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Autore: Redazione StudioNews

Schlein prima leader donna del Pd, oggi il passaggio di consegne

Schlein prima leader donna del Pd, oggi il passaggio di consegneMilano, 27 feb. (askanews) – Elly Schlein ribalta il voto dei circoli e diventa la prima donna segretaria nella storia del partito democratico. Con il 53,8 per cento dei voti, dato ancora non definitivo, ha staccato il suo rivale Stefano Bonaccini al 46.2 per cento, prevalendo soprattutto nelle grandi città e nelle Regioni del nord, come la Lombardia, dove ha raggiunto il 65%, e del Centro Italia, ma anche nella Sicilia. E’ la prima volta che il voto delle primarie ai gazebo, al quale partecipa anche chi non ha la tessera Pd, ribalta quello degli iscritti.
La vittoria di una donna giovane, 37 anni, che si definisce “ecologista, femminista e di sinistra”, ha le premesse per provocare un profondo cambiamento nel partito democratico. “Il popolo democratico è vivo, c’è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara”, sono state le prime parole della Schlein. Che ha aggiunto: “Saremo un bel problema per il governo Meloni”. L’elezione della nuova leader del pd, che si è iscritta al partito solo prima della sua candidatura alle primarie, viene considerata “un fatto politico di grande rilievo”, come ha detto lo storico dirigente del Pd Goffredo Bettini, che “dà il segno di una radicale innovazione”, è un “inequivocabile segnale” di una “spinta più a sinistra” del partito e che appare destinata ad avere ripercussioni nell’assetto dell’intero centrosinistra, sia nel Terzo Polo sia nel Movimento 5 Stelle.
E’ stato Stefano Bonaccini, battuto dal voto “aperto” degli elettori del pd, dopo la vittoria tra gli iscritti, a congratularsi con la sua avversaria nella corsa alla leadership: “Da domani tutti a dare una mano a Elly, per il rilancio del Pd”, ha detto, riconoscendo che “Elly è stata in grado di interpretare il cambiamento”.
Alla Schlein sono giunti già ieri sera gli auguri della premier Meloni: “Congratulazioni a Elly Schlein e complimenti al Pd per la mobilitazione dei suoi elettori nel congresso. Spero che l’elezione di una giovane donna alla guida di via del Nazareno possa aiutare la sinistra a guardare avanti e non indietro”.
Tra i suoi sostenitori, il primo a parlare è stato Dario Franceschini, ex segretario del partito e più volte ministro della Beni culturali, che ha parlato di “Un’onda travolgente cui nessuno credeva. Un’onda di speranze, di rabbia, di orgoglio, di entusiasmo” e dell’inizio “davvero una nuova storia”. Nel suo discorso dopo la vittoria alle primarie dal suo comitato elettorale, Schlein ha ribadito il suo programma di “difesa dei più poveri, dei lavoratori sfruttati, per difendere la scuola pubblica nel momento in cui il governo tace davanti a un’aggressione squadrista. Saremo qui a fare le barricate contro ogni taglio sulla sanità pubblica”.
In attesa del passaggio di consegne, dal segretario uscente Enrico Letta, che gli ha fatto gli auguri affermando che “Riuscirà laddove io non ce l’ho fatta”, Schlein ha chiamato il partito all’unità: “Da domani lavoreremo insieme, lavoreremo per l’unità, non possiamo permetterci altro”. “Il mio impegno – ha detto – sarà quello di essere la segretaria di tutte e di tutti, indistintamente. Questa è la responsabilità che abbiamo. Solo così lavoreremo insieme per tornare a vincere presto insieme. Questo chiedo anche a loro di fare. Mi spetta una grande responsabilità, quella di tenere insieme la nostra comunità”.

