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Autore: Redazione StudioNews

Smog, Consiglio Lombardia chiede negoziato con Ue su sforamenti

Smog, Consiglio Lombardia chiede negoziato con Ue su sforamentiMilano, 27 feb. (askanews) – Con un ordine del giorno, approvato a maggioranza nella seduta di oggi (42 voti a favore, 26 contrari e 3 astenuti), il Consiglio regionale della Lombardia ha chiesto alla Giunta di negoziare con la Commissione europea le istanze della Lombardia, sottolineando le criticità che derivano dall’applicazione della nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria. Il testo ritiene sia opportuno sviluppare accordi specifici per raggiungere gli obiettivi nel rispetto delle caratteristiche sociali, economiche e ambientali dei territori e stanziando ulteriori risorse finanziarie.


L’ordine del giorno, sottoscritto da tutti i Capigruppo di maggioranza (Giacomo Basaglia Cosentino per Lombardia Ideale, Christian Garavaglia per Fratelli d’Italia, Fabrizio Figini per Forza Italia, Alessandro Corbetta per la Lega e Nicolas Gallizzi per Noi Moderati), invita, inoltre, a proseguire nelle misure anti smog finora messe in campo e a sviluppare nuovi obiettivi ambiziosi e concreti di riduzione dell’inquinamento che riconoscano le caratteristiche geografiche, morfologiche e meteorologiche del bacino padano, che rendono più complesso il miglioramento della qualità dell’aria. L’Aula ha respinto i cinque ordini del giorno presentati dalle minoranze. Il gruppo consiliare di Azione – Italia Viva ha presentato due documenti in cui chiedeva un impegno straordinario nell’attuazione delle misure anti inquinamento, integrando i fondi nazionali e comunitari con quelli regionali e, in particolare, promuovendo la sostituzione dei veicoli più inquinanti e potenziando il trasporto pubblico locale.


L’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle chiedeva, in particolare, il riconoscimento dello stato d’emergenza per attivare azioni e misure straordinarie di risanamento ambientale. Lo stato di emergenza era richiesto anche dal testo presentato dal Partito Democratico (primo firmatario il Vice Presidente del Consiglio regionale Emilio Delbono) che, tra le numerose proposte, chiedeva di individuare una road map per accompagnare l’agricoltura e il settore zootecnico intensivo verso una sempre maggiore sostenibilità.


L’ordine del giorno presentato dal Patto Civico chiedeva alla Giunta di presentare al Consiglio regionale entro un mese un cronoprogramma di interventi secondo quanto previsto nel programma regionale di sviluppo sostenibile. In dichiarazione di voto sono intervenuti Luca Paladini (Patto Civico) per il quale “un altro sviluppo è possibile, senza ideologia. Regione Lombardia non sta facendo abbastanza per la tutela della salute dei propri cittadini”.


Sostegno alla linea perseguita da Regione Lombardia e dall’Assessore Maione è stato espresso dal Presidente della Commissione Ambiente Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale). Per Forza Italia, il capogruppo Fabrizio Figini, esprimendo voto favorevole all’ordine del giorno della maggioranza, ha sottolineato come “nella lotta all’inquinamento sia importante mantenere equilibrio, continuando l’impegno di Regione Lombardia”. “Bisogna tener conto della conformazione dell’area padana, una pianura circondata dalle montagne e in cui si trova una delle più sviluppate economie industriali e agricole del mondo. Se vogliamo l’inquinamento zero dobbiamo essere pronti a chiudere tutto e a fermare l’economia. Stiamo già mettendo in atto politiche che mitigano l’impatto dell’uomo sull’ambiente tenendo in considerazione le esigenze di entrambi” ha evidenziato Alessandro Corbetta (Lega). Nel suo intervento Alfredo Negri (PD) ha sottolineato che “la minoranza si aspettava altre risposte dalla Giunta, ad esempio perché la Corte di Giustizia Europea nel 2022 ha giudicato il Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria (PRIA) inadeguato, perché nell’ultimo bilancio c’è stato il 73% dei tagli all’ambiente, perché a gennaio 2024 abbiamo avuto livelli di 24 volte superiori rispetto a quelli raccomandati dall’OMS”. Secondo Christian Garavaglia (Fratelli d’Italia) “sono i dati a confermare il buon lavoro di Regione Lombardia e, alla luce dei risultati raggiunti, è importante proseguire nelle misure intraprese per la riduzione degli inquinanti fissando obiettivi che riconoscano le peculiarità geografiche, morfologiche e meteorologiche del bacino padano”. “La qualità dell’aria non sarà mai ottimale, ma la relazione dell’Assessore Maione ha evidenziato spunti importanti sui miglioramenti sostanziali degli ultimi anni in Regione Lombardia” ha infine dichiarato Nicolas Gallizzi (Noi Moderati). Nel corso del dibattito sono intervenuti anche i Consiglieri Massimo Vizzardi (Azione Italia viva), Michela Palestra (Patto civico), il Vice Presidente del Consiglio regionale Emilio Del Bono, Miriam Cominelli, Marco Carra tutti del Partito Democratico, Nicola Di Marco (M5S), Giulio Gallera (FI), Luca Marrelli (Lombardia ideale), Onorio Rosati (AVS), Riccardo Pase (Lega), Jonathan Lobati (FI) Presidente della Commissione Territorio e Giacomo Zamperini (FdI) Presidente della Commissione speciale Valorizzazione e tutele dei territori montani e di confine, Rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera. L’assessore all’Ambiente, Giorgio Maione, ha sottolineato che le emissioni sono in drastico calo da venti anni” e non c’è “nessun elemento per chiedere lo stato di emergenza”.

