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Autore: Redazione StudioNews

Milleproroghe, Calderoli: da Lega e governo attenzione a piccole isole

Milleproroghe, Calderoli: da Lega e governo attenzione a piccole isoleRoma, 23 feb. (askanews) – “Con l’approvazione del decreto Milleproroghe c’è il via libera alle iniziative per sostenere concretamente le isole di Lampedusa e Linosa, punto di approdo di importanti flussi migratori con ricadute significative in termini gestionali. Una dimostrazione concreta di attenzione da parte della Lega e del governo alle diverse complessità dei territori insulari, che scontano maggiori difficoltà geografiche e condizioni più difficili rispetto alla terraferma. L’obiettivo è proseguire in questa direzione e giungere ad una reale valorizzazione delle peculiarità delle piccole isole, che potrà arrivare attraverso un disegno di legge dedicato”. Lo ha dichiarato il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.
“Nel caso specifico di questi interventi è stato previsto un contributo straordinario di 2,5 milioni per evitare il default del bilancio del comune di Lampedusa, fortemente gravato dall’aumento delle spese legate ai flussi migratori. Inoltre è stata introdotta la possibilità, per piccoli imprenditori e pescatori dell’isola, di incentivare il pagamento i contributi 2023 attraverso la loro rateizzazione. Il Governo è andato incontro alle esigenze dei territori, delle imprese e dei suoi cittadini, passando anche stavolta dalle parole ai fatti”, ha concluso.

Sicilia, Schifani: sinergia con atenei fondamentale per nuove sfide

Sicilia, Schifani: sinergia con atenei fondamentale per nuove sfideRoma, 23 feb. (askanews) – “E’ un momento di forte raccordo istituzionale tra la nostra terra e la Commissione Ue. L’Europa è fatta anche di questo, di presenze ma anche di coesione. Abbiamo sempre creduto nel progetto europeo e ci confronteremo con la Commissione sui grandi temi. Mi occuperò personalmente dell’utilizzo dei fondi europei per puntare su quattro, cinque progetti strategici per cambiare e migliorare la nostra Isola, evitando così la parcellizzazione della spesa”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Palermo, al quale partecipano la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Capo dello Stato Sergio Mattarella.
“C’è – ha aggiunto il presidente Schifani – un rapporto di grande e intensa collaborazione tra la Regione e le università dell’Isola. Nelle scorse settimane ho già incontrato i quattro rettori proprio per rafforzare la sinergia tra istituzioni e sfruttare al meglio questi giacimenti di saperi. Un dialogo costante con gli atenei è fondamentale per una crescita culturale ed economica della nostra terra, anche in vista delle grandi sfide a cui siamo chiamati con l’utilizzo dei fondi del Pnrr. Sono grato per la presenza oggi qui a Palermo delle massime istituzioni nazionali ed europee, perché è un forte segnale di attenzione nei confronti del mondo accademico e dei nostri giovani che rappresentano una risorsa da trattenere in Sicilia. Non possiamo permetterci, infatti, di perdere le nostre migliori energie, sia nell’ambito degli studi universitari che nei vari settori professionali”.

