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Autore: Redazione StudioNews

G20, Ocse: crescita aggregata 2023 stabile a 3,2%, frenata in IV trim

G20, Ocse: crescita aggregata 2023 stabile a 3,2%, frenata in IV trimRoma, 13 mar. (askanews) – La crescita economica per l’insieme delle economie del G20 ha mostrato una limatura nel quarto trimestre, con un più 0,7% del Pil rispetto ai tre mesi precedenti, a fronte del più 0,8% registrato nel terzo trimestre. Lo riporta la stessa Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, rilevando un andamento differenziato tra i paesi.


La crescita si è infatti indebolita in Cina e negli Stati Uniti, mentre ha segnato accelerazioni nelle altre economie. Secondo le stime iniziali dell’Ocse il 2023 si chiude con una crescita dei paesi del G20 del 3,2%, lo stesso livello del 2022.

Giochi, Stumble Guys, in arrivo la nuova collezione di Action Figure

Giochi, Stumble Guys, in arrivo la nuova collezione di Action FigureRoma, 13 mar. (askanews) – Dalla sua uscita nel 2020, Stumble Guys ha conosciuto una crescita esponenziale, affermandosi come un fenomeno globale con oltre 100 milioni di giocatori al mese e 3 milioni al giorno. Il videogioco, un battle royale online con percorsi a ostacoli, catapulta 32 sfidanti in una serie di mappe sempre diverse, round dopo round, fino all’incoronazione del vincitore. Grazie al suo gameplay divertente e accessibile ha catturato l’interesse di milioni di giocatori in tutto il mondo, specialmente i più piccoli, entusiasti di poter personalizzare i personaggi utilizzando le oltre 200 skin disponibili.


Presso Rocco Giocattoli è previsto ad aprile l’arrivo di una linea esclusiva di action figure e peluche ispirati a Stumble Guys. Con questa novità, i giovani appassionati potranno portare un pezzo del proprio gioco preferito oltre lo schermo e ricreare le emozionanti sfide del gioco anche a casa. La collezione è un tributo all’incredibile successo di Stumble Guys, che l’anno scorso è stato insignito del titolo di Best Ongoing Game 2023 ai Google Play Best Awards. I fan avranno a disposizione 24 mini-figure alte 6 cm, tra cui 6 esemplari rari, oltre ad action figure da 8 e 11 cm disponibili sia in pacchetti a sorpresa – per alimentare l’eccitazione della scoperta – sia in set da 2, 4 e 8 personaggi, per chi vuole espandere velocemente la propria collezione. Per i fanatici dei collectable che vogliono arricchire la loro vita quotidiana di avventura, sfida e, soprattutto, di un tocco di allegria e colore, saranno inoltre disponibili i portachiavi di 18 personaggi e i morbidissimi peluches di Mr Stumble, Inferno Dragon, Meowmer e Banana Guy.

De Castro: Commissione Ue intervenga su import russo di cereali

De Castro: Commissione Ue intervenga su import russo di cerealiRoma, 13 mar. (askanews) – “Serve uno scatto di coraggio, con il blocco delle importazioni di cereali russi. I nostri agricoltori e produttori sono pronti a raccogliere questa sfida, rafforzando la produzione europea anche grazie alle necessarie misure di semplificazione della PAC, e diversificando le catene di approvvigionamento, a partire da quella con l’Ucraina”. Così Paolo De Castro, membro del Parlamento europeo, intervenendo nel dibattito con la Commissaria agli affari interni Ylva Johansson sulla necessità di imporre sanzioni sulle importazioni di prodotti agricoli russi e bielorussi nell’UE e di garantire la stabilità della produzione agricola dell’UE.


“Le strategie geopolitiche russe approfittano della forza del proprio settore agricolo – prosegue l’eurodeputato PD – con esportazioni cerealicole che si sono espanse a macchia d’olio non solo in Africa, ma anche nell’Unione, mettendo sotto ulteriore pressione la redditività delle nostre aziende agricole”. “Importazioni a basso costo che – spiega l’ex presidente della Commissione Agricoltura – hanno portato ad un crollo dei prezzi e delle semine europee, con effetti opposti all’obiettivo di una maggiore sicurezza alimentare che ci eravamo dati con l’esclusione dell’agroalimentare dai dodici pacchetti di sanzioni fin qui imposti a Mosca”.


