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Autore: Redazione StudioNews

Unionbirrai: bene indicazioni Comagri CAmera su revisione accise

Unionbirrai: bene indicazioni Comagri CAmera su revisione acciseRoma, 7 nov. (askanews) – Intervenire in modo organico e non temporaneo sulla disciplina agevolativa delle accise dovute dai produttori di birra riducendo stabilmente dal 1° gennaio 2025 le accise sulla birra prodotta in Italia a 2,97 centesimi grado plato e prevedendo una riduzione del 50% dell’aliquota di accisa, in luogo dell’attuale 40%, per i birrifici con produzione annua non superiore a 10mila ettolitri, del 30% per i birrifici da 10mila a 30mila ettolitri e del 20% per chi produce dai 30mila ai 60mila ettolitri. È questa l’indicazione fornita dalla Commissione Agricoltura della Camera nel parere approvato in merito alla Legge di Bilancio 2025, in discussione a Montecitorio. Una posizione che riscontra l’approvazione di Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici artigianali indipendenti.


“Riteniamo davvero lodevole l’attenzione dedicata al comparto brassicolo – commenta Vittorio Ferraris, direttore generale Unionbirrai – Il parere della Comagri Camera ribadisce una proposta che il settore porta avanti da tempo e che, ci auguriamo, possa divenire realtà dopo diversi tentativi in differenti provvedimenti. Siamo consci della congiuntura economica e degli sforzi che il Paese intero deve compiere per riassettare i bilanci pubblici ma questi interventi, con un dispendio economico limitato, possono – prosegue Ferraris – concretamente sostenere le piccole produzioni nazionali emergenti, proseguendo in un percorso iniziato negli anni scorsi”. Si tratta, infatti, di misure già attuate nel biennio ’22-’23 che rappresenterebbero un volano per il comparto avendo un impatto relativo notevole per ogni produttore. “L’auspicio – conclude – rimane quello di una disamina completa per revisionare le norme che regolano il comparto brassicolo nazionale in maniera organica, proprio come il Ministero dell’Agricoltura aveva iniziato a fare e che ci troverà sempre pronti al loro fianco”.

Cinema, al 42TFF 120 film e tante star: da Sharon Stone a Ron Howard

Cinema, al 42TFF 120 film e tante star: da Sharon Stone a Ron HowardRoma, 7 nov. (askanews) – Presentata la 42esima edizione del Torino Film Festival che si svolgerà dal 22 al 30 novembre sotto l’egida del Museo Nazionale del Cinema, presieduto da Enzo Ghigo e diretto da Carlo Chatrian, con la direzione artistica di Giulio Base. Nell’anno in cui ricorrono i cento anni dalla sua nascita, il 42TFF dedica a Marlon Brando un’ampia retrospettiva e l’immagine guida dell’edizione. L’inaugurazione si terrà al Teatro Regio di Torino, madrina della manifestazione sarà Cristiana Capotondi.


Questa edizione del TFF è in continuità con il suo passato, un festival cinefilo e autoriale che strizza l’occhio alle nuove generazioni, capaci di vivere, interpretare e condividere l’anima di ricerca e sperimentazione che ha sempre incarnato. In programma opere originali e indipendenti, in gran parte anteprime internazionali; molte le registe e cineaste donne, a partire dalle tre presidenti di giuria delle sezioni di concorso, Margaret Mazzantini, Roberta Torre e Michela Cescon. Sono 120 i titoli suddivisi nelle tre sezioni di concorso (lungometraggi, documentari e cortometraggi) e nelle tre sezioni non competitive (Fuori concorso, Zibaldone e Retrospettiva Marlon Brando), che saranno sempre presentati o introdotti da registi o intrepreti, da testimoni diretti o da esponenti della cultura e critica cinematografica. Tra gli ospiti internazionali da Ron Howard, Billy Zane, Sharon Stone, Julia Ormond, Emmanuelle Béart, Rosario Dawson, Alec Baldwin, Matthew Broderick e Vince Vaughn. Per l’Italia, tra i tanti, Giancarlo Giannini, Ornella Muti, Michele Placido, Claudia Gerini, Giuseppe Battiston, Maurizio Nichetti, Donatella Finocchiaro, solo per citarne alcuni.


