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Autore: Redazione StudioNews

Under21 in Romania, a Cluj si parla di sport e alimentazione

Under21 in Romania, a Cluj si parla di sport e alimentazioneRoma, 20 giu. (askanews) – In occasione della trasferta romena della Nazionale italiana di calcio, Under 21, per la partecipazione alla fase finale dei Campionati Europei di Calcio della categoria, ospitata dalla Romania, l’Ambasciata d’Italia a Bucarest, in collaborazione con Confindustria Romania, con la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e con l’Università Babes-Bolyai, hanno organizzato presso il Collegio Accademico di Cluj-Napoca, un seminario dedicato al rapporto tra sport e alimentazione.

I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali dell’Ambasciatore d’Italia in Romania, Alfredo M. Durante Mangoni, del Pro Rettore dell’Università Babes-Bolyai Prof. Corin Braga e dal Delegato Territoriale di Confindustria Romania, Gianluca Zanellato. Si tratta del secondo evento di diplomazia sportiva promosso in Romania. L’11 maggio l’Ambasciata d’Italia, ha infatti realizzato un’iniziativa analoga a Bucarest dedicata al ruolo del settore privato nella promozione di politiche e programmi per favorire impatto e inclusione sociale attraverso lo sport. Il valore dello sport accostato al tema di un’alimentazione sana ed equilibrata: due ingredienti essenziali per la salute e il benessere delle persone.

“Questo seminario ci ha permesso di riflettere sull’importanza del binomio sport-alimentazione sana, a poco più di un mese dal primo evento di diplomazia sportiva che abbiamo ospitato a Bucarest. Uno stile di vita attivo e una dieta equilibrata sono i migliori alleati della salute e del benessere. Ciò vale per tutti e a maggior ragione per gli sportivi professionisti. La dieta mediterranea è un regime alimentare particolarmente efficace in tal senso, per via dell’apporto bilanciato dei nutrienti, del basso contenuto di grassi e dell’elevata concentrazione di antiossidanti. Affrontare questi temi assieme alla nostra Nazionale di calcio Under 21, una eccellenza italiana, è stata un’esperienza veramente piacevole. Faccio a questi ragazzi e allo staff tecnico un grande “in bocca al lupo” per la fase finale del Campionato europeo che li vede protagonisti qui in Romania… e speriamo anche in Georgia! Un doveroso ringraziamento va alla FIGC, a Confindustria Romania e all’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca, che hanno reso possibile questa giornata”, ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia in Romania, Alfredo Maria Durante Mangoni. Nello specifico, questo seminario ha presentato i benefici per la salute connessi alla pratica sportiva, unitamente all’importanza di sane abitudini alimentari proprie della Dieta Mediterranea: un modello particolarmente efficace nel coniugare un’ampia e gustosa varietà di alimenti con un impatto positivo su salute e prestazione agonistica.

L’attualità e l’importanza dei temi trattati nell’incontro, la presenza della Nazionale di calcio italiana UNDER 21, la prestigiosa location del Collegio Accademico di Cluj-Napoca che ha ospitato i lavori, hanno destato l’attenzione di moltissimi giovani studenti universitari della Babes-Bolyai che hanno esaurito in pochi minuti il centinaio di posti a sedere che erano disponibili nella sala. “La stretta sinergia di Sistema tra Confindustria Romania e l’Ambasciata d’Italia in Bucarest, in questa occasione, ha rivolto l’attenzione verso i giovani con una lodevole attività informativa e di sensibilizzazione per condurre uno stile di vita più salutare. Lo sport è un’attività che favorisce l’inclusione sociale e l’integrazione tra i giovani. Attraverso il gioco di squadra, i ragazzi imparano a collaborare e a rispettare le differenze, creando un clima di amicizia e di solidarietà. Ma lo sport da solo non basta: è necessario abbinarlo ad una dieta sana ed equilibrata, per fornire al corpo l’energia e i nutrienti necessari per affrontare le attività sportive e per mantenere un buono stato di salute. Un dovuto ringraziamento al Rettore dell’Università Babeș-Bolyai, Daniel David, per il prezioso supporto organizzativo e per aver ospitato il seminario presso la prestigiosa sala del Collegio Accademico di Cluj-Napoca. Un ringraziamento anche alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) per il contributo relazionale e per l’importante presenza degli atleti della Nazionale italiana di Calcio Under 21”, dichiara il Presidente di Confindustria Romania, Giulio Bertola.

