Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Iran, avvocato: cantante Parastoo Ahmadi rilasciata dopo arresto

Iran, avvocato: cantante Parastoo Ahmadi rilasciata dopo arrestoMilano, 15 dic. (askanews) – Parastoo Ahmadi, una cantante iraniana che di recente si è esibita in un concerto virtuale (e virale) in Iran senza indossare l’hijab, sarebbe stata rilasciata domenica mattina presto, secondo il suo avvocato Milad Panahipour. Intanto il video su Youtube della sua esibizione ha superato i 1,8 milioni di visualizzazioni


Ahmadi è stata arrestata per aver violato le leggi iraniane che vietano alle cantanti di esibirsi in pubblico senza l’hijab. Panahipour ha parlato del rilascio alle 3 del mattino alla rete Sharg.


L’arresto di Ahmadi, insieme con quello di due musicisti della sua band, gli Hypothetical Concert, è avvenuto sabato sera. Reagendo al suo arresto, l’attivista iraniana Masih Alinejad ha scritto su X, “Arrestate per aver cantato: la guerra della Repubblica islamica alle donne. Secondo i resoconti dei media: la Repubblica islamica ha arrestato Parastoo Ahmadi e i suoi compagni di band per il “crimine” di aver cantato e mostrato i capelli in pubblico. In Iran, alle donne è vietato cantare e anche qualche ciocca di capelli scoperti è sufficiente per giustificare un arresto. Questa crudele repressione mostra quanto il regime sia disperato nel mantenere il potere. Mentre il popolo iraniano soffre di povertà, interruzioni di corrente e un’economia al collasso, il regime concentra le sue energie nel mettere a tacere donne e artisti. I terroristi delegati di Khamenei vengono smantellati in tutta la regione (mediorientale), eppure il suo regime rivolge la sua brutalità verso l’interno, prendendo di mira persone innocenti invece di affrontare le vere crisi del paese. Ma gli iraniani stanno usando i social media per far eco alla sua voce. Solo la nostra unità può aiutarci a liberarci da questo regime. Per favore, unitevi alla nostra lotta”.


Il video si trova al seguente indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=oYcaDHEnhbU&t=133s “Sono Parastoo, una ragazza che vuole cantare per le persone che ama. Questo è un diritto che non potevo ignorare; cantando per la terra che amo appassionatamente. Qui, in questa parte del nostro amato Iran, dove la storia e i nostri miti si intrecciano, ascolta la mia voce in questo concerto immaginario e immagina questa bellissima patria… Sono grata a tutti coloro che mi hanno sostenuto in queste circostanze difficili e speciali”, si legge sotto le immagini.

Locus Festival 2025, anticipo con i Glass Beams

Locus Festival 2025, anticipo con i Glass BeamsRoma, 11 dic. (askanews) – Mogwai, The Fearless Flyers, Diodato. Questi i primi nomi annunciati al Locus Festival 2025, il festival per eccellenza dell’estate italiana che l’anno scorso ha festeggiato la ventesima edizione. Come da tradizione sarà un viaggio, da luglio ad agosto, attraverso i luoghi più affascinanti della Puglia all’insegna del meglio della musica italiana e internazionale.


Ad anticipare il festival tre appuntamenti live a giugno con l’enigmatico trio mascherato di Melbourne, i Glass Beams: il 20 giugno a Milano al Circolo Magnolia, il 21 giugno a Bologna al DumBO, in collaborazione con roBOt Festival, e infine il 22 giugno a Roma nell’Antico Teatro Romano di Ostia Antica. Capitanati dal producer e musicista Rajan Silva, i Glass Beams con la loro originale fusione ipnotica e psichedelica di antiche sonorità orientali ed elettronica moderna, ricercano una contaminazione tra culture e suoni, tra vecchio e nuovo, immersi in un affascinante immaginario mistico di loro creazione. Il trio è stato catapultato nella coscienza collettiva di milioni di nuovi follower che hanno scoperto le tracce dell’EP di debutto, “Mirage” (2021), una sorta di “lettera d’amore” alle origini indiane di Rajan. Il nuovo EP “Mahal” prosegue nella stessa direzione, fondendo melodie tipiche della musica tradizionale indiana a sonorità contemporanee.


