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Autore: Redazione StudioNews

M.O., Sala: spiace per dimissioni Cenati da Anpi, dinamiche interne

M.O., Sala: spiace per dimissioni Cenati da Anpi, dinamiche interneMilano, 4 mar. (askanews) – “Cenati mi ha chiamato per spiegarmi le cose, ho un rapporto buono, storico, con lui. Mi dispiace perché è sempre stato una guida storica per l’Anpi qui. Difficile dare un commento perché sono dinamiche interne”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a proposito delle dimissioni del presidente dell’Anpi milanese, Roberto Cenati, in dissenso con la linea dell’associazione nazionale partigiani sul conflitto a Gaza e l’uso del termine “genocidio”.


“Anche l’Anpi, come tutte le istituzioni, gli enti, ha al suo interno un dibattito, che vuol anche di visioni diverse e quindi da un lato mi dispiace dall’altro non voglio entrare in dinamiche interne all’Anpi” ha ribadito Sala a margine di un convegno all’università Bocconi.

Il bilancio aggiornato dei morti palestinesi secondo il ministero della Sanità di Gaza

Il bilancio aggiornato dei morti palestinesi secondo il ministero della Sanità di GazaRoma, 4 mar. (askanews) – Almeno 30.534 palestinesi sono stati uccisi e 71.920 sono rimasti feriti nell’offensiva militare israeliana su Gaza dal 7 ottobre scorso, secondo gli ultimi dati forniti oggi dal ministero della Sanità guidato da Hamas nell’enclave palestinese.


Nello stesso periodo, l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli Affari umanitari ha osservato che almeno 409 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 103 bambini, e 4.611 sono stati feriti, tra cui 709 bambini, in Cisgiordania.

Passione Pokémon: le carte da collezione fenomeno anche in Italia

Passione Pokémon: le carte da collezione fenomeno anche in ItaliaMilano, 4 mar. (askanews) – Una passione sempre più diffusa, un hobby costoso, ma forse pure un’occasione di investimento. Collezionare carte Pokémon è diventato anche in Italia un fenomeno ricorrente, con centinaia di migliaia di appassionati che si muovono tra il Web e i negozi di giocattoli o le edicole, ma naturalmente anche nelle fiere, alla ricerca dei pezzi più pregiati. Per cercare di raccontare questa storia abbiamo incontrato chi su questa passione ha costruito un lavoro, come Makeawish, uno dei più seguiti content creator italiani in tema di Pokémon e carte collezionabili.


“È una passione che coinvolge veramente sempre più persone – ci ha detto – tra l’altro, diciamo a livello di numeri, quanto meno in Italia, io per esempio lo sperimento con il canale YouTube, che è incredibilmente in crescita. È difficile sapere quante persone effettivamente collezionano, ma di persone interessate sicuramente ce ne sono moltissime: abbiamo canali YouTube anche solo in Italia che quasi raggiungono il milione di iscritti. Quindi sicuramente la community è molto molto ampia”. Numeri in crescita e caccia ai pezzi rari, o anche solo ai video con l’apertura di pacchetti e set, sul Web. Questa dinamica, insieme a quella, dal lato dei produttori, che prevede il lancio periodico di nuove espansioni, è ormai consolidata e alimenta il business da entrambi i lati. Ma chi sono i collezionisti italiani? Lo abbiamo chiesto a Stefano Cavallaro, titolare dell’attività Collectors Mania a Lucca e da anni protagonista di una community dedicata ai Pokémon. “Ormai il collezionista di oggi – ci ha risposto – può essere chiunque. Abbiamo una grande varietà di collezionisti adulti, dai 30 ai 60, senza problemi anche di età un pochino più avanzata, che hanno capito che qua, in questo ambito qui, del mercato delle carte Pokémon, c’è un investimento, un’idea di investimento e poi abbiamo tutta la parte di collezionisti giovani, i bimbi, i ragazzi, che stanno portando avanti questa cosa, tendenzialmente che viene da dei familiari o da delle conoscenze che già collezionavano carte o cose simili”.


