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Autore: Redazione StudioNews

Gas, AIE: nel 2022 domanda in Europa mai così bassa (-13%)

Gas, AIE: nel 2022 domanda in Europa mai così bassa (-13%)Milano, 28 feb. (askanews) – Nel 2022 la domanda di gas in Europa ha registrato il calo più marcato della storia, mentre nel 2023 la domanda globale dovrebbe essere sostanzialmente stabile, ma le prospettive sono soggette a un elevato livello di incertezza, in particolare per quanto riguarda le azioni future della Russia e l’impatto economico della fluttuazione dei prezzi dell’energia. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’AIE (Agenzia internazionale dell’energia) sul mercato del gas.
Il consumo globale di gas è diminuito, secondo le stime, dell’1,6% nel 2022. Ma l’aumento senza precedenti dei prezzi ha portato a una riduzione del 13% della domanda in Europa, poiché i governi hanno reagito rapidamente con politiche di emergenza, l’industria ha ridotto la produzione e i consumatori hanno abbassato i termostati. Le condizioni climatiche invernali più miti hanno inoltre contribuito a ridurre il fabbisogno di riscaldamento degli ambienti. La domanda di gas in Asia è diminuita del 2% a causa dei prezzi elevati del gas naturale liquefatto (GNL), delle interruzioni dovute al Covid in Cina e del clima costantemente mite nell’Asia nordorientale.
“L’anno scorso è stato straordinario per i mercati globali del gas. I prezzi stanno tornando a livelli gestibili, in particolare in Europa, dove un inverno mite e la distruzione della domanda hanno contribuito a raffreddare i mercati”, ha dichiarato Keisuke Sadamori, direttore dei mercati energetici e della sicurezza dell’AIE. “La Cina è la grande incognita del 2023. Se la domanda globale di GNL tornerà ai livelli pre-crisi, questo non farà altro che intensificare la concorrenza sui mercati globali e inevitabilmente farà salire nuovamente i prezzi.”

Kim Jong Un: necessario cambiamento radicale del settore agricolo

Kim Jong Un: necessario cambiamento radicale del settore agricoloRoma, 28 feb. (askanews) – Il leader supremo nordcoreano Kim Jong Un ha ordinato un “cambiamento radicale” nella produzione agricola entro pochi anni nel suo discorso nel secondo giorno di una riunione-chiave del partito-stato nordcoreano dedicata proprio all’agricoltura, mentre la Corea del Sud e osservatori internazionali sostengono che la lunga chiusura ermetica di Pyongyang per le misure anti-Covid ha portato la popolazione alla fame.
Kim – secondo il resoconto dato dall’agenzia di stampa ufficiale KCNA – ha sottolineato la necessità di trovare modi per uno “sviluppo stabile e sostenuto dell’agricoltura” durante il secondo giorno di lavori del Plenum allargato del Comitato centrale del Partito dei lavoratori della Corea.
Il raro incontro del partito è stato convocato in un momento in cui la situazione alimentare del Nord appare precaria a causa delle crescenti difficoltà economiche causate dai blocchi dei confini per combattere la pandemia di COVID-19 e dalle sanzioni globali sui suoi programmi nucleari e missilistici.
Il leader ha dettato la linea, chiedendo che vengano trovate modalità “perseguibili per raggiungere con successo l’obiettivo di produzione di grano di quest’anno e portare un cambiamento radicale nella produzione agricola entro pochi anni”.
La relazione del capo nordcoreano non si è addentrata, a quanto se ne sa, su quali siano le misure specifiche che dovrebbero essere assunte per realizzare il richiesto cambiamento radicale.
Un funzionario del ministero dell’unificazione della Corea del Sud ha detto all’agenzia di stampa sudcoreana Yonha che Pyongyang “sembra stia discutendo una vasta gamma di questioni, comprese le agende relative all’alimentazione e all’agricoltura e alle questioni economiche”.
Al Plenum stanno partecipando anche i principali esponenti del settore agricolo, che sono stati visti seduti in prima fila sul podio della riunione, ha aggiunto il funzionario sudcoreano. Tra loro Ri Chol Man, direttore del dipartimento dell’agricoltura del partito, e Ju Chol Gyu, presidente del comitato per l’agricoltura del governo.
L’Agenzia per l’alimentazione e l’agricoltura dell’Onu, la Fao, prima della pandemia aveva già rilevato che circa la metà della popolazione nordcoreana era malnutrita. Recentemente le autorità sudcoreane hanno accusato Pyongyang di lasciar morire “decine di persone” per fame ogni giorno.
Secondo l’Amministrazione per lo sviluppo rurale della Corea del Sud, il raccolto nordcoreano di cereali del 2022 è stato di 4,51 milioni di tonnellate, con un calo ulteriore rispetto al 2021 del 3,8 per cento. E, a peggiorare la situazione alimentare, il regime ha usato più decisione del solito nello schiacciare le transazioni nei mercati (illegali), il che ha creato ulteriori colli di bottiglia nella distribuzione.
Tra il 1994 e il 1998, durante la cosiddetta Ardua Marcia, una serie di disastri naturali (siccità, alluvioni) e soprattutto un’incapacità totale del regime di gestire il sistema della distribuzione alimentare, provocò in Corea del Nord un numero imprecisato di morti per fame, che secondo alcune stime superarono i 3 milioni.
Kim Jong Un è recentemente intervenuto sul tema della “rivoluzione rurale”, ponendo l’accento sul rispetto delle istruzioni che arrivano dal centro e sull’educazione ideologica dlele masse rurali. Ha anche promesso di fornire loro moderni strumenti di lavoro nei campi. Ma, secondo un’analisi del sito specializzato NK News, questo processo sta andando a rilento.

