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Autore: Redazione StudioNews

Vino, Chiaretto di Bardolino: a Vinitaly and the city debutta Chiaré Rosé

Vino, Chiaretto di Bardolino: a Vinitaly and the city debutta Chiaré RoséMilano, 16 mar. (askanews) – Le bollicine rosa del “Chiaré Rosé,”, un Chiaretto di Bardolino Spumante nato da un’inedita collaborazione tra alcuni dei maggiori produttori del lago di Garda coordinati dal Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino, debutteranno in esclusiva a Vinitaly and The City, il fuorisalone di Vinitaly che coinvolgerà il centro storico della città di Verona dal 31 marzo al 3 aprile.
Lo Spumante Chiaré Rosé vestirà un’etichetta floreale che descrive appieno la leggerezza e la freschezza di questo extra dry metodo Martinotti, ottenuto da sole uve rosse pregiate di corvina veronese e rondinella, coltivate sulla riviera gardesana e vinificate in rosa. Lo Spumante sarà in vendita all’interno di insegne selezionate del Nord e del Centro Italia, per il momento nelle province di Firenze, Pisa, Siena, Lucca, Pistoia, Arezzo, Torino e Savona, per poi espandersi ad altri territori.
“Con il progetto Chiaré Rosé, il Chiaretto di Bardolino avvia lo sviluppo della versione spumantizzata, nata oltre 25 anni fa ma rimasta a lungo circoscritta al solo consumo locale” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Franco Cristoforetti, precisando che “oggi le aziende che propongono lo Spumante nella denominazione sono 25, con una produzione annua di 300mila bottiglie: nel prossimo triennio il Consorzio si prefigge l’obiettivo di sfiorare i 3 milioni di pezzi, distribuendoli nei principali canali di vendita fino a coprire l’intero mercato nazionale”.
“Chiaré Rosé” è un marchio esclusivo di proprietà del Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino. I player coinvolti nel progetto consortile sono Cadis 1898, Cantine di Verona, Cantine Vitevis, Cantina Caorsa Consorzi Agrari d’Italia e Cantine Delibori.

Trasformazione digitale, la rivoluzione è partita anche in Italia

Trasformazione digitale, la rivoluzione è partita anche in Italia

Business da 251 miliardi. Il 23 marzo a Milano primo evento internazionale su Digital Adoption