Programma Iride, Officina Stellare: contratto con Argotec da 3,3 mln

Programma Iride, Officina Stellare: contratto con Argotec da 3,3 mlnRoma, 27 feb. (askanews) – Officina Stellare S.p.A. – società vicentina quotata sul mercato Euronext Growth Milan (“EGM”), organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., leader nella progettazione e produzione di strumentazione opto-meccanica di eccellenza nei settori dell’Aerospazio, della Ricerca e della Difesa – annuncia di aver siglato un contratto con Argotec per la fornitura del primo lotto di una serie di telescopi spaziali destinati alla missione multispettrale ad Alta Risoluzione per l’Osservazione della Terra, che comporrà la costellazione satellitare italiana “IRIDE”.
Il contratto, che ha una durata di 30 mesi e un valore complessivo di circa € 3.3 milioni, – informa una nota – prevede lo studio di progettazione e la realizzazione dei payload ad alta risoluzione (HR) per la costellazione “IRIDE,” uno tra i più importanti programmi spaziali satellitari europei di Osservazione della Terra.
Realizzato su iniziativa del Governo italiano grazie alle risorse del Pnrr, la costellazione “IRIDE” sarà completata entro il 2026, sotto la gestione dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). IRIDE è un sistema end-to-end unico nel suo genere e costituito da un insieme di sotto-costellazioni di satelliti LEO (Upstream Segment), dall’infrastruttura operativa a terra (Downstream Segment) e dai servizi destinati alla Pubblica Amministrazione italiana (Service Segment). Essendo basata su una serie di strumenti e tecnologie di rilevamento diverse, la costellazione IRIDE sarà unica nel suo genere, tanto da poter essere considerata “una costellazione di costellazioni”.
In particolare, le sotto costellazioni di IRIDE prevedono payload operativi con varie risoluzioni spaziali sensibili a diverse bande dello spettro elettromagnetico, spaziando dall’imaging radar a microonde all’imaging ottico, sia in modalità multispettrale che iperspettrale, coprendo uno spettro di lunghezze d’onda che si spingono dal visuale fino all’infrarosso termico.
Il settore dei satelliti per l’Osservazione della Terra (EO, Earth Observation) è ormai una realtà consolidata nello scenario spaziale: si tratta infatti di strumenti dotati di crescente affidabilità e di tecnologie all’avanguardia, tali da permetterne l’impiego in una vasta gamma di applicazioni e servizi. La costellazione italiana IRIDE supporterà, insieme ad altri sistemi spaziali nazionali ed europei, la Protezione Civile e altre Amministrazioni per contrastare il dissesto idrogeologico e gli incendi, tutelare le coste, monitorare le infrastrutture critiche, la qualità dell’aria e le condizioni meteorologiche. Fornirà, inoltre, dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali da parte di startup, piccole e medie imprese e industrie di settore.
“Si tratta di un progetto unico, innovativo e ad alto valore tecnologico di cui andiamo orgogliosi, e che assicura a Officina Stellare un ruolo chiave all’interno della filiera italiana spazio”, afferma Gino Bucciol, Vice presidente Sviluppo Business e Co-Fondatore di Officina Stellare. “Per la sua realizzazione, lavoreremo in stretta sinergia con Argotec, con l’importante contributo di TSD Space per il sottosistema di imaging di volo, un’ulteriore occasione per accrescere il nostro know how, e contribuire al rafforzamento dell’industria del comparto”.

