Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Nuovo volo Verona-Roma, Zaia: risposta a esigenze del territorio

Nuovo volo Verona-Roma, Zaia: risposta a esigenze del territorioVenezia, 13 giu. (askanews) – “Il nuovo volo Verona-Roma è una risposta concreta alle esigenze del territorio scaligero, che ritrova un collegamento aereo diretto con la Capitale. Un servizio importante per il tessuto economico di Verona, ma anche per tutti coloro che intendono raggiungere Roma con un mezzo che permetta una connessione veloce, abbinata a servizi avanzati per poter lasciare la propria auto nell’area aeroportuale. Ringrazio la compagnia SkyAlps per aver proposto questo nuovo servizio e i partner dell’Aeroporto Catullo di Verona per quest’ulteriore passo avanti nel piano di crescita dello scalo”. Sono le parole del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dopo l’annuncio di SkyAlps di nuovi collegamenti tra l’aeroporto di Verona e Roma Fiumicino.

Collegamenti operati, come comunicato dalla compagnia, con aerei molto efficienti ‘che permettono la riduzione del 50% di emissioni di CO2’. Le nuove tratta ampliano un’offerta dell’Aeroporto veronese superiore agli 80 collegamenti con destinazioni italiane e straniere.

Strumenti diagnostici sofisticati e nuove terapie contro tumori cutanei

Strumenti diagnostici sofisticati e nuove terapie contro tumori cutaneiRoma, 13 giu. (askanews) – “Le conoscenze che abbiamo oggi permettono una corretta diagnosi e gestione dei tumori della pelle, la cui incidenza purtroppo è in continuo aumento. Dettagli sempre nuovi sulla loro patogenesi e presentazione clinica hanno portato allo sviluppo di nuove terapie e tecniche diagnostiche per garantire ai pazienti una diagnosi precoce e una corretta gestione. Ma la prevenzione rimane sempre l’arma principale. E in questo scenario il dermatologo svolge un ruolo determinante: diventa non solo il medico in grado di saper riconoscere queste patologie, ma anche di prevenirle”. Così Massimiliano Scalvenzi, Direttore della scuola di specializzazione in Dermatologia e Venereologia Università di Napoli Federico II e socio SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse, presieduta dal Prof. Giuseppe Argenziano e riunita in Congresso a Napoli alla Mostra D’Oltremare fino al 16 giugno.

Melanoma e “non-melanoma skin cancer”, in primis il carcinoma basocellulare e il carcinoma spinocellulare, sono le patologie sotto la lente della dermatologia oncologica. Una branca della dermatologia che si occupa di prevenzione, diagnosi precoce e trattamento dei tumori della pelle la cui incidenza è costantemente in aumento: il carcinoma basocellulare è diventato il primo tumore in Italia per incidenza, poiché colpisce 150 persone su 100.000 ogni anno, il melanoma fino a 10 persone su 100.000, con un tasso di mortalità di 5-6 persone su 100.000 ogni anno. Ma oggi il panorama di opzioni diagnostiche si è ampliato notevolmente, partendo dal semplice esame clinico all’uso del dermatoscopio, uno strumento essenziale nella pratica clinica dermatologica. Inoltre, le tecniche di diagnosi non invasiva a disposizione dei dermatologi sono diventate sempre più sofisticate e precise, tra queste la microscopia confocale in vivo e la Line-field Confocal Optical Coherence Tomography che permettono di diagnosticare la natura benigna o maligna di una lesione cutanea con un’accuratezza simile a quella di un esame istologico ma senza il trauma dovuto alle tecniche chirurgiche. Il panorama della prevenzione si è poi arricchito di strumenti in grado di avere una visione accurata di tutte le lesioni cutanee dei pazienti per poter monitorare nel tempo il loro andamento e/o l’eventuale sviluppo. Tra questi ricordiamo il total body mapping e il total body tridimensionale, la cosiddetta Tac dei nei. Grazie ai progressi della medicina, nell’armamentario terapeutico dei dermatologi ci sono inoltre nuovi farmaci che permettono la gestione di carcinomi cutanei inoperabili e melanomi in stadi avanzati. Nuove conoscenze sulla patogenesi di questi tumori hanno infatti permesso lo sviluppo di terapie sempre più mirate che hanno superato la chemioterapia tradizionale, offrendo, quindi, eccellenti risultati in termini di efficacia, con ottimi dati anche per quanto riguarda il profilo di sicurezza: “Oggi – prosegue il Prof. Scalvenzi – abbiamo un ampio ventaglio di opzioni terapeutiche, che spaziano dall’immunoterapia fino alle cosiddette “targeted therapies” che permettono una gestione ottimale di tumori cutanei avanzati, anche metastatici, garantendo ai pazienti una buona qualità di vita assieme ad ottimi risultati in termini di prognosi. Sempre nell’ambito della terapia, la gestione multidisciplinare tra dermatologo, oncologo e chirurgo plastico si è dimostrata spesso l’arma vincente, superando il limite delle conoscenze e abilità del singolo specialista e dimostrando la collaborazione come strategia ottimale per poter seguire il paziente nel suo percorso diagnostico-terapeutico. L’esame clinico dermatologico annuale, con follow-up più ravvicinati in caso di bisogno, rimane comunque l’arma vincente al fine di una corretta prevenzione a cui tutti dovrebbero sottoporsi”.