Il 2 agosto nell’iconica “citta bianca” di Ostuni, nella grande arena del Foro Boario, fa tappa il nuovo tour di Diodato. Artista tra i più amati e apprezzati in Italia, seguito dal Locus Festival sin dai suoi esordi, Diodato torna nel 2025 con uno show intenso, un viaggio musicale che ripercorre il suo repertorio, caratterizzato da una messa in scena che attraverso suggestivi giochi di luce, promette di far emozionare il pubblico. La storica location di Masseria Ferragnano a Locorotondo, borgo della valle d’Itria che ha dato al festival le sue origini e il suo nome, ospita il 9 agosto The Fearless Flyers progetto parallelo della band statunitense Vulfpeck, caratterizzato dalle acrobazie strumentali di quattro rinomati musicisti: Cory Wong alla chitarra, Joe Dart al basso, Nate Smith alla batteria e Mark Lettieri alla chitarra baritona. Lo stile dei Fearless Flyers è radicato nel funk classico, arricchito da influenze soul, jazz e rock, capace di unire il meglio della tradizione con una modernità stilistica che si esprime in composizioni energiche e serrate, prive di fronzoli, ma colme di virtuosismo e irresistibilmente ballabili. Un live imperdibile.


Headliner della serata del 12 agosto, sempre in Masseria Ferragnano, gli scozzesi Mogwai. Con dieci album all’attivo – tra cui “As The Love Continues” (2021) arrivato al primo posto nelle classifiche in UK, nominato al Mercury Prize, premiato come Scottish Album of the Year – e un documentario uscito quest’anno sulla storia della celebre band dal titolo “If The Stars Had A Sound”, tornano in Italia e fanno tappa al Locus per presentare il nuovo album “The Bad Fire” in uscita a gennaio 2025 e anticipato dal singolo “Lion Rumpus”.

Lega, la Lombardia chiede un cambio di rotta a Salvini: tuteli il Nord

Lega, la Lombardia chiede un cambio di rotta a Salvini: tuteli il NordMilano, 15 dic. (askanews) – Tutelare il Nord, difendere le istanze dei territori, imporre l’Autonomia differenziata. La Lega Lombarda chiede a Matteo Salvini di “aggiustare la rotta”, e lo fa non solo con il neo segretario Massimiliano Romeo, ma anche attraverso il governatore Attilio Fontana. Il segretario nazionale ascolta, promette che l’autonomia differenziata “la porteremo a casa costi quel che costi”, assicura che il congresso del 2025 sarà “programmatico” e che una “riflessione a 360 gradi è già in corso”. Ma sulla scelta della Lega Nazionale “non si torna indietro”.