Kim Jong Un apre una riunione chiave del partito-stato

Kim Jong Un apre una riunione chiave del partito-statoRoma, 27 feb. (askanews) – Kim Jong Un ha dato da ieri il via a una riunione chiave del vertice del partito-regime nordcoreano, incentrata sullo “urgenti questioni agricole”, mentre – a quanto si sa notizie provenienti dalla Corea del Sud – il paese è attanagliato da una pesante crisi alimentare.
I media di stato nordcoreani hanno spiegato che il VII plenum allargato del Comitato centrale del Partito dei lavoratori coreani, il partito-stato cuore del potere dei Kim, è stato convocato per discutere “sfide urgenti da condurre alla fase presente dello sviluppo economico nazionale”. E, in particolare, “questioni agricole e obiettivi a lungo termine per lo sviluppo agricolo” in modo da mettere il settore “su un percorso di crescita stabile e sostenibile”.
Il Rodong Sinmun, organo del Partito dei lavoratori coreani, ha parlato di una sfida “estremamente importante e urgente”.
Si tratta di una formulazione che dà adito a interpretazioni e suggerisce che le fonti sudcoreane, le quali sostengono che il bilancio alimentare nordcoreano è compromesso anche alla luce della crisi economica indotta dalla chiusura ermetica decisa dal regime di Pyongyang per affrontare la pandemia Covid-19, non vanno lontane dalla verità.
L’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA ha sostenuto che i partecipanti hanno unanimemente approvato l’agenda e hanno cominciato a discutere l’ordine del giorno. Il Plenum continuerà, secondo la fonte nordcoreana, che però non ha fornito ulteriori dettagli sulla durata della riunione.
Al Comitato centrale hanno partecipato anche il primo ministro Kim Tok Hun e il segretario per gli affari organizzativi Jo Yong Won.
L’Agenzia per l’alimentazione e l’agricoltura dell’Onu, la Fao, prima della pandemia aveva già rilevato che circa la metà della popolazione nordcoreana era malnutrita. Recentemente le autorità sudcoreane hanno accusato Pyongyang di lasciar morire “decine di persone” per fame ogni giorno.
Secondo l’Amministrazione per lo sviluppo rurale della Corea del Sud, il raccolto nordcoreano di cereali del 2022 è stato di 4,51 milioni di tonnellate, con un calo ulteriore rispetto al 2021 del 3,8 per cento. E, a peggiorare la situazione alimentare, il regime ha usato più decisione del solito nello schiacciare le transazioni nei mercati (illegali), il che ha creato ulteriori colli di bottiglia nella distribuzione.
Tra il 1994 e il 1998, durante la cosiddetta Ardua Marcia, una serie di disastri naturali (siccità, alluvioni) e soprattutto un’incapacità totale del regime di gestire il sistema della distribuzione alimentare, provocò in Corea del Nord un numero imprecisato di morti per fame, che secondo alcune stime superarono i 3 milioni.
Kim Jong Un è recentemente intervenuto sul tema della “rivoluzione rurale”, ponendo l’accento sul rispetto delle istruzioni che arrivano dal centro e sull’educazione ideologica dlele masse rurali. Ha anche promesso di fornire loro moderni strumenti di lavoro nei campi. Ma, secondo un’analisi del sito specializzato NK News, questo processo sta andando a rilento.
I Plenum del Comitato centrale del partito durano solitamente tra i tre e i sei giorni.

Cresce valore aziende tedesche in Italia: 1.712 per 96 mld fatturato

Cresce valore aziende tedesche in Italia: 1.712 per 96 mld fatturatoRoma, 27 feb. (askanews) – Cresce il valore delle aziende tedesche in Italia, che non hanno arrestato il loro sviluppo nemmeno con la pandemia. E’ quanto emerge da uno studio della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo realizzato, per la Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK Italien), sugli investimenti diretti tedeschi in Italia. Secondo i dati Eurostat, la Germania è il primo Paese per numero di imprese estere in Italia, con il 15,7% del totale delle controllate, e il terzo per fatturato generato (16,1% del totale del fatturato prodotto dalle controllate estere nel nostro Paese). Sono 1.712 le aziende tedesche presenti in Italia, con un fatturato di circa 96 miliardi e 193.000 occupati.
Dal 2010 al 2019 – secondo la ricerca – è diminuito il numero di imprese a controllo tedesco, seppur con un calo meno marcato rispetto alla media delle controllate estere in Italia (rispettivamente -0,8% e -1,7% medio annuo). Nello stesso periodo, tuttavia, le controllate tedesche hanno registrato un aumento sia del fatturato (+3,3% medio annuo) sia del numero di occupati (+39.000 unità).
Nel periodo 2019-2021, tra le imprese a controllo estero, quelle tedesche hanno registrato una crescita del fatturato (+7,6%) seconda solo a quella delle controllate statunitensi (+8%), rispetto a una media del +6,3% delle multinazionali estere attive nel nostro Paese.
La Germania è, inoltre, il primo Paese per investimenti Greenfield in Italia: questo tipo di operazione rappresenta il 69% degli IDE tedeschi e il 21% del totale degli investimenti esteri. Le controllate tedesche si distinguono anche per una redditività elevata e in crescita, con un ROE pari a 11,3 nel 2021, e una concentrazione di brevetti nei settori automotive e farmaceutico.
Le aziende a controllo tedesco sono attive principalmente nel commercio (54,7% del totale per fatturato e 45,2% per numero di imprese) e nel settore manifatturiero (28,7% per fatturato e 26,5% per numero di imprese). La ripartizione settoriale degli addetti delle controllate tedesche in Italia si concentra nella meccanica (24,1%) e nell’automotive (21,5%); seguono metallurgia (7,4%) e industria farmaceutica (6,7%).
La distribuzione a livello territoriale, invece, vede la Lombardia quale principale destinazione degli IDE tedeschi: quasi la metà (47,4%) delle aziende a controllo tedesco ha sede nella regione, una percentuale che si attesta al 43,8% nel caso del manifatturiero. Rilevante la presenza di aziende tedesche anche in Trentino-Alto Adige (13,8%), Veneto (10,2%), Emilia-Romagna (7,4%) e Piemonte (6,6%).
«La Germania non è solo il nostro primo partner commerciale. Gli investimenti tedeschi in Italia si concretizzano in un ecosistema produttivo che genera valore e crescita per tutto il sistema Paese», ha dichiarato Jörg Buck, Consigliere Delegato AHK Italien. «Le aziende tedesche attive in Italia sono fortemente integrate nei settori-chiaveche continuano ad alimentare i rapporti economici bilaterali. Le controllate tedesche trovano nel nostro Paese un tessuto produttivo ricco di eccellenze e di realtà a vocazione esportatrice tradizionalmente legate al mercato tedesco».