La passione per il mondo Pokémon, comunque, non riguarda solo il collezionismo, ma anche i videogame. E in occasione della Milano Games Week abbiamo incontrato Angelo Peruzzi, presidente del Team Aqua SD, un’associazione sportiva dilettantistica che si occupa del gioco competitivo di Pokémon. “Ogni allenatore di Pokémon – ci ha detto – sa che bisogna catturarli tutti e questo è il punto di partenza che si svela attraverso il videogioco, attraverso le carte, anche attraverso il collezionismo di quelle che sono le miniature di tutti i mostriciattoli tascabili e le vie in cui queste si possono manifestare”. Catturarli tutti, a livello di carte, è certamente impegnativo, data anche la quantità di set che negli anni sono stati prodotti per il gioco collezionabile, ma trovare alcuni Pokémon particolarmente rari significa avere in mano un oggetto di valore, anche economico, non trascurabile. “Molti di questi prodotti sono ricercati da tantissime persone e quindi valgono anche come quasi una riserva di valore in questo momento, quasi come un bene rifugio in alcuni casi”.


La Rete, da sempre, è, tra le altre cose, un alimentatore di sogni di guadagni e di popolarità. Probabilmente anche le carte Pokémon in parte affascinano potenziali speculazioni, ma, provando a guardare più da vicino, la sensazione è che a prevalere sia comunque la passione per il collezionismo, per il riuscire a trovare il pezzo raro e ad averlo nei propri album. Anche perché non va dimenticato che stiamo comunque parlando di un fenomeno che si rivolge in primo luogo ai bambini e ai ragazzi, anche in altri formati, come per esempio la serie “Orizzonti Pokémon”, che è stata da poco lanciata con il canale tv Boing. (Leonardo Merlini)

Cina: popolazione a medio reddito supera i 500 milioni

Cina: popolazione a medio reddito supera i 500 milioniRoma, 4 mar. (askanews) – La classe media cinese ha superato un terzo della popolazione, in una fase che però è di forte rallentamento demografico ed economico per il secondo paese più popoloso al mondo. Secondo un commento pubblicato su un quotidiano statale cinese, l’Economic Daily, sono oltre 500 milioni i cinesi che possono essere considerati a medio reddito.


L’articolo in prima pagina è stato pubblicato alla vigilia dell’apertura delle tradizionali riunioni delle Due Sessioni con lo pseudonimo di Zhao Caiwen, che secondo il South China Morning Post è legato alla Commissione centrale per gli affari finanziari ed economici del Partito comunista cinese. Secondo Zhao, il potere d’acquisto di questo gruppo, insieme insieme all’urbanizzazione e all’innovazione tecnologica, saranno le principali forze trainanti della Cina del futuro.


Il commento fa riferimento alle fasi della teoria della crescita dell’economista americano Walt Rostow e sostiene che la Cina è “in quella che Rostow chiama una fase di elevato consumo di massa, e il mercato cinese ha un enorme potenziale di sviluppo e un’attrattiva globale”. La precedente stima ufficiale stimava la popolazione totale a reddito medio a 400 milioni nel 2019, ma l’articolo non fornisce una fonte per la cifra di 500 milioni e non esiste una definizione ufficiale di ciò che costituisce questo gruppo.


Ufficialmente l’economia cinese è cresciuta del 5,2% nel 2023, ma molti ricercatori indipendenti stimano che la crescita sia stata molto inferiore: il suo Pil pro capite ammonta a 89.358 yuan (11.451 euro), circa il 17% di quello degli Stati Uniti.

