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Autore: Redazione StudioNews

Sgarbi: potevo essere assessore di tutti, Ronzulli ha sbagliato

Sgarbi: potevo essere assessore di tutti, Ronzulli ha sbagliatoMilano, 15 mar. (askanews) – Per il ruolo di assessore alla Cultura della Regione Lombardia Vittorio Sgarbi poteva contare sul sostegno di Fontana, di Berlusconi e della Santanché, ma “Licia Ronzulli ha sbagliato la mossa” e l’assessorato è stato poi assegnato Francesca Caruso di Fratelli d’Italia. È questa la ricostruzione della sua mancata nomina all’assessorato fatta dallo stesso interessato, Vittorio Sgarbi, a margine della prima seduta della dodicesima legislatura del Consiglio regionale lombardo.
“Prima – ha spiegato Sgarbi – me lo aveva chiesto Silvio Berlusconi, mi ha detto: ‘Vieni, ci divertiamo’, e io gli dissi che volevo stare a Roma, ma se tu me lo chiedi…”; “Fontana era favorevole a me”; anche “la Santanché viene presa da un fuoco nei miei confronti, non la vedevo da tanto tempo, e dice ‘ma tu sei l’unico possibile e poi è tanto meglio fare l’assessore alla cultura in Lombardia che alla sera si rientra presto, va al tavolo”… E mi propone lei”.
“Questo cosa ha determinato? – ha osservato Sgarbi – Che ha vinto La Russa. Essendo così furba la Ronzulli da pensare che è meglio niente che un quarto… Poi sono amico di Berlusconi, sono amico di tutti, quindi sarei stato un quarto di tutti, ha preferito zero perché poi (il posto di assessore ndr) l’ha preso Fratelli d’Italia. Quindi l’azione politica è stata sbagliata rispetto all’esito: potevi avere un assessore che potevi dire tuo… In questa operazione lei ha sbagliato la mossa e invece di crearsi l’effetto domino che mi rendeva condominiale, ora sono senza casa”.

Al via su GreenMe la campagna “Ti meriti la Spagna Green”

Al via su GreenMe la campagna “Ti meriti la Spagna Green”Roma, 15 mar. (askanews) – GreenMe si conferma come modello di attribuzione di funzione valoriale e potenza comunicativa per la promozione del turismo sostenibile e amplia le sue collaborazioni con gli uffici del turismo: nasce a marzo 2023 la campagna di comunicazione tra il magazine online numero 1 in Italia su tematiche ambientali e l’Ufficio Spagnolo del Turismo. L’ufficio turistico della Spagna punta, infatti, tutto sul turismo gestito in maniera sostenibile e sceglie il magazine, tra i più longevi del settore di tutta Italia, per una nuova entusiasmante campagna di comunicazione.
È già online quello che si presenta come un lungo e stimolante percorso che vedrà articoli dedicati e un’ampia sezione sul portale greenMe.it, “Ti meriti la Spagna green”, in cui si potranno conoscere meravigliosi itinerari e interessanti approfondimenti sulle migliori pratiche messe in campo in tema di Smart Tourist Destinations e gestione del turismo in modo sostenibile.
E non solo: GreenMe, con la sua forte presenza social, 875mila follower di Facebook, 300mila follower Instagram e al traguardo del milione di like su TikTok, lancerà reel e post dedicati, forte della sua potenza e competenza comunicativa nel supportare i brand a relazionarsi con la nutrita e fidelizzata community. Il tutto sempre con una componente di intrattenimento, in grado di coinvolgere e incuriosire, creando contenuti social fortemente valoriali e di pubblica utilità.
“Siamo contenti di tornare a collaborare con la Spagna, che tanto sta facendo per promuovere un turismo sostenibile, e proporre una nuova idea di viaggio, con un approccio più etico e responsabile: un tema che da sempre riscontra grande interesse tra i nostri utenti” dichiara Daniele Feliziani, Responsabile progetti speciali di GreenMe.