“Il caso del gas – conclude De Castro – ce lo dimostra: seppur sembrasse impossibile, l’Europa ha dimostrato di avere la forza di sganciarsi da qualsiasi dipendenza, che sia di tipo energetico o di altre materie prime”.

”Materia Viva” arriva nelle scuole, al via programma per istituti secondari

”Materia Viva” arriva nelle scuole, al via programma per istituti secondariRoma, 13 mar. (askanews) – Sensibilizzare i giovani sull’importanza delle buone pratiche di gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), stimolando consapevolezza e creatività. Questo l’obiettivo di “Materia Viva, a scuola di RAEE”, il progetto educativo ideato da Erion WEEE, il principale Consorzio no profit che in Italia si occupa della gestione dei RAEE, insieme a Giffoni Innovation Hub e CivicaMente.


L’iniziativa – gratuita e aperta a tutti gli istituti secondari di primo e secondo grado italiani – punta a coinvolgere, attraverso la piattaforma Educazionedigitale.it di CivicaMente (ente riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito), oltre 500mila ragazzi di 15mila scuole grazie a un percorso digitale a tappe. Le scuole aderenti, infatti, potranno accedere a un’area riservata del sito Educazionedigitale.it da dove sarà possibile visionare il docufilm Materia Viva. Non solo, gli insegnanti avranno a disposizione materiale informativo e risorse di approfondimento didattico per costruire le proprie lezioni (anche virtuali). Approfondimento, ma anche azione concreta. Dopo aver visionato la pellicola e consultato i materiali di approfondimento, ragazze e ragazzi potranno mettersi alla prova sfidandosi in un concorso creativo e – facendo tesoro di quanto appreso – realizzare un video originale e inedito sul tema dell’economia circolare e del riciclo dei RAEE. Le tre scuole che si distingueranno in questo contest parteciperanno al Giffoni Film Festival 2024. Il progetto, che fa parte del più ampio programma di comunicazione DireFareRAEE, che il Consorzio ha deciso di estendere anche per il 2024, prosegue il percorso di sensibilizzazione avviato con “Materia Viva”, il primo docufilm dedicato al tema dei RAEE e dell’economia circolare, prodotto da Libero Produzioni in collaborazione con Erion WEEE, già trasmesso su Rai 3, Rai Premium e Rai Scuola. L’opera, che ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Università e della Ricerca, coinvolge tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport (tra i quali Susan Sarandon, Shailene Woodley, Marcello Ascani, Carlo Conti, Francesco Arca, Federica Pellegrini, Alessandro Del Piero, Irene Grandi e molti altri) e, grazie a loro, affronta in maniera semplice e diretta il rapporto di tutti noi con la tecnologia, mettendo in luce anche le potenzialità che possono derivare dalla corretta gestione di questi di rifiuti.


“Siamo felici che MATERIA VIVA, un progetto fortemente voluto dal Consorzio, finalmente possa arrivare nelle scuole coinvolgendo il pubblico che più ci sta più a cuore, quello degli adulti di domani. La collaborazione, avviata già nel corso del 2023, con Giffoni Innovation Hub ci permette di compensare – almeno in parte – il fatto di non essere ancora riusciti a sottoscrivere con il Ministero dell’Istruzione e del Merito un protocollo per la distribuzione gratuita di questo docufilm negli istituti scolastici italiani.” ha dichiarato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE. “La salvaguardia del nostro Pianeta e del nostro futuro dipende, in molti casi, dalla nostra capacità di cambiare gesti e comportamenti che fanno parte della nostra quotidianità: confidiamo che Materia Viva possa arrivare a centinaia di migliaia di studenti di tutta Italia e che ognuno di loro si faccia portavoce, anche in famiglia, della necessità di questo cambiamento, affinché la forza dei singoli possa divenire azione collettiva”. “È fondamentale insegnare ai giovani l’importanza della salvaguardia del pianeta perché sono i futuri custodi della Terra. Educare sulle sfide ambientali aiuta a sviluppare una consapevolezza critica e a promuovere azioni responsabili per preservare il nostro ambiente per le generazioni future. La partnership con Erion WEEE ci permetterà di portare nelle scuole tematiche importanti di educazione e sensibilizzazione anche grazie al linguaggio audiovisivo che da sempre ci contraddistingue”, ha dichiarato Luca Ruju, General Manager di Giffoni Innovation Hub.