Nel Milanese una comunità energetica per le famiglie vulnerabili

Nel Milanese una comunità energetica per le famiglie vulnerabiliMilano, 23 feb. (askanews) – Una comunità energetica rinnovabile e solidale per sostenere la comunità di Baranzate, comune di 12.000 abitanti in provincia di Milano ad alta povertà materiale che più di altri ha subito il contraccolpo della pandemia prima e delL’aumento del costo delle materie prime poi. È qui che prenderà piede il progetto Solari Solidali – coordinato e finanziato da Banco dell’energia, la fondazione nata per sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di vulnerabilità economica e sociale con un focus sui bisogni energetici, e da Next Energy Foundation – che è stato presentato oggi nella sede di Fondazione AEM nell’ambito dell’International Energy Poverty Action Week (IEPAW).
La comunità energetica vede la nascita di un partenariato tra l’Associazione La Rotonda, cittadini in situazioni di vulnerabilità sociale e attività private, con l’obiettivo di massimizzare gli incentivi derivanti dall’autoconsumo: tutti i soggetti uniranno le forze per produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. La comunità energetica avrà anche un risvolto sociale in quanto, oltre a offrire un beneficio continuativo ai residenti delle aree interessate, con un’attenzione particolare ai nuclei fragili che saranno coinvolti attivamente, sarà possibile coinvolgere altre famiglie in condizione di vulnerabilità non collegate direttamente alla Comunità: tramite il “Volontariato Energetico” verranno infatti devoluti parte degli incentivi ricevuti sotto forma di contributi ai soggetti interessati.
Solari Solidali segue il progetto “BaranzHUB” coordinato da La Rotonda e svolto nel comune di Baranzate da dicembre 2020 a maggio 2022, finanziato dal Bando “Doniamo energia” promosso dal Banco dell’energia con Fondazione Cariplo – a sostegno delle famiglie in difficoltà attraverso il pagamento delle spese condominiali, dell’affitto e delle bollette, oltre che la consegna di prodotti alimentari e sanitari. Oggi, invece, la realizzazione di una comunità energetica prevede l’installazione di impianti fotovoltaici su due luoghi simbolo della città: InOltre, uno spazio di 870 mq, sede dell’Associazione La Rotonda, di Fondazione Inoltre e dell’Emporio della Solidarietà di Baranzate, che ha l’obiettivo di aiutare le famiglie più vulnerabili del territorio, e la Porta di Baranzate, sede dello Spazio 14:17 anni, 130 mq destinati agli adolescenti come luogo per ritrovarsi, imparare e crescere insieme. Entreranno nella nuova comunità energetica di Baranzate le famiglie vulnerabili, ma non solo. Dentro, anche la storica azienda locale Turati Leandro, che sarà collegata alla comunità per massimizzare l’autoconsumo in una formula di volontariato energetico devolvendo gli incentivi ricevuti al produttore della comunità stessa, La Rotonda, che a sua volta li ridistribuirà alle famiglie più fragili.
“Gli ultimi anni segnati dalla pandemia e dalla crisi energetica ci hanno insegnato che un accesso all’energia sempre più inclusivo e alla portata di tutti è fondamentale per garantire a tutte le famiglie condizioni di vita dignitose, – ha dichiarato il Segretario Generale, Laura Colombo – soprattutto in questo momento in cui sono proprio le famiglie più vulnerabili a soffrire maggiormente e a non riuscire ad accedere neppure ai servizi essenziali. Come Banco dell’energia siamo onorati di aver contribuito all’International Energy Poverty Action Week, una grande occasione per confrontarci e riunire più organizzazioni al fine di trovare soluzioni per contrastare la povertà energetica. Dal 2016 infatti la nostra mission è quella di agire come partner aggregatore delle migliori competenze, per realizzare progetti concreti che permettano di contrastare il fenomeno, sostenendo direttamente i più vulnerabili ma anche fornendo loro le competenze necessarie ad attuare comportamenti virtuosi, con il coinvolgimento in percorsi educativi volti a promuovere una maggiore consapevolezza sui propri consumi energetici e apprendere regole e comportamenti corretti per tenerli sotto controllo, limitando gli sprechi”.
“Una delle più grandi sfide per noi oggi è quella di costruire una comunità che autoalimenta se stessa prendendosi cura delle fasce più fragili della popolazione, trovando strade innovative e strutturali di fuoriuscita dal bisogno, una comunità resiliente con un ente che si mette al servizio per trainare il percorso di crescita non tralasciando alcuna componente in gioco (imprese, istituzioni, terzo settore, gruppi informali, famiglie, individui fragili)”, conclude così Samantha Lentini, Presidente dell’Associazione La Rotonda Baranzate.