Roma, 16 mar. (askanews) – “Anche in Italia è in atto la nuova rivoluzione industriale: la trasformazione digitale. Nord e sud viaggiano a velocità diverse. Il PNRR può colmare questo gap geografico ma serve superare alcuni limiti strutturali come la frammentazione amministrativa ed il divario in termini competenze”. Lo afferma Andrea Rubei, Ceo di MyMeta, una start up nata tre anni fa con un team che vanta lunghissima esperienza in questo ambito. MyMeta ha organizzato a Milano, il 23 marzo prossimo, il primo evento internazionale completamente dedicato alla DIGITAL ADOPTION al quale parteciperanno oltre ottanta aziende italiane e non solo che faranno il punto sulla digitalizzazione.
I numeri della trasformazione digitale parlano chiaro: uno studio condotto da IDC evidenzia come la digital transformation potrebbe generare un valore aggiunto di 251 miliardi di euro per l’economia italiana entro il 2024, grazie alla crescita delle attività digitali delle imprese e alla creazione di nuovi prodotti e servizi digitali.
“Un processo inesorabile che sta avendo un impatto profondo sulla società, l’economia e la tecnologia per migliorare la competitività e la sostenibilità dell’organizzazione nel lungo termine, in un mondo sempre più digitale e interconnesso – aggiunge Rubei, la cui azienda occupa un osservatorio privilegiato in termini di Digital Adoption – La Digital Adoption è una componente essenziale della digital transformation, in quanto consente alle organizzazioni di mettere in pratica le nuove strategie e i nuovi processi abilitati dalle tecnologie digitali. In particolare, il cloud computing è uno dei fattori chiave in quanto consente alle aziende di gestire e archiviare grandi quantità di dati in modo efficiente, di migliorare l’accesso ai dati e di ridurre i costi. Inoltre, l’adozione del cloud computing da parte delle imprese italiane potrebbe generare un valore aggiunto di 7,4 miliardi di euro entro il 2024. Il cloud computing tende però a spingere verso una standardizzazione dei processi aziendali, perdendo la possibilitá di personalizzare sulle esigenze specifiche dell’azienda o dell’utente. La Digital Transformation non può realizzarsi pienamente se l’utente non viene messo al centro. Ció vuol dire rendere la trasformazione rilevante per l’utente e metterlo in grado di governare le nuove tecnologie apprendendo gli skills necessari”.
“MyMeta ha sviluppato una piattaforma di adozione digitale che consente alle Organizzazioni di creare un’esperienza migliore e personalizzata per ogni utente, permettendo una formazione contestuale ed un uso immediato e massivo delle nuove tecnologie per garantire il ROI di ogni investimento tecnologico, aiutando i dirigenti a far crescere le loro aziende e ad ogni Process Owner di semplificare i propri processi”, aggiunge Rubei.
“L’Italia ha maggiori difficoltà nella digital transformation a causa di una infrastruttura digitale ancora in fase di sviluppo rispetto ai suoi omologhi europei – spiega il Ceo di MyMeta – Ad esempio, molte aziende italiane hanno ancora una gestione manuale dei processi, piuttosto che automatizzati tramite l’uso di tecnologie digitali. Rispetto a Paesi come gli Usa e la Cina, che da anni investono in innovazione, in tecnologia e in infrastrutture l’Italia ha ancora molte aree in cui la digital transformation è limitata. Purtroppo ci sono ancora regioni ed aree che viaggiano a ritmi diversi con il nord ed il centro che guidano in termini di investimenti in tecnologie ICT e digitali. Resta forte il gap nord sud sia in termini di competenze digitali, utilizzo e disponibilità dei servizi internet. Detto questo, l’Italia ha notevoli eccellenze in tutte le regioni, ma manca ancora di ‘consistenza’ che renda queste eccellenze parte di un sistema e non delle eccezioni”.

