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Autore: Redazione StudioNews

Lombardia, anche Sgarbi tra membri della giunta delle elezioni

Lombardia, anche Sgarbi tra membri della giunta delle elezioniMilano, 15 mar. (askanews) – C’è anche Vittorio Sgarbi, in quanto rappresentante di Noi Moderati, tra i membri della giunta delle elezioni della Regione Lombardia, chiamata a verificare entro 60 giorni dall’elezione del proprio Ufficio di presidenza eventuali casi di incompatibilità dei consiglieri. Ne fanno parte, oltre a Sgarbi, Giacomo Basaglia Cosentino (Lombardia Ideale – Fontana Presidente); Giuseppe Licata (Azione – Italia Viva); Filippo Bongiovanni (Lega); Claudia Carzeri (Forza Italia); Luca Daniel Ferrazzi (Letizia Moratti Presidente); Paola Pizzighini (Movimento 5 Stelle); Chiara Valcepina (Fratelli d’Italia); Michela Palestra (Patto Civico – Majorino Presidente); Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra); Roberta Vallacchi (Partito Democratico). La prima seduta della giunta delle elezioni è in programma mercoledì 22 marzo.

Un nuovo nome per Atlantia: nasce Mundys, saranno investiti 10mld

Un nuovo nome per Atlantia: nasce Mundys, saranno investiti 10mldMilano, 15 mar. (askanews) – Un nuovo nome per Atlantia. La holding controllata dalla famiglia Benetton volta pagina: si chiamerà Mundys. Un rebranding che vuole segnare discontinuità con il passato, dopo un 2022 conclusosi con il delisting da Piazza Affari e un nuovo assetto azionario. L’obiettivo è continuare a crescere, in Italia e all’estero, anche con un piano di investimenti da oltre 10 miliardi di euro, di cui otto andranno a finanziare progetti green per Aeroporti di Roma.
“Atlantia diventa Mundys e non è soltanto un mero cambio di nome”, ha sottolineato il presidente di Mundys, Giampiero Massolo. L’ambizione è “lanciare una grande piattaforma di mobilità integrata e sostenibile che punta sulla internazionalizzazione e sulla tecnologia senza mai dimenticare che il nostro cuore e la nostra mente sono in Italia”.
La parola chiave del grande evento di lancio di Mundys a Milano è stata discontinuità. “La nascita di Mundys è la conclusione di un anno di lavoro nel quale abbiamo portato avanti un profondo cambiamento e una forte discontinuità dei valori e del business”, ha spiegato il presidente di Edizione, Alessandro Benetton. Una “nuova visione” racchiusa nel nuovo nome della holding che dovrà saper cogliere le rivoluzioni attese dal mondo dell’ingegneria, della robotica e dell’intelligenza artificiale.
In cinque anni Mundys vuole diventare il primo gruppo mondiale delle infrastrutture, scommettendo proprio su innovazione e sostenibilità. “Le grandi priorità che abbiamo, compresa quella dell’emergenza ambientale, devono essere vissute come un’opportunità per disegnare nuovi modelli di business” che saranno sostenuti con il piano di investimenti: “Non c’è altra strada che continuare a investire e pensare che anche i momenti più critici possono essere l’occasione per disegnare modelli più sostenibili”, ha evidenziato il presidente di Edizione.
Per la famiglia Benetton con Mundys si “apre un nuovo capitolo della nostra storia imprenditoriale” e a guidarlo come amministratore delegato sarà un manager già individuato e “presto” nominato, ha assicurato Alessandro Benetton. In un giorno in cui si volta pagina il pensiero corre al Ponte Morandi: “Molte, troppe deleghe erano state date. La discontinuità è immaginarsi che il gruppo di persone che oggi lavoreranno a questo progetto avranno bene a mente che ognuno ha il proprio ruolo”. Quella del Ponte Morandi, ha concluso Benetton, è “una tragedia che per sempre peserà sul cognome della nostra famiglia. Potevamo come azionisti voltarci dall’altra parte, invece cogliamo la sfida di immaginarci un progetto ambizioso”.

