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Autore: Redazione StudioNews

Euro crolla a minimi 2 anni a 1,0350 dollari dopo indagini imprese

Euro crolla a minimi 2 anni a 1,0350 dollari dopo indagini impreseRoma, 22 nov. (askanews) – Crollo dell’euro sul mercato dei cambi: la valuta unica scende sotto 1,04 sul dollaro, ai minimi da due anni a questa parte dopo che le indagini sull’attività delle imprese nell’area valutaria hanno segnalato un peggioramento del quadro anche nei servizi, che finiscono in territorio negativo dove da molti mesi è intrappolato il manifatturiero.


Ulteriori pressioni sulla valuta condivisa, dopo che il trionfo alle presidenziali di Donald Trump aveva impartito forti spinte rialziste al dollaro, che ieri era risalito ai massimi da oltre un anno sull’euro. Stamattina l’euro si attestava attorno a 1,0475 dollari. Dopo la pubblicazione degli indici Pmi è collassato fino a 1,0350 e a metà mattina a 1,0392 si attesta ai valori più bassi dal 14 novembre del 2022.


La debolezza dell’economia nell’area euro rafforza le probabilità di una Bce risoluta nella manovra di taglio dei tassi di interesse. Laddove, all’opposto, oltre Atlantico non è da escludere che la Federal Reserve possa mostrarsi più cauta nelle sue mosse di riduzioni dei tassi sul dollaro.

Lorenzo Jovanotti è tornato: Montecristo è il nuovo singolo

Lorenzo Jovanotti è tornato: Montecristo è il nuovo singoloMilano, 22 nov. (askanews) – Lorenzo Jovanotti è tornato e per lo fa con il singolo Montecristo, il primo capitolo di una nuova avventura che parte oggi in radio e su tutte le piattaforme digitali, e anticipa l’album in uscita il prossimo 31 gennaio. Il pezzo è il primo passo di un percorso che rompe le regole e ridefinisce gli orizzonti musicali di Jovanotti.


Con Montecristo, Lorenzo ci offre uno dei suoi testi più profondi e introspettivi e ci porta in territori inesplorati. È un nuovo Lorenzo che emoziona con parole struggenti che sembrano annunciare un viaggio nuovo, avventuroso, con la voglia di scoprire e con la consapevolezza di quanto sia meraviglioso tornare a viaggiare. “Una sirena mi ha tagliato la strada per costringermi a guardare le cose con occhi nuovi”. “Montecristo è nata per caso, o per forza, come succede con i sogni”. È un brano che racchiude un’atmosfera metafisica, nato probabilmente durante la mia prima convalescenza, dopo l’intervento di un anno e mezzo fa. In quel periodo ascoltavo l’audiolibro de Il Conte di Montecristo, un romanzo che avevo letto circa quindici anni fa e che mi aveva affascinato. -Spiega Lorenzo -. L’audiolibro, letto da Andrea Giordana, mi ha fatto compagnia per giorni. Dumas, che ha scritto anche I tre moschettieri, è un narratore immenso, e mi sono ritrovato a identificarmi con il protagonista: un giovane tradito, che perde tutto — l’amore, il suo ruolo nella società — e si ritrova da solo in una cella, da dove inizia il suo percorso di rinascita. Per me scrivere è sempre un esercizio, un modo per elaborare quello che vivo, e da quella sensazione di smarrimento e rivincita è nato il testo. Poi un giorno Dario Faini (Dardust) mi ha fatto ascoltare una melodia al pianoforte nel suo piccolo studio a Milano. Ho provato ad adattare il testo alla sua musica, e subito ho capito che funzionava. In pochi minuti abbiamo dato vita alla canzone, ma come sempre accade, il lavoro di rifinitura ha richiesto mesi.”


Montecristo unisce introspezione e modernità. La voce di Lorenzo è al centro di un cielo lirico fatto di archi e un pavimento urbano fatto di reggaeton elettronico incalzante creando un’atmosfera spiazzante, un’inquietudine vitale e struggente che si balla. Parla di rinascita, di elaborazione del trauma, di cambiamento e di libertà. “Il brano unisce due mondi: il reggaeton, con il suo ritmo contagioso, che ormai è diventato il suono del mondo, e un’atmosfera orchestrale, più classica. In mezzo, ci sono io e la mia storia. – ha aggiunto Lorenzo – È una canzone che evoca avventura, ricerca e anche mancanza, quel vuoto che ci spinge a muoverci per trovare ciò che cerchiamo. Una frase chiave è: Anche quando sei con me mi manchi.”