Scienza, Nicola Casagli confermato alla guida dell’OGS fino al 2028

Scienza, Nicola Casagli confermato alla guida dell’OGS fino al 2028Roma, 27 feb. (askanews) – Il Ministero dell’Università e della Ricerca, con DM n.474 del 23 febbraio 2024, ha confermato il prof. Nicola Casagli alla presidenza dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS. Casagli – informa OGS – è alla guida dell’Ente dal 2020 e resterà in carica fino al 2028.


“Ringrazio il Ministro Bernini per l’attestato di stima nei confronti del lavoro condotto dall’OGS in questi quattro anni” dichiara Casagli, precisando che “sono stati anni intensi che ci hanno permesso, però, di dimostrare che le competenze e le capacità scientifiche garantiscono all’Ente un ruolo di rilievo all’interno di tutta la comunità scientifica internazionale”. Il primo mandato – rileva OGS – è stato caratterizzato da numerose sfide, dalla pandemia di Covid-19 che ha messo a dura prova la logistica lavorativa di un Ente che opera attivamente sul territorio, alla grande opportunità dei bandi Pnrr per la ricerca e l’innovazione, a cui l’OGS ha partecipato con successo, aggiudicandosi 12 dei 13 progetti presentati, anche con ruoli di coordinamento, per un totale di 57,1 milioni di euro di contributo pubblico, oltre a 10,3 milioni di euro di potenziale cofinanziamento privato.


Sotto la guida di Casagli, l’OGS ha aperto tre nuove sedi, a Venezia, Milazzo e Livorno, ampliando la rete operativa su tutto il territorio nazionale; ha ottenuto importanti riconoscimenti, come la Pubblica Benemerenza del Dipartimento della Protezione Civile e il Sigillo trecentesco della città di Trieste e ha accolto il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio in visita ufficiale. A ottobre scorso Casagli ha guidato al Quirinale una delegazione dell’Ente che è stata ricevuta ufficialmente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Sono particolarmente soddisfatto dei traguardi raggiunti nell’ambito del reclutamento del personale per il quale, nei quattro anni del mio primo mandato, abbiamo avuto un aumento del 33%, passando da 321 a 427 unità di personale totale, con un incremento del 52% dei giovani ricercatori in formazione” spiega Casagli, aggiungendo che “anche nel settore della produzione scientifica abbiamo avuto un aumento del 26% nel numero delle pubblicazioni, mentre a livello finanziario, anche grazie ai bandi PNRR, l’OGS ha raddoppiato le risorse in entrata passando da 48,1 milioni di euro a 100,5 milioni di euro”.