Il successo di questa iniziativa è stato anche una concreta dimostrazione della maturità e del desiderio di conoscenza da parte dei giovani di fronte ad argomenti cosi sensibili e di grande interesse sociale. L’evento, moderato dal giornalista Claudiu Pădurean, ha anche coinvolto personalità del mondo del calcio italiano e romeno: l’allenatore della Nazionale italiana Under 21, Paolo Nicolato; Mauro Balata, il Capo della Delegazione della Nazionale Italiana di Calcio Under-21; il calciatore Sandro Tonali; Cristian Dulca, Commissario tecnico della Nazionale femminile di calcio romeno; Un importante contributo anche da parte della dott.ssa Maria Luisa Cravana, nutrizionista della Nazionale italiana Under 21, di Gratiela-Flavia Deak e Raul Nemes della Facoltà di Educazione Fisica e Sport di UBB e del Responsabile del Gruppo Tecnico Agrindustria di Confindustria Romania, Marco Favino, che hanno fornito il punto di vista medico e scientifico sui temi oggetto di discussione. L’Ambasciata d’Italia e la FIGC hanno reso anche disponibile una mostra fotografica sulla storia della Nazionale italiana di calcio, composta da 94 scatti, provenienti dagli archivi della Fondazione Museo del Calcio di Coverciano. A completamento del contributo all’iniziativa, il Centro italiano di Eccellenza di Confindustria Romania “Leonardo Da Vinci”, che ha sede proprio presso l’Università Babeș-Bolyai, insieme alla stessa Università, hanno voluto donare ai giovani studenti Universitari presenti al seminario, ben 180 ingressi per le partite di Championship UEFA UNDER 21, (22/6 Italia/Franta; 25/6 Italia/Elvetia e 28/6 Italia/Norvegia), che si svolgono a Cluj-Napoca. Dmo

Expo 2030: Roma, Riad e sucoreana Busan le condidature in corsa

Expo 2030: Roma, Riad e sucoreana Busan le condidature in corsaRoma, 20 giu. (askanews) – Sono tre le candidature per l’Expo 2030 che saranno prese in considerazione per le elezioni nel novembre 2023, presentate dalla Repubblica di Corea (per Busan), dall’Italia (per Roma) e dall’Arabia Saudita (per Riad): lo ha reso noto il Bureau International des Expositions (BIE).

Il 20 giugno, durante la 172a Assemblea Generale del BIE, sono stati presentati agli Stati membri i risultati delle missioni di inchiesta svolte dal BIE per valutare i progetti di candidatura per l’Expo 2030. Successivamente, gli Stati membri hanno votato per mantenere i tre progetti considerati dal Comitato Esecutivo del BIE fattibili e in linea con i regolamenti BIE. Nel novembre 2023, durante la 173a Assemblea Generale del BIE, gli Stati membri eleggeranno il paese ospitante dell’Expo 2030 tramite scrutinio segreto in base al principio di un Paese, un voto.

Le missioni di inchiesta per l’Expo mondiale 2030 si sono svolte a marzo e aprile 2023. Durante ciascuna missione di inchiesta, i rappresentanti del BIE hanno esaminato tutti gli aspetti dei progetti dell’Expo. Utilizzando come guida i dossier di candidatura presentati al BIE il 7 settembre 2022, ciascuna Missione di Indagine ha valutato le motivazioni alla base della candidatura all’Expo, l’attrattività del tema proposto, il sito proposto e il suo previsto riutilizzo post Expo, i livelli di supporto al progetto, partecipazione prevista e piano di fattibilità finanziaria. La candidatura della Repubblica di Corea presenta un’Expo mondiale nella città di Busan tra il 1 maggio e il 31 ottobre 2030, sul tema “Trasformare il nostro mondo, navigare verso un futuro migliore”.