Sudcorea, media: indovino consultato per spostamento presidenza?

Sudcorea, media: indovino consultato per spostamento presidenza?Roma, 15 mar. (askanews) – I presidenti sudcoreani non hanno una tradizione positiva col soprannaturale. L’ultimo, rilevante caso è stato quello relativo al rapporto tra l’ex presidente Park Jeun-hye e la “sciamana” Choe Soon-sil, che ha portato entrambe ad assaggiare la galera. Ora tocca al nuovo capo dello stato Yoon Suk-yeol essere lambito da una vicenda che deborda nel mondo del mistero: i media sudcoreani sono in fibrillazione per il presunto ruolo che un indovino conosciuto come Cheongong avrebbe avuto nello spostamento degli uffici della presidenza all’inizio del suo mandato.
Oggi c’è stata una spettacolare evoluzione nella vicenda. La polizia metropolitana di Seoul ha perquisito degli uffici del Ministero della Difesa nel quartiere di Yongsan alla ricerca di una serie di prove – come per esempio le registrazioni degli accessi di veicoli – dell’eventuale passaggio dell’indovino in questi uffici.
L’azione della polizia viene in seguito a una serie di denunce presentate dall’ufficio di Yoon contro alcuni giornalisti, parlamentari e un ex portavoce del ministero della Difesa, che hanno parlato del coinvolgimento di Cheongong nel lavoro di preparazione al trasferimento della presidenza dalla Casa blu – residenza e sede degli uffici di tutti i precedenti capi dello stato – all’ex edificio del ministero della Difesa e alla ex residenza del capo di stato maggiore dell’esercito.
Yoon aveva promesso in campagna elettorale che avrebbe trasferito la presidenza altrove. Quando, a marzo dello scorso anno, ha vinto le elezioni ha in effetti spostato ufficio e residenza dalla Cheong Wa Dae, la Casa blu, aprendola alle visite turistiche. Ufficio e residenza presidenziali sono stati spostati presso le strutture del ministero della Difesa a Yongsan, nel centro della capitale.
Recentemente però l’ex portavoce del ministero della Difesa Boo Seung-chan in un libro ha sostenuto che, nelle operazioni di definizione dello spostamento della sede presidenziale, è stato coinvolto l’indovino Cheongang. La notizia è circolata ampiamente sui media e la presidenza ha presentato una serie di denunce per diffamazione.
In Corea del Sud la divinazione, praticata da indovini definiti “saju”, è particolarmente diffusa. Si ritiene che nel paese operino circa 300mila indovini, a cui vanno aggiunti 150mila “mudang”, cioè “sciamani”, che praticano un ampio ventaglio di rituali: dalla chiaroveggenza, alla comunicazione con gli spiriti fino ad arrivare agli esorcismi. Secondo l’Economist, nel paese il giro d’affari degli indovini raggiunge i 3,7 miliardi di dollari all’anno.