La struttura del brano ricca di contrasti riflette un cammino di trasformazione: un viaggio tra ostacoli, l’amore perduto e costantemente cercato, la scoperta continua di sé. Proprio come un moderno Conte di Montecristo, Lorenzo affronta le sue paure e trova la forza per risalire con un messaggio chiaro: “Diventa quello che sei / Non come vogliono loro”. In un’epoca di rumore e distrazioni, Montecristo è una canzone che vuole essere ascoltata e che ci sfida ad esplorare noi stessi.


La produzione curata da Dardust, che firma anche la musica, arricchisce il brano con arrangiamenti orchestrali da un lato e dall’altro suoni contemporanei e futuristi che portano l’estetica del reggaeton in una nuova dimensione, segnando la prima tappa del nuovo progetto discografico di Jovanotti, già disponibile in preorder per Soleluna/Island/Universal Music Publishing/Drd Srl. Dardust, che con Lorenzo aveva già collaborato in Nuova Era, ha commentato: “Avere Lorenzo in studio è una delle cose migliori che possano capitare. Positività, entusiasmo, coraggio ed esplorazione. Dopo un lungo periodo di pausa come produttore, non poteva esserci per me ritorno migliore di questo, con un brano intenso, audace e al di fuori di ogni campionato come Montecristo.” Il singolo è accompagnato da un videoclip straordinario, diretto da Antonio Usbergo e Niccolò Celaia per YouNuts, girato al Lido di Staranzano alle prime ore della mattina. “È un video che definirei avventuroso, metafisico e psichedelico. La location è incredibile e mi riporta a molte immagini e sensazioni presenti nella canzone: immaginazione, sogno e ritorno. – ha spiegato il cantautore -. La trama non segue un filo logico, è come un sogno: non c’è una vera narrazione, il sogno arriva e basta. Questo video racconta un momento della mia vita che parla di tempo, trauma, recupero e rinascita. È un viaggio, che è sempre un tema fondamentale della mia musica”. Un video importante, che conduce in un clima speciale in un tempo sospeso che pare un ‘800 romantico, un luogo che sembra creato dall’AI da quanto è sorprendentemente selvaggia e autentica la sua bellezza. Lorenzo interpreta un personaggio immaginario che approda su un’isola misteriosa dopo un naufragio simbolico e fa i conti con i suoi demoni, le sue paure, ma soprattutto con se stesso, con i suoi desideri e le sue passioni. “Il protagonista del video potrebbe essere un naufrago, forse il cameriere di una festa su una nave, o magari il capitano, o ancora un semplice marinaio. Si ritrova su un’isola desolata, dove incontra figure che potrebbero esistere solo nella sua mente: ombre, tribù di spiriti, una sirena. – Aggiunge Jovanotti- . Abbiamo inserito elementi che ci venivano in mente man mano, come un duello di scherma con un’ombra, un cavallo — che è anche il mio segno nell’oroscopo cinese e un animale con cui mi identifico — e persino un antico amuleto con l’incisione Laurensius Juvenis Artifex, “il giovane Lorenzo artista”. È un oggetto che il protagonista trova sull’isola e che gli ricorda, per un attimo, di essere stato un imperatore in una vita passata.” Le coreografie, ideate dai performer di Kataklò sotto la guida di Giulia Staccioli, si fondono perfettamente con la narrazione visiva, arricchendola di intensità emotiva con sequenze di movimenti che travolgono il protagonista. Gli abiti dei danzatori, formidabili, sono realizzati con materiali di recupero da Noemi Intino. Gli abiti di Lorenzo, firmati da Maria Grazia Chiuri per Maison Dior donano un tocco iconico a un progetto che va oltre il semplice videoclip: Montecristo è un vero e proprio cortometraggio che coinvolge oltre 70 professionisti. Con Montecristo, Lorenzo Jovanotti ci invita a un viaggio emozionante, dimostrando ancora una volta la sua capacità di innovare, stupire e connettersi profondamente con il pubblico. Il video è prodotto da Art Vibes di Max Brun. È stato girato a Lido di Staranzano in provincia di Gorizia con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e il supporto di PromoTurismoFVG e di FVG Film Commission. Lo styling di Lorenzo è curato da Nick Cerioni. La copertina che accompagna il singolo in tutti i digital store gioca sull’illusione percettiva ed è stata realizzata dallo Studio ProDesign di Sergio Pappalettera. L’uscita di Montecristo anticipa il tanto atteso ritorno dal vivo di Lorenzo con il PALAJOVA 2025, un tour che segna il suo ritorno nei palazzetti dopo sette anni. Con il 70% del tour già sold out, qui il calendario del Palajova: Pesaro @ Vitrifrigo Arena | 4-5-7 marzo Milano @ Unipol Forum | 11-12-14-15-17-18 marzo Zurigo @ Hallenstadion | 20 marzo 2025 Firenze @ Nelson Mandela Forum | 22-23- 25- 26- 28- 29 marzo Bologna @ Unipol Arena | 3-5-6 aprile 2025 Torino @ Inalpi Arena | 9-10 – 12- 13 aprile Roma @ Palazzo dello Sport | 22-23-25-26 -28 -29 aprile Milano @ Unipol Forum | 5-6 maggio Verona @ Arena di Verona | 15-16-18-19 maggio