In Israele si dimettono vari portavoce dell’Idf, via anche Hagari

In Israele si dimettono vari portavoce dell’Idf, via anche HagariRoma, 4 mar. (askanews) – Il numero due dell’Unità per la comunicazione delle Forze di difesa israeliane Daniel Hagari e alcuni suoi collaboratori avrebbero rassegnato le dimissioni dal loro incarico: lo riferisce Channel 14, spiegando che dietro la decisione ci sarebbero ragioni “operative e personali”. A lasciare l’incarico, secondo quanto spiegato, sarebbero stati, oltre ad Hagari, anche il colonnello Butbul, il colonnello Moran Katz e il portavoce internazionale, il tenente Richard Hecht. Tra i nomi citati, anche quelli di Merav Granot e Tzupia Moshkovich.

Cina, oggi si aprono le “Due Sessioni”: cosa ci dobbiamo attendere

Cina, oggi si aprono le “Due Sessioni”: cosa ci dobbiamo attendereRoma, 4 mar. (askanews) – Le “Due Sessioni” – le tradizionali riunioni annuali del Congresso nazionale del popolo (NPC) e della Conferenza politica consultiva nazionale del poplo cinese (CCPPC) – iniziano oggi e presentano quest’anno diversi motivi d’interesse, alla luce della difficoltà per la Cina di uscire dalle secche economiche, iniziate con la pandemia.


Un momento molto importante sarà domani, 5 marzo, quando – in apertura del Congresso nazionale del popolo, mentre la Conferenza consultiva apre oggi i battenti – il primo ministro Li Qiang terrà la sua relazione di lavoro, la prima da capo dell’esecutivo cinese, di fronte ai circa 3mila delegati del Congresso (la Conferenza consultiva ne conta invece più di 2mila). Dal primo ministro ci si attendono parole chiare su un piano per indirizzare la situazione economica del paese. Li è stato nominato a marzo 2023 e, tra i suoi primi atti, il premier ha introdotto misure di sostegno senza precedenti al settore privato, seguite da una serie di misure a sostegno delle imprese straniere in agosto. Ma questo non è stato sufficiente a migliorare il “sentiment” delle imprese e a consolidare la sua figura in termini di leadership economica.


Il primo ministro, invece, non terrà la tradizionale conferenza stampa a conclusione dei lavori del Congresso nazionale del popolo, una delle rare occasioni nelle quali i giornalisti internazionali possono interpellare i vertici dello stato cinese in merito alle direzioni che intendono imprimere alla politica socio-economica e globale di Pechino. Un primo tema per il governo cinese sarà quello di far convivere le esigenze della sicurezza nazionale con l’apertura alla possibilità d’investimento per le imprese straniere. Ancora pochi giorni fa c’è stato un ulteriore inasprimento delle norme contro lo spionaggio che rendono ulteriormente complessa l’attività delle aziende estere.


Nel marzo 2023, Xi Jinping ha dichiarato al Congresso nazionale del popolo che “la sicurezza è il fondamento dello sviluppo, mentre la stabilità è un prerequisito per la prosperità”, dando un segnale di preminenza del tema della sicurezza sull’apertura economica. Eppure ci sono stati anche segnali diversi, come un recente articolo della Commissione centrale per gli affari finanziari ed economici, che è presieduta dallo stesso Xi, in cui si afferma che la spinta per la sicurezza a scapito di tutto il resto, inclusa la crescita economica, è andato troppo in là. Le Due Sessioni ci diranno se è in corso un riequilibrio o meno su questo terreno, anche alla luce della situazione del più grande competitor globale, gli Stati uniti, che quest’anno vanno al voto presidenziale con la prospettiva nel migliore dei casi del mantenimento di una politica di restrizioni e dazi nei confronti di Pechino e, nel peggiore (cioè per la Cina l’elezione di Donald Trump), di un ulteriore inasprimento degli stessi.


