Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Vino, Consorzio Chianti: missione promozione a Chicago e Los Angeles

Vino, Consorzio Chianti: missione promozione a Chicago e Los AngelesMilano, 9 ott. (askanews) – Il Consorzio Vino Chianti va in missione negli Stati Uniti con “Chianti Lovers US Tour 2023”, con tappa a Chicago il 10 ottobre e a Los Angeles il 12 ottobre.

“Con la fine della vendemmia il Chianti riparte dagli States per promuovere ed educare alla sua Denominazione, attraverso due tappe classiche del mercato statunitense: Chicago, in Illinois, e Los Angeles, che con Hollywood ha raccontato tante volte il Chianti” ha affermato il presidente del Consorzio, Giovanni Busi, precisando che “nell’ambito del format ‘Simply Italian US Tour’ dell’agenzia International Exhibition Management si terranno due speciali seminari degustazione che riuniranno professionisti ed opinion leader locali”. “A Chicago, il focus sarà sui Chianti Docg Riserva, con un assaggio dell’ultima annata disponibile sul mercato, ovvero la 2020” ha proseguito Busi, spiegando che “a Los Angeles, invece, esordirà uno degli ultimi format consortili dedicati al Chianti Superiore Docg, con l’assaggio di 7 vini dal 2021 al 2016, volta a conoscere meglio tutte le sfumature del vitigno Sangiovese e le pregevoli evoluzioni dei vini Chianti moderni”.

”Champagne Experience 2023″: a Modena 176 maison e più di 900 vini

”Champagne Experience 2023″: a Modena 176 maison e più di 900 viniMilano, 9 ott. (askanews) – Saranno più di 900 gli champagne di 176 Maison storiche e piccoli vigneron che saranno in degustazione alla sesta edizione di “Champagne Experience”, l’importante appuntamento dedicato alle bollicine francesi in programma domenica 15 e lunedì 16 ottobre nei padiglioni di Modena Fiere. La manifestazione è organizzata da Società Excellence, realtà che riunisce ventuno tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza.

Confermata anche per questa edizione la suddivisione espositiva dei vini in base alla loro appartenenza geografica, corrispondente alle diverse zone di produzione della Champagne – Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Côte des Blancs, Aube – oltre alle “maison classiche” riunite in una specifica area. “Siamo pronti e, come ogni anno, anche particolarmente emozionati nel vedere come questo appuntamento sia così atteso da tutti gli amanti dello champagne in Italia” ha dichiarato il presidente di Società Excellence, Luca Cuzziol, sottolineando che “anche quest’anno la manifestazione cresce a doppia cifra per quanto riguarda il numero di aziende che vi partecipano, con un aumento del 25%”. “L’idea di selezionare e invitare maison che hanno una commercializzazione ben strutturata nel nostro paese continua a essere vincente e dimostra il ruolo fondamentale che riveste il mondo della distribuzione del vino e dei distillati di qualità” ha proseguito, aggiungendo che “gli operatori sanno di poter trovare a Modena un luogo ideale per conoscere etichette da proporre alla loro clientela nei loro locali”.

L’appuntamento prevede, come di consueto, anche molti momenti di formazione, confronto, approfondimento e dibattito con l’obiettivo di offrire al visitatore un’esperienza sensoriale coinvolgente insieme a un supporto culturale di grande livello. Il programma di master class prevede quest’anno sei incontri suddivisi nei due giorni di svolgimento di Champagne Experience, condotti da professionisti e profondi conoscitori del mondo dello champagne. Champagne Experience conta anche quest’anno sul supporto della Camera di Commercio di Modena e si avvale del patrocinio del Comune della città emiliana, “che ha trovato in questa manifestazione un alleato per far convergere sulla città il meglio della distribuzione nazionale di fine wine insieme a ristoratori, enotecari e operatori interessati a tenere alta la proposta delle loro carte dei vini”.

