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Autore: Redazione StudioNews

Dal 28 aprile Winx Club approda al Comicon Napoli con eventi live

Dal 28 aprile Winx Club approda al Comicon Napoli con eventi liveRoma, 27 apr. (askanews) – Winx Club approda al Comicon Napoli. Il mondo fatato made in Italy sarà ospite del Festival Internazionale della Cultura Pop dal 28 aprile al primo maggio 2023, con un fitto programma di eventi live esclusivi e uno stand nell’Area Fumetto interamente dedicato. Fan e curiosi potranno immergersi a 360 gradi nell’universo delle magiche fate, icone di stile nate dal genio visionario di Iginio Straffi, che sarà ospite speciale della manifestazione.

L’Area Fumetto all’interno della struttura ospiterà lo stand Winx Club accogliendo i visitatori con un arco di balloon design allestito in collaborazione con Gemar (azienda leader nella produzione di accessori sostenibili) che farà da vero e proprio portale d’entrata nel mondo Winx. Tanti palloncini rosa 100% bio-based e prodotti in materiale rinnovabile ricreeranno l’atmosfera della Dimensione Magica. Lo stand sarà il punto d’incontro ufficiale per informarsi sui numerosi eventi live previsti nell’arco delle quattro giornate, e per scoprire le attività a tema. Un hub dove rivivere la magia delle fate più amate della tv e respirare l’atmosfera della saga. In occasione del Comicon Napoli, il gruppo Rainbow guidato da Iginio Straffi presenterà un programma di sorprese live e digital, gadget e momenti tematici. Filtri social inediti che andranno a accompagnare gli esclusivi gadget Winx Club e un angolo photocall ad hoc saranno solo alcune delle opportunità dei fan, che potranno anche scoprire con quale Winx hanno più somiglianze grazie al Test Che Winx sei?. Dopo il successo della prima edizione, Winx Club tornerà con la seconda edizione del Winx Cosplay Contest, il concorso nazionale e internazionale dedicato ai migliori cosplayer ispirati ai personaggi della serie.

Nel 2022 recuperati beni culturali per 84 mln. Reati in calo

Nel 2022 recuperati beni culturali per 84 mln. Reati in caloRoma, 27 apr. (askanews) – In calo, nel 2022, i reati contro il patrimonio culturale, anche alla luce delle innovazioni legislative che hanno inasprito il sistema sanzionatorio, rendendo più efficace l’attività repressiva: nel 2022 i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno recuperato 80.522 beni d’arte per un valore complessivo stimato di 84.274.073 euro. Sono gli aspetti principali che emergono dal dossier “Attività Operativa 2022” dell’Unità specializzata dell’Arma che, in mezzo secolo di vita, ha restituito al pubblico o ai legittimi proprietari più di tre milioni di beni culturali, nonché sequestrate circa 1.368.267 opere false.

Tra i recuperi del 2022, si segnalano quelli del settore dei reperti paleontologici (21.359), archeologici (17.275) e, a seguire, dei beni antiquariali, archivistici e librari (9.653). Nell’ambito della contraffazione, sono state sequestrate 1.241 opere, di cui 951 di arte contemporanea. Inoltre sono stati sequestrati reperti archeologici/paleontologici (258) e beni antiquariali/archivistici e librari (32), per un valore complessivo stimato di circa 86.026.350 euro, qualora immessi sul mercato. Anche nel 2022 l’azione preventiva è stata sostenuta grazie a una maggiore proiezione esterna dei militari impiegati nel controllo del territorio, che ha permesso di ridurre del 36,8% l’attività illecita degli scavi clandestini (da 38 nel 2021 a 24 nel 2022), con la denuncia 66 persone. Il monitoraggio delle piattaforme “e-commerce” ha consentito di recuperare dai siti web 4.935 beni culturali e deferire 112 soggetti.