Scandalo Tokyo2020, denunciato gigante pubblicità Dentsu

Scandalo Tokyo2020, denunciato gigante pubblicità DentsuRoma, 28 feb. (askanews) – Le inchieste sulla malagestione di alcune delle attività connesse all’organizzazione delle Olimpiadi di Tokyo del 2020, poi svolte nel 2021, continuano a essere all’ordine del giorno in Giappone. Secondo quanto riferiscono oggi i media nipponici, il regolatore per la competizione ha presentato denunce penali contro il gigante della pubblicità Dentsu e altre cinque grandi compagnie con l’accusa di aver truccato i contratti.
Il regolatore ha inoltre proceduto alla denuncia di sette individui, non esplicitamente indicati.
La Commissione giapponese per il commercio giusto, di fatto l’antitrust, ha denunciato, oltre al gigante Dentsu, anche Hakuhodo DY Holdings, Tokyo Agency, Fuji Creative Corporation, Cerespo and Same Two.
Lo scandalo attorno alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo 2020 ha avuto lo scorso anno un forte impulso dopo l’arresto di Haruyuki Takahashi, uno dei membri dell’ex comitato organizzatore ed ex alto dirigente della Dentsu, accusato di aver ricevuto circa 350mila euro di mazzette dal produttore di abiti Aoki Holdings, che è stato partner ufficiale per Tokyo 2020. Takahashi ha respunto ogni addebito.

Mps, Axa completa uscita: quota venduta a 2,33 euro per totali 233 mln

Mps, Axa completa uscita: quota venduta a 2,33 euro per totali 233 mln

Chiuso l’accelerated bookbuilding. Manterrà lo 0,0007% del capitale

Milano, 28 feb. (askanews) – Axa ha completato con successo la vendita di 100 milioni di azioni di Mps, pari al 7,94% del capitale sociale della banca, al prezzo di 2,33 euro per azione, per complessivi 233 milioni, nell’ambito dell’accelerated bookbuilding riservato a investitori istituzionali. Lo comunica la compagnia francese che ieri aveva annunciato l’avvio del collocamento privato, uscendo di fatto dall’azionariato dell’istituto senese.
Dopo il regolamento e la consegna dell’offerta, prevista intorno al 2 marzo, Axa manterrà lo 0,0007% del capitale di Mps.