I Piqued Jacks vincono la 2^ edizione di Una voce per San Marino

I Piqued Jacks vincono la 2^ edizione di Una voce per San MarinoMilano, 27 feb. (askanews) – I Piqued Jacks vincono la 2^ edizione di Una voce per San Marino e volano al prossimo Eurovision Song Contest dal 9 al 13 maggio a Liverpool come rappresentanti della Repubblica di San Marino.
In collegamento video Zucchero “Sugar” Fornaciari ha comunicato che intende offrire a due dei finalisti che si sono esibiti l’opportunità di aprire i concerti alla RCF Arena di Reggio Emilia il 9 e il 10 giugno 2023 in occasione del tour mondiale Diavolo IN R.E. (i vincitori saranno comunicati entro il 30 marzo 2023)
Secondo classificato: Le Deva. Terzo Classificato: XGIOVE Premio Miglior Look assegnato dal San Marino Outlet Experience: Lorenzo Licitra. Premio per il brano più Eurovisivo assegnato da OGAE ITALY: Le Deva. Premio per il brano più radiofonico assegnato da Radio San Marino: Roy Paci. Premio della critica assegnato dalla stampa italiana e internazionale: Alfie Arcuri. Premio Ludovico Di Meo assegnato da San Marino RTV: Mayu.
“Una voce per San Marino” è il festival nato dalla collaborazione tra la Segreteria di Stato per il Turismo, Poste, Cooperazione ed Expo della Repubblica di San Marino, Media Evolution srl e San Marino RTV, la Radiotelevisione della Repubblica di San Marino. La selezione è avvenuta in un’unica grande categoria per il Paese più piccolo in gara all’Eurovision Song Contest. Coniugare la territorialità, la partecipazione di nuove proposte e la presenza di artisti già affermati: il tutto all’insegna della qualità musicale e della capacità di Una Voce per San Marino di rappresentare un trampolino di lancio per gli artisti emergenti nel panorama musicale internazionale.
“La seconda edizione di Una Voce per San Marino ha confermato la bontà del progetto che insieme a San Marino RTV e a Media Evolution abbiamo ideato e realizzato. Ancora una volta l’evento ha attirato grande attenzione da San Marino, dall’Italia e dal mondo garantendo a San Marino una visibilità di assoluto livello. La serata è stata gradevole e ben organizzata, la gara è stata avvincente e di alto livello. Mi congratulo con i Piqued Jacks per il successo, sono certo che saprà tenere alto il nome della Repubblica di San Marino ad Eurovision Song Contest Liverpool 2023” Federico Pedini Amati, Segretario di Stato per il Turismo
“E’ stata una bella selezione che ha messo in evidenza tanti talenti che sono sicuro non sfigureranno all’Eurovision. Siamo curiosi di sapere chi vincerà Una Voce per San Marino 2023 e siamo pronti a partire per Liverpool. Vinca il migliore!” Alessandro Capicchioni, Capo Delegazione San Marino RTV.
“Una stupenda esperienza lanciare un festival che da zero va all’Olimpo, era una cosa inimmaginabile. Grazie a tutti indistintamente per gli stimoli che ci avete dato.” Vittorio Costa, Media Evolution.

