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Autore: Redazione StudioNews

Mattarella: sulla strage di Ustica non è stata raggiunta la completa verità, non desistere

Mattarella: sulla strage di Ustica non è stata raggiunta la completa verità, non desistereRoma, 27 giu. (askanews) – “La sera del 27 giugno di 43 anni or sono venne scritta una delle pagine più dolorose e buie della nostra recente storia. Un aereo di linea in viaggio da Bologna a Palermo, con 81 persone a bordo, di cui 13 bambini, precipitò nel mare vicino Ustica senza lasciare scampo a nessuno. Fu una tragedia immane. La Repubblica è vicina ai familiari delle vittime ed è partecipe del loro insuperabile dolore”. E’ quanto dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 43° anniversario della strage di Ustica.

“La memoria continua a sollecitare solidarietà e impegno comune. Quando avvenne la tragedia, una cappa oscurò circostanze e responsabilità – sottolinea il Capo dello Stato -. Fu difficile aprire varchi alla verità sulla strage; anche a causa di opacità e ambiguità. L’impegno dei familiari è stato prezioso. Alla loro tenacia e alla professionalità di donne e uomini delle istituzioni si devono i passi avanti compiuti per smentire l’ipotesi iniziale di un cedimento strutturale del velivolo e ricostruire la dinamica degli eventi”. “Una completa verità – conclude Mattarella – non è stata pienamente raggiunta nelle sedi proprie e questo rappresenta ancora una ferita per la sensibilità dei cittadini. I risultati ottenuti spingono a non desistere, a ricercare i tasselli mancanti, a superare le contraddizioni e rispondere così al bisogno di verità e giustizia”.

ANGI, seconda tappa del Road Show Innovazione Piemonte

ANGI, seconda tappa del Road Show Innovazione PiemonteRoma, 27 giu. (askanews) – Innovazione, trasformazione digitale, transizione energetica e riqualificazione urbana. Questo e molto nella manifestazione indetta per la mattinata di mercoledì 28 giugno dalle 9,00 alle 13,00 presso la splendida cornice della Sala delle Mura del Castello di Novara sito in P.za Martiri della Libertà, 3 a Novara. L’iniziativa è promossa dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia, la Regione Piemonte, il CSI Piemonte e con il patrocinio del Comune di Novara. Appuntamento che rientra all’interno del progetto territoriale Roadshow Innovazione Piemonte partito lo scorso maggio con il grande successo nella prima tappa nella città di Alessandria.

Attraverso le voci e le testimonianze delle istituzioni, delle imprese e degli opinion leader del digitale, si terrà un importante dibattito e confronto sui temi del digitale, della sostenibilità e della cosiddetta “Hydrogen Valleys” dedicata alla creazione di siti per la produzione di idrogeno rinnovabile. Un percorso di analisi e di sviluppo che punta alla valorizzazione del territorio della Regione Piemonte, mettendo a confronto i principali attori dell’ecosistema regionale con i maggiori operatori istituzionali e aziendali dell’ecosistema economico e industriale del Paese. Tra gli interventi ci saranno il sindaco di Novara Alessandro Canelli; l’Assessore Regionale all’innovazione Matteo Marnati; il Direttore Generale del CSI Piemonte Pietro Pacini; il Rettore dell’Università Piemonte Orientale prof. Gian Carlo Avanzi; il Direttore delle relazioni istituzioni del PE in Italia Fabrizio Spada; la Vicepresidente della Fondazione Novara Sviluppo Arch. Simona Pruno; il Past President Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro Fabrizio Bontempo; il Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Novara Vercelli Marco Brugo Ceriotti; Giovanni Rossitti Codirettore Generale di Confindustria Novara Vercelli Valsesia; Davide Ricordi Project Leader Manager del Comune di Novara; l’Industrial Design Professor del Politecnico di Milano Giorgio De Ponti; la Social Media Marketing Manager del CAAT – Centro Agroalimentare Torino Simona Riccio.