La candidatura dell’Italia prevede un’Esposizione Universale nella città di Roma dal 1° maggio al 31 ottobre 2030 sul tema “Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione”. La candidatura dell’Arabia Saudita infine presenta un’Expo mondiale nella città di Riyadh tra il 1 ottobre 2030 e il 31 marzo 2031 sul tema “L’era del cambiamento: insieme per un domani lungimirante”.

e esposizioni mondiali, ufficialmente conosciute come Esposizioni internazionali registrate, sono raduni globali di nazioni che affrontano le sfide universali del nostro tempo. Questi eventi globali senza precedenti offrono un viaggio all’interno di un tema scelto attraverso attività coinvolgenti. Si svolgono ogni cinque anni e durano fino a sei mesi; accolgono decine di milioni di visitatori, consentono ai paesi di costruire padiglioni straordinari e trasformano la città ospitante per gli anni a venire. L’ultima esposizione mondiale, Expo 2020 Dubai, si è svolta con il tema “Connecting Minds, Creating the Future” e ha ricevuto oltre 24 milioni di visitatori. La prossima si svolgerà a Osaka, Kansai, in Giappone, tra il 13 aprile e il 13 ottobre 2025, con il tema “Progettare la società futura per le nostre vite”. A proposito del BIE Il Bureau International des Expositions (BIE) è l’organizzazione intergovernativa creata nel 1928 per guidare, promuovere e favorire le mostre internazionali (Expos). Conta 179 Stati Membri e sovrintende a quattro tipologie di Expo: le Esposizioni Mondiali, le Esposizioni Specializzate, le Esposizioni dell’Orticoltura e l’Esposizione Internazionale della Triennale di Milano.

Pnrr, A.Fontana: da Lombardia nessun ritardo, problema è Regis

Pnrr, A.Fontana: da Lombardia nessun ritardo, problema è RegisMilano, 20 giu. (askanews) – “Non abbiamo nessun tipo di ritardo” sul Pnrr, “i nostri obiettivi sono rigorosamente rispettati. Se si va a vedere il piano del ministero legato agli interventi ci si rende conto che stiamo facendo assolutamente tutto regolarmente nel rispetto dei tempi, anzi anticipandoli. Poi altra cosa è quella piattaforma, Regis, che non funziona e dalla quale non si riescono ad avere e immettere i dati quindi quello è un problema ma è un problema che non riguarda noi”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine di un evento sotto Palazzo Lombardia. “Noi faremo tutto nel rispetto rigoroso e anzi se il governo dovrà rimodulare noi saremo assolutamente pronti a ricevere tanti altre risorse, a investirle rispettando i tempi” ha ribadito.

A scuola di economia e scienze sociali, il programma di Cottarelli

A scuola di economia e scienze sociali, il programma di CottarelliRoma, 20 giu. (askanews) – A “scuola” di economia e scienze sociali con figure di spicco del panorama culturale, economico-finanziario, imprenditoriale e politico del Paese. È rivolto, infatti, agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, pubbliche e private, il nuovo Programma di Educazione per le Scienze Economiche e Sociali (Peses) promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e diretto dall’economista Carlo Cottarelli. Sono oltre 40 le personalità che hanno aderito gratuitamente all’iniziativa, disposti a condividere le proprie esperienze professionali con gli studenti.

In ordine alfabetico: Giuliano Amato, Lucia Annunziata, Fabrizio Barca, Elisabetta Belloni, Tito Boeri, Renato Brunetta, Marco Buti, Mara Carfagna, Maria Chiara Carrozza, Marta Cartabia, Sabino Cassese, Roberto Cingolani, Carlo Cottarelli, Brunello Cucinelli, Ferruccio De Bortoli, Oscar Farinetti, Elsa Fornero, Daniele Franco, Roberto Garofoli, Paolo Gentiloni, Enrico Giovannini, Fabrizia Lapecorella, Enrico Letta, Gianni Letta, Beatrice Lorenzin, Monica Maggioni, Emma Marcegaglia, Bernardo Mattarella, Mario Monti, Piercarlo Padoan, Marcello Pera, Romano Prodi, Lucrezia Reichlin, Salvatore Rossi, Ernesto Maria Ruffini, Beppe Severgnini, Paola Severino, Domenico Siniscalco, Irene Tinagli, Giulio Tremonti, Giovanni Tria e, dal prossimo anno, Ignazio Visco. Innovativo e ambizioso, il programma nasce con l’obiettivo di realizzare nelle scuole di tutto il territorio nazionale, che decideranno di partecipare all’iniziativa, incontri su aspetti di carattere economico e sociale proprio per offrire alle giovani generazioni l’opportunità di dialogare con personalità contraddistinte da assoluta esperienza professionale e da grande capacità comunicativa.