Il 22 novembre alle ore 19 al Teatro Regio di Torino il direttore Giulio Base e la madrina Cristiana Capotondi, condurranno la cerimonia di apertura. Saranno consegnati i prestigiosi riconoscimenti “Stelle della Mole” a cinque star indiscusse del panorama cinematografico mondiale: Matthew Broderick, Giancarlo Giannini, Rosario Dawson, Vince Vaugh e Ron Howard. Il regista due volte Premio Oscar, inoltre, presenterà al pubblico del Torino Film Festival, in anteprima internazionale, il suo ultimo film “Eden”, un drama thriller che vanta un cast del calibro di Jude Law, Ana De Armas, Vanessa Kirby, Daniel Brühl e Syndey Sweeney. Il film è un’esclusiva per l’Italia Italian International Film (Gruppo Lucisano) in collaborazione con Rai Cinema e sarà distribuito prossimamente da 01 Distribution. Sabato 30 novembre alle ore 19 al Cinema Massimo si terrà la serata di premiazione, nella quale saranno consegnati tutti i riconoscimenti ai vincitori delle tre categorie in concorso, Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi; inoltre in anteprima mondiale sarà presentato “Waltzing with Brando”, film scritto e diretto da Bill Fishman. Il regista sarà presente in sala insieme al suo protagonista Billy Zane, volto di pellicole entrate nella storia del cinema come “Ritorno al futuro”, “Ore 10 calma piatta”, “Titanic” e che interpreta l’iconica star Marlon Brando.

Giorgetti: quadro incerto, manovra 2025 improntata alla prudenza

Giorgetti: quadro incerto, manovra 2025 improntata alla prudenzaRoma, 7 nov. (askanews) – “Le previsioni di finanza pubblica sottostanti la manovra sono improntate alla massima prudenza e risultano compatibili con l’andamento sin qui osservato”. Lo ha affernato il MInistro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, nell’audizione alla Camera.


“Il quadro è sicuramente ancora molto incerto – ha aggiunto -. Le previsioni di crescita per il 2025 sono coerenti con una graduale ripresa della domanda interna, di cui un elemento essenziale è rappresentato dalla accelerazione degli investimenti legati al Pnrr, e con il miglioramento del contesto di fondo dell’economia europea, anche grazie ad un’intonazione meno restrittiva della politica monetaria”. A fronte delle tensioni internazionali che potrebbero condizionare in modo negativo la crescita, “esistono anche scenari più favorevoli”. Giorgetti ha spiegato che “oltre all’andamento dei tassi-guida della BCE, che sembrano avere spazio per ulteriori riduzioni, le nostre condizioni finanziarie, e in particolare le condizioni di accesso al credito, sono anche influenzate dal premio al rischio pagato sui titoli di Stato. Da questo punto di vista, la credibilità del Governo e la prudenza nella gestione delle finanze pubbliche hanno contribuito sia alla recente revisione al rialzo degli outlook per il nostro Paese da parte di due agenzie di rating, sia al dimezzamento dello spread rispetto ai livelli di due anni fa. Ulteriori progressi in tale ambito avrebbero effetti favorevoli sugli andamenti di finanza pubblica, traducendosi in un più rapido miglioramento del deficit e del debito pubblico”.

Vino, domani si apre la 33esima edizione di Merano WineFestival

Vino, domani si apre la 33esima edizione di Merano WineFestivalMilano, 7 nov. (askanews) – Si apre domani, venerdì 8 novembre, la 33esima edizione di Merano WineFestival, la cinque giorni che propone decine di appuntamenti dedicati al vino e all’enogastronomia con un totale di oltre mille espositori e più di tremila vini in degustazione. Alle 17.30 il Pavillon des Fleurs di Merano ospiterà la cerimonia di premiazione dei “The WineHunter Award Platinum”, il riconoscimento più alto della guida The WineHunter che viene assegnato alle eccellenze in campo enogastronomico che abbiano superato i 95 punti nelle quattro categorie Wine, Food, Spirits e Beer. La cerimonia sarà presentata da Maurizio Di Maggio e Cristina Mercuri. Nell’ambito della premiazione, il patron di Merano WineFestival, Helmuth Kocher e Andrea Radic conferiranno cinque riconoscimenti speciali al “Genio, all’Innovazione”, alla “Conquista”, alla “Famiglia” e al “Territorio” ad altrettante aziende enogastronomiche d’eccellenza.


