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Autore: Redazione StudioNews

Bianco (Anci): serve Fondo unico nazionale per sicurezza urbana

Bianco (Anci): serve Fondo unico nazionale per sicurezza urbanaRoma, 27 feb. (askanews) – “Unificare gli strumenti di finanziamento già esistenti per i Comuni in un unico Fondo nazionale sicurezza urbana con cui rispondere alle diverse finalità che arrivano dalle differenti realtà territoriali, ed anche per far fronte alle complesse richieste di sicurezza che i cittadini rivolgono ai sindaci”. A chiederne l’istituzione è stato Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, intervenuto alla presentazione dell’XI Rapporto sulle attività delle Polizie Locali 2022, illustrato in un convegno alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
“In questo fondo, dovranno confluire le risorse del Fondo sicurezza urbana, quelle destinate a varie iniziative (‘Scuole sicure’, ‘Spiagge sicure’, ‘Laghi sicuri’ e ‘Truffe agli anziani’), come quelle per l’installazione e il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza nei Comuni”, ha aggiunto.
“In questo fondo, dovranno confluire le risorse del Fondo sicurezza urbana, quelle destinate a varie iniziative (‘Scuole sicure’, ‘Spiagge sicure’, ‘Laghi sicuri’ e ‘Truffe agli anziani’), come quelle per l’installazione e il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza nei Comuni”, ha precisato.

Bianco (Anci): intervenire per rafforzare le Polizie Locali

Bianco (Anci): intervenire per rafforzare le Polizie LocaliRoma, 27 feb. (askanews) – “C’è l’esigenza di rafforzare quantitativamente e qualitativamente, specie sotto il profilo anagrafico, la polizia locale: deve diventare una priorità e servono strumenti giuridici per operare meglio”. Lo ha detto Enzo Bianco, presidente del Consiglio Nazionale dell’Anci, intervenendo alla presentazione dell’XI Rapporto sull’attività delle Polizie Locali a Roma, alla presenza, tra gli altri, del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sottolineando che “va difesa la specificità delle Polizie Locali e serve un nuovo ordinamento”.
Per Bianco esiste “una discrasia evidente tra la domanda di sicurezza che viene rivolta ai comuni e ai sindaci, che sono l’interfaccia naturale dei cittadini, e le risorse umane e finanziarie che le amministrazioni locali possono impiegare. Una discrasia diventata preoccupante, se è vero che negli ultimi dieci anni la polizia locale ha perso 10 mila operatori. Da sindaco di Catania avevo 1.100 operatori di polizia municipale, oggi in città ce ne sono 246 più 45 con contratti a tempo determinato che scadono il 31 agosto: la loro età media è 59 anni”, ha detto ancora Bianco.