“Nell’ultimo anno – prosegue Casagli, ordinario di Geologia applicata presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi Firenze – abbiamo celebrato il traguardo del 270° anniversario della fondazione della Scuola di Astronomia e Navigazione da cui l’Ente discende e abbiamo raggiunto risultati importanti anche con la nave rompighiaccio Laura Bassi: a gennaio 2023 ha toccato il punto più a Sud mai solcato da un’imbarcazione, record a cui è seguita la visita a bordo del Ministro Bernini e l’assegnazione alla nave del Premio Barcola 2023 che ho ritirato con onore a dicembre a nome di tutto l’equipaggio e del personale scientifico”. “Ora ci aspettano nuove sfide nei settori prioritari dell’Ente per supportare, attraverso la conoscenza scientifica e l’innovazione continua, lo sviluppo sostenibile delle comunità, degli ecosistemi e dell’economia in un Pianeta che cambia, secondo i valori di eccellenza e apertura, delle persone, dell’inclusione e dell’impatto, che guideranno la nostra visione strategica anche per i prossimi quattro anni” conclude Casagli.

Lollobrigida: per agricoltura fase nuova in Ue grazie al Governo

Lollobrigida: per agricoltura fase nuova in Ue grazie al GovernoRoma, 27 feb. (askanews) – “Ieri è stata una giornata determinante per il futuro dell’agricoltura italiana ed europea”. Lo scrive il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, sul proprio profilo Fb spiegando che ieri, a Bruxelles, l’Italia “da protagonista, nell’ambito del Consiglio Agrifish ha presentato un documento che invita la Commissione Ue a fare un passo indietro rispetto alle politiche ideologiche e folli che, in nome di un presunto ambientalismo, hanno messo in ginocchio il nostro settore primario”.


Lollobrigida sottolinea anche che “tutti gli Stati membri si sono espressi favorevolmente: grazie al Governo Meloni da oggi inizia una fase nuova in Europa”. La tematica è stata approfondita oggi nel corso di una conferenza stampa al Masaf insieme al Capo dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi (ICQRF), Felice Assenza e al presidente di Ismea Livio Proietti.

De Luca a Meloni: andate a lavorare? Ma come ti permetti razza…

De Luca a Meloni: andate a lavorare? Ma come ti permetti razza…Napoli, 27 feb. (askanews) – “Andate a lavorare? Ma come ti permetti, razza di… Questo è stato l’insulto vero, detto anche con un tono di razzimo. Siamo andati lì esattamente per lavorare, per avere le risorse e aprire i cantieri. Il primo insulto, la prima offesa lo abbiamo avuto noi lì, e non abbiamo reagito”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ritornando a parlare di quanto accaduto a Roma lo scorso 16 febbraio in occasione della manifestazione organizzata dalla Regione. ù “Sugli organi d’informazione – ha aggiunto – non si è parlato dei due obiettivi per cui eravamo andati a manifestare, cioè contro l’autonomia differenziata e per sbloccare i fondi sviluppo e coesione. Il problema sui giornali era di galateo. Alla sindaca di Arzano hanno detto di togliersi la fascia per passare in via del Corso. Ma come ti permetti? Questa è gente che non sa cos’è la democrazia. Abbiamo subito una censura esplicita, mica i giornali hanno raccontato i motivi per cui eravamo lì, hanno raccontato le scemenze, il gossip, le caricature. Quando si parla di Napoli e della Campania tutto diventa caricatura. La capacità che c’è nei Paesi civili di parlare nel merito dei problemi qui non c’è”.


E in merito alla parolaccia rivolta alla premier alla Camera e diffusa come fuori onda, De Luca ha ricostruito: “Un imbecille stava seduto sul divano, eravamo tre persone, fa la domanda: la Meloni ha detto andate a lavorare… Faccio una battuta, noi eravamo in privato, non era un luogo pubblico. Dopodiché, anziché solidarietà a me per una violenza privata che avevo subito, perché se viene qualcuno registra a casa vostra quello che dite parlando in famiglia è una violenza. Ma sugli organi di informazione non si è parlato dei due obiettivi per cui eravamo andati a manifestare, cioè contro l’autonomia differenziata, che significa la rottura dell’unità d’Italia e la morte del Sud, e per sbloccare i fondi sviluppo e coesione. Alla fine sui giornali il problema era il galateo e gli insulti. Gli unici che hanno insultato sono i membri di governo. Noi ci siamo presentati da persone civili a difendere i nostri diritti”, ha concluso De Luca.