Giornata mondiale della Poesia, Abel Ferrara legge “Rovine”

Giornata mondiale della Poesia, Abel Ferrara legge “Rovine”Roma, 16 mar. (askanews) – In occasione della Giornata Mondiale della Poesia, martedì 21 marzo alle 11.30, il Museo Nazionale Romano ospiterà la lettura dell’attore e regista Abel Ferrara delle poesie di Gabriele Tinti ispirate all’Apollo e al Dioniso del Tevere conservati nella sede di Palazzo Massimo.
Di fronte alle sculture “Apollo” e “Dioniso del Tevere” Abel Ferrara sarà chiamato a leggere i versi di Tinti tratti dal volume “Rovine” – edito in italiano da Libri Scheiwiller (Milano) e in inglese da Eris Press (Londra) – una raccolta di poesie destinata alla “scultura vivente dell’attore”. Ispirandosi ad alcuni fra i più grandi capolavori di arte antica, il poeta muove dal tragico senso di morte e di vacuità con l’obiettivo di donare nuova vita e pensiero alla statuaria greco romana e a tutte quelle reliquie di un’umanità oramai scomparsa che vorremmo rendere eterne.
Il libro è il frutto di letture dal vivo che, nel corso degli ultimi anni, alcuni attori noti al grande pubblico come Kevin Spacey, Malcolm McDowell, Abel Ferrara, Stephen Fry, James Cosmo, Joe Mantegna, Robert Davi, Burt Young, Franco Nero, Alessandro Haber, Michele Placido, Marton Csokas, Jamie McShane e Vincent Piazza hanno tenuto di fronte alle opere d’arte antica che hanno ispirato l’autore. Le letture sono state realizzate al Metropolitan di New York, al J. Paul Getty Museum e al LACMA di Los Angeles, al British Museum di Londra, ai Musei Capitolini di Roma, al Museo dell’Ara Pacis, al Museo Nazionale Romano, al Museo Archeologico di Napoli, al Parco Archeologico del Colosseo e alla Glyptothek di Monaco.
La raccolta “Rovine” si presenta come una fantasmagoria, una serie che fa parlare le spoglie, i frammenti, quello che resta tra le rovine. Seguirne i molteplici percorsi e le tante suggestioni permette al lettore di entrare in una differente relazione e conoscenza con il mondo antico oltre che con le ragioni stesse del fare arte e letteratura.
Ad impreziosire il libro, gli interventi di alcuni eminenti studiosi dell’arte antica come Sean Hemingway (Metropolitan Museum), Kenneth Lapatin (Getty Museum), Christian Gliwitzky (Staatliche Antikensammlungen und Glyptothek), Andrew Stewart (UC Berkley), Nigel Spivey (University of Cambridge) e Lynda Nead (Birkbeck, University of London).
Il progetto “Rovine” è stato insignito del Premio Montale fuori di casa 2018 per la poesia ed è stato recentemente scelto per celebrare il riallestimento delle collezioni del Getty Villa, per proseguire il dialogo iniziato con la mostra di artisti contemporanei “Plato in LA” in occasione della quale alcuni dei più celebrati artisti del panorama odierno hanno reinterpretato l’impatto di Platone sul mondo contemporaneo.
Gabriele Tinti – è poeta, scrittore e critico d’arte italiano. Ha scritto ispirandosi ad alcuni capolavori dell’arte antica, collaborando con Istituzioni come il Museo Archeologico di Napoli, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo dell’Ara Pacis, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Metropolitan di New York, il LACMA di Los Angeles e la Glyptothek di Monaco.