Al congresso della Lega Lombarda alla fine si arriva al candidato unico, in campo resta solo Romeo che viene eletto per acclamazione. Ma forse anche per questo il dibattito che anima il Carroccio ormai da anni esplode con una chiarezza che non si era mai registrata. Il primo a dare fuoco alle polveri è Attilio Fontana: chiedendo l’autonomia “come la vogliamo noi e senza i lacci e lacciuoli imposti da Roma”, minacciando il ritorno a toni secessionisti e alla “Padania libera”, e additando alcuni parlamentari leghisti del Sud come “nemici” della Lombardia: “Qualche nemico c’è anche nella Lega perchè quando vedo certi emendamenti, firmati da alcuni rappresentanti di altre zone, che vanno a danno della Lombardia, io mi incazzo come una bestia…”, dice suscitando l’ovazione della platea. Poi arriva il discorso di Romeo, da segretario in pectore: “Caro Matteo, se non parliamo più del Nord, noi al Nord i voti non li prendiamo più”. E nella base “il malcontento c’è, non si può derubricare a qualche rompiscatole”. Dunque bisogna “recuperare la nostra identità”, e “aggiustare la rotta, perchè non sempre la rotta è stata giusta”, tornando ad essere “il sindacato dei territori, come diceva Roberto Maroni”. Evitando di inseguire a destra e al centro, “perchè la destra sarà sempre FdI, e il centro sarà sempre Fi: rischiamo di diventare la copia degli altri, e gli elettori tra la copia e l’originale scelgono l’originale”. E boccia l’idea della “Lega delle personalità: la Lega di Zaia, la Lega di Fedriga, poi c’è Vannacci… Dobbiamo essere la Lega delle comunità”. Ecco allora che la richiesta di Romeo è quella di un congresso vero, nel prossimo anno: “Matteo ti stiamo portando non un problema ma un’opportunità, in vista del Congresso federale. Preparalo bene e sarà l’occcasione di slancio per tutta la comunità”.


Salvini risponde invocando l’unità: “Siamo sotto attacco: magistrati, dossier, inchieste, non litighiamo tra di noi”. Spiega il malcontento della base rievocando scelte del passato che lui, dice, non sempre ha condiviso al 100%: “‘Dobbiamo uscire dal governo coi 5 stelle’, fatto. ‘Dobbiamo entrare nel governo Draghi’, fatto. Non entro nel merito di quello che era il mio pensiero, ma a volte ho fatto scelte convinto al 100%, altre al 99%, altre volte la percentuale scendeva ma me lo sono tenuto per me, ascoltando l’opinione dei dirigenti” che “poi quando si tratta di rendere conto delle scelte fatte, dicono ‘io non c’ero e se c’ero dormivo”. Ma alla fine promette un congresso “programmatico”: “Sono già in modalità riflessione a 360 gradi, su tutto”. E tuttavia, “su una scelta non tornerò mai indietro: si può modulare, si possono vedere i modi, ma la scelta di movimento nazionale è giusta per il Paese e utile per la Lombardia”. Grazie a quella scelta “abbiamo 100 parlamentari, 5 ministri lombardi e la Lega pesa a livello nazionale. Altrimenti faremmo la ‘correntina’ di altri partiti nazionali”. Insomma, la grande contraddizione tra il partito che fu del Nord e la Lega che oggi è il principale sponsor del Ponte sullo Stretto, continua a restare lì. E Fratelli d’Italia che prende piede e rivendica incarichi: “A meno di cambiamenti imprevisti, una regione tra Veneto e Lombardia la prenderanno loro…”, ammettono i leghisti. Ma gli uomini vicini al segretario osservano: “Lo slogan di tornare ai territori è facile e fa presa. Ma nessuno ci dice ancora come e facendo cosa di diverso da quello che facciamo adesso per l’Autonomia e per il Nord…”. Quanto poi al congresso che arriverà, nessuno crede al momento a una mozione contrapposta a quella di Salvini: e comunque “al congresso votano anche i delegati del Sud”.

Lega, la Lombardia chiede cambio rotta a Salvini: tuteli Nord

Lega, la Lombardia chiede cambio rotta a Salvini: tuteli NordRoma, 15 dic. (askanews) – Tutelare il Nord, difendere le istanze dei territori, imporre l’Autonomia differenziata. La Lega Lombarda chiede a Matteo Salvini di “aggiustare la rotta”, e lo fa non solo con il neo segretario Massimiliano Romeo, ma anche attraverso il governatore Attilio Fontana. Il segretario nazionale ascolta, promette che l’autonomia differenziata “la porteremo a casa costi quel che costi”, assicura che il congresso del 2025 sarà “programmatico” e che una “riflessione a 360 gradi è già in corso”. Ma sulla scelta della Lega Nazionale “non si torna indietro”.