Export +33% in 2023 per Pecorino Etico Solidale made in Sardegna

Export +33% in 2023 per Pecorino Etico Solidale made in SardegnaRoma, 27 feb. (askanews) – E’ una partnership di successo quella nata dall’accordo tra Biraghi, Coldiretti Sardegna e Filiera Agricola Italiana Spa: il Pecorino Etico Solidale Biraghi, nato da un progetto a sostegno dei pastori sardi, festeggia il settimo anno di vita e registra un +33% di export rispetto al 2022, oltre 1.500.000 kg di prodotto venduti dal 2017 ad oggi e 380 aziende sarde conferitrici. I numeri sono stati resi noti durante una conferenza stampa a Torino da Biraghi, assieme a Coldiretti Sardegna, Filiera Agricola Italiana Spa e le due cooperative di pastori coinvolte nel progetto: Dorgali e L’Armentizia Moderna.


Il progetto nasce nel 2017 con l’obiettivo di utilizzare le conoscenze dell’azienda Biraghi per commercializzare e valorizzare un prodotto della tradizione casearia italiana, il Pecorino. Dopo aver preso atto della crisi che aveva colpito il mercato del Pecorino, Biraghi ha preso contatti con Coldiretti Sardegna per instaurare una collaborazione innovativa nel panorama del settore. L’accordo sottoscritto con Coldiretti e Filiera Agricola Italiana Spa garantisce infatti un’equa remunerazione ai pastori sardi. Il prodotto nato è una ricetta al Pecorino composta per il 60% da Pecorino proveniente dalla Sardegna e per il 40% dal Gran Biraghi. Negli anni successivi la collaborazione tra Biraghi e Coldiretti Sardegna si consolida con il lancio di un nuovo prodotto da tavola, lo Spicchio di Pecorino Etico Solidale. L’iniziativa è stata sviluppata con la Cooperativa Pastori Dorgali, che raggruppa 190 aziende del territorio, ed è in fase di test presso i punti vendita dell’azienda, con l’obiettivo di espandere il suo mercato nella grande distribuzione.


A più di sette anni dal lancio, il Pecorino Etico Solidale Biraghi è distribuito in più di 6.000 punti vendita sul territorio italiano e registra una distribuzione ponderata pari al 41% su tutta Italia, in aumento rispetto al 2022. Significativo anche l’interesse proveniente dal mercato estero: il prodotto viene esportato in 17 Paesi – Germania, Croazia e Polonia su tutti – e l’export ha registrato +33% di vendite rispetto al 2022.

San Daniele Dop: nel 2023 prodotti 2,5 mln prosciutti, export sale al 19%

San Daniele Dop: nel 2023 prodotti 2,5 mln prosciutti, export sale al 19%Milano, 27 feb. (askanews) – Nel 2023 sono stati oltre 2,5 milioni i prosciutti San Daniele Dop prodotti, in calo rispetto ai 2,67 milioni dell’anno prima, mentre l’export ha segnato una crescita di due punti al 19% delle vendite totali. Il fatturato totale, derivante dalle attività di produzione e distribuzione, si mantiene a 360 milioni di euro, un lieve incremento sotto il 3% rispetto ai 350 milioni del 2022, dopo il +14% rilevato nel 2021. Il numero di vaschette di pre-affettato invece si ferma sopra i 21,3 milioni di confezioni certificate, sostanzialmente stabili rispetto a un anno prima. Sono i dati diffusi dal Consorzio di tutela della Dopo sul 2023.


La produzione della Dop, nell’anno da poco concluso, è stata di 2,59 milioni di cosce prodotte nei 31 stabilimenti produttivi, collocati all’interno della città di San Daniele del Friuli, provenienti dai 3.510 allevamenti certificati situati in dieci regioni del Centro-nord Italia e conferite dai 44 macelli della filiera Dop. La quota di export registra una crescita e si attesta al 19% rispetto alle vendite totali dell’anno con circa 3 milioni di chilogrammi indirizzati al mercato extra Italia. Il 55% delle quote totali di export è stato destinato all’Unione Europea, mentre il restante 45% è stato esportato in Paesi terzi.