Cosa possiamo fare per ridurre il rischio di tumori cutanei? La dott.ssa Alessia Villani, Ricercatrice della Clinica Dermatologica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e membro della SIDeMaST afferma che se da un lato esiste la predisposizione genetica su cui si può intervenire, dall’altro abbiamo molte abitudini del vivere quotidiano che possono essere corrette, adottando in particolare l’abitudine a far uso della fotoprotezione. L’esposizione solare incontrollata è infatti un fattore di rischio per tutti i tipi di tumori della pelle, e una corretta fotoprotezione è sicuramente alla base di una giusta prevenzione: “Anche in questo ambito – conferma Villani – grazie alle molteplici ricerche in ambito dermatologico e cosmetologico, sono stati sviluppati numerosissimi filtri solari che hanno permesso di realizzare tanti prodotti diversi che offrono ai pazienti una vasta scelta di opzioni. I filtri chimici e fisici rimangono comunque quelli maggiormente utilizzati. Quello che è cambiato, però, è stata l’aggiunta di eventuali fattori protettivi (nicotinammide, vitamine, etc.), la disponibilità di vari livelli di fotoprotezione, nonché l’arricchimento dell’offerta sia con numerose formulazioni e metodi di somministrazione (spray, creme, resistenza all’acqua, etc.) sia con prodotti specifici per tutti i tipi di pelle (foto danneggiata, acneica, rosaceiforme, etc.). Tutto questo ha permesso di arrivare ad avere un solare su misura per ogni paziente. Anche qui, quindi, il ruolo del dermatologo nel corretto inquadramento del solare da utilizzare è diventato prioritario”.

Vino, Moio (Oiv): a viticoltura italiana servono nuove strategie

Vino, Moio (Oiv): a viticoltura italiana servono nuove strategieMilano, 13 giu. (askanews) – “L’attuale viticoltura italiana è destinata a perdere qualità e mercati se non mette a punto nuove strategie per un futuro di una nuova crescita ed affermazione a livello internazionale anche alla luce delle straordinarie ed esclusive potenzialità offerte dal comparto vitivinicolo del nostro bel Paese”. Lo ha detto il presidente dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino (Oiv), Luigi Moio, nella sua prolusione all’apertura del 74esimo anno accademico per l’Accademia italiana della vite e del vino (Aivv), questa mattina all’Auditorium di Sant’Apollonia a Firenze.