Mbda, ricavi 2022 a 4,2 mld di euro. Nuovo record ordini a 9 mld

Mbda, ricavi 2022 a 4,2 mld di euro. Nuovo record ordini a 9 mldParigi, 15 mar. (askanews) – Nel 2022 i ricavi di MBDA hanno raggiunto i 4,2 miliardi di euro, in linea con il livello record del 2021. L’acquisizione degli ordini ha raggiunto il nuovo record di 9 miliardi di euro, portando il portafoglio ordini di MBDA a 22,3 miliardi di euro.
Questi i numeri principali emersi oggi a Parigi nella conferenza stampa annuale di MBDA per la presentazione deii risultati del Gruppo nel 2022 e le sfide future che attendono l’azienda. MBDA è un gruppo europeo multinazionale leader mondiale nel campo dei sistemi d’arma complessi. Con oltre 14.000 dipendenti lavora per sostenere la sovranità nazionale di Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito e altri Paesi alleati in tutto il mondo. MBDA è controllata con uguali regole di Corporate Governance da Airbus (37,5%), BAE Systems (37,5%) e Leonardo (25%).
“In MBDA, la cooperazione è la nostra forza – ha dichiarato Eric Béranger, CEO di MBDA -. Cooperazione per noi significa unione dei nostri Paesi e delle culture, ma anche delle competenze e delle tecnologie che MBDA possiede. La cooperazione è ciò che ha permesso a MBDA di ottenere risultati eccellenti nel 2022. Oggi più che mai, in un contesto internazionale profondamente complesso, siamo consapevoli che è proprio attraverso la cooperazione che saremo in grado di eccellere, di supportare il rafforzamento della sovranità dei nostri Paesi e contribuire a garantire la sicurezza delle persone”.
Cooperazione nei programmi e nella tecnologia: MBDA ha evidenziato il contributo alla sicurezza della difesa aerea europea attraverso soluzioni complete per contrastare tutta la gamma di minacce aeree, dai missili balistici a lungo raggio ai piccoli velivoli senza pilota come i droni. Francia, Italia e Regno Unito sono dotati di sistemi di difesa aerea a base Aster, impiegati su fregate e su sistemi terrestri come il SAMP/T, recentemente inviato ai confini dell’Ucraina. Nel 2022 il programma per il sistema di nuova generazione SAMP/T NG ha fatto ulteriori passi avanti e sarà consegnato a Italia e Francia entro il 2025 e disponibile per i mercati export nel 2026.
La cooperazione nella Difesa aerea è costruita anche intorno ad un altro importante programma di cooperazione tra Italia e Regno Unito: quello relativo a CAMM e CAMM-ER; per quest’ultimo MBDA nel 2022 ha ricevuto un ordine per l’Esercito Italiano e l’Aeronautica Militare italiana. Va poi menzionato anche lo Sky Warden, la nostra soluzione di punta per contrastare i velivoli senza pilota (C-UAS: Counter -Unmanned Aerial Systems). Si tratta di un sistema modulare e scalabile, progettato per integrare e controllare diversi sensori ed effettori. Sky Warden può affrontare tutte le minacce: dai piccoli aerei fino a ai droni di dimensioni molto ridotte, di cui recentemente abbiamo visto un uso crescente nei conflitti in Europa e non solo.
Nell’ambito del deep strike e dei sistemi anti-nave pesanti, il 2022 ha visto il lancio della fase successiva del Future Cruise/Anti-Ship Weapon (FC/ASW) tra Francia e Regno Unito, incentrata sullo sviluppo coordinato del programma e riconfermata la scorsa settimana, durante il vertice franco-britannico di Parigi.
Anche il settore del combattimento aereo del futuro (Future Air Combat) è una priorità per MBDA che è coinvolta in due grandi programmi: Germania, Francia e Spagna continuano ad avanzare sul programma FCAS (Future Combat Air System) per il quale MBDA è responsabile di nuovi effettori denominati Remote Carrier, portando la propria esperienza nel combattimento collaborativo connesso. Lo stesso vale per il programma Global Combat Air Programme (GCAP) sostenuto da Regno Unito, Italia e Giappone, per il quale MBDA sarà leader nel dominio degli effettori. Nel corso del 2022 abbiamo fatto importanti passi avanti anche nel settore delle armi ad energia laser diretta con l’acquisizione di Cilas in Francia, con i positivi test del sistema Dragonfire nel Regno Unito e la nuova tecnologia di tracciamento per laser ad alta energia (HEL) in Germania.
Ricordata anche la cooperazione di culture e competenze: MBDA è stata fondata sulla grande volontà delle nazioni di cooperare, forza dell’azienda e esempio di successo. È attraverso l’interazione di diverse culture, differenti competenze e modi di lavorare, sempre nel rispetto delle priorità nazionali, che MBDA si è sviluppata come un’azienda integrata europea. Investire nelle persone per portare avanti l’innovazione e rispettare le consegne ai clienti continuano ad essere gli obiettivi cardine di MBDA, che nel 2022 ha segnato il record di 1.570 nuovi assunti nel Gruppo, con una pianificazione di oltre 2.000 ulteriori assunzioni nel 2023.
Al di fuori dei Paesi domestici, tra i principali contratti export del 2022 vanno menzionati i pacchetti di armamento per i nuovi aerei Rafale degli Emirati Arabi Uniti e della Grecia, che ha scelto MBDA anche per le sue nuove fregate, oltre al contratto per missili CAMM in Polonia.