Tra le testimonianze aziendali ci saranno: Alessio Racca Specialista per l’innovazione – Direzione Piemonte e Liguria Intesa Sanpaolo; Marco Falcone Direttore Relazioni Istituzionali ESSO; Gianluca Serale Head of Open Innovation Iren S.p.A.; Leonardo Mazza Head of Business Development Hydrogen Department Edison Next; Davide Damosso Direttore Operativo della Environment Park Spa; Claudio Organtini Responsabile Business Development di Innio Jenbacher; Alessandra Zoppis Manager della MEMC Electronic Materials SpA; Daniele Gandini Chief Sales Manager di Macnil GT Alarm. A completare il programma anche storie dal mondo startup con: Immodrone e Flowtech. Coordineranno Gabriele Ferrieri Presidente ANGI e Ylenia Totino conduttrice e influencer marketing.

Vino, focaccia, frutta e spezie: natura morta scoperta a Pompei

Vino, focaccia, frutta e spezie: natura morta scoperta a PompeiRoma, 27 giu. (askanews) – Sembra una pizza, quello che si vede su un dipinto pompeiano di 2000 anni fa, ma ovviamente non lo può essere, dato che mancavano alcuni degli ingredienti più caratteristici, ovvero pomodori e mozzarella. Tuttavia, come risulta da una prima analisi iconografica di un affresco con natura morta, emerso in questi giorni nell’ambito dei nuovi scavi nell’insula 10 della Regio IX a Pompei, ciò che era rappresentato sulla parete di un’antica casa pompeiana potrebbe essere un lontano antenato della pietanza moderna, elevata a patrimonio dell’umanità nel 2017 in quanto “arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano”.

Come spiegano gli archeologi del Parco Archeologico di Pompei, si suppone che accanto a un calice di vino, posato su un vassoio di argento, sia raffigurata una focaccia di forma piatta che funge da supporto per frutti vari (individuabili un melograno e forse un dattero), condita con spezie o forse piuttosto con un tipo di pesto (moretum in latino), indicato da puntini color giallastro e ocra. Inoltre, presenti sullo stesso vassoio, frutta secca e una ghirlanda di corbezzoli gialli, accanto a datteri e melograni. Tale genere di immagini, noto in antico con il nome xenia, prendeva spunto dai “doni ospitali” che si offrivano agli ospiti secondo una tradizione greca, risalente al periodo ellenistico (III-I secolo a.C.). Dalle città vesuviane si conoscono circa trecento di queste raffigurazioni, che spesso alludono anche alla sfera sacra, oltre a quella dell’ospitalità, senza che tra le attestazioni rinvenute finora ci sia un confronto puntuale per l’affresco recentemente scoperto, che colpisce anche per la sua notevole qualità di esecuzione.

Da un passo nell’Eneide di Virgilio (libro VII, v. 128 sgg.), si può dedurre il posizionamento di frutta e altri prodotti dei campi su pani sacrificali che fungono da “mense”: nel momento in cui gli eroi troiani mangiano dopo la frutta, anche i pani usati come contenitori (mense) , si accorgono nell’epos virgiliano, che si è verificata la profezia secondo la quale avrebbero trovato una nuova patria, quando “spinto a lidi sconosciuti, esaurito ogni cibo,” la fame li avrebbe portati a “divorare anche le mense”. “Pompei non finisce mai di stupire, è uno scrigno che rivela sempre nuovi tesori”, afferma il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano: “Al di là della questione di merito su cui parleranno gli studiosi, va sottolineato il valore globale di questo sito al quale stiamo dedicando le nostre cure, con la chiusura del Grande Progetto Pompei ma anche con l’avvio di nuove iniziative. La tutela e lo sviluppo del patrimonio, in ossequio all’art. 9 della Costituzione, sono una priorità assoluta”.

