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Autore: Redazione StudioNews

Confagricoltura e Assoverde rilanciano i benefici dei parchi

Confagricoltura e Assoverde rilanciano i benefici dei parchiMilano, 18 mar. (askanews) – Incrementare i parchi urbani per migliorare la qualità dei nostri centri abitati, creare lavoro stabile e qualificato, generare salute. È il tema del convegno “La cura del verde: occupazione, investimenti e sviluppo”, organizzato da Assoverde e Confagricoltura, in collaborazione con l’Unione industriali di Napoli, martedì 21 marzo in occasione della “Giornata internazionale delle foreste”, istituita dall’Onu proprio nel giorno in cui inizia la primavera.
Un importante momento di confronto fra agronomi, botanici e paesaggisti, amministratori, cittadini, rappresentanti di categoria e operatori del verde. E’ la prima tappa regionale del “Libro Bianco del Verde”, la pubblicazione edita per il secondo anno da Assoverde e Confagricoltura per fare il punto sullo stato di salute, l’utilità e le buone pratiche nella gestione del patrimonio verde nelle nostre città. Appuntamento nella sede dell’Unione industriali di Napoli, piazza dei Martiri 58, dalle 9.30 – 14.00.
I numeri contenuti nel “Libro bianco del verde”, del resto, sottolineano con chiarezza l’importanza della ‘foresta urbana’. Una ricerca svolta su 14 città italiane riporta che un ettaro di foresta urbana può rimuovere mediamente 17 kg/anno di polveri sottili e ben 12 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
Le aree naturali protette ed il verde pubblico – nei 107 comuni capoluogo di provincia e città metropolitana – si estendono su quasi il 20% della superficie complessiva italiana. Le aree verdi presentano, nel complesso, un continuo aumento delle superfici complessive, anche se molto ridotto: in media dello 0,4%all’anno dal 2015 (0,6% nei capoluoghi metropolitani).
Per queste ragioni – sottolineano Confagricoltura e Assoverde – è importante che le amministrazioni pubbliche s’impegnino a promuovere lo sviluppo e il mantenimento del verde urbano. Non è un costo, ma una grande opportunità da sviluppare con il supporto multidisciplinare in relazione alle diverse funzioni che svolge sotto molti aspetti: sociali, ambientali, economici e per la salute dei cittadini.
L’obiettivo di Confagricoltura e Assoverde, che con questa edizione del Libro Bianco del Verde, in collaborazione con il CREA e l’Istituto Superiore di Sanità, ha coinvolto medici, psicologi, ricercatori, docenti universitari, tecnici, referenti delle amministrazioni professionisti e aziende del settore del verde, è quello di definire e promuovere un percorso certificato di ‘Parco della Salute’.

Ponte Stretto, Calderoli: non è una marchetta, darà ricchezza

Ponte Stretto, Calderoli: non è una marchetta, darà ricchezzaRoma, 18 mar. (askanews) – Il ponte sullo Stretto di Messina “non tradisce affatto le nostre radici ideologiche. È semplicemente il segno dell’interesse del Nord per lo sviluppo del Mezzogiorno”. Lo ha detto Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e l’Autonomia, intervistato dalla Stampa.
“Qualcuno – ha precisato l’esponente della Lega – potrebbe vederlo come una marchetta, ma non lo è. Può dare lavoro, ricchezza, risolverebbe il problema dell’insularità della Sicilia. E se cresce il Pil del Sud, il primo a guadagnarci è il Nord”.

Libri, “Non me ne frego” presentato a Milano da Vittorio Feltri

Libri, “Non me ne frego” presentato a Milano da Vittorio FeltriMilano, 18 mar. (askanews) – Presentazione meneghina per “Non me ne frego. La crisi delle democrazie occidentali (e Giorgia Meloni non c’entra)”, Male edizioni. Lunedì 20 marzo alle 18 si tiene “un dialogo contro la noia del politicamente corretto con Vittorio Feltri” al Centro Brera (via Marco Formentini 10).
Si discute di un vero caso editoriale, l’ultimo libro di Massimiliano Lenzi – giornalista, scrittore e autore tv – e della necessità di un’informazione (soprattutto in Italia ma non solo) meno equivicina al Potere e più equidistante.
Partecipa lo storico Giordano Bruno Guerri, che nel suo intervento contenuto a chiusura del volume si domanda “se l’imposizione della correttezza è democratica”. Ci si interroga sul rischio di una limitazione delle libertà, a cominciare dalla libertà di opinione, a causa del dilagare del politicamente corretto e della cancel culture. Partecipa all’evento oltre a Lenzi, Feltri e Guerri, anche la giornalista Marta Ottaviani.