Gli incontri con gli studenti copriranno 10 aree: – La situazione economica del nostro Paese e dell’Europa – La gestione delle politiche economiche di spesa pubblica e tassazione – La politica monetarie e la finanza – La sostenibilità sociale e ambientale – Le disparità (di reddito, di opportunità, territoriali, di genere) – Le politiche europee e la cooperazione internazionale – L’interazione tra economia e diritto – La Costituzione Italiana – La comunicazione relativa a queste aree – L’esperienza professionale degli esperti Peses sarà avviato già a partire dall’anno scolastico 2023-24. Nel primo anno, il programma prevede circa 150 presentazioni, per poi crescere negli anni seguenti. Per aderire all’iniziativa le scuole interessate possono inviare una e-mail all’indirizzo di posta elettronica programma.peses@unicatt.it, indicando l’area, tra le dieci sopra riportate, per cui viene richiesta la visita degli esperti.

Se compatibile con le risorse disponibili, saranno previste anche visite in orario serale a circoli culturali, con particolare attenzione a quelli per gli anziani. Non sono previsti costi per le scuole. Le spese di viaggio per il programma Peses saranno finanziate da Arca Fondi SGR e da altri donatori che potranno aggiungersi nel tempo.

Berlusconi,A.Fontana: M5s esce da aula commemorazione? Senza parole

Berlusconi,A.Fontana: M5s esce da aula commemorazione? Senza paroleMilano, 20 giu. (askanews) – “Ognuno si deve assumere le responsabilità e ognuno ritiene di fare le scelte che a volte lasciano senza parole… ma sono scelte loro e quindi non mi permetto di criticare gli altri”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando la scelta di chi, come i consiglieri regionali del M5s, stamani è uscito dall’aula del Pirellone durante la commemorazione di Silvio Berlusconi, morto lunedì scorso a 86 anni. “La critica arriva dalla valutazione oggettiva, non credo ci sia nessuno, salvo poche persone, che non vogliono rispettare una persona che è deceduta, al di là delle idee comuni o diverse. Ognuno ha i suoi limiti e se li porta a casa” ha concluso.

Sisma 2016, Tesei: fondamentale opera ricostruzione per futuro Italia

Sisma 2016, Tesei: fondamentale opera ricostruzione per futuro ItaliaRoma, 20 giu. (askanews) – La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha partecipato questa mattina a Roma alla presentazione del Rapporto sulla ricostruzione post sisma 2016 del Centro Italia, aggiornato ai primi quattro mesi del 2023, svoltasi presso la Biblioteca Chigiana di Palazzo Chigi, alla presenza del Commissario Straordinario per la Riparazione e la Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, del sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, e dei Presidenti delle Regioni Abruzzo, Marche e Lazio.

“Questa fondamentale opera di ricostruzione acquista ancora più importanza perché riguarda quella parte di Paese, l’Italia centrale, che spesso viene dimenticata come se esistesse solo una Italia del nord e una del sud. Ma il vero riequilibrio territoriale passa dal riconoscimento di una Italia centrale che è la cerniera di questa nazione, di grande bellezza paesaggistica e culturale”, ha affermato la presidente Tesei. “Gli eventi sismici del 2016 colpirono territori di aree interne già difficilmente collegati con il resto d’Italia, e dimenticati per anni soprattutto per ciò che concerne le infrastrutture, e che necessita di interventi infrastrutturali materiali e immateriali. Per superare queste gravi carenze infrastrutturali, soprattutto per ciò che riguarda il territorio umbro interessato alla ricostruzione, il progetto del completamento della strada “Tre Valli”, ad esempio, è fondamentale per connettere l’intero centro Italia al resto dei territori”, ha proseguito Tesei.

“La ricostruzione, all’inizio molto lenta, negli ultimi 4 anni ha vissuto una grande accelerazione di cui aveva assoluta necessità. Una velocizzazione che sta continuando anche grazie ai provvedimenti del Commissario Castelli, che ringrazio, e del Governo attuale. La vera forza per portare avanti i progetti è quella di fare squadra tra Regioni e all’interno delle della stessa Umbria tra i Sindaci del cratere che stanno lavorando con spirito di grande collaborazione con il nostro Ufficio speciale ricostruzione”, ha concluso Tesei.

