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Autore: Redazione StudioNews

12 marzo evento Cia su sfide agricoltura con ministro Lollobrigida

12 marzo evento Cia su sfide agricoltura con ministro LollobrigidaRoma, 11 mar. (askanews) – Sarà presente anche il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida alla conferenza organizzativa di Cia-Agricoltori Italiani nella sessione dedicata al confronto tra il presidente nazionale, Cristiano Fini, e lo stesso ministro. L’incontro è fissato per martedì 12 marzo, dalle 11.30 alle 12.30, nella Sala Auditorium Loyola del Centro Congressi, Roma Eventi Fontana di Trevi. L’agricoltura italiana tra emergenze e nuove sfide, sia a livello nazionale che europeo, sarà la tematica al centro del dibattito promosso da Cia.

Dalla ricerca Civ una nuova fragola adatta a climi Mediterranei

Dalla ricerca Civ una nuova fragola adatta a climi MediterraneiRoma, 11 mar. (askanews) – Arriva dalla ricerca tutta italiana del Civ, il Consorzio Italiano Vivaisti si San Giuseppe di Comacchio, una nuova varietà di fragola adatta ai climi mediterranei. L’azienda è specializzata nell’innovazione varietale e nel breeding di fragole e sta mettendo a fuoco il proprio impegno nello sviluppo della varietà SHAYDA CIVL519pbr in Spagna.


Federico Stanzani, direttore commerciale del CIV, spiega che si tratta di una varietà che si distingue per la precoce maturazione e una produzione costante che si estende per tutta la stagione. I frutti, di un rosso brillante e dalla forma conica regolare, presentano una pezzatura omogenea di ottimo calibro. “Inoltre – aggiunge – le sue eccellenti qualità organolettiche, con un sapore aromatico e una shelf life notevole, unite all’uniformità dei frutti, la rendono una scelta ideale per l’export”. Nonostante le avversità meteorologiche, SHAYDA sta mantenendo le promesse di una produzione costante già avviata nella settimana di Natale, che prosegue ininterrottamente fino a fine stagione. Dal punto di vista tecnico, si distingue per il suo portamento semi-eretto e la struttura compatta, che agevolano la raccolta della frutta. Da un punto di vista agronomico, richiede una concimazione minerale più intensa soprattutto all’inizio della stagione vegetativa.


Il programma di breeding del CIV si è orientato verso la selezione di varietà di fragole sempre più resilienti ai patogeni, e SHAYDA mostra una minore suscettibilità alle patologie fogliari e radicali.

Pianificavano attentati: tre palestinesi arrestati per terrorismo a L’Aquila

Pianificavano attentati: tre palestinesi arrestati per terrorismo a L’AquilaMilano, 11 mar. (askanews) – Pianificavano attentati, anche suicidari, contro obiettivi civili e militari in territorio estero, ma sono stati individuati e arrestati dalla polizia. In manette sono finiti tre cittadini palestinesi, tutti residenti a L’Aquila, accusati di “associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico”.


Gli arresti, disposti dal gip del capoluogo abruzzese su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo in coordinamento con la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, arrivano a coronamento di un’indagine condotta dalla Digos de L’Aquila e del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo internazionale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Gli investigatori, riferisce una nota della polizia, hanno accertato la costituzione di una struttura operativa militare denominata “Gruppo di Risposta Rapida – Brigate Tulkarem”, articolazione delle “Brigate dei Martiri di Al-Aqsa” (riconosciuta quale organizzazione terroristica dall’Unione Europea con Regolamento di Esecuzione 2023/1505 del Consiglio Europeo del 20 luglio 2023) che si propone il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo anche contro uno Stato estero. Per uno degli arrestati, inoltre, è in corso una procedura di estradizione, su richiesta delle Autorità dello Stato di Israele, dinanzi alla Corte di Appello di L’Aquila.

