Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Il 19 marzo si celebra il Pino Daniele Day

Il 19 marzo si celebra il Pino Daniele DayMilano, 2 mar. (askanews) – Il 19 marzo è il Pino Daniele Day! Nel giorno del suo compleanno, del suo onomastico e della Festa del Papà, Warner Music Italy celebra l’indimenticabile PINO DANIELE con un evento a Napoli presso la sede del SUM – Stati Uniti Del Mondo (via Depretis, 130), edificio che dal 2016 ospita anche l’installazione museale permanente “Pino Daniele Alive”.


L’evento dalle ore 16.45 vedrà Luca De Gennaro e Mixo, speaker di Radio Capital, in dialogo per ricordare Pino Daniele e la sua musica. Il talk sarà impreziosito dagli interventi di artisti, produttori ed ospiti che racconteranno ricordi personali e aneddoti legati all’indimenticabile artista partenopeo. Il Pino Daniele Day sarà un’occasione per scoprire come le nuove generazioni di artisti e produttori trovino ispirazione in Pino Daniele e come oggi vengano interpretati i suoi brani. Anche il pubblico presente in sala sarà invitato a condividere emozioni, ricordi e riflessioni.


Ad intervallare il talk, ci saranno alcuni momenti live in versione unplugged realizzati da tre giovani cantautrici emergenti promosse dalla Fondazione Pino Daniele Ets e che hanno frequentato i corsi di alta formazione AFAM del Conservatorio “G. Verdi” di Milano: Alessandra Tumolillo (Napoli), Greta Bragoni (Domodossola, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola) e Rosita Brucoli (Ruvo di Puglia, in provincia di Bari). Il talk, a cui seguirà un aperitivo presso il Bar del SUM – Stati Uniti Del Mondo, è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria al seguente link: www.fondazionepinodaniele.org/prenotazioni.


Dalle ore 19.00 alle ore 21.00, previa prenotazione al seguente link www.fondazionepinodaniele.org/prenotazioni, sarà possibile visitare “Pino Daniele Alive”, l’installazione museale permanente situata al secondo piano del SUM – Stati Uniti Del Mondo, realizzata dalla Fondazione Pino Daniele Ets, ente non profit per le iniziative culturali e musicali in suo nome presieduta da Alessandro Daniele, e il Presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso, segretario del SUM – Stati Uniti Del Mondo. La prenotazione dà accesso al Bar, collocato al piano terra del SUM – Stati Uniti Del Mondo, per un welcome drink. Il Pino Daniele Day è un’iniziativa promossa e organizzata da Warner Music Italy.

Campania, De Luca denuncia Fitto per diffamazione su Fsc

Campania, De Luca denuncia Fitto per diffamazione su FscNapoli, 2 mar. (askanews) – “Ho dato mandato agli uffici regionali di sporgere querela per diffamazione nei confronti del ministro Fitto e di alcuni organi di stampa, per le affermazioni false e calunniose diffuse ieri in merito alla vicenda dei Fondi coesione”. Così, in una nota, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.


“Il ministro, dopo un oltre un anno e mezzo di tempo perso fra verifiche, controverifiche, richieste di chiarimenti, richieste di integrazioni, richieste di precisazioni pretestuose, immotivate ed arbitrarie, non avendo più nessun argomento con cui giustificare la sua clamorosa inconcludenza ed il suo ostruzionismo, ha adottato la strategia della confusione, della falsificazione, dei pretesti infiniti”. “Non è il caso – ha proseguito il governatore – di sottrarre più tempo al nostro lavoro. Non avendo il ministro mai avuto il coraggio di misurarsi in un confronto pubblico, non c’è altro da fare che rivolgersi alla magistratura, in attesa che il ministro stesso dia attuazione alla sentenza del Tribunale amministrativo della Campania, che gli ha assegnato 45 giorni di tempo per concludere l’accordo di coesione con la Regione. Tutto il resto è fumo”, ha concluso De Luca.