Dall’analisi dei dati, rispetto al 2021, si registra una lieve flessione dei furti di beni culturali (-3,7%), mentre il settore in cui si rileva il maggior decremento (-30%) è quello relativo ai furti in luoghi espositivi pubblici/privati (da 84 nel 2021 a 58 nel 2022), presumibilmente connesso con l’attivazione di misure di sicurezza attiva e passiva dei siti, anche grazie all’attività di informazione, supporto e controllo espletato dai vari Nuclei Carabinieri Tpc sul territorio nazionale. Nel settore paesaggistico e monumentale, anche nel 2022, i Reparti Tpc hanno effettuato 1.733 verifiche e denunciato 133 persone. Importanti recuperi hanno caratterizzato l’anno scorso, come “Orfeo e le Sirene”, il gruppo scultoreo in terracotta della fine del IV secolo a.C., trafugato negli anni ’70 in Italia Meridionale (Taranto) e rimpatriato a Roma nel mese di settembre 2022 dal “The Paul Getty Museum” di Malibu.

Infine, nel 2022 il Ministero della Cultura ha istituito – in continuità con la Task Force Unite4Heritage – i “Caschi Blu della Cultura” rimodulandone l’organizzazione, l’attività, i compiti nazionali e internazionali: nel contesto dei contributi formativi all’estero apportati dalla task force, si menziona la missione di novembre 2022 in Argentina per fornire supporto specialistico all’omologa unità specializzata latino americana per la formazione dei “Los Cascos Azules de la Cultura” argentini e, in Italia, si ricorda l’impegno dei “Caschi Blu della Cultura” nell’intervento nelle Marche per l’emergenza maltempo del settembre 2022. Tra le esposizioni di beni culturali recuperati dai Carabinieri TPC, l’inaugurazione il 15 giugno 2022 a Roma del “Museo dell’Arte Salvata” presso l’Aula Ottagona (Planetario) delle Terme di Diocleziano con l’allestimento di una selezione di beni recuperati dal Comando TPC: la struttura espositiva permanente è destinata alla valorizzazione e alla fruizione dei beni recuperati, in attesa di essere restituiti ai contesti di origine.

Liceo linguistico internazionale Aldo Moro di Bucarest si presenta

Liceo linguistico internazionale Aldo Moro di Bucarest si presentaRoma, 27 apr. (askanews) – Mercoledì, 26 aprile, presso la Galleria Artmark di Bucarest è stata presentata l’attività del Liceo Linguistico Internazionale Aldo Moro. L’evento di presentazione si è svolto sotto il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest e del patronato Confindustria Romania e tra i tanti ospiti ha visto la presenza di Alfredo Maria Durante Mangoni, ambasciatore d’Italia in Romania, Giulio Bertola, presidente di Confindustria Romania, Maria Monica Annibaldis, rappresentante dell’Università Luiss Guido Carli di Roma, Micaela Soldini, direttore ITA Italian Trade Agency ed Eliza Lesanu, Brand Director Galleria Artmark ecc.

La conoscenza della lingua italiana non rappresenta una condizione per l’iscrizione al liceo Aldo Moro che è aperto a tutti gli studenti, di qualsiasi nazionalità. Grazie ai laboratori intensivi di lingua italiana svolti dai docenti interni, l’acquisizione della lingua italiana avviene naturalmente secondo un percorso personalizzato durante il normale iter formativo dello studente. Aldo Moro è un liceo accreditato dal ministero italiano dell’istruzione e riconosciuto come scuola italiana paritaria, tra le pochissime nel mondo, aspetto che garantisce nella programmazione didattica e nella selezione dei docenti il rispetto dei più alti standard internazionali. Studiare al Liceo Internazionale Aldo Moro vuol dire studiare in un contesto multietnico ed internazionale incentrato sui principi dell inclusione e della diversità.

