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Autore: Redazione StudioNews

Governo, Meloni: in tutto 1 mld per Toscana, centrale tutela ambiente

Governo, Meloni: in tutto 1 mld per Toscana, centrale tutela ambienteFirenze, 13 mar. (askanews) – “Con l’accordo di oggi destiniamo complessivamente 683 milioni” e, facendo un conto complessivo con altri finanziamenti, “arriviamo a un miliardo di euro per la Toscana”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando a Firenze in occasione della firma dell’accordo di sviluppo e coesione. “Il tema della tutela e della salvaguardia dell’ambiente diventa centrale specialmente per una regione come questa” ed è “una scelta coraggiosa” da parte della politica.

”Dancing Glass”, a Roma l’anteprima mondiale dedicata a Philip Glass

”Dancing Glass”, a Roma l’anteprima mondiale dedicata a Philip GlassRoma, 13 mar. (askanews) – Uno spettacolo in anteprima mondiale dedicato a Philip Glass, il compositore americano all’origine della minimal music che, a cavallo tra i due secoli, è stato protagonista della scena musicale, in quanto mentore del rinnovamento e dell’ibridazione delle arti performative a livello internazionale. È Dancing Glass, che andrà in scena il 27 e in replica il 28 marzo alle ore 21.00 presso l’Auditorium della Nuvola, nell’ambito di Eur Culture, la rassegna culturale di Eur SpA, che rende omaggio al celebre compositore mettendo in luce le caratteristiche originali della sua creatività musicale: a partire dal rivoluzionario “Einstein on the beach”, creato con Robert Wilson in collaborazione con Lucinda Childs come coreografa e performer nel 1976.


Dancing Glass è uno spettacolo in cui risuoneranno 12 Etudes in dialogo con altrettante creazioni originali commissionate ad autori, coreografi, musicisti e video-artisti internazionali. L’evento sarà presentato in prima assoluta con la curatela artistica di Lucinda Childs per la danza e Oscar Pizzo per la musica. Lo spettacolo sarà composto da nuove creazioni dell’americana Lucinda Childs, Leone d’oro per la danza alla Biennale di Venezia, della brasiliana Cassi Abranches, coreografa residente nel celebre complesso Grupo Corpo, del giapponese Shintaro Hirahara, autore delle coreografie per le cerimonie di apertura e chiusura delle ultime Olimpiadi di Tokyo, di Michele Pogliani, già danzatore nel tour mondiale di “Einstein on the beach”, ora a capo della giovane formazione romana MP3 dance project, che sarà interprete di tutte le coreografie, con l’eccezionale partecipazione del performer sudafricano Llewellyn Mnguni, che sarà in scena con una propria creazione.


Per la componente video-arte prenderanno parte ai due eventi la celebre video artista iraniana-americana, Shirin Neshat, Leone d’oro alla Biennale Arte di Venezia nel 1999, il giapponese Hiroshi Sugimoto, Praemium Imperiale nel 2009, l’artista multimediale Fabio Cherstich e il collettivo italiano Anagoor, che si è imposto sulla scena internazionale proprio per la contaminazione tra teatro, video-arte e performance. “Dancing Glass è lo spettacolo cardine del programma 2024 di EUR Culture, la nostra rassegna di spettacoli giunta alla terza edizione. Una prima mondiale di uno spettacolo innovativo e ambizioso – dichiara Angela Cossellu, AD di EUR Spa – che nel celebrare Philip Glass fonde tre espressioni artistiche, la danza, la musica e la video-arte in un unico linguaggio che idealmente avvicina lo spettatore ai cinque continenti. L’Eur è già il principale polo congressuale della Capitale; il nostro intento è quello di aprirlo alla città, contribuendo al respiro internazionale di Roma in ambito culturale”.


I riferimenti musicali multiculturali di Philip Glass sono evocati dagli arrangiamenti originali del musicista turco Kudsi Erguner, massimo esponente della tradizione musicale Sufi, del compositore sud-africano Philip Miller, noto per la sua attività al fianco di William Kentridge, da Roberta Cuña Valente con il suo ensemble di musica brasiliana “Choro”, da Mana Yoshinaga, virtuosa del kotò (lo strumento tradizionale giapponese) e, infine, da Anna-Liisa Eller virtuosa del kannel (strumento tradizionale dell’Estonia), che eccezionalmente chiuderà i due eventi con la sua esibizione live. Le esecuzioni live degli Etudes per piano saranno eseguite dal pianista Jacopo Petrucci. “L’intento artistico comune a ogni creazione è duplice: si vuole, da un lato, testimoniare il successo che la musica di Glass ha avuto in ogni continente, continuando tuttora a ispirare le nuove generazioni di artisti, dall’altro, far risuonare le radici multiculturali delle creazioni del compositore che trovano eco nel patrimonio musicale di tutto il mondo, dall’Asia all’Africa, passando per il Sud America”, ha dichiarato Franco Laera, Direttore di Change Performing Arts, ideatore e co-produttore del progetto.