I Paesi che detengono la quota più rilevante per l’esportazione del prosciutto di San Daniele Dop si confermano in ordine di volumi: Francia, Stati Uniti, Australia, Germania e Belgio. Gli altri principali mercati esteri di destinazione sono Svizzera, Austria, Regno Unito, Lussemburgo e Canada. Nel 2023 si registrano ottime performance, in ordine di volume esportato, per Stati Uniti (+11%), Australia (+7%), Regno Unito (+30%) e Repubblica Ceca (+18%). Il numero di vaschette di Prosciutto di San Daniele pre-affettato ha superato i 21,3 milioni di confezioni certificate, pari a 407 mila prosciutti (+1% rispetto all’anno precedente), per un totale di oltre 2 milioni di chilogrammi, confermandosi come una tendenza consolidata in linea con le nuove modalità di consumo.

Da atlete queer a “Lola Corre”, torna il Festival del Cinema tedesco

Da atlete queer a “Lola Corre”, torna il Festival del Cinema tedescoRoma, 27 feb. (askanews) – Torna a Roma la IV edizione del Festival del Cinema Tedesco dal 14 al 17 marzo 2024 al Cinema Quattro Fontane. A volere l’iniziativa German Films che, da oltre 25 anni, promuove il cinema tedesco nel mondo, e che quest’anno festeggia i suoi 70 anni di attività. Il Festival si svolgerà in collaborazione con Goethe-Institut e Ambasciata della Repubblica di Germania a Roma.


Nei quattro giorni di programmazione saranno presentate alcune tra le opere più interessanti scelte a partire dalle recenti produzioni cinematografiche tedesche per le quali il pubblico romano sarà chiamato a votare il proprio film preferito. Una selezione di film, tra anteprime italiane e opere prime, che spaziano, per generi e tematiche tra loro diverse, e che vanno dall’emancipazione femminile alla rivendicazione dei diritti degli atleti queer, passando per il cinema di genere e il racconto di formazione. Ad aprire il festival, in anteprima italiana, “Falling into place”, opera prima della regista Aylin Tezel anche protagonista del film presente al festival per incontrare il pubblico in sala. Il film parla di Kira e Ian, due sconosciuti in fuga dal loro passato, che si incontrano durante un fine settimana sull’isola di Skye. Tornati a Londra, ignari di abitare a poca distanza l’uno dall’altra, potranno ritrovarsi solo dopo aver affrontato i propri demoni.


Tra i film in concorso “Black Box”, diretto da Asli Oezge, pluripremiata regista di “Men on the bridge”, e già vincitrice del premio per la Migliore sceneggiatura alla XVIII edizione della Festa del cinema di Roma. Un film sui pregiudizi, una metafora sui giochi di potere e sulla politica. Nel microcosmo di un condominio berlinese l’incaricato alle vendite di un’agenzia immobiliare si trova a fare i conti con gli abitanti del palazzo di cui si sta occupando e dal quale, per un’ordinanza della polizia, non si può né entrare né uscire. E poi “Elaha”, sorprendente opera prima di Milena Aboyan, presentato in anteprima al Festival di Berlino 2023 nella sezione Perspektive Deutsches Kino. La protagonista, Elaha, è una giovane donna curdo-tedesca di ventidue anni in conflitto tra le tradizioni della propria famiglia, i desideri da perseguire e gli obiettivi che si è prefissata, primo fra tutti: “recuperare” la verginità.


In anteprima italiana anche “Quando Sarà Finalmente Come Non È Mai Stato” (“When Will It Be Again Like It Never Was Before”) di Sonja Heiss. Il terzo lungometraggio della regista tedesca ha aperto la sezione Generation 14plus del 73esimo Festival di Berlino. Tratto dal bestseller autobiografico di Joachim Meyerhoff, il film è un toccante racconto di formazione che commuove e diverte raccontando quanto sia difficile essere una famiglia. Ambientato in un grande ospedale psichiatrico tedesco, segue la storia di Joachim, il figlio minore del direttore, per il quale i pazienti sono come una grande famiglia perché molto più gentili dei suoi due fratelli maggiori che lo mandano su tutte le furie. Sua madre dipinge acquerelli e sogna le notti d’estate in Italia mentre suo padre noncurante va per la sua strada. Tra i titoli presenti al festival anche il documentario “Life is not a competition but I’m winning”, opera prima della regista Julia Fuhr Mann, presentato all’ultima Settimana della Critica di Venezia. Il doc è la storia di un gruppo di atleti queer a cui è stata preclusa la partecipazione agli eventi sportivi. Se la Storia è scritta dai vincitori, che ne è di coloro a cui non è stato mai permesso di partecipare alle competizioni sportive? Un collettivo di atleti queer entra nello Stadio Olimpico di Atene con l’intenzione di onorare coloro che sono sempre stati esclusi dal podio dei vincitori. Incontrano Amanda Reiter, una maratoneta transgender che ha dovuto confrontarsi con i pregiudizi degli organizzatori sportivi, e Annet Negesa, un’atleta degli 800 metri che è stata esortata dalle federazioni sportive internazionali a sottoporsi a trattamento ormonale.