Balneari, Ue: sviluppo inquietante, valutiamo approccio da adottare

Balneari, Ue: sviluppo inquietante, valutiamo approccio da adottareBruxelles, 27 feb. (askanews) – Le nuove norme sulle concessioni balneari approvate con il decreto milleproroghe costituiscono “uno sviluppo inquietante” per la Commissione europea, che aveva visto invece positivamente le decisioni del precedente governo Draghi. Lo ha detto oggi a Bruxelles la portavoce per il Mercato unico della Commissione, Sonya Gospodinova, rispondendo alle domande dei giornalisti durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario.
“La Commissione è ben consapevole di questa evoluzione riguardo alle concessioni balneari in Italia; è altresì ben consapevole che questa nuova normativa, o modifica, prorogherà di almeno un anno le concessioni già in essere”, dal 2023 al 2024. “E sappiamo bene anche che il Presidente” della Repubblica Sergio Mattarella “ha firmato il decreto con un’osservazione sul profilo dell’incompatibilità di questo provvedimento con il diritto europeo”, ha detto la portavoce.
Le nuove norme, ha proseguito Gospodinova “non sono state ancora notificate alla Commissione, ma ne siamo ben consapevoli, e ora analizzeremo questo atto legislativo per vedere quale sarà l’approccio migliore da adottare. Stiamo seguendo molto da vicino gli sviluppi”.
La portavoce ha ricordato che sulle concessioni balneari “è in corso una procedura d’infrazione avviata nel dicembre 2020” contro l’Italia, “e l’ultimo sviluppo era stata la revisione della legge sulla concorrenza” del precedente governo Draghi, “che – ha rilevato – ha rappresentato un passo nella giusta direzione. Ma ora, in effetti, – ha sottolineato Gospodinova – questo sviluppo è piuttosto preoccupante”.
“Quello che posso anche aggiungere è che la Commissione ha preso diverse decisioni ultimamente, anche riguardo al Portogallo e alla Spagna, per quanto riguarda le concessioni balneari. Ciò indica che si tratta di un settore economicamente molto importante e che la modernizzazione di questo settore deve essere sviluppata o deve essere anche stimolata dagli Stati membri”, ha concluso la portavoce.
In effetti, la Commissione ha recentemente iniziato altre due procedure d’infrazione, il 26 gennaio e il 15 febbraio di quest’anno, mettendo in mora rispettivamente il Portogallo (che, pur avendo messo a gara le concessioni aveva previsto dei vantaggi per i vecchi titolari) e per la Spagna (che intendeva prolungare per 75 anni le concessioni esistenti).
La situazione dell’Italia è comunque più grave, perché c’è già stata una condanna della Corte europea di Giustizia, e l’attuale procedura d’infrazione riguarda la mancata esecuzione di quella sentenza. La Commissione potrebbe, a questo punto, decidere una nuova messa in mora complementare per le novità introdotte con il Milleproroghe. E in mancanza di risposte soddisfacenti, l’Esecutivo Ue potrebbe decidere un nuovo ricorso alla Corte per mancata esecuzione della sentenza, con richiesta di applicare sanzioni pecuniarie periodiche fino a quando l’Italia non si metterà in regola.