Il progetto, di Change Performing Arts e MP3 dance project, è stato commissionato e co-prodotto da EUR Spa per EUR Culture, EESTI Kontsert / Tallinn Estonia e CSIAF China Shanghai International Arts Festival, Teatro comunale di Bologna e si è avvalso della partnership del Conservatorio A. Casella de l’Aquila e della preziosa collaborazione del Comune di Verbania e del suo Centro Eventi – Il Maggiore, in cui Dancing Glass è stato preparato e dove a giugno, prima di una tournée internazionale, si terrà la prima replica dello spettacolo in Italia.

Governo, Meloni a Firenze: risorse Fsc preziose contro disparità

Governo, Meloni a Firenze: risorse Fsc preziose contro disparitàRoma, 13 mar. (askanews) – “E’ il quindicesimo accordo che il governo firma con una regione e una provincia autonoma, è un lavoro di cui andiamo fieri”, “sono risorse importanti che servono a combattere le disparità… sono fondi estremamente preziosi. Sono molto contenta, presidente Giani, del lavoro fatto insieme, è un accordo serio”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando a Firenze in occasione della firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la regione Toscana.


Vogliamo che “queste risorse arrivino a terra tutte e più velocemente possibile” ha aggiunto Meloni, ricordando che “l’Italia non naviga nell’oro e non si può permettere di disperdere risorse”.

Piazza Affari chiude in rialzo, in luce Leonardo giù Erg

Piazza Affari chiude in rialzo, in luce Leonardo giù ErgRoma, 13 mar. (askanews) – Chiusura positiva per Piazza Affari, con l’Ftse Mib che ha guadagnato lo 0,39% a 33.885 punti.


Sul listino principale, in luce Leonardo che prosegue nei rialzi innescati ieri con la presentazione del Piano industriale 2024-2028 e i conti 2023 che incorporano la distribuzione di un dividendo raddoppiato. Il titolo della società di Piazza Monte Grappa ha guadagnato il 3,45%. Bene anche Azimut che avanza del 3% ed Eni in rialzo dell’1,95%. Parziale recupero per Tim che ha guadagnato lo 0,71% dopo i cali dei giorni scorsi. Sul fronte dei ribassi, Erg perde quasi il 5%, seguita da A2A, in calo del 2,58%. Negative anche le Stellantis, in ribasso dell’1,28%.

Cereali, al via Granaio Italia, Cia: un traguardo per il settore

Cereali, al via Granaio Italia, Cia: un traguardo per il settoreRoma, 13 mar. (askanews) – Parte Granaio Italia e l’attivazione, dal primo luglio, del Registro telematico sulle giacenze dei cereali “è quanto di più urgente. Bene, quindi, che il governo abbia stretto i tempi per iniziare a riportare trasparenza sui mercati”. Così Cia-Agricoltori Italiani al termini del tavolo dedicato e riunito, oggi, al Masaf dal sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra.


Per Cia Granaio Italia rappresenta “il riconoscimento del valore del settore, a salvaguardia dei cerealicoltori, a promozione del vero Made in Italy, a tutela della qualità per i consumatori. Ora è fondamentale che la tracciabilità non sia solo una responsabilità degli agricoltori, ma dell’intera filiera”. “Il prossimo passo – ricorda Cia – l’introduzione di uno strumento di certificazione dei costi di produzione per definire, in modo chiaro, anche i termini di contrattazione. In gioco il nostro patrimonio cerealicolo, materia prima d’eccellenza per la pasta, simbolo del Made in Italy nel mondo con quasi 4 milioni di tonnellate di produzione nazionale annua e un fatturato sui 7 miliardi di euro”.