Vino, Oss. Uiv-Vinitaly: 2023 il più complicato degli ultimi 20 anni

Vino, Oss. Uiv-Vinitaly: 2023 il più complicato degli ultimi 20 anniMilano, 9 ott. (askanews) – Il 2023 si sta manifestando come il più complicato degli ultimi 20 anni. Lo sostiene l’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Uiv, a partire dalle stime sul piano quantitativo della vendemmia che si prospettano ancora più in ribasso rispetto a quanto già anticipato un mese fa, -12%. In particolare al Nord, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, ma anche nel Mezzogiorno, Abruzzo e Sicilia, i volumi delle uve raccolte sono inferiori a quanto preventivato a causa di eventi grandinigeni e del caldo persistente, che ha asciugato le uve. Per contro, si prospetta un’annata di qualità eccellente per molte importanti denominazioni dello Stivale, a partire dai vini rossi.

Nonostante la scarsità del prodotto disponibile per la nuova annata, rileva Uiv, il mercato del vino sfuso è fermo, con il numero di contrattazioni a -40% rispetto alla media tradizionale del periodo e prezzi che, non solo sui vini comuni, ma anche su quelli Dop-Igp, specie del Centro-Sud Italia, stanno registrando forti pressioni verso l’alto. Particolarmente fragile la posizione della parte industriale, che teme effetti speculativi a catena che potrebbero coinvolgere anche regioni e vini non particolarmente toccati da scarsità di prodotto. “A causa dell’incertezza dettata dalla complicata situazione vendemmiale, in questo frangente di mercato abbiamo da un lato quotazioni di sfuso che tentano, con poco successo, un comprensibile rimbalzo dettato dalla scarsità di prodotto, e dall’altro c’è un mercato della domanda, a partire dalla Gdo, che non è disposto ad assorbirne la dinamica e che, anzi, chiede in molti casi la riduzione dei prezzi” rileva il segretario generale di Uiv, Paolo Castelletti, parlando di “un paradosso, per le imprese del vino, accentuato da un commercio con l’estero in forte ripiegamento”.

E proprio dal commercio internazionale arrivano ulteriori segnali negativi. Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che ha elaborato gli ultimi dati export di vino italiano verso l’area extra-Ue relativi ai primi 7 mesi dell’anno, il trend ha ormai raggiunto decrementi tendenziali ormai quasi in doppia cifra nei volumi (-9%) e in recessione anche nei valori (-6%). Pesante la situazione nel primo mercato al mondo, gli Stati Uniti, che negli ultimi 4 mesi è passato da -4% (volume) a -12%, con gli spumanti tricolori a -16% e i fermi imbottigliati a -10%. Complessivamente, a eccezione della Russia tutti i top 12 mercati terzi presi in esame segnano quantità in calo a partire, oltre che dagli Stati Uniti, da sbocchi chiave come Regno Unito (-3%), Svizzera (-10%), Canada (-20%), Giappone (-16%), Norvegia (-13%), ma anche da piazze emergenti come Cina (-27%) Sud Corea (-40%), Australia (-20%) e Brasile (-4%). Un quadro difficile, evidenzia l’Osservatorio, che però nell’ultimo quadrimestre potrebbe migliorare in Nord America, dove sono segnalati ordini in rialzo in Canada e, per la fascia medio alta, negli Stati Uniti. “Il vino è un bene voluttuario e come tale risente particolarmente della congiuntura: c’è la consapevolezza che dopo un biennio eccezionale questo sarà un anno di sacrifici per tutti, con riduzioni che si sperano essere solo congiunturali” ha proseguito Castelletti, aggiungendo che “ognuno dovrà privarsi di qualcosa per traguardare il periodo, evitando fenomeni speculativi. Contestualmente – ha concluso – sarà fondamentale concordare con le istituzioni un piano strategico per la promozione e il business del vino italiano nel mondo”.