A chiudere questa quarta edizione è “Lola Corre” (Lola run), film del 1998 scritto e diretto da Tom Tykwer, interpretato da Franka Potente e Moritz Bleibtreu. Uno dei film simbolo del cinema tedesco moderno post caduta del Muro di Berlino che viene riproposto dal festival in occasione del 70esimo anniversario di German Films. Il film segue l’impossibile impresa di Lola che, in venti minuti, deve recuperare 100mila franchi per salvare il fidanzato che ha perso la borsa contenente l’ingente somma che avrebbe dovuto consegnare al losco commerciante d’auto per cui lavora di nascosto. Quella presente a Roma è una selezione di opere di autori e registi all’attenzione della critica e dei festival internazionali, accuratamente selezionati dalla giuria composta da Cristiana Paternò, Mauro Donzelli e Miriam Mauti. Completa il programma del festival una selezione di cortometraggi provenienti dalle principali scuole di cinema tedesche usciti nel 2023. “Free Nights” di Oliver Adam Kusio, “Huge Choice” di Oleksandra Krasavtseva, “Killing Bagheera” di Muschirf Shekh Zeyn, “Collage” di Guelce Besen Dilek, “Long Time No Techno” di Eugenia Bakurin, “It doesn’t have to be Today” di Sophia Groening, “Swimming Lesson” di Lisa Huertgen, “Primitive Times” di Hao Yu e “Volver al sur” di Sofía Ayala. I film saranno presentati in lingua originale con sottotitoli in italiano. L’ingresso alle proiezioni è con regolare attività di sbigliettamento.

Sardegna, M5s Senato: orgogliosi di prima presidente Regione

Sardegna, M5s Senato: orgogliosi di prima presidente RegioneRoma, 27 feb. (askanews) – “La vittoria della nostra Alessandra Todde dimostra che la determinazione, l’amore per la propria terra e la competenza valgono più delle passerelle che politici come Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno fatto in questi giorni ma senza una reale offerta politica sul territorio. È un successo per il Movimento 5 Stelle, che con orgoglio accoglie la sua prima presidente di regione, ed una sconfitta che pesa tutta su Giorgia Meloni. Ma soprattutto è una vittoria per i cittadini sardi, che dopo 5 anni di malgoverno della destra voltano pagina e spingono nella direzione di un cambiamento che arriverà anche sul Continente”. Così il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle al Senato.

Todde (con Schlein e Conte) festeggia la conquista della Sardegna. Truzzu: sconfitta mia

Todde (con Schlein e Conte) festeggia la conquista della Sardegna. Truzzu: sconfitta miaRoma, 27 feb. (askanews) – Alessandra Todde, candidata dal centrosinistra, è la nuova presidente – la prima donna nella storia – della regione Sardegna. L’esponente M5s, appoggiata dal Pd e dai partiti di area centrosinistra, ha vinto sul filo di lana sul candidato del centrodestra Paolo Truzzu. Mancano ancora 19 sezioni da scrutinare su 1844 ma la vittoria, nonostante lo spoglio lunghissimo iniziato alle 7 di ieri, è acquisita: Todde ha raccolto 331.109 voti ottenendo il 45,4% dei consensi, Truzzu ne ha presi 328.494 fermandosi al 45%. Renato Soru candidato da Azione ha ottenuto 63.100 voti pari all’8,6% e Lucia Chessa 7.158, pari all’1%.