Calderoli: oltre 22 mln di euro a comuni di confine con Vda e Fvg

Calderoli: oltre 22 mln di euro a comuni di confine con Vda e FvgRoma, 15 mar. (askanews) – “Buone notizie per i Comuni del Veneto e del Piemonte che confinano rispettivamente con Friuli-Venezia Giulia e Val d’Aosta: sono stati assegnati e saranno presto in erogazione gli oltre 22 milioni del Fondo per la valorizzazione e promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale. Si tratta di risorse preziose che potranno essere destinate al finanziamento di progetti per lo sviluppo economico e l’integrazione, in favore dei Comuni di confine. Per i 19 Comuni del Piemonte sono in arrivo 9.428.729 euro, mentre ai 27 comuni veneti saranno distribuiti 13.363.981 euro. L’erogazione dei contributi a sostegno di queste aree vicine a territori con Statuto speciale, e per questo più attrattivi, è una misura che guarda agli interessi dei cittadini di quelle aree e che dev’essere preservata. Il nostro lavoro va esattamente in questa direzione”. Lo rende noto il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.

Fondazione De Marchi: “Serata sforzesca”, viaggio nel tempo lungo 600 anni

Fondazione De Marchi: “Serata sforzesca”, viaggio nel tempo lungo 600 anniRoma, 15 mar. (askanews) – Sotto i portici della Ca’ Grande, oggi Università Statale di Milano, si rivivranno le atmosfere della corte sforzesca. Una serata solidale a tema rinascimentale che sarà il primo di una serie di eventi per celebrare la “Festa del Perdono” del Policlinico di Milano: la più antica celebrazione del capoluogo lombardo che ha luogo ininterrottamente tutti gli anni dispari dal 1559 a sostegno dell’Ospedale Maggiore di Milano.
La causa, tuttavia, è molto più che rievocativa, ma tende a sottolineare lo scopo di questa storica iniziativa meneghina. Partendo dalla concessione di una indulgenza plenaria da parte di Papa Pio II, la festa andò poi oltre la mera sfera religiosa divenendo una vera e propria festa popolare, testimone dell’impegno civile della cittadinanza, riunita a favore del proprio nosocomio. Un momento di grande partecipazione con un grandissimo afflusso di persone, luminarie e giochi.
Per l’occasione venivano esposti al pubblico i ritratti dei grandi benefattori, tutt’oggi custoditi dall’Ospedale Maggiore. Nei secoli le autorità civili che si susseguirono non mancarono di sostenere in ogni modo l’evento, favorendo la partecipazione a quella che divenne nella città, la festa per eccellenza e la più grande e duratura testimonianza di impegno civile. La serata vuole essere, dunque, un modo per ricordare l’impegno civico di tutti i Milanesi che hanno sostenuto i loro concittadini più bisognosi attraverso il più importante e antico ospedale della loro città sin dall’anno della sua fondazione. L’evento – che si terrà venerdì 17 marzo dalle ore 19 – è organizzato dalla Fondazione De Marchi per 200 ospiti che, in costumi dell’epoca, rivivranno le atmosfere della corte del Duca Francesco Sforza, donatore dell’Ospedale Maggiore Ca’ Grande di Milano.
Il ricavato sosterrà, in questo caso, il progetto di sviluppo e umanizzazione del reparto di chirurgia pediatrica e neonatale del Policlinico di Milano, per rendere gli spazi più accoglienti e rasserenanti agli occhi dei piccoli pazienti. Basta varcare le porte dei reparti per sentire il calore dell’abbraccio di medici, operatori, architetti ed artisti nei confronti dei bambini malati. Emblematica la sala che ospita lo strumento di risonanza magnetica trasformata in un meraviglioso mondo sottomarino. Tra gli obiettivi, un innovativo progetto di umanizzazione con tecnologia 3D del reparto di chirurgia pediatrica e neonatale.
“L’idea è fornire un tablet ai bambini nel lungo e spesso angosciante percorso che precede l’avvio di un trattamento, consentendo loro di catapultarsi, tramite una tecnologia di realtà aumentata, in un mondo fantastico”, spiega Francesco Iandola, direttore esecutivo della fondazione.
Questo e molto altro, rientra nel quadro complessivo delle attività del progetto “Un ospedale mica male” per il contenimento del dolore, della paura e dello stress in tutti i bambini in cura alla Clinica De Marchi, con l’obiettivo di dedicare tutte le attenzioni e le risorse disponibili affinché anche la cura ed il momento del ricovero possano essere vissute con serenità.
“Abbiamo voluto proporre una rievocazione dell’antica Festa del Perdono per ricordare alla cittadinanza una tradizione di solidarietà a favore del Policlinico di Milano che nasce 600 anni fa. Una serata che anticipa di qualche giorno la Festa del Perdono del Policlinico e che coniugherà il divertimento all’impegno a favore dei bambini più bisognosi della nostra città”, così il direttore Iandola a proposito dell’evento. Sono attesi ospiti del mondo imprenditoriale, dello spettacolo, dello sport e influencer.
Durante la serata sarà offerto un banchetto con nove portate rinascimentali, tratte dai ricettari di Maestro Martino, grazie alla preziosa collaborazione di “Garum, museo della cucina” e della Scuola Alberghiera Amerigo Vespucci di Milano. La serata sarà animata con momenti di musica, ballo ed intrattenimenti rinascimentali per rievocare le atmosfere del XV sec. A seguire Dj Set con Dj Duappo di radio DJ e altri ospiti a sorpresa.
Da oltre quarant’anni al fianco dei bambini più fragili colpiti da emopatie e tumori dell’infanzia, la Fondazione De Marchi con iniziative come questa, ma soprattutto grazie alle persone che vi partecipano, rende possibile l’impossibile. Chissà se brilleranno gli occhi dei piccoli grandi eroi dei nostri giorni scoprendo che dame e cavalieri di un tempo lontano si sono riuniti, col cuore colmo di speranza, per aiutarli ad affrontare le loro temerarie sfide.

