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Autore: Redazione StudioNews

“L’Infinito più o meno” di Francesco Renga e Nek Filippo Neviani

“L’Infinito più o meno” di Francesco Renga e Nek Filippo NevianiMilano, 9 mar. (askanews) – Due amici, due grandi voci unite per una brano emozionante e profondo che affronta il tema della paternità in tutte le sue sfumature. Renga e Nek lasciano il posto a Francesco e Filippo nel nuovo singolo “L’Infinito più o meno” (Epic/Sony Music), in radio e digitale dal 10 marzo. “Tu mi hai indicato stelle con la mano. Come se fosse una strada che non conoscevo. La notte vista da un treno, un terremoto leggero. Così forte che tremo ma che lo amo se con te”, cantano i due amici nel ritornello che entra subito in testa e nel cuore. Ma è solo l’inizio. Il brano (scritto da Edwyn Roberts, Cheope, Gianluigi Fazio, Alex “Raige” Vella e prodotto da Enrico Brun, Marco Paganelli) anticipa il nuovo progetto discografico condiviso. In attesa dell’evento celebrativo il prossimo 5 settembre all’Arena di Verona, a grande richiesta si aggiunge un altro imperdibile appuntamento live sabato 7 ottobre al Mediolanum Forum di Assago – Milano, per ripercorrere ancora una volta le incredibili carriere di due artisti che con la loro musica hanno segnato intere generazioni!
Inoltre, RENGA e NEK saranno impegnati in un tour nelle principali città italiane: 02 luglio – Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Roma. 07 settembre – Piazza della Loggia – Brescia. 11 ottobre – Teatro Augusteo – Napoli 12 ottobre – Teatro Team – Bari. 16 ottobre – Europauditorium – Bologna. 19 ottobre – Teatro Verdi – Firenze. 21 ottobre – Teatro Colosseo – Torino.
I biglietti per le nuove date sono disponibili in prevendita a partire dalle ore 16.00 di oggi, mercoledì 1° marzo, su www.ticketone.it e nei punti vendita abituali.
Le date live sono prodotte e organizzate da Friends & Partners. Il concerto al Mediolanum Forum di Assago (Milano) è realizzato in collaborazione con Showbees.

Geologo Lorenzo Benedetto vicepresidente Struttura Tecnica Nazionale

Geologo Lorenzo Benedetto vicepresidente Struttura Tecnica NazionaleRoma, 9 mar. (askanews) – Il Consiglio Direttivo della Struttura Tecnica Nazionale, Supporto delle Professioni Ordinistiche al Sistema di Protezione civile, ha eletto il geologo Lorenzo Benedetto Vice-Presidente. La struttura ha come scopo la coordinazione delle attività dei Consigli Nazionali per la gestione degli eventi emergenziali, con particolare riferimento a quelli indicati all’articolo 7 del Decreto Legislativo n.1 del 2018.
La STN – si legge nella nota – svolge tra l’altro, le attività di ricognizione del danno e dell’agibilità nonché le relative attività complementari a queste connesse, le attività di supporto geologico, geotecnico, cartografico ,tutte le ulteriori attività di supporto alla gestione tecnica delle emergenze nonché, di concerto con i sistemi ordinistici territoriali, attività di formazione e informazione sulla cultura della prevenzione e consapevolezza dei rischi.
“Ringrazio il Presidente Monaco e l’intero Consiglio per la fiducia accordatami – ha detto Lorenzo Benedetto -. Il contributo della Struttura Tecnica Nazionale al sistema di protezione civile sta assumendo sempre più rilievo su attività di supporto alle emergenze. Proprio in questi giorni stiamo attivando delle procedure di collaborazione con il Commissario delegato per l’emergenza Ischia, On. Giovanni Legnini, in modo particolare nella valutazione dell’impatto e del danno sui fabbricati interessati dagli eventi franosi avvenuti a Casamicciola Terme nel novembre scorso, per la definizione del rischio residuo e della pianificazione di emergenza”, conclude.