Gruppo Gattinoni: fatturato a 492 milioni e riorgazizzazone

Gruppo Gattinoni: fatturato a 492 milioni e riorgazizzazoneMilano, 27 feb. (askanews) – Il Gruppo Gattinoni, che a metà dello scorso anno ha portato a compimento l’acquisizione del 100% di Robintur Travel Group, ha chiuso il 2022 con un fatturato di 492 milioni di euro, e 1.183 milioni di euro come valore gestito di contratti commerciali. Si prevede che l’imminente chiusura ufficiale del bilancio (esercizio 1 gennaio – 31 dicembre 2022) evidenzi anche risultati finali positivi, malgrado il 2022 sia stato un anno ancora caratterizzato da molte incertezze e da una ripresa reale commerciale solo avvenuta nel mese di aprile, post crisi pandemica.
Nonostante le ben note condizioni congiunturali, il Gruppo Gattinoni ha scelto di continuare a investire ai fini della crescita, in termini di acquisizioni societarie, tecnologia, risorse umane e prodotti. Gli obiettivi per l’anno 2023 sono di raggiungere 636 milioni di euro come fatturato di Gruppo e 1.473 milioni di euro come valore gestito di contratti commerciali.
L’acquisizione di Robintur a giugno 2022 e della galassia di società collegate ha comportato lo studio di una riorganizzazione societaria del Gruppo Gattinoni che verrà attuata pienamente fra il 2023 e il 2024 e che porterà a semplificazione e razionalizzazione; alla holding capogruppo Gattinoni & Co faranno capo solo tre società distinte dedicate al Travel (prodotto e agenzie), al Business Travel e agli Eventi così da rendere anche più chiare e riconoscibili le attività delle diverse aree di business del Gruppo. In linea con il nuovo sociogramma il Gruppo ha messo in atto anche una riorganizzazione manageriale e dello staff direttivo, ai fini di rafforzare le singole business unit e strutturarle al meglio. Il direttore generale Sergio Testi assumerà un ruolo più strategico e di coordinamento delle tre aree di business.
Il riassetto strategico e operativo coinvolge un numero significativo di risorse umane; il Gruppo Gattinoni conta infatti oggi 800 fra dipendenti e collaboratori; nell’ultimo trimestre sono state confermate 80 nuove assunzioni a cui ne seguiranno altre nei prossimi mesi.
Attualmente il gruppo Gattinoni si compone di 8 sedi: gli hub di Milano, Torino insieme alla sede di Bologna, sono le principali, cui si aggiungono le sedi operative di Monza, Lecco, Rimini, Roma e, novità 2023, Treviso. Relativamente al network di agenzie di viaggio, Gattinoni è il Gruppo in Italia con il maggior numero di agenzie di proprietà, 120 in totale a cui si aggiungono le 1.407 affiliate, per un totale di 1.527 agenzie in tutto il territorio nazionale. Le agenzie saranno oggetto di un progetto di rebranding che partirà dai punti vendita di proprietà e si completerà nel corso del 2023. Il progetto avrà al centro il nuovo logo Gattinoni Travel azzurro che identificherà le Gattinoni Travel Store, mentre per le agenzie affiliate si svolgerà entro il 2023 con una rivisitazione delle vetrofanie dei punti vendita Lo sviluppo del Gruppo Gattinoni in termini di volumi e di risorse non prescinde, ci tengono a specificare dal tour operator, da valori di sostenibilità ambientale. Nel 2022 ha scelto di impegnarsi per diventare azienda Carbon Neutral, insieme alla startup Up2You, azienda B Corp fra le uniche 3 in Italia autorizzate a ritirare e gestire Carbon Credit VCS attraverso progetti certificati internazionalmente e su Blockchain; il progetto Carbon Neutral interesserà tutte le business unit del Gruppo e procederà per step. Oltre al percorso, in termini di viaggi, fiore all’occhiello del 2023 saranno i tour carbon neutral, che spiccheranno all’interno della programmazione; i tour carbon neutral, già disponibili nelle agenzie di viaggio Gattinoni, saranno a breve disponibili in vendita anche online sul sito gattinonitravel.it.
“In controtendenza in questi anni molto complessi e di crisi – ha commentato Franco Gattinoni, fondatore e presidente del Gruppo che porta il suo nome – abbiamo continuato a investire fortemente in tecnologia, personale e sviluppo. Oggi il Gruppo è grande, sano, ramificato, forte dei valori che nel tempo non sono cambiati ma anzi si sono rafforzati. Visioni, progetti di crescita ambiziosi, sinergie, un concetto di imprenditorialità sempre proiettato verso il futuro. Nel 2022 il business si è sviluppato da aprile, i numeri consuntivi sono perciò di tutto rispetto e siamo molto soddisfatti considerando un esercizio spalmato su 9 mesi anziché 12. Con la chiusura del bilancio 2022 prevediamo anche risultati finali positivi. Rispetto agli obiettivi per l’anno 2023 il mese di gennaio segna già un superamento del 15%, ci auguriamo nella prosecuzione di questo trend. Uno dei nostri punti di forza è la coesione fra risorse umane; il riassetto societario e le modifiche che interverranno puntano ad ottimizzare, valorizzando le competenze e lo spirito di squadra che anche il mercato ci riconosce”.

