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Vino, oltre cinquemila visitatori a Napoli per “Campania.Wine”

Vino, oltre cinquemila visitatori a Napoli per “Campania.Wine”Milano, 16 giu. (askanews) – Oltre cinquemila visitatori in Galleria Umberto I, più di 600 vini in degustazione, 116 Cantine, circa cento presenze tra giornalisti e influencer, sei Consorzi protagonisti. E’ stata un successo a Napoli la seconda edizione di “Campania.Wine”, rassegna promossa e organizzata in cooperazione dai cinque Consorzi di Tutela Vini della Campania (Sannio Consorzio Tutela Vini, Vesuvio Consorzio Tutela Vini, Consorzio Vita Salernum Vites, Viticaserta – Consorzio Tutela Vini Caserta, Consorzio Tutela Vini d’Irpinia) e dal Consorzio di Tutela Pomodorino del Piennolo Vesuvio Dop, realizzata con il cofinanziamento dell’Unione Europea, Campagna Medways_EU “European Sustainability. From Mediterranean to the East: new ways to advance Food” e con il patrocinio del Comune di Napoli e della Regione Campania.

Dalla Galleria Umberto I al Museo artistico politecnico (Musap) nel monumentale edificio Seicentesco Palazzo Zapata in piazza Trieste e Trento, appassionati, giornalisti, esperti e addetti ai lavori hanno approfondito le caratteristiche dei vini a Indicazione geografica della Campania e dei loro produttori-attori. Un evento dove il comparto vitivinicolo si è presentato coeso e determinato ad offrire un quadro quanto più completo possibile delle sue eccellenze.

A Cantina Tollo l’Alta onorificenza di bilancio-Premio Industria Felix

A Cantina Tollo l’Alta onorificenza di bilancio-Premio Industria FelixMilano, 16 giu. (askanews) – Cantina Tollo ha ottenuto per la seconda volta l’”Alta onorificenza di bilancio – Premio Industria Felix”. La realtà teatina si è aggiudicata il riconoscimento perché ritenuta la miglior impresa del settore vitivinicolo con sede legale in Abruzzo e la migliore media impresa con sede legale nella provincia di Chieti per performance gestionale e affidabilità finanziaria secondo il Centro regionale veneto elaborazione dati (Cerved).

“È un grande onore essere insigniti nuovamente di un premio così importante, soprattutto perché pone una cooperativa agricola tra le imprese più performanti in Italia: un riconoscimento che valorizza ulteriormente il lavoro dei nostri soci conferitori” ha dichiarato il presidente della Cantina, Luciano Gagliardi, mentre il Dg Andrea Di Fabio, ha aggiunto che “il premio rappresenta per noi un importante riconoscimento del percorso intrapreso già da qualche anno sulla strada dello sviluppo del business e dell’efficientamento della gestione. Essersi aggiudicati due edizioni su tre del premio – ha concluso – testimonia la solidità della gestione aziendale, e essere considerati la miglior impresa della propria provincia di appartenenza ci riempie di orgoglio”. Il premio, giunto alla sua 51esima edizione, è stato consegnato a Palazzo Trinci di Foligno (Perugia). Assieme a Cantina Tollo sono state insignite altre 73 aziende del centro Italia, di cui nove in Abruzzo. L’evento è stato organizzato da “Industria Felix Magazine”, trimestrale diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore.