‘L’Europa alla sfida della disinformazione: #Giornalismo #IA #FakeNews’

‘L’Europa alla sfida della disinformazione: #Giornalismo #IA #FakeNews’

Incontro organizzato da Osservatorio TuttiMedia e Rappresentanza in Italia Commissione Ue

Roma, 9 mar. (askanews) – Affidabilità delle fonti, tecnologia sinergicamente utile all’informazione di qualità, lotta alla disinformazione condivisa. Queste le parole chiave emerse dall’appuntamento “L’Europa alla sfida della disinformazione: #Giornalismo #IA #FakeNews” organizzato dall’Osservatorio TuttiMedia e la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea l’8 marzo presso lo Spazio Europa a cui hanno partecipato i giovani dei Master di giornalismo LUMSA e LUISS.
Carlo Corazza (Direttore dell’ufficio del Parlamento EU in Italia) apre l’incontro ricordando che Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, ha dedicato questo 8 marzo alle donne che lottano per i diritti. “Siamo ad un anno dalle elezioni del parlamento europeo, cuore pulsante della democrazia e i cittadini vogliono che ciò avvenga in maniera corretta; infatti, l’88% vede le fake news come una minaccia. Contro la manipolazione dell’informazione serve un giornalismo robusto ed un’adeguata educazione. I giornalisti sono le prime sentinelle della democrazia liberale che mette al centro le libertà dell’uomo, ecco perché dobbiamo investire nella loro professionalità”.
Antonio Parenti (Capo della Rappresentanza Commissione Europea in Italia) fa gli auguri alle donne “vederne tante in sala è un bel segno per il futuro” ed entra nel vivo delle fake news con l’esempio della farina di grillo: “La commissione Eu dice che la farina di grillo non è dannosa alla salute e obbliga l’indicazione nelle etichette”. Rivolgendosi ai giovani in sala sottolinea: “Il vostro ruolo in quanto giornalisti è etico perché avete il compito di cercare le fonti attendibili che possono permettere una critica costruttiva alla politica. Siete i responsabili di un dibattito fondamentale per le nostre istituzioni. La bandiera europea è la bandiera dei diritti, e conto che lo sia per sempre”.
Carlo Chianura (direttore del Master Lumsa) ringraziando per l’iniziativa, sottolinea l’importanza del controllo delle fonti che deve essere costante e meticoloso in un ecosistema dei media completamente diverso. Gianni Riotta (direttore del Master Luiss) parla di informazione e disinformazione, due facce della stessa medaglia: “Oggi gli organismi europei istituiti per combattere la disinformazione si riuniscono a Roma, una buona notizia. Purtroppo ho constatato che i fondi a loro dedicati sono stati dimezzati, azione che non condivido”. Conclude sottolineando l’importanza della formazione, problema di oggi perché nelle redazioni non c’è più tempo per questo: “Le scuole sono l’unico luogo dove apprendere le competenze utili alla professione, che ha bisogno di credibilità e di un sistema che la sostenga”.
“Se l’informazione è un bene pubblico – ha detto Franco Siddi (presidente TuttiMedia) – bisogna pensare ad un sistema in cui l’intervento pubblico non deve trasformarsi in un assoggettamento, perché fare il giornalista significa lavorare in condizioni di indipendenza”.
Per Agnese Pini (direttrice QN) viviamo in un’epoca straordinaria perché “l’informazione non è più elitaria, ma c’è bisogno di educazione allo smartphone, di capitali e uomini che sappiano guidare il cambiamento così come è avvenuto per le altre rivoluzioni”. La direttrice conclude sull’importanza della differenza fra informazione e comunicazione, invitando i giovani alla verifica delle fonti.
Di nuove tecnologie a supporto del giornalismo parla Andrea Cristallini (Google): “Le applicazioni sono tante – sottolinea – ma noi lavoriamo per assistere e ottimizzare l’uso dei nuovi strumenti utili a contrastare le fake news e le discriminazioni di genere, ad esempio: la sinergia fra tecnologia e informazione porterà risultati per tutti”.
“Garantire l’affidabilità delle notizie che circolano in rete è priorità per gli editori mainstream – afferma Isabella Splendore (FIEG) -. Fake news e disinformazione proliferano laddove la qualità dell’informazione è bassa. L’informazione professionale di qualità è la diga contro le fake news, ma così come al giornalista viene affidata la funzione di antidoto contro i fenomeni quali polarizzazione e echo-chamber, è importante garantire la sostenibilità dell’industria editoriale”.
“Condividere le proprie idee in luoghi affidabili – precisa Costanza Andreini (Meta) – è importante per le persone che devono sentirsi sicure negli spazi che usano. Ecco perché siamo in prima linea contro la disinformazione e aperti a strumenti di regolamentazione. Il fact-checking è essenziale, noi gestiamo miliardi di contenuti cercando di ridurre la visibilità di quelli non appropriati o falsi”.
Di coscienza della disinformazione parla Claudia Mazzola (direttrice ufficio studi della Rai): “La media literacy, l’alfabetizzazione servono per creare la coscienza della disinformazione”. Per Luigi Rancilio (Avvenire) i giornalisti devono inseguire la verità anche contro i dinosauri che scoraggiano, l’unico modo per vincere è essere credibili.
Il consiglio di Leonardo Panetta (corrispondente Mediaset da Bruxelles) ai giovani in sala è di costruire una rete di amicizie con le quali verificare le notizie perché le fake news possono incidere profondamente nelle decisioni politiche, come avvenuto per la Brexit.
Il professor Derrick de Kerckhove (direttore scientifico TuttiMedia) conclude sulla crisi epistemologica e antropologica in atto: “Gli esseri umani stanno per delegare alle macchine la loro caratteristica distintiva, cioè il pensiero. Nella tempesta attuale si cerca aiuto nell’IA che si presenta come una soluzione per il controllo sulla verifica dei fatti, per la traduzione linguistica, per il reporting automatizzato e per la personalizzazione. Le tecnologie però non sono ancora pronte o sufficientemente mature, perché non possono andare a sostituire la capacità e il senso critico del giornalista in quanto umano, come mi ha risposto anche lo stesso ChatGPT”.
“Lavorare in un ufficio stampa di un’istituzione come è capitato a me – dice Adriano Addis (Press & Media EU) – non è un’ambizione comune fra i giovani aspiranti giornalisti, io non lo sono. In questo contesto voglio invitare i giovani in sala a considerare la rivoluzione che c’è stata nel mondo delle istituzioni rispetto al giornalismo. L’invasione della Crimea (2014) fa da spartiacque. Inizia l’interesse per la disinformazione, l’Europa capisce che bisogna agire e che si deve raccontare, ha bisogno di giornalisti”.
“Un Paese senza visione non ha futuro – dice in conclusione Maria Pia Rossignaud (vicepresidente dell’Osservatorio TuttiMedia) – oggi, invece abbiamo tracciato possibili percorsi che da idee possono trasformarsi in pratiche di successo per i giornalisti ed il mondo dei media”.