Seoul: presto per dire che figlioletta di Kim Jong Un gli succederà

Seoul: presto per dire che figlioletta di Kim Jong Un gli succederàRoma, 27 feb. (askanews) – La Corea del Sud valuta che sia “troppo presto” per ritenere che la giovane figlia di Kim Jong Un, Kim Ju Ae, possa essere considerata l’apparente erede del trono nordcoreano. Lo ha affermato il ministro dell’Unificazione di Seoul, Kwon Young-se, in un’intervista alla stazione radio locale CBS, nella quale però ha ricordato che quella della Corea del Nord è una società “molto più patriarcale” di quella del Sud.
Kim Ju Ae, la cui esistenza è stata recentemente ammessa e ha l’età apparente di 10 anni, è recentemente apparsa almeno in sette appuntamenti al fianco del padre a partire da novembre, anche in occasione di lanci di missili. Questo ha portato alcuni osservatori a ritenere che la ragazzina possa essere colei sulla quale si appuntano le attese del padre per una futura successione.
“Se pure la Corea del Nord cominciasse ora i suoi piani di successione, resta aperta la questione se lei possa mai guidare il regime nordcoreano che è incentrato sui militari”, ha detto Kwon, mostrando perplessità sull’ipotesi che una donna possa essere accettata dalla società nordcoreana come leader.
Kim – secondo quanto ha segnalato Kwon – ha “chiaramente dimostrato” di avere l’intento di consegnare il potere alla quarta generazione della sua famiglia, ma è “un po’ troppo presto” per individuare nella piccola Ju Ae il successore. Peraltro non c’è alcuna certezza che Kim non abbia anche un figlio maschio: in passato si è parlato su un figlio maggiore di genere maschile per il leader supremlo ordcoreano.
Il ministro sudcoreano è tornato anche sul tema del recente lancio di un missile intercontinentale balistico (ICBM) Hwasong-15, affermando che secondo Seoul le forze nordcoreane potrebbero essere presto in grado di effettuare un lancio di un ICBM in un’angolatura normale – e non con una triettoria a cupola come accaduto nel recente lancio di questo mese – in modo da poter raggiungere gli Stati uniti.
Kwon, infine, ha anche ribadito che la Corea del Nord è pronta a effettuare in qualsiasi momento il suo settimo test nucleare. “Stanno tenendo – ha detto ancora il ministro – i tunnel numero 3 e numero 4 presso il suo sito nucleare di test a a Punggye-ri ben pronto (per il test)”.

Libri, ll sistema penale in materia di sicurezza del lavoro

Libri, ll sistema penale in materia di sicurezza del lavoro

Presentato al Senato il volume curato dal prof. Adelmo Manna

Roma, 27 feb. (askanews) – Presentato presso la sala caduti di Nassirya di Palazzo Madama a Roma il volume “Il sistema penale in materia di sicurezza del lavoro”, curato dal Prof. Adelmo Manna, Emerito di diritto penale presso l’Università di Foggia.
Il volume offre un’analisi completa di tutti gli aspetti penalistici, sostanziali e processuali, afferenti alla sicurezza del lavoro, declinata come un importante settore della responsabilità penale.
All’evento hanno partecipato esperti del settore, rappresentanti istituzionali e giornalisti. In sala anche il primo presidente emerito della Cassazione Ernesto Lupo.
Il Prof. Aronne Strozzi, Adjunct Professor presso l’Università Luiss di Roma e il Prof. Avv. Adelmo Manna hanno introdotto l’evento, raccontando l’occasione da cui è nato il lavoro e soffermandosi particolarmente sul ruolo della cultura nella gestione della sicurezza e dei rischi in azienda.
Sono poi seguiti gli interventi dei relatori Prof. Avv. Enrico Mezzetti, Ordinario di diritto penale presso l’Università Roma Tre, e Prof. Andrea Sereni, Ordinario di diritto penale presso l’Università di Perugia.
L’evento ha rappresentato un momento di approfondimento e di confronto sul tema della sicurezza sul lavoro e del sistema penale ad essa collegato. Il volume rappresenta una fonte preziosa di informazioni e riflessioni per tutti coloro che si occupano di questo importante tema.