Risparmio, Nomisma: in 1 anno dimezzata la capacità degli italiani

Risparmio, Nomisma: in 1 anno dimezzata la capacità degli italianiRoma, 27 feb. (askanews) – Pandemia, conflitto russo-ucraino, impennata dei costi dell’energia e rialzo dell’inflazione sono i fattori che più recentemente hanno colpito ecosistemi economici, produttivi e sociali. Questo clima di incertezza si riflette direttamente anche sui consumatori che iniziano ad avvertire in modo intenso la diminuzione del loro potere d’acquisto, dato confermato anche dall’ultima rilevazione Istat che ha visto le vendite al dettaglio diminuire dello 0,8% in volume. Negli ultimi 12 mesi la capacità di risparmio è diminuita o molto diminuita per il 54% degli italiani.
Per comprendere ancora più da vicino il mondo in cui viviamo e anticipare quello in cui vivremo Nomisma lancia l’Osservatorio Changing World che, attraverso rilevazioni bimestrali su un campione rappresentativo di italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni, consente di interpretare e anticipare i cambiamenti sociali in corso e indagare aspettative, valori, bisogni e modelli di acquisto dei cittadini.
Dall’Osservatorio emerge come nell’ultimo anno l’88% delle famiglie abbia adottato opportune strategie di risparmio per far fronte al rincaro dell’energia e all’aumento generale dei costi. Nonostante questo, il 14% degli intervistati ritiene di guadagnare meno di quanto avrebbe bisogno per sostenere le spese necessarie.
Per altro, il 25% dele famiglie si ritrova a spendere tutto quello che guadagna solo per far fronte alle spese strettamente necessarie come le utenze, gli imprevisti che riguardano la propria abitazione e l’alimentazione, senza potersi permettere altro. Solo 1 italiano su 2 spende meno di quello che guadagna riuscendo così a risparmiare qualcosa senza dover fare troppe rinunce.
L’indagine condotta da Nomisma evidenzia come a guidare la ricerca del risparmio sia soprattutto l’incertezza che condiziona pesantemente questa fase del ciclo economico. Il 38% di chi risparmia lo fa proprio perché il futuro sembra essere troppo incerto, mentre il 23% mette soldi da parte per affrontare con tranquillità eventuali spese impreviste.
Guardando al futuro le prospettive non sembrano migliori: non solo le famiglie temono di non riuscire a risparmiare, ma il 26% di esse teme di non riuscire ad arrivare alla fine del mese. Inoltre, pensare al risparmio familiare o capire come poter risparmiare parte del reddito è per 1 italiano su 2 motivo di ansia e stress.
“L’attuale periodo storico e gli avvenimenti degli ultimi tre anni hanno modificato e continuano a modificare profondamente la quotidianità degli italiani” – sottolinea Valentina Quaglietti di Nomisma. “Se da un lato abbiamo preso coscienza del fatto che si è delineato un new normal che nulla ha a che vedere con il pre-pandemia, dall’altro si è diffusa anche la consapevolezza che sarà sempre più ricorrente il verificarsi di nuove normalità. Ed è proprio su questi presupposti che Nomisma ha dato vita a questo nuovo osservatorio che vuole essere uno strumento concreto a disposizioni di imprese, associazioni, istituzioni e policy maker che – in un mondo in continua trasformazione – vogliono intercettare tempestivamente le nuove tendenze e rendere la conoscenza del loro mercato di riferimento una leva strategica di crescita”.