Fiere, alleanza Milano-Parma per l’agroalimentare: nasce “campione europeo”

Fiere, alleanza Milano-Parma per l’agroalimentare: nasce “campione europeo”Milano, 9 mar. (askanews) – Dopo oltre due anni di discussioni, stop and go, è stato raggiunto l’accordo tra Fiera Milano e Fiere di Parma per la nascita di una piattaforma fieristica unica dedicata all’agroalimentare che ha in Cibus e Tuttofood le manifestazioni cardine. Con il via libera dal consiglio di amministrazione di Fiera Milano, infatti, stata finalizzata la partnership con l’ente di Parma, la cui assemblea aveva dato già la sua approvazione lo scorso 7 marzo. In questo modo nasce un “campione fieristico europeo” in grado di competere con le due grandi manifestazioni di riferimento, quella di Anuga in Germania e quella di Sial in Francia, dopo anni di concorrenza interna tra i due eventi dedicati al food and beverage.
L’accordo prevede un aumento di capitale di Fiere di Parma per un ammontare di 16,5 milioni di euro riservato a Fiera Milano, che entra con una quota del 18,5%, diventando di fatto il secondo azionista privato dell’ente fieristico parmense. Fiera Milano, dal canto suo, conferirà a Parma il ramo d’azienda relativo alla manifestazione Tuttofood, che continuerà a essere organizzata nei padiglioni del polo espositivo di Rho e che prenderà il nome di “Tuttofood powered by Cibus”.
In seguito all’aumento di capitale, i soci di Fiere di Parma diluiranno le rispettive partecipazioni. Nel nuovo assetto Crédit Agricole Italia si confermerà primo socio col 26,44% (prima dell’operazione deteneva il 34,42%), poi Fiera Milano, a seguire i soci pubblici Comune e Provincia di Parma col 15,97% ciascuno (dal precedente 19,58%), Camera di Commercio al 9,78% (dal 12%), Unione parmense degli industriali, con una quota del 6,88% (era dell’8,44%) e la Regione Emilia Romagna al 4,15% (dal 5,08%).
Il nuovo consiglio di amministrazione dovrebbe essere composto da nove membri di cui quattro espressi dai soci pubblici cui spetta la nomina del presidente e cinque dai soci privati. A Fiera Milano toccherà esprimere due consiglieri di cui, a quanto si apprende, uno dovrebbe essere il presidente Carlo Bonomi, che è anche presidente di Confindustria. Uno dei nodi nel “faticoso percorso” che ha portato all’accordo, oltre alla valutazione di Tuttofood, è stata proprio la governance. I soci pubblici, a tal proposito, hanno sottoscritto un patto di sindacato ampliato alla Camera di Commercio e inserito nello statuto alcune clausole che blindano le decisioni più rilevanti a partire dalla modifica dello statuto che potrà avvenire in un’assemblea straordinaria con l’85% delle azioni favorevoli, “una blindatura notevole perchè per avere l’85% si devono mettere d’accordo sia pubblico che privati” aveva sottolineato l’assessore all’Sviluppo economico della Regione Emilia Romagna, Vincenzo Colla in una recente audizione. Si consolida, inoltre, un accordo tra i soci privati che hanno guidato la società Ducale negli ultimi 14 anni la quale, da ora, gestirà entrambe le manifestazioni con il partner storico di Cibus, Federalimentare, che detiene il 50% della manifestazione di Parma. L’operazione prevede inoltre che Fiera Milano partecipi alla governance di Fiere di Parma supportando i soci privati e pubblici nel valorizzare l’esecuzione del piano industriale delle manifestazioni, oltre a fornire servizi a Fiere di Parma relativamente alla manifestazione “Tuttofood powered by Cibus”.