Fortunato rieletto alla guida del Consorzio Pachino Igp

Fortunato rieletto alla guida del Consorzio Pachino IgpRoma, 11 mar. (askanews) – Sebastiano Fortunato è stato rieletto Presidente del Consorzio di Tutela della IGP Pomodoro di Pachino per il prossimo triennio. Dopo che l’assemblea dei soci, ha eletto i 9 consiglieri previsti da statuto, il nuovo Consiglio di amministrazione ha assegnato le cariche sociali, rinnovando la fiducia al presidente in carica.


Per la categoria Confezionatori il CDA ha riconfermato Massimo Pavan (nominato vice presidente del Consorzio), che sarà consigliere insieme a Giovanni Iuvara. Per la categoria Produttori le new entry sono Angela Fancello, Davide Campisi e Fabiano Parri, mentre sono stati riconfermati Giuseppe Sipione (anche per lui la carica di vicepresidente), Sebastiano Agnello ed Edmondo Pisana. Nominati anche i membri del Collegio Sindacale, che vede riconfermati come Sindaci effettivi Giancarlo Barone e Corrado Catania, oltre al nuovo ingresso Elisa Bordonaro, e come Sindaci supplenti Federica Blancato, oltre al nuovo ingresso Vincenzo Calì. “Il mio impegno – ha detto Fortunato – sarà quello di portare sempre avanti tutte le nostre battaglie, affinché i produttori dell’oro rosso di Sicilia possano ottenere il giusto riconoscimento economico e il nostro pomodoro sia tutelato da tutte quelle frodi alimentari che sono solo una sua lontana imitazione”.


Tra le iniziative da attuare nel prossimo triennio, il processo di internazionalizzazione del Consorzio e l’impegno in termini di sostenibilità e tracciamento dei processi produttivi, nonché l’implementazione dei controlli a tutela del marchio.

Clima, AEA: Ue impreparata, rischi catastrofici se non si agisce

Clima, AEA: Ue impreparata, rischi catastrofici se non si agisceRoma, 11 mar. (askanews) – Nel mondo l’Europa è il continente che sta registrando i più rapidi aumenti delle temperature. I rischi climatici ne minacciano la sicurezza energetica e alimentare, gli ecosistemi, le infrastrutture, le risorse idriche, la stabilità economica e la salute dei cittadini. In base alla valutazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), pubblicata oggi, molti di tali rischi hanno già raggiunto livelli critici, che potrebbero diventare catastrofici in assenza di interventi urgenti e decisivi.


Come si è visto già negli ultimi anni, in Europa caldo estremo, siccità, incendi boschivi e inondazioni sono destinati ad acuirsi anche in base agli scenari più ottimistici in materia di riscaldamento globale e a incidere sulle condizioni di vita in tutto il continente. L’AEA ha pubblicato i risultati della prima European Climate Risk Assessment (EUCRA) (valutazione europea dei rischi climatici) mai effettuata quale contributo all’individuazione delle priorità politiche in materia di adattamento ai cambiamenti climatici e in supporto ai settori sensibili al clima. Ne emerge che in Europa le politiche e gli interventi di adattamento non tengono il ritmo con la rapida evoluzione dei suddetti rischi. In molti casi, un adattamento incrementale non sarà sufficiente. Inoltre, poiché numerose misure volte a migliorare la resilienza ai cambiamenti climatici richiedono molto tempo, possono essere necessari interventi urgenti anche per rischi non ancora critici.


In alcune regioni d’Europa si concentrano rischi climatici multipli. L’Europa meridionale – informa AEA – è particolarmente a rischio a causa degli incendi boschivi nonché degli effetti delle ondate di calore e della scarsità di acqua sulla produzione agricola, sul lavoro all’aria aperta e sulla salute umana. Le inondazioni, l’erosione e l’infiltrazione di acqua salata minacciano le regioni costiere europee a bassa quota, comprese molte città densamente popolate. “Dalla nostra ultima analisi – dichiara Leena Ylä-Mononen, Direttrice esecutiva dell’AEA – si evince che l’Europa si trova di fronte a rischi climatici urgenti che si acuiscono più rapidamente di quanto le nostre società riescano a prepararsi. Per garantirne la resilienza i responsabili politici europei e nazionali devono agire immediatamente con interventi volti a limitare i rischi climatici, sia mediante una rapida riduzione delle emissioni sia con l’attuazione di politiche e di interventi di adattamento forti”.