Ue, Lagarde: interessi acquisiti frenano Unione mercati capitali

Ue, Lagarde: interessi acquisiti frenano Unione mercati capitaliRoma, 22 nov. (askanews) – La presidente della Bce, Christine Lagarde è tornata a lanciare sollecitazioni a creare una unione dei mercati dei capitali in Europa. “Si racconta che Leonardo da Vinci abbia detto ‘conoscere non è abbastanza, dobbiamo applicare’. Oggi i leader europei conoscono i problemi creati dalla frammentazione dei mercati dei capitali e vogliono agire. Ma finora non abbiamo visto né azione, né attuazione”, ha affermato intervenendo allo European Banking Congress a Francoforte.


Secondo Lagarde l’assenza di progressi “deriva in larga parte dalla generica definizione unione dei mercati di capitali e dall’approccio legislativo spezzettato che questo comporta. Questo fa sì che il progetto soffra per una morte dovuta a 1000 colpi mentre interessi acquisiti si oppongono o diluiscono qualunque componente legislativa” che venga avanzata. “Oggi ho delineato un percorso per focalizzare i nostri sforzi con l’obiettivo di dare la precisione e la direzione che ci servono per rompere lo stallo. Questa è la ‘svolta kantiana’ di cui parlavo lo scorso anno, un cambio di prospettive dal prendere tanti piccoli passi a pochi grandi passi, scegliendo quelli che possono essere fatti al momento e che faranno la grande differenza”.

Enogastronomia, la Sicilia tra i protagonisti di “Be.Come” a Milano

Enogastronomia, la Sicilia tra i protagonisti di “Be.Come” a MilanoMilano, 22 nov. (askanews) – La Sicilia, Regione europea della gastronomia 2025, è tra le protagoniste di “Be.Come” l’evento che va in scena dal 25 al 27 novembre al Radisson Hotel Santa Sofia di Milano. L’istituto regionale del vino e dell’olio (Irvo), ente al servizio della vitivinicoltura e dell’olivicoltura siciliane, approda alla terza edizione di questa manifestazione che abbraccia l’enogastronomia e la cultura del territorio, con incontri e scambi tra rappresentanti dell’enologia internazionale, buyer e operatori del settore Horeca.


A Milano saranno presentati i primi otto itinerari delle “100 Sicilie – Esperienze di Buona Vita” che ricalcano i valori identitari delle diverse Denominazioni coinvolte nell’isola per disegnare veri e propri percorsi del gusto che da Pantelleria all’Etna, dai monti blei all’entroterra nisseno, dagli areali di Mamertino e Faro alle colline del monrealese, dalla città di Marsala fino all’eterna Valle dei Templi, incarnano al meglio l’essenza dell’isola. “Natura, storia, eccellenze enogastronomiche e stili di vita – ha ricordato Giuseppa Mistretta, Commissario straordinario dell’Irvo – la Sicilia è un’isola straordinaria, lo è sempre stata, e negli ultimi anni ha dimostrato una grande forza attrattiva sulla domanda turistica nel segno dell’esperienza e dell’autenticità”. Secondo un’indagine Ismea-Aite, il 2023 è stato l’anno della consacrazione delle esperienze enogastronomiche tra tutte le tipologie di turisti, al top in Italia ed in Europa. Il patrimonio nazionale è immenso, ogni regione vanta eccellenze e specificità in termini di prodotti, ricette, tipicità che trovano ampi consensi tra i visitatori. In questo scenario la Sicilia ottiene la sua rivincita, con flussi turistici costanti e un incremento del 11,4% registrato nel primo semestre 2024. Flussi destinati a non conoscere battute d’arresto se si pensa ad altri recenti riconoscimenti di pregio come Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025 e Gibellina Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026.