La festa di Laura Pausini: 30 anni di musica verso un nuovo inizio

La festa di Laura Pausini: 30 anni di musica verso un nuovo inizioMilano, 28 feb. (askanews) – “Anche se sono passati 30 anni resto logorroica e voglio parlare, ho tante cose da raccontarvi, come quella volta che dietro le quinte dell’Ariston ho sentito una voce che diceva: vincerà la Pausini”. Laura Pausini ha iniziato il concerto anniversario per i 30 anni dal suo debutto raccontando il suo primo Sanremo dove è iniziata la carriera, con la profezia di Pippo Baudo sulla sua vittoria con La solitudine.
“Voi avete scelto me, è stato come un fidanzamento, il più lungo della mia vita”, ha detto la Pausini per ringraziare i fan che la seguono.
Nei tre concerti in 24 ore a New York, a Madrid e a Milano Laura ha cantato 10 canzoni per ogni decennio di carriera arrivando al Carcano con gli ultimi successi.
“Sentirvi cantare mi emoziona e mi fa venire voglia di andare avanti e trovare nuovi modi per esprimermi. Mi lascio sempre andare nei live perché mi sento a casa, tra amici, noi siamo legati per sempre”, ha aggiunto rivolgendosi al pubblico, ma anche alla figlia e soprattutto al padre che l’ha sempre accompagnata in questi 30 anni di successi internazionali.
“In queste 24 ore ho riscoperto quanto è bello cantare nei teatri e vedere tutto il pubblico da vicino, non è scontato che dopo 30 anni le persone cantino ancora le tue canzoni tutte a memoria e che continuino a seguirti”.
“Nel 2020 durante la pandemia mi sentivo sola e ho avuto un’occasione grande e inaspettata. È arrivato un brano che è diventato colonna sonora del film ‘La vita davanti a sé’ con Sofia Loren. È stato importante per me”, ha raccontato prima di eseguire il brano Io sì (Seen) nelle 5 lingue in cui è stato tradotto.
“Io non dimentico mai da dove vengo e chi sono, essere stata scelta da voi mi ha permesso di crescere e viaggiare e diventare cittadina del mondo, di essere libera, e oggi sono qui davanti a voi”, ha detto prima di eseguire Scatola, il suo ultimo successo acclamata dal pubblico in festa.
Poi a mezzanotte in punto ha detto: “Da questo momento è finita la festa del trentennale e ora inizia qualcosa di nuovo con voi, vi faccio un piccolo regalo, una canzone che ascolterete nelle prossime settimane, ‘Un buon inizio’”. Poi ovviamente non poteva mancare un ponte col passato: Laura è tornata sul palco per contare a cappella un medley dei suoi successi.

Caccia ai sottomarini: l’esercitazione Nato al largo di Catania

Caccia ai sottomarini: l’esercitazione Nato al largo di CataniaCatania, 27 feb. (askanews) – Battaglie navali nel Mediterraneo, ma simulate. Ha preso il via oggi e terminerà il 10 marzo al largo di Catania l’esercitazione Nato antisommergibile, “Dynamic Manta 2023”. Coinvolti nel primo giorno sette mezzi di superficie, prevalentemente fregate antisommergibile, da nove paesi Nato, Italia compresa, tre sottomarini e mezzi aerei della Marina Militare. Nei prossimi giorni saranno 10 mezzi di superficie e cinque sottomarini da diversi paesi Nato.
L’attività addestrativa denominata Dynamic Manta, sin dal 2013, è una delle più importanti e complesse esercitazioni antisommergibile della NATO. Pianificata dal Comando Marittimo Alleato (NATO Allied Maritime Command – MARCOM) e condotta al largo delle coste orientali e meridionali della Sicilia, la DYMA è mirata principalmente all’addestramento e alla condotta delle operazioni di difesa anti sommergibile (Anti Submarine Warfare – ASW).
Quest’anno saranno cinque i sommergibili impiegati, appartenenti alle Marine di Grecia, Italia, Turchia e Stati Uniti; i battelli opereranno sotto il controllo del Comando Sommergibili dell’Alleanza Atlantica (NATO Submarine Command – COMSUBNATO), addestrandosi con le Unità di superficie. Previsto anche l’impiego dei velivoli da pattugliamento marittimo (Maritime Patrol Aircraft – MPA) provenienti da Canada, Francia, Germania, Grecia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti. Il tutto sotto il comando del Rear Admiral (US Navy) Michael S. Sciretta, Comandante del Secondo Gruppo Navale permanente della NATO (Standing NATO Maritime Group 2 – SNMG 2).
La Marina Militare prenderà parte all’esercitazione con la fregata in versione ASW Carlo Margottini (F592), la fregata Carabiniere (F593), due sommergibili e due elicotteri di base presso la Stazione Elicotteri di Catania. Inoltre, l’Italia in qualità di nazione ospite, fornirà il supporto logistico della base navale di Augusta e della base aerea di Sigonella a Catania.
La Dynamic Manta è una delle esercitazioni di maggior rilievo della NATO, volta a garantire l’interoperabilità costante tra forze aeree, di superficie e subacquee nella lotta anti-sommergibile. Mediante la presenza di scenari addestrativi a difficoltà crescente, che vanno dalla bassa all’elevata complessità, l’esercitazione permette di istituire un coordinamento delle operazioni tra forze armate appartenenti a paesi diversi e operanti in un contesto multi-minaccia.