“Oltre all’identificazione precisa dei cibi rappresentati – commenta il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – ritroviamo in questo affresco alcuni temi della tradizione ellenistica, elaborata poi da autori di epoca romana-imperiale come Virgilio, Marziale e Filostrato. Penso al contrasto tra un pasto frugale e semplice, che rimanda a una sfera tra il bucolico e il sacro, da un lato, e il lusso dei vassoi d’argento e la raffinatezza delle rappresentazioni artistiche e letterarie dall’altro. Come non pensare, a tal proposito, alla pizza, anch’essa nata come un piatto ‘povero’ nell’Italia meridionale, che ormai ha conquistato il mondo e viene servito anche in ristoranti stellati”. L’affresco è stato rinvenuto nell’atrio di una casa dell’Insula 10 della Regio IX in corso di scavo, a cui era annesso un panificio, già esplorato in parte tra il 1888 ed il 1891 e le cui indagini sono state riprese a gennaio scorso. Le strutture scavate nell’800 e parzialmente a vista facevano già supporre la presenza di un ampio atrio con la classica successione degli ambienti sul lato orientale e, sul lato opposto, l’ingresso al settore produttivo del forno. L’atrio è stato liberato dal materiale di risulta degli scavi ottocenteschi rivelando il crollo delle coperture, all’interno dello strato di pomici bianche e una porzione residuale degli strati vulcanici da flusso (cineriti) nel settore meridionale. Negli ambienti di lavorazione vicini al forno, nelle settimane passate, sono stati rinvenuti gli scheletri di tre vittime.

L’intero cantiere di scavo dell’insula 9 interessa un’area di circa 3.200 mq, quasi un intero isolato della città antica sepolta nel 79 d.C. dal Vesuvio e si inserisce in un più ampio approccio, sviluppato durante l’ultimo decennio e teso a rettificare e risolvere i problemi idrogeologici e conservativi dei fronti di scavo, ovvero il confine tra la parte scavata e quella inesplorata della città antica. Quest’ultima ammontante a circa 22 ettari di isolati e case ancora sepolti sotto lapilli e cenere, quasi un terzo dell’abitato antico. Il Parco Archeologico di Pompei ha pubblicato un primo inquadramento storico-archeologico dell’affresco sull’E-Journal degli Scavi di Pompei, consultabile sul sito www.pompeiisites.org e funzionale alla condivisione tempestiva di dati scientifici provenienti da scavi e ricerche in corso nel sito UNESCO e nel suo territorio.

L’aereo privato del leader del gruppo Wagner Prigozhin atterrato in Bielorussia

L’aereo privato del leader del gruppo Wagner Prigozhin atterrato in BielorussiaRoma, 27 giu. (askanews) – L’aereo privato del leader del gruppo di mercenari russi Wagner, Yevgeny Prigozhin, sarebbe atterrato all’aeroporto militare di Machulishchi, vicino a Minsk, in Bielorussia. Lo riferisce Ukrainska Pravda, citando Belaruski Hajun, un media indipendente di monitoraggio militare bielorusso, che a sua volta cita i dati di Flight Radar.

L’aereo, secondo quanto si legge, è partito dalla città russa di Rostov sul Don ed è arrivato all’aeroporto vicino alla capitale bielorussa alle 7.40, ora locale. Pochi minuti dopo, aggiunge Ukrainska Pravda, un altro aereo è atterrato allo stesso aeroporto proveniente da San Pietroburgo.

Ustica,Mattarella: non raggiunta completa verità,non desistere

Ustica,Mattarella: non raggiunta completa verità,non desistereRoma, 27 giu. (askanews) – “La sera del 27 giugno di 43 anni or sono venne scritta una delle pagine più dolorose e buie della nostra recente storia. Un aereo di linea in viaggio da Bologna a Palermo, con 81 persone a bordo, di cui 13 bambini, precipitò nel mare vicino Ustica senza lasciare scampo a nessuno. Fu una tragedia immane. La Repubblica è vicina ai familiari delle vittime ed è partecipe del loro insuperabile dolore”. E’ quanto dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 43° anniversario della strage di Ustica.