Non solo mare e montagna ma anche tradizioni culinarie, olearie e vinicole importanti in una regione con oltre un milione di ettari di campagna, di cui il 45% destinati a coltura permanenti: dagli agrumeti agli uliveti passando per la vigna. Una chiave per destagionalizzare le presenze turistiche e promuovere destinazioni meno note nelle aree più interne. A questo nuovo slancio verrà dato grande spazio nel Panel “Sicilia Regione Gastronomica 2025, 100 Sicilie – Gli itinerari del Gusto”, in programma martedì 26 novembre, momento clou di “Be.Come”. Moderato da Eleonora Cozzella, direttrice de “Il Gusto”, un talk che a partire dalle ore 15.30 riunirà istituzioni e rappresentanti dei Consorzi di tutela Doc, Docg e Igp, insieme per accendere il primo dei più importanti riflettori su una regione dove il vino è simbolo di biodiversità, identità e sviluppo di territori e comunità, e l’olio il suo oro liquido. Un viaggio nel viaggio che culminerà nella “Cena delle 100 Sicilie”, dedicata, appunto, agli oli dell’isola e alle cultivar più pregiate: la sera del 26 novembre un percorso multisensoriale guidato dalle mani degli chef emergenti e di successo Gaetano Verde, Riccardo Fazio ed Alen Mangione, per esplorare l’universo gusto olfattivo di una terra posta al centro del Mediterraneo.

Vinitaly punta su Est Europa con area Italia a “Wine Vision” a Belgrado

Vinitaly punta su Est Europa con area Italia a “Wine Vision” a BelgradoMilano, 22 nov. (askanews) – Si rinnova il presidio di Vinitaly sull’Est Europa con l’”Area Italia” di “Wine Vision By Open Balkan”, che si apre oggi fino a domenica 24 novembre a Belgrado. Una terza edizione, quella organizzata da Veronafiere in collaborazione con Agenzia Ice, che ha l’obiettivo di radicare la presenza del vino italiano non solo sui Balcani (Serbia, Macedonia del Nord e Albania) ma su gran parte dell’Est Europa.


Cinquantasette le imprese italiane presenti nella collettiva in rappresentanza di otto regioni (Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto), per un matching di incontri b2b con i buyer di 11 Paesi (Albania, Austria, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Macedonia, Montenegro, Serbia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria). Nel complesso, il recinto commerciale dedicato al b2b tricolore alla “Wine Vision” rappresenta una domanda che cresce molto più dell’export globale di vino italiano; è infatti dell’8,6% l’incremento a valore (circa 250 milioni di euro) delle vendite tricolori registrate lo scorso anno negli 11 Paesi obiettivo, contro una media export mondiale a -1,6%. Un balzo replicato anche nei primi 8 mesi di quest’anno, con un tendenziale a valore a +13%. “La missione a Belgrado fa anche parte delle attività di Vinitaly pianificate per selezionare e invitare operatori e buyer locali all’edizione veronese del prossimo anno, dal 6 al 9 aprile” ha detto il Dg di Veronafiere, Adolfo Rebughini, parlando di “una reciprocità di interessi con i partner di Open Balcan che allo scorso Vinitaly si è manifestata con 1.567 operatori dell’area balcanica e una importante partecipazione, che si rinnoverà nel 2025 in Fiera a Verona, dei produttori di Serbia, Albania e Macedonia del Nord in un unico spazio espositivo, con le migliori etichette dei tre Paesi riunite nell’area dedicata”.


Saranno infine sei le masterclass a Belgrado affidate al presidente Aspi Giuseppe Vaccarini. Protagoniste le principali etichette in rappresentanza delle aree enologiche chiave del Belpaese: dalla Franciacorta alle Langhe, dai vigneti del Friuli, dell’Abruzzo e della Sardegna, dal Prosecco, al Soave fino alla Valpolicella.