I baiocchi compiono 40 anni: 13 mld di biscotti l’anno e 37 mln fatturato

I baiocchi compiono 40 anni: 13 mld di biscotti l’anno e 37 mln fatturatoMilano, 9 ott. (askanews) – Se ne producono 13 miliardi l’anno per quasi 120mila tonnellate e generano un fatturato – sono dati 2022 – pari a 37 milioni di euro. Parliamo dei baiocchi, i biscotti farciti Mulino Bianco che quest’anno festeggiano i 40 anni. Un anniversario che Barilla ha deciso di festeggiare con il lancio di una edizione limitata al gusto caffè, che si affianca, ai due gusti nocciola e pistacchio.

Prodotti con 2.000 tonnellate di farina, 8.500 di nocciole e quasi 3.000 di cacao, i Baiocchi nascono nel 1983 dalle mani di Mara Cesari e Signorina Solzi e traggono il loro nome da una moneta d’argento coniata nel XV secolo. E se all’inizio il biscotto faceva parte dei dolcetti delle feste, la linea presto si trasforma in una gamma di prodotti. Solo negli ultimi cinque anni questi biscotti farciti, prodotti negli stabilimenti Barilla di Novara e Ascoli, hanno quasi triplicato il lorovalore di vendita, superando nel 2022 i 37 milioni di euro (fonte Nielsen Mercato Italia).

Ora il nuovo gusto al caffè in edizione limitata è in vendita solo online sul sito dedicato a te Mulino Bianco, l’e-commerce dove è possibile anche acquistare oggetti e confezioni personalizzate con nomi, foto e dediche. In realtà non è la prima volta che si sperimenta con farciture: negli anni sono arrivate, infatti, la crema alla vaniglia e quelle speciali al cacao e al latte. Ma anche i formati sono diventati un terreno di scoperta, con le mini size lanciate agli inizi degli anni ’90, la versione Choco lanciata nel 2020, fino alla più recente edizione con crema al pistacchio e a quella gelato realizzata da Algida – gruppo Unilever. 

La due giorni di Firenze “Saranno famosi nel vino” apre al gin

La due giorni di Firenze “Saranno famosi nel vino” apre al ginMilano, 8 ott. (askanews) – Da questa seconda edizione in programma alla Stazione Leopolda di Firenze il 3 e 4 dicembre, la manifestazione “Saranno famosi nel vino” ospiterà per la prima volta il gin, dedicando all’antico e dinamico distillato una parte da protagonista con l’iniziativa “Saranno Famosi nel Gin”. La due giorni fiorentina che porta alla ribalta le giovani aziende vitivinicole o le nuove etichette in commercio, propone quest’anno un’area dedicata al gin dove sfileranno in passerella produttori e gin italiani che ambiscono a diventare un cult nei prossimi anni.

Oltre 200 le etichette dei “migliori vini italiani creati nelle ultime cinque vendemmie e le migliori Cantine nate negli ultimi dieci anni”, alle quali si aggiungeranno 40 produttori di gin italiani, selezionati da “Il GINgegnere. Le Cantine coinvolte presenteranno i loro vini in piccoli stand individuali dislocati lungo la Leopolda, così come i produttori di gin, con la possibilità di acquistare le bottiglie. In una nota, gli organizzatori hanno spiegato che “la manifestazione, destinata a wine lovers, gin lovers, buyers, ristoratori e sommelier, è un vero e proprio talent show del vino e del gin italiano”. Degustazioni che si affiancano ad eccellenze gastronomiche (c’è un’area dedicata al cibo), accompagnate da incontri, premiazioni, corsi e cene che coinvolgono i ristoranti della città e i grandi marchi della moda. Per i veri appassionati anche seminari con degustazioni a tema e un’area forum. Nella giornata di lunedì è previsto l’ingresso gratuito per stampa e operatori.

Ma “la vera novità” della seconda edizione della manifestazione è “Wine & Florence”, “un evento nell’evento nel quale le Cantine partecipanti a ‘Saranno Famosi’ invieranno le bottiglie del loro vino ad alcuni ristoranti fiorentini, che le abbineranno a menù studiati appositamente ed esporranno le bottiglie in vetrina. All’evento esporranno 200 cantine e 20 produttori di eccellenze gastronomiche.