Audi: 43 mld di investimenti in 5 anni, 20 bev entro 2027

Audi: 43 mld di investimenti in 5 anni, 20 bev entro 2027Milano, 16 mar. (askanews) – “Siamo alla vigilia della più grande offensiva di prodotto nella storia di Audi”. Così durante la presentazione dei conti 2022, il Ceo del brand Markus Duesmann che ha quantificato in 43 miliardi di euro gli investimenti nei prossimi 5 anni, di cui 28 miliardi (66%) dedicati all’elettrico e alla digitalizzazione. Esclusa invece al momento la quotazione di Lamborghini: “non è sul tavolo”, ha detto il Cfo, Jurgen Rittersberger.
Entro il 2025 Audi, che controlla anche Lamborghini, Bentley e Ducati, intende lanciare 20 nuovi modelli, di cui 10 elettrici che diventeranno 20 entro il 2027 per avere una versione elettrica in ogni segmento di gamma. Dal 2026 Audi lancerà solo più modelli elettrici, fra cui un nuovo suv “entry level” che si posizionerà sotto la Q4 e-tron, mentre già quest’anno è previsto l’avvio del “phase out” dei motori termici, che usciranno definitivamente di scena entro il 2033. Il prossimo modello bev a debuttare a inizio 2024 è l’atteso Q6 e-tron, il primo a essere costruito sulla piattaforma Ppe (Premium Platform Electric) nello storico stabilimento di Ingolstadt dove si produrranno anche le batterie.
“La crescita delle vendite di Bev del 44% nel 2022 (118mila unità, il 7,2% del totale) conferma che siamo sulla strada giusta. Il trend prosegue anche nei primi 2 mesi dell’anno con un +40%, nonostante la fine degli incentivi in alcuni mercati, come in Germania dove abbiamo comunque raccolto 20mila ordini per il Q8 e-tron”, afferma Duesmann.
Anche le vendite degli altri modelli sono cresciute in gennaio e febbraio: +16% in Europa, +41% negli Usa e +4% in Cina, dove aumenteranno con l’arrivo del Q8 e del Q6 e-tron. Forte di questi numeri, Dusmann si è detto “molto ottimista”, di centrare i target per l’intero anno, anche se ci saranno ancora problemi legati a chip e logistica. Gli obiettivi 2023 prevedono consegne fra 1,8-1,9 milioni di veicoli, ricavi di 69-72 miliardi di euro e un margine sulle vendite del 9-11%.
A livello di mercati, Audi punterà molto sugli Stati Uniti dove potrebbe aprire un impianto produttivo per auto elettriche sfruttando l’Ira, l’Inflation Reduction Act da 430 miliardi di dollari. “L’Ira non si può ignorare, l’Ue deve dare una risposta che non sia protezionistica: entro l’anno prenderemo una decisione. L’Europa rimane centrale, ma i costi per lo sviluppo dei veicoli elettrici sono enormi e sono aumentati con il caro energia: servono politiche per la riduzione dei prezzi dell’energia e per l’approvvigionamento di materie prime per le batterie”, ha detto Dusmann.
Sullo stop al termico nel 2035, Dusmann ha ribadito che “c’è il rischio che i target al 2030 e al 2035 siano messi in discussione, ma la priorità è fare chiarezza per le case auto, ma anche per i clienti che devono sapere cosa comprare”. Negativo invece il commento sull’Euro 7: “servono modifiche, drenerà risorse dagli investimenti per l’elettrico”, mentre sugli e-fuel “sono meno efficienti dell’elettrico, forse sono più utili in settori come il trasporto aereo e marittimo e nel motorsport”. Audi debutterà in F1 nel 2026 quando saranno adottati gli e-fuel e crescerà il ruolo della power unit elettrica: “è un match perfetto: entrambi abbiamo target di sostenibilità molto ambiziosi”.
In Europa oltre al sito di Ingolstadt, Audi punta a rafforzare la produzione anche a Forest in Belgio, dove viene prodotta la Q8 e-tron e in futuro forse anche la Q4 e-tron. Anche in Cina, Audi ha in programma di aumentare la produzione nel sito in partnership con Faw a Changchun, dove saranno realizzati modelli sulla nuova piattaforma Ppe. “La situazione è complessa per questo vogliamo diversificare la produzione nelle aree strategiche: Europa, Cina e Usa”, ha spiegato Dusmann.
Quanto al 2022 Audi ha registrato un calo delle consegne del 3% a 1,64 milioni di unità. A pesare soprattutto la flessione in Cina (-7,8% a 647mila unità), principale mercato di Audi, causa chip e lockdown. I ricavi però sono aumentati del 16,4% a 61,8 miliardi di euro grazie all’aumento dei prezzi di vendita, al consolidamento di Bentley e alle performance “record” di Lamborghini e Ducati. Il risultato operativo è aumentato del 37% a 7,6 miliardi pari a un margine del 12,3%, mentre il cash flow è diminuito del 38% a 4,8 miliardi (secondo miglior risultato di sempre) a causa dell’aumento delle scorte per garantire disponibilità di prodotto e per gli investimenti in Cina.
Fra i brand il Cfo di Lamborghini Paolo Poma ha detto di aspettarsi “un altro anno record in occasione del 60esimo anniversario del brand, anche grazie al lancio della prima plug-in, l’erede dell’Aventador”. Numeri record anche per Bentley che ha registrato un risultato operativo in crescita dell’82% a 708 milioni. “Brexit continua a pesare, in particolare sulla logistica, ma abbiamo un portafoglio prodotti molto forte”, ha detto il Cfo Jan-Henrik Lafrentz.
Ducati invece, nell’anno della vittoria in Moto Gp con Francesco Bagnaia, ha superato per la prima volta 1 miliardo di euro di ricavi (+24%), con un margine record del 10%. Per Ducati prosegue la strategia di aprire punti vendita presso i dealer Audi con l’obiettivo di arrivare a 100 entro il 2024. Sul fronte dell’elettrificazione, Ducati debutterà come fornitore del campionato di moto elettrico MotoE “ci servirà come laboratorio per lo sviluppo della prima elettrica che arriverà entro la fine del decennio. Ad oggi il punto debole sono le batterie”, ha detto il Cfo, Henning Jens.