Attacco hacker all’Italia, Aidr: la cybersicurezza è una priorità

Attacco hacker all’Italia, Aidr: la cybersicurezza è una prioritàRoma, 23 feb. (askanews) – “L’attacco hacker rivendicato dal collettivo NoName057, che nelle ultime ore ha colpito diversi siti istituzionali e aziendali del nostro Paese, rappresenta un segnale, l’ennesimo di quanto il tema della cybersicurezza sia diventato prioritario per tutti noi. Il tempismo dell’offensiva del gruppo filorusso avvenuta a poche ore dalla visita a Kiev del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, e l’oggetto dei siti finiti sotto attacco, il ministero della Difesa e dell’Arma dei Carabinieri in primis, sono emblematici, di quanto la guerra si muova anche sul fronte della sicurezza informatica”. È quanto dichiara in una nota il presidente di Aidr (Associazione italian digital revolution), Mauro Nicastri, sottolineando che “le misure di controllo hanno retto, ma quanto è successo deve spingerci tutti ad una riflessione sulla necessità potenziare le azioni a sostegno della promozione della cultura della sicurezza informatica e delle competenze digitali”.
“L’Italia, infatti, secondo le ultime stime del report DESI 2022 (indice di digitalizzazione dell’economia e della società) della Commissione europea, si pone ancora sotto la media europea. Nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni per superare il gap, si riscontra ancora un ritardo nelle competenze digitali di base e nei laureati ICT e nell’offerta di servizi pubblici digitali per i cittadini. L’esigenza di saper usare gli strumenti digitali con consapevolezza e spirito critico, è dunque – sottolinea ancora Nicastri – una priorità non più procrastinabile. Per questo motivo l’associazione Aidr, da anni impegnata nella diffusione della cultura digitale nel nostro Paese, ha presentato un programma mirato a promuovere e diffondere l’importanza delle competenze digitali, stabilito nell’ambito dell’anno europeo delle competenze annunciato dal Presidente della Commissione UE Ursula Von der Leyen nel suo discorso di fine anno sullo stato dell’Unione 2023”.
“In collaborazione con il Parlamento e la Commissione Europea, l’iniziativa, per la prima volta rispetto ai paesi membri dell’Unione Europea, vedrà il coinvolgimento di studenti, dipendenti PA e di aziende, con i quali saranno affrontati delle sessioni di approfondimento sui grandi temi della digitalizzazione: cybersicurezza, intelligenza artificiale, Metaverso, Big Data, IoT. Gli argomenti, che verranno trattati, avranno una parte introduttiva, un focus sulle nuove professioni digitali e uno all’uso in ambito organizzativo. La struttura dell’iniziativa sarà composta da: una testimonianza di un manager della PA e/o di azienda, un approfondimento pratico e teorico sulle competenze digitali e – conclude -da un’esercitazione in realtà virtuale”.

Terremoto, Asi: satelliti COSMO-SkyMed monitorano le zone colpite

Terremoto, Asi: satelliti COSMO-SkyMed monitorano le zone colpiteRoma, 23 feb. (askanews) – Sono trascorsi 17 giorni dal primo violento terremoto che ha colpito la notte del 6 febbraio la Turchia e la Siria e il lavoro della costellazione dei satelliti radar dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) COSMO-SkyMed non si ferma.
I satelliti – informa l’Agenzia – continuano a ‘guardare’ e l’Asi ha predisposto un piano di acquisizione dedicato per monitorare molte delle città che sono state interessate dal terremoto. Le ultime immagini giunte dai satelliti COSMO-SkyMed risalgono al 20 febbraio alle 15.27 UTC sulla citta di Gaziantep e su Kahramanmaras alle 03.07 UTC, ma sono moltissime quelle presenti in archivio post evento che l’Asi ha reso subito disponibili ad enti e istituzioni nazionali e internazionali e sulle quali non si ferma il lavoro di elaborazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
L’Ingv ha effettuato una prima analisi dei danni verificatisi sulle città di Gaziantep e Kahramanmaras utilizzando i dati e le immagini di COSMO-SkyMed. Attraverso una metodologia avanzata denominata Intensity Correlation Difference (ICD) è stato possibile ricavare una mappa di stima dei danni (damage proxy map) utilizzando l’individuazione dei cambiamenti delle scene SAR (Radar ad apertura sintetica). L’ICD, infatti, è un indice che calcola la differenza di correlazione di intensità tra coppie di immagini satellitari acquisite prima e dopo l’evento sismico, ossia una coppia pre sismica e una coppia a cavallo dell’evento.
L’analisi effettuata sulla città di Kahramanmaras, probabilmente la città in cui si sono verificati i danni maggiori, mostra un chiaro schema di cambiamenti nel centro della città (al centro dell’immagine). I dati post evento ottici ad alta risoluzione (sullo sfondo) in cui sono visibili i crolli, mostrano un’ottima sovrapposizione con i crolli individuati mediante le analisi effettuate sui dati COSMO-SkyMed (pixel blu). Sono tuttora in corso le validazioni di tali mappe che, seppure sufficientemente accurate, soffrono comunque di errori intrinseci nella tecnica stessa.
Anche in questo drammatico evento – evidenziano Asi e Ingv – è fondamentale la sinergia tra diverse aree di ricerca scientifica, mettendo al servizio della società le migliori innovazioni della conoscenza.