Con la Svezia la Nato è al centro del Baltico, davanti a Kaliningrad

Con la Svezia la Nato è al centro del Baltico, davanti a KaliningradKarlskrona (Svezia), 2 mar. (askanews) – Il luogo comune sulla Svezia è che sia un paradiso di imparzialità e non belligeranza. Ma arrivando a Karlskrona, nel sud del paese e al centro del mar Baltico, la vibrante fortezza, con i suoi secoli di storia, racconta qualcosa di diverso. La distanza aerea con la russa Kaliningrad e le testate nucleari dislocate da Mosca è di soli 348 chilometri. L’arcipelago antistante alla base navale spiega i motivi per i quali Carlo XI (1655-97) decise di fondarla: la marina era all’epoca lo strumento principale con cui la Svezia poteva esercitare un controllo effettivo sui suoi nuovi territori dall’altra parte del mar Baltico e a differenza di Stoccolma, questa base navale era libera dai ghiacci per gran parte dell’anno.


Oggi Karlskrona e la contea di Blekinge è sede anche di una base aerea e ha una posizione geostrategica che, una volta parte del sistema difensivo della Nato, potranno offrire una significativa centralità sul Baltico. “All’inizio nel Parlamento svedese c’erano pochissimi partiti che sostenevano l’adesione alla NATO, ma sono diventati sempre di più, e ora sono la maggioranza” afferma in una intervista ad askanews Annicka Engblom, presidente del Consiglio Atlantico svedese, già parlamentare per i Moderati del parlamento con un passato come analista presso la FRA, i servizi segreti della difesa svedese. “Abbiamo visto l’invasione illegale e totale della Russia in Ucraina due anni fa, l’opinione pubblica e l’opinione politica, nonché la percentuale dei partiti, sono cambiate da un giorno all’altro”, aggiunge. “E insieme a ciò, naturalmente, è arrivata anche la consapevolezza del popolo svedese su quale sia la posta in gioco”. L’antica città militare situata sulla terraferma e sulle isole più orientali dell’arcipelago di Blekinge conserva tutto il suo fascino ma anche una posizione avanzata. La Russia, spiega Engblom ha dimostrato con l’invasione dell’Ucraina che “non accetta accordi, non tiene conto dei diritti delle persone, delle leggi di guerra”. E la dimostrazione ha portato al “punto di svolta” per la Svezia. Proprio in queste ore un nuovo sondaggio ha mostrato un chiaro ed evidente sostegno da parte degli svedesi per l’adesione alla Nato, che nonostante le numerose difficoltà incontrate sul cammino – a differenza della Finlandia – il Paese vuole con sempre più convinzione. Secondo un’indagine demoscopica condotta dalla società di analisi Indikator per l’emittente svedese SR, il 55% degli svedesi ritiene che il Paese scandinavo “abbia fatto troppi sacrifici per aderire alla Nato” ma, il 77% ritiene che “la sicurezza della Svezia sarà rafforzata” dalla sua adesione. L’indagine ha intervistato 2.413 persone nel mese di febbraio. “Il sondaggio di stamattina vede che la quota ha superato il 70%” spiega Engblom. “Il Consiglio Atlantico svedese è stato fondato nel 1996 con uno dei suoi obiettivi principali: promuovere l’adesione della Svezia alla NATO, quindi in qualità di Presidente dell’organizzazione da 4 anni, sono ovviamente felice che l’obiettivo principale sia stato raggiunto e dell’alta percentuale pro-NATO, a favore dell’adesione del popolo svedese. Sono anche, a livello personale, ovviamente molto felice che ora siamo finalmente membri della NATO, dopo aver combattuto per questo durante tutti i miei 16 anni in Parlamento”.