Un altro elemento cruciale è la definizione del nuovo obiettivo di crescita del prodotto interno lordo. Li Qiang dovrà annunciare nella sua relazione del 5 marzo questo dato cruciale. L’anno scorso, l’economia è cresciuta del 5,2% dopo che le autorità avevano fissato un obiettivo di “circa il 5%”. Le previsioni credibili per l’obiettivo del 2024 vanno dal 4,5% al 5,5%, anche se ci sono state voci dal mondo economico che hanno chiesto un obiettivo più ambizioso. Da questo target dipenderanno la politica fiscale e monetaria della Cina per l’anno in corso, nonché i piani delle aziende per tutto il 2024. Un obiettivo basso contribuirebbe a rendere meno coraggiosa l’azione dei funzionari e dei manager, ma d’altronde un target troppo alto creerebbe aspettative di stimoli aggressivi ma anche preoccupazioni sulla tenuta del debito. Sul fronte fiscale, in realtà, bisognerà tenere gli occhi aperti anche sull’obiettivo di deficit di bilancio del governo centrale, la quota annuale di obbligazioni delle amministrazioni locali (cruciali per il settore immobiliare in profonda crisi) e l’eventuale via libera del Congresso nazionale del popolo a eventuali emissioni di titoli del Tesoro speciali. Questi servirebbero a finanziare lo stimolo infrastrutturale, per rafforzare la crescita e dare ossigeno al settore delle costruzioni. Da chiarire sarà, ancora, l’azione del governo volta a rilanciare la domanda in un momento in cui la fiducia dei consumatori rimane vicina ai minimi storici: l’indice della fiducia dei consumatori dell’Ufficio nazionale di statistica è risultato essere 87,6 a dicembre, vicino al suo minimo storico di 85,5 dal novembre 2022, quando erano ancora in vigore controlli zero-Covid. Quindi sarà importante capire come il governo intende far crescere il reddito delle famiglie, come riformerà una serie di parametri imoportanti per i consumi, tra i quali la copertura previdenziale e il restrittivo sistema di registrazione delle famiglie (hukou). Gli analisti si attendono di capire, in particolare, se Pechino metterà in campo ulteriori stimoli economici dopo che le misure introdotte nel 2023 non sono riuscite a sostenere il settore immobiliare in difficoltà, mentre la fiducia delle imprese è svanita. Ci sono poi questioni di politica estera che hanno una loro ricaduta anche economica e, per i quali, si avranno durante le Due Sessioni spunti interesanti. Durante la Conferenza consultiva si parlerà sicuramente di Taiwan, dopo il cambio della presidenza dell’isola, e lo stesso Xi potrebbe toccare questioni geopolitiche durante i tanti incontri a cui prenderà parte. Importante, dal punto di vista europeo, sarà capire se e quali strumenti di ritorsione verranno ventilati nei confronti dell’Ue, che sta ponendo crescenti restrizioni al commercio con Pechino nell’ambito della sua politica di riduzione del rischio Cina. E poi ci sono i conflitti in Ucraina e quello in Medio Oriente e nel Mar Rosso.

In Cina si aprono le “Due Sessioni”: cosa ci dobbiamo attendere

In Cina si aprono le “Due Sessioni”: cosa ci dobbiamo attendereRoma, 4 mar. (askanews) – Le “Due Sessioni” – le tradizionali riunioni annuali del Congresso nazionale del popolo (NPC) e della Conferenza politica consultiva nazionale del poplo cinese (CCPPC) – iniziano oggi e presentano quest’anno diversi motivi d’interesse, alla luce della difficoltà per la Cina di uscire dalle secche economiche, iniziate con la pandemia.


Un momento molto importante sarà domani, 5 marzo, quando – in apertura del Congresso nazionale del popolo, mentre la Conferenza consultiva apre oggi i battenti – il primo ministro Li Qiang terrà la sua relazione di lavoro, la prima da capo dell’esecutivo cinese, di fronte ai circa 3mila delegati del Congresso (la Conferenza consultiva ne conta invece più di 2mila). Dal primo ministro ci si attendono parole chiare su un piano per indirizzare la situazione economica del paese. Li è stato nominato a marzo 2023 e, tra i suoi primi atti, il premier ha introdotto misure di sostegno senza precedenti al settore privato, seguite da una serie di misure a sostegno delle imprese straniere in agosto. Ma questo non è stato sufficiente a migliorare il “sentiment” delle imprese e a consolidare la sua figura in termini di leadership economica.