A Roma la Festa del Martisor nel segno della rinascita e della pace

A Roma la Festa del Martisor nel segno della rinascita e della paceRoma, 27 feb. (askanews) – L’arrivo della primavera come simbolo di una rinascita e di una resilienza che possa portare un messaggio di pace e resistenza, contro le minacce che vengono dalla guerra in Ucraina. E’ questo il messaggio che è emerso nel corso dell’evento dedicato al Campidoglio alla Festa del Martisor 2023, organizzato dall’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, in partenariato con il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest, il Centro di Documentazione Sito Patrimonio Mondiale UNESCO di Roma, l’Ambasciata della Repubblica di Moldova nella Repubblica Italiana e la Lega degli Studenti Romeni all’Estero – filiale Italia e con il patrocinio di Roma Capitale.
L’evento “MARTISOR. Simbolo della primavera incluso nel patrimonio immateriale dell’UNESCO” è stato aperto dai saluti di Ugo Papi, consigliere del sindaco di Roma per le relazioni internazionali: “Questa è la casa di Roma, la casa dei romani e la casa dei romeni con cui ci sono grandi rapporti anche nell’ambito delle tradizioni e nella cultura, come in questo caso. La comunità romena è la più numerosa tra quelle straniere che si trovano nella Capitale, una comunità ben integrata e laboriosa. I legami sono sempre più solidi e siamo qui per festeggiare la festa del Martisor”.
L’ambasciatrice di Romania Gabriela Dancau ha ricordato che “dall’inizio del mio mandato è diventata un’abitudine celebrare le feste tradizionali del mio Paese insieme all’ambasciata della repubblica di Moldova” e “cinque settimane fa grazie alla disponibilità dell’amministrazione e del sindaco di Roma Roberto Gualtieri il Campidoglio ha ospitato un evento sui 30 anni di emigrazione romena in Italia, una comunità, quella romena, che include anche i cittadini della Moldova che si identificano in Italia con il passaporto romeno. I romeni di entrambi i lati del confine si riuniscono insieme per celebrare le tradizioni comuni” e questo è anche il caso del Martisor, la festa per l’arrivo della primavera che si celebra l’1 marzo.
“L’arrivo della primavera, che celebriamo con la Festa del Martisor, viene accolto con maggiore intensità nella nostra regione dell’Est Europa, rispetto all’Italia, una regione che ha conosciuto gli effetti dell’inverno climatico e dell’inverno geopolitico. Quando il freddo nelle case viene usato come arma per spezzare la volontà dei cittadini come succede in questi giorni, celebrare questa festa dell’arrivo della Primavera, del rinnovamento del mondo, della vita, è una formula di resistenza simbolica e pacifica”, ha detto l’ambasciatrice.
“Il riconoscimento da parte dell’Unesco del valore universale delle usanze tradizionali dell’Europa sudorientale si traduce con l’apprezzamento al contributo antropologico” di queste feste e “del loro messaggio di perseveranza nell’andare avanti nonostante gli ostacoli che la geografia e la geopolitica hanno messo sul loro cammino”, ha aggiunto.
Per Anatolie Urecheanu, ambasciatore di Moldova in Italia questa “antica tradizione, ci ricorda l’arrivo della primavera che viene festeggiato con il simbolo bianco e rosso, di rinascita, cambiamento e speranza. Una tradizione che si è conservata negli anni nello spazio della Romania e della Moldava”.