Quanto è stato veloce e quanto è stato storico in un certo senso il cambio di opinione degli svedesi? “Ebbene, penso che per spiegarlo dobbiamo andare un po più indietro nella storia” risponde Engblom. “Come sapete, sin dalla fine della II guerra mondiale, la Svezia ha mantenuto una posizione neutrale e non allineata in materia di politica di sicurezza estera. Ma da quando siamo entrati come membri del Parlamento Europeo, non siamo più stati neutrali, da quando facciamo parte dell’Unione Europea (1994, 1995 in effetti)”. Ma negli anni “la neutralità ha portato la Svezia a costruire un’industria della difesa molto forte”. Si legge e si sente dire spesso che i russi cercano di influenzare l’opinione pubblica svedese: come lo fanno? come possono influenzare le persone dalla TV, dai media? “Come fanno in Italia, presumo, facendo disinformazione, facendo dei reportage che stravolgono le storie vere. E questo è una sfida molto importante non solo per la società e ovviamente per i governi e le autorità, ma anche per i media. Serve l’accertamento dei fatti. E penso che questo lo riconosciate anche in Italia. E c’è una disinformazione continua, non direi programmatica, ma quotidiana, e anche attacchi costanti quando si tratta di IT. Tenete conto che la Svezia è un Paese molto digitalizzato. Quindi siamo molto vulnerabili in questo senso”, aggiunge. Un altro aspetto che talora viene dimenticato, è che a queste latitudini la visione del mondo è allargata. “La politica estera è sempre stata una parte molto importante della discussione politica in Svezia” afferma l’ex parlamentare. “Ciò ha a che fare anche con la politica europea. Ora, insieme con l’adesione alla NATO, che in un certo senso si allarga, con lei si ampliano anche le nostre politiche, la politica di sicurezza dei paesi europei, ma anche il legame transatlantico con gli Stati Uniti, con il Canada e con tutti i Paesi membri”. Un segno distintivo per questa parte di Europa e di mondo: “se si guarda, ad esempio, alla campagna in corso negli Stati Uniti, i temi chiave non hanno molto a che fare con la politica estera. Questo è esattamente il contrario nei paesi nordici, come abbiamo potuto osservare anche nelle recenti presidenziali finlandesi”. (di Cristina Giuliano e Serena Sartini).

Con Svezia la Nato è al centro del Baltico, davanti a Kaliningrad

Con Svezia la Nato è al centro del Baltico, davanti a KaliningradKarlskrona (Svezia), 2 mar. (askanews) – (di Cristina Giuliano e Serena Sartini). Il luogo comune sulla Svezia è che sia un paradiso di imparzialità e non belligeranza. Ma arrivando a Karlskrona, nel sud del paese e al centro del mar Baltico, la vibrante fortezza, con i suoi secoli di storia, racconta qualcosa di diverso. La distanza aerea con la russa Kaliningrad e le testate nucleari dislocate da Mosca è di soli 348 chilometri. L’arcipelago antistante alla base navale spiega i motivi per i quali Carlo XI (1655-97) decise di fondarla: la marina era all’epoca lo strumento principale con cui la Svezia poteva esercitare un controllo effettivo sui suoi nuovi territori dall’altra parte del mar Baltico e a differenza di Stoccolma, questa base navale era libera dai ghiacci per gran parte dell’anno.


Oggi Karlskrona e la contea di Blekinge è sede anche di una base aerea e ha una posizione geostrategica che, una volta parte del sistema difensivo della Nato, potranno offrire una significativa centralità sul Baltico. “All’inizio nel Parlamento svedese c’erano pochissimi partiti che sostenevano l’adesione alla NATO, ma sono diventati sempre di più, e ora sono la maggioranza” afferma in una intervista ad askanews Annicka Engblom, presidente del Consiglio Atlantico svedese, già parlamentare per i Moderati del parlamento con un passato come analista presso la FRA, i servizi segreti della difesa svedese. “Abbiamo visto l’invasione illegale e totale della Russia in Ucraina due anni fa, l’opinione pubblica e l’opinione politica, nonché la percentuale dei partiti, sono cambiate da un giorno all’altro”, aggiunge. “E insieme a ciò, naturalmente, è arrivata anche la consapevolezza del popolo svedese su quale sia la posta in gioco”. L’antica città militare situata sulla terraferma e sulle isole più orientali dell’arcipelago di Blekinge conserva tutto il suo fascino e anche una posizione avanzata. La Russia, spiega Engblom, ha dimostrato con l’invasione dell’Ucraina che “non accetta accordi, non tiene conto dei diritti delle persone, delle leggi di guerra”. E la dimostrazione ha portato al “punto di svolta” per la Svezia.