Dalla ricerca IIT un nuovo materiale per sostituire la plastica

Dalla ricerca IIT un nuovo materiale per sostituire la plasticaMilano, 15 mar. (askanews) – Dalla ricerca IIT – Istituto Italiano di Tecnologia – nasce un nuovo materiale biodegradabile, compostabile, ecosostenibile e colorabile che può sostituire la plastica in diverse applicazioni. Il nuovo biocomposito – sviluppato in un’ottica di economia circolare a chilometro zero, è frutto dell’attività di ricerca del laboratorio IIT presso Novacart – viene ora lanciato sul mercato dalla startup IIT “Alkivio” con il nome di “Alkipaper”. La startup – che ha assunto lo statuto di di società benefit – vede Novacart come co-fondatrice e finanziatrice del progetto con due milioni di euro.
Alkipaper potrà essere impiegato per la realizzazione di oggetti, che attualmente vengono prodotti in plastica, in diversi comparti industriali: dal packaging all’agricoltura, dallo sport al design, dall’animal care fino agli oggetti di uso quotidiano o per la cura della persona e tante altre applicazioni.
Novacart dopo aver investito e sostenuto dal 2016 le attività del laboratorio congiunto di ricerca realizzato con il gruppo Smart Materials di IIT presso la sede di Garbagnate Monastero, ha deciso di sponsorizzare la costituzione della start-up. Le attività di ricerca del laboratorio congiunto IIT@Novacart hanno portato oltre che alla fondazione della nuova azienda allo sviluppo di proprietà intellettuale concessa in licenza esclusiva ad Alkivio da IIT e Novacart.
“Con questo nuovo materiale biocomposito possiamo realizzare oggetti, contenitori, suppellettili di utilizzo quotidiano in svariati settori – dice l’amministratore delegato di Alkivio , Fulvio Puzone – Soluzioni in grado di essere durature ma che, a fine-vita, non mostrano la resistenza tipica della plastica tradizionale”.
Alkivio – dal greco antico “la forza della vita” – ha sede in Garbagnate Monastero (Lecco) presso il quartier generale del Gruppo Novacart. Nel corso del 2023 la startup installerà la propria linea di produzione industriale a pochi metri dalle produzioni Novacart, riuscendo così a trasformare “a km zero” il residuo di produzione, composto essenzialmente da carta, cartoncino e cellulosa, in Alkipaper. Il residuo industriale Novacart rappresenta una spesa di gestione per il gruppo cartiario, ma grazie alla tecnologia sviluppata con IIT e alla nascita di Alkivio, può essere trasformato in “materia prima seconda” per ottenere un ulteriore prodotto ad alto valore commerciale in una logica di economia circolare. Alkipaper, materiale “sostenibile” per la sua origine, per il processo di produzione e per le sue caratteristiche intrinseche, viene realizzato sottoforma di granuli -pellet- ed è utilizzabile da tutte le aziende che producono oggetti in plastica tradizionale attraverso tecniche di produzione industriali come la stampa ad iniezione, l’estrusione, la termoformatura, il soffiaggio e la stampa 3D, senza alcun bisogno di modificare gli impianti esistenti.
“Innovazione e sviluppo sono elementi fondanti ogni azienda del Gruppo Novacart. In quasi 100 anni di storia abbiamo raggiunto una chiara leadership nei nostri settori di riferimento. Alkivio ci aprirà nuovi orizzonti e siamo felici di realizzare una produzione high-tech, green e di qualità, completamente italiana – afferma il presidente di Alkivio e azionista Novacart, Carlo Anghileri – Con Alkivio scommettiamo nel condurre un materiale green in settori anche molto lontani da quelli tradizionalmente serviti dai prodotti Novacart”.
Questo nuovo biocomposito, oltre a essere caratterizzato da una filiera produttiva completamente sostenibile, facilita la strada alla transizione ecologica in un settore sensibilmente inquinante, soprattutto a causa delle difficoltà di smaltimento dei prodotti in plastica tradizionale che presentano ancora basse percentuali di riciclo, difficoltà di riuso ed un’elevata persistenza se dispersi, dato che la degradazione nell’ambiente può superare anche i mille anni.
La neonata azienda oggi è già in grado di produrre centinaia di kg di Alkipaper grazie a un impianto preindustriale installato nei laboratori di ricerca e sviluppo presso Novacart. Nei prossimi mesi con l’arrivo delle nuove strumentazioni inizierà la produzione su larga scala che raggiungerà le oltre 900 tonnellate annue di materiale, mentre nei successivi 24 mesi è prevista l’assunzione di oltre 10 ulteriori unità di personale.
Il team di Alkivio è composto da Fulvio Puzone, in arrivo dal Trasferimento Tecnologico di IIT ed oggi amministratore delegato, Malena Oliveros, Maria Genovese ed Alexander Davis ricercatori IIT ed esperti di materiali innovativi divenuti Product Developer Alkivio che si dedicheranno all’attività di ricerca, sviluppo e produzione. Il team operativo è strettamente affiancato dalla Novacart presente ampliamente nel board della società.