“Nella concezione popolare la Festa del Martisor, non è solo un evento tradizionale ma anche ancestrale che definisce la rinascita e la vittoria del bene sul male. Quest’anno auspico che sia speciale e che abbia un forte messaggio di pace. La guerra in Ucraina, è la più grande atrocità nel Continente europeo dalla Seconda guerra mondiale. Dopo l’Ucraina, la Moldova è la più colpta da questa guerra non provocata e ingiusta. Ma la solidarietà dei paesi democratici si è rivelata più forte dell’ambizione di Putin nel voler restaurare l’impero sovietico”, ha sottolineato l’ambasciatore moldavo.
Successivamente è interventuto il dottor Giorgio Bortolumucci in rappresentanza del comitato Roma Expo 2030: “La primavera è il momento in cui la natura si risveglia. Vogliamo legare la speranza, la primavera ed Expo 2030, perché uno dei temi che il progetto di Roma affronta è la rigenerazione e l’inclusione e quindi si parla del futuro. La comunità romena dimostra quanto Roma sia inclusiva e capace di accogliere, si tratta della comunità straniera più ampia e la meglio integrata, quindi contiamo molto sul vostro appoggio”.
Elisabetta Maffioli, Responsabile del Centro di Documentazione Sito Patrimonio Mondiale UNESCO di Roma per la promozione della città come Patrimonio Mondiale ha raccontato il lavoro del centro che si trova a Porta del popolo sottolineando come l’evento di oggi sia “un’occasione di collaborazione, incontro e promozione culturale. Il tema di fondo è il ruolo della cultura come strumento di dialogo e di reciproca conoscenza. E’ evidente come questa tradizione rappresenti un forte punto di aggregazione e condivisione tra comunità. Da occasioni come questa si contribuisce alla formazione di società più aperte e dialoganti”.
Georgiana Onoiu, Capo Sezione dei Beni Culturali del Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest ha parlato della nascita della tradizione e delle sue caratteristiche: “Il Martisor rappresenta una tradizione tramandata fin dall’antichità. In occasione di questa festività si realizza e si indossa un cordone intessuto di due fili di lana, cotone o seta, uno bianco e uno rosso, realizzato dalle donne e donato ai membri della comunità che lo indossavano a partire dall’1 marzo, intorno al collo, al polso, alla caviglia, avvolto intorno alla pancia o, successivamente appuntato al petto”.
Dopo l’utilizzo, ha raccontato, “viene deposto su un ramo fiorito, sotto un sasso, gettato nel pozzo o in un campo verde” o ancora “sulle corna degli animali o all’ingresso del focolare domestico della casa o della stalla, con una funzione di protezione”. Nell’ambiente urbano nei secoli il cordicino è stato poi realizzato “in seta, su scala industriale, e ad esso si sono aggiunti piccoli ciondoli di vari materiali (metallo, legno, vetro, tessuti, ecc.). La combinazione di bianco e rosso non è altro che l’espressione visiva del rapporto tra l’uomo e il suo ambiente di vita. Il bianco rappresenta la luce, la purezza, il candore e il rosso rappresenta la vita”.
Dopo la fine dell’evento la squadra della Lega degli Studenti Romeni all’Estero – filiale Italia distribuirà i martisor, nella Piazza del Campidoglio, nell’ambito della campagna “Martisor fra dono e memoria”.