Piazza Affari realizza parziale rimbalzo con europee, Ftse Mib +1,38%

Piazza Affari realizza parziale rimbalzo con europee, Ftse Mib +1,38%

Spread Btp-Bund in area 191 pb. Balzo di Webuild (+12%) dopo conti e piano

Milano, 16 mar. (askanews) – Dopo il crollo di ieri, Piazza Affari conclude con un parziale rimbalzo una seduta in altalena, dominata dalla volatilità. L’indice Ftse Mib ha chiuso con un guadagno dell’1,38% a 25.918,76 punti, mentre l’All Share è salito dell’1,49% a 28.091,10 punti. Recuperi, in alcuni casi più corposi, anche per le altre Borse del vecchio Continente: +1,63% Francoforte, +0,90% Londra, +2,03% Parigi, +1,45% Madrid, +1,96% Zurigo. Lieto finale favorito anche dall’intonazione decisamente positiva di Wall Street.
A livello europeo – dopo le rassicurazioni giunte dalle svariate Autorità interessate – sembrano al momento superate le paure di un possibile contagio sistemico a livello bancario, sia in rapporto al caso del fallimento dell’istituto Usa SVB, sia in relazione alle difficoltà della svizzera Credit Suisse. Quanto all’attesa riunione odierna della Bce, l’esito ha confermato le previsioni e ciò che la stessa Eurotower aveva preannunciato, ovvero la decisione di aumentare i tassi di 50 punti base. Con una certa reazione iniziale negativa dei mercati (che in fondo in fondo speravano in un ravvedimento ‘dovish’), poi riassorbita dalle nuove scommesse sulle prossime mosse di politica monetaria, dato che Lagarde ha lasciato aperte le speranze vista l’incertezza del quadro in merito alle prospettive di inflazione.
Tra i titoli a maggior capitalizzazione di piazza Affari, si sono distinti in particolare Iveco (+5,73%), Saipem (+3,95%), Moncler (+4,3%), Italgas (+4,2%). Ribassi solo per Tim (-1%), Eni (-1,2%), Mediobanca (-0,4%). Sul listino completo, Webuild ha messo a segno un balzo del 12,10% a 1,77 euro alla luce della diffusione dei risultati 2022 e dell’aggiornamento del piano industriale.
Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali si è attestato in area 191 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,15% e quello del suo omologo tedesco al 2,24%.