“La memoria continua a sollecitare solidarietà e impegno comune. Quando avvenne la tragedia, una cappa oscurò circostanze e responsabilità – sottolinea il Capo dello Stato -. Fu difficile aprire varchi alla verità sulla strage; anche a causa di opacità e ambiguità. L’impegno dei familiari è stato prezioso. Alla loro tenacia e alla professionalità di donne e uomini delle istituzioni si devono i passi avanti compiuti per smentire l’ipotesi iniziale di un cedimento strutturale del velivolo e ricostruire la dinamica degli eventi”. “Una completa verità – conclude Mattarella – non è stata pienamente raggiunta nelle sedi proprie e questo rappresenta ancora una ferita per la sensibilità dei cittadini. I risultati ottenuti spingono a non desistere, a ricercare i tasselli mancanti, a superare le contraddizioni e rispondere così al bisogno di verità e giustizia”.

Vittoria del centrodestra in Molise, Meloni: complimenti a Roberti, la coalizione di governo è solida

Vittoria del centrodestra in Molise, Meloni: complimenti a Roberti, la coalizione di governo è solidaRoma, 27 giu. (askanews) – “Congratulazioni a Francesco Roberti per la vittoria alle elezioni regionali in Molise. Un altro grande successo, ottenuto grazie al lavoro del centrodestra unito, che conferma la solidità della coalizione di governo”. E’ quanto scrive su Facebook la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Un risultato che ci spinge a continuare verso questa direzione mantenendo fede alla promessa fatta agli italiani e alla fiducia che i cittadini hanno riposto in noi. Avanti così”, conclude Meloni. L’esito delle elezioni regionali in Molise ha assegnato una netta vittoria al candidato del centrodestra Francesco Roberti, con il 62,31% delle preferenze, sull’esponente del centrosinistra Roberto Gravina, che ottiene il 36,25%. La regione più piccola d’Italia conferma così la coalizione del presidente uscente Donato Toma e soprattutto, a livello nazionale, l’ottimo stato di salute della maggioranza di Giorgia Meloni. Un segnale di fiducia, in particolare, per Forza Italia, partito di Roberti (sostenuto anche da Fdi, Lega, Udc, Popolari, Molise che Vogliamo e Noi Moderati Roberti Presidente), al suo primo confronto con le urne dopo la scomparsa del leader Silvio Berlusconi.

Molise, Meloni: complimenti a Roberti, coalizione governo solida

Molise, Meloni: complimenti a Roberti, coalizione governo solidaRoma, 27 giu. (askanews) – “Congratulazioni a Francesco Roberti per la vittoria alle elezioni regionali in Molise. Un altro grande successo, ottenuto grazie al lavoro del centrodestra unito, che conferma la solidità della coalizione di governo”. E’ quanto scrive su Facebook la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Un risultato che ci spinge a continuare verso questa direzione mantenendo fede alla promessa fatta agli italiani e alla fiducia che i cittadini hanno riposto in noi. Avanti così”, conclude Meloni.

La marcia della Wagner, Putin alla nazione: avremmo schiacciato ogni insurrezione. Non ci spaccheranno

La marcia della Wagner, Putin alla nazione: avremmo schiacciato ogni insurrezione. Non ci spaccherannoRoma, 27 giu. (askanews) – In un discorso televisivo serale, il presidente russo Vladimir Putin ha dato la sua versione del caso Wagner/Prigozhin e della marcia arrivata a 200 chilometri da Mosca. Putin ha detto di aver dato l’ordine “di evitare spargimenti di sangue” durante la tentata rivolta del gruppo paramilitare Wagner del 24 giugno, ringraziando i russi per il loro “patriottismo” e la loro unità.