Al congresso della Lega Lombarda alla fine si arriva al candidato unico, in campo resta solo Romeo che viene eletto per acclamazione. Ma forse anche per questo il dibattito che anima il Carroccio ormai da anni esplode con una chiarezza che non si era mai registrata. Il primo a dare fuoco alle polveri è Attilio Fontana: chiedendo l’autonomia “come la vogliamo noi e senza i lacci e lacciuoli imposti da Roma”, minacciando il ritorno a toni secessionisti e alla “Padania libera”, e additando alcuni parlamentari leghisti del Sud come “nemici” della Lombardia: “Qualche nemico c’è anche nella Lega perchè quando vedo certi emendamenti, firmati da alcuni rappresentanti di altre zone, che vanno a danno della Lombardia, io mi incazzo come una bestia…”, dice suscitando l’ovazione della platea. Poi arriva il discorso di Romeo, da segretario in pectore: “Caro Matteo, se non parliamo più del Nord, noi al Nord i voti non li prendiamo più”. E nella base “il malcontento c’è, non si può derubricare a qualche rompiscatole”. Dunque bisogna “recuperare la nostra identità”, e “aggiustare la rotta, perchè non sempre la rotta è stata giusta”, tornando ad essere “il sindacato dei territori, come diceva Roberto Maroni”. Evitando di inseguire a destra e al centro, “perchè la destra sarà sempre FdI, e il centro sarà sempre Fi: rischiamo di diventare la copia degli altri, e gli elettori tra la copia e l’originale scelgono l’originale”. E boccia l’idea della “Lega delle personalità: la Lega di Zaia, la Lega di Fedriga, poi c’è Vannacci… Dobbiamo essere la Lega delle comunità”. Ecco allora che la richiesta di Romeo è quella di un congresso vero, nel prossimo anno: “Matteo ti stiamo portando non un problema ma un’opportunità, in vista del Congresso federale. Preparalo bene e sarà l’occcasione di slancio per tutta la comunità”.


Salvini risponde invocando l’unità: “Siamo sotto attacco: magistrati, dossier, inchieste, non litighiamo tra di noi”. Spiega il malcontento della base rievocando scelte del passato che lui, dice, non sempre ha condiviso al 100%: “‘Dobbiamo uscire dal governo coi 5 stelle, fatto. ‘Dobbiamo entrare nel governo Draghi’, fatto. Non entro nel merito di quello che era il mio pensiero, ma a volte ho fatto scelte convinto al 100%, altre al 99%, altre volte la percentuale scendeva ma me lo sono tenuto per me, ascoltando l’opinione dei dirigenti” che “poi quando si tratta di rendere conto delle scelte fatte, dicono ‘io non c’ero e se c’ero dormivo”. Ma alla fine promette un congresso “programmatico”: “Sono già in modalità riflessione a 360 gradi, su tutto”. E tuttavia, “su una scelta non tornerò mai indietro: si può modulare, si possono vedere i modi, ma la scelta di movimento nazionale è giusta per il Paese e utile per la Lombardia”. Grazie a quella scelta “abbiamo 100 parlamentari, 5 ministri lombardi e la Lega pesa a livello nazionale. Altrimenti faremmo la ‘correntina’ di altri partiti nazionali”. Insomma, la grande contraddizione tra il partito che fu del Nord e la Lega che oggi è il principale sponsor del Ponte sullo Stretto, continua a restare lì. E Fratelli d’Italia che prende piede e rivendica incarichi: “A meno di cambiamenti imprevisti, una regione tra Veneto e Lombardia la prenderanno loro…”, ammettono i leghisti. Ma gli uomini vicini al segretario osservano: “Lo slogan di tornare ai territori è facile e fa presa. Ma nessuno ci dice ancora come e facendo cosa di diverso da quello che facciamo adesso per l’Autonomia e per il Nord…”. Quanto poi al congresso che arriverà, nessuno crede al momento a una mozione contrapposta a quella di Salvini: e comunque “al congresso votano anche i delegati del Sud”.