Obesità, Endocrinologi Ame: farmaci sottoutilizzati

Obesità, Endocrinologi Ame: farmaci sottoutilizzatiRoma, 27 feb. (askanews) – Medico che vai, terapia che trovi. È qualcosa che purtroppo accade spesso alle persone con obesità anche quando complicata da patologie metaboliche come diabete, steatosi epatica, dislipidemia e ipertensione arteriosa. Una ricerca condotta dall’Associazione Medici Endocrinologi (AME), appena pubblicata sulla rivista Frontiers in Endocrinology, ha rilevato che solo 2 specialisti su 5 prescrivono ai propri pazienti con obesità, anche di grado elevato, farmaci approvati per tale patologia in associazione a diete e stili di vita.
“La tendenza alla sottoprescrizione dei farmaci – spiega Renato Cozzi presidente di AME – dimostra che l’assioma ‘il paziente obeso, è obeso perché mangia’, è ancora molto diffuso, anche tra i medici specialisti. In realtà, l’obesità non è mancata volontà o solo cattive abitudini, è una vera e propria patologia cronica che va curata valutando tutte le opzioni terapeutiche, farmaci e chirurgia compresi”. Per raggiungere l’obiettivo di una maggiore appropriatezza terapeutica è stata pubblicata la prima Linea Guida “Terapia del sovrappeso e dell’obesità resistenti al trattamento comportamentale nella popolazione adulta con comorbilità metaboliche”. Approvata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), questa Linea Guida è stata redatte dall’AME, in collaborazione con ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica), SIO (Società Italiana dell’Obesità), SICOB (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche) e SIGE (Società Italiana Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva). “Utilizzando una rigorosa metodologia in grado di garantire la più obiettiva revisione sistematica della letteratura scientifica, la Linea Guida rappresenta un nuovo punto di riferimento per tutti medici che si occupano di obesità – spiega Marco Chianelli, coordinatore della Commissione Obesità e Metabolismo di AME -. Il documento, lungo 373 pagine, è focalizzato sulla terapia farmacologica e chirurgica nei pazienti in sovrappeso e obesi affetti da comorbilità metaboliche. I medici hanno ora a disposizione una guida basata sulle evidenze, che dà indicazioni precise su cambiamenti nello stile di vita, farmaci, chirurgia, da prescrivere ai pazienti in base a età sesso, situazione socioeconomica, indice di massa corporea e comorbilità presenti”.
La nuova Linea Guida mette fine ad erronee convinzioni: “Sdogana la terapia medica e chirurgica – sottolinea Chianelli – ed evidenzia che prescrivere ai pazienti la terapia giusta non è solo possibile, ma anche doveroso”. Curare correttamente l’obesità riduce il rischio di sviluppare le complicanze metaboliche ad essa associate. “Con la pubblicazione di questa Linea Guida si conferma l’esistenza di una patologia cronica e invalidante, l’obesità, per la quale esistono terapie farmacologiche e chirurgiche efficaci e sicure – afferma Olga Eugenia Disoteo, coordinatore nazionale della Commissione Diabete AME -. Questa patologia è spesso sotto diagnosticata, stigmatizzata, trattata talvolta con indicazioni generiche e diete non sempre efficaci, la disponibilità di una linea guida oltre a dare dignità a una patologia oggi ancora negletta fornisce una chiara prioritizzazione degli interventi terapeutici mirati al singolo paziente e alle sue necessità cliniche. Il nuovo documento ha valore medico-legale e aiuta il medico nelle decisioni terapeutiche a garanzia dei pazienti”. Secondo le stime contenute nel nuovo documento, se si seguissero fedelmente tutte le raccomandazioni contenute nella Linea Guida potrebbe generarsi un risparmio di 16 miliardi di euro in 5 anni per il Sistema Sanitario Nazionale, legato alle complicanze prevenibili dell’obesità.