“Ringrazio voi per la vostra resilienza, la vostra unità e il vostro patriottismo. Questa solidarietà ha dimostrato che ogni ricatto, ogni tentativo di creare disordini interni sono destinati al fallimento”, ha detto Putin rivolgendosi ai cittadini russi in un discorso di dura condanna dell’ammutinamento dello scorso fine settimana. “Fin dall’inizio degli eventi, sono state prese misure su mie dirette istruzioni per evitare un grande spargimento di sangue”, ha detto Putin in queste dichiarazioni registrate, ritenendo che l’Occidente e l’Ucraina volessero “un tale esito fratricida”. “Gli organizzatori della rivolta hanno tradito i loro compagni, questo volevano i nemici nazisti di Kiev, volevano che i soldati russi si uccidessero l’un l’altro e che alla fine a perdere fosse la Russia”, ha insistito Putin che ha aggiunto: “I nemici della Russia si sono fregati le mani, sognando di vendicarsi dei loro fallimenti al fronte e della cosiddetta controffensiva: ma hanno fatto male i calcoli”. “Un’insurrezione armata sarebbe stata comunque schiacciata”, ha insistito. Putin ha quindi offerto ai combattenti di Wagner di unirsi all’esercito russo regolare, di “tornare dalle loro famiglie” o di partire per la Bielorussia, dove si stanno allestendo dei campi per la compagnia privata militare fondata da Evgeny Prigozhin. “La mia promessa sarà mantenuta”, ha assicurato Putin che nel discorso non ha mai menzionato il nome di Evgeny Prigozhin. Il capo del Cremlino ha ringraziato “i soldati e i combattenti di Wagner che hanno preso la decisione giusta di fermarsi”. “Sappiamo che l’ampia maggioranza dei combattenti e dei comandanti Wagner sono patrioti, sono stati tirati dentro questa avventura”, ha detto ancora il presidente russo, parlando di “eroi” che hanno combattuto come tali a Bakhmut.

“Gli organizzatori della ribellione, nonostante avessero perso il senso della misura, non potevano non capirlo, capivano tutto, compreso il fatto di essere passati ad atti criminali, per spaccare e indebolire il Paese, nel momento in cui si trova di fronte a una colossale minaccia esterna, pressioni senza precedenti dall’esterno, quando al fronte i nostri compagni muoiono con le parole ‘non un passo indietro!’”, ha detto il presidente Putin prima di aggiungere: “Gli organizzatori di questa rivolta devono essere assicurati alla giustizia”. Il capo del Cremlino si è anche dichiarato “grato al presidente bielorusso Lukashenko “per il contributo dato a risolvere la situazione”.

Putin al termine del breve discorso alla nazione si è riunito con i massimi vertici della sicurezza. “Vladimir Putin è in riunione di lavoro” con il procuratore generale Igor Krasnov, il ministro dell’Interno Vladimir Kolokoltsev, il ministro della Difesa Sergey Shoigu, il direttore dell’FSB Alexander Bortnikov e il capo della Guardia nazionale Viktor Zolotov, ha precisato il suo portavoce Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria. Il leader russo ha colto l’occasione per ringraziarli per il loro lavoro durante la rivolta del gruppo Wagner. “Vi ho convocati per ringraziarvi del lavoro svolto in questi giorni e per discutere della situazione”, ha detto Putin durante l’incontro, che si è svolto in presenza del ministro della Difesa Shoigu ma in assenza del capo di stato maggiore delle forze armate russo Valerij Gerasimov, i due nemici dichiarati di Prigozhin.

Cinema, l’iniziativa “Italian Screens” fa tappa a Zanzibar

Cinema, l’iniziativa “Italian Screens” fa tappa a ZanzibarRoma, 27 giu. (askanews) – Il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Cinecittà per la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del ministero della Cultura (DGCA-MiC) e Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, in collaborazione con l’ambasciata d’Italia a Dar es Salaam presentano Italian Screens, nell’ambito dello Zanzibar International Film Festival.

Italian Screens è un’iniziativa per promuovere all’estero il meglio del cinema italiano, per creare un pubblico che apprezzi le grandi produzioni del momento, ma anche per presentare agli operatori locali il meglio di ciò che il nostro cinema ha da offrire al fine di incentivare sia la distribuzione dei film italiani che le coproduzioni. Il programma a Zanzibar prevede, il 28 giugno, le proiezioni di “Le otto montagne” Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, “Acqua e anice” di Corrado Ceron, “Brado” di Kim Rossi Stuart, e “Soul Travel” di Guia Zapponi, alla presenza della regista.