Durante la successiva cena di gala al Kurhaus, si terrà la premiazione delle “WineHunter Stars” a sette personalità di spicco nel mondo del vino, “capaci di illuminarlo con la loro passione, dedizione e straordinario impegno”: Gianna Nannini riceverà la “WineHunter Star” come Wine Producer, Oscar Farinetti sarà premiato come “Communicator Star”, Viviana Varese, vulcanica chef e imprenditrice della ristorazione, riceverà il premio “Food Star”. Come “Winemaker Star” sarà premiato Riccardo Cotarella, mentre Anna Scafuri, caposervizio del Tg1 Economia, riceverà il riconoscimento come “Wine & Food Journalist”, Stefano Vitalecome miglior “Wine Artist” e infine Valentina Bertini, corporate wine manager di Langosteria, il premio come miglior “Wine Manager”. Da sabato 9 a lunedì 11 nella cittadina altoatesina saranno presenti 330 aziende vitivinicole italiane e 110 internazionali, mentre martedì 12 il Festival si concluderà con le bollicine di “Catwalk Champagne & More”, con 120 eccellenze del metodo classico, tra maison francesi e italiane. Tante le novità in cartellone, a partire da “Bio&dynamica & more” con 160 produttori italiani di vini biologici, biodinamici, SQNPI, Equalitas, Piwi, anfora e underwater; l’apertura della “GourmetArena” nella cornice liberty del Kurhaus con 130 aziende tra food, spirits e beer e il “Mercato della Terra” di Slow Food in piazza della Rena. Altra novità sono le quattro masterclass “Intrecci di Vite”, organizzate in collaborazione con Liber Experience, nell’affascinante scenario del Castello Principesco. Sabato 9 novembre alle 10.30 Oscar Farinetti sarà il moderatore di un incontro fra Maurizio Zanella e Vittorio Moretti, per Cà del Bosco e Bellavista, due delle aziende più rappresentative della Franciacorta in Italia e nel mondo. A seguire, alle 16, il confronto tra due interpretazioni del Sangiovese, vitigno protagonista della grande enologia nazionale, con il Brunello di Montalcino di Donatella Cinelli Colombini e il Chianti Classico del Barone Francesco Ricasoli.


Domenica 10 novembre, nella masterclass delle 10.30 moderata da Marco Sciarrini, saranno protagoniste due icone dei grandi bianchi italiani come Silvio Jermann e Hans Terzer. Alle 16, Simona Geri modererà l’appuntamento con Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi e dell’Union internationale des enologues, e Renzo Cotarella, ad di Marchesi Antinori. Tema centrale della 33esima edizione del Merano WineFestival è l’interrogativo “Quo Vadis?” e nell’ambito del summit “Respiro e Grido della Terra”, venerdì 8 e sabato 9 novembre si terranno sei incontri in collaborazione con la International Viticulture and Enology Society nei quali saranno presentati approfondimenti scientifici sulle strategie di adattamento della viticoltura al clima che cambia, sui vini da varietà di uve resistenti, sulle innovazioni in tema di viticoltura e agricoltura sostenibile. A conclusione del summit, un Manifesto sintetizzerà i contributi emersi durante gli incontri, tracciando alcune direttrici per l’evoluzione del comparto enogastronomico.


Anche quest’anno il Festival sosterrà il Gruppo Missionario Merano e i suoi progetti di cooperazione allo sviluppo nel continente africano, destinando il ricavato delle masterclass al progetto “Un pozzo per la vita”. Inoltre, il Gruppo Missionario Merano sarà presente al festival con l’iniziativa di beneficenza resa possibile dalla collaborazione di alcuni espositori che hanno donato dei vini pregiati: i fondi raccolti finanzieranno la costruzione di un pozzo per l’acqua potabile nel villaggio di Guenkpota, nel Sud del Benin.