Credit Suisse ancora a picco, -16% dopo aver toccato un -30%

Credit Suisse ancora a picco, -16% dopo aver toccato un -30%Roma, 15 mar. (askanews) – Credit Suisse continua a perdere pesantemente in Borsa, in un quadro di marcata volatilità nel pomeriggio il titolo della seconda maggiore banca svizzera cerca di arginare il tracollo riducendo le perdite al meno 16,88% a 1,862 franchi per azione nel pomeriggio a Zurigo. Precedentemente era arrivato a precipitare di oltre i 30%, facendo scattare sospensioni per eccesso di ribasso secondo vari portali di finanza.
Dopo anni di vicissitudini negative, nel clima di alta tensione che si è innescato nei giorni scorsi con il fallimento di due banche statunitensi, tra cui la Silicon Valley bBank, Credit Suisse è finita sotto fortissime pressioni dopo che il suo primo azionista, la Saudi National Bank ha avvertito che non parteciperà a eventuali aumenti di capitale, motivando la scelta con la volontà di non superare la soglia del 10%.
Il titolo è caduto a nuovi minimi storici e ai livelli attuali risulta del 32% più basso da inizio anno con una perdita cumulata del 73% sugli ultimi 12 mesi. La tensione si è riflessa con pesanti pressioni al ribasso anche su altre grandi banche europee, mentre Wall Street ha aperto con nuovi netti cali.

Forze Sudcorea-Usa fanno esercitazione su fiume al confine con Nord

Forze Sudcorea-Usa fanno esercitazione su fiume al confine con NordRoma, 15 mar. (askanews) – Nell’ambito della serie di esercitazioni militari congiunte che gli Stati uniti e la Corea del Sud stanno conducendo in questi giorni, probabilmente la più urticante per la Corea del Nord è quella che si sta svolgendo vicino al confine, a Yeoncheon (62 km a nord di Seoul): simula l’attraversamento di un fiume.
Yeoncheon si trova a ridosso della zona smilitarizzata e del confine tra la Corea del Sud e la Corea del Nord. L’esercitazione si sta svolgendo sul fiume Rhimjin, che va da ovest a est ma in questa provincia piega verso nord e lambisce la frontiera prima di entrare nel territorio nordcoreano.
Gli alleati hanno messo in campo in queste manovre – inquadrate nella più ampia cornice delle esercitazioni congiunte primaverili, considerate da Pyongyang una “prova generale” dell’invasione – circa 400 soldati, due elicotteri d’attacco Apache e 50 pezzi di equipaggiamento, ponti di fortuna, ecc. L’esercitazione dura 12 giorni .
Le esercitazioni si sono concentrate sull’assicurare l’interoperabilità tra le risorse di attraversamento del fiume degli alleati e stabilire metodi operativi che capitalizzino il loro equipaggiamento militare combinato, secondo l’esercito.
I partecipanti provengono dalla 3a brigata genieri dell’esercito e da un battaglione di genieri sotto la 2a divisione combinata di fanteria Usa-Sudcorea. Questa unità è nata nel 2015 come emblema dell’alleanza Seoul-Washington. ROK sta per il nome ufficiale del Sud, la Repubblica di Corea.
Durante le esercitazioni, secondo quanto ha scritto l’agenzia di stampa Yonhap, gli elicotteri hanno fornito copertura aerea con alcuni membri del personale che hanno installato una cortina fumogena per proteggere le truppe a terra mentre montavano un ponte improvvisato per attraversare il fiume largo 180 metri.
L’addestramento per l’attraversamento del fiume sta procedendo parallelamente all’esercitazione “Freedom Shield” di 11 giorni simulata al computer degli alleati iniziata lunedì.
Nel frattempo, l’aeronautica sudcoreana ha condotto esercitazioni aeree indipendenti, con sortite di jet da combattimento diurne e notturne senza sosta dalle principali basi aeree in tutto il paese. L’esercitazione di 36 ore è iniziata ieri mattina e ha coinvolto caccia F-35A, F-15K e KF-16 completamente armati.