Malattie rare, sabato 25 marcia a Milano per campagna sensibilizzazione

Malattie rare, sabato 25 marcia a Milano per campagna sensibilizzazioneRoma, 23 feb. (askanews) – In occasione della XVI Giornata delle Malattie Rare, UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare con la collaborazione di AIMA-Child, l’Associazione Italiana Malformazione di Chiari Child, organizza per sabato 25 febbraio l’VIII edizione della marcia dedicata alle persone con malattia rara, ai loro caregiver e alle associazioni di pazienti del territorio lombardo e non. L’iniziativa nasce con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle necessità e bisogni dei 300 milioni di malati rari in tutto mondo.
Alle ore 13, come per le precedenti edizioni, la Diocesi di Milano celebrerà una Santa Messa dedicata ai malati rari che sarà presieduta da Sua Ecc.za Mons. Franco Agnesi, Vicario generale della Diocesi di Milano (accesso dalle porte della Facciata a partire dalle ore 12). Il corteo si riunirà in Piazza Castello a Milano a partire dalle ore 15. La conclusione è prevista per le ore 17 in via Palestro presso i Giardini “Indro Montanelli”.
Anche quest’anno ATM Azienda Trasporti Milanesi di Firenze fornirà un servizio RadioBus per agevolare lo spostamento di chi non potrà terminare il percorso autonomamente. La marcia rientra in un’ampia serie di eventi organizzati e co-organizzati da UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare nel mese di febbraio, in occasione della Giornata delle Malattie Rare, celebrata il 29 febbraio, “giorno raro per i malati rari” e si inserisce in una più ampia programmazione europea coordinata da Eurordis su www.rarediseaseday.org
Viaggio è la keyword di questa edizione della Giornata. Per aderire alla campagna social si può usare la grafica scaricabile da www.rarediseaseday.org e usare gli hashtag #RareDiseaseDay, #Uniamoleforze e #RariMaiSoli.
Per maggiori info, visita il sito www.uniamo.org/uniamoleforze.

Fedegroup arriva in Oman ed Europa, punta a 28 nuove aperture Italia

Fedegroup arriva in Oman ed Europa, punta a 28 nuove aperture ItaliaRoma, 23 feb. (askanews) – Fedegroup, leader in Italia nel settore dei servizi di ristorazione per l’hotellerie, annuncia lo sbarco in Oman con l’acquisizione del 51% di Seven Friends Ltd, società omanita specializzata nel settore food, attraverso la quale gestirà a Muscat 3 ristoranti sotto il brand Fresco e 2 outlet ristorativi Golocious.
Un primo tassello nel programma di espansione all’estero del gruppo guidato da Roberto Imperatrice, CEO di Nabucco Holding – holding di Fedegroup, che prevede a breve l’apertura di nuovi outlet ristorativi anche ad Abu Dhabi e Dubai e in Europa, in partnership con l’israeliana Leonardo Hotels. In pipeline ci sono infatti le aperture in Ungheria a Budapest, nel Regno Unito a Londra, in Svizzera e in Germania a Monaco di Baviera.
Lo sviluppo oltre confine dell’Azienda rientra nel nuovo piano industriale che in tre anni punta a superare i 100 milioni di euro di fatturato (con un 2022 chiuso a quota 60 milioni di euro) con anche un importante consolidamento della propria leadership in Italia. Nel nostro Paese è infatti prevista entro il 2025 l’apertura di ben 28 strutture: 14 hospitality leisure, di cui 4 in Campania, Puglia e Sicilia entro quest’anno; 11 ristoranti in alberghi, villaggi e campeggi in Lombardia, Veneto e Toscana; e 3 ristoranti su strada a Milano, Roma e Padova.
In termini di ricaduta occupazionale, il piano prevede un incremento del 100% degli attuali 1.200 dipendenti, per arrivare nel 2025 – tra Italia ed estero – ad avere uno staff di oltre 2.000 persone.
Particolare attenzione dell’Azienda verso il capitale umano, a partire dalle risorse interne per cui Fedegroup ha stanziato euro 800 mila per il consolidamento di welfare e formazione, con servizi “su misura” per i propri dipendenti, a cui si aggiunge, nel 2023, un investimento di euro 500 mila per l’apertura a Milano e Padova di due nuove sedi di Ho.Re.CaMp, il progetto gratuito promosso da Fedegroup per la formazione specializzata in ambito F&B e Hospitality e finalizzato a percorsi di assunzione.
Il piano industriale del prossimo anno prevede inoltre una nuova impostazione nelle relazioni con partner e fornitori, che portano al centro della collaborazione, sempre più sinergica, il valore del Made in Italy: il 100% delle materie prime utilizzate dall’azienda, in Italia e all’estero, arriverà dai migliori produttori italiani contribuendo all’esportazione delle eccellenze tricolori. Tutto questo è possibile grazie ad accordi quadro con i player del mercato, che consentono migliori condizioni d’acquisto, efficientamento della logistica e una spinta sempre più forte all’integrazione dei sistemi informativi.