Coldiretti: i cavalli sono risorsa per turismo e agricoltura

Coldiretti: i cavalli sono risorsa per turismo e agricolturaRoma, 7 nov. (askanews) – Dalla pet therapy ai cammini, la presenza dei cavalli nelle ventisettemila aziende agricole italiane con allevamenti equini rappresenta oggi una risorsa importante tanto dal punto di vista turistico quanto sociale, garantendo esperienze e servizi sempre più innovativi. E’ l’analisi della Coldiretti diffusa in occasione dell’inaugurazione di Fieracavalli a Verona, dove è stata allestita un grande fattoria didattica dedicata ai bambini, con la presenza del presidente nazionale Ettore Prandini. Le Donne di Coldiretti propongono una serie di attività legate ai più piccoli, mentre i cuochi contadini sono attivi nella preparazione di specialità a km zero.


La nuova frontiera dell’ippoturismo sono i cammini di Campagna Amica, che proprio con ippovie, sentieri e vie di pellegrinaggio formano una fittissima rete di percorsi alla scoperta degli angoli più segreti del Belpaese, visitando cantine, frantoi, fattorie e birrifici agricoli. Fondazione Campagna Amica ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Fitrec Ant, la Federazione Italiana Turismo Equestre e Trec – Ante per la promozione di esperienze in tale direzione. Gli agriturismi che propongono attività di equitazione sono quasi 1400 su tutto il territorio nazionale, con Sicilia, Lombardia e Toscana in testa alla classifica delle regioni con il maggio numero di strutture, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Istat.


Ma il cavallo è protagonista anche delle esperienze di agricoltura sociale grazie alle iniziative di cura e assistenza terapeutica come l’ippoterapia, con il coinvolgimento di ragazzi e adulti con problemi di disabilità. Un esempio di come oggi le campagne possano offrire un nuovo modello di welfare che, soprattutto nelle zone interne, aiuta a compensare la carenza di servizi alla persona. Di vitale importanza in tale ottica sarebbe considerare – sottolinea Coldiretti – i cavalli allevati nelle aziende agricole così come quelli usati nelle fattorie sociali e negli agriturismi come “animali da reddito”, al pari, ad esempio, delle mucche, invece che come beni di lusso, secondo la norma oggi vigente. Il loro impiego nella pet therapy come nell’ippoturismo non può, infatti, essere considerato come una “roba da ricchi” ma come un sostegno all’attività agricola.


Con 32 razze tutte italiane, il Belpaese – conclude la Coldiretti – vanta la maggiore biodiversità equina d’Europa con il patrimonio equino concentrato in particolare in Lombardia, Lazio, Sicilia, Toscana, Piemonte, Emilia Romagna e Puglia.

Dieci anni di Kfc in Italia: 102 locali che punta a raddoppiare in 3 anni

Dieci anni di Kfc in Italia: 102 locali che punta a raddoppiare in 3 anniMilano, 7 nov. (askanews) – Kentucky fried chicken festeggia dieci anni di attività in Italia con 102 ristoranti aperti in 16 regioni. Arrivata in Italia nel 2014, la catena Usa del pollo fritto conferma 33 nuove aperture entro la fine del 2024. Un 2024 che si attende in crescita con un giro d’affari di 179 milioni di euro superiore del 26% rispetto a quello del 2023, con 27 milioni di clienti serviti contro i 19,5 del 2023 e 600 nuovi posti di lavoro creati, per un totale di circa 2.300 persone che lavorano nel sistema Kfc in Italia. Dietro questi risultati c’è una rete di 23 franchisee, oggi parte del sistema che ha avuto un’accelerazione col nuovo modello di business che dal 2023 ha introdotto un corporate franchisee per la gestione diretta di una parte dei ristoranti.