Ulteriori informazioni sull’iniziativa al link seguente: https://erionweee.it/it/direfareraee/materia-viva/materia-viva-a-scuola-di-raee/

Salvi (Fruitimprese): per ortofrutta da Bruxelles cattive notizie

Salvi (Fruitimprese): per ortofrutta da Bruxelles cattive notizieRoma, 13 mar. (askanews) – Il comparto ortofrutta italiano ha sostanzialmente tenuto sui mercati internazionali, “nonostante un 2023 segnato dalla crescita dei costi di produzione e dal calo del potere di acquisto delle famiglie europee”, ma per il futuro preoccupano le crisi internazionali, e soprattutto il blocco nel Mar Rosso e le nuove regole europee sugli imballaggi.


Lo ha detto il presidente di Fruitimprese Marco Salvi, commentando i numeri del comparto elaborati sui dati ISTAT. “I problemi produttivi hanno lasciato spazio al prodotto importato premiando gli operatori che riescono a cogliere le opportunità di un mercato ormai globalizzato e molto competitivo”, ha detto, spiegando che però per il futuro preoccupano le crisi internazionali, in particolare il blocco del Mar Rosso con oltre 180 mila tonnellate di mele destinate ai Paesi asiatici costrette a rinunciare o a circumnavigare l’Africa, ma anche con ripercussioni per i nostri agrumi che dovranno misurarsi nei mercati con quelli turchi e egiziani che si stanno dirigendo in Europa. Inoltre, “da Bruxelles non giungono buone notizie sul fronte imballaggi, il compromesso raggiunto esclude la plastica per gli imballaggi di ortofrutta fresca non trasformata sotto 1,5kg di peso e lascia pericolosamente ad ogni Stato la possibilità di decidere quali prodotti escludere dal divieto. Inviare prodotto in Europa – ha proseguito – sarà un rebus, se poi consideriamo che l’imballaggio ortofrutticolo rappresenta solo l’1,5% del totale utilizzato per l’industria agroalimentare, ci chiediamo se qualcuno ha deciso che il nostro sia il solo settore deputato a sacrificarsi in nome di scelte puramente ideologiche”, ha concluso Salvi.

Bauli entra nel mercato dei gelati: accordo con la ligure Tonitto 1939

Bauli entra nel mercato dei gelati: accordo con la ligure Tonitto 1939Milano, 13 mar. (askanews) – Bauli entra nel mondo dei gelati. L’azienda dolciaria veronese e Tonitto 1939, azienda ligure specializzata in sorbetto e gelato senza zuccheri aggiunti, hanno siglato una partnership che nel 2024 porterà al lancio di nuovi prodotti frozen. Dalla collaborazione tra le due aziende nascono infatti i gelati al gusto panettone, pandoro e croissant all’albicocca in un pack in cartoncino.


La categoria dei gelati si conferma nel 2023 una delle più dinamiche e con la maggiore crescita del largo consumo confezionato un +11,9% rispetto allo scorso anno. Inoltre portare un brand in nuove categorie si conferma uno dei drivers più efficaci per creare valore proprio nella categoria dei gelati. Tonitto 1939 negli ultimi quattro anni ha registrato una crescita del 93%: è la prima azienda di gelati insignita del riconoscimento di marchio storico d’interesse nazionale dal ministero dello Sviluppo economico. Il gelato al pandoro e al panettone sono una rivisitazione della tradizione mentre per il gelato al croissant all’albicocca, Bauli e Tonitto 1939 insieme hanno reinventato la classica colazione italiana in gelato.


“L’obiettivo di Bauli è quello di espandere il proprio brand anche in altri settori del food e il mondo frozen, in particolare il gelato, che da diverse ricerche risulta essere consono ai nostri investimenti e strategia – sottolinea Fabio Di Giammarco, Ad di Bauli – Per questo siamo particolarmente soddisfatti di avviare insieme questa partnership e questo nuovo progetto con Tonitto 1939, una storica family company di successo e riconosciuta eccellenza in Italia e all’estero, e siamo convinti che possa raggiungere grandi traguardi e stupire i consumatori che poi saranno chiamati ad assaggiare i nuovi gelati”. “Siamo orgogliosi di poter affiancare in questa nuova avventura un brand come Bauli così consolidato e riconosciuto in Italia e nel mondo – spiega Alberto Piscioneri, general manager Tonitto 1939 – Una collaborazione prestigiosa che certifica quanto Tonitto 1939 abbia lavorato per aumentare la propria reputazione e riconoscibilità sul mercato e ottenere risultati sempre più di alto livello. I tre gelati che abbiamo prodotto e che saranno disponibili dalla prossima estate uniscono la qualità e la passione di due aziende che da sempre fanno puntano su qualità e italianità”.