Il Wyoming è il primo stato Usa a vietare la pillola abortiva

Il Wyoming è il primo stato Usa a vietare la pillola abortivaRoma, 18 mar. (askanews) – Il Wyoming è diventato il primo stato Usa a vietare l’uso o la prescrizione di pillole abortive dopo che il governatore, Mark Gordon, ha firmato il disegno di legge che è stato approvato dal parlamento federale controllato dai repubblicani all’inizio di questo mese.
Il punto cruciale del testo è la disposizione che rende illegale “prescrivere, dispensare, distribuire, vendere o utilizzare qualsiasi droga allo scopo di procurare o eseguire un aborto”.
Sono esentate dal divieto le cosiddette pillole del “giorno dopo”, farmaci contraccettivi prescritti dopo il rapporto sessuale ma prima che possa essere confermata una gravidanza.
La misura prevede anche un’esenzione per qualsiasi trattamento necessario a proteggere una donna “da un rischio imminente che mette in serio pericolo la sua vita o la sua salute”, nonché qualsiasi trattamento di “aborto spontaneo secondo le linee guida mediche attualmente accettate”.
La violazione del divieto deve essere trattata come un reato penale, punibile con un massimo di sei mesi di carcere e una multa fino a 9.000 dollari.
Il governatore ha anche affermato di aver approvato l’emanazione, senza la sua firma, di un disegno di legge separato approvato dai legislatori statali per vietare le procedure convenzionali di aborto tranne quando necessario per proteggere la salute e la vita della madre, o in caso di stupro o incesto. L’eccezione è anche consentita per interrompere una gravidanza se i medici determinano che vi è un’anomalia letale del feto.

Prato, da oggi al via l’11 edizione del festival “un Prato di libri”

Prato, da oggi al via l’11 edizione del festival “un Prato di libri”Roma, 18 mar. (askanews) – Una ventata di storie, avventure e fantasia sta per soffiare su Prato e provincia. E’ l’11ma edizione di ‘un Prato di libri’, il festival della lettura per bambini e ragazzi organizzato nella città toscana fino al 2 aprile.
Letture animate, incontri con gli autori, spettacoli, laboratori ed eventi ispirati all’arte di raccontare storie compongono un calendario di oltre 70 appuntamenti in programma in diversi luoghi dell’area pratese – da Palazzo Banci Buonamici alle biblioteche del territorio, dal teatro Politeama alle scuole, dal Centro Pecci alle piazze cittadine, da Palazzo Datini al Museo del Tessuto – tutti uniti dall’intento di avvicinare i più piccoli allo straordinario mondo dei libri: un mondo che non conosce barriere e vince ogni noia.
‘Tessere la tela delle relazioni’ il tema della 11ma edizione del festival, animato come sempre dalla passione dei volontari che rappresentano il cuore pulsante della manifestazione e realizzato con la collaborazione di Regione Toscana, Provincia di Prato e dei sette Comuni dell’area pratese, oltre che di numerosi partner.
Ma la tela di ‘un Prato di libri’ non sarà solo simbolica: domani 19 marzo in piazza delle Carceri sarà creata una grande ‘pezza’, lunga oltre 100 metri, mettendo insieme le porzioni di tessuto decorate dai bambini delle scuole di Prato e provincia: un simbolo delle relazioni tra tutte le realta’ scolastiche del territorio.

Tajani incontra rappresentanti italiani in Croazia e Slovenia

Tajani incontra rappresentanti italiani in Croazia e SloveniaRoma, 17 mar. (askanews) – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha incontrato oggi, nel corso della sua missione in Croazia e Slovenia, i rappresentanti della comunità italiana, a cui ha assicurato “il sostegno del governo”.
“A Zagabria incontro con l’onorevole Radin e Maurizio Tremul, Presidente dell’Unione Italiana. A Lubiana con l’onorevole Žiža – ha riferito il ministro su Twitter – li ho ringraziati per l’impegno a tutela dei diritti e dell’identità degli italiani. La Comunità nazionale italiana in Croazia e Slovenia può contare sul sostegno del governo”.