Mattarella: serve collaborazione non conflittualità tra Stati

Mattarella: serve collaborazione non conflittualità tra StatiRoma, 15 mar. (askanews) – “Visti dalla prospettiva dello spazio i confini della terra sono insignificanti e questo ci fa riflettere sulla necessità di un clima di collaborazione e non di conflittualità tra gli Stati della terra”. Dalla sua visita di Stato in Kenya il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lancia un ulteriore invito alla collaborazione e alla pace.
L’occasione è stata la visita al centro spaziale ‘Luigi Broglio’ che si trova a Malindi, fondato 60 anni fa dal ricercatore italiano e tuttora attivo nella analisi e raccolta dei dati satellitari grazie ad un partenariato tra Italia e Kenya.
Questo Centro, ha sottolineato il presidente della Repubblica, “ha un grande significato per l’amicizia e la collaborazione tra Italia e Kenya, una amicizia che si è sviluppata constantemente anche su altri versanti su cui si collabora intensamente. I primi passi verso la ricerca di conoscenze dallo spazio sono iniziati 60 anni fa, io ero già adulto – ha ricordato -: è stata una dimostrazione di grande lungimiranza, veramente profetica da parte di Broglio, la dimostrazione di una visione del futuro che qui si è realizzata e che voi interpretate”.
Questo luogo sta a testimoniare anche “come si collabora per assicurare all’umanità la possibilità di raggiungere orizzonti sempre più ampi senza conflitti e senza competere. Kenya e Italia – ha ribadito il capo dello Stato – condividono l’aspirazione alla pace e alla collaborazione”.
“E’ significativo e affascinante – ha concluso Mattarella – che il contatto con lo spazio avvenga partendo da uno dei luoghi più attraenti del mondo, è come voler offrire allo spazio uno dei punti più belli della terra”.