Il primo ministro, invece, non terrà la tradizionale conferenza stampa a conclusione dei lavori del Congresso nazionale del popolo, una delle rare occasioni nelle quali i giornalisti internazionali possono interpellare i vertici dello stato cinese in merito alle direzioni che intendono imprimere alla politica socio-economica e globale di Pechino. Un primo tema per il governo cinese sarà quello di far convivere le esigenze della sicurezza nazionale con l’apertura alla possibilità d’investimento per le imprese straniere. Ancora pochi giorni fa c’è stato un ulteriore inasprimento delle norme contro lo spionaggio che rendono ulteriormente complessa l’attività delle aziende estere.


Nel marzo 2023, Xi Jinping ha dichiarato al Congresso nazionale del popolo che “la sicurezza è il fondamento dello sviluppo, mentre la stabilità è un prerequisito per la prosperità”, dando un segnale di preminenza del tema della sicurezza sull’apertura economica. Eppure ci sono stati anche segnali diversi, come un recente articolo della Commissione centrale per gli affari finanziari ed economici, che è presieduta dallo stesso Xi, in cui si afferma che la spinta per la sicurezza a scapito di tutto il resto, inclusa la crescita economica, è andato troppo in là. Le Due Sessioni ci diranno se è in corso un riequilibrio o meno su questo terreno, anche alla luce della situazione del più grande competitor globale, gli Stati uniti, che quest’anno vanno al voto presidenziale con la prospettiva nel migliore dei casi del mantenimento di una politica di restrizioni e dazi nei confronti di Pechino e, nel peggiore (cioè per la Cina l’elezione di Donald Trump), di un ulteriore inasprimento degli stessi. Un altro elemento cruciale è la definizione del nuovo obiettivo di crescita del prodotto interno lordo. Li Qiang dovrà annunciare nella sua relazione del 5 marzo questo dato cruciale. L’anno scorso, l’economia è cresciuta del 5,2% dopo che le autorità avevano fissato un obiettivo di “circa il 5%”. Le previsioni credibili per l’obiettivo del 2024 vanno dal 4,5% al 5,5%, anche se ci sono state voci dal mondo economico che hanno chiesto un obiettivo più ambizioso. Da questo target dipenderanno la politica fiscale e monetaria della Cina per l’anno in corso, nonché i piani delle aziende per tutto il 2024. Un obiettivo basso contribuirebbe a rendere meno coraggiosa l’azione dei funzionari e dei manager, ma d’altronde un target troppo alto creerebbe aspettative di stimoli aggressivi ma anche preoccupazioni sulla tenuta del debito.


Sul fronte fiscale, in realtà, bisognerà tenere gli occhi aperti anche sull’obiettivo di deficit di bilancio del governo centrale, la quota annuale di obbligazioni delle amministrazioni locali (cruciali per il settore immobiliare in profonda crisi) e l’eventuale via libera del Congresso nazionale del popolo a eventuali emissioni di titoli del Tesoro speciali. Questi servirebbero a finanziare lo stimolo infrastrutturale, per rafforzare la crescita e dare ossigeno al settore delle costruzioni. Da chiarire sarà, ancora, l’azione del governo volta a rilanciare la domanda in un momento in cui la fiducia dei consumatori rimane vicina ai minimi storici: l’indice della fiducia dei consumatori dell’Ufficio nazionale di statistica è risultato essere 87,6 a dicembre, vicino al suo minimo storico di 85,5 dal novembre 2022, quando erano ancora in vigore controlli zero-Covid. Quindi sarà importante capire come il governo intende far crescere il reddito delle famiglie, come riformerà una serie di parametri imoportanti per i consumi, tra i quali la copertura previdenziale e il restrittivo sistema di registrazione delle famiglie (hukou). Gli analisti si attendono di capire, in particolare, se Pechino metterà in campo ulteriori stimoli economici dopo che le misure introdotte nel 2023 non sono riuscite a sostenere il settore immobiliare in difficoltà, mentre la fiducia delle imprese è svanita. Ci sono poi questioni di politica estera che hanno una loro ricaduta anche economica e, per i quali, si avranno durante le Due Sessioni spunti interesanti. Durante la Conferenza consultiva si parlerà sicuramente di Taiwan, dopo il cambio della presidenza dell’isola, e lo stesso Xi potrebbe toccare questioni geopolitiche durante i tanti incontri a cui prenderà parte. Importante, dal punto di vista europeo, sarà capire se e quali strumenti di ritorsione verranno ventilati nei confronti dell’Ue, che sta ponendo crescenti restrizioni al commercio con Pechino nell’ambito della sua politica di riduzione del rischio Cina. E poi ci sono i conflitti in Ucraina e quello in Medio Oriente e nel Mar Rosso.