Risultati e classifica di serie A: Lecce scatto salvezza

Risultati e classifica di serie A: Lecce scatto salvezzaRoma, 15 dic. (askanews) – Questi i risultati e la classifica della sedicesima giornata di serie A dopo Lecce-Monza 2-1:


Sedicesima giornata Empoli-Torino 0-1, Cagliari-Atalanta 0-1, Udinese-Napoli 1-3, Juventus-Venezia 2-2 Lecce-Monza 2-1, ore 15 Bologna-Fiorentina, Parma-Verona, ore 18 Como-Roma, ore 20.45 Milan-Genoa Lunedì 16 dicembre: ore 20.45 Lazio-Inter. Classifica: Atalanta 37, Napoli 35, Inter, Fiorentina, Lazio 31, Juventus 28, Milan, Bologna 22, Udinese 20, Empoli, Torino 19, Roma, Lecce 16, Parma, Genoa 15, Cagliari 14, Verona, Como 12, Monza, Venezia 10.


Diciassettesima giornata venerdì 20 dicembre ore 20.45 Verona-Milan, sabato 21 dicembre ore 15 Torino-Bologna, ore 18 Genoa-Napoli, ore 20.45 Lecce-Lazio, sabato 21 dicembre ore 20.45, domenica 22 dicembre ore 12.30 Roma-Parma, ore 15 Venezia-Cagliari, ore 18 Atalanta-Empoli, ore 20.45 Monza-Juventus, lunedì 23 dicembre ore 18.30 Fiorentina-Udinese, lunedì 23 dicembre ore 20.45 Inter-Como.

Nuoto, record italiano nella 4x200sl donne ai Mondiali in corta

Nuoto, record italiano nella 4x200sl donne ai Mondiali in cortaRoma, 15 dic. (askanews) – La staffetta 4×200 stile libero femminile ha stabilito il nuovo record italiano ai mondiali in vasca corta in corso a Budapest frantumando il precedente primato nazionale di 7’43″18 nuotato da Margherita Panziera, Erika Musso, Federica Pellegrini e Simona Quadarella esattamente sei anni fa ai mondiali di Hangzhou.


La giovane Italia composta da Sofia Morini, Giulia D’Innocenzo, Matilde Biagiotti e Anna Maria Mascolo, 21.2 anni di media, ha chiuso le batterie col terzo tempo in 7’41″46, dando la sensazione di poter limare qualcosa in finale. (Foto Andrea Masini / DBM)

Meloni ad Atreju: la stabilità è il più grande elemento di discontinuità di questo governo

Meloni ad Atreju: la stabilità è il più grande elemento di discontinuità di questo governoRoma, 15 dic. (askanews) – “Voglio ringraziare i miei amici e alleati per le belle parole che hanno speso questa mattina ma soprattutto per il cammino splendido che stiamo facendo e che faremo anche nei prossimi anni”, “la stabilità è il più grande elemento di discontinuità di questo governo”, “le garantisce quella autorevolezza senza la quale non è possibile produrre benessere”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento conclusivo di Atreju.


“Gli altri vincono e festeggiano felici, noi non lo abbiamo fatto perché sapevamo che quello era l’inizio di una salita, che era un tempo grave, che non c’era niente da festeggiare ma solo da lavorare”, ha sottolineato la presidente del Consiglio. “C’era un quadro geopolitico complicato, in molti – ha aggiunto – hanno puntato sul fallimento ma hanno puntato sul cavallo sbagliato. L’Italia da osservato speciale è diventata un modello. Non è merito solo del governo ma degli italiani che oggi scoprono che la politica può essere alleata e non avversaria. Questa è la mia personale sfida principale, fare tutto quello che posso perché gli italiani tornino a credere in loro stessi e in quello che possono fare. Il benaltrismo e il tafazzismo sono i principali nemici dell’Italia che abbiamo il dovere di sconfiggere”.

