Roma, 1 apr. (askanews) – “L’ennesimo, gravissimo, episodio di questa mattina che ha colpito uno dei monumenti simbolo di Roma, la Fontana della Barcaccia di Piazza di Spagna, è la goccia che fa traboccare il vaso. È ora di dire basta: siamo davanti ad una sistematica azione di vandalismo del nostro patrimonio artistico e culturale che non c’entra assolutamente nulla con la tutela dell’ambiente”. Lo ha detto il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, dopo quanto accaduto alla Barcaccia in Piazza di Spagna. “Chi danneggia i nostri beni culturali non può passarla liscia e va punito severamente. Anche per questo stiamo studiando una norma che faccia pagare ai responsabili di questi danni gli interventi necessari per il ripristino dei luoghi, spesso costosi perché richiedono specialisti e attrezzature adeguate. Gli studiosi parlano di paesaggio antropizzato per indicare il fatto che nella nozione di paesaggio rientrano anche le creazioni artistiche prodotte in secoli di storia. La Barcaccia è sotto la competenza della Sovrintendenza capitolina, i nostri esperti sono a disposizione per valutare la consistenza dei danni, soprattutto se essi siano permanenti o meno”, ha concluso Sangiuliano.
Roma, 1 apr. (askanews) – “Non avevo benzina sufficiente per l’ultimo giro, purtroppo ci è mancato troppo per essere davanti”. Così Charles Leclerc che ha chiuso al 7° posto le qualifiche del GP di Australia al termine di un sabato in cui la Ferrari aveva brillato nelle Libere 3, ma che sembra decisamente assettata in vista della gara. “Dobbiamo analizzare i dati con la squadra, nel giro lanciato Sainz è stato davanti a me nel primo settore preparando le sue gomme ed è un peccato. Non potevamo essere tanto davanti, ma poteva andare un po’ meglio. Ho una macchina più da gara, ma non giustifica il settimo posto. Dovevo fare un lavoro migliore con una gestione migliore. Non ho visto la Mercedes, siamo concentrati su noi stessi”.
Cernobbio (CO), 1 apr. (askanews) – L’attuazione del Pnrr “è la priorità del governo, concordo tuttavia sulla necessità di effettuare un’analisi che consenta di avere un quadro preciso sulla realizzabilità complessiva degli interventi previsti per migliorare, quanto possibile, gli aspetti più problematici e nel caso rivedere i piani iniziali. E’ una posizione per me non nuova, già espressa in qualità di ministro dello Sviluppo economico, e osservo in questi giorni polemiche che non hanno alcun senso”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso del suo intervento al forum Ambrosetti.
“Rispetto all’impostazione iniziale c’è stato lo scoppio di una guerra nel cuore dell’Europa con i riflessi in materia – ha proseguito -. E se proprio vogliamo trovare una causa della difficoltà di implementazione del Pnrr dobbiamo trovarlo semplicemente nello stress a cui abbiamo sottoposto la struttura burocratica della pubblica amministrazione che probabilmente non era e non è all’altezza di sostenere questo tipo di choc di domanda”.
Roma, 1 apr. (askanews) – “Ho ricevuto dal Presidente Franco Muscolino del Gal “La Cittadella del Sapere”, organizzazione costituita da un partenariato pubblico e privato, la quale aderisce al partenariato europeo Elard, in rappresentanza dell’Italia, il sostegno nel richiedere al Presidente dell’Unesco Audrey Azoulay il titolo di Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’Area Sud della Basilicata, che comprende 27 comuni, il Parco Nazionale del Pollino, il Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese e Maratea”, ha dichiarato in un’intervista il giornalista Biagio Maimone, originario di Maratea, il quale ha aggiunto: “La richiesta formale, in fase di stesura, sarà formulata dal sottoscritto e dal Gal, rappresentato dal Presidente Franco Muscolino e dal Direttore Nicola Timpone. Come più volte ho sottolineato, ritengo che il suddetto territorio possegga tutte le caratteristiche di carattere ambientale, paesaggistico, culturale e storico per essere destinatario del titolo di Patrimonio Mondiale dell’Umanità. L’Area Sud della Basilicata, ricca d’acqua, come si può osservare, preserva la natura incontaminata, dando vita ad un’economia Green. Si tratta di un territorio che si distingue per la purezza delle acque del mare, dei suoi laghi e dei suoi fiumi ed, inoltre, per le sue sempreverdi valli, colline, montagne ed alberi secolari, che le stagioni lasciano immutati nel loro primigenio splendore e nei loro smaglianti colori. Ritengo che vi siano i presupposti ineludibili per ottenere il titolo richiesto, che noi siamo convinti meriti per l’amore che ogni abitante e coloro che amministrano il territorio nutrono per la natura, adottando buone prassi ed azioni tese a preservare il suo valore ‘green’. E’ un territorio del Sud Italia che mostra un volto assolutamente nuovo, la cui ‘industria’ è rappresentata da persone le quali si adoperano per la tutela dell’ambiente, che è un valore antico tramandato di generazione in generazione, sicché si può affermare, senza timore di essere smentiti, che la storia di questo territorio si fonda su un valore primario, mai tradito nel corso dei secoli, rappresentato dalla cura e dall’affetto nei confronti della natura, delle verdi valli e montagne, dalle cui viscere sgorgano piccole fonti incontaminate che creano ruscelli allegri e borbottanti, i quali rimandano alle immagini di un regno incantato, avvolto dalla sua fulgida e primigenia bellezza”.