Ad Aldo Moro si studiano arte, filosofia, scienze esatte e quattro lingue straniere (oltre alla lingua italiana e alla lingua romena). L’insegnamento avviene in lingua italiana ed inglese ma anche in francese, spagnolo e romeno. I docenti hanno esperienza nei sistemi nazionali e internazionali, i materiali didattici sono moderni e performanti e le dotazioni sono a standard internazionali. Annualmente gli studenti del Liceo Aldo Moro di Bucarest possono beneficiare di una settimana per approfondire la lingua inglese presso la Scuola Aldo Moro di Londra. L’esame di maturità include una prova di lingua italiana, una prova di lingua straniera ed un colloquio orale, mentre il diploma di maturità è riconosciuto in tutti i Paesi del mondo. La Scuola Aldo Moro, fondata a Bucarest nel 1902 dal giornalista romeno di origine italiana, Luigi Cazzavilan, fa parte oggi del gruppo “Liberi di educare”, storico gruppo italiano nel campo dell’istruzione scolastica con oltre 60 scuole in tutta Italia ma anche con campus a Londra ed Arizona, perciò già dal primo anno di liceo gli studenti partecipano a continui scambi di esperienze presso le diversi sedi del gruppo in particolare in Italia ed in Inghilterra. L’esame di maturità a conclusione del 4 anno di studi, include una prova di lingua italiana, una prova di lingua straniera ed un colloquio orale, mentre il diploma di maturità è riconosciuto in tutti i Paesi del mondo. Il liceo offre la possibilità di seguire una serie di corsi opzionali: arte, teatro, architettura, musica, filosofia etc., finalizzati a completare la formazione umana dello studente, la sua crescita personale nonché esplorare passioni ed inclinazioni dell individuo prima della scelta della carriera accademica o del mondo del lavoro.

Gli studenti sono incoraggiati a cercare l’eccellenza durante il percorso di formazione, a sviluppare le loro qualità personali nel miglior modo possibile e a scoprire il potenziale di cui sono stati dotati. “La nostra scuola non condiziona le scelte dello studente ma al contrario vuole aprirgli le porte dell’esperienza, favorendo gli scambi culturali, le esperienze estere, l’apprendimento delle lingue e delle tradizioni straniere. Trasformiamo la sua paura dell’incognito in opportunità da cogliere, permettendogli d’individuare il percorso formativo a lui più idoneo”, ha dichiarato Mario Antico, l’amministratore della Scuola e del Liceo Aldo Moro.

La Scuola Internazionale Italiana Aldo Moro, dal 2021, ha la propria sede presso il prestigioso palazzo di Calea Dorobanti, n.39, storica dimora della Principessa Martha Bibescu. Il Patrocinio concesso, alla presentazione del Liceo linguistico Aldo Moro, da parte di Confindustria Romania, rientra nella visione del Patronato di sostenere in maniera concreta l’istruzione in lingua italiana, in Romania, e l’interazione tra l’ambiente scolastico e quello imprenditoriale, considerando anche la recente inaugurazione del Centro Italiano di Eccellenza Leonardo da Vinci presso l’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca.

Saranno usati anche gli aerei militari per trasferire i migranti da Lampedusa

Saranno usati anche gli aerei militari per trasferire i migranti da LampedusaPalermo, 27 apr. (askanews) – Sbarchi, salvataggi, hotspot sempre più pieno: a Lampedusa sono giorni di grande emergenza. Anche nella notte si sono registrati diversi sbarchi di migranti: il veliero Nadir della ong Resqship ha salvato 41 persone che si trovavano su un’imbarcazione instabile in area sar maltese. Tra i migranti recuperati anche una donna incinta ed un bambino di 4 anni.

In questo momento, presso l’hotspot dell’isola, ci sono oltre 2700 presenze a fronte di una capienza di 400 persone. Per alleggerire la pressione e accelerare sui trasferimenti verranno utilizzati anche gli aerei militari che trasporteranno gruppi di migranti presso gli aeroporti di Trapani Birgi, Sigonella e Cagliari.

Con i traghetti di linea per Porto Empedocle si continueranno invece a trasferire migranti da smistare poi nei vari centri d’accoglienza.