Vinitaly: già iscritti oltre mille top buyer da 68 Paesi, +43% sul 2022

Vinitaly: già iscritti oltre mille top buyer da 68 Paesi, +43% sul 2022

Bricolo: “Risultato storico”. E quest’anno torna anche la Cina

Milano, 15 mar. (askanews) – Un Vinitaly internazionale che parla tutte le lingue del mondo e che si appresta a registrare, per la 55esima edizione a Veronafiere dal 2 al 5 aprile, il record di top buyer selezionati e ospitati anche in collaborazione con Ice Agenzia. Ad oggi, infatti, sono oltre mille i “superacquirenti” esteri di vino italiano da 68 Paesi già accreditati: +43% rispetto al 2022, dagli Usa all0’Africa, dall’Asia, con il grande ritorno della Cina e Giappone, al Centro e Sud America fino al Vecchio Continente tutto rappresentato e alle Repubbliche eurasiatiche.
Un dato, questo, che incrementerà il totale del panel internazionale del business in fiera nei quattro giorni di manifestazione e che, secondo le proiezioni, dovrebbe superare il consuntivo 2022 di Vinitaly che si chiuse con 25mila buyer stranieri da 139 Paesi, il 28% degli 88mila operatori totali arrivati a Verona, facendo registrare la più alta incidenza estera di sempre.
“Si tratta di un risultato storico, frutto di un roadshow globale senza precedenti che ha coinvolto i principali player istituzionali della promozione del made in Italy” ha commentato il presidente di Veronafiere SpA, Federico Bricolo, aggiungendo “un deciso cambio di passo, in termini di investimenti e organizzazione, fortemente voluto dalla nuova governance con l’obiettivo di accrescere la competitività di Vinitaly in Italia e nel mondo”.
Tra i 68 Paesi rappresentati a Vinitaly 55, spiccano per numero le delegazioni di operatori e importatori profilati da Stati Uniti e Canada, a pari merito con un contingente che supera complessivamente i 200 top buyer, con nuovi arrivi dalla grande distribuzione del Midwest e dai vertici della Nabi (National association of beverage importers, l’associazione degli importatori di vino negli Usa) e con ben undici referenti della Société des Alcools du Quèbec (Saq) e del Liquor control Board of Ontario (Lcbo), due dei più importanti Monopoli canadesi.
(segue)
“La strada per la crescita del settore è sempre di più l’export, come emergerà dal rapporto dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia che presenteremo a Roma il prossimo 22 marzo” ha spiegato l’ad di Veronafiere SpA, Maurizio Danese, parlando di “un export che negli ultimi 10 anni vede il vino tra i comparti del made in Italy a maggior tasso di crescita e una bilancia commerciale sempre più determinante per il sistema Italia”. “Per questo, Vinitaly 2023 accelera il percorso di rinnovamento del format che, a tendere, sarà sempre più smart e funzionale alle esigenze delle aziende e del settore stesso” ha proseguito, aggiungendo che “lo scenario competitivo fortemente mutato in questi ultimi due anni ci impone di efficientare le risorse economiche ed organizzative per sostenere il posizionamento delle cantine sui mercati”.