Confcommercio: 100mila negozi spariti dal 2012 a oggi

Confcommercio: 100mila negozi spariti dal 2012 a oggi

Aumentano attività di alloggio e ristorazione. Sempre più imprese gestite da stranieri

Roma, 27 feb. (askanews) – Tra il 2012 e il 2022 sono sparite, complessivamente, oltre 99mila attività di commercio al dettaglio e 16mila imprese di commercio ambulante; in crescita alberghi, bar e ristoranti (+10.275); nello stesso periodo, cresce la presenza straniera nel commercio, sia come numero di imprese (+44mila), sia come occupati (+107mila) e si riducono le attività e gli occupati italiani (rispettivamente -138mila e -148mila).
Nelle 120 città medio-grandi, la riduzione di attività commerciali e la crescita dell’offerta turistica risultano più accentuate nei centri storici rispetto al resto del comune, con il Sud caratterizzato da una maggiore vivacità commerciale rispetto al Centro-Nord. Questi i principali risultati dell’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio “Demografia d’impresa nelle città italiane”.
Cambia anche il tessuto commerciale all’interno dei centri storici con sempre meno negozi di beni tradizionali (libri e giocattoli -31,5%, mobili e ferramenta -30,5%, abbigliamento -21,8%) e sempre più servizi e tecnologia (farmacie +12,6%, computer e telefonia +10,8%), attività di alloggio (+43,3%) e ristorazione (+4%).
La modificazione e la riduzione dei livelli di servizio offerto dai negozi in sede fissa confina con il rischio di desertificazione commerciale delle nostre città dove, negli ultimi 10 anni, la densità commerciale è passata da 9 a 7,3 negozi per mille abitanti (un calo di quasi il 20%). Per evitare gli effetti più gravi di questo fenomeno, per il commercio di prossimità non c’è altra strada che puntare su efficienza e produttività anche attraverso una maggiore innovazione e una ridefinizione dell’offerta. E rimane fondamentale l’omnicanalità, cioè l’utilizzo anche del canale online che ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni, con le vendite passate da 16,6 mld nel 2015 a 48,1mld nel 2022. Elemento, questo, che ha contribuito maggiormente alla desertificazione commerciale ma che rimane comunque un’opportunità per il commercio “fisico” tradizionale.
Tutte le attività considerate – sottolinea Confcommercio – ammontano a poco meno di 884mila unità che è la somma di dettaglio in sede fissa, ambulanti e alberghi e pubblici esercizi più le altre attività di commercio al di fuori dai negozi. Tanto per il totale Italia quanto per le 120 città considerate, se è possibile affermare che il tessuto produttivo e commerciale abbia tenuto molto bene durante la pandemia e abbia attraversato con successo le più difficili fasi della crisi energetica, allo stesso tempo è necessario rimarcare la perdita di tessuto commerciale in sede fissa, con una riduzione del numero di punti di vendita attorno al 4% tra il 2019 e il 2022, valore che supera il 9% per gli ambulanti. Rispetto al 2012, le perdite oggi valgono quasi 100mila unità per il dettaglio in sede fissa, di cui un quarto circa nelle 120 città considerate.
La crescita delle attività di alloggio e ristorazione non compensa le riduzioni del commercio, ma modifica in misura rilevante le caratteristiche dell’offerta nelle città e nell’economia in generale. Complessivamente, la doppia crisi pandemica ed energetica sembra avere enfatizzato i trend di riduzione della densità commerciale già presenti prima di tali shock. L’entità del fenomeno non può che destare preoccupazione.

