende noto il Comitato investigativo della Federazione russa. Il precedente bilancio dell’attacco rivendicato dall’Isis era di 133 morti.


Intanto l’Isis ha postato il video dell’attacco a Mosca. Secondo il gruppo Site, specializzato in ricerche antiterrorismo, un video apparentemente girato dagli attentatori nella sala da concerto vicino a Mosca è stato trasmesso sugli account dei social solitamente utilizzati dallo Stato islamico (Isis). Questo video di un minuto e 31 secondi mostra diversi individui con volti offuscati e voci confuse, armati di fucili d’assalto e coltelli, in quello che sembra essere l’atrio della sala concerti Crocus City Hall di Krasnogorsk. Si vedono gli attentatori sparare diverse raffiche, numerosi corpi inerti a terra e sullo sfondo un principio di incendio. Tuttavia né Vladimir Putin né i servizi di sicurezza russi (Fsb) hanno finora accusato il gruppo jihadista.

L’attesa nel braccio della morte, le mostra fotografica di Luisa Menazzi Moretti a Firenze

L’attesa nel braccio della morte, le mostra fotografica di Luisa Menazzi Moretti a FirenzeRoma, 24 mar. (askanews) – Condannati ad aspettare la morte per dieci anni e ottantasette giorni, in solitudine, in celle che misurano due metri per tre, avendo a disposizione solo una radio. Questo è il tempo medio e la condizione che attende un prigioniero nel braccio della morte di Livingstone, in Texas, prima dell’esecuzione. Diciassette immagini interpretano la condizione dei condannati in quel limbo, che poi è un inferno. Il progetto fotografico di Luisa Menazzi Moretti torna in Toscana, questa volta a Firenze, dopo essere stato a Berlino, Siena, Treviso e Brescia. La mostra intitolata Ten Years and Eighty-Seven Days, menzione speciale all’International Photography Awards di New York, sarà esposta presso la RFK International House of Human Rights del capoluogo toscano.


Le fotografie di Menazzi Moretti danno forma ai pensieri degli uomini e delle donne che li hanno scritti e pronunciati in quella condizione di drammatica sospensione: una sorta di antologia visiva dei travagli interiori dei condannati a morte. L’opera di Luisa Menazzi Moretti immortala la solitudine, i silenzi, la sofferenza del lunghissimo tempo sospeso, crea uno stato d’animo e innesca una comunicazione non verbale. Non ci sono i volti dei condannati, né la loro vita ritratta dentro le celle. Ci sono però immagini ispirate dalle parole nell’attesa che l’artista estrapola da lettere, diari, ultime dichiarazioni prima dell’iniezione letale, per ricavarne un’installazione attraverso fotografie che nascono e si ispirano a quelle parole. La fotografa, con i suoi scatti, si allontana da ogni intenzione di realismo e di reportage e, per accentuare l’effetto di una profonda riflessione sulla crudeltà e disumanità della pena capitale, sceglie di trasporre le storie e i testi con cui i condannati, nel limbo del braccio della morte, hanno voluto raccontare la loro condizione, descrivere le emozioni, gli stati d’animo, i tormenti delle loro giornate nel carcere texano.


Dal braccio della morte del carcere di Livingston, i detenuti vengono trasportati per essere giustiziati nella vicina cittadina di Huntsville, che registra ancor oggi il più alto numero di esecuzioni capitali nel mondo democratico occidentale. Ad Huntsville, a partire dal 1982, quando è stata introdotta l’iniezione letale, sono stati giustiziati 583 detenuti. “Sono grata alla RFK Human Rights Italia che mi permette di presentare il mio lavoro a Firenze, – dichiara Luisa Menazzi Moretti – anche perché il Granducato di Toscana fu il primo Stato al mondo che abolì la pena capitale. Nel 1786 adottò un nuovo Codice Penale in cui, per la prima volta, se ne decretava l’abolizione. Fu una riforma rivoluzionaria per l’epoca, voluta dal Granduca Pietro Leopoldo che condivideva le istanze di Cesare Beccaria nel suo “Dei delitti e delle Pene” (1764). Sono passati quasi 250 anni da allora, ma nel 2024, in 27 dei 50 Stati americani, la pena di morte è ancora praticata. E il Texas, che è la mia seconda patria, è lo Stato più attivo in questa crudele punizione. Questa mostra vuole invitare a riflettere su questa contraddizione, a riconsiderare la necessità di diversi modi per considerare questa pena irrevocabile e disumana”.