“Ho chiesto al Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi – ha aggiunto – di sostenere la nostra istanza affinchè essa sia ancor più vigorosa, dimodochè il valore che la Basilicata esprime venga posto in maggior risalto, considerata la premura con cui essa si prende cura del bene primario per i suoi abitanti, che si manifesta nel rispetto dell’ambiente e, nel contempo, del creato. La Basilicata rappresenta il modello antesignano di una nuova economia, che pone al centro l’amore per la natura nelle sue molteplici dimensioni. Si tratta di un modello esemplare per le altre regioni italiane. La Basilicata – certezza senz’altro condivisa dal Presidente Vito Bardi – potrà essere non solo l’esempio eccellente, ma anche il motore trainante dell’economia del nostro intero Paese, proprio in quanto modello di un’ economia virtuosa e sostenibile e, pertanto, premurosa verso la natura e, nel contempo, verso l’essere umano, che in essa vive traendone benefici salutari e vitali”. Maimone ha poi sottolineato: “E’ ben evidente come la Basilicata possa costituire un modello encomiabile di green economy, anche relativamente agli obiettivi del PNRR, che si prefigge lo sviluppo socio-economico del Sud Italia alla luce di un modello economico che salvaguardi l’ecosistema, ponendo al centro la difesa della natura e della salute dell’essere umano, nonchè la sua centralità nell’ambito delle politiche finalizzate allo sviluppo dei territori. Parte dei fondi del Recovery Fund in Basilicata dovrebbero essere utilizzati per creare strade, infrastrutture, collegamenti, al fine di renderla facilmente accessibile e poter incentivare quel turismo, certamente da valorizzare, che apprezza la natura ed i paesaggi incontaminati, che appartengono alla Basilicata, la cui bellezza è sconosciuta agli amanti della natura, considerato, altresì, il deterioramento dell’ecosistema, che sembra non sfiorare questo angolo dell’universo, ancora non sfiorato dai danni dell’inquinamento e dal rapporto selvaggio con la natura. Bisogna investire per far vivere una nuova forma di turismo, oggi di natura vitale, tale in quanto meta che consente di godere della purezza delle acque, della natura, delle vallate, degli alberi sempre verdi, che sono “strumenti naturali” , “green”, per rigenerare il corpo e lo spirito in un universo sempre più inquinato e, perciò, ammalato. Occorre far scoprire agli italiani e ai turisti del mondo intero la Basilicata, che, per le sue doti naturali ed ambientali, si distingue da ogni altra Regione italiana”.
Roma, 1 apr. (askanews) – “C’è la necessità di avviare una grandissima campagna straordinaria di assemblee di confronto in tutti luoghi di lavoro. Aprile sarà il mese in cui si attiva questo persorso. Stiamo discutendo insieme a Cisl e Uil e credo che nei prossimi giorni, la prossima settimana, prima di Pasqua, saremo nella condizione anche di avviare un percorso verso la mobilitazione”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini nel corso della manifestazione contro il codice degli appalti in Piazza Don Bosco a Roma, a proposito di temi come la lotta all’inflazione, la riforma del fisco, l’aumento dei salari, la sanità pubblica e la sicurezza sui luoghi di lavoro. “A noi non interessa protestare per protestare, vogliamo cambiare e fare quelle riforme di cui il paese ha bisogno: la riforma delle pensioni, la riforma fiscale, la riforma del mercato del lavoro. Bisogna ridurre la tassazione sul lavoro dipendente, aumentare il netto in busta paga dei lavoraori e pensionati e combattere l’evasione”.