Ambasciatore Fanara: Dubai è hub per aggredire mercati mondiali

Ambasciatore Fanara: Dubai è hub per aggredire mercati mondialiDubai, 27 apr. (askanews) – Negli Emirati arabi uniti “esportiamo tanto Made in Italy e tante professionalità italiane, ma la grande potenzialità che si dischiude a Dubai è di utilizzare questo Paese come un hub, una piattaforma, per esportare in tutta l’area dall’India all’Asia centrale, fino al Corno d’Africa. Utilizziamo Dubai come piattaforma di lancio per le nostre imprese, per aggredire il mondo e i mercati vicini”, ha dichiarato ad askanews a margine dell’inaugurazione del Dubai Hub for Made in Italy l’ambasciatore italiano presso gli Emirati Arabi Uniti Lorenzo Fanara.

L’ambasciatore ha tagliato il nastro insieme ad Helal Saeed Al Marri, direttore del dipartimento dell’Economia e membro del Consiglio Esecutivo di Dubai, segnando il primo passo dell’hub per il Made in Italy negli Emirati arabi uniti, gestito da Italiacampm, e che si propone come un ponte per le società italiane che vogliono espandersi in Medio Oriente, Nord Africa e Sud Est Asiatico e nell’ecosistema di business emiratino. “E’ molto importante avere Italiacamp a Dubai perché è un modo per sostenere il Sistema Italia – ha spiegato Fanara – abbiamo insieme la formazione, l’alta università, ma abbiamo anche le imprese, Confindustria con il pieno sostegno del governo italiano e dell’ambasciata italiana. E’ un modo per proiettare al meglio la nostra immagine e le nostre potenzialità e competenze” all’estero.

Bel tempo e caldo fino a sabato, poi un ciclone rovinerà l’1 maggio

Bel tempo e caldo fino a sabato, poi un ciclone rovinerà l’1 maggioRoma, 27 apr. (askanews) – Il caldo ci prova, la siccità del Nord-Ovest continua. In questi ultimi giorni le piogge sono state frequenti e anche intense, ma ancora una volta hanno evitato il secco Nord-Ovest: per quelle regioni assetate, all’orizzonte c’è però un’interessante novità. Nel frattempo, il caldo ci prova e porterà tra oggi e sabato temperature oltre i 30°C in Italia.

Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma il primo tentativo dell’Anticiclone Africano di portare connotati estivi in Italia. Ci riuscirà solo in parte, mentre scatenerà la canicola infernale in Andalusia con temperature di 12°C oltre la media del periodo. Nella regione di Siviglia sono attesi picchi di 38°C all’ombra, ad aprile, oltre ogni record registrato prima per questo mese. In Italia arriverà invece solo il bordo orientale di questa fiammata calda: sono attesi picchi di 30°C sulle Isole Maggiori, in particolare punte di 32°C all’ombra in Sardegna tra domani e dopodomani. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni, dunque, il tempo sarà bello e soleggiato ovunque salvo prime avvisaglie di cambiamento nella giornata di sabato al Nord.

Il cambiamento sarà importante, drastico e foriero di un’importante novità per il Nord-Ovest: da domenica 30 aprile arriverà tanta pioggia, per almeno 2 giorni, dal Piemonte alla Lombardia, dalla Valle d’Aosta alla Liguria, acqua fondamentale per i laghi, le falde idriche e la portata dei fiumi. Dobbiamo ricordare infatti che il Lago di Garda, ad esempio, ha raggiunto il livello più basso dal 1953, mentre la stagione invernale ha lasciato un deficit di neve sulle Alpi del 64%. Numeri allarmanti che continuano a sorprenderci da due anni, in negativo purtroppo: per questo, l’abbondante pioggia attesa tra domenica e lunedì 1 maggio sarà benvenuta al Nord-Ovest. Domenica 30 aprile una perturbazione atlantica raggiungerà l’Italia, causando l’approfondimento di un vortice sul Mar Ligure: le correnti umide meridionali porteranno piogge al Nord-Ovest, poi anche lungo tutto il versante tirrenico, Sardegna compresa; andrà meglio, in una prima fase, sul settore orientale italiano. Nella giornata dell’1 maggio questo vortice diffonderà precipitazioni localmente intense anche verso il resto del Centro-Nord, e poi via via anche verso il Sud.