Proprio in queste ore un nuovo sondaggio ha mostrato un chiaro ed evidente sostegno da parte degli svedesi per l’adesione alla Nato, che nonostante le numerose difficoltà incontrate sul cammino – a differenza della Finlandia – il Paese vuole con sempre più convinzione. Secondo un’indagine demoscopica condotta dalla società di analisi Indikator per l’emittente svedese SR, il 55% degli svedesi ritiene che il Paese scandinavo “abbia fatto troppi sacrifici per aderire alla Nato” ma, il 77% ritiene che “la sicurezza della Svezia sarà rafforzata” dalla sua adesione. L’indagine ha intervistato 2.413 persone nel mese di febbraio. “Il sondaggio di stamattina vede che la quota ha superato il 70%” spiega Engblom. “Il Consiglio Atlantico svedese è stato fondato nel 1996 con uno dei suoi obiettivi principali: promuovere l’adesione della Svezia alla NATO, quindi in qualità di Presidente dell’organizzazione da 4 anni, sono ovviamente felice che l’obiettivo principale sia stato raggiunto e dell’alta percentuale pro-NATO, a favore dell’adesione del popolo svedese. Sono anche, a livello personale, ovviamente molto felice che ora siamo finalmente membri della NATO, dopo aver combattuto per questo durante tutti i miei 16 anni in Parlamento”. Quanto è stato veloce e quanto è stato storico in un certo senso il cambio di opinione degli svedesi? “Ebbene, penso che per spiegarlo dobbiamo andare un po’ più indietro nella storia” risponde Engblom. “Come sapete, sin dalla fine della II guerra mondiale, la Svezia ha mantenuto una posizione neutrale e non allineata in materia di politica di sicurezza estera. Ma da quando siamo entrati come membri del Parlamento Europeo, non siamo più stati neutrali, da quando facciamo parte dell’Unione Europea (1994, 1995 in effetti)”. Ma negli anni “la neutralità ha portato la Svezia a costruire un’industria della difesa molto forte”.


Si legge e si sente dire spesso che i russi cercano di influenzare l’opinione pubblica svedese: come lo fanno? come possono influenzare le persone dalla TV, dai media? “Come fanno in Italia, presumo, facendo disinformazione, facendo dei reportage che stravolgono le storie vere. E questo è una sfida molto importante non solo per la società e ovviamente per i governi e le autorità, ma anche per i media. Serve l’accertamento dei fatti. E penso che questo lo riconosciate anche in Italia. E c’è una disinformazione continua, non direi programmatica, ma quotidiana, e anche attacchi costanti quando si tratta di IT. Tenete conto che la Svezia è un Paese molto digitalizzato. Quindi siamo molto vulnerabili in questo senso”, aggiunge. Un altro aspetto che talora viene dimenticato, è che a queste latitudini la visione del mondo è allargata. “La politica estera è sempre stata una parte molto importante della discussione politica in Svezia” afferma l’ex parlamentare. “Ciò ha a che fare anche con la politica europea. Ora, insieme con l’adesione alla NATO, che in un certo senso si allarga, con lei si ampliano anche le nostre politiche, la politica di sicurezza dei paesi europei, ma anche il legame transatlantico con gli Stati Uniti, con il Canada e con tutti i Paesi membri”. Un segno distintivo per questa parte di Europa e di mondo: “se si guarda, ad esempio, alla campagna in corso negli Stati Uniti, i temi chiave non hanno molto a che fare con la politica estera. Questo è esattamente il contrario nei paesi nordici, come abbiamo potuto osservare anche nelle recenti presidenziali finlandesi”.