Mbda, Béranger: mondo cambiato, così come richieste clienti

Mbda, Béranger: mondo cambiato, così come richieste clientiParigi, 13 mar. (askanews) – “Viviamo un cambiamento fondamentale nel mondo, la forza sta modificando il diritto internazionale. E questo sta altresì modificando la richiesta dei nostri clienti, divenuta urgente, con una forte pressione ad accelerare in termini di volumi, di innovazione, di nuove tecnologie, come l’IA, con nuove richieste nel campo del cyberspazio e di nuovi prodotti. Mbda è attiva in questa innovazione, in un mondo che cambia velocemente, confermando la sua mission di offrire ai propri clienti capacità militari per essere superiori sul campo”.


Lo ha affermato il CEO di Mbda, Eric Béranger, alla CEO Press Conference 2024 a Parigi, presentando i risultati 2023 e le prospettive del 2024. Dopo aver definito il 2023 “anno straordinario”, rispetto ai passi e alle iniziative compiute dall’Unione europea in termini di Strategia europea di Difesa, Eric Béranger, sottolineando la crescita e l’importanza per l’Europa del settore della difesa aerea, ha commentato: “Non so se sia giusto usare la parola ottimismo, saluto le iniziative, positive, che ci aiuteranno, perchè stabiliscono chiaramente un’ambizione di cui si vedono già i progressi. Come Mbda supporteremo come sempre con forza e convintamente queste iniziative, che ci vedono già coinvolti con 31 progetti”.


Mbda è un gruppo europeo multinazionale leader mondiale nel campo dei sistemi d’arma complessi, controllata con uguali regole di Corporate Governance da Airbus (37,5%), BAE Systems (37,5%) e Leonardo (25%). .

Camera rappresentanti Usa oggi voterà legge per vietare TikTok

Camera rappresentanti Usa oggi voterà legge per vietare TikTokRoma, 13 mar. (askanews) – La Camera dei Rappresentanti degli Stati uniti oggi è chiamata a decidere della sorte di TikTok negli Usa: voterà, infatti, un disegno di legge che, se approvato, imporrà il divieto al social più amato dai giovani in America finché sarà di proprietà cinese. TikTok, infatti, è di ByteDance, una delle principali compagnie tech della Cina.


Si tratta di un passaggio importante, quanto controverso. A sorpresa, infatti, una normativa che finora ha trovato un ampio sostegno bipartisan a livello parlamentare, ha trovato un oppositore sul fronte repubblicano, e un oppositore pesante: l’ex presidente e candidato alle presidenziali Donald Trump. Nonostante lui stesso, in passato, abbia tentato di vietare l’app negli Usa, la scorsa settimana ha lanciato – attraverso il suo Truth Social – strali contro il bando, sostenendo che favorirebbe semplicemente Facebook, da lui individuato come “nemico del popolo”.


Il disegno di legge – denominato “Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act” – è stato già approvato a livello di commissione dalla camera baassa la scorsa settimana, con un voto bipartisandi repubblicani e democratici. Se verrà licenziato anche dall’aula, dovrà poi passare al Senato e, infine, essere promulgato dal presidente Joe Biden, il quale ha già detto che lo firmerà. TikTok è stata già nel mirino del Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti (CFIUS), l’agenzia guidata dal Dipartimento del Tesoro che valuta gli accordi transfrontalieri, che ha ordinato a ByteDance di cedere la sua partecipazione in TikTok.