Grande attesa per la IV edizione di “Cover Me”

Grande attesa per la IV edizione di “Cover Me”Roma, 15 mar. (askanews) – Tutto pronto per la IV edizione del contest Cover Me ideato dal gruppo “NOI & Springsteen” di Bergamo, che ormai dal 2020 dà la possibilità agli amanti di The Boss di sognare e farsi trasportare dalla magia della sua musica. Anche quest’anno sono chiamati a raccolta tutti gli artisti che vogliono mettersi in gioco scegliendo di dare nuova vita ad uno dei tanti capolavori senza tempo del cantautore americano. Dal 31 marzo fino al 31 maggio, infatti, sono aperte le iscrizioni al contest e per candidarsi sarà possibile inviare la reinterpretazione di un brano a scelta di Bruce Springsteen. Perciò spazio alla fantasia! Unica regola? Non snaturare l’essenza o la melodia della canzone.
Di anno in anno il contest Cover Me sta acquistando sempre più credibilità. Lo testimoniano i numeri e il livello qualitativo dei musicisti che, nel tempo, hanno deciso e decidono di provarci. Sta per iniziare la IV edizione e già si contano notevoli traguardi: oltre 165 band partecipanti, il doppio vinile “Cover Me: A Special Selection from 2020/2022 Contests”, 10 concerti live e più di 10 mila persone che hanno partecipato con il loro voto. “Era un gioco ed è diventato qualcosa di importante” – afferma Alberto Lanfranchi, fondatore del gruppo Noi & Springsteen. “Non è il solito Contest, è qualcosa di più. E lo si evince dall’entusiasmo di chi si è fatto coinvolgere dall’idea pazza di provare a sperimentarsi con le canzoni di Bruce Springsteen, e di chi continuerà a farlo anche in questa IV edizione”.
Per la corretta iscrizione al contest occorre inviare una mail a info@noiespringsteen.com con oggetto “partecipazione contest musicale” entro e non oltre il 31 maggio, includendo una biografia, una foto, i propri contatti e un link Youtube/Vimeo in cui l’artista/gruppo esegue la canzone per il contest. Entro il 15 giugno verranno selezionati 20/30 brani (a seconda del numero di partecipanti), tra quelli ricevuti, dalla Giuria di Qualità presieduta dall’ormai noto Claudio Trotta e che quest’anno vede il grande ritorno di Eleonora Bagarotti, giornalista del quotidiano Libertà, ospite della seconda edizione del festival.
Le canzoni scelte saranno successivamente pubblicate sul sito www.noiespringsteen.com e il pubblico, registrandosi, potrà votare fino al 15 luglio la sua preferita. I 10 brani che otterranno il maggior punteggio, sommato anche ai voti della Giuria di Qualità, saranno quelli dei 10 finalisti che si esibiranno a Bergamo domenica 3 settembre 2023 nell’attesissima giornata di chiusura del Contest. Oltre al premio principale verrà poi consegnato anche il Premio della Critica da una giuria di altissimo livello presieduta da Gino Castaldo, critico musicale tra i più noti in Italia.