Formaggi “+ che svizzeri”: così i grandi chef li celebrano nei loro piatti

Formaggi “+ che svizzeri”: così i grandi chef li celebrano nei loro piattiMilano, 16 mar. (askanews) – Sono la bandiera della cultura gastronomica, e non solo, della Svizzera. I formaggi elvetici rappresentano un patrimonio di valori e gusto, particolarmente apprezzato dal nostro Paese, che attraverso le mani e l’ingegno di sei chef italiani sono diventati anche i protagonisti di alcuni dei loro piatti in occasione di una cena organizzata a Milano per il lancio della nuova campagna di comunicazione, più che svizzeri, ideata da CHILD The Agency:
“Come i formaggi svizzeri sono fatti dai nostri mastri casari con un saper fare, una meticolosità, cura e amore in quello che svolgono – ha detto Giovanna Frova, country manager Switzerland cheese marketing Italia – allora abbiamo voluto associare questi sei formaggi a sei chef protagonisti del panorama italiano i quali hanno la capacità di creare un loro piatto e di associare un formaggio svizzero che darà qualcosa in più a un piatto che loro amano”.
In linea con il tema della campagna, ispirato all’iconica croce della bandiera svizzera reinterpretata come un segno più, questi formaggi divengono i portavoce di quella “swissness” che altro non è che l’insieme dei valori e delle caratteristiche tradizionalmente associati alla Svizzera
“I formaggi svizzeri vengono davvero da una grande tradizione ma parliamo anche di innovazione – ha detto – e questo si vede in molta parte della filiera basti pensare che abbiamo un ingrediente segreto, un dna sequenziato per cui i batteri utilizzati hanno il dna sequenziato ovvero, si può andare a capire se c’è una contraffazione quindi vediamo come l’arte e il gesto del casaro si unisce a una innovazione”.
Nella cena milanese i sei formaggi simbolo della tradizione casearia svizzera sono stati adottati da altrettanti chef italiani che hanno portato in tavola uno dei loro piatti con un valore aggiunto in più, il formaggio svizzero scelto. Niko Romito ad esempio ha optato per un toast preparato con Emmentaler DOP, mentre Gianluca Gorini ha portato i cappelletti ripieni di Sbrinz DOP.
“Prendere questo formaggio fonderlo in un certo modo, inserirlo all’interno di un pane che avesse delle caratteristiche ben precise di grande personalità, di grandi profumi era come unire due territori – ha spiegato Niko Romito, chef de Il Reale – l’Abruzzo di montagna e la Svizzera quindi la bellezza dei dei grani antichi dei profumi e il profumo del formaggio della Svizzera di quei territori, di quei pascoli incontaminati”. “Il piatto che presento – ha detto dal canto suo Gianluca Gorini, chef e patron di Da Gorini – è un cappelletto ripieno di una fonduta di Sbrinz fondamentalmente il valore aggiunto è la purezza e l’eleganza che riusciamo a dare al cappelletto che vengono bilanciate da una speziatura leggera col macis e una scorza di limone marinato”.
Insieme a Romito e Gorini, a valorizzare i formaggi svizzeri anche gli chef Davide Caranchini con i suoi ravioli ripieni di patate e Raclette Suisse, Stefano Vola e la pizza al Tete de Moine DOP, Antonio Guida con la triglia avvolta in foglia di bieta e tartare di calamari all’Appenzeller e Luigi Taglienti col Thermidor a Le Gruyère DOP. Un binomio con l’alta ristorazione che rafforza il posizionamento premium di questi formaggi, già cardine dell’economia elvetica:
“I formaggi svizzeri – ha concluso Frova – sono sicuramente uno dei comparti più importanti dell’economia svizzera, basti pensare che in Svizzera se ne producono circa 207mila tonnellate e di questi circa l’82% di questi vanno in Europa. Possiamo immaginare mucche, contadini e famiglie intere dedicate a quello che è un mestiere centenario che le famiglie di casari si tramandano di padre in figlio, quindi diciamo è parte dell’economia ma anche della cultura del folklore della Svizzera”.
L’Italia è al il secondo mercato dopo la Germania per importazioni di formaggio svizzero mentre è al primo posto nell’import del suo prodotto locomotiva: l’Emmentaler Dop che rappresenta il 55,4% del totale esportato. Il re dei formaggi svizzeri ha una penetrazione dell’82% con 5.700 tonnellate (+3,8% verso l’anno precedente, in un comparto denominato “formaggi con i buchi” che perde 3% e in un mercato totale in calo del -2,7%).