La Fao ha eletto Valeria Mangani ‘World Food Hero’

La Fao ha eletto Valeria Mangani ‘World Food Hero’Roma, 2 mar. (askanews) – La FAO, più importante agenzia delle Nazioni Unite, ha eletto l’italiana Valeria Mangani ‘World Food Hero’ nell’ambito del World food Day, la giornata mondiale del cibo. Riconoscimento prestigioso per la scrittrice di ecologia alimentare e presidente di Sustainable Fashion Innovation Society, già pioniera nelle campagne per educare il consumatore all’acquisto consapevole contro le micro plastiche che inquinano le acque terrestri che si attaccano al plancton, rientrando nella nostra catena alimentare. Ed è dalla Sicilia – con 100 ettari di cotone biologico – che parte un insegnamento per cominciare a migliorarci. Quando si pensa alla produzione del cotone, la Sicilia potrebbe non essere il primo posto che viene in mente. Eppure, l’isola del Mediterraneo ha svolto a lungo un ruolo importante nella famosa industria della moda del Paese, risalente al XII sec. Gli agricoltori siciliani smisero di produrre cotone solo negli anni ’60, periodo in cui le fibre sintetiche furono ampiamente presentate al pubblico. Ma poiché i consumatori stanno diventando sempre più consapevoli degli effetti della plastica sul nostro ambiente, alcuno stanno lavorando per rilanciare l’antica industria delle fibre dell’isola. Oltre al progetto sul cotone sostenibile COS (Cotone Organico Sicilia), la missione dell’organizzazione di Valeria Magani è quella di aumentare la consapevolezza sugli impatti della cosiddetta “fast fashion”, spesso realizzata con materiali sintetici con filiere difficili da tracciare, dando voce a oltre 2000 produttori e brand iscritti alla Sustainable Fashion Innovation Society. Il progetto, iniziato nel 2018, sta coinvolgendo gli agricoltori in varie parti della Sicilia per rivitalizzare i terreni agricoli inutilizzati e ridare vita ad un’industria che un tempo era ben sviluppata qui. La semina avviene a marzo e il cotone raccolto a settembre. E tutti i processi sono completamente biologici, rinunciando a pesticidi chimici o coloranti. Questo controllo su ciò che entra nel tessuto è una parte cruciale per Valeria, perché – afferma – “è un’area del settore sotto-regolamentata e i potenziali effetti dei prodotti chimici sui tessuti per la salute sono spesso trascurati”. Ma anche economia locale e ambiente.


“Il modello costruito in Sicilia dal Presidente COS può essere applicato in altre regioni e a più fibre – continua Mangani – tra cui canapa, lino, bambù, date le diverse condizioni paesaggistiche e agricole dell’Italia. Non dimentichiamoci che la moda è una storia che inizia dall’agricoltura e finisce in comunicazione”. á Alla prossima edizione dell’evento annuale della Sustainable Fashion Innovation Society, l’associazione no profit presieduta dalla Mangani, che implementa i progetti di reshoring, ci sarà un panel delicato alle fibre á bio con players nazionali ed internazionali a confronto. Ci si vede al Phygital Sustainability Expo dunque! 

Biden: nei prossimi giorni paracaduteremo aiuti a Gaza

Biden: nei prossimi giorni paracaduteremo aiuti a GazaRoma, 2 mar. (askanews) – “Nei prossimi giorni, gli Stati Uniti effettueranno lanci di aiuti a Gaza, raddoppieranno i nostri sforzi per aprire un corridoio marittimo ed espanderanno le consegne via terra”. Lo fa sapere il presidente americano Joe Biden, in un post su X.