Chip, Samsung costruirà un grande cluster produttivo in Sudcorea

Chip, Samsung costruirà un grande cluster produttivo in SudcoreaRoma, 15 mar. (askanews) – I chip sono uno delle grandi partite non solo economiche, ma anche geopolitiche che si stanno giocando nel mondo. Oggi il gigante sudcoreano Samsung Electronics ha scoperto le sue carte, annunciando che costruirà cinque nuove fabbriche di semiconduttori in Corea del Sud, nell’ambito di un grande piano ventennale di Seoul per assicurarsi la sicurezza della catena di approvvigionamento dal valore di 300mila miliardi di won, cioè 214 miliardi di euro.
Secondo quanto scrive oggi Nikkei Asia, un portavoce di Samsung ha confermato il progetto e ha affermato che alcuni dei cinque impianti saranno destinati alla produzione di chip di fonderia in proprio, altri a quelli per clienti esterni, ma i dettagli devono ancor essere decisi.
Il governo ha affermato che i nuovi impianti saranno stabiliti a Yongin, a sud di Seoul, e l’investimento sarà concluso entro il 2042. “Il megacluster sarà la base chiave del nostro ecosistema di semiconduttori”, ha affermato il governo in una nota, aggiungendo che l’obiettivo è “fare un balzo in avanti come paese leader nel mezzo di una feroce concorrenza globale sulle industrie avanzate” è una questione chiave.
Durante la pandemia Covid-19 il sistema globale di approvvigionamento dei seminconduttori è andato in crisi, mettendo in luce l’importanza dei chip per il mantenimento dei livelli di produzione. I colli di bottiglia della catena di approvvigionamento hanno messo in difficoltà diversi settori industriali, a partire da quello automobilistico e dell’elettronica di consumo.
Inoltre, c’è preoccupazione anche per il tentativo di ricorsa da parte della Cina nella produzione di chip, che al momento è ancora in ritardo sulla produzione dei seminconduttori più avanzati ma sta cercando di recuperare terreno.
Per giunta, sono in corso sforzi di reshoring da parte di paesi come il Giappone o gli Stati uniti, che con il suo CHIPS Act ha di fatto creato un contesto di protezionismo in questo settore, che pone nuove esigenze e sfide per i grandi produttori globali di semiconduttori: Taiwan e Corea del Sud in primis. Il CHIPS Act, inoltre, mette in campo 52,7 miliardi di dollari per la ricerca, lo sviluppo, la produzione e lo sviluppo della forza lavoro sui semiconduttori americani.
La stessa Samsung ha investito in modo aggressivo negli Stati uniti, annunciando alla fine del 2021 un piano da 17 miliardi di dollari per costruire linee di produzione di chip di fonderia in Texas, rispondendo alla spinta dell’amministrazione Biden. La società ha puntato alla seconda metà del 2024 affinché la struttura sia operativa. Samsung gestisce già una fabbrica di chip di fonderia nello stato.
Il Giappone, dal canto suo, ha indicato i semiconduttori come una priorità in base a una legge sulla sicurezza economica emanata nel 2022. Quest’anno investirà poco più di 2 miliardi di euro per favorire investimenti nel settore nell’Arcipelago.
Samsung è il più grande produttore al mondo di chip di memoria e uno dei principali produttori di semiconduttori di fonderia realizzati su ordinazione per le aziende, secondo solo al gigante Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (TSMC).
“La soluzione per superare le crisi è concentrarsi sulle cose essenziali”, ha detto l’amministratore delegato e presidente di Samsung Electronics Han Jong-hee durante l’odierna assemblea generale degli azionisti della società. “Con la tecnologia, aiuteremo i nostri clienti a vivere una vita quotidiana migliore creando nuovo valore e opportunità”.

Al Teatro Golden debutta la commedia “Noi in quanto che…”

Al Teatro Golden debutta la commedia “Noi in quanto che…”

Fino al 26 marzo. Con Riccardo Graziosi, Lallo Circosta, Vania Della Bidia

Roma, 15 mar. (askanews) – Arriva sul palco del Teatro Golden una commedia politicamente scorretta! Per la regia di Claudio Greg Gregori, che firma anche lo spettacolo con Lallo Circosta e Riccardo Graziosi, debutta il 15 marzo lo spettacolo “Noi in quanto che…”, che resterà in scena fino al 26 marzo.
Protaginisti Riccardo Graziosi, Lallo Circosta, Vania Della Bidia. Politicamente corretti? Simpatici? Antipatici? Lo spettacolo, prodotto da Ab Management, è una carrellata di scenette, sketch, monologhi, canzoni, dove il politicamente scorretto è il protagonista. Lo spettacolo strizza l’occhio ai vecchi show del sabato sera e a quella tv in bianco e nera con le signorine buonasera, cordiali ed impeccabili. Vania è l’attrice chiamata e voluta da Lallo a tutti i costi e quasi subito si scoprirà l’infimo pruriginoso motivo, Riccardo è basito ma non può fare altro che accettare. Lo show sta per iniziare. Tra cadute di stile, litigate, rivendicazioni e sketch lo show arriverà al termine con un finale rassicurante e politicamente corretto.