Fondata nel 1960, da questa cooperativa negli anni sono nate tre diverse aziende: Cantina Tollo, Feudo Antico e Auramadre. Cantina Tollo rappresenta l’azienda madre, con vigneti che si estendono in Abruzzo, in Molise e in Puglia. Feudo Antico invece, distribuito esclusivamente nel settore Horeca si concentra esclusivamente su Tullum Docg che promuove varietà locali come Passerina, Pecorino, Montepulciano. Auramadre, nata nel 2019 con una superficie di 200 ettari, promuove la viticoltura e il vino biologici con un approccio di offerta multiregionale e multiprodotto. La produzione biologica, che Cantina Tollo ha iniziato nel 1991, rappresenta oggi il 10% della produzione totale dell’azienda e partire dal 2016, i vini biologici sono tutti certificati vegani. I vini di Cantina Tollo sono disponibili in Italia sia nella grande distribuzione che nel canale Horeca, e in oltre 46 Paesi, in particolare con Germania, Canada, Francia, Cina e Giappone che rappresentano il 95% delle vendite realizzate sul canale commerciale. Il fatturato 2021-2022 è stato pari a 47,6 milioni di euro. Nel 2022 Cantina Tollo ha ottenuto la certificazione Equalitas, standard che definisce i requisiti secondo i tre pilastri della sostenibilità ambientale, sociale ed economica nella filiera del vino.

Vino, cooperativa altoatesina Cantina Girlan festeggia cento anni

Vino, cooperativa altoatesina Cantina Girlan festeggia cento anniMilano, 16 giu. (askanews) – La cooperativa altoatesina Cantina Girlan festeggia il primo centenario dalla nascita. Era infatti il 1923 quando 24 viticoltori la fondarono attorno ad un maso del XVI secolo a Cornaiano (Bolzano), con l’obiettivo di produrre e commercializzare insieme il vino, intuendo la necessità e la forza della condivisione per aggiungere valore al loro lavoro.

Oggi a rinnovare quel progetto lungimirante ci sono 200 soci che lavorano 220 ettari di terreni collocati nell’Oltradige e nella Bassa Atesina, che danno vita a quattro linee di vini (Classici, Vigneti, Flora e Solisti) per un totale di circa 1,5 milioni di bottiglie l’anno, che interpretano il carattere tipico dei vitigni storici della regione come Pinot Bianco, Pinot Noir e Vernatsch, e di alcune varietà internazionali, come Sauvignon e Chardonnay, sui quali si è concentrata particolarmente la ricerca degli ultimi anni. Protagonista indiscusso della produzione complessiva della cooperativa è il Pinot Nero, la cui presenza nelle vigne è passata dagli iniziali 20 ettari degli anni Ottanta agli attuali 40 e che oggi viene proposto in cinque etichette. “Siamo orgogliosi di questo importante traguardo reso possibile grazie alla perseveranza del lavoro di generazioni di viticoltori che continuano con tenacia a costruire il proprio futuro investendo sull’identità enologica di queste colline” ha dichiarato il presidente di Cantina Girlan, Oscar Lorandi, aggiungendo che “il nostro obiettivo è quello di portare avanti il sogno dei nostri padri fondatori rinnovando, con l’evoluzione dei mercati e delle scelte dei consumatori, quel concetto di autenticità che ci porta ad essere riconosciuti con vini in cui è evidente l’origine e l’interazione tra vitigno e terroir. La nostra missione – ha concluso – è quella di continuare in questo percorso dando sempre maggiore centralità al lavoro dei nostri soci per consolidare nel tempo questo grande sogno comune”.

“Il nostro è un modello virtuoso di crescita che si è via via consolidato negli anni, basato sui valori condivisi della sostenibilità in tutti gli ambiti produttivi: rispetto e tutela del suolo e della vigna, salvaguardia dell’eccellenza della materia prima, risparmio delle risorse energetiche, attenzione alle persone e all’ambiente di lavoro inteso anche come spazio di socialità, comunicazione tra soci e staff tecnico, progettualità partecipata” ha sottolineato la Cantina, concludendo che “a questi si aggiungono la stabilità dei management che si sono succeduti nel tempo e le opportune scelte strategiche che hanno rafforzato l’identità e la riconoscibilità del marchio”. Da qualche mese la Cantina ha inaugurato il “Wine Club di Girlan” dove si fa cultura del vino attraverso visite e degustazioni, momenti di incontro e confronto.