Vino, Jacopo Vagaggini “Miglior giovane enologo italiano” per Vinoway

Vino, Jacopo Vagaggini “Miglior giovane enologo italiano” per VinowayMilano, 8 ott. (askanews) – Jacopo Vagaggini è stato eletto “Miglior giovane enologo italiano” per Vinoway Selection 2024. Nato a Siena nel 1991, Vagaggini è consulente ed enologo di terza generazione, con una laurea in Biologia ad Oxford con specializzazione in Environmental Changes, seguita poi dalla laurea in Enologia conseguita al DNO di Bordeaux.

Ringraziando per il premio ricevuto, il giovane professionista ha affermato che “la viticoltura subisce periodi altalenanti, la stagione 2023 ne è un esempio, mettendo ogni anno i produttori di fronte a nuove difficoltà da affrontare: questo fenomeno è più accentuato in Europa, dove pratichiamo una viticoltura più tradizionale e scevra da pesanti interventi correttivi”. “Bisogna puntare sulla territorialità e sui vitigni autoctoni che nel tempo si sono adattati a vivere in nicchie ecologiche ben precise” ha proseguito, aggiungendo che “il vitigno autoctono riesce a sopportare meglio gli stress ambientali repentini che si stanno vivendo, garantendo una buona produttività e mantenendo le sue qualità peculiari”. La commissione di degustazione e dei premi di Vinoway Italia, guidata da Davide Gangi, lo premierà sabato 21 ottobre nel Castello Monaci Resort di Salice Salentino (Lecce). Dopo le prime esperienze in diversi Chateau francesi, Vagaggini si è spostato in Argentina, dove ha approfondito la coltivazione e la produzione del Malbec “vitigno con una forte identità territoriale, capace di esprimere con fierezza la propria origine”. “Un grande vino riesce a comunicare istantaneamente chi è, il terroir da cui proviene, i vitigni di cui è composto e l’annata che ha vissuto” ha spiegato Vagaggini, che nell’azienda di famiglia, Amantis, “ogni anno porta avanti diverse ricerche con l’obiettivo di sviluppare un’enologia moderna ma rispettosa della tradizione trasmessagli”.

Il giovane enologo continua le sue attività anche all’estero; nel luglio 2022 è stato coinvolto nello sviluppo di un’innovativa realtà enologica nell’isola di Gozo che per il giovane enologo rappresenta “un progetto ambizioso e moderno, che scriverà una nuova pagina dell’agricoltura maltese”.

I vini Dop e Igp della Sardegna alla sesta “Milano Wine Week”

I vini Dop e Igp della Sardegna alla sesta “Milano Wine Week”Milano, 8 ott. (askanews) – I vini a marchio Dop e Igp della Sardegna saranno tra i protagonisti della sesta edizione della “Milano Wine Week”, la manifestazione dedicata al mondo del vino in programma dal 7 al 15 ottobre nel capoluogo lombardo.

L’appuntamento con il “Sardegna Day” è fissato per il 10 e l’11 ottobre a Palazzo Bovara in corso Venezia 51. La Regione Sardegna, partner dell’evento, parteciperà con l’assessorato dell’Agricoltura tramite l’agenzia Laore in collaborazione con i Consorzi di tutela dei vini a marchio Dop e Igp dell’Isola: Cannonau di Sardegna Doc, Malvasia di Bosa, Terralba Doc, Vermentino di Gallura Docg, Vermentino di Sardegna, Vernaccia di Oristano Doc, Vino Carignano del Sulcis Doc e Vini di Alghero Doc. “I Consorzi di tutela andranno a Milano per presentare e far conoscere ancora di più i nostri vini, in un’ottica di promozione dei nostri territori e dei nostri vitigni di qualità” ha affermato l’assessora regionale dell’Agricoltura, Valeria Satta, aggiungendo che “in questa vetrina internazionale, i Consorzi rappresenteranno le radici del nostro vino in una due giorni che vedrà una serie di appuntamenti, tra cui quattro masterclass nella giornata dell’11 per far degustare, spiegare e raccontare il nostro vino, la storia e le tradizioni della Sardegna”. “Con la partecipazione alla ‘Milano Wine Week’ prosegue l’impegno della Regione per sostenere nei mercati nazionali e internazionali le aziende di tutti i nostri comparti produttivi, e in questo caso di quello vitivinicolo, un settore all’avanguardia che può vantare produzioni di assoluta eccellenza e di elevata qualità”.