Il brand del pollo fritto si prepara ad affrontare i prossimi dieci anni con l’obiettivo di assumere una posizione sempre più rilevante a livello internazionale; e l’Italia sembra avere un ruolo importante in questa strategia. A conferma dell’attenzione per il nostro Paese, dopo aver festeggiato l’apertura del ristorante numero 30mila, a livello mondiale, con il ristorante di Roma “The WOW side shopping centre”, Kfc ora si prepara a lanciare sempre nel nostro Paese anche il primo flagship restaurant Kfc in Europa che aprirà nel 2025 nel centro di Roma. I piani di Kfc in Italia prevedono ora il raddoppio del numero di ristoranti entro nei prossimi tre anni coprendo nello stesso periodo tutte le regioni italiane. “Nei prossimi anni puntiamo a mantenere un ritmo costante di almeno 30 nuove aperture all’anno con un investimento complessivo pari a circa 100 milioni di euro nei prossimi 3 anni – conferma Thomas Mari, head of Development di Kfc in Italia – Il sistema di franchising si rafforzerà ulteriormente con l’ingresso di nuovi imprenditori, che si aggiungeranno ai 23 attuali, mentre in parallelo cresceranno le aperture dei ristoranti a gestione diretta. L’obiettivo è quello di coprire tutti i canali di distribuzione: dai centri commerciali ai city center, dalle traffic road al canale travel. Con particolare attenzione al format del drive che rappresenterà uno degli asset principali di sviluppo futuro”.


Centri storici e urbani saranno il focus dello sviluppo di Kfc in Italia nei prossimi 3-5 anni: il 50% dei nuovi ristoranti sarà collocato in tali contesti, mentre il format del drive rappresenterà il 30% delle nuove aperture. Kfc continuerà inoltre a investire nei centri commerciali, da sempre pilastro della sua strategia, selezionando quelli in grado di creare vere occasioni di esperienza per i visitatori e offrire un ampio range di offerta, con food court attrattive e capaci di attivare flussi rilevante di persone, adeguati ai volumi dei ristoranti Kfc. L’obiettivo a medio-lungo termine è quello di arrivare da qui a cinque anni a triplicare il numero di ristoranti e creare nuovi posti di lavoro, confermando il ruolo primario del retail, e del food retail in particolare, nell’incrementare in tasso di occupazione in Italia. “Il percorso svolto in questi dieci anni è stato un successo di cui siamo molto orgogliosi – commenta Corrado Cagnola, amministratore delegato di Kfc in Italia – Siamo partiti come una vera start up, con 5 ristoranti aperti fra il 2014 e il 2015, e abbiamo raddoppiato già nel 2016. Oggi siamo a 102 locali in 16 regioni: una presenza sul territorio, dall’Alto Adige alla Sicilia, che ci ha consentito di contribuire allo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali e di creare più di 2300 posti di lavoro. E per noi occupazione non significa solo opportunità di impiego ma anche e soprattutto di crescita: sono molti i casi di persone che nei nostri ristoranti hanno iniziato come team member e rivestono oggi ruoli di direzione, coordinamento e responsabilità. Con il contributo di tutti i nostri collaboratori, partner e fornitori e grazie a una conoscenza profonda del mercato italiano da parte del nostro management, oggi Kfc è un brand nazionale e un player di primo piano del food retail nel nostro Paese”.


(nella foto: Corrado Cagnola, amministratore delegato di KFC in Italia)

A Roma l’appuntamento mondiale della Famiglia Vincenziana

A Roma l’appuntamento mondiale della Famiglia VincenzianaRoma, 7 nov. (askanews) – La Famiglia Vincenziana, oltre duecento fra congregazioni, enti e associazioni nel mondo che si richiamano al carisma di san Vincenzo de’Paoli coinvolgendo milioni di persone in circa 167 Paesi in tutto il mondo, si appresta a vivere un appuntamento importantissimo: la Convocazione Vincenziana 2024 “Keeping the fire burning: Vincentian Synodality in action”.