Fiere di Parma dal canto suo sottolinea come l’operazione seppure di natura industriale, abbia “risvolti inevitabilmente politici, fortemente voluta non solo da tutti i soci di Fiere di Parma e da Fiera Milano, ma anche sollecitata dai diversi soggetti coinvolti nella promozione del made in Italy agroalimentare, dai ministeri degli Affari esteri, delle Imprese e del made in Italy, dell’Agricoltura e dall’Agenzia Ice.
Operativamente, la nuova piattaforma fieristica vedrà Tuttofood posizionato come evento internazionale che punta a diventare un riferimento per gli espositori provenienti dai Paesi leader nel comparto agroalimentare, mentre Cibus a Parma si qualificherà come un evento iconico per il made in Italy alimentare e per i suoi territori. Nel primo caso la manifestazione, che resta biennale, verrebbe spostata a ottobre, mentre Cibus, con lo slot di maggio libero negli anni dispari, potrebbe diventare annuale.
“La nostra visione è ambiziosa: creare un sistema delle fiere italiane, coordinate tra loro, che mantenga l’attenzione al territorio ma diventi più forte e attrattivo per gli operatori esteri. È il momento per far sì che le nostre filiere industriali trovino in Italia la loro casa e che siano sempre meno incentivate a rivolgersi a manifestazioni fieristiche estere”, ha commentato l’amministratore delegato e direttore generale di Fiera Milano, Luca Palermo, che non ha escluso “la possibilità di realizzare ulteriori sinergie” per gli eventi non food. “Non dimentico quando in piena pandemia nell’autunno 2020, Giampiero Maioli, ceo di Credit Agricole Italia, Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera Milano, Carlo Bonomi presidente di Fiera Milano e il nostro Ceo Antonio Cellie mi parlarono di questa loro visione di unire le due piattaforme dell’agroalimentare italiano come da tanti anni tutti gli operatori auspicavano, – ha ricordato Gino Gandolfi, presidente di Fiere di Parma – per valorizzare sempre di più e in modo coordinato le produzioni tipiche del made in Italy, e coinvolgendomi, diedero vita al progetto che oggi si realizza. Sono anche convinto che l’ingresso nel capitale sociale di Fiere di Parma del principale operatore fieristico italiano produrrà altre significative e fruttuose sinergie”.
Soddisfazione è stata espressa anche dai soci pubblici di Fiere di Parma a partire dal sindaco, Michele Guerra che ha parlato di “un passaggio storico che schiude prospettive di crescita molto rilevanti nel contesto socio-economico e fieristico in cui ci troviamo. Parma è compatta e pronta ad accompagnare con responsabilità e coscienza questo nuovo percorso”.”Per la prima volta tutti i soci pubblici si sono alleati e hanno siglato un patto forte e vincolante volto a tutelare il territorio e Cibus – ha aggiunto Andrea Massari, presidente della Provincia di Parma – Sono stati mesi di confronti intensi con l’unico scopo di lavorare per il bene comune e il futuro della nostra straordinaria terra”. Per Vincenzo Colla, assessore allo Sviluppo economico di Regione Emilia Romagna si tratta di “un’operazione espansiva per catalizzare gli espositori e i visitatori, mettendo a sistema l’agroalimentare italiano e non solo. Vogliamo rafforzare la ‘Food valley’ a beneficio di tutta la Regione e del Paese”.