Il Giappone vuole acquistare 400 missili Tomahawk dagli Usa

Il Giappone vuole acquistare 400 missili Tomahawk dagli UsaRoma, 27 feb. (askanews) – Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha riferito oggi, parlando di fronte alla Commissione bilancio della Camera dei rappresentanti nipponica, che Tokyo intende acquistare dagli Stati uniti “almeno 400 missili” Tomahawk, per acquisire capacità di reazione rispetto a minacce esterne, a partire da quella nordcoreana. Lo riferiscono i media nipponici.
I Tomahawk sono missili con una gittata di 1.600 e più chilometri, capaci quindi di raggiungere sia la Corea del Nord che le coste cinesi. Rappresentano un upgrade della capacità nipponica di garantire una forza di reazione in gradi di disabilitare una minaccia imminente, come un eventuale attacco missilistico di Pyongyang.
Il ministro della Difesa nipponico Yasukazu Hamada aveva già annunciato la ascorsa settimana che Tokyo stava lavorando a un contratto con gli Usa per l’acquisto dei missili. Ci sai attende che la firma venga dopo il mese di aprile, quando comincia l’anno fiscale 2023-2024 in Giappone.

Istat: a febbraio aumenta fiducia consumatori, stabile per imprese

Istat: a febbraio aumenta fiducia consumatori, stabile per impreseRoma, 27 feb. (askanews) – A febbraio è in aumento l’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 100,9 a 104,0), mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese rimane stabile a quota 109,1. E’ la stima dell’Istat.
Tra le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori sono in deciso miglioramento le opinioni sulla situazione economica generale mentre emergono segnali contrastanti dalle variabili riferite alla situazione economica familiare. I quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti riflettono le variazioni registrate dalle singole variabili: il clima economico e il clima futuro registrano aumenti marcati (rispettivamente da 107,6 a 114,5 e da 108,6 a 113,4) mentre il clima personale e quello corrente aumentano in misura più contenuta (nell’ordine, da 98,6 a 100,5 e da 95,7 a 97,6).
Quanto alle imprese, il clima di fiducia peggiora nel comparto dei servizi di mercato (da 104,2 a 103,3) e in quello delle costruzioni (da 158,8 a 157,2), rimane stabile nella manifattura (a 102,8) e migliora nel commercio al dettaglio (da 110,6 a 114,6).
Considerando le componenti dei climi di fiducia delle imprese calcolati per i diversi comparti, l’Istat rileva che nei servizi di mercato i giudizi e le attese sugli ordini peggiorano mentre le opinioni sull’andamento degli affari sono in lieve miglioramento rispetto al mese scorso; nelle costruzioni valutazioni sugli ordini in peggioramento si affiancano ad aspettative sull’occupazione presso l’azienda in aumento. Per quanto riguarda la manifattura, le opinioni sugli ordini e sulla domanda e le aspettative di produzione registrano una dinamica positiva laddove le valutazioni sulle scorte evidenziano un accumulo. Infine, nel commercio al dettaglio giudizi e, soprattutto, aspettative sulle vendite sono stimate in deciso miglioramento mentre il saldo dei giudizi sulle scorte aumenta.

Cresce sui media l’interesse sui temi di “innovazione sociale”

Cresce sui media l’interesse sui temi di “innovazione sociale”