Al via la 18esima edizione di Cortinametraggio: dal 21 al 26 marzo

Al via la 18esima edizione di Cortinametraggio: dal 21 al 26 marzoRoma, 16 mar. (askanews) – È stata presentata oggi la 18esima edizione di Cortinametraggio, il primo e più importante festival di corti in Italia, punto di riferimento nel settore e da sempre fucina di talenti e rampa di lancio per registi, attori e artisti, che si terrà a Cortina d’Ampezzo dal 21 al 26 marzo. Un’edizione destinata a segnare la storia della manifestazione: oltre 30 tra talent ospiti e giurati, volti del cinema, dello spettacolo e della tv; 26 cortometraggi in concorso, selezionati tra 421 opere pervenute, un record per la manifestazione; ben 12 premi, tra cui quello del pubblico, quest’anno assegnato da The Film Club, nuovissima piattaforma streaming di Minerva Pictures; due presentatori d’eccezione come Elettra Mallaby e Roberto Ciufoli – nella triplice veste anche di giurato per la sezione commedia insieme a Massimo Cappelli e Simone Colombari e di interprete del recital TIPI, in scena martedì 21 durante la serata inaugurale, e una madrina, Chiara Vinci.
Per la prima volta, inoltre, Rai Cinema con il canale Rai Cinema Channel, partner ufficiale di Cortinametraggio, assegnerà un premio del valore di tremila euro per l’acquisizione dei diritti del corto che sarà premiato come Miglior Corto Assoluto, oltre alla visibilità di molti cortometraggi che saranno disponibili, durante il festival, sulla piattaforma di Rai Cinema Channel: una collaborazione nata per sostenere il progetto Cortinametraggio e tutti i talenti, soprattutto esordienti, del cinema italiano.
A questo si aggiungono anche cinque eventi speciali: dalle opere fuori concorso dedicate all’Afghanistan selezionate da Sohila Akbari alla presentazione dell’ultimo libro di Duilio Giammaria, la proiezione di tre spot realizzati dall’Aeronautica Militare in occasione dei suoi primi 100 anni, l’anteprima assoluta di Segni molto particolari, corto realizzato in collaborazione con la Polizia di Stato e diretto da Alessandro Parrello, oltre alla presentazione del volume Altri Attimi – Finché avrò forza per ricordare, a cura del giornalista e scrittore Giovanni Bogani. “Siamo emozionati e carichi per quello che ci aspetta nei prossimi giorni – ha dichiarato la fondatrice e presidente della kermesse Maddalena Mayneri – e non vediamo l’ora di vivere a pieno tutte le emozioni e le sfide che comporta realizzare da 18 anni un festival che è punto di riferimento nel settore. Siamo orgogliosi del lavoro fatto e desidero ringraziare di cuore le realtà che hanno scelto di investire nella nostra manifestazione, non solo sotto il profilo pratico ma soprattutto credendo nell’idea che ogni anno ci guida e ci sprona a fare sempre di più. Sono certa che gli incontri con gli ospiti, i talent e i registi delle opere in gara saranno stimolanti e arricchenti per il pubblico e anche per chi ci seguirà da casa”.
Tanti i nomi importanti del cinema e dello spettacolo che animeranno la settimana festivaliera di Cortina, come Laura Morante, Francesco Pannofino, Paolo Genovese, Antonia Truppo, Pier Giorgio Bellocchio, Roberto De Paolis, Morena Gentile, Giulia Andò, Teresa Razzauti, Cinzia TH Torrini, Ralph Palka.
Da sempre attentissima alle nuove generazioni Cortinametraggio ospiterà anche volti nuovi e interpreti promettenti, come quelli della giuria young coordinata da Marcello Foti: Selene Caramazza, Francesco Centorame e Rocco Fasano. Tra gli ospiti di quest’anno anche Alessandro Egger, celebre modello e attore italo-serbo, e Walter di Francesco, il più famoso mentalista italiano. Altra importante novità di quest’anno la giuria stampa, composta da professionisti del settore come Giovanni Bogani, Enrica Brocardo, Alessandra De Tommasi, Titta Fiore, Alvaro Moretti, Raffaele Panizza e Michela Tamburrino. La miglior colonna sonora, invece, sarà premiata da Paolo Buonvino, Omar Pedrini e Moses Concas.
Saranno attribuiti nel corso della manifestazione anche degli importanti riconoscimenti speciali: il Premio Cotril, il Premio speciale Visottica, il Premio speciale Soriano Motori, il Premio ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai), il premio speciale Old Wild West, oltre al riconoscimento per la Miglior Regista Donna assegnato da Rete Doc, il più grande network italiano di professionisti della cultura e della creatività.

Scontri Napoli-Eintracht, Abodi: “Ceferin? Le sue parole un autogol”

Scontri Napoli-Eintracht, Abodi: “Ceferin? Le sue parole un autogol”Roma, 16 mar. (askanews) – “Gli scontri di Napoli sono un fatto grave e annunciato. Condivido la decisione del prefetto, assunta di concerto con il ministro Piantedosi”. Così il ministro dello sport Andrea Abodi, ai microfoni di Sky Sport. “Sono sorpreso non poco dalle dichiarazioni del presidente Uefa Ceferin nei giorni scorsi (aveva dichiarato “intollerabile il no ai tifosi tedeschi a Napoli” stabilito dalle autorità italiane, ndr): credo nella collaborazione e soprattutto nel rispetto dei ruoli, sulla sicurezza non si scherza. Parlare un po’ così da lontano mi è sembrato un passaggio a vuoto o, con metafora calcistica, un autogol”.