L’incontro mondiale è in programma a Roma dal 14 al 17 novembre e sarà la seconda volta che la Famiglia Vincenziana si raduna, stavolta “per mantenere il fuoco acceso”, come auspica il titolo: il primo incontro fu nel gennaio 2020 a Castel Gandolfo. Il tema fa riferimento anche alla “Sinodalità Vincenziana in azione”: significativo è il richiamo all’appello di Papa Francesco che ha invitato a compiere un processo di rinnovamento attraverso la sinodalità; i tre pilastri di una Chiesa sinodale, Comunione, Partecipazione e Missione, sono ora “il modo di agire permanente nella Chiesa, a tutti i livelli”. (Papa Francesco, 13 giugno 2024) e la Famiglia Vincenziana, la cui variegata composizione è essa stessa preziosa in quanto ogni membro è portatore di una differente realizzazione del carisma vincenziano, è invitata a farne tesoro nell’orientare il discernimento dei tempi, cioè dare risposte sempre nuove alla domanda “cosa si deve fare?”. I partecipanti all’incontro inizieranno i lavori nel pomeriggio di giovedì 14 al Teatro Ghione in Via delle Fornaci, 37 e si entrerà già nel clima sinodale con un approfondimento pratico su cosa esso significhi. Il Superiore Generale Padre Tomaž Mavric, C.M. terrà quindi una relazione dal tema “Il carburante che alimenta la fiamma”.


Il giorno successivo, venerdì 15 novembre, dopo l’Eucarestia celebrata dal Superiore Generale, sarà il prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale cardinale Michael Czerny, S.J. a tenere la riflessione dal titolo “L’appello del povero”. Proseguirà quindi il dialogo sinodale a piccoli gruppi; le sessioni pomeridiane di lavoro, come anche nel giorno successivo, si terranno a “Casa Tra Noi” in via di Monte del Gallo 113. Sabato 16 novembre saranno al centro dell’attenzione “La Carità vivente: i molti volti del Carisma vincenziano nel mondo”, con un video che descrive la realtà della Famiglia Vincenziana, e “L’anno del Giubileo e la campagna delle 13 Case di San Vincenzo”. Il Gen Verde animerà la Messa, che si celebrerà nel Teatro Ghione.


Alle ore 20, si terrà il concerto “ARISE – Gen Verde Acoustic Concert”, sempre nello stesso teatro, con un programma vivace che offre una selezione, in versione acustica, di alcune delle canzoni più amate dal gruppo, insieme ad alcuni pezzi creati appositamente per questo concerto, che toccano molti dei temi più scottanti della nostra attualità: pace, dialogo, unità nella diversità, giustizia sociale. Sarà un viaggio musicale e spirituale, durante il quale le componenti della band condivideranno alcuni flash del loro percorso artistico e personale, coinvolgendo il pubblico e invitandolo a riflettere sull’attualità dei temi proposti. Una parte speciale del programma preparata in collaborazione con i Vincenziani sarà dedicata in modo particolare alla celebrazione della conclusione del meeting. “È per noi una bellissima occasione far parte di questa conferenza e poter portare un contributo speciale attraverso il nostro concerto. Sentiamo la Famiglia Vincenziana come la nostra famiglia, dove abbiamo sempre sperimentato un grande spirito di accoglienza e dove ci sentiamo valorizzate e volute bene. Perciò è per noi anche un regalo poter ricambiare questo amore attraverso la nostra musica e cantare insieme a tutti i membri della Famiglia, condividendo anche i brani ispirati dal carisma di San Vincenzo de’ Paoli, cioè ‘Walk on Holy Ground’ e ‘Vincent’s Song (You Did It to Me)’”, dice Nancy Uelmen (cantante, pianista e compositrice, Stati Uniti). Progetto “13 Case” per il Giubileo.


Domenica 17 novembre, giornata conclusiva dell’incontro, i partecipanti si recheranno in piazza san Pietro per la Messa per la Giornata Mondiale del Povero celebrata da Papa Francesco. Il Santo Padre sosterrà la nuova iniziativa della Famiglia Vincenziana, il Progetto “13 Case” per il Giubileo, un traguardo importante nella sua missione di supportare i più vulnerabili. Lanciata dall’Alleanza Famvin con le persone senzatetto (FHA), questa iniziativa è in linea con la Giornata Mondiale dei Poveri 2024 e il prossimo Giubileo della Chiesa. Il suo obiettivo è mobilizzare le comunità di tutto il mondo per fornire soluzioni sostenibili di alloggio e autosufficienza per coloro che vivono in condizioni di senzatetto, partendo da 13 paesi.