Luiss, via alla quarta edizione del Master in Cybersecurity

Luiss, via alla quarta edizione del Master in CybersecurityRoma, 18 mar. (askanews) – È stata inaugurata a Roma la quarta edizione del Master in Cybersecurity: politiche pubbliche, normative e gestione dell’Università Luiss Guido Carli, concepito in sede internazionale per offrire una formazione avanzata sul tema della sicurezza informatica.
“Per costruire un Master ben fatto in cybersecurity – ha detto ad askanews la vicepresidente della Luiss, Paola Severino – occorre mettere insieme tante competenze: quella economica, quella giuridica, quella politologica, quella filosofica e quella etica. Noi in questo Master abbiamo cercato di costruire tutte queste capacità, perciò abbiamo creato qualcosa di innovativo, che ha trovato un grande apprezzamento”.
Quello della protezione dei dati è un tema chiave sia per le aziende sia per gli utenti che hanno bisogno di essere protetti da potenziali attacchi informatici. Per questo oggi quella del Cybersecurity specialist è una delle figure digitali più richieste e alla presentazione del Master, oltre al direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale Bruno Frattasi, era rappresentato anche il ministero dell’Università e della Ricerca.
“L’iniziativa di oggi, il Master che la Luiss organizza, così come altre iniziative in ambito universitario – ci ha detto Marcella Panucci, capo di gabinetto del Miur – sono di fondamentale importanza per garantire non soltanto l’alfabetizzazione, am anche un alto livello di specializzazione, che ci consenta come Paese di affrontare queste minacce e questi rischi in maniera solida e strutturale”.
Le figure specilzzate in sicurezza informatica in Italia sono poche, oltre il 70% delle aziende fatica a trovarle e ogni anno, nell’arco dei primi quattro mesi del Master, il livello di occupabili è pari al 100%.
“Ecco come – ha concluso la professoressa Severino – nell’offerta formativa della Luiss, noi diamo una grande rilevanza a questo tipo di corsi: perché interdisciplinari, perché hanno una caratura internazionale, e perché sono molto apprezzati per l’uscita dei nostri diplomati, che possono accedere al mondo del lavoro in maniera molto qualificata”.
La classe 2023 del Master è formata da 74 studenti, di cui circa il 50% donne, tra neolaureati e professionisti provenienti da vari settori.

Autonomia, Calderoli: unità Italia in Costituzione non nella realtà

Autonomia, Calderoli: unità Italia in Costituzione non nella realtàRoma, 17 mar. (askanews) – “Oggi è la giornata dell’Unità d’Italia e sarebbe giusto e doveroso festeggiarla, e vorrei farlo anch’io, ma purtroppo sono costretto ad utilizzare il condizionale, perché se dovessimo festeggiarla veramente questa unità, allo stato attuale, festeggeremmo un qualcosa che è solo scritto in Costituzione, un qualcosa auspicato da tutti e in primis dal sottoscritto, ma un qualcosa che purtroppo non esiste nella realtà dei fatti, nella realtà di tutti i giorni”. Lo afferma in una nota il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli.
“Qualunque tipo di parametro di riferimento possa essere utilizzato, dal Pil, dall’occupazione, fino ai servizi erogati ai cittadini, qualunque di questi parametri – spiega Calderoli – testimonia una dicotomia del Paese, peraltro una divisione del Paese non solo per due ma per tre, per quattro o per cinque. Perché l’unitarietà non esiste non solo su un asse nord-sud ma non esiste neppure in termini di diritti sociali nemmeno su assi diversi come le periferie rispetto ai centri delle grandi città, alle zone di montagne, all’insularità, ancora di più nelle piccole isole, o nelle aree marginali del Paese, e questo credo sia sotto gli occhi di tutti”.
“Va bene festeggiare il principio dell’unità nazionale ma oggi – sostiene l’esponente della Lega – bisogna dargli finalmente un’attuazione, cosa che io intendo fare utilizzando l’autonomia differenziata regionale, avendo soprattutto come obiettivo proprio l’unitarietà, ovvero che i diritti civili e sociali debbano essere garantiti a tutti su tutto il territorio nazionale”. (Segue).