Inoltre, nel 2020 l’allora presidente Trump ha emesso due ordini esecutivi, con uno dei quali ha vietato TikTok negli Usa, ma questo divieto è stato bloccato da un giudice federale e poi revocato da Biden. In un altro ha ordinato a ByteDance di cedere le sue compagnie negli Usa e di eliminare i dati degli utenti americani in suo possesso. Ma, intanto, Trump ha cambiato completamente linea. Un po’ per la sua animosità nei confronti di Meta, la compagnia di Mark Zuckerberg proprietaria di Facebook e Instagram, un po’ perché probabilmente gli fanno gola gli utenti di TikTok, circa 170 milioni una parte dei quali potrebbero votare. Secondo Nikkei, inoltre, dietro la conversione di Trump ci sarebbe anche un incontro con uno dei donatori della sua campagna, il miliardario Jeff Yass, che detiene anche il 15% di ByteDance, attraverso la sua Susquehanna International Group e che sarebbe preoccupato del fatto che la cessione di TikTok dia un colpo mortale al suo investimento.


A segnare l’ingresso in orbita trumpiana del social cinese, poi, ci sarebbe anche il fatto che la lobby a favore di TikTok annoveri oggi anche personalità legate al mondo dell’ex presidente, secondo quanto ha scritto Politico. Oltre ai repubblicani, però, ci sono anche alcuni contrari alla norma nel campo democratico, tanto che alcuni di loro si sono anche esposti partecipando a una conferenza stampa pro-TikTok, mentre molti utenti protestavano. Questo ha suscitato le accuse di “manipolazione”, respinte da ByteDance, la qualeha denuciato una sordità dei membri del Congresso rispetto ai “propri elettori”. Gli è andata dietro anche l’American Civil Liberties Union (ACLU), che ha definito la legge anti-TikTok “incostituzionale”. Pechino, dal canto suo, ha espresso la sua rabbia più volte. Oggi, durante la quotidiana conferenza stampa presso il ministero degli Esteri cinese, il portavoce Wang Wenbin ha detto: “Negli ultimi anni, sebbene gli Stati Uniti non abbiano mai trovato prove che TikTok minacci la sicurezza nazionale, non hanno mai smesso di reprimere la piattaforma. Questo tipo di comportamento da bulli che non può vincere nella concorrenza leale e distrugge gli interessi delle imprese. Danneggia la fiducia degli investitori internazionali nell’ambiente degli investimenti e indebolisce il corretto ordine economico e commerciale internazionale, cosa che alla fine si ritorcerà contro gli stessi Stati uniti”.

Altreconomia: Italia continua a esportare armi a Israele

Altreconomia: Italia continua a esportare armi a IsraeleRoma, 13 mar. (askanews) – Nell’ultimo trimestre del 2023 l’Italia ha esportato “Armi e munizioni” verso Israele per un valore pari a 2,1 milioni di euro. Solo a dicembre – sono i dati di un’inchiesta di Altreonomia – ormai nel pieno dei bombardamenti da parte dell’esercito e dell’aeronautica militare israeliani sulla Striscia di Gaza, con catastrofiche conseguenze per la popolazione civile, l’export italiano ha toccato quota 1,3 milioni di euro, facendo segnare così il picco del periodo (contro i 233.025 euro di ottobre e i 584.511 di novembre).


Le nuove Statistiche del commercio estero aggiornate a metà marzo 2024 dall’Istat e consultate da Altreconomia smentiscono ancora una volta il Governo Meloni e le sue rassicurazioni pubbliche circa un blocco totale operato nei confronti delle esportazioni di armi e munizioni verso Tel Aviv. E rendono ancora più assordante il silenzio opposto alle nostre istanze di accesso civico da parte dell’Autorità nazionale Uama (l’Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento) in seno al ministero degli Esteri -lo stesso che in queste ore assicura iniziative umanitarie a favore della popolazione di Gaza- in merito ai dati reali dell’export militare e al presunto decreto di sospensione della vendita di armamenti a un esercito in guerra. Ma i dati dell’Istituto nazionale di statistica fanno di più: gettano una luce sinistra anche su altre tipologie di esportazioni, in particolare su componenti per velivoli ad uso militare partiti dalla provincia di Varese, dove ha sede la Alenia Aermacchi (gruppo Leonardo).