Come ha spiegato Truzzu in conferenza stampa “abbiamo perso davvero per uno ‘sputo’, circa duemila voti su 750mila sardi che sono andati a votare. La responsabilità della sconfitta è solo mia” perchè, ha aggiunto, se a Cagliari “avessimo preso 3-4 punti percentuali in più oggi si parlerebbe di vittoria della Meloni”. Proprio la città dove ha svolto il suo mandato di sindaco lo ha ‘tradito’ premiando la candidata del centrosinistra Alessandra Todde con circa “13mila voti” in più. Colpa “del voto disgiunto”, ha osservato Truzzu, e dei molti “cantieri” disseminati per la città. Proprio sul voto disgiunto “matematico” punta il dito Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia secondo il quale però quello che giunge dalla Sardegna “non è un segnale politico nazionale ma locale”. Gli alleati di centrodestra, invece, da Forza Italia, alla Lega, a Noi Moderati assicurano sulla tenuta del governo ma chiedono di “riflettere” (“faremo le nostre riflessioni – dice Maurizio Gasparri – ma non ci abbattiamo”). Dalla Lega, con il vice segretario, Andrea Crippa giunge un gelido “prendiamo atto delle scelte degli elettori sardi” e poi Matteo Salvini rilancia: “Ogni tanto cadere può servire a fare un esame per fare di più e meglio”. “Non do la colpa a Truzzu”, aggiunge il vice premier, “ma sicuramente quando cambia un candidato in corsa, anche un sindaco al primo mandato, è più complicato”. “Il governo è comunque saldo al suo posto. Il dato elettorale delle regionali non tocca l’azione del governo, certo avremmo preferito vincere, ma il governo continua la sua attività senza problemi e guarda in avanti”, assicura il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Todde da parte sua rivendica una vittoria che rappresenta anche una conquista per le donne perchè “dopo 75 anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo e ad assumere un ruolo che nessuna di noi era riuscita ad avere. Sono contenta per ruolo avuto dalle donne nella mia squadra”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso della campagna elettorale per le regionali in Sardegna “è venuta qua a passeggiare, ha fatto una apparizione vergognosa. I sardi non si meritano il cabaret”, rilancia Todde. Il campo largo del centrosinistra? “Io credo che la Sardegna non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie” taglia corto. Nei partiti che l’hanno sostenuta c’è aria di festa perchè “il vento è cambiato”, osserva la segretaria Dem Elly Schlein guardando già alle regionali in Abruzzo, la strada intrapresa, il campo largo del centrosinistra con i Cinquestelle è quella “giusta”, “l’alternativa c’è” ed “essere testardamente unitari dà i suoi frutti”. Insomma, in Sardegna “ha perso Truzzu, ha perso Giorgia Meloni che l’ha imposto con una forzatura e ha perso pure Salvini”, conclude Schlein. Sorride il leader Cinquestelle Giuseppe Conte perchè “con questo passaggio diamo la sveglia al governo a Roma, la presidente Meloni ha molto da interrogarsi: l’arroganza con cui ha gestito la politica nazionale ma anche questa partita locale non paga”. Quanto alle future alleanze con il centrosinistra Conte tiene il freno a mano tirato: i “cartelli elettorali” non funzionano, dice, e “servono compagni di viaggio affidabili”.

Ghidoni (Comagri): Ue certifichi costi produzione grano

Ghidoni (Comagri): Ue certifichi costi produzione granoRoma, 27 feb. (askanews) – Occorre “una certificazione dei costi di produzione del grano e una definizione chiara di quelli di contrattazione. L’Europa, se c’è, batta un colpo”. Lo chiede Paola Ghidoni, europarlamentare Lega, componente della Commissione Agricoltura, sottolineando che “il grano è uno dei simboli del Made in Italy con 4 milioni di tonnellate prodotte e un fatturato di circa 7 miliardi di euro l’anno. Peccato – spiega – che il calo delle superfici coltivate a grano duro, l’aumento dei costi di produzione e la congiuntura economica internazionale costringano i nostri agricoltori a lavorare in perdita”.


“I bassi prezzi di listino e l’import sempre più significativo da Paesi terzi costringono le imprese del comparto all’abbandono con gravi ripercussioni economiche, sociali e ambientali. Il rischio che corriamo è la desertificazione di un settore tradizionale per il nostro Paese”, conclude Ghidoni.