30 anni di carriera di Laura Pausini in tre concerti

30 anni di carriera di Laura Pausini in tre concertiMilano, 27 feb. (askanews) – È partita a mezzanotte dall’Harlem’s World-Famous Apollo Theater di New York, la ventiquattro ore per festeggiare i 30 anni di carriera di Laura Pausini. Puntualissima alle 12 a.m. spaccate, orario italiano (18:00 di New York) l’Harlem’s World-Famous Apollo Theater si è acceso sulla prima nota de “La Solitudine”, il brano che proprio trent’anni fa ha regalato a Laura il successo sul palco dell’Ariston e ha dato il via ad una formidabile carriera. Il concerto è poi proseguito con i brani più celebri, eseguiti in italiano, inglese, spagnolo e portoghese, che hanno segnato la prima decade della sua carriera.
“Volevo festeggiare in un modo nuovo, cercando di raggiungere io le persone che di solito raggiungono me. Ho verificato tante possibilità di città nel mondo ma ci tenevo a festeggiare in 24 ore e quando ho capito che sarei riuscita a concretizzarlo partendo da New York, poi andando a Madrid e atterrando a Milano, ho capito che tutto aveva un senso. Ho iniziato in Italia cantando in italiano (Milano) poi ho cantato in spagnolo grazie alla Spagna (Madrid) e infine l’America che mi permette grazie a New York di cantare nelle 5 lingue che ho imparato grazie ai miei viaggi e al mio lavoro, a New York da sempre trovo un pubblico multi etnico che mi permette idealmente di salutare tutti gli Stati americani del nord e del sud”.
Dopo l’Harlem’s World-Famous Apollo Theater di New York saranno il The Music Station di Madrid e il Teatro Carcano di Milano ad ospitare le prossime tappe di #LAURA30. Altre due decadi da celebrare in musica, con altre special performance.
Per questa speciale occasione Laura Pausini ha scelto di indossare un completo Emporio Armani rinnovando così il forte legame con lo stilista Giorgio Armani. Il look, appositamente realizzato per lei, comprende la giacca iconica, che riproduce il modello indossato dall’artista per il suo debutto a Sanremo 93, con inserto di logo ricamato che caratterizza la versione 2023 per il suo trentennale. Anche i componenti della band indossano capi Emporio Armani, declinazione dello stesso abito con dettagli diversi.
#LAURA30 è solo il primo grande appuntamento del 2023 di Laura Pausini che, a distanza di cinque anni dal suo ultimo tour e dopo aver annunciato l’Anteprima World Tour in Piazza San Marco a Venezia e Plaza De España a Siviglia, ha in serbo moltissime sorprese per i suoi fan.
#LAURA30 è stato organizzato e prodotto da GenteMusic e Friends&Partners (direzione creativa Fabio Novembre, light designer Jacopo Ricci, special effects Luca Toscano).

NielsenIQ: italiani preoccupati da situazione ma non risparmieranno su cibo

NielsenIQ: italiani preoccupati da situazione ma non risparmieranno su ciboMilano, 27 feb. (askanews) – Quest’anno più di un italiano su tre (36%) è preoccupato per la propria situazione economica. L’81% delle famiglie ritiene che l’aumento del costo della vita sia la causa principale delle proprie difficoltà finanziarie, mentre il 43% dichiara di essere stato colpito soprattutto dal rallentamento generale dell’economia. A rivelarlo, il rapporto di NielsenIQ dedicato alle prospettive dei consumatori Consumer outlook 2023, che cattura la percezione e le intenzioni di spesa degli italiani per l’anno in corso.
I dati di NielsenIQ evidenziano come il 70% degli intervistati abbia già la sensazione di vivere in un periodo di recessione e il 57% di loro si aspetta che la crisi economica possa continuare per almeno un anno o più. Pur essendo un aspetto importante per i consumatori, l’analisi evidenzia che la sicurezza finanziaria e lavorativa (27%) si colloca al secondo posto rispetto alla salute mentale, che si classifica prima tra le componenti di maggior valore nella vita degli italiani (31%). Segue in terza posizione il benessere fisico (25%), il tentativo di risparmiare per il futuro (24%) e chiude al quinto posto l’equilibrio tra vita privata e lavoro (23%), a sottolineare che tre delle cinque priorità per le persone riguardano la salute fisica e mentale.
Secondo quanto emerge dal report, in meno di un anno è più che raddoppiata la quota di famiglie in difficoltà che raggiungono quota 23% (contro il 10% di inizio 2022). Inoltre, l’indagine di NielsenIQ sottolinea che è aumentato di 7 punti il numero di persone considerate “caute” (59%), cioè coloro che, pur non essendo state colpite a livello finanziario dai recenti eventi economici, rimangono in ogni caso prudenti nelle proprie spese. Gli italiani inoltre prevedono di spendere meno per la maggior parte delle spese discrezionali come per esempio la ristorazione fuori casa (54%), l’abbigliamento (49%) e l’intrattenimento fuori casa (48%) che si attestano come le aree principali in cui i consumatori intendono ridurre il proprio budget. Meno consistenti invece i tagli alla spesa alimentare, voce che si colloca solamente all’ottavo posto (31%) della classifica di NielsenIQ.
Infine, gli intervistati stimano che l’impatto maggiore della crisi attuale si avrà dal punto di vista ambientale. Considerando infatti la classifica dei rischi globali riportata dal World economic forum, cinque su 10 nel breve periodo (2 anni) sono legati a tematiche green (clima, ambiente, natura). I consumatori italiani riflettono la preoccupazione globale, poiché dimostrano di avere una maggiore consapevolezza rispetto al tema della sostenibilità: per esempio, il 57% di loro è disposto ad acquistare solo beni essenziali e il 29% ha dichiarato che eviterà gli sprechi alimentari.
“In linea con quanto fin qui visto, è evidente che il consumatore medio italiano si sente sotto pressione dal punto di vista finanziario rispetto ad un anno fa. Non è un caso che il segmento dei cauti in Italia rappresenti oltre la metà della popolazione. Si tratta di un forte segnale del clima di incertezza dell’attuale contesto locale e globale – afferma Luca De Nard, amministratore delegato di NielsenIQ Italia – Se non altro, i consumatori sembrano intenzionati a tagliare maggiormente le voci di spesa più discrezionali, come i consumi fuori casa, l’abbigliamento, i viaggi e le vacanze. Viene quindi spontaneo chiedersi cosa indirizzerà le spese del consumatore italiano per l’anno che verrà. La sicurezza finanziaria e lavorativa sarà sicuramente importante, ma meno del benessere mentale, che guadagna la medaglia d’oro tra le priorità del 2023. Vale la pena rimarcare però che spesso la salute psicofisica dipende dal benessere finanziario”.