La valutazione individua in Europa 36 principali rischi climatici nell’ambito di cinque grandi gruppi: ecosistemi, alimenti, salute, infrastrutture, economia e finanza. Sono già necessari interventi più incisivi per oltre la metà dei principali rischi climatici individuati dalla relazione, di cui otto da attuare con particolare urgenza, principalmente per preservare gli ecosistemi, limitare l’esposizione umana al calore, proteggere la popolazione e le infrastrutture da inondazioni e incendi boschivi e garantire la sostenibilità dei meccanismi di solidarietà europei, come il Fondo di solidarietà dell’UE. L’UE e i relativi Stati membri hanno compiuto notevoli progressi nella comprensionedei rischi climatici e nella preparazione ad affrontare tali rischi. A livello nazionale sono sempre più utilizzate valutazioni dei rischi climatici a fini di orientamento dello sviluppo delle politiche di adattamento. Tuttavia, – avverte l’AEA – la preparazione della società in generale è resa insufficiente dal ritardo nell’attuazione delle politiche rispetto al rapido aumento dei livelli di rischio.


La maggior parte dei principali rischi climatici individuati nella relazione è considerata un fattore che interessa “congiuntamente” l’UE, i relativi Stati membri e altri livelli di governo. La valutazione dell’AEA sottolinea che, per affrontare e limitare i rischi climatici in Europa, l’UE e gli Stati membri devono collaborare coinvolgendo anche i livelli regionali e locali laddove si rivelino necessari interventi urgenti e coordinati. Vi sono ancora molte lacune nelle conoscenze relative ai principali rischi climatici individuati nella relazione dell’AEA. L’UE – secondo la relazione – può svolgere un ruolo chiave nel favorire una migliore comprensione di tali rischi e dei soggetti che ne sono interessati nonché delle modalità con le quali affrontarli, sia in sede legislativa sia mediante strutture di governance, monitoraggio, finanziamenti e sostegno tecnico adeguati.

Bankitalia dice che i prestiti al consumo non sono mai stati così cari: tassi a gennaio 10,75%

Bankitalia dice che i prestiti al consumo non sono mai stati così cari: tassi a gennaio 10,75%Roma, 11 mar. (askanews) – In Italia questo non è un buon momento per effettuare acquisti a rate. Il 10,7497% registrato infatti dalla Banca d’Italia su tassi di interesse armonizzati per il credito al consumo, erogati dalle banche lo scorso gennaio, in rialzo dal 10,1585% di dicembre, rappresenta il valore più elevato delle serie storiche dell’istituzione di via Nazionale, che risalgono fino al gennaio del 2003.


Il livelli attuali riflettono i rialzi dei tassi di riferimento operati aggressivamente nei mesi scorsi dalla Bce in risposta all’elevata inflazione, ma anche la percezione di rischio delle banche su queste operazioni e la stretta ai criteri di concessione di prestiti che hanno effettuato nei mesi passati, anche alla luce del quadro di debolezza dell’economia. Il secondo valore più elevato in queste serie storiche per questa voce (Tasso Annuale Effettivo Globale, o Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo) è proprio relativo a quel primo mese, gennaio 2023 segnò un 10,5736%.

Bankitalia, prestiti al consumo mai così cari: tassi gennaio 10,75%

Bankitalia, prestiti al consumo mai così cari: tassi gennaio 10,75%Roma, 11 mar. (askanews) – In Italia questo non è un buon momento per effettuare acquisti a rate. Il 10,7497% registrato infatti dalla Banca d’Italia su tassi di interesse armonizzati per il credito al consumo, erogati dalle banche lo scorso gennaio, in rialzo dal 10,1585% di dicembre, rappresenta il valore più elevato delle serie storiche dell’istituzione di via Nazionale, che risalgono fino al gennaio del 2003.