“Gli aiuti che affluiscono a Gaza non sono affatto sufficienti. Dobbiamo tutti fare di più. E gli Stati Uniti faranno di più”. “Stiamo cercando di raggiungere un accordo tra Israele e Hamas sulla restituzione degli ostaggi e un cessate il fuoco immediato a Gaza per almeno le prossime sei settimane, per consentire il flusso di aiuti attraverso l’intera Striscia di Gaza, non solo per il sud ma l’intera Striscia di Gaza” ha detto il presidente Biden. Nell’incontro, si legge in una nota della Casa Bianca, Meloni e Biden “hanno discusso degli sviluppi in Medio Oriente, compresa l’importanza di prevenire un’escalation a livello regionale”. Entrambi “hanno riaffermato il loro impegno a favore del diritto di Israele all’autodifesa in linea con il diritto internazionale” e “hanno sottolineato l’urgente necessità di aumentare le consegne di assistenza umanitaria salvavita in tutta Gaza”.

Il Papa: la giustizia si amministri con prudenza, carità e coraggio

Il Papa: la giustizia si amministri con prudenza, carità e coraggioCittà del Vaticano, 2 mar. (askanews) – Una equilibrata amministrazione della giustizia necessita delle virtù “della prudenza e della giustizia, che devono essere informate dalla carità, e insieme alla necessaria temperanza” mentre “il compito di giudicare richiede le virtù della fortezza e del coraggio, senza le quali la sapienza rischia di rimanere sterile”. Queste le indicazioni fornitre da Papa Francesco che stamane in Vaticano ha aperto il nuovo Anno giudiziario alla presenza dei magistrati e giudici vaticani, spronandoli, in particolare, “al coraggio” contro le varie forme di corruzione.


“Occorre – ha infatti detto nel suo discorso anche questa mattina affidato per la lettura ad un suo collaboratore – coraggio per andare fino in fondo nell’accertamento rigoroso della verità, ricordando che fare giustizia è sempre un atto di carità, un’occasione di correzione fraterna che intende aiutare l’altro a riconoscere il suo errore. Questo vale in special modo – ha aggiunto Papa Francesco – quando emergono e devono essere sanzionati comportamenti che sono particolarmente gravi e scandalosi, tanto più quando avvengono nell’ambito della comunità cristiana”.

Nuovo appello di Zelensky: abbiamo bisogno di più sistemi di difesa aerea

Nuovo appello di Zelensky: abbiamo bisogno di più sistemi di difesa aereaRoma, 2 mar. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un nuovo appello per il sostegno militare a Kiev allo scopo di “proteggere efficacemente” il popolo “dal terrorismo russo”.


“La Russia continua a condurre la guerra contro i civili. Ha lanciato un attacco notturno utilizzando i droni Shahed su Kharkiv, Odessa e le città della regione di Sumy. Uno dei droni ha colpito un edificio residenziale a Odessa, distruggendo 18 appartamenti”, ha scritto Zelensky su X. “Attualmente sono stati confermati due morti e altri otto feriti, tra cui un bambino. Le mie condoglianze vanno alle famiglie e ai cari del defunto”, ha aggiunto il presidente ucraino. Zelensky ha spiegato che “le operazioni di ricerca e salvataggio continuano 24 ore su 24”. “Tutti i servizi sono in loco. Le persone ricevono tutta l’assistenza necessaria. Ringrazio tutti i soggetti coinvolti”, ha detto ancora il presidente.


“Abbiamo bisogno di maggiori capacità di difesa aerea da parte dei nostri partner. Lo scudo aereo ucraino deve essere rafforzato per proteggere efficacemente il nostro popolo dal terrorismo russo. Più sistemi di difesa aerea e missili di difesa aerea sono ciò che salva vite umane”, ha concluso Zelensky.