Secondo Moio “un primo aspetto da considerare è il cambiamento climatico, ma fortunatamente su questo punto abbiamo un vantaggio naturale: i nostri vitigni storici sono quasi tutti tardivi, ossia caratterizzati da un ciclo vegetativo lungo, per cui non soffrono molto per un eventuale aumento della temperatura media annuale. Anzi, alcuni di loro potrebbero addirittura avere dei vantaggi con un miglioramento notevole del potenziale enologico – ha spiegato – e di conseguenza con l’ottenimento di vini maggiormente espressivi dei luoghi di origine. I nostri vini ottenuti dai vitigni italici hanno un vantaggio competitivo enorme”. “Un secondo punto è l’enorme crescita della sensibilità ambientale nella società” ha proseguito il presidente dell’Oiv, aggiungendo che “problematiche come agricoltura verde, ossia un’agricoltura ‘pulita’ e ‘pura’ nei confronti dell’ambiente pedoclimatico, della pianta, degli addetti ai lavori e di conseguenza dei consumatori non sono più rinviabili, con scelte lungo tutta la filiera vitivinicola, dall’uva alla bottiglia”. “Lo stesso discorso vale in cantina dove tematiche come ‘ecowinery’ ed una enologia che è possibile definire ‘leggera’ ossia una sorta di ‘milde-enology’ sono concetti non più procrastinabili” ha evidenziato, sottolineando che “soprattutto in questa fase particolare che ci ha completame’te sconvolti e confusi, è necessario dare ancora più forza all’enoturismo”. “Le cantine sono dei potenziali porti attrattori, bisogna per questo continuare a metterle in rete in modo ordinato e organizzato allo scopo di creare tutte le condizioni per poter fare una buona accoglienza” ha continuato, concludendo “portare gli appassionati sui luoghi di produzione è fondamentale perché il vino non lo si comunica se non si ci si guarda negli occhi”.

Dermatologi medici sentinella per benessere pazienti e contro stigma

Dermatologi medici sentinella per benessere pazienti e contro stigmaNapoli, 13 giu. (askanews) – “La cute è il nostro epitelio di confine: separa gli organi interni dall’ambiente esterno e molto spesso ospita le prime manifestazioni di patologie internistiche. Il dermatologo, dunque, svolge spesso la funzione di sentinella e di regista. Interagisce infatti con l’ematologo quando a partire dal prurito diffuso diagnostica un linfoma, con il gastroenterologo quando il paziente con psoriasi o idrosadenite suppurativa mostra i segni di una patologia infiammatoria cronica intestinale. E ancora, con il reumatologo in caso di artrite reumatoide e anche con lo psichiatra quando il paziente presenta lesioni autoindotte. Il dermatologo è quindi sempre di più un professionista al passo con i tempi, proiettato verso il lavoro di équipe e attento al miglioramento dello stato di salute e benessere globale dei pazienti. Ecco perché l’errata e obsoleta considerazione di medico ‘superficiale’ va ormai sovvertita”.

Con queste parole Serena Lembo, Professore Associato dell’Università degli Studi di Salerno e Presidente, unitamente al team della Dermatologia dell’Università Federico II di Napoli, del 97° Congresso Nazionale SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse presieduta dal Prof. Giuseppe Argenziano, apre le porte alla kermesse dei dermatologi italiani inaugurata oggi a Napoli alla Mostra d’Oltremare. Quattro giorni di lavori, fino al 16 giugno, sulle principali tematiche scientifiche della dermatologia e sulle nuove terapie per contrastare le patologie cutanee. Ma anche un’occasione per “inaugurare” una nuova stagione della dermatologia italiana: “L’obiettivo della SIDeMaST – sottolinea il neo presidente Argenziano, Ordinario di Dermatologia dell’Università della Campania L. Vanvitelli di Napoli – è quello di riavvicinare la Società alle esigenze dei dermatologi. Vogliamo una Società Scientifica che sia una casa comune per tutte le anime della dermatologia italiana. Dermatologi accademici, ospedalieri, del territorio e di libera professione devono sentirsi rappresentati da una Società forte che funga non solo da fonte di aggiornamento professionale costante, ma anche da punto di riferimento istituzionale per chi si occupa tutti i giorni della salute della pelle”.