Grande attesa per il ritorno della Cina che, dopo i lockdown e i divieti prolungati, è pronta a riprendersi il proprio status di colosso emergente. Una selezione, quella realizzata dalla sede operativa di Veronafiere a Shangai unitamente agli uffici operativi della joint venture a Shenzen, che porterà a Vinitaly 130 responsabili acquisti tra cui i primi venti importatori nazionali per volume e valore come Cws, Interpocrom e Asc, i principali gruppi di primo livello dell’horeca, da Vino Bento a Wine Universe e Gruppo Bottega fino Lady Penguin e Vinehoo, le piattaforme di e-commerce più referenziate.
Con un quartiere al completo e a tutto business, Vinitaly 2023 procede anche verso il cambiamento del modello organizzativo. Vanno in questa direzione, le decisioni di una opening cerimony di Vinitaly in chiave smart (il 2 aprile alle 11) per non intralciare le agende delle oltre quattromila cantine in quartiere, ma anche quella di non inserire nel palinsesto degli appuntamenti istituzionali di Vinitaly la tradizionale cena di gala. Una scelta che segna un cambio di passo rispetto al passato e che vuole privilegiare eventi in linea con la missione business di Vinitaly. Per questo è stato ideata Vinitaly & The Night, la serata inclusiva per i buyer, espositori e le nuove generazioni di produttori presenti alla rassegna in programma martedì 4 aprile al palazzo della Gran Guardia (Verona, Piazza Bra) in modalità open dalle 20 alle 24.
Prosegue, inoltre, la distinzione tra operatori in fiera e winelover. A questi ultimi è dedicato Vinitaly and the City, il percorso di wine talk, tasting, mostre ed eventi del fuori salone nei luoghi più rappresentativi della città Patrimonio Unesco: Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale. In programma dal 31 marzo al 3 aprile, Vinitaly and the City è organizzato da Veronafiere con la collaborazione di Comune di Verona, Provincia di Verona e Fondazione Cariverona.
Ecco il dettaglio dei 68 Paesi di provenienza degli oltre mille top buyer selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere per l’edizione numero 55 di Vinitaly. Nord America: Usa e Canada. Asia (17): Armenia, Azerbaigian, Cina, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Georgia, Hong Kong, India, Indonesia, Kazakhistan, Kirghizistan, Malesia, Singapore, Taiwan, Thailandia, Vietnam. Africa (9): Angola, Camerun, Costa d’Avorio, Ghana, Kenia, Marocco, Mozambico, Nigeria, Sud Africa. Centro-Sud America (12): Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Equador, Guatemala, Messico, Panama, Paraguay, Perù, Venezuela. Europa (26 inclusa area Baltica, Balcani, Scandinavia e UK): Austria, Albania, Bulgaria, Belgio, Bosnia Erzegovina, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Inghilterra, Lituania, Lettonia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovenia, Svezia, Svizzera e Ungheria.