Martedì 10 ottobre è prevista in mattinata la conferenza “Vitigni e Vini di Sardegna: una storia millenaria”, mentre dal pomeriggio si terranno le degustazioni rivolte a consumatori e amanti del vino. Mercoledì 11 ottobre, nel corso di tutta la giornata si terranno quattro masterclass, una in collegamento con Londra, organizzate dei Consorzi di tutela dei vini a marchio Dop e Igp della Sardegna, che presenteranno i vini delle aziende produttrici al pubblico di buyers, distributori, esperti e stampa di settore.

Confagricoltura: a Milano wine week eventi pubblici e buyer internazionali

Confagricoltura: a Milano wine week eventi pubblici e buyer internazionaliMilano, 8 ott. (askanews) – Confagricoltura rinnova la presenza alla Milano wine week, la rassegna di eventi diffusi che fanno del capoluogo lombardo la capitale del vino per nove giorni. Da sabato 7 a domenica 15 ottobre, la Confederazione accoglierà esperti e appassionati in due siti d’eccezione. Novità di quest’anno è la Confagri wine boat: un battello per incontrare le aziende vinicole e degustare i migliori vini italiani, navigando lungo il Naviglio Grande.

Sulla Confagri wine boat si terranno sia gli incontri B2B, con i buyer di Stati Uniti, Thailandia, Corea del Sud, Regno Unito, sia le attività aperte al pubblico, su prenotazione. Il programma delle degustazioni, ognuna della durata di un’ora, navigando sul Naviglio, prevede nella giornata inaugurale un omaggio alla città che ospita la settimana dedicata al vino, alla scoperta della Doc del territorio, San Colombano.

Domenica 8 sarà la volta della Calabria; lunedì 9 della Campania; martedì 10 della Toscana e ancora della Campania. Mercoledì 11 vino al femminile con una selezione di cantine guidate da imprenditrici; venerdì 13 i vini della cantina calabrese Statti; sabato 14 è la volta della “terra del mito” del Lazio e, alla sera, ci si sposta idealmente nelle Langhe. Domenica 15 chiude l’azienda veronese Capurso. A Palazzo Bovara, in Corso Venezia, fulcro della manifestazione milanese, Confagricoltura firma la giornata conclusiva dell’intera kermesse: domenica 15 ottobre protagonisti saranno i vini della provincia di Latina con un tour tra le bontà enogastronomiche dell’Agro Pontino.

Quel dolce al pesto sintesi della cucina ambiziosa di Equilbrio a Imperia

Quel dolce al pesto sintesi della cucina ambiziosa di Equilbrio a ImperiaMilano, 8 ott. (askanews) – Un dolce al pesto, con cremoso al basilico e un gelato al pinolo tostato, sul quale, per i più audaci, lo chef consiglia una spolverata di parmigiano. C’è un po’ tutta la cucina di Jacopo Chieppa in questo piatto servito in un mortaio di marmo: la rielaborazione della tradizione ligure, la creatività e la sfrontatezza di un giovane chef di 32 anni che, schiettamente, confessa di puntare alla prima stella Michelin per il suo ristorante ‘Equilibrio’ aperto poco più di un anno fa a Dolcedo, nell’entroterra di Imperia, ma già segnalato nella Guida Rossa.