Naufragio migranti, Meloni: falso che causa sia decreto su Ong

Naufragio migranti, Meloni: falso che causa sia decreto su OngRoma, 27 feb. (askanews) – “Credo che quello che è accaduto” con il naufragio della nave di migranti “dimostri quello che diciamo da sempre perché tra le tante falsità che ho sentito in queste ore c’è quella secondo la quale queste persone sarebbero naufragate a causa dei provvedimenti del governo sulle Ong: solo che quella tratta non è coperta dalle organizzazioni non governative e questo dimostra, banalmente, che il punto è che più gente parte più gente rischia di morire”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella registrazione della puntata di “Cinque minuti” in onda stasera su Rai1.

Malattie rare, UNIAMO: fondamentale percorso unitario in Parlamento

Malattie rare, UNIAMO: fondamentale percorso unitario in ParlamentoRoma, 27 feb. (askanews) – Negli ultimi anni per i malati rari sono stati fatti passi in avanti, segno di una aumentata sensibilità, ma non è ancora abbastanza. La fusione tra i due intergruppi parlamentari sulle malattie rare, uno creato dal senatore Orfeo Mazzella e dall’onorevole Elisabetta Gardini (FdI) e l’altro dall’onorevole Maria Elena Boschi (IV) si è realizzata. Da sempre Uniamo – Federazione Italiana Malattie Rare e FAVO – Federazione Italiana Delle Associazioni Di Volontariato In Oncologia si sono fatti promotori, auspicando un maggior dialogo tra le varie forze politiche così da portare avanti un percorso puntuale e che porti a dei risultati tangibili per i pazienti con malattia rara e onco ematologica.
La notizia è stata divulgata durante il convegno organizzato dal Comitato nazionale Malattie rare, Uniamo (Federazione italiana malattie rare) e Istituto Superiore di SANITÀ (Iss), a Palazzo Giustiniani a Roma.
Uniamo – Federazione Italiana Malattie Rare e FAVO Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia ringraziano l’Onorevole Mazzella per aver perseguito con determinazione il percorso di unificazione, e le Onorevoli Boschi e Gardini per aver aderito con convinzione all’appello. Fondamentale, in questo Intergruppo che vediamo riunificato, la collaborazione in via prioritaria con i rappresentanti dei pazienti, raccolti nelle due Federazioni che da anni operano a livello istituzionale per la tutela delle rispettive comunità. Una comunione che è dettata anche dalla Legge 175/2021, che parla di malattie rare e tumori rari.
“Credo che la caratteristica distintiva di questo Intergruppo Malattie Rare e Oncologiche sia il fatto di essere nato da una sinergia potente fra rappresentanti parlamentari e rappresentanti delle Associazioni”, dichiara Annalisa Scopinaro, Presidente di UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare, “Dobbiamo partire dai bisogni per cercare le soluzioni politiche. Questo collegamento sarà fondamentale per lavorare insieme sulle tematiche prioritarie per le nostre comunità di persone con malattie rare e onco ematologiche”, aggiunge.

Mps: Axa mette in vendita l’8% attraverso un accelerated bookbuilding

Mps: Axa mette in vendita l’8% attraverso un accelerated bookbuildingMilano, 27 feb. (askanews) – Axa mette in vendita la sua quota in Mps, pari a circa l’8%. L’operazione, ha assicurato la compagnia francese, non incide in alcun modo sulla partnership con l’istituto senese o sull’impegno della compagnia nel mercato italiano.
Nel dettaglio, Axa – che detiene una partecipazione del 7,94% del capitale sociale di Mps, pari a 100.008.907 azioni – ha avviato la cessione di 100.000.000 azioni, attraverso un collocamento privato mediante accelerated bookbuilding riservato a investitori istituzionali. A seguito del completamento dell’offerta, manterrà lo 0,0007% del Monte.
In qualità di partner di lunga data dell’istituto senese, Axa ha sostenuto la banca partecipando al suo più recente aumento di capitale come investimento finanziario. Poiché Axa non desidera essere rappresentata nel cda in occasione della prossima assemblea degli azionisti di Mps né influenzare la più ampia strategia a lungo termine della banca, ha ritenuto opportuno vendere la partecipazione acquistata nell’aumento di capitale.