Margherita Vicario annuncia il GLORIA! Tour 2024

Margherita Vicario annuncia il GLORIA! Tour 2024Milano, 2 mar. (askanews) – A distanza di pochi giorni dal prestigioso debutto alla 74esima edizione della Berlinale con il suo film d’esordio alla regia GLORIA!, Margherita Vicario annuncia il GLORIA! Tour 2024: la nuova avventura live estiva – prodotta da Vivo Concerti – con cui la cantautrice, attrice e regista attraverserà alcune delle venue più importanti d’Italia. Tappa dopo tappa guiderà il suo pubblico in un travolgente viaggio in musica tra grandi hit del passato, canzoni del nuovo EP Showtime (Island Records/Universal Music Italy, Metatron, Dade), e assaggi della colonna sonora di GLORIA! scritta, prodotta e curata per intero da Margherita stessa e Dade.


Matera, Molfetta, Taranto, Padova, Ravenna, Roma, Susa, Cividale Del Friuli e Brescia, le prime città che accoglieranno il GLORIA! Tour 2024. A Padova, Roma e Brescia un’energica live band accompagnerà la cantautrice. In occasione degli show di Matera, Molfetta e Taranto Margherita sarà ospite della prestigiosa Orchestra della Magna Grecia, mentre a Ravenna, Susa e Cividale Del Friuli della rinomata Orchestra LaCorelli. I biglietti saranno disponibili sul sito www.vivoconcerti.com dalle ore 14:00 di venerdì 1 marzo e nei punti vendita autorizzati dalle ore 10:00 di mercoledì 6 marzo. (l’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali).


GLORIA! arriverà nelle sale italiane a partire dall’ 11 Aprile con 01 Distribution. Il film, scritto dalla stessa Vicario con Anita Rivaroli e prodotto da Tempesta e Rai Cinema in coproduzione con tellfilm, è accompagnato da un’architettura musicale capace di dialogare con l’ambientazione settecentesca attraverso un linguaggio acuto, leggero ma profondo, nel giocoso rispetto dei canoni musicali dell’epoca. Il sodalizio artistico tra Margherita Vicario e il producer torinese Dade conferma così una forte cifra stilistica anche nel formato cinematografico, accentuando la capacità di trattare temi cruciali in musica utilizzando codici mai scontati. Nel cast Galatea Bellugi, Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, Maria Vittoria Dallasta e Sara Mafodda, Paolo Rossi, Elio, Natalino Balasso, Anita Kravos, Vincenzo Crea e Jasmin Mattei. Calendario in aggiornamento martedì 7 maggio 2024 – Matera @ Auditorium Gervasio – con Orchestra mercoledì 8 maggio 2024 – Molfetta (BA) @ Chiesa San Pio – con Orchestra giovedì 9 maggio 2024 – Taranto @ Teatro Orfeo – con Orchestra venerdì 7 giugno 2024 – Padova @ Sherwood Festival – Live Band martedì 18 giugno 2024 – Ravenna @ Ravenna Festival 2024 – con Orchestra venerdì 28 giugno 2024 – Roma @ Villa Ada – Live Band sabato 29 giugno 2024 Susa (TO) @ Borgate dal Vivo – con Orchestra domenica 28 luglio 2024 – Cividale del Friuli (UD) @ Mittelfest – con Orchestra sabato 10 agosto 2024 – Brescia @ Agosto con Radio Onda d’Urto – Live Band

Pse, al via congresso a Roma per approvare ‘manifesto’

Pse, al via congresso a Roma per approvare ‘manifesto’Roma, 2 mar. (askanews) – Prende il via, al centro congressi La Nuvola di Roma, il congresso del Pse convocato per scegliere il candidato socialista alla guida della commissione Ue ed approvare il ‘manifesto’ alla viglia delle elezioni europee.


Per la presidenza della commissione il Pse punterà sul lussemburghese Nicolas Schmit. In mattinata sono previsti gli interventi dei principali leader socialisti, dal cancelliere tedesco Olaf Scholz al primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. Previsto anche un intervento del commissario Ue Paolo Gentiloni. I lavori saranno conclusi dalla segretaria Pd Elly Schlein.