Nissan X in 1, il nuovo approccio a sviluppo motori elettrificati

Nissan X in 1, il nuovo approccio a sviluppo motori elettrificatiMilano, 9 mar. (askanews) – Nissan presenta X-in-1, il nuovo approccio allo sviluppo di propulsori elettrificati per rendere i motori Nissan 100% elettrici e e-Power ancora più competitivi grazie alla condivisione e modularità dei loro componenti principali.
Con X-in-1, entro il 2026 i costi di sviluppo e produzione si ridurranno del 30% rispetto al 2019 e il costo dei modelli Nissan e-POWER sarà pari al costo dei modelli con motore termico tradizionale. Inoltre, l’adozione di batterie allo stato solido a partire dal 2028 – che costeranno la metà e si ricaricheranno in un terzo del tempo rispetto alle batterie attuali – garantirà a Nissan un ulteriore vantaggio competitivo.
X-in-1 è frutto dell’esperienza Nissan nei motori elettrici, maturata a partire dal 2010 – anno di lancio di Leaf – e messa a supporto dei successivi sviluppi di tecnologie di elettrificazione, che hanno portato al lancio di e-POWER nel 2016, di fatto un elettrico senza spina, con un motore elettrico che muove le ruote della vettura e un motore termico che produce energia.
Nissan ha realizzato un prototipo di propulsore 100% elettrico denominato 3-in-1, costituito da 3 componenti: motore, inverter e riduttore, e un prototipo di e-Power denominato 5-in-1, costituito da 5 componenti: motore, inverter, riduttore, generatore e moltiplicatore. I principali vantaggi offerti del nuovo approccio X-in-1 sono: maggiore efficienza produttiva; possibilità di utilizzare la stessa linea di produzione; motori più leggeri e meno ingombranti; riduzione di terre rare all’1% del peso.
, ha dichiarato: “Grazie all’esperienza e al know-how acquisiti in oltre un decennio nello sviluppo e nella produzione di tecnologie di elettrificazione, continueremo ad offrire ai nostri clienti prodotti innovativi e di qualità, favorendo la diffusione della mobilità elettrica e dei modelli e-Power”, afferma Toshihiro Hirai, Senior Vice President, responsabile dello sviluppo ingegneristico dei propulsori elettrici e degli EV.
Con il piano Ambition 2030, Nissan conta di lanciare 27 nuovi modelli elettrificati, di cui 19 nuovi veicoli 100% elettrici, entro il 2030.