“Le cose stanno andando bene, viene tanta gente e resta stupefatta. Sto mettendo ancora la seconda, perché non posso esagerare. Ho aperto da poco tempo e devo ancora sperimentare tanto ed educare la gente alla mia cucina. Non ho ancora un signature ma sicuramente il dolce al pesto è quello che oggi più mi rappresenta”, ha spiegato Chieppa. Immerso nella campagna in un ex mulino, al fianco di un ponte romano, il dolce al pesto arriva per ultimo in tavola, al termine di un viaggio culinario di sei o sette portate a seconda della scelta tra uno dei due menù degustazione: Origini, più radicato sul territorio, ed Ego, in cui lo chef lascia spazio a tutta la sua fantasia e creatività. Non solo nei piatti, ma anche nella mise en place, a partire dall’entrée Picnic: servite in una scatoletta che serviva per il cucito, in nome dei vecchi tempi, una decina di tapas con richiami alla tradizione ligure, come il brandacujun in panko croccante, o il cracker zucca, basilico e prescinseua. Altre che ricordano altre terre, come la creme brulée al miso profumata agli agrumi, o il melone giallo, verbena, yogurt e maggiorana.

Poi un omaggio vero e proprio alla Liguria, con tre piatti rivisitati, serviti in una valigetta da viaggio, tra i quali un aeroplanino dal gusto esplosivo, fatto di ali di cipolla con gocce di coniglio alla ligure e polvere di timo. Immancabile quando si parla di tradizione culinaria ligure, la focaccia, una focaccia del contadino multicereale accompagnata da burro montato al tuorlo d’uovo. D’altronde la panificazione è da sempre il cavallo di battaglia di Chieppa, fin dai tempi del Mirazur, il tre stelle di Mauro Colagreco dove ha lavorato per tre anni, partendo dai lievitati. “Quando sono arrivato a Mentone volevo farmi spazio. Al Mirazur il pane veniva acquistato. Forte della mia esperienza all’Antica Corona Reale mi sono creato la mia nicchia”, ha ricordato lo chef. Sempre dai lievitati, dopo altre esperienze stellate in giro per l’Europa, è partita la sua carriera in solitaria aprendo a Imperia la pizzeria gourmande Kilo, sul lungomare. Un successo che ha garantito le entrate per investire nel ristorante fine dining nell’ex mulino a Dolcedo.

Da “Equilibrio” si servono piatti di mare e di terra, come da tradizione locale ma mescolati a ingredienti forestieri: tra i primi, lo spaghetto con i limoni e i gamberi liguri o lo spaghettone cotto in estrazione di pomodoro e colatura d’alici. Tra i secondi, la ricciola rafano e fico e il daino con vinaigrette al sesamo bianco, chutney di fico d’India e crema di Borlotti. Tutti esempi di una cucina istintiva e creativa, frutto delle esperienze nelle alte cucine, delle intuzioni personali e di un grande amore per le materie prime del territorio. La Liguria, il ponente e Imperia. La sua città, alla quale vorrebbe consegnare una stella Michelin che manca da molto tempo. “E’ po’ una una mia ossessione – ha confessato – quando sono tornato qui ho voluto muovere le cose per accrescere il valore della mia città oltre che per me stesso. Vorrei che un giorno Equilibrio fosse una deviazione di viaggio, che la gente venisse a Imperia perché qui c’è il numero uno”. Se punti all’eccellenza – ha concluso lo chef ligure – il successo arriverà”. E con esso spera anche la Stella.

Vino, al via con un brindisi la sesta edizione della Milano Wine Week

Vino, al via con un brindisi la sesta edizione della Milano Wine WeekMilano, 7 ott. (askanews) – Si è tenuto nel pomeriggio del 7 ottobre al CityLife Shopping District di Milano, il brindisi che inaugurato la “Milano Wine Week 2023”. Circa quattromila i cittadini accorsi per festeggiare l’inizio della kermesse dedicata al mondo del vino che animerà il capoluogo lombardo fino a domenica 15 ottobre.

All’evento, presentato da Tinto Nicola Prudente, hanno partecipato Federico Gordini, presidente di MWW Group, Andrea Battistella, vicedirettore del Consorzio di Tutela del Prosecco DOC e Lorenzo Cafissi, responsabile Vino Italia di Carrefour. La cerimonia è stata allietata anche dalla “Triuggio Marching Band”, organizzazione no-profit impegnata nella divulgazione dell’educazione musicale.