Vino, debutta in Italia la capsula luxury in puro stagno “Tempo”

Vino, debutta in Italia la capsula luxury in puro stagno “Tempo”Milano, 16 giu. (askanews) – Debutta in Italia “Tempo”, l’evoluzione in versione luxury della capsula per vini e liquori di Crealis. Ultima innovazione di Rivercap, azienda spagnola del gruppo, questa capsula è realizzata in puro stagno, “materiale nobile e malleabile che si adatta perfettamente al collo della bottiglia, e realizzata in un unico pezzo senza giunture.

“In un contesto di progressiva premiumizzazione del mercato, in particolare del vino, vogliamo proporre una finitura che suggerisca attenzione al dettaglio e al contempo artigianalità” ha spiegato Davide Pagano, general manager di Enoplastic, l’azienda italiana responsabile per oltre un quarto delle vendite complessive di Crealis. “Il design dalla forma ondulata e irregolare, diverso per ogni capsula, ricorda l’effetto visivo della ceralacca: un tocco ‘senza tempo’, appunto, che richiama attraverso il packaging la tradizione di un imbottigliamento di qualità, con soluzioni personalizzabili in maniera sartoriale per il cliente”. In una nota, la società spiega che “diffuse specialmente in Spagna per i vini di alta gamma, le capsule in stagno si distinguono per una malleabilità e morbidezza resistenti all’invecchiamento, e rappresentano un sigillo di garanzia anche cerimoniale nel rituale di apertura della bottiglia”.

“Come tutte le capsule in stagno della gamma ‘Tinclass’, anche queste sono interamente riciclabili e decorate con inchiostri ad acqua. Il 100% dello scarto non decorato viene riutilizzato, mentre quello decorato viene inviato a un centro di riciclo per trovare una seconda vita” precisa infine l’azienda, ricordando che le capsule in stagno firmate Crealis sono certificate “Pure Tin”, il logo internazionale che garantisce che i fornitori di stagno utilizzati aderiscono al “Codice di Condotta e standard etici” di International tin association (Ita).

Vino, Premio Biblioteca Bruno Lunelli assegnato ex aequo a due libri

Vino, Premio Biblioteca Bruno Lunelli assegnato ex aequo a due libriMilano, 16 giu. (askanews) – Sono “I quattro elementi del vino italiano: La Montagna” di Massimo Zanichelli (Bietti Editore), e “Raccontare il Trentino del vino” di Attilio Scienza, Rosa Roncador e Nereo Pederzolli, i due titoli vincitori, ex aequo, della quarta edizione del Premio Biblioteca Bruno Lunelli “Un libro di vino” dedicato ai libri editi nel 2022.

“‘La Montagna’ è un gran bel libro che prende per mano il lettore e lo accompagna prima tra i vigneti, i tanti vigneti, che pitturano l’Italia dai cinquecento metri in su, poi nelle Cantine e infine nelle degustazioni. La Montagna non è che il primo titolo di un’impresa titanica che Massimo Zanichelli s’è imposto di compiere, se il seguito si rivelerà alla stessa altezza, si avrà uno straordinario affresco dell’Italia del vino” si legge nelle motivazioni che hanno accompagnato il premio al primo volume, mentre per il secondo si legge: “Metti assieme un acclamato scienziato della vite come Attilio Scienza, un amante della bella scrittura e del buon vino qual è Nereo Pederzolli e una passionale archeologa che risponde al nome di Rosa Roncador ed ecco ‘Raccontare il Trentino del vino’, un libro che si legge come un romanzo e che è tra i migliori titoli scritti sul vino di una terra, il Trentino, ‘straordinario esempio di biodiversità’”. Il premio è l’unico in Italia riservato a titoli di contenuto sia scientifico sia letterario nel quale il protagonista sia il vino che abbiano come protagonista il vino. Della giuria, presieduta da Marcello Lunelli, fanno parte: Carla Bernini, Oscar Farinetti, Eliana Liotta, Chiara Maci, Matteo Marzotto, Alessandro Saviola, Andrea Segrè e Fabio Tamburini.