Pechino: la Cina è pronta a lavorare con i Paesi africani per la pace in Ucraina

Pechino: la Cina è pronta a lavorare con i Paesi africani per la pace in UcrainaRoma, 20 giu. (askanews) – La Cina apprezza molto ed è pronta a contribuire agli sforzi dei paesi africani per trovare una soluzione politica al conflitto in Ucraina: è quanto ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning. “Come dimostrano i fatti, la guerra e le sanzioni non possono risolvere i problemi, il dialogo e i negoziati sono l’unica via possibile”, ha precisato il diplomatico. “La Cina è pronta a lavorare con tutte le parti, compresi gli Stati africani, per creare condizioni favorevoli alla risoluzione della crisi”, ha osservato Mao, sottolineando che tali sforzi riflettono pienamente l’appello della comunità internazionale per un cessate il fuoco, per la cessazione delle ostilità e infine per una risoluzione sostenibile.

“La Cina sostiene qualsiasi sforzo volto a risolvere la crisi ucraina, apprezza molto il ruolo attivo di paesi africani come il Sudafrica”, ha affermato ancora il portavoce. A maggio un gruppo di paesi africani ha presentato un’iniziativa di pace sull’Ucraina. Una delegazione di alto livello ha visitato l’Ucraina e la Russia alla fine della scorsa settimana per discutere il piano in 10 punti basato su garanzie di sicurezza, libertà delle esportazioni di grano del Mar Nero, rilascio di prigionieri e avvio di colloqui di pace.

Sisma Centro Italia, Castelli: ancora 14mila famiglie fuori casa

Sisma Centro Italia, Castelli: ancora 14mila famiglie fuori casaRoma, 20 giu. (askanews) – Al 30 aprile 2023 le richieste di contributo presentate per la ricostruzione privata sono 28.315, su quasi 50mila attese, e i nuclei familiari che vivono ancora fuori dalle loro case sono 14.211. Corrispondono a circa 30 mila cittadini. Alla stessa data, su 3.215 interventi di ricostruzione pubblica finanziati, quelli in corso ammontano a 1.537 e i conclusi 233. Sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto sulla ricostruzione del Centro Italia, aggiornato ai primi quattro mesi dell’anno, presentato questa mattina a Roma presso la Biblioteca Chigiana di Palazzo Chigi. Alla conferenza stampa hanno partecipato il Commissario Straordinario per la Riparazione e la Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano; i Presidenti della Regione Abruzzo, Marco Marsilio; della Regione Marche, Francesco Acquaroli; della Regione Umbria, Donatella Tesei e l’assessore alla Ricostruzione della Regione Lazio, Manuela Rinaldi.

Nel corso dell’incontro il Commissario Castelli ha fotografato lo stato della ricostruzione privata e pubblica nei territori del sisma 2016 e illustrato gli interventi messi in campo da quando, lo scorso 13 gennaio 2023, è stato nominato dal Governo Meloni. Il quadro che ne emerge è quello che configura la ricostruzione come una “creatura viva”, in costante mutamento ed evoluzione. Nel corso degli ultimi anni diverse “esternalità negative” hanno concorso a ostacolare l’attività di ricostruzione all’interno del cratere, che ha una superficie di quasi 8 mila chilometri quadrati ed è composta da 138 comuni, compresi in quattro regioni: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Tra queste esternalità quelle che hanno avuto il maggiore impatto sono state: l’inflazione crescente, l’aumento del costo dei materiali edili e le difficoltà di approvvigionamento, la propensione di molte imprese a concentrarsi sul Superbonus 110% in altre aree del Paese, la difficoltà nel reperire maestranze, la fragilità degli apparati amministrativi, i carichi di lavoro dei professionisti che operano sul territorio del sisma. Tutto ciò in un frangente che vede il sistema pubblico e privato impegnato anche sul fronte del PNRR.

(segue)

Lombardia, Fontana: in giunta né tensioni né problemi

Lombardia, Fontana: in giunta né tensioni né problemiMilano, 20 giu. (askanews) – Nella giunta della Lombardia “non c’è nessuna tensione, stiamo lavorando per il Prss che è la cosa veramente importante e mi sembra che stia andando molto bene in aula, per cui l’unica cosa che guardiamo sempre è il futuro”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine di un evento sotto la sede dell’esecutivo regionale, commentando l’assenza ieri della delegazione di Fdi dalla riunione di giunta. “Non c’è nessuna problema, assolutamente” ha aggiunto rispondendo a chi gli ha chiesto se ci sono equilibri da sistemare in giunta. Quanto alla delibera sui fondi per il prolungamento della metro M5 di Milano, che era all’ordine del giorno ieri, Fontana ha ribadito che sarà certamente approvata.