Roma, 1 apr. (askanews) – “Ha vinto Elly Schlein ed è la segretaria di tutti. Su gran parte delle cose la pensiamo esattamente allo stesso modo, su altre non la pensiamo allo stesso modo ma non ho dubbi che abbiamo la possibilità e il dovere di trovare le mediazioni per fare in modo che il Pd si presenti ai cittadini con una voce sola. Io ho sofferto per le divisioni del Pd. Io di quella storia lì non ne posso più. Quel che Elly deve garantire è che il pluralismo viva nel Pd. Noi abbiamo il dovere di aiutare il Pd”. Lo ha detto il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, intervenendo al Festival di Domani ‘Tempi radicali’ a Modena.
“Come ho detto – ha aggiunto – non mi sento né minoranza né opposizione, peraltro sarebbe una opposizione grande. Se vorremo tornare a vincere elezioni dovremo recuperare milioni e milioni di voti che il Pd ha lasciato per strada: la prima volta avevamo più di 12 mln di voti. Quando si tornerà a votare per il Paese dobbiamo farci trovare pronti”.
Roma, 1 apr. (askanews) – “Per denunciare la gravità della situazione climatica corrente e l’inaccettabilità dell’inazione della politica per contenerne i danni”, questa mattina due gruppi di cittadini e cittadine della campagna Non Paghiamo il Fossile, di cui fa parte Ultima Generazione, hanno messo in atto due azioni: una ad Ancona e una a Roma. Coinvolte due fontane, “simbolo, da un lato, del ristoro offerto dall’acqua e, dall’altro, del pericolo che può rappresentare”.
“Questa mattina alle 10:30 ad Ancona – riferiscono gli attivisti – cinque cittadini e cittadine hanno ricoperto con un telo la fontana del Calamo, chiamata comunemente Fontana delle Tredici Cannelle, perché costituita da tredici bocche da cui rifornire di acqua persone e animali, fu costruita per dare ristoro di acqua pubblica agli abitanti e a chiunque entrasse in città dopo un lungo viaggio. Sul posto sono arrivate le forze dell’ordine, che hanno preso le generalità dei manifestanti. A Roma alle 11:30 tre persone hanno versato del liquido a base di carbone vegetale nelle vasche della fontana della Barcaccia. La tradizione popolare vuole che la forma dell’opera del Bernini, posta ai piedi di Trinità dei Monti, fosse stata ispirata dalla presenza sulla piazza di una barca in secca, portata fin lì dalla piena del Tevere del 1598. Un richiamo fortissimo, che prefigura oggi lo scenario della “fine del Mondo” a cui stiamo andando incontro, pigiando sempre di più il piede sull’acceleratore: siccità alternata a devastanti alluvioni, che metteranno fine alla vita sulla Terra, insieme alle ondate di calore. Dopo una ventina di minuti le tre persone sono state portate via dalla polizia municipale”. “Se vedere quest’acqua nera vi sconvolge è perché, come noi, riconoscete quanto sia prezioso quello che stiamo perdendo. Tutti i rapporti ufficiali, anche quelli di fonte governativa, denunciano che le politiche dei governi sono insufficienti per contenere il surriscaldamento globale entro 1,5°C e ci stanno invece conducendo dritti verso un catastrofico aumento di almeno 2.5°C. Questo significa che gli eventi estremi renderanno inabitabili le nostre terre. Significa che desertificazione e siccità aumenteranno vertiginosamente, causando migrazioni incontrollate. Significa che collasseranno tutti i nostri equilibri, economici e sociali. C’è un solo modo per frenare questa corsa verso il suicidio collettivo: interrompere le emissioni legate ai combustibili fossili. Con questa azione vogliamo chiedere al Governo di smettere di investire in sussidi dannosi per l’ambiente. Con questa azione vi invitiamo a non rassegnarvi a questa condanna a morte”, hanno dichiarato gli attivisti.