Il livelli attuali riflettono i rialzi dei tassi di riferimento operati aggressivamente nei mesi scorsi dalla Bce in risposta all’elevata inflazione, ma anche la percezione di rischio delle banche su queste operazioni e la stretta ai criteri di concessione di prestiti che hanno effettuato nei mesi passati, anche alla luce del quadro di debolezza dell’economia. Il secondo valore più elevato in queste serie storiche per questa voce (Tasso Annuale Effettivo Globale, o Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo) è proprio relativo a quel primo mese, gennaio 2023 segnò un 10,5736%.

In Abruzzo Fdi primo partito, bene Pd e Fi, crolla il M5s

In Abruzzo Fdi primo partito, bene Pd e Fi, crolla il M5sMilano, 11 mar. (askanews) – Lo spoglio delle elezioni regionali in Abruzzo si è chiuso con Fratelli d’Italia al 24,1% che si conferma primo partito. Un risultato comunque raggiunto nonostante la presenza della lista Marsilio, esponente del partito di Giorgia Meloni, che ha preso il 5,72%. Sommando le due liste si arriva al 29,2%, superiore al 27,7% ottenuto da Fdi alla Camera alle politiche del 2022. Nella maggioranza fa bene anche Fi, arrivata al 13,44% (aveva l’11,1 alle politiche e il 9,1% alle regionali del 2019) che quasi doppia la Lega al 7,56% (aveva l’8,3% alle politiche, il 27,5% alle regionali). Terzo e quarto partito della maggioranza Noi Moderati al 2,68% e l’Udc al 1,17%.


Sul fronte dell’opposizione il Pd è al 20,29%, in crescita rispetto al 16,6% delle politiche e all’11,1% delle regionali del 2019. Crolla invece il M5s con il 7,01% rispetto al 18,4% delle politiche e il 19,7% delle regionali precedenti. Anche Abruzzo Insieme, lista di D’Amico, con il 7,66% ha superato i pentastellati. Azione al 4% cala rispetto al 6,3% ottenuto alle politiche, quando correva però insieme a Italia Viva. Cresce Avs al 3,57% contro il 2,7% del 2022. La lista Riformisti e Civici ha preso infine il 2,81%.

Bankitalia: calo tassi mutui a gennaio, ma su imprese top da 2008

Bankitalia: calo tassi mutui a gennaio, ma su imprese top da 2008Roma, 11 mar. (askanews) – Nuovo calo a inizio 2024, e stavolta più marcato, per i tassi di interesse sui mutui erogati dalle banche nella Penisola. Lo rileva la Banca d’Italia nella statistica “Banche e moneta: serie nazionali”, dove tuttavia si osserva che sui prestiti al consumo hanno continuato a salire e su quelli alle imprese i livelli sono rimasti quasi invariati, sui massimi dal 2008.


A gennaio, riporta Bankitalia, i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, o Taeg) si sono collocati al 4,38 per cento, dal 4,82 di dicembre. E dicembre aveva mostrato per questa voce la prima lieve attenuazione (dal 4,92% del mese precedente) dalla metà del 2021, dopo la lunga fase di aumenti in scia alla aggressiva manovra di rialzi dei tassi di riferimento per tutta l’eurozona condotta dalla Bce. Il tasso (sempre Taeg) sulle nuove erogazioni di credito al consumo per le famiglie si è invece collocato al 10,75 per cento, dal 10,16 nel mese precedente.


Invece i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,48 per cento, dal 5,45 nel mese precedente, in questo caso è il massimo dal 5,84% dell’ottobre 2008. Infine i tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari all’1 per cento, dall 0,96 nel mese precedente e dopo che nei mesi scorsi no stati aumentati molto meno, in questo caso, dei tassi di riferimento Bce.

In Cina chiuse le Due Sessioni: riunioni in tono minore, pochi risultati

In Cina chiuse le Due Sessioni: riunioni in tono minore, pochi risultatiRoma, 11 mar. (askanews) – La sessione di lavori del Congresso nazionale del popolo (Cnp) cinese, che chiude le Due Sessioni, è andata oggi in archivio in tono minore. Non c’è stata la tradizionale conferenza stampa del primo ministro, non ha parlato in chiusura il presidente cinese Xi Jinping.