Vino, 25 e 26 giugno la Tenuta Marchesi Alfieri ospita “Sbarbatelle”

Vino, 25 e 26 giugno la Tenuta Marchesi Alfieri ospita “Sbarbatelle”Milano, 14 giu. (askanews) – Il 25 e 26 giugno la storica Tenuta Marchesi Alfieri di San Martino Alfieri (Asti) ospiterà la sesta edizione di “Sbarbatelle”, evento dedicato alle giovani produttrici italiane e ai loro vini. Nel parco e nell’orangerie della Tenuta, si ritroveranno un’ottantina di vignaiole con i loro 240 vini ai banchi di assaggio.

Non mancheranno inoltre le esperienze dedicate al food con i piatti de Il Cascinalenuovo dello chef stellato Walter Ferretto, l’american bbq in chiave piemontese di Osteria Social e i prodotti di Casa Costa, e all’arte, con la mostra personale di Lucrezia Carrega, pittrice nonché produttrice di vino. A completare l’offerta delle giornate, nella sala delle porcellane del castello, gli ospiti potranno partecipare agli assaggi di rum della Martinica raccontati dagli esperti del Gruppo Sagna e vivere le esperienze olfattive curate dalle ricercatrici del Centro ricerca viticoltura ed enologia (Crea) di Asti. La sesta edizione di “Sbarbatelle” aprirà una stagione estiva di nuove proposte per la Cantina Marchesi Alfieri “tra cui – ha spiegato la Heritage manager della Tenuta, Irene Rubino – due nuovi percorsi di degustazione dedicati ai visitatori, con l’obiettivo di rendere ancor più completo il viaggio sensoriale alla scoperta dei nostri vini”.

Consorzio Vini Abruzzo: arriva il “Trabocco Spumante d’Abruzzo Doc”

Consorzio Vini Abruzzo: arriva il “Trabocco Spumante d’Abruzzo Doc”Milano, 14 giu. (askanews) – Nasce il “Trabocco Spumante d’Abruzzo Doc”. Consapevoli dei trend di mercato che confermano il successo degli spumanti italiani, il Consorzio tutela vini d’Abruzzo ha intrapreso un percorso di valorizzazione delle bollicine prodotte da vitigni autoctoni riscoperti e imbottigliati in regione. Già nel 2010 con la nascita della Doc Abruzzo, aveva infatti previsto nel Disciplinare anche la tipologia Spumante, vinificato in bianco o rosé, realizzato con metodo Martinotti o Classico e con l’utilizzo di vitigni internazionali.

“Le nostre uve sono naturalmente predisposte alla spumantizzazione e vi è ormai l’esigenza di portare sui mercati un prodotto totalmente abruzzese, realizzato con i nostri vitigni, vinificato e imbottigliato in regione e che porta con sé un nome estremamente identificativo” ha affermato il presidente del Consorzio, Alessandro Nicodemi, spiegando “che da luglio dello scorso anno è stato infatti approvato il regolamento dell’utilizzo del marchio collettivo Trabocco che circoscrive la possibilità di utilizzarlo solo per spumanti prodotti con Metodo Italiano e soprattutto con l’utilizzo esclusivo delle nostre uve autoctone”. Nel 2020 era stato quindi registrato il marchio collettivo Trabocco per valorizzare gli spumanti prodotti con Metodo italiano in Abruzzo da uve autoctone quali Passerina, Pecorino, Trebbiano, Montonico, Cococciola e Montepulciano d’Abruzzo. Il Consorzio ha precisato che nell’attuale riorganizzazione dei Disciplinari di produzione sono state introdotte alcune varianti che hanno aggiunto anche per la Doc Abruzzo o d’Abruzzo Doc la possibilità di specificare il vitigno di provenienza (Pecorino, Passerina, Montonico e Cococciola), “elemento molto importante per il consumatore finale”. L’aggiunta del marchio collettivo in etichetta, Spumante d’Abruzzo DOC Trabocco, vuole rappresentare un ulteriore passo in avanti nel percorso di caratterizzazione delle bollicine abruzzesi, rendendo immediatamente riconoscibile il prodotto.