Covid, Rezza: impatto clinico basso, situazione positiva

Covid, Rezza: impatto clinico basso, situazione positivaRoma, 17 mar. (askanews) – “Questa settimana si assiste a un’ulteriore lieve diminuzione dei casi di covid-19 nel nostro Paese. Il tasso di incidenza si fissa a 40 casi per 100.000 abitanti, anche l’Rt tende leggermente a scendere, siamo a 0,94 quindi al di sotto della soglia epidemica. Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva è rispettivamente al 4,3 e all’1 per cento: quindi diminuisce ulteriormente il tasso di occupazione dei posti di area medica mentre resta stabile, a bassi livelli, la terapia intensiva. Dunque la situazione epidemiologica sembra evolvere in senso positivo e l’impatto clinico sembra essere molto basso”. Così, il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, nel consueto video settimanale a commento dei dati del monitoraggio sulla situazione epidemiologica nel Paese.

Nel 2022 tiene l’export di ortofrutta italiana: vendite a 5,3 mld

Nel 2022 tiene l’export di ortofrutta italiana: vendite a 5,3 mldMilano, 17 mar. (askanews) – Dopo il record del 2021, il commercio estero dell’ortofrutta italiana nel 2022 cresce a valore dell’1,5% toccando i 5,3 miliardi di euro, mentre i volumi si mantengono più o meno stabili sui livelli del 2021 (-0,4%). Il saldo a valore è positivo per circa 666 milioni, mentre peggiora quello a volume (-110.001 tonellate), frutto della differenza fra le quantità importate (3,7 milioni tonnellate) e quelle esportate (circa 3,6 tons). In questo scenario, la frutta si conferma campione del nostro export: sul podio, nel dettaglio, salgono le mele (863 milioni euro), l’uva da tavola (738 milioni) e i kiwi (509 milioni). Lo rende noto Fruitimprese sulla base dei dati Istat.
In un anno comunque difficile per l’aumento dei costi produttivi e le tensioni geopolitiche buona la performance della frutta fresca (2,8 miliardi euro, +6,3%) che recupera in parte l’inflazione. Positivi anche legumi e ortaggi (1,6 miliardi, +4,1%). Male l’export di frutta secca (-25,8%) che perde molto in valore, complice il calo dei consumi. Recupera in valore l’export di agrumi (+2,4%) anche se le quantità importate (403.000 tonnelate) sono il doppio dell’export (201 mila tonnellate). Sul fronte import in forte aumento legumi e ortaggi in valore (+34,1%) e, come detto, gli agrumi (+13,9%).
Se tra i prodotti più esportati primeggia la frutta (mele, uva da tavola, kiwi) i valori non recuperano l’inflazione; molto bene pesche e nettarine (+43,5%) complice una stagione negativa della Spagna. In difficoltà arance e pere per problemi produttivi. Tra i prodotti campioni di import, banane e ananas crescono con valori in aumento (+12,6% e +15,9%) in linea con l’inflazione.
Il comparto “conferma il dinamismo delle imprese sia sul fronte dell’export che dell’import, nonostante un quadro complessivo di grandi difficoltà interne ed esterne – ha commentato il presidente di Fruitimprese, Marco Salvi – L’ortofrutta fresca conferma il suo peso strategico per l’economia del Paese, come seconda voce del nostro export agroalimentare dopo il vino – e per l’affermarsi del made in Italy sui mercati di mezzo mondo”. “La competitività delle imprese dell’ortofrutta – conclude il presidente Salvi – è stata messa a dura prova nel corso del 2022 dagli aumenti dei costi fuori controllo dell’energia, trasporti, imballaggi, concimi, fertilizzanti, e non ci stanchiamo di chiedere una corretta redistribuzione di costi e responsabilità lungo l’intera filiera produttiva e distributiva. Resta anche fortissima la nostra preoccupazione per i dossier comunitari (imballaggi e prodotti fitosanitari) e per il calo importante dei consumi, di cui parleremo nella nostra prossima assemblea il 20 aprile a Roma”.