Marketing Festival, a Fiasconaro il Premio “Top Products Award”

Marketing Festival, a Fiasconaro il Premio “Top Products Award”Roma, 15 mar. (askanews) – L’azienda Fiasconaro, eccellenza dell’arte dolciaria Made in Sicily con sede produttiva a Castelbuono (PA), è stata premiata con il prestigioso riconoscimento “Top Products Award” della VII^ edizione del Milano Marketing Festival con il suo Panettone Fragolina e Ciliegia, referenza di punta della Linea di alta gamma “Le Specialità”.
Una creazione di alta pasticceria, ma soprattutto, un autentico viaggio sensoriale alla scoperta dei migliori sapori della tradizione siciliana, che sposa passione per il territorio e innovazione. L’importante attestato è stato conferito all’azienda dolciaria per avere racchiuso nei suoi prodotti Eccellenza nella Qualità, Autenticità e Tradizione.
A ritirare il premio è stata Agata Fiasconaro, Brand Manager Fiasconaro, che ha così commentato: “Questo riconoscimento è un tributo ai valori più autentici che ispirano da sempre le nostre ricette: creatività, artigianalità, e coraggio di sperimentare. Ma soprattutto, continua ricerca dei migliori ingredienti della nostra terra, nel segno della biodiversità. Sono proprio questi i valori identitari che guidano l’inarrestabile crescita della nostra azienda, sia in Italia che nei sessanta Paesi esteri nei quali siamo presenti”.
Una favola che profuma di Sicilia: gli anni ’50, Castelbuono e la sua Piazza… Nella storia di Fiasconaro ci sono la Sicilia, gli anni Cinquanta, Castelbuono e la sua Piazza, dalla quale ha inizio la sfida imprenditoriale della Famiglia di Pasticceri, oggi una delle eccellenze del Made in Italy dolciario nel mondo.
Nel 1953 Mario Fiasconaro apre una gelateria e dagli anni Novanta i figli Martino, Nicola e Fausto rilevano l’attività di famiglia iniziando a produrre, in modo artigianale, il Panettone, con una ricetta rivisitata e impreziosita dai migliori ingredienti della tradizione siciliana. E proprio da questi luoghi delle origini e dall’abile visione estetica di un artista contemporaneo, trae ispirazione la nuova comunicazione della Brand Identity Fiasconaro. Un’azienda coerente a se stessa e alle sue origini, ma con una vocazione sempre più internazionale, che l’ha portata a conquistare i principali mercati internazionali.
Sapori, profumi e alchimie della Sicilia sono la suggestiva cornice della storia e della tradizione dell’azienda dolciaria Fiasconaro, nata nel 1953 a Castelbuono, nel cuore del parco delle Madonie, in provincia di Palermo. Oggi l’azienda, giunta alla terza generazione di Pasticcieri è un’eccellenza del made in Italy, con un fatturato 2022 di oltre 34 milioni di euro, un organico di 180 lavoratori – fra stagionali e dipendenti, ed una presenza in 60 Paesi con una crescita del 20% su tutti i principali mercati: Italia, Canada, Francia, Stati Uniti, Germania, Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda e con un orizzonte strategico rivolto al mercato asiatico.
Fiasconaro è totalmente made in Sicily e anche il suo indotto segue la territorialità. Il panettone e la colomba Fiasconaro rappresentano il core-business dell’azienda, ma è in continua crescita anche l’incidenza della linea di prodotti continuativi: torroncini, cubaite, creme da spalmare, mieli, marmellate, confetture e spumanti aromatici. I suoi dolci sono stati serviti sulle tavole di tre Papi, del Presidente della Repubblica cinese, dagli astronauti dello Shuttle, nelle corti regali di tutta Europa.