Ad ottenere per il momento il riconoscimento del marchio Trabocco, le Cantine Casal Thaulero, Citra, Eredi Legonziano e Vin.Co, che presto introdurranno sul mercato i loro spumanti Metodo Italiano nelle versioni in bianco e rosé, brut ed extra dry. “Diversi viticoltori hanno iniziato ad investire in questa direzione e da qualche anno propongono spumanti con un buon successo” ha ricordato Nicodemi, sottolineando che “credo che la strada sia lunga ma sicuramente, se percorsa con lungimiranza e strategia, si potranno avere degli ottimi risultati e l’Abruzzo potrà certamente candidarsi anche come produttore di vini spumanti oltre che come terra di grandi rossi”. Per il naming ed il logo è stato scelto uno dei simboli più rappresentativi e identificativi dell’Abruzzo, il Trabocco, proprio perché facilmente memorizzabile e associabile alla regione. A supporto di questo progetto per opera del Consorzio partiranno a breve una campagna di comunicazione rivolta a operatori del settore e al consumatore finale, ed una serie di appuntamenti per operatori Horeca regionali. In calendario per il 21 giugno l’evento aperto al pubblico “Perlage d’Abruzzo”, che si svolgerà in oltre 50 locali che prenderanno parte all’iniziativa.

Vino, Fausto Maculan festeggia i 50 anni di carriera da enologo

Vino, Fausto Maculan festeggia i 50 anni di carriera da enologoMilano, 14 giu. (askanews) – Fausto Maculan, artefice della svolta in chiave qualitativa dell’azienda vitivinicola di famiglia, ha festeggiato i 50 anni di carriera con un grande evento nella Cantina nel centro storico di Breganze (Vicenza).

Classe 1950, a 14 anni viene indirizzato dal padre Giovanni, fondatore della Cantina, alla scuola di Enologia di Conegliano Veneto (Treviso) in cui si diploma nel 1970. Nel 1973 prende in mano la direzione viticola, produttiva e commerciale dell’azienda iniziando la sua personale rivoluzione. “L’obiettivo primario della mia carriera è stato e continua a essere capire come mettere in bottiglia il massimo della qualità” ha spiegato Maculan, precisando che “tra gli anni ’70 e ’80 le mie idee erano piuttosto vaghe, e ho iniziato studiando i terreni, le esposizioni, i sesti d’impianto, le concimazioni, e poi ho proseguito con le varietà, i rapporti tra cloni e portainnesti, le rese per ettaro e per ceppo”. “Mi sono quindi concentrato sull’altezza del frutto, la scelta dei germogli e dei grappoli migliori, i tempi e le modalità di vendemmia, seguendo con la stessa precisione le attività di cantina” ha proseguito, aggiungendo che “per queste preziose conoscenze devo ringraziare i viaggi, i corsi, gli studi, le conferenze, le frequentazioni universitarie, gli innumerevoli assaggi e gli incontri con professionisti di altissima caratura, come l’enologo californiano Andrè Tchelistceff e Paul Pontallier, enologo di Chateau Margaux, i quali, insieme ad altri maestri del mondo del vino, mi hanno permesso di dare la giusta svolta qualitativa alla nostra azienda”.

Nel 1977 presenta la prima annata di “Fratta”, vino destinato a diventare uno degli emblemi dell’azienda, frutto della personale e territoriale interpretazione dell’uvaggio bordolese. Pochi anni dopo Fausto Maculan parte per la prima trasferta oltreoceano che inaugurerà la presenza negli Stati Uniti dei suoi vini. Nel 1990 l’imprenditore viene nominato vicepresidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Breganze, ruolo che ricopre tutt’ora, e nel 2002 dà inizio, assieme ad altri vignaioli, alla Magnifica Fraglia del Torcolato che riunisce i viticoltori breganzesi che producono questo vino dolce. Oggi l’azienda coltiva circa 48 ettari con viti e ulivi e collabora direttamente con una trentina di viticoltori. In questi 50 anni Maculan ha saputo conquistare grandi esponenti del mondo gastronomico, della critica e dell’imprenditoria, tra cui Gualtiero Marchesi, con cui strinse una lunga amicizia, e il Conte Paolo Marzotto con cui collaborò per la realizzazione della sua cantina in Sicilia. La passione per il vino, la tenacia e la voglia di sperimentare, Maculan l’ha trasmessa alle figlie Angela e Maria Vittoria, che dal 2007 condividono con lui la gestione aziendale. Rappresentano il futuro di questa celebre Cantina e ci sono loro dietro il progetto Piwi che quest’anno si è concretizzato nella nuova referenza “MaWi”, blend di Cabernet Volos e Merlot Khorus.