Fareambiente: avanti con nucleare per indipendenza energetica Italia

Fareambiente: avanti con nucleare per indipendenza energetica ItaliaRoma, 16 mar. (askanews) – “La notizia dell’apertura di Enel alla ricerca sul nucleare, come tecnica di produzione verde e pulita per l’energia, è sicuramente una buona notizia”. Lo scrive in una nota il prof. Vincenzo Pepe, presidente di FareAmbiente.
“Un’esigenza evidente – spiega Pepe – soprattutto a seguito degli sconvolgimenti relativi all’ultimo anno, che dimostrano l’importanza di scelte strategiche di lungo periodo capaci di contribuire all’indipendenza energetica di ogni Stato membro dell’Unione europea. L’energia nucleare è una delle fonti di generazione con le minori emissioni di CO2, che consente anche un’ottimale programmabilità della produzione. In particolare – prosegue il prof. Pepe, esperto di politiche energetiche e leader dell’ambientalismo ragionevole in Italia – gli small modular reactor, reattori nucleari a fissione di piccole dimensioni, possiedono caratteristiche di sicurezza molto elevate, richiedono investimenti contenuti e possono essere utilizzati per produrre energia elettrica e termica, rispondendo in modo versatile alle esigenze del sistema elettrico e dei territori”.
“Auspichiamo che il governo Meloni porti avanti la battaglia per la ricerca sul nucleare, ampliando gli orizzonti del nostro Paese, affinché non sia più succube delle strategie energetiche di altre nazioni”, conclude.

In Bosnia Erzegovina dedicata biblioteca a Piero Angela

In Bosnia Erzegovina dedicata biblioteca a Piero AngelaRoma, 16 mar. (askanews) – Un “children corner” dedicata al celebre divulgatore scientifico torinese Piero Angela è stato inaugurato oggi nella Biblioteca Nazionale “Ivo Andric” della città di Celinac, nella Repubblica Serba di Bosnia Erzegovina.
All’evento ha partecipato l’assessore della Regione Piemonte alla Cooperazione Internazionale, Maurizio Marrone. Lo spazio ‘Piero Angela’, è stato realizzata con libri donati dal Circolo dei Lettori di Torino e con il contributo dell’assessorato alla Cooperazione internazionale della Regione Piemonte,
“Il progetto Right to Read , dopo aver realizzato in Kosovo una biblioteca per l’infanzia nell’enclave serba di Banja, arriva anche nella città di Celinac, in Repubblica Serba di Bosnia, dove sono ancora visibili le tracce del conflitto balcanico, portando classici della letteratura italiana tradotti in lingua locale, fumetti, visual books per i più piccoli: un nuovo ponte per costruire sostegno all’infanzia e relazioni amichevoli negli scenari post conflitto dove la cooperazione internazionale occidentale ancora non incide”, commenta l’assessore Maurizio Marrone , aggiungendo: “Questa volta con la dedica all’universalmente apprezzato Piero Angela, in ricordo della sua recente scomparsa”.
Fondata nel 1975 nei locali del liceo, la biblioteca “Ivo Andric” è la prima istituzione sul territorio dell’ex Jugoslavia a portare il nome del premio Nobel e grande scrittore, scomparso nel Marzo 1975, e vanta una collezione di 28.000 libri e riviste che spaziano su tutti i settori, coprendo così tutte le fasce di età, istruzione e interessi: letteratura per ragazzi, letture scolastiche, narrativa, scienza, storiografia, varie enciclopedie. La biblioteca ha pubblicato quasi 50 libri, principalmente di autori e temi locali e organizza anche diversi eventi culturali: spettacoli, concerti, fiere e promozioni di libri, incontri professionali e premi letterari il cui obiettivo è la valorizzazione del patrimonio culturale locale e il sostegno ai giovani creatori letterari.
Right to Read ha già realizzato analoghe biblioteche per l’infanzia in Siria, Artsakh, Burkina Faso, Capo Verde, Guinea Conakry, Senegal, Benin .
La missione di cooperazione internazionale del Piemonte continua nei prossimi giorni, questa volta in ambito sanitario, nella Federazione della Bosnia Erzegovina nel cantone di Zenica-Doboj.