Il Giappone brinda per record della Borsa di Tokyo

Il Giappone brinda per record della Borsa di TokyoRoma, 4 mar. (askanews) – Il Giappone sta vivendo con forte ottimismo le notizie che arrivano dalla Borsa di Tokyo, dove l’indice Nikkei oggi ha superato per la prima volta nella sua storia i 40.000 yen, fermandosi a quota 40.087,07. Il governo interpreta questa corsa al rialzo come un segnale di fiducia nell’economia nipponica da parte degli investitori.


“Da quando la mia amministrazione è salita al potere, mi sono concentrato sulla politica economica, ponendo particolare enfasi sull’aumento dei salari, sulla promozione degli investimenti e sulla promozione della scienza, della tecnologia e dell’innovazione”, ha segnalato il primo ministro Fumio Kishida, secondo quanto riporta la televisione pubblica NHK. “Seguendo l’andamento della trasformazione economica del Giappone, sono fortemente convinto che gli operatori di mercato stiano dando valutazioni positive e il governo lavorerà per realizzare un ciclo virtuoso che includa aumenti strutturali dei salari per far sì che questi movimenti possano radicarsi”.


Kishida ha chiesto che nella consueta trattativa di primavera (shunto) tra aziende e sindacati si possa realizzare un aumento dei salari che superi l’inflazione e faccia riguadagnare reddito reale alle famiglie, anche alla luce del possibile cambio di politica monetaria da parte della Banca del Giappone che potrebbe in primavera chiudere con la pluridecennale politica di tassi negativi. Nel corso di una conferenza stampa mattutina, il capo di gabinetto Yoshimasa Hayashi, che fa da portavoce del governo, ha precisato ulteriormente: “Più fondi verranno dirottati dai risparmi agli investimenti, e le aziende utilizzeranno tali fondi per la crescita e gli investimenti, più aumenterà il beneficio. Vogliamo realizzare un ciclo virtuoso in cui questo denaro venga restituito alle famiglie sotto forma di reddito, portando a ulteriori investimenti e consumi”.


In questo senso, ha proseguito Hayashi, “siamo molto incoraggiati dalla valutazione positiva di questi sforzi per trasformare l’economia giapponese, anche da parte di coloro che sono coinvolti nel mercato, e vorremmo andare avanti con fermezza senza preoccuparci del livello dei prezzi delle azioni”. In particolare, a spingere verso l’alto il Nikkei sono stati i titoli azionari delle società produttrici di semiconduttori, che sono stimolati dall’aspettativa di un boom della domanda nel settore dell’intelligenza artificiale generativa.


I titoli legati ai chip, come i produttori di apparecchiature Tokyo Electron e Advantest, hanno gvisto il valore del loro titolo oggi crescere rispettivamente del 2,4% e del 3,7%. Il Nikkei è cresciuto del 19% dall’inizio dell’anno dopo essere salito del 28% nel 2023. In questo primo scorcio del 2024 ha inanellato una serie di record, che hanno ricordato a molti analisti gli anni della cosiddetta “bubble economy”, cioè gli anni ’80. A spingere, inoltre, sono stati gli investitori stranieri che godono delle recenti riforme del sistema di governance aziendale, oltre che dello yen debole (deprezzato anche per le politiche ultraespansive della Banca del Giappone) e del nuovo programma d’investimenti con tassazione differita previsto per i piccoli risparmiatori e denominato NISA, che ha dirottato molto denaro dai risparmi agli investimenti.