Commerzbank, Orlopp: “Da UniCredit nulla di nuovo”

Commerzbank, Orlopp: “Da UniCredit nulla di nuovo”Roma, 22 nov. (askanews) – Con Unicredit non ci sono stati nuovi incontri rispetto a quelli avvenuti nell’ambito delle riunioni con gli investitori e sul tavolo al momento “non c’è nulla di nuovo”. Lo ha fermato l’amministratore delegato di Commerzbank, Bettina Orlopp durante la European Banking Conference.


“Non è cambiato nulla. Dal nostro punto di vista abbiamo detto molto chiaramente le tre cose uno vogliamo attuare”. La prima è “la nostra strategia 2027 con gli obiettivi aggiornati e avere i punti strategici attuati in tempo, questo è molto chiaro e questa è la nostra priorità. Secondo – ha proseguito – abbiamo iniziato a lavorare a una strategia aggiornata, che presenteremo a febbraio. La terza è essere preparati se ci sono proposte che arrivano sul tavolo a guardare potenziali combinazioni che possiamo valutare”. (fonte immagine: Commerzbank).

Cinema, al TFF Muti e Placido a sostegno della ricerca sul cancro

Cinema, al TFF Muti e Placido a sostegno della ricerca sul cancroRoma, 22 nov. (askanews) – Ornella Muti e Michele Placido saranno insieme al Torino Film Festival per presentare una pietra miliare della loro carriera, “Romanzo Popolare” di Mario Monicelli, per cui hanno condiviso il set cinquant’anni fa e che ha regalato loro un enorme successo. Prima della proiezione, il 26 novembre alle ore 18 al Cinema Romano, ai due divi sarà consegnata il premio Stella della Mole.


Una serata a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – presieduta da Allegra Agnelli – per sostenere le attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, a cui Il Torino Film Festival devolverà l’intero incasso dell’evento. Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.

Cinema, Torino Film Festival al via: apre Ron Howard e arriva Jolie

Cinema, Torino Film Festival al via: apre Ron Howard e arriva JolieRoma, 22 nov. (askanews) – Al via stasera il Torino Film Festival, con un’edizione numero 42 che si preannuncia all’insegna delle star e del glamour. Notizia dell’ultima ora, ci sarà anche Angelina Jolie con la premiere internazionale di “Without Blood” (il 24 novembre), film che ha scritto, diretto e prodotto, tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco. Si parte con il red carpet allestito in piazza Castello prima della grande apertura al Teatro Regio con l’anteprima internazionale del nuovo film di Ron Howard, il thriller “Eden”. Lo stesso regista sfilerà sul tappeto rosso di Torino e presenterà il film in sala prima di essere premiato con la Stella della Mole. Ma non sarà il solo: il direttore artistico Giulio Base e la madrina di questa edizione, Cristiana Capotondi, apriranno il festival premiando anche Giancarlo Giannini, Rosario Dawson e Matthew Broderick, e in sala ci sarà la moglie di quest’ultimo, Sarah Jessica Parker, la celebre Carrie di “Sex and the City” oltre a tanti altri attori, attrici e registi come Claudia Gerini, Giuseppe Battiston, Massimo Ghini, Giorgio Tirabassi, Charlie McDowell, Fausto Brizzi, Cesare Bocci.


Fino al 30 novembre a Torino saranno presentati 120 film; il direttore Giulio Base lo ha definito “un festival dallo spirito libero, originale, indipendente, graffiante, in continuità col passato ma con uno sguardo spalancato sul presente e sul futuro”, sottolineando la pluralità dei temi trattati nei film in programma, la loro qualità e il gran numero di donne presenti, tra registe e giurate. Tre le sezioni di concorso – lungometraggi, documentari e cortometraggi – e tre le sezioni non competitive – Fuori concorso – Zibaldone e Retrospettiva Marlon Brando, a cui è dedicata questa edizione del festival. Ma la grande attesa è per i tanti ospiti internazionali in arrivo, oltre a Jolie e a quelli dell’inaugurazione; come Sharon Stone che il 24 novembre presenterà “Pronti a morire”, il film di Sam Raimi che co-produsse nel ’95 e in cui interpreta una bella e pericolosa pistolera, con Gene Hackman e un giovanissimo Leonardo DiCaprio; l’attrice riceverà il premio Stella della Mole prima di presentare il film, così come Alec Baldwin, altro super ospite, che il 25 novembre introdurrà “Caccia a ottobre rosso” (nella sezione Zibaldone).