Vino, l’Azienda agricola Ricci Curbastro diventa società benefit

Vino, l’Azienda agricola Ricci Curbastro diventa società benefitMilano, 9 mar. (askanews) – Da marzo 2023, l’azienda agricola Ricci Curbastro di Capriolo (Brescia) diventa società benefit, integrando nel suo nuovo statuto, oltre agli obiettivi di profitto, quello di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Lo ha annunciato Equalitas, società proprietaria dell’omonimo standard di certificazione della sostenibilità in ambito vitivinicolo, di cui è presidente lo stesso Riccardo Ricci Curbastro.
“Il passaggio va di pari passo con il proprio approccio sostenibile, aggiungendo così alla propria missione a lungo termine, la creazione di valore condiviso” si legge in una nota, dove si precisa che la Cantina bresciana si aggiunge così a Salcheto e a Feudi San Gregorio, che hanno già fatto questa scelta.
“Il numero di organizzazioni certificate ai sensi dello Standard SOPD Equalitas che hanno modificato il proprio statuto, diventando società benefit, continua così la sua crescita, sulla scia dell’accordo sancito a luglio 2021 tra Equalitas e Assobenefit, associazione nazionale per le società benefit” prosegue il comunicato, spiegando che l’accordo ha l’obiettivo “di promuovere lo sviluppo in Italia di società benefit e sostenibili nel comparto vitivinicolo attraverso iniziative congiunte di formazione e sensibilizzazione destinate a quelle imprese che vogliano assumere un orientamento coerente con il modello di business benefit, adottando allo stesso tempo lo standard di sostenibilità messo a punto da Equalitas”.

Tirreno-Adriatico, Roglic vince a Tortoreto, Kamna in azzurro

Tirreno-Adriatico, Roglic vince a Tortoreto, Kamna in azzurroRoma, 9 mar. (askanews) – Lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) ha vinto la quarta tappa della 58^ Tirreno-Adriatico Crédit Agricole, la Greccio-Tortoreto di 218 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) e Adam Yates (UAE Team Emirates). Ganna si stacca nel finale, il tedesco Lennard Kämna (Bora – Hansgrohe) è la nuova Maglia Azzurra di leader della Classifica Generale. “Il nostro piano oggi era vincere la tappa ma non ero la prima opzione. La caduta di Wout ha cambiato le carte in tavola ma sono riuscito a farcela. E’ bello vincere, soprattutto dopo i recenti infortuni”. Così Roglic al traguardo.
La Maglia Azzurra Lennard Kämna, subito dopo l’arrivo, ha detto: “Ad essere onesto ho sottovalutato questa tappa stamattina. Non pensavo che la salita finale fosse così dura ma già durante il primo giro ho avuto la sensazione di poter prendere la maglia a Ganna. Ho lottato tanto per ottenerla e domani farò altrettanto per difenderla anche se so che sarà molto complicato”.