Al momento, la tendenza meteo vede questo vortice in azione almeno fino a mercoledì 3 maggio, posticipando l’inizio di un’eventuale precoce fase calda estiva (come invece avvenne l’anno scorso con il caldo estremo che iniziò ai primi di maggio): più pioggia e meno caldo è un’equazione che ci piace, anche se purtroppo disturberà un altro periodo festivo lungo. Per l’estate opprimente ed asfissiante c’è ancora tempo, godiamoci queste temperature da clima ‘pre-riscaldamento globale’.

Almeno 15 siriani uccisi in Sudan. Emergency resta aperta con quattro strutture

Almeno 15 siriani uccisi in Sudan. Emergency resta aperta con quattro struttureRoma, 27 apr. (askanews) – Almeno 15 cittadini siriani sono stati uccisi durante scontri armati tra forze rivali in Sudan, ha confermato Bish al Shaar, l’incaricato d’affari dell’ambasciata siriana a Khartoum.

Il ministero degli Esteri siriano ha affermato in precedenza che l’Arabia Saudita, la Giordania e l’Algeria hanno fornito assistenza per l’evacuazione dei cittadini siriani dal Sudan che desideravano lasciare il paese. “Finora, 15 siriani sono stati vittime degli scontri a Khartoum. Non ci sono informazioni sui feriti. Tutti i membri della missione diplomatica stanno bene”, ha detto al Shaar all’emittente siriana Sham FM. Il diplomatico siriano ha spiegato che l’ambasciata, su indicazione del ministero degli Esteri del Paese, ha registrato dall’inizio degli scontri i cittadini che desiderano rientrare in patria. Ha notato che circa 30.000 siriani vivono nel territorio del Sudan. Gli scontri tra l’esercito regolare sudanese e le forze paramilitari sono scoppiati il 15 aprile dopo un lungo periodo di crescenti tensioni all’interno dell’esercito. Il numero delle persone uccise negli scontri ha raggiunto quota 459 e almeno altre 4.072 sono rimaste ferite, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità.

“Emergency ha quattro strutture attive in Sudan: oltre al Salam Centre” a Khartoum, “c’è un ambulatorio pediatrico in un campo profughi disastrato vicino Khartoum che ospita un milione di persone, a Maio ma abbiamo dovuto chiuderlo subito perché non era più sicuro né raggiungibile; poi si sono altri due ospedali pediatrici, a Port Sudan sul Mar Rosso e a Nyala, nel Darfur. A pieno regime è uno staff importante, 50 internazionali e circa 550 locali”. Lo afferma in un’intervista al Manifesto, Franco Masini, il medico a capo della missione di Emergency nel Paese. “Il problema è stato fin dall’inizio l’organizzazione del personale locale, una buona parte non poteva tornare a casa e così abbiamo creato una specie di accampamento dentro l’ospedale, con materassi dappertutto”, precisa. “Molti altri era impossibile andarli a prendere. Però sono loro che ci stanno dando un grande supporto e ci hanno chiesto di non chiudere, perché l’ospedale è fondamentale. Solo ieri abbiamo avuto tre casi che se non ci fossimo stati sarebbero finiti male. Ma visto che abbiamo ridotto il numero dei pazienti e che permangono rischi nello stare qui, ieri abbiamo lasciato la scelta di restare o partire ai singoli. Siamo rimasti in sette qui a Khartoum, tutti italiani, più una decina di internazionali tra Port Sudan e Nyala. Gli altri ora sono in viaggio verso la Germania”, spiega Masini. “Il timore”, ora, “riguarda le bande armate fuori controllo in cerca di soldi e bottini”, precisa ancora Masini. “Dal nostro responsabile della sicurezza sappiamo di irruzioni e razzie in alcune strutture del centro. È un corollario tipico in questi frangenti. E il disastro come sempre arriverà dopo, se e quando questa roba finirà: quelli che non hanno fatto i controlli né la terapia, quelli che non hanno potuto raggiungerci… Riorganizzare il lavoro sarà dura, peggio che dopo la pandemia. È una guerra questa”, conclude.