“Italian Screens ha l’obiettivo di conquistare nuove quote di mercato nei paesi dove il cinema italiano ha una presenza consolidata ma, soprattutto, di esplorare e conquistare posizioni in mercati emergenti, cose che non sarebbe possibile ottenere senza la qualità dei film garantita dall’Accademia dei David di Donatello e il prezioso lavoro sul territorio svolto dalle Ambasciate, dai Consolati e dagli Istituti Italiani di Cultura. Ringrazio l’Ambasciatore Marco Lombardi per aver accolto con entusiasmo l’iniziativa a Zanzibar” ha dichiarato Roberto Stabile, ideatore e responsabile del progetto. Italian Screens si somma al programma ideato in occasione del Festival italiano “Tusherekee Italia” che prevede, nella stessa giornata, la proiezione di “Gente Strana” il mocumentary di Marta Miniucchi che consentirà al pubblico di conoscere da vicino l’importante attività del CEFA ad aiuto dei più deboli in Tanzania. Inoltre, la Cineteca di Bologna effettuerà un seminario di formazione sulle tecniche di restauro delle pellicole cinematografiche.

L’ambasciatore Marco Lombardi, nel ringraziare i partner per l’importante iniziativa, ha sottolineato: “Appare sempre più opportuno promuovere il cinema italiano presso i mercati emergenti che guardano con grande attenzione alle nostre pellicole di qualità: la presentazione di cinque film italiani allo ZIFF ne è una prova tangibile”.

Centrodestra si conferma in Molise, M5s affossa centrosinistra

Centrodestra si conferma in Molise, M5s affossa centrosinistraMilano, 26 giu. (askanews) – Nonostante lo spoglio lento l’esito delle elezioni regionali in Molise, con poco più della metà delle sezioni scrutinate, sembra assegnare nettamente la vittoria al candidato del centrodestra Francesco Roberti, stabilmente intorno al 64%, sullo sfidante del centrosinistra Roberto Gravina, intorno al 35%. La regione più piccola d’Italia conferma così la coalizione del presidente uscente Donato Toma e soprattutto, a livello nazionale, l’ottimo stato di salute della maggioranza di Giorgia Meloni. Un segnale di fiducia, in particolare, per Forza Italia, partito di Roberti (sostenuto anche da Fdi, Lega, Udc, Popolari, Molise che Vogliamo e Noi Moderati Roberti Presidente), al suo primo confronto con le urne dopo la scomparsa del leader Silvio Berlusconi.

Il Cavaliere, ha ricordato il neo presidente, “è stato un insegnamento anche per questa campagna elettorale: appena uscito dall’ospedale non solo mi ha chiamato e mi ha incoraggiato, ma mi ha detto che si metteva a totale disposizione perché è sempre stato legato al Molise”. Questa vittoria, ha confermato, “è dedicata a lui” perché “era una persona instancabile, molto sensibile. Si merita tutto questo, ci manca molto”. Sulla stessa linea il coordinatore nazionale di Fi e vicepremier, Antonio Tajani, secondo il quale il voto molisano “onora la memoria” di Berlusconi e “conferma ancora una volta la validità del suo progetto politico”. Sul fronte opposto il pentastellato Roberto Gravina, sostenuto anche da Pd, Avs, Socialisti, Costruire Democrazia e Gravina Presidente, ha pagato soprattutto il crollo del proprio partito che, da prima forza della regione nel 2018, si è ridimensionato fino al terzo posto nella coalizione sconfitta, dietro alla lista civica del candidato presidente e al Pd. “Se ci fosse Berlusconi farebbe la battuta calcistica: abbiamo fatto il triplete” ha continuato Roberti riferendosi al ridimensionamento del M5s nelle ultime tornate elettorali.

La foto scattata in campagna elettorale a Campobasso con la segretaria dem Elly Schlein insieme al leader pentastellato Giuseppe Conte e a quello di Si Nicola Fratoianni non passerà dunque alla storia, a differenza di quella di Vasto del 2011, come emblema del nuovo “campo largo”, anche se la stessa Schlein ha invitato a non mettere in scena la replica del dopo-amministrative invitando i suoi a evitare “psicodrammi”.