Credit Suisse crolla in borsa (-10%) dopo stop saudita nuovi capitali

Credit Suisse crolla in borsa (-10%) dopo stop saudita nuovi capitaliRoma, 15 mar. (askanews) – Le azioni del Credit Suisse sono crollate del 10% al minimo storico a seguito dei commenti del suo maggiore azionista secondo cui non fornirà nuovo capitale e dopo che, martedì l’istituto elvetico aveva rivelato che il suo revisore dei conti, PwC, ha identificato “debolezze sostanziali” nei suoi controlli sui rendiconti finanziari.
Le azioni Credit Suisse dunque sono scese a un nuovo minimo di 1,99 franchi dopo che il presidente della Banca nazionale saudita, che l’anno scorso ha acquistato una partecipazione del 10% nel Credit Suisse, ha escluso di fornire al prestatore svizzero ulteriore assistenza finanziaria.

Mbda, Béranger: cooperazione fondamentale, nessuno può fare da solo

Mbda, Béranger: cooperazione fondamentale, nessuno può fare da soloParigi, 15 mar. (askanews) – “La guerra in Ucraina ci ha ricordato brutalmente l’importanza del concetto di sicurezza e soprattutto di sovranità. E quanto ancora di più oggi sia importante la cooperazione che è l’unica maniera per fare massa critica visto che nessun paese europeo può pensare di poter fare da solo”.
Lo ha sottolineato Éric Béranger, CEO di Mbda, in occasione della conferenza stampa internazionale di presentazione dei risultati del Gruppo nel 2022 e le prospettive per il 2023, al Musée de l’Armée di Parigi
“In questo senso – ha aggiunto – oggi Mbda è più rilevante che mai: è un tool per la sovranità e per la cooperazione, che permette di consolidare le risorse, umane, industriali, finanziarie”. Sovranità da costruire, nel quadro europeo, “tutti insieme” e che per Béranger si declina con “la libertà di valutazione, libertà di decisione e libertà di azione”.
In materia di produzione e di risposta ad un mercato in forte crescita oggi servono “volumi e velocità” ed in questo “è fondamentale il rapporto con la supply chain e il dialogo con i clienti”.
Annunciato inoltre un forte investimento in risorse umane nel 2023, “con un programma di più di 2000 assunzioni”, ed un impatto in Italia di circa 200 unità.

“Vino rosso prima scelta per Millennial e Gen Z in Italia, UK, Usa”