Indagine Mimesi per il Social Innovation Campus di Fond. Triulza

Milano, 27 feb. (askanews) – Il tema dell’innovazione sociale, le tematiche legate alla collaborazione e sostenibilità sono al centro delle discussioni e dei confronti in tutti gli ambiti di attività; la loro presenza cresce su tutti i media; influencer, aziende e istituzioni ne fanno oggetto prioritario delle loro presenze e interazioni sui social. E’ quanto emerge da un’indagine condotta dall’Osservatorio Mimesi in occasione della quarta edizione del Social Innovation Campus promosso da Fondazione Triulza che si svolgerà l’1 e il 2 marzo in presenza a Milano – in Mind.
Il tema dell’innovazione sociale è citato in 57 mila post/articoli nell’anno 2022, in calo del 12% rispetto al 2021 dove si erano registrate 65K mention totali, ma il numero di utenti raggiunti risulta in aumento del 18%, passando dai 51 milioni del 2021 ai 60milioni del 2022. Questo dato è il sintomo di un crescente interesse mostrato dagli utenti, piuttosto costante durante tutto l’arco dell’anno e su tutti i media analizzati (news online e universo social).
Tra le parole più correlate al tema spiccano termini come “sviluppo”, “progetto”, “comunità”, “collaborazione”, “sostenibilità” e “società”, che indicano che l’innovazione sociale viene portata avanti con un approccio concreto (progetto, collaborazione), che tende ad avere un impatto nella vita delle persone (comunità, società, sviluppo). Una conferma della grande trasversalità del tema la si trova nell’analisi delle espressioni più ricorrenti, tra queste emergono: “terzo settore”, “sviluppo sostenibile”, “rigenerazione urbana”, “modelli di business”, ed eventi come il “Salone della CSR” e il “Social Innovation Campus” di Fondazione Triulza.
“Dalla ricerca emerge la conferma al fatto che sia fondamentale la collaborazione tra organizzazioni del terzo settore, economia civile, aziende, istituzioni e ricerca perché l’innovazione sociale sia al centro dello sviluppo nei diversi settori – dice Chiara Pennasi, direttore di Fondazione Triulza – Fondazione Triulza opera in Mind con tutti gli stakeholder per promuovere l’attenzione all’ambiente, all’inclusione sociale e alla sostenibilità a tutto tondo nella città del futuro che sono frutto dell’alleanza tra settori diversi. Volontariato, coprogettazione tra profit e no profit e start up a impatto sono strategici per la crescita di progetti di innovazione sociale”. Business e tecnologie dimostrano grande interesse sul tema, e il maggiore numero di menzioni sui media online e social riguardano temi vicini alle persone: sostenibilità e cambiamento climatico (18 mila mention) seguito da lontano da startup (6.500) e inclusività (oltre 3.000). Nonostante il ruolo del terzo settore riconosciuto su questi temi il maggiore numero di interazioni con gli utenti le generano influencer, aziende e rappresentanti istituzionali: da Chiara Ferragni al ministro Crosetto, a Leroy Merlin parlando di progetti o temi concreti. Tra i profili social più impegnati nell’ambito dell’innovazione sociale, con un gran numero di post o articoli pubblicati, emergono account dedicati ai mondi sociale/ambientale (come il portale Innovazione Sociale) e allo smart finance, ma anche aziende private e centri studi.
“In seguito al confronto tra l’Osservatorio realizzato quest’anno e analisi elaborate da Mimesi diversi anni fa, come l’Osservatorio sulla CSR del 2014 e Osservatorio sulla Social Innovation del 2018) – dice Marina Bonomi, amministratore delegato di Mimesi – è emerso che, grazie a realtà come Fondazione Triulza, è stato svolto un gran lavoro sulla consapevolezza dei temi legati alla Social Innovation. Se nel 2014, l’89% delle conversazioni era generato da aziende, mentre i contributi spontanei dei non addetti ai lavori erano presenti solo in modo marginale, oggi, tematiche come sostenibilità, cambiamento climatico e inclusività sono diventati di dominio pubblico e sui social media ci sono sempre più persone che ne parlano e si informano (reach di 60M nel 2022, + 18% rispetto al 2021)”.
Il report completo dell’Osservatorio sulla Social Innovation 2024 è disponibile al link https://www.mimesi.com/ebook-social-innovation-fondazione-triulza/
Il Social Innovation Campus torna in presenza nella Social Innovation Academy di Mind – Milano Innovation District. La quarta edizione sarà dedicata al tema delle transizioni, da quella ecologica a quella digitale, giuste e inclusive e si svolgerà mercoledì 1 e giovedì 2 marzo: Transition4All. Verso un futuro sostenibile. Tutti i contenuti saranno accessibili anche Online per permettere, come le scorse due edizioni, di seguire il programma culturale da tutta Italia. Info e registrazione al sito www.sicampus.org
Il Social Innovation Campus promosso da Fondazione Triulza è il primo Campus italiano sull’Innovazione Sociale che ha coinvolto nelle sue tre prime edizioni circa 14.000 persone, di cui la metà giovani studenti delle scuole secondarie di secondo grado e universitari. Al Campus lavorano insieme e si confrontano studenti, terzo settore ed economia civile, imprese tecnologiche, finanza, università e centri di ricerca, istituzioni immersi nell’ecosistema MIND per condividere soluzioni innovative, sostenibili e inclusive.