Mission dei dermatologi, sottolinea la Presidente del Congresso Serena Lembo, è anche quella di rinsaldare l’alleanza medico-paziente, sostenendo le persone nel combattere lo stigma sociale che spesso accompagna le malattie della pelle: “Quando si affrontano patologie che, essendo visibili a tutti, provocano una sorta di stigmatizzazione sociale che impatta negativamente sulla qualità di vita delle persone, la relazione medico paziente diventa cruciale. Questo è infatti un passo fondamentale per la riuscita del percorso diagnostico-terapeutico. Oggi i dermatologi – prosegue Lembo – sono molto attenti alla qualità della comunicazione con il paziente, alla disponibilità all’ascolto, all’empatia e all’accoglienza. Anche nel caso di patologie che non compromettono la funzionalità o il benessere fisico ma che alterano la percezione del paziente all’interno di un gruppo (es. la vitiligine o l’alopecia areata), il paziente ha bisogno di sentirsi accolto, compreso e supportato, prima di intraprendere ogni terapia, proprio come accade per pazienti cardiopatici od oncologici”. A dare un supporto alla comunità scientifica ci sono anche terapie sempre più innovative, a partire da quelle contro il melanoma, e non solo: “Nel corso degli ultimi anni – spiega Ketty Peris, Ordinario di Dermatologia dell’Università Cattolica di Roma, Past President SIDeMaST – abbiamo assistito ad un cambiamento epocale nell’approccio terapeutico di molte patologie dermatologiche immuno-mediate come la psoriasi, la dermatite atopica e l’idrosadenite suppurativa. Un analogo ed eccellente progresso è stato ottenuto nel campo dei tumori cutanei sia melanoma che tumori non-melanoma. I farmaci oggi a disposizione sono in grado di offrire un notevole e rapido beneficio clinico in un’elevata percentuale di pazienti e migliorarne la qualità di vita. La sfida di oggi è quella di poter garantire sempre più una medicina personalizzata e quindi basata sulle caratteristiche genetiche e cliniche del singolo individuo”.

Dai buchi neri ai grani antichi: premiate 6 scienziate under 35

Dai buchi neri ai grani antichi: premiate 6 scienziate under 35Roma, 13 giu. (askanews) – Sei scienziate italiane under 35 potranno condurre i loro progetti di ricerca contando su una borsa di studio di 20mila euro grazie al premio L’Oréal-Unesco “Per le Donne e la Scienza”, che viene assegnato sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti in tutti i campi della scienza e della tecnologia. La premiazione delle vincitrici della 21° edizione italiana del premio – selezionate tra 200 candidate – si è tenuta durante una cerimonia al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano a cui è intervenuta con un videomessaggio Eugenia Maria Roccella Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.

La giuria, composta da un panel di illustri professori universitari ed esperti scientifici italiani e presieduta dalla Prof.ssa Lucia Votano, Dirigente di Ricerca affiliata presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dopo un’attenta valutazione ha selezionato le sei ricercatrici più meritevoli per i loro progetti. Due di loro grazie a questa borsa di studio, rientreranno dopo aver dato il loro contributo presso istituti all’estero. Francesca Berti svolgerà il progetto “Design innovativo di stent prodotti mediante manifatture additive per patologie cardiache congenite” presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “G. Natta”; Alessandra Biancolillo lavorerà al progetto “Resilientgrain – Sviluppo di metodi analitici avanzati e non distruttivi per la caratterizzazione e la tracciabilità di grani antichi e popolazioni evolutive di grani e dei loro prodotti derivati” presso l’Università degli Studi dell’Aquila; Alice Borghese porterà avanti il progetto “Esplorare i magneti più potenti dell’Universo” all’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Osservatorio Astronomico Di Roma (OAR).

Gloria Delfanti condurrà il progetto “Terapia cellulare con cellule T Natural Killer per il trattamento delle metastasi epatiche da carcinoma colonrettale” all’Ospedale San Raffaele, Divisione di Immunologia Trapianti e Malattie Infettive; Martina Fracchia lavorerà al progetto “Ossidi ad alta entropia come elettrocatalizzatori sostenibili e innovativi per la reazione di elettrolisi dell’acqua” presso l’Università degli studi di Pavia, Dipartimento di Chimica in collaborazione l’Università degli Studi di Milano; Arianna Renzini porterà avanti il progetto “Svelando il fondo di onde gravitazionali: un nuovo modo di misurare e caratterizzare la popolazione di fondo di buchi neri binari con LIGO e Virgo” presso l’Università Milano Bicocca. In 25 anni il programma L’Oréal-Unesco “For Women in Science” ha sostenuto oltre 4.100 ricercatrici di oltre 110 paesi, premiando l’eccellenza scientifica e ispirando le generazioni di giovani donne a perseguire la loro carriera.