A “Sono ancora vivo” Premio Eurimages al Cartoon Movie di Bordeaux

A “Sono ancora vivo” Premio Eurimages al Cartoon Movie di BordeauxRoma, 9 mar. (askanews) – “Sono ancora vivo” (I’m Still Alive) ha vinto il Premio Eurimages per la coproduzione alla 25esima edizione del Cartoon Movie di Bordeaux. Il premio è attribuito a un progetto di animazione in fase di sviluppo considerato eccezionale sul piano artistico e destinato a essere realizzato come coproduzione.
Il premio del valore di 20.000 euro è stato assegnato da Simon Crowe (SC Films International – Regno Unito), Elena Kotova (Eurimages) e Pierre Mazars (Charades – Francia) che componevano la giuria di quest’anno e che ha valutato il progetto creativamente audace e coraggioso.
“Sono ancora vivo”(I’m Still Alive) che avrà la regia di Roberto Saviano, è tratto dall’omonima graphic novel a firma di Saviano e da Asaf Hanuka, uno dei disegnatori israeliani – nel team di Valzer con Bashir. Il film è una coproduzione internazionale Mad Entertainment e Lucky Red (Italia), GapBusters (Belgio) e SIPUR (Israele). Il film è scritto dallo stesso Saviano con Alessandro Rak, Filippo Bologna, Stefano Piedimonte.

Temporary Shop, degustazioni e omaggi: Caffitaly corre a Stramilano 2023

Temporary Shop, degustazioni e omaggi: Caffitaly corre a Stramilano 2023

Sponsor alla manifestazione podistica che il 19 marzo animerà il capoluogo lombardo

Roma, 9 mar. (askanews) – Caffitaly, l’azienda italiana che, con il suo sistema unico che combina perfettamente la tecnologia di macchina e capsule, porta in tazza un’esperienza di gusto mai provata prima, si appresta a tagliare un nuovo, inedito traguardo: quello della cinquantesima edizione della Stramilano, la manifestazione podistica nata nel 1972 che ogni primavera chiama a raccolta migliaia di professionisti, appassionati e curiosi nelle vie del capoluogo lombardo, in programma domenica 19 marzo.
Caffitaly sarà infatti sponsor ufficiale, nonché unico fornitore di caffè, del seguitissimo evento sportivo, a cui parteciperà con un vero e proprio Temporary Shop, allestito all’interno del Villaggio in Piazza Duomo, degustazioni e sorprese per podisti e visitatori.
Qui, infatti, dall’11 al 19 marzo, sarà possibile scoprire, gustare e acquistare l’ampia e variegata gamma di caffè e bevande calde di Caffitaly e dei produttori partner (Caffè Borbone, Caffè Cagliari, Chicco D’Oro, Kimbo per i caffè, e Foodness, Ricola e Twinings per le bevande), comprese le proposte più innovative. A partire da I Funzionali Caffitaly System, i caffè capaci di coniugare gusto e benessere psico-fisico: le loro ricette esclusive, infatti, combinano pregiate miscele a vitamine e minerali per contribuire all’equilibrio di corpo e mente. Come DIFESA, il caffè arricchito con Zinco, Vitamina B6 e Wellmune® per un sistema immunitario forte e sano, e GENTILE, il caffè decerato dal gusto ricco ma delicato per lo stomaco, a cui presto si aggiungerà una terza, innovativa referenza. Comun denominatore: il sistema brevettato di Caffitaly capace di esaltare al meglio il gusto e l’aroma dei migliori caffè e delle migliori bevande calde. E ad attendere i visitatori del Temporary Shop Caffitaly, non solo un caffè straordinario, con una crema alta, corposa e persistente, ma anche una speciale promozione e un omaggio da gustare nei Caffitaly Shop meneghini.
“Siamo entusiasti di sostenere la Stramilano, soprattutto in questo anniversario così speciale. Ne condividiamo innanzitutto lo spirito e i valori: per raggiungere i livelli più alti la corsa richiede passione, dedizione e impegno continuo; gli stessi che ogni giorno guidano le persone di Caffitaly nelle attività di R&D e produzione per realizzare macchine sempre più performanti e il miglior caffè monodose del mercato – racconta Marta Colombo, Direttrice Marketing di Caffitaly. La Stramilano sarà poi per noi una grande occasione per rafforzare il nostro legame con il territorio: la città di Milano, che ospita tre dei nostri Caffitaly Shop, e l’intera regione, dove siamo presenti con lo stabilimento di Capriate San Gervasio”.