Enea: con smart working -40% emissioni CO2 per lavoratore all’anno

Enea: con smart working -40% emissioni CO2 per lavoratore all’annoRoma, 23 feb. (askanews) – Il lavoro a distanza permette di evitare l’emissione di circa 600 chilogrammi di anidride carbonica all’anno per lavoratore (-40%) con notevoli risparmi in termini di tempo (circa 150 ore), distanza percorsa (3.500 km) e carburante (260 litri di benzina o 237 litri di gasolio). È quanto emerge dallo studio ENEA sull’impatto ambientale dello smart working a Roma, Torino, Bologna e Trento nel quadriennio 2015-2018, pubblicato sulla rivista internazionale Applied Sciences.
“Nel nostro Paese circa una persona su due possiede un’autovettura, vale a dire 666 auto ogni 1000 abitanti, un dato che pone l’Italia al secondo posto in Europa per il più alto tasso di motorizzazione, dopo il Lussemburgo”, spiega Roberta Roberto, ricercatrice ENEA del Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili e co-autrice dell’indagine, insieme ai colleghi di altri settori dell’Agenzia Bruna Felici, Alessandro Zini e Marco Rao.
In Italia – si legge nella notizia pubblicata sul numero odierno del settimanale ENEAinform@ – i trasporti sono responsabili di oltre il 25% delle emissioni totali nazionali di gas ad effetto serra e quasi tutte (93%) provengono dal trasporto su gomma, con le automobili a fare la parte del ‘leone’ (70%). “Il lavoro agile e tutte le altre forme di lavoro a distanza, tra cui lo smart working, hanno dimostrato di poter essere un importante strumento di cambiamento in grado non solo di migliorare la qualità di vita professionale e personale, ma anche di ridurre il traffico e l’inquinamento cittadino e di rivitalizzare intere aree periferiche e quartieri considerati dormitorio”, aggiunge Roberto.
In base alle risposte di un campione di 1.269 lavoratori agili di PA nelle quattro città prese in esame, che negli spostamenti casa-lavoro usano il mezzo privato a combustione interna, ogni giorno di lavoro a distanza permetterebbe di evitare 6 kg di emissioni dirette in atmosfera di CO2 e risparmiare 85 megajoule (MJ) di carburante pro capite. Ma i benefici ambientali non si fermano qui: l’analisi ha evidenziato una riduzione anche di ossidi di azoto a persona al giorno (dai 14,8 g di Trento ai 7,9 g di Torino), monossido di carbonio (da 38,9 g di Roma a 18,7 g di Trento) e PM10 (da 1,6 g di Roma a 0,9 g di Torino), PM2,5 (da 1,1 g di Roma e Trento a 0,6 g di Torino). Inoltre, per gli spostamenti extra-lavorativi nei giorni di smart working il 24,8% del campione dichiara di aver optato per modalità più sostenibili (mezzi pubblici, a piedi o in bicicletta), l’8,7% ha modificato le proprie scelte in favore del mezzo privato, mentre il 66,5% non ha cambiato le proprie opzioni di mobilità.
“Abbiamo scelto queste quattro città per due motivi: il primo riguarda le loro peculiarità legate al territorio e al profilo storico che fanno supporre impatti diversificati sulla mobilità urbana, mentre il secondo – e anche il più pratico – risiede nell’alto numero di risposte al questionario che abbiamo ricevuto dai dipendenti pubblici di queste quattro città che in media lavorano da casa 2 giorni a settimana”, sottolinea Bruna Felici, ricercatrice ENEA dell’Unità Studi, Analisi e Valutazioni.
Dai dati raccolti emerge che in media il campione percorre 35 km al giorno per una durata di 1 ora e 20 minuti. Roma si conferma la città più critica, con un tempo di percorrenza medio di 2 ore, probabilmente a causa delle maggiori distanze (1 lavoratore romano su 5 percorre più di 100 km al giorno) e del traffico più intenso. Infatti, nella capitale gli spostamenti giornalieri per motivi di lavoro e studio sono circa 420 mila mentre ogni persona trascorre nel traffico 82 ore all’anno.
Circa la metà del campione dichiara di viaggiare esclusivamente con mezzi di trasporto privati a motore (47% in auto e 2% su due ruote), mentre il 17% viaggia esclusivamente con i mezzi pubblici e il 16% con un mix di trasporto pubblico/privato. Trento risulta la città con il maggior ricorso a mezzi privati a combustione interna negli spostamenti casa-lavoro (62,9%), seguita da Roma (54,4%), Bologna (44,9%) e Torino (38,2%). “La mobilità privata offre soluzioni flessibili in termini di risparmio di tempo e autonomia di movimento, soprattutto per chi ha figli in età scolare. Il trasporto pubblico, invece, viene scelto principalmente in un’ottica di risparmio denaro o in caso di mancanza di parcheggi”, conclude Alessandro Zini, ricercatore ENEA dell’Unità Studi, Analisi e Valutazioni.