Tennis, Atp finals, Sinner e Alcaraz in due gironi diversi

Tennis, Atp finals, Sinner e Alcaraz in due gironi diversiRoma, 7 nov. (askanews) – Jannik Sinner da una parte, Carlos Alcaraz dall’altra. Questo il verdetto del sorteggio dei gironi delle Atp Finals, il torneo con gli otto migliori al mondo che inizierà a Torino domenica 10 novembre. Sinner e Alcaraz si potranno incontrare solo in finale o in semifinale. Sinner, testa di serie numero uno, è finito nel gruppo Ilie Nastase con Daniil Medvedev, testa di serie numero quattro, con Taylor Fritz e con Alex de Minaur . Alcaraz, testa di serie numero 3, invece se la dovrà vedere nel gruppo John Newcombe con Alexander Zverev, numero due del mondo e forse il giocatore più in forma del mondo, Sinner a parte. Con lo spagnolo e col tedesco ci saranno anche il norvegese Casper Ruud e il russo Andrey Rublev.

Cia ad Eima: subito decreti attuativi su agricoltori under 40

Cia ad Eima: subito decreti attuativi su agricoltori under 40Roma, 7 nov. (askanews) – Tra tre mesi la tanto attesa legge sull’imprenditoria agricola giovanile compirà un anno dalla sua approvazione in Parlamento, ma non c’è ancora traccia dei decreti attuativi per utilizzare le già scarse risorse messe a disposizione. Cia-Agricoltori Italiani e Agia, la sua Associazione dei giovani imprenditori attivano di nuovo il countdown per le istituzioni e da Eima, in corso a Bologna Fiere, rilanciano l’impegno, in prima linea, per traghettare la norma oltre gli ostacoli della burocrazia.


Per questo, continua il dialogo diretto con il presidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei deputati e primo firmatario della legge, Mirco Carloni, intervenuto oggi in fiera, alla Sala Quadriportico, per l’incontro promosso da Agia-Cia proprio sul futuro del comparto e sul ruolo del ricambio generazionale nei campi, dando seguito al lavoro congiunto già portato avanti per la stesura della legge. “Al momento, però, abbiamo un’attuazione con le quattro frecce -hanno commentato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, e di Agia-Cia, Enrico Calentini – Così, nonostante la soddisfazione per il percorso intrapreso insieme e che ha recepito diverse delle nostre proposte, siamo ancora ai nastri di partenza. I decreti dedicati agli sgravi fiscali, come per le spese notarili e la formazione, sono prioritari”.


Il nodo risorse, poi, il più dibattuto dopo l’iniziale annuncio dei 200 milioni euro in arrivo con la legge Carloni, di cui 156 milioni dal 2024 al 2029. “Il primo anno, per il quale era stato previsto uno stanziamento di 15 milioni di euro per il primo insediamento, è già sfumato -aggiungono Fini e Calentini- e non abbiamo evidenza degli importi effettivi, come dell’uso che se ne vorrà fare nel breve e medio termine. Abbiamo condiviso subito l’approccio della legge 36, soprattutto nella volontà di dare ai giovani strumenti d’investimento importanti per l’accesso al credito e, quindi, per lo sviluppo vero della loro imprenditorialità. Adesso, dobbiamo fare quadrato affinché la riforma strutturale introdotta, si dimostri davvero smart nella sua applicazione, altrimenti diventerà puro esercizio anacronistico”. Infine, l’Onilga, l’Osservatorio nazionale per l’imprenditoria e il lavoro giovanile in agricoltura, istituito lo scorso luglio, ma mai convocato, quando per Agia-Cia rappresenta un contesto indispensabile al disegno di nuove politiche coerenti con i tempi e con i risultati finora raggiunti, anche in linea con gli obiettivi Ue e la risoluzione Carvalhais sul ricambio generazionale nel comparto”.