Negoziati d’associazione all’Ue, San Marino al rush finale

Negoziati d’associazione all’Ue, San Marino al rush finaleRoma, 9 mar. (askanews) – San Marino si prepara al rush finale per l’accordo di associazione all’Unione europea, che rappresenta per il Titano un’opportunità di accedere al mercato unico con una “perfetta equivalenza” con i paesi membri, pur mantenendo lo status di terzo rispetto al raggruppamento. L’ha spiegato oggi ad askanews il segretario di Stato agli Esteri Luca Beccari, che ha incontrato a Roma gli ambasciatori dei paesi Ue accreditati a San Marino.
“È un incontro che abbiamo organizzato con gli ambasciatori di tutti i paesi europei accreditati a San Marino, quindi un momento per affrontare il tema del negoziato che San Marino sta conducendo con l’Unione europea per un accordo di associazione e, più in generale, il piano dei rapporti tra San Marino e Unione Europea alla luce di quelle che sono più comunque le sfide di oggi che vanno al di là della partecipazione o meno al mercato unico”, ha spiegato Beccari.
L’Ue ha aperto percorsi negoziali per accordi d’associazione per tre piccoli paesi europei: San Marino, Monaco e Andorra. Il processo, a quanto ha spiegato lo scorso anno il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic, dovrebbe essere portato a termine entro l’anno. Per San Marino – ha spiegato Beccari – questa è “l’opportunità di essere integrato nel mercato unico in condizione di perfetta equivalenza rispetto a un paese membro pur mantenendo una condizione di stato terzo”. Per dirla in altre parole, ha continuato, è “un compromesso rispetto all’adesione che scompone e manda avanti in questo momento la parte pratica, quindi il meccanismo del Mercato unico, e lascia in sospeso quella politica relativa alla partecipazione piena all’Unione europea nei suoi organismi”.
Si tratta di un percorso che consente a uno stato di piccole dimensioni come San Marino di accedere a una procedura alternativa al percorso d’adesione che avrebbe comportato tempi lunghi e notevoli difficoltà.
In questo percorso, l’Italia ha avuto un ruolo d’impulso in una prima fase. “L’Italia ha avuto un ruolo fondamentale all’inizio di questo percorso perché è stato con un forte impulso italiano tra il 2014 è il 2015, è un particolare l’Italia era rapprensentata a Bruxelles da (Federica) Mogherini nel ruolo di responsabile del SEAE (Servizio europeo per l’azione esterna, ndr.), che ha di fatto creato le condizioni, insieme poi alla collaborazione anche di Spagna e Francia, per l’avvio di questo negoziato. Ma devo pure dire: l’apporto italiano è stato fondamentale”.
Da quel momento in poi – ha continuato Beccari – “l’Italia ha sempre accompagnato da un punto di vista di supporto percorso di San Marino, che però sul piano negoziale è stato autonomo rispetto all’Unione europea. Oggi forse il rush finale, laddove ci sono delle questioni politiche magari di più difficile soluzione, potrebbe richiedere ancora uno sforzo per la conclusione, che vedrà probabilmente fare entrare in campo l’elemento politico, cioè rendere possibile che a volte non è possibile sulla carta”.