Presenti inoltre, Julia Ormond, Emmanuelle Béart, Vince Vaughn e ancora, per l’Italia, tra i tanti, Ornella Muti, Michele Placido, Maurizio Nichetti, Donatella Finocchiaro. Muti e Placido, inoltre, il 26 presenteranno “Romanzo Popolare” di Mario Monicelli, per cui condivisero il set cinquant’anni fa e prima riceveranno anche loro il premio Stella della Mole, in una serata a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, presieduta da Allegra Agnelli. Gran finale il 30 novembre con “Waltzing with Brando” di Bill Fishman in anteprima mondiale. Oltre al regista verrà a presentarlo Billy Zane che interpreta l’icona Marlon Brando, grande protagonista – tra film, mostre, omaggi e locandina – di questa edizione all’insegna delle star.

Sondaggio: i giapponesi i meno soddisfatti dalla vita sessuale

Sondaggio: i giapponesi i meno soddisfatti dalla vita sessualeRoma, 22 nov. (askanews) – “Niente sesso, siamo…giapponesi”, si potrebbe dire parafrasando il titolo della nota commedia degli anni ’70 “Niente sesso, siamo inglesi”. Questo perché un sondaggio condotto da Ipsos in 31 paesi, ha mostrato che i cittadini nipponici sono i meno soddisfatti dalla loro vita sessuale e sentimentale, seguiti dai vicini di casa sudcoreani.


Entrambi i paesi vivono una profonda crisi demografica, con tassi di natalità molto bassi e in caduta libera. Il sondaggio, condotto da Ipsos e ripreso dall’agenzia di stampa France Presse, mostra che solo il 37 per cento dei giapponesi intervistati trae soddisfazione dalla sfera sessuale, rispetto al 76% degli indiani e dei messicani, che si classificano al primo posto. I sudcoreani precedono come penultimi in classifica i giapponesi, con un tasso di soddisfazione sessuale del 45%.


A giugno, il ministero della Salute giapponese ha descritto il tasso di natalità della nazione come “critico”, attestandosi l’anno scorso a 1,20, un minimo storico per l’ottavo anno consecutivo. La Corea del Sud, da questo punto di vista, se la vede anche peggio, perché ha il tasso di natalità più basso al mondo, pari a 0,72. Lo stesso sondaggio Ipsos ha rivelato che i sudcoreani sono i meno soddisfatti delle loro “relazioni con partner e coniugi”, con i giapponesi penultimi in questa classifica. Alla domanda su quanto si sentano “amati” nella vita, solo il 51 per cento dei giapponesi ha risposto affermativamente, il dato peggiore tra tutti i paesi intervistati, superato di poco dai sudcoreani e dagli italiani al 63 per cento. Questa insoddisfazione è in parte il risultato della “personalità dei giapponesi, che non sono bravi a esprimere emozioni e atteggiamenti quando si tratta di amore e romanticismo”, ha affermato Ipsos.

Conte: M5S progressista. Non si torna indietro, altrimenti lascio

Conte: M5S progressista. Non si torna indietro, altrimenti lascioRoma, 22 nov. (askanews) – “Non ho mai parlato di una alleanza organica con il Pd, ma di un dialogo con le forze progressiste che portiamo avanti fuori e dentro le aule parlamentari”. Lo dice Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle, intervistato dal Quotidiano nazionale. “Non dobbiamo temere questo dialogo, ma essere consapevoli della radicalità delle nostre battaglie – avverte l’ex premier – che non è in discussione. È grazie a questa radicalità che siamo riusciti a portare il Pd sulle nostre posizioni anche su temi su cui prima avevano opinioni diverse, come ad esempio sul salario minimo”.


Alla vigilia della kermesse conclusiva del “processo costituente” del M5S, mentre sono in corso le votazioni on line sulle proposte programmatiche e su quelle che riguardano lo Statuto, i ruoli dirigenti, i mandati elettorali e le alleanze, Conte rilancia la sua visione del futuro: “Di sicuro il M5S non può tornare indietro né vagheggiare un ritorno alle origini che oggi, in un contesto internazionale totalmente differente, non avrebbe senso e ci porterebbe all’isolamento e all’irrilevanza”. Conte rivendica di aver lavorato per una identità “di chiara natura progressista”, ne consegue che se nel corso delle votazioni “la comunità degli iscritti decidesse di andare in una direzione opposta, io non potrei farmi interprete di questa differente linea politica. E per coerenza e serietà mi farei da parte”.