Migranti, Schlein: Meloni spieghi a italiani perché ha sperperato 800 mln per una prigione vuota in Albania

Migranti, Schlein: Meloni spieghi a italiani perché ha sperperato 800 mln per una prigione vuota in AlbaniaRoma, 15 dic. (askanews) – “Giorgia Meloni, che oggi parla ad Atreju del favoloso mondo di Ameloni dove va tutto alla grande, spieghi agli italiani come mai il suo governo ha sperperato 800 milioni di euro di soldi pubblici in Albania per una prigione vuota. Costruita per deportare persone in Albania violandone i diritti, che poi hanno dovuto riportare in Italia. Uno spreco enorme, inutile, cinico. Di risorse economiche e umane, perché il personale, che meglio potrebbe essere impiegato in Italia, è invece trattenuto lì a fare la guardia al vuoto. In un momento in cui famiglie e imprese in Italia faticano ad arrivare a fine mese, è inaccettabile che risorse così ingenti vengano sottratte alla sanità pubblica, alla scuola per questa bieca propaganda sulla pelle dei più fragili. La Presidente del Consiglio chiarisca subito dove sono finiti questi soldi e perché non siano stati destinati a sostenere chi oggi, in Italia, ha più bisogno. Ci metta la faccia, gli italiani meritano una risposta”. Così Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico.

Restworld annuncia seed round di un milione di euro

Restworld annuncia seed round di un milione di euroMilano, 15 dic. (askanews) – Restworld, startup torinese punto di incontro per chi lavora nella ristorazione, che sia un imprenditore alla ricerca di personale, o un professionista a caccia di nuove esperienze, ha annunciato la conclusione di un finanziamento (seed round) da un milione di euro, raggiungendo una valutazione societaria (post-money) di quasi 5 milioni di euro. La raccolta di finanziamenti ha rispettato tutti i requisiti richiesti ad una startup, permettendo così a Restworld di sviluppare una nuova versione della piattaforma, completamente riprogettata per soddisfare le esigenze di ogni utente nella maniera più performante.


Al centro del progetto, la fruibilità del servizio e la personalizzazione delle soluzioni, con l’obiettivo di rendere il processo di selezione del personale più etico e sostenibile. “La mission di Restworld è di guidare un cambiamento nel settore della ristorazione.” Spiega Luca Lotterio, CEO della startup. “L’esito di questa raccolta fondi rappresenta un punto importante che ci permetterà di migliorare ulteriormente la nostra piattaforma, ampliare il team e lavorare per facilitare l’accesso al mercato del lavoro a 3.000 persone entro il 2025”. Usufruiscono di Restworld più di 800 imprenditori e imprenditrici in tutta Italia, e 150.000 lavoratori. Oltre a ristoranti e attività ricettive, la piattaforma è stata scelta da multinazionali come Lavazza, KFC e Baladin, ma anche da ristoratori italiani in Lussemburgo, Germania, Svizzera e Spagna. La crescita esponenziale e trasversale ha permesso quindi a Restworld, oggi, di fare il suo ingresso nel campo dei player internazionali, puntando al posizionamento globale entro il 2027, portando il fatturato dall’attuale milione di euro a superare i 10 milioni.

Codice della strada, Salvini risponde a Vasco Rossi: si confronti con i genitori che hanno perso i figli

Codice della strada, Salvini risponde a Vasco Rossi: si confronti con i genitori che hanno perso i figliRoma, 15 dic. (askanews) – “Ho visto che Vasco Rossi ha polemizzato con il nuovo codice della strada. Vasco mi piace molto come cantante, è contrariato perché dice che se uno usa alcune droghe e si mette al volante rischia multe. A Vasco dico non si confronti con la politica ma con i troppi genitori che hanno perso troppi figli per colpa di chi si è messo alla guida drogato. Non si ride, non si scherza e non si fa polemica quando c’è in ballo la vita dei figli”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, in collegamento con la festa di Atreju.