Pitti Uomo, REGENESI presenta il nuovo progetto Re-spect

Pitti Uomo, REGENESI presenta il nuovo progetto Re-spectMilano, 13 giu. (askanews) – REGENESI, il brand che firma creazioni legate al mondo del design, della moda, dell’arte, in occasione di Pitti Immagine Uomo 104 presenta un nuovo progetto che pone l’accento proprio sulla parola mondo.

Con il sostantivo “mondo” definiamo la totalità della dimensione in cui vivono gli esseri umani e Maria Silvia Pazzi, founder di Regenesi, ha costruito il suo progetto proprio nell’ottica di avere cura del pianeta e di chi lo abita. Cultura in generale e cultura fondata sul rispetto ambientale e impegno sociale sono pilastri e parte integrante di REGENESI che ancora una volta sceglie di sostenere le donne iraniane attraverso una dichiarazione aperta e un atto concreto. Con “Re-spect”, Regenesi presenta per la prima volta una collezione di t-shirt realizzate in collaborazione con l’artista e attivista Gianluca Costantini.

Un vero e proprio manifesto, le t-shirt sono il naturale proseguimento del progetto “Woman Life Freedom” presentato per la prima volta a gennaio 2023 e si pongono l’obiettivo di sensibilizzare uomini e donne in merito al tema delle donne iraniane, attraverso immagini che diventano slogan, denuncia e atto concreto di sostegno. In linea con la filosofia del brand, le t-shirt sono Made in Italy, 100% cotone organico e sono colorate con tinture vegetali.

Proposte nei colori bianco, military, navy e ardesia personalizzate con i disegni di Gianluca Costantini in arte Channeldraw, non hanno genere, ma un’identità precisa e una voce forte. “Quest’anno l’azienda che ho scelto di fondare compie 15 anni e dare vita a “Re-spect” è il mio personale regalo a me stessa e alle donne iraniane. I miei progetti nascono dai materiali di scarto, perchè ridare dignità, ridare nuova vita significa dare nuovo futuro o comunque volerlo costruire. Il mio è un modo inedito di concepire la moda, estetica e sostenibilità si incontrano e diventano cassa di risonanza per raccontare ciò che mi sta a cuore.” Dichiara Maria Silvia Pazzi, founder di REGENESI.

Maria Silvia Pazzi dunque con Re-spect si impegna a destinare parte del ricavato delle vendite per il sostegno di progetti, iniziative e associazioni attraverso una programmazione che a partire da settembre darà voce alle donne iraniane. Ancora una volta REGENESI è portavoce di un messaggio etico dove sostenibilità e impegno sociale sono lettere dello stesso vocabolario.

Berlusconi, Metsola: protagonista della storia europea e italiana

Berlusconi, Metsola: protagonista della storia europea e italianaRoma, 13 giu. (askanews) – “Silvio Berlusconi è stato un combattente, fondatore e guida del centrodestra in Italia, per generazioni protagonista della politica, in momenti determinanti della storia europea e dell’Italia”: così la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola in omaggio a Silvio Berlusconi, durante la commemorazione dell’ex premier e leader di Fi organizzata nel corso della plenaria dell’assemblea europea.

“E’ con profonda commozione che abbiamo appreso del decesso dell’ex primo ministro italiano ed ex deputato di questo parlamento. Presentiamo le condoglianze ai suoi figli, ai colleghi politici, alla sua famiglia e ai suoi cari che vivono un momento difficile”, ha detto Metsola. Metsola ha osservato che Berlusconi sarà ricordato in ambito europeo per “la sua generosità e il coraggio”. Quanto alle polemiche hanno accompagnato la sua azione politica, “tocca alla storia valutare. Come uomo ha lasciato un segno”.

Pitti Uomo, PEOPLE of Shibuya celebra partnership con MINI

Pitti Uomo, PEOPLE of Shibuya celebra partnership con MINIMilano, 13 giu. (askanews) – PEOPLE of Shibuya celebra all’edizione 104 di Pitti Immagine Uomo la partnership di successo con MINI, brand automobilistico del Gruppo BMW Italia. Porta in Fortezza da Basso la sfida, la passione, la potenza e la performance del tour MINI CHALLENGE presentando la safety car MINI John Cooper Works e le uniform dei piloti protagonisti delle sfide all’ultimo giro.