Bri: non abbassare guardia su inflazione ma ok rallentare su tassi

Bri: non abbassare guardia su inflazione ma ok rallentare su tassiRoma, 27 feb. (askanews) – Giusto non “cantare vittoria” troppo presto nella lotta all’alta inflazione, ma giusta anche la cautela nel proseguire la manovra monetaria e nel valutare gli effetti delle strette già operate. Quindi “non c’è nulla di sbagliato” nel rallentare la dinamica sui rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. È la valutazione del capo economista della Banca dei regolamenti internazionali, Claudio Borio durante la presentazione dell’ultima rassegna trimestrale dell’istituzione di Basilea.
“Le banche centrali sono state chiare nel dire che al momento la priorità e ottenere il risultato” in termini di ritorno dell’inflazione ai rispettivi valori obiettivo e “evitare di dichiarare vittoria troppo presto. Più persiste a lungo l’inflazione, maggiore è il suo impatto – ha ricordato Borio, capo del dipartimento monetario e economico della Bri -. Serve quindi un atteggiamento cauto che assicuri di non abbassare la guardia troppo presto: è appropriato”.
Nel frattempo “le politiche di bilancio devono mantenere la sostenibilità”, ha affermato durante un briefing con la stampa. Al tempo stesso “è chiara la cautela delle banche centrali che ora iniziano a valutare l’impatto sull’economia dei rialzi dei tassi di interesse già operati. E su questo fattore ci sta ancora incertezza. Qui la questione di fondo è che le banche centrali stanno diventando più dipendenti dall’andamento dei dati”.
Secondo Borio “non c’è nulla di sbagliato nel fatto che ora le banche centrali rallentino sui rialzi dei tassi, peraltro – ha osservato Borio – possono sempre riaccelerare le strette ove se fosse necessario”. Mentre sarebbe più difficile correggere la rotta se ci si accorgesse di essersi spinti troppo oltre. “Le banche centrali devono restare flessibili all’evolversi delle circostanze”.
Nello studio la Bri rileva che un inasprimento anche delle politiche prudenziali sul lato della vigilanza bancaria può essere opportuno durante le fasi di inasprimento delle politiche monetarie, per contenere le probabilità di tensioni finanziarie. E che in generale l’inasprimento monetario ha maggiori probabilità di creare tensioni finanziarie quando riguarda un contesto di elevati livelli di debiti nel settore privato o forti pressioni inflazionistiche.
L’istituzione, spesso chiamata Banca centrale delle banche centrali avverte inoltre che un quadro come quello attuale di contestuali prezzi elevati delle materie prime e forza del dollaro (la valuta con cui prevalentemente si scambiano queste merci) aumenta i rischi di “stagflazione”, cioè di una situazione di crescita economica a rilento o ferma e elevata inflazione.