Nel 2023 il nostro Paese ha esportato “Armi e munizioni” verso Israele per un valore complessivo di 13.707.376 euro, in diminuzione rispetto al 2022, quando fu di 17.938.156 euro (in entrambi gli anni le importazioni hanno sopravanzato le esportazioni). Il territorio principalmente interessato dai flussi in uscita (con oltre nove milioni di euro) è stata la provincia di Roma, data la presenza di numerose società operanti nel comparto. A dicembre, come detto, l’export di “Armi e munizioni” è cresciuto rispetto ai due mesi precedenti a 1,3 milioni di euro, più del triplo del dicembre dell’anno precedente. Di questi, 373.821 euro fanno riferimento ad “Armi, munizioni e loro parti ed accessori” non militari, e perciò non “oscurate” dall’Istat. Ciò significa che quasi un milione di euro dell’esportato a fine anno dall’Italia verso Tel Aviv -la differenza tra la cifra complessiva e i materiali “in chiaro”- ha riguardato proprio armi e munizioni ad uso militare.


Ma da dove sono partite le “Armi e munizioni” nel quarto trimestre 2023? Secondo l’Istat la prima provincia italiana è Lecco, dove ha sede la fabbrica Fiocchi munizioni, con 1.011.510 euro, seguita da Brescia, territorio della Fabbrica d’armi Beretta (ma non solo), con 749.277, e poi da Roma (sede di numerose aziende) con 351.426 euro, e infine da Genova, con 14.313 euro. Si diceva della luce sinistra che i nuovi dati dell’Istat gettano sul ruolo dell’Italia anche in merito a possibili forniture per velivoli ad uso militare. Giorgio Beretta, analista esperto dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere (Opal), invita a soffermarsi su un dato estremamente significativo che emerge dall’aggiornamento Istat: “Nella categoria merceologica ‘Aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi’ da ottobre a dicembre 2023 risultano esportati a Israele 14.800.221 euro di materiali, di cui 8.795.408 euro, oltre la metà, da Varese. Provincia nella quale ha sede Alenia Aermacchi del gruppo Leonardo, azienda produttrice dei 30 aerei addestratori militari M-346, selezionati dal ministero della Difesa di Israele nel febbraio del 2012 e poi acquistati ed esportati per addestrare i piloti della Israeli Air Force. Quella che sta attualmente bombardando la Striscia di Gaza”.


Quanti mesi e quanti morti -già oltre 30mila, per non parlare dei 71mila feriti- si dovranno attendere ancora per avere una risposta dal governo italiano, preferibilmente in Parlamento e non sui social o attraverso interviste-non interviste, rispetto alle forniture di armi e munizioni a Israele dopo il 7 ottobre?

In 2023 export italiano ortofrutta +9,1% a 5,8 mld, import +13,6%

In 2023 export italiano ortofrutta +9,1% a 5,8 mld, import +13,6%Roma, 13 mar. (askanews) – Un 2023 che ha toccato il record del valore delle esportazioni italiane di ortofrutta fresca, in crescita del 9,1% rispetto al risultato dell’anno precedente. I dati Istat appena diramati evidenziano un valore esportato di 5,780 miliardi di euro contro poco meno di 5,3 miliardi del 2022, in controtendenza le quantità esportate che calano di poco meno di un punto percentuale, lo 0,9% con un dato di 3,483 milioni di tonnellate. Sono le elaborazioni di Fruitimprese, l’associazione che riunisce oltre 300 imprese ortofrutticole italiane. Tra le voci dell’export, male la frutta fresca, in calo del 7% a causa della crisi produttiva: le pere hanno perso il 40% dei volumi e dei valori esportati, l’uva da tavola scende del 13,58% in quantità ma cresce dell’12,82% in valore


Cresce a due cifre anche l’import, che segna un +13,6% in volume e un +15,7% in valore. Ne risente pesantemente la bilancia commerciale che vede ridursi il saldo a poco più di 543 milioni di euro, in calo del 29,7% rispetto al dato del 2022. Molto significativo il deficit delle quantità: se nel 2022 avevamo importato circa 700 tonnellate in più di quanto esportato, nel 2023 il divario sale a oltre 500.000 tonnellate segnando uno storico record negativo.


Analizzando i singoli comparti, l’Italia esporta più tuberi, ortaggi e legumi che realizzano un +8,7% in quantità e un +18,4% in valore, bene anche gli agrumi con +9,9% in valore e +19,3% in valore. Dati non positivi per la frutta fresca che risente della crisi produttiva di pere e frutta estiva e che vede ridursi i volumi esportati del 7% a fronte però di un interessante volume di oltre 3 miliardi di euro di valore in crescita del 6,1%.