L’Italia importa il 40% del fabbisogno di grano duro, il 65% di tenero e il 55% del mais. Eppure, nonostante la carenza di prodotto nazionale e la continua richiesta da parte dei consumatori di prodotti 100% italiani, le quotazioni dei maggiori cereali sono sempre più mortificanti per gli agricoltori. Oggi, considerando le ultime quotazioni sul grano duro pari a circa 34 euro al quintale e le rese degli agricoltori di circa 30 quintali a ettaro, si arriva di fatto a una produzione lorda vendibile di 1.100 euro a ettaro, ma con costi di produzione di gran lunga superiori ai 1.400 euro a ettaro. I dati Cia sulle nuove semine segnalano un preoccupante calo delle superfici coltivate a grano duro di circa 130mila ettari. Anche a causa dei cambiamenti climatici, si prospetta per il Paese un raccolto tra i più bassi di sempre.

Copa Cogeca: futuro coltivazione riso in Ue in mano eurodeputati

Copa Cogeca: futuro coltivazione riso in Ue in mano eurodeputatiRoma, 13 mar. (askanews) – Se il Coreper II approverà oggi un nuovo testo modificato sui sistemi di preferenze tariffarie generalizzate (SPG), domani giovedì 14 marzo a Bruxelles verrà ripreso il trilogo. Il Copa e la Cogeca invitano quindi i negoziatori a sostenere la posizione di lunga data assunta dal Parlamento europeo riguardo all’articolo 29 sui meccanismi di salvaguardia automatici sulle importazioni. Il sostegno a questo provvedimento, spiegano, “riveste un ruolo fondamentale per la sopravvivenza del settore del riso in Europa”.


Come dimostrano gli ultimi dati dello studio del Centro comune di ricerca sull’impatto economico dei prossimi accordi commerciali sull’agricoltura dell’UE, pubblicato il 22 febbraio 2024, il riso è uno dei settori più minacciati dall’agenda commerciale dell’UE. Lo studio presenta un aumento delle importazioni dai dieci accordi di libero scambio considerati, compreso tra il 9,7% e il 19,8% entro il 2030, sottolineando ancora una volta la sensibilità e vulnerabilità del settore. Le importazioni di riso dalla Cambogia e dal Myanmar durante la campagna di commercializzazione 2022/2023 sono state pari a 504.236 tonnellate, con un aumento del 126% rispetto alla campagna di commercializzazione 2020/2021 (quando è stata applicata la clausola di salvaguardia) consentendo ad entrambi i principali produttori di esportare 222.545 tonnellate di riso verso l’Europa. L’attuazione di questo meccanismo automatico, invece di ostacolare le relazioni commerciali, rappresenterebbe una salvaguardia fondamentale per gli agricoltori e le cooperative agricole europee.


In vista di un possibile trilogo imminente, il Copa e la Cogeca sottolineano l’urgente necessità di un sistema trasparente ed efficace per proteggere questa produzione tradizionale europea e invitano il Parlamento europeo a mantenere il suo sostegno di lunga data all’articolo 29, come concordato nella loro posizione di lunga data. “Il settore europeo del riso non può sostenere ulteriori volumi di importazioni a basso costo – spiegano i sindacati europei – Senza misure efficaci per proteggere la produzione europea di riso, l’UE rischia di aumentare la sua dipendenza da paesi terzi con standard di produzione divergenti, minando la resilienza e la sostenibilità della produzione di riso dell’UE”.

”California, Florida e Texas gli Stati Usa dove si beve più vino”

”California, Florida e Texas gli Stati Usa dove si beve più vino”Milano, 13 mar. (askanews) – Con 1,07 galloni (circa quattro litri) a persona nel 2021, gli abitanti della capitale Washington Dc hanno consumato la maggior quantità di vino pro capite di tutti gli Stati Uniti. Lo scrive il portale specializzato statunitense “VinePair” in un articolo dal titolo “The States that drink the most wine in America” (“Gli Stati che bevono più vino in America”, ndr), basato “sui nuovi dati del National institute on alcohol abuse and alcoholism (Niaaa)” relativi al 2021, anno in cui gli statunitensi avevano bevuto complessivamente oltre 935 milioni di galloni di vino, più di 3,5 mld di litri, importandone 456 milioni di galloni (1,7 mld di litri) pari a circa il 17% delle importazioni totali di vino nel mondo.


Per quanto riguarda gli Stati, la California, il più popoloso e quello con i maggior numero di vigneti, domina la classifica 2021 con oltre 155 milioni di galloni (586 mln di litri) pro capite, seguito da Florida con 83,2 mln di galloni (oltre 314 mln di litri) e dal Texas con 65,6 mln di galloni (248 mln di litri). Al contrario, gli Stato Usa con il minor consumo di vino sono Sud Dakota, West Virginia e Wyoming con circa 1,2 mln di galloni (4,5 mln di litri).