Aumento siccità moltiplica le migrazioni interne in tutto il mondo

Aumento siccità moltiplica le migrazioni interne in tutto il mondoRoma, 7 nov. (askanews) – L’aumento delle ondate di calore e dei periodi di siccità dovuto al cambiamento climatico sta portando milioni di persone a lasciare le loro case per spostarsi altrove. In molti casi questi movimenti migratori avvengono però tra regioni diverse dello stesso stato e restano così spesso invisibili.


Per cercare di quantificare e tracciare questo fenomeno, un gruppo internazionale di studiosi ha elaborato per la prima volta i dati delle migrazioni interne avvenute in 72 paesi tra il 1960 e il 2016. I risultati – pubblicati su “Nature Climate Change” – mostrano in che modo l’aumento della siccità favorisce lo spopolamento delle regioni colpite, soprattutto se si tratta di territori con una forte diffusione dell’agricoltura. “L’aumento della siccità ha un impatto significativo sulle migrazioni interne in particolare nelle regioni aride dell’Europa meridionale, del sud dell’Asia, dell’Africa, del Medio Oriente e del Sud America”, spiega Raya Muttarak, professoressa al Dipartimento di Scienze Statistiche “Paolo Fortunati” dell’Università di Bologna, tra gli autori dello studio. “Questi fenomeni migratori sono influenzati dal livello di ricchezza, dalla dipendenza dall’agricoltura e dal livello di urbanizzazione delle aree di origine e di destinazione: in particolare le regioni rurali e agricole sono quelle più colpite dallo spopolamento”.


Molte aree del mondo – evidenzia Unibo in una nota – stanno subendo prolungati periodi di siccità e un conseguente aumento dell’aridificazione a causa dell’aumento delle temperature e dei cambiamenti nella stagionalità delle precipitazioni. Secondo la Banca Mondiale, questi fenomeni potrebbero spingere fino a 216 milioni di persone, entro il 2050, a lasciare le loro case e migrare in altre regioni del loro paese. Si tratta di movimenti migratori già in corso ma finora poco studiati. Per indagarli più da vicino, i ricercatori hanno elaborato i dati presenti in 201 censimenti di 72 Paesi nel periodo compreso tra il 1960 e il 2016. In questo modo, analizzando 107.840 movimenti migratori tra le 1.410 regioni amministrative considerate, hanno dato vita, per la prima volta, a un database globale delle migrazioni interne. I dati mostrano chiaramente che le migrazioni aumentano con l’aumentare dei livelli di aridità: la pressione climatica porta le popolazioni a un punto in cui lasciare la propria casa diventa l’unica soluzione possibile. Una spinta alla migrazione che coinvolge soprattutto le persone più giovani, nella fascia di età tra 21 e 30 anni, in prevalenza maschi e con un livello di istruzione medio-alto.


“Mentre gli effetti del cambiamento climatico continuano a mostrarsi davanti ai nostri occhi, i modelli previsionali suggeriscono che continueranno ad aumentare la frequenza e la dimensione dei periodi di siccità in varie regioni del pianeta”, aggiunge Muttarak. “Problemi di scarsità idrica e difficoltà nella gestione dei terreni agricoli diventeranno sempre più profondi in queste aree, costringendo le popolazioni a cercare condizioni di vita migliori altrove”. A partire da questi scenari – suggeriscono gli studiosi – diventa fondamentale creare dei corridoi migratori, offrendo strutture e infrastrutture adeguate a sostenere i movimenti delle persone, oltre a servizi sociali e sanitari in grado di gestire le necessità di popolazioni urbane in continua crescita. “Sono necessarie politiche per promuovere la diversificazione delle attività economiche, soprattutto nelle regioni molto legate all’agricoltura, e reti sociali di sostegno che possano mitigare il ricorso forzato alla migrazione”, conferma Muttarak. “Solo in questo modo sarà possibile proteggere le popolazioni e favorire la resilienza nelle comunità colpite da siccità e aridificazione”.