Città del Vaticano, 1 apr. (askanews) – “Dopo aver lasciato il Policlinico Universitario A. Gemelli, stamattina Papa Francesco si è diretto alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Il Papa si è fermato davanti all’icona di Maria, Salus Populi Romani, affidandole nella preghiera i bambini incontrati ieri nel reparto di Oncologia Pediatrica e Neurochirurgia Infantile dell’Ospedale, tutti gli infermi e coloro che soffrono per la malattia e la perdita dei loro cari”. Lo ha fatto sapere il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.
Roma, 1 apr. (askanews) – Donald Trump “non è più un intoccabile”, ma “in qualsiasi modo si concluderà la vicenda, ci saranno violenze, ci saranno feriti e morti: probabilmente da tutto questo deriveranno molte cose buone, ma anche molte cose negative”. E’ quanto ha spiegato la pornostar Stormy Daniels, in un’intervista al Times, ritornando sulla vicenda che la vede protagonista assieme all’ex inquilino della Casa Bianca.
Secondo l’accusa, Trump avrebbe pagato una cifra pari a 130mila dollari per comprare il silenzio della pornostar, che poco prima delle presidenziali del 2016 negli Stati Uniti, aveva minacciato di rivelare di avere fatto sesso con il magnate repubblicano. Il denaro sarebbe stato contabilizzato come spesa per l’assistenza legale da parte del suo avvocato, Michael Cohen. Daniels ha detto di non essere “spaventata” dall’ex presidente. “L’ho visto nudo. Non c’è modo che possa essere più spaventoso con i suoi vestiti” addosso, ha detto, quando le è stato chiesto della possibilità di dover testimoniare contro di lui.
La pornostar ha quindi denunciato le violenze verbali subite da sostenitori di Trump. “All’inizio dicevano che ero alla ricerca di soldi, mi davano della bugiarda, della prostituta, ma ora mi dicono ‘ti uccideremo’”, ha commentato.
Roma, 1 apr. (askanews) – Jannik Sinner ha centrato la sua seconda finale al “Miami Open”, secondo ATP Masters 1000 stagionale (combined con il terzo WTA 1000 del 2023) dotato di un montepremi di 8.800.000 che si sta avviano alle battute conclusive sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida. L’altoatesino diventa così il primo italiano di sempre a raggiungere due finali in un Masters 1000. Nella notte italiana, nella sua terza semifinale in un Masters 1000 (Miami 2021 ed Indian Wells 2023 le precedenti), il 21enne di Sesto Pusteria, n.11 del ranking e 10 del seeding, ha battuto in rimonta per 67 (4) 64 62, dopo oltre tre ore di lotta, lo spagnolo Carlos Alcaraz, tornato in vetta al ranking dopo il trionfo ad Indian Wells e campione in carica a Miami, che a causa di questa sconfitta lunedì restituirà lo scettro mondiale a Djokovic. Per Sinner sarà la decima finale in carriera con l’obiettivo di mettere in bacheca l’ottavo trofeo. “Anche stasera abbiano giocato ad altissimo livello – ha commentato a caldo l’azzurro -. Io ho cercato di fare del mio meglio: nel terzo set l’ho visto un po’ in difficoltà. Abbiamo lottato fino all’ultimo, abbiamo cercato entrambi di giocare un tennis aggressivo: oggi ho vinto io e sono davvero contento. Medvedev? Sono contento di riaffrontarlo di nuovo, non vedevo l’ora. Sarà differente da Rotterdam perché qui le condizioni sono molto diverse. Certamente sono pronto a fare qualche cambiamento comunque su questo campo mi trovo molto bene”. Domenica Sinner si giocherà il titolo con il russo Daniel Medvedev, n.5 del ranking e 4 del seeding, alla sua quinta sfida per il trofeo negli ultimi cinque tornei. Il 27enne moscovita ha vinto tutti e cinque i precedenti con l’altoatesino, l’ultimo in finale a Rotterdam il mese scorso. Sinner sta vivendo il suo miglior inizio stagione di sempre: ha vinto 21 delle 25 partite giocate fin qui e 17 delle ultime 19. Il tennista allenato da Simone Vagnozzi e Darren Cahill si è già assicurato il ritorno in top ten (virtualmente è n.9) a sei mesi di distanza dall’ultima volta: in caso di vittoria domenica salirebbe al n.6 (“best”).