“E’ per noi un piacere ed un onore ospitare questa mostra. – sottolinea Federico Moro, Segretario Generale RFK Human Rights Italia. Probabilmente non c’è luogo migliore della nostra Casa dei Diritti Umani, qui presso il complesso delle Murate, un ex carcere che ora invece è diventato simbolo di inclusione, di scambio sociale e culturale. In questo mese in cui ospiteremo la mostra, vogliamo invitare la cittadinanza a riflettere su un tema forte quale quello della pena capitale. Ci auguriamo che saranno in molti i visitatori, a partire dai più giovani, perché da loro parte il cambiamento. Firenze è storicamente culla della difesa dei diritti e della libertà, lo ha dimostrato e continuerà a farlo. La RFK International House of Human Rights opera sul territorio da più di dieci anni, abbiamo ottenuto importanti risultati e vogliamo proseguire con questo spirito per dare un contributo attivo e concreto”.

Mosca, Londra: Putin crea una cortina di fumo propagandistica per difendere l’invasione dell’Ucraina

Mosca, Londra: Putin crea una cortina di fumo propagandistica per difendere l’invasione dell’UcrainaRoma, 24 mar. (askanews) – Il ministro delle Finanze britannico Jeremy Hunt ha messo oggi in dubbio la versione del presidente russo Vladimir Putin dopo l’attacco di venerdì a Mosca, affermando di avere “pochissima fiducia” in ciò che ha affermato il governo russo.


Vladimir Putin ha promesso ieri di “punire” i responsabili dell’attacco che ha provocato 133 morti nella sala da concerto Crocus City Hall, vicino a Mosca, assicurando che gli attentatori erano stati arrestati mentre si recavano in Ucraina e non menzionando le rivendicazioni dell’Isis. “Sappiamo che sta creando una cortina di fumo propagandistica per difendere un’invasione totalmente malvagia dell’Ucraina”, ha spiegato Hunt, quando gli è stato chiesto delle spiegazioni fornite da Mosca.

La Mezzaluna rossa: le forze israeliane assediano due ospedali a Khan Younis

La Mezzaluna rossa: le forze israeliane assediano due ospedali a Khan YounisRoma, 24 mar. (askanews) – Le forze israeliane hanno assediato altri due ospedali di Gaza, bloccando le squadre mediche sotto pesanti colpi di arma da fuoco. Lo ha riferito la Mezzaluna rossa palestinese, aggiungendo che uno dei suoi dipendenti è stato ucciso quando i tank israeliani si sono ritirati nelle aree intorno agli ospedali di al Amal e Nasser, nella città di Khan Younis, sud della Striscia. Sempre secondo la Mezzaluna rossa, le forze israeliane hanno cordonato l’ospedale al Amal e effettuato estese operazioni di demolizione nelle sue vicinanze.


L’Idf e lo Shin Bet in mattinata hanno annunciato che l’esercito ha lanciato durante la notte una nuova offensiva contro Hamas nel quartiere di al Amal, a Khan Younis. Il raid ha lo scopo di “continuare a smantellare le infrastrutture terroristiche e ad eliminare i terroristi nell’area”, ha affermato l’Idf. Secondo l’Idf, all’inizio dell’operazione i jet da combattimento israeliani hanno effettuato attacchi contro circa 40 obiettivi di Hamas nell’area, inclusi edifici utilizzati dal gruppo estremista palestinese, tunnel e altre infrastrutture.