Mentre la prima è stata una decisione significativa, che ha rotto una prassi consolidata, l’assenza di un discorso di Xi è nell’ordine delle cose: il presidente solitamente parla alla conclusione della prima sessione, ma quella conclusa oggi era la seconda sessione del XIV Congresso nazionale del popolo. Il Cnp è un organo sostanzialmente formale, non ha veri poteri decisionali, che sono nel sistema cinese demandati alla leadership – dal presidente al Politburo del Partito comunista – la quale adotta tutte le politiche principali. Tuttavia le Due Sessioni, e in particolare il Cnp, forniscono un importante spaccato di quali saranno le traiettorie che Pechino prenderà soprattutto in termini economici e amministrativi.


Un elemento importante evidenziato è l’obiettivo di crescita dichiarato dal primo ministro Li Qiang la scorsa settimana. Il target di aumento del Pil “attorno al 5%” per il 2024 è ambizioso, ma nello stesso tempo flessibile. Tra le priorità è stata sottolineata una robusta politica industriale. Sono tre i piani presentati durante gli incontri della legislatura cinese. Una particolare enfasi è stata posta all’upgrade delle attrezzature, il cui mercato è quantificato in oltre 5mila miliardi di yuan ( Il sostegno industriale è chiaramente al primo posto nella lista delle priorità di Pechino per l’anno a venire, secondo i tre principali piani pubblicati nel corso degli incontri parlamentari.


Il principale pianificatore economico ha anche osservato come una spinta all’aggiornamento delle attrezzature genererebbe un mercato di oltre 5mila miliardi di yuan (circa 636 miliardi di euro). Per quanto riguarda il settore immobiliare, in profondissima crisi, il Cnp non ha preso decisioni particolari. Piuttosto il ministro dell’Edilizia abitativa Ni Hong ha chiarito che chi “danneggia le masse verrà punito”. Un segnale preciso che va nella linea repressiva anti-corruzione seguita dall’ascesa al potere di Xi.


Sul fronte dell’ambiente, il governo cinese ha espresso un impegno forte a ridurre il consumo di energia per unità di Pil di circa il 2,5% ebtro il 2024, dopo che per un paio di anni questo dato non era stato fissato. E’ un elemento importante, che segnala un rafforzamento della politica ambientale, ma che mette anche sotto stress l’industria chiamata a ottemperare la transizione. Per quanto riguarda invece l’aspetto politico, con una riforma della struttura del Consiglio di Stato, il governo guidato dal premier. Proprio oggi l’assemblea l’ha approvata a largissima maggioranza (quasi 2.900 voti su 3mila, con solo otto contrari e nove astenuti). I cambiamenti includono un rafforzamento del ruolo dei vicepremier e l’ingresso del governatore della Banca popolare cinese – la banca centrale – tra i massimi dirigenti del consiglio. Le Due Sessioni, insomma, vanno in archivio con un bilancio piuttosto risicato, il che fa comprendere perché sia stata cancellata la conferenza stampa del premier, che è da sempre la principale finestra sulla politica cinese a vantaggio della stampa internazionale. Nata con l’esigenza di dare un’immagine di trasparenza, la sua cancellazione potrebbe anche far pensare a una minore volontà di procedere su questo fronte. La conferenza stampa si tenne la prima volta nel 1988, premier Li Peng. Fu poi dal 1993, archiviato il periodo oscuro della strage di piazza Tiananmen del 1989, che tornò e si consolidò come appuntamento fisso alla fine della sessione del Cnp. Che dovrebbe, in realtà, tornare nel prossimi anni, secondo quanto ha annunciato il portavoce del Cnp Lou Qinjian. In questo senso, il punto di contatto più alto avuto dalla stampa straniera con i vertici cinesi è stato la conferenza stampa del ministro degli Esteri Wang Yi di giovedì scorso, nella quale il capo della diplomazia cinese ha segnalato l’importanza del rapporto con la Russia e del “nuovo modello di relazione di grande potenza, diverso da quello del periodo della Guerra fredda” stabilito da Pechino con Mosca, di fronte all’ostilità “sconcertante” e “assurda” degli Stati uniti.