La collaborazione, iniziata nel 2020, sancisce la passione dei due brand per il mondo urban e travel, esaltando la costante ricerca di tecniche all’avanguardia volte ad ottenere prestazioni di alto livello. Il loro design, connubio perfetto fra estetica e funzionalità, ha reso possibile questa collaborazione di successo in cui entrambi i brand percorrono la medesima strada, consolidando il loro impegno per offrire un prodotto ed esperienze di alta qualità.

PEOPLE of Shibuya si conferma main sponsor del tour MINI Challenge 2023 con la personalizzazione su tutti i visual di comunicazione, backdrop e hospitality, sulle tute e sull’abbigliamento dei piloti e staff.

Pitti Uomo, Herno: sottrarre elementi per aggiungere valore

Pitti Uomo, Herno: sottrarre elementi per aggiungere valoreMilano, 13 giu. (askanews) – La collezione uomo 2024 racconta quello stesso obiettivo che Herno persegue fin dalle origini: realizzare capi di alta qualità, dall’estetica senza tempo e trasversalmente contemporanei, che racchiudono quella sorta di innata educazione all’eleganza, il senza tempo che nasce sempre e solo dal connubio tra tradizione, valore dei materiali e un’immancabile performance tecnologica e di sostenibilità di cui i capi non possono più fare a meno. Così il buon gusto, quello del sapersi vestire bene, torna ad assume re una connotazione di inaspettata modernità, abbracciando anche chi è cresciuto sull’onda dello streetstyle come la Ge nZ, che ammicca entusiasta alla storia, ad un tempo di raffinatezza, e lo fa diventare quotidiano e rilassato, non urlato, ma evocato.

La ricerca in Herno passa attraverso filati e materiali pregiati, tecniche di lavorazione di altissima maestria, come quella che in Herno è di casa fin dagli anni ’60, e l’expertise con cui da anni nobilita i tessuti tecnici in una rilettura sartoriale, che in ogni nuova stagione è ancora e sempre più sostenibile. Si chiama Made in Italy. Le linee sono pulite, i fit spaziano dal regular all’oversize, ma restano sempre ben delineati e puntuali su tagli e volumi. I colori naturali sono protagonisti di questo guardaroba maschile, con il blu navy, il cuoio, il nero e il verde miliare, intervallati da tre touch di colori bluette, rosso, giallo. Nessuna fantasia in collezione. Solo la tela canvas Monogram nelle classiche tonalità beige marrone più una eccezione, il blu marrone.

Si ampliano le proposte per il prodotto di cui Herno è leader di settore, il capospalla: maglie, t shirt, polo e camicie, come quella in crêpe. Pantaloni e bermuda in differenti tagli e materiali, dal nylon tecnico al cotone in pesi differenti. Un’ampia scelta di accessori coordinati completa e rafforza i look. Tutte le proposte Herno 20 24 rispettano la stagionalità delineando un percorso ben preciso che accompagna tutta la stagione, perché dell’essenziale è impossibile farne a meno.

Berlusconi, Fitto: ha tracciato solco in Ue, a noi dare continuità

Berlusconi, Fitto: ha tracciato solco in Ue, a noi dare continuitàRoma, 13 giu. (askanews) – “Berlusconi ha tracciato un solco, sta a noi dare continuità a questo impegno e proseguire le sue battaglie e la sua capacità di dimostrare un futuro migliore per le popolazioni europee”. Così Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, a Strasburgo per il ricordo dell’ex premier insieme alla presidente del Parlamento, Roberta Metsola, e al capogruppo del Ppe, Manfred Weber.

“Qui fuori dal Parlamento europeo si celebra un momento di ricordo per Silvio Berlusconi e delle sue battaglie importanti sui valori e sulla prospettiva delle istituzioni Ue. Anche qui ha dimostrato una grande capacità, un metodo innovativo sulle scelte strategiche e a difesa e a tutela del singolo paese ma dentro il contesto Ue”, ha aggiunto Fitto rivolgendo poi un “sentito abbraccio alla delegazione di Fi, al gruppo Ppe e a tutti i deputati europei italiani in questo momento drammatico. Sono certo che da qui verrà fuori la capacità di seguire i suoi insegnamenti per il futuro. Grazie, ciao Silvio”.