Consiglio Ambiente approva regolamento Ue su ripristino natura

Consiglio Ambiente approva regolamento Ue su ripristino naturaBruxelles, 20 giu. (askanews) – Il Consiglio Ue sull’Ambiente, in corso a Lussemburgo, ha adottato a maggioranza qualificata il proprio “approccio generale” sulla proposta di regolamento sul ripristino della natura, che costituisce ora la posizione negoziale per le trattative con il Parlamento europeo e la Commissione (“trilogo”) per arrivare all’approvazione definitiva del testo legislativo.

L’Italia si è espressa contro il testo di compromesso adottato, che era stato proposto dalla presidenza di turno svedese del Consiglio Ue, e che aveva ricevuto anche l’appoggio esplicito della Commissione, nonostante le molte modifiche introdotte, in particolare per consentire più flessibilità agli Stati membri nell’applicare gli obblighi del regolamento sul proprio territorio. Oltre all’Italia, non hanno sostenuto il testo di compromesso Austria, Belgio, Finlandia, Olanda, Polonia e Svezia. Si è sfiorata la minoranza di blocco, ma bisogna tenere conto del fatto che questi paesi hanno posizioni spesso diverse sui punti che considerano critici. L’obiettivo del regolamento è sostanzialmente quello di dare attuazione agli impegni che l’Ue ha preso a livello internazionale di arrestare il declino della biodiversità sul proprio territorio, mirando a ripristinare almeno il 20% degli habitat naturali degradati entro il 2030 e il 100% entro 2050.

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha spiegato la posizione dell’Italia durante il dibattito pubblico di questa mattina al Consiglio. “L’Italia ritiene che il regolamento sul ripristino della natura sia uno strumento importante per arrestare la perdita di biodiversità e contribuire ad affrontare il cambiamento climatico e il suo impatto sulla società e sull’economia”, ha detto il ministro, ricordando che l’Italia si è “impegnata nel negoziato per definire uno strumento normativo che, nel rispetto dell’ambizione e della portata innovatrice del regolamento, possa essere efficace ed attuabile, garantendo la necessaria flessibilità agli Stati membri”. “Vi sono state alcune modifiche, introdotte anche con il nostro sostegno, che riteniamo migliorative”, ha riconosciuto Pichetto Fratin, citando in particolare l’approccio più flessibile agli obiettivi dell’arresto del deterioramento e l’approccio più graduale nella elaborazione del Piani nazionali.

“Ma il testo com’è adesso – ha sottolineato il ministro – non fornisce le necessarie garanzie di efficacia e applicabilità”. SI tratta di “uno strumento legislativo cruciale, e non possiamo permetterci che questo strumento non sia applicabile ed efficace e che non sia sostenibile per tutte le categorie interessate”, e in particolare “per i settori dell’agricoltura e della pesca”.   L’Italia inoltre considera che “quanto previsto dal testo continua a non essere soddisfacente” in materia di deroghe dalle norme di tutela delle zone naturali riguardo agli impianti di energie rinnovabili, “ma anche riguardo agli obiettivi quantitativi di ripopolamento dell’avifauna”. Ma, ha osservato Pichetto Fratin, “la perplessità più forte resta quella sulle possibili implicazioni finanziarie, che incidono direttamente sull’applicabilità concreta del regolamento. Continuiamo a ritenere che la disponibilità di risorse certe ed adeguate rappresenti una condizione imprescindibile per poter sostenere la fattibilità degli obiettivi e degli obblighi definiti” dalla nuova normativa.

Per questo, l’Italia ha chiesto “di esplicitare la previsione di misure aggiuntive adeguate e certe per affrontare le esigenze individuate, e l’inserimento anche nell’articolato del regolamento della possibilità di uno strumento (finanziario, ndr) specifico dedicato per il ripristino della natura”. “Le risorse necessarie per l’attuazione del regolamento devono essere chiarite e disponibili prima della sua entrata in vigore. Riteniamo quindi che il testo negoziale non assicuri un adeguato bilanciamento tra obiettivi e fattibilità, e che rischi, al contrario, di rendere inapplicabile il regolamento. Per questa ragione – ha concluso Pichetto Fratin -, esprimiamo la nostra contrarietà al testo”.