Bini Smaghi: il nuovo Patto di stabilità commissaria le politiche di bilancio dei Paesi indebitati

Bini Smaghi: il nuovo Patto di stabilità commissaria le politiche di bilancio dei Paesi indebitatiRoma, 27 apr. (askanews) – “Detto in parole povere, si tratta di un commissariamento della politica di bilancio dei Paesi ad alto debito, in particolare dell’Italia”. È aspro il giudizio che Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del board Bce, esprime in un’intervista a Repubblica sugli annunci della Commissione Ue sul Patto di Stabilità. “Non sarà un negoziato facile, a meno che i governi non accettino di cedere ulteriore sovranità fiscale”, sottolinea.

“La Commissione sostiene che con il nuovo sistema vi è una maggiore titolarità politica dei governi nazionali perché a questi è data facoltà di indicare i percorsi pluriannuali di risanamento”, spiega Bini Smaghi. “In realtà, questi percorsi dovranno essere coerenti con le traiettorie tecniche fornite dalla Commissione stessa: se il Paese non si adegua viene messo automaticamente in procedura per disavanzo eccessivo. I mercati potrebbero reagire negativamente”, commenta l’ex membro del board della Bce.

In Perù è stato dichiarato lo stato d’emergenza alle frontiere per bloccare i migranti

In Perù è stato dichiarato lo stato d’emergenza alle frontiere per bloccare i migrantiRoma, 27 apr. (askanews) – La presidente del Perù Dina Boluarte ha dichiarato lo stato di emergenza alle frontiere ed ha ordinato il dispiegamento dell’esercito per rafforzare i posti di blocco e bloccare i flussi di migranti.

Centinaia di migranti che si sono recati in Cile, principalmente da Haiti e dal Venezuela secondo le Nazioni Unite, stanno cercando di lasciare il Paese e sono bloccati da settimane al confine tra la città peruviana di Tacna (sud) e Arica, nel nord del Cile. Mentre il Cile inasprisce i controlli sull’immigrazione, molti affermano di voler tornare a casa o spostarsi più a nord, negli Stati Uniti. Il governo peruviano ha già inviato 200 poliziotti per rafforzare i valichi di frontiera nel tentativo di frenare la criminalità transnazionale. Ieri, la presidente Dina Boluarte ha dichiarato che i soldati saranno schierati per rafforzare la polizia ai valichi di frontiera con Cile, Bolivia, Brasile, Ecuador e Colombia. “La polizia nazionale manterrà il controllo dell’ordine interno con il sostegno delle forze armate”, ha detto ai giornalisti.

Il governo non ha specificato cosa comporterebbe lo stato di emergenza in termini di restrizioni alle libertà individuali e pubbliche, né per quanto tempo rimarrà in vigore.

Viminale: entro 20 giorni 850 nuovi posti per ridurre la pressione migratoria su Lampedusa

Viminale: entro 20 giorni 850 nuovi posti per ridurre la pressione migratoria su LampedusaMilano, 26 apr. (askanews) – “Sono partiti questa sera dall’hotspot di Lampedusa i primi 400 migranti. I trasferimenti proseguiranno domani e venerdì e riguarderanno altri 2.500 migranti. Queste operazioni sono effettuate grazie alla collaborazione della Marina militare, dell’Aeronautica militare, della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto”. Lo annuncia il Viminale che precisa: “Nell’arco dei prossimi venti giorni saranno attivati 850 nuovi posti di primissima accoglienza per una soluzione strutturale che consenta di ridurre la pressione migratoria sull’isola di Lampedusa e sulla Sicilia orientale”.