Tre intense perturbazioni in settimana, ancora tanta pioggia e neve

Tre intense perturbazioni in settimana, ancora tanta pioggia e neveRoma, 4 mar. (askanews) – L’avvio di marzo si sta rivelando fin qui ricco di sorprese: la settimana appena iniziata vedrà ancora condizioni di tempo spiccatamente instabile su tante regioni, con frequenti occasioni per piogge anche abbondanti e temporali: tre intense perturbazioni sono pronte a minacciare il nostro Paese. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, comunica che il primo ed insidioso ciclone condizionerà il tempo anche nel corso della giornata odierna, quando è attesa tanta pioggia, con il coinvolgimento di quasi tutte le nostre regioni, con la neve che tornerà a scendere sugli Appennini oltre i 1200/1400 metri di quota.


Visti i contrasti tra masse d’aria completamente diverse andrà prestata la massima attenzione in particolare al Centro Sud e sulla Sardegna dove non escludiamo il rischio di veri e propri nubifragi. Tra il pomeriggio di martedì 5 e mercoledì 6 il secondo impulso instabile riporterà la neve sulle Alpi, con fiocchi fin verso gli 800 metri di quota su Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia; ancora piogge, invece, sulla Valle Padana. Successivamente il maltempo si estenderà rapidamente al Centro, dove ci sarà occasione per ulteriori rovesci, anche a carattere temporalesco; nuove nevicate in Appennino fin verso i 1000 metri di quota.Dopo una timida rimonta dell’alta pressione che garantirà una maggior stabilità atmosferica con più spazi soleggiati giovedì 7, già nel corso di venerdì 8 marzo le condizioni meteo potrebbero nuovamente peggiorare per l’arrivo della terza perturbazione carica di piogge e temporali che potrebbe compromettere anche il secondo weekend di marzo.


La causa di questo infinito maltempo va ricercata nel particolare assetto sinottico che sta contraddistinguendo lo scacchiere europeo e che si protrarrà per tutta la prima parte di marzo: abbiamo infatti un flusso di correnti atlantiche piuttosto vivace, in grado di innescare fasi meteo decisamente piovose per molte regioni italiane, con un surplus di precipitazioni come non accadeva da diversi mesi. 

Cina, cancellata la tradizionale conferenza stampa del premier

Cina, cancellata la tradizionale conferenza stampa del premierRoma, 4 mar. (askanews) – La Cina ha dichiarato che il primo ministro Li Qiang non terrà la tradizionale conferenza stampa al termine del Congresso nazionale del popolo (NPC), che si svolge in questi giorni nell’ambito delle cosiddette Due Sessioni. Si tratta di un appuntamento importante, uno dei pochi squarci sulle future scelte economiche e politiche del governo cinese dei prossimi 12 mesi.


L’annuncio è stato fatto dal portavoce Lou Qinjian poco prima dell’inizio delle Due Sessioni, una formula che indica la parallela convocazione della Conferenza consultiva politica del popolo cinese (Cppcc) e dell’Anp. Lou ha affermato che i media e il pubblico possono “accedere facilmente” alle informazioni attraverso i rapporti del governo pubblicati durante i lavori di una settimana, nonché attraverso le interviste ai legislatori Tradizionalmente il capo del governo e numero due di Pechino incontrava i giornalisti l’ultimo giorno dell’NPC. E’ almeno dal 1991 che questo appuntamento era considerato un dato di fatto dagli inviati stranieri.


Il premier Li ha sostituito il suo predecessore, il defunto Li Keqiang, all’NPC dello scorso anno e ha tenuto il suo briefing di debutto con i media.