Divulga: con accordo Onu oltre 20 mln tonnellate di cibo nel mondo

Divulga: con accordo Onu oltre 20 mln tonnellate di cibo nel mondoMilano, 23 feb. (askanews) – L’accordo Onu sul grano siglato a luglio a Istanbul tra Russia e Ucraina, prorogato per altri quattro mesi nel mese di novembre, ha garantito fino ad ora oltre 20 milioni di tonnellate di prodotti agricoli e alimentari sui mercati mondiali. È quanto afferma il Centro studi Divulga in occasione della pubblicazione del report “Un anno di guerra” con l’analisi delle ripercussioni del conflitto su alcuni settori importanti dell’economia del Paese.
Di questi, oltre 9 milioni (46%) di tonnellate è mais, seguito da 5,7milioni di tonnellate di frumento (29%) e da oltre 1 milione di tonnellate di olio di girasole (6%). Grazie a “Black sea grain initiative” è stata scongiurata la crisi alimentare che avrebbe potuto destabilizzare aree, come il Medio Oriente e il Nord Africa, fortemente dipendenti dalle importazioni dai Paesi in guerra.
Prima dello scoppio del conflitto, infatti, la dipendenza di queste aree dalle importazioni russe e ucraine toccava il 44% per i cereali, 50% per l’olio di girasole, 21% per il mais e il 45% per l’orzo. Lo sblocco dei porti del Mar Nero con l’accordo di Istanbul ha garantito oltre 9 milioni di tonnellate di prodotti nei Paesi in via di sviluppo. In particolare, sono 2,5 milioni le tonnellate di prodotti agricoli e alimentari giunte nei Paesi dell’Area Mena (Medio Oriente e Africa del nord) con l’Egitto che rappresenta il principale beneficiario (710 mila tonnellate), seguito da Tunisia (481mila tonnellate) e Libia (410mila tonnellate). Una boccata d’ossigeno, in particolare, per l’Egitto che importa il 70% dei cereali dai porti del Mar Nero, il Libano che ne dipende per il 75% e lo Yemen con poco meno del 50%. La situazione non è molto diversa in Libia, Tunisia e Giordania.

Amato: respingere chi vuole rendere di parte la tutela dell’ambiente

Amato: respingere chi vuole rendere di parte la tutela dell’ambienteRoma, 23 feb. (askanews) – “In questo momento c’è qualcuno che sbaglia e fa molto male e cerca di attribuire un significato di parte alla tutela dell’ambiente: questo va respinto. La tutela dell’ambiente attiene alla vostra sopravvivenza su questo pianeta”. Così il presidente emerito della Corte Costituzionale Giuliano Amato parlando agli studenti nel corso dell’iniziativa organizzata al Senato ‘L’ora di Costituzione’, un progetto per le scuole medie e superiori.
“Nel rimanere su questo pianeta, aria respirabile e acqua sufficiente perché voi ci possiate vivere. Ma esiste partito politico che abbia delle diversità sulla necessità di questo. C’è qualche arruffapopolo che sta cercando di dare un senso partigiano alla tutela dell’ambiente. Consideratela questa una delle direttrici della Costituzione e per il futuro sarà tanto più forte quanto più voi la renderete forte col passare degli anni”, ha sottolineato Amato ricordando che la tutela dell’ambiente è “un principio fondamentale che è entrato nella Costituzione l’anno scorso”.