“Vino rosso prima scelta per Millennial e Gen Z in Italia, UK, Usa”Milano, 15 mar. (askanews) – Il vino rosso è quello preferito da Millennial e Generazione Z di Italia, Inghilterra e Stati Uniti. E’ il dato saliente che emerge a sorpresa da una ricerca commissionata da Pasqua Vigneti e Cantine alla società internazionale Toluna, sugli stili di consumo e le attitudini dei giovani tra i 18 e i 43 anni dei tre mercati chiave dell’azienda. Dall’indagine esce il profilo di un consumatore sempre più consapevole e informato, che sceglie brand capaci di incarnare i suoi valori e di offrire un’esperienza unica, personalizzata e condivisibile.
Se convivialità e coinvolgimento emotivo sono determinanti nell’approccio al vino, dall’indagine risulta anche che l’aspetto della sostenibilità è centrale per decidere quale prodotto scegliere. “Queste generazioni cercano brand e produttori che parlino con il loro tono di voce, con il loro taglio e sono sempre più interessati a brand che strizzano l’occhio al loro modo di vivere, al loro ‘lifestyle’. Cercano vini salubri, che siano tracciabili, che abbiano una chiara origine, che abbiano trasparenza: vini che si allineino con i loro stili di vita sicuramente più salubre, con la loro dieta per esempio” ha spiegato ad askanews Riccardo Pasqua, amministratore delegato di Pasqua Vigneti e Cantine, storica impresa vinicola veronese che da anni osserva i nuovi stili di consumo per costruire un dialogo con chi sceglie i loro vini.
Il questionario è stato somministrato a 2.400 partecipanti, donne e uomini nati a cavallo tra il 1980 e il 2000, equamente divisi tra Italia, Regno Unito e Stati Uniti, che hanno consumato vino almeno una volta nell’ultimo mese. Presentata alla conferenza stampa annuale della Cantina a Milano, dalla ricerca emergono altri spunti interessanti. “Le opinioni degli influencer non sono più rilevanti come lo erano fino a qualche anno fa” precisa l’ad dell’azienda, aggiungendo che “queste due generazioni preferiscono prendersi il tempo di informarsi, di andare a leggere e studiare, cercano degli endorsment da parte di critici e diciamo gruppi editoriali che abbiano autorevolezza, spalle larghe ed esperienza”.
Altra curiosità emersa dalla ricerca è che durante i momenti di socialità, il vino è ritenuto non solo un argomento di conversazione ma uno dei più interessanti. “Parlare di vino dà status, parlare di vino è cool” chiosa il manager, sottolineando che l”ultima sorpresa che esce da questa indagine internazionale è legata al mondo dell’arte, “un mondo che ci sta molto a cuore e che utilizziamo da ormai sette anni nei nostri piani editoriali e nella nostra comunicazione. Il mondo dell’arte soprattutto nelle sue espressioni più contemporanee e immersive è in alto nella lista delle priorità e degli interessi di queste generazioni – prosegue – e questo conferma la bontà della strategia che Pasqua sta portando avanti da tempo, con oltre venti collaborazioni con altrettanti talenti attraverso i quali stiamo cercando di veicolare i nostri valori e il nostro messaggio”.
Realtà consolidata del panorama vitivinicolo nazionale e internazionale, Pasqua ha chiuso il 2022 con un giro d’affari di 65,4 milioni di euro e quasi 13 milioni di bottiglie vendute, il 90 delle quali in 72 Paesi del mondo. Impegnata in una strategia di premiumizzazione, sostenuta da importanti investimenti sul valore del brand (tra il 7,5% e il 9% sul fatturato negli ultimi 7 anni), l’azienda sarà presente anche quest’anno al Vinitaly a Verona, dopo il passaggio a ProWein a Dusseldorf. “La nostra presenza sarà come non è mai stata prima: avremo un’edizione senza precedenti con un palinsesto ricchissimo sia di degustazioni che di eventi” annuncia Riccardo Pasqua, spiegando che “Radio24 porterà alcuni dei suoi programmi in diretta dal nostro stand e avremo una partership con ‘Wine Entusiast’, uno dei più influenti magazine di vino statunitense, con cui faremo un piccolo evento sociale e una masterclass guidata dal loro specialista del vino italiano”.
Ma l’evento clou sarà “Luna Somnium”, una maxi installazione progettata dallo studio d’arte “fuse” e ispirata al “Somnium” di Giovanni Keplero. “Sarà un’altra installazione immersiva, ‘site specific’: l’anno scorso era stata fatta in piazza Erbe, quest’anno torneremo invece alle Gallerie Mercatali, uno spazio post industriale di fronte alla fiera di Verona che ben si presta a questo genere di iniziative” racconta il ceo, sottolineando che “sarà un’installazione clamorosa dove cercheremo di intrappolare la luna dentro questo spazi pazzeschi, con l’intento, attraverso tasti emozionali e immersivi, di comunicare i valori della nostra azienda, della nostra famiglia che sono la creatività, l’innovazione, il non avere paura di sperimentare, il non avere paura di guardare le cose da un angolo diverso, valori che hanno caratterizzato tanti dei nostri vini e hanno caratterizzato la crescita della nostra organizzazione”.