Governo, Giani: a Toscana 683 milioni, per infrastrutture e sanità

Governo, Giani: a Toscana 683 milioni, per infrastrutture e sanitàFirenze, 13 mar. (askanews) – Sono 683 i milioni che il Fondo di sviluppo e coesione prevede per la Toscana. Lo ha ricordato il governatore della Toscana Eugenio Giani durante la cerimonia a Palazzo Strozzi Scrosati per la firma dell’accordo con il governo alla presenza della premier Giorgia Meloni.


Giani ha detto che le risorse serviranno per una “Toscana diffusa, che è formata non solo dai grandi centri ma anche dai piccoli”, puntando su “infrastrutture, sistema di tramvia sull’area fiorentina”, “su sanità pubblica”, sicurezza del territorio e del suolo, strade.

Meloni a Firenze firma accordo Toscana con un’ora e mezza ritardo

Meloni a Firenze firma accordo Toscana con un’ora e mezza ritardoFirenze, 13 mar. (askanews) – Un’ora e mezza di ritardo per la cerimonia a Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, per la firma dell’accordo di sviluppo e coesione tra il governo e la Regione Toscana. Tutti i tempi del cerimoniale sono saltati e la premier Giorgia Meloni è entrata dall’ingresso posteriore dal palazzo senza photo opportunity con le autorità locali. Poi una lunga attesa per l’inizio della cerimonia che ha fatto sospettare che non si tenessero i discorsi ma solo la firma dell’accordo. Il primo a prendere la parola, il governatore Eugenio Giani.

Stellantis supera Volkswagen in Borsa: l’analisi del Financial Times

Stellantis supera Volkswagen in Borsa: l’analisi del Financial TimesRoma, 13 mar. (askanews) – Grazie un rafforzamento della sua quotazione in Borsa di circa il 30% da fine gennaio, il gruppo Stellantis, con una capitalizzazione a quota 80 miliardi di euro, ha compiuto un storico sorpasso sulla rivale europea Volkswagen, il cui valore in Borsa si attesta a 63,8 miliardi. Lo riporta il Financial Times, con un articolo di analisi in cui si ricorda che la capitalizzazione di Vw si è praticamente dimezzata rispetto ai livelli del 2021.


Il quotidiano guarda più dettaglio alle recenti scelte strategiche dei due gruppi e già nel titolo spiega come ad essere stata premiata sia la “mentalità da sopravvivenza” di Stellantis. Sotto molti aspetti i due conglomerati sono infatti simili, controllano decine di marchi, che in emtrabi i casi vedono la produzione spaziare dalle utilitarie alle supercar, e hanno posizionamenti su scala globale. Ma sulla sfida rappresentata dalla “elettrificazione” Stellantis ha adottato un approccio più causo, ha scelto una piattaforma “multi energetica” che le consente di sfornare dalle stesse linee produttive ibride, vetture con motori termici tradizionali e vetture elettriche.


Quando la domanda per un tipo specifico di propulsione cala, gli stessi addetti e la linea produttiva possono semplicemente concentrarsi sulle alternative. Volkswagen invece ha optato per fabbriche specializzate solo sui modelli elettrici, che negli ultimi ultimi mesi hanno visto un drastico ridimensionamento delle prospettive di domanda e degli ordinativi (in un quadro di generalizzato scetticismo su questa soluzione). Il Ft ricorda che il gruppo tedesco ha perso il primato sulla produzione mondiale di auto nel 2016, a beneficio di Toyota, risentendo dello scandalo sulle emissioni taroccate di alcuni sistemi a propulsione diesel.


Secondo l’analisi su questo nuovo sorpasso hanno pesato anche due diverse culture di impresa e due strategie: Volkswagen continua a tenere in piedi una massiccia struttura, mentre Stellantis ha snellito i suoi uffici, in particolare sulle vendite, e incoraggiato il mantenimento del lavoro da remoto. Alcuni osservatori avvertono che questa strategia di tagli potrebbe portare a ricadute negative in futuro, ma finora gli investitori hanno premiato la riduzione dei costi. Questo non significa che non manchino le sfide per Stellantis: deve ancora pienamente integrare le sue attività in Francia, Italia, Germania e Stati Uniti. Ma può anche contare su punti di forza, conclude l’analisi, in particolare sulle operazioni negli Usa.