Vino, Simone Vergamini è il miglior sommelier Ais della Toscana 2023

Vino, Simone Vergamini è il miglior sommelier Ais della Toscana 2023Milano, 14 giu. (askanews) – La sommellerie toscana ha un nuovo campione regionale, si tratta di Simone Vergamini della delegazione di Lucca che è stato eletto “Miglior Sommelier Ais della Toscana 2023” all’evento organizzato alla Fortezza Medicea di Montepulciano dall’Ais regionale in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano.

“Ancora non mi sembra vero – ha commentato il vincitore – è tanto che aspettavo questo momento, sono anni che ci provavo e oggi questo giorno me lo voglio ricordare, perché è il frutto di tanto impegno e tanto lavoro”. Sul podio, rispettivamente al secondo e terzo posto, due sommelier della delegazione di Firenze, Luca Marchiani e Ilaria Lorini, che hanno ben figurato nella finalissima incentrata su una prova di servizio, una di decantazione ed una di comunicazione. La giuria era composta dai due responsabili della Scuola concorsi regionale Valentino Tesi e Simone Loguercio (rispettivamente Miglior Sommelier d’Italia 2019 e 2018) il campione regionale in carica Daniele Palavisini, e da quattro delegati.

“Ancora una volta – ha commentato – ha dichiarato il Presidente di Ais Toscana Cristiano Cini – abbiamo potuto constatare la preparazione dei sommelier toscani e ci inorgoglisce il fatto che ci sia un continuo ricambio generazionale che mantiene alto il livello di professionalità”. Quest’anno il format dell’evento è stato del tutto inedito: la sfida finale è stata infatti preceduta da un percorso di degustazione “food e wine” con prodotti e vini tipici del territorio, nonché da un “wine contest” Montepulciano che ha visto un’ampia partecipazione di pubblico cimentatosi in una degustazione bendata con premi finali.

Peter in Florence premiato come gin dell’anno dai bartender Usa

Peter in Florence premiato come gin dell’anno dai bartender UsaMilano, 14 giu. (askanews) – Peter in Florence, il gin prodotto sulle colline di Firenze con la radice e il fiore del giglio fiorentino, è “Spirit of the Year” e “Gin of the Year” ai Bartender Spirits Awards 2023. La giuria, composta da 39 esperti di mixology dalla East alla West Coast degli Usa, ha assegnato al distillato made in Tuscany il punteggio più alto in classifica: 99 su 100. La versione “Navy Strenght”, con gradazione alcolica più alta, ha ottenuto la medaglia d’oro, e la distilleria, ospitata dal resort Podere Castellare a Pelago, è stata premiata come “Gin Producer 2023”.

Le medaglie vengono assegnate agli alcolici che hanno ottenuto i migliori risultati in base ai parametri gusto, confezione e prezzo. I vincitori saranno adesso presentati nella “Bartenders Top 100 Spirits Guide”, distribuita a migliaia di baristi negli Stati Uniti. Il gin Peter in Florence è nato nel 2017 grazie a Patrick Hoffer, Patrizio Pandolfi e Francesco Sanapo, ed è realizzato completamente in Toscana con ingredienti per la maggior parte locali, attraverso un metodo di distillazione tradizionale a infusione di vapore, con una versione ridotta dello storico alambicco Carter-Head.