Vino, Meritocrazia Italia: da Ue misure tempestive per crisi mercato
Vino, Meritocrazia Italia: da Ue misure tempestive per crisi mercatoMilano, 14 lug. (askanews) – Il settore vitivinicolo europeo si trova in un affanno crescente. Dopo l’aumento delle materie prime e dell’energia registrato l’anno scorso, oggi l’inflazione ha determinato un aumento dei prezzi e il calo del potere d’acquisto, che sta portando ad una progressiva diminuzione dei consumi in questo settore che in Italia è stimata intorno al 7%. In più, le giacenze accumulate durante il periodo pandemico per le difficoltà di mercato, sono aumentate dopo la ricca vendemmia del 2022 che ha fatto registrare un +4% di produzione di vino in Europa.
Sul tema è intervenuta Meritocrazia Italia, spiegando che “Francia e Spagna hanno già adottato il processo di distillazione per eliminare le eccedenze, liberando spazio nelle cantine, e per tenere sotto controllo i prezzi di mercato. Ma è evidente che il problema delle eccedenze e di un sistema bloccato sia una questione che coinvolge l’intero mercato europeo”. L’associazione quindi evidenzia che, allarmata per questa situazione, la Commissione Ue ha dato il via libera negli ultimi giorni ad una serie di misure straordinarie per tamponare gli attuali squilibri di mercato e stoccaggio, “che vanno dalla maggiore flessibilità per i programmi nazionali di sostegno al vino, alla scelta per la vendemmia verde quest’estate, fino all’incremento del tasso di cofinanziamento delle misure relative alla ristrutturazione, alla raccolta verde, fino alla promozione e agli investimenti dell’Ue, che passerà dal 50% al 60%”. “Fino al 15 ottobre 2023 i Paesi membri potranno inserire nel piano di sostegno la ‘distillazione di crisi’, in forza della quale sarà possibile distillare il vino piu? colpito dalla crisi di mercato” prosegue Meritocrazia Italia, aggiungendo che “le eccedenze saranno trasformate a spese dell’Ue, ma il vino distillato potrà essere utilizzato solo per scopi industriali come biocarburante, al fine di evitare eventuali distorsioni della concorrenza. Gli Stati membri – continua – sono tenuti a destinare la misura di distillazione alle Regioni o ai tipi di vino che presentano maggiori squilibri di mercato, che vengono individuati in base a valutazioni e criteri oggettivi, quali l’aumento corposo delle giacenze o la diminuzione del prezzo di vendita”. “Il bilanciamento finanziario, concesso ai vini ammissibili alla distillazione, sarà limitato a una quota dei recenti prezzi di mercato, per evitare abusi o sovracompensazioni conseguenti all’attuazione di questa misura, che è misura eccezionale” prosegue l’associazione, precisando che “gli Stati membri, inoltre, sono tenuti ad indicare alla Commissione, entro il 31 agosto, in che modo intendono attuare la misura in questione, avendo gli stessi la possibilità di integrare il finanziamento comunitario, per un importo non superiore a quello messo a disposizione dall’Ue, con fondi nazionali”.
“Dato il contesto – chiosa l’associazione – è senza dubbio da valutare positivamente l’intervento tempestivo della Commissione Ue, ma nel contempo, resta una certa perplessità rispetto alla decisione presa dalla stessa Commissione, a inizio anno, di consentire all’Irlanda di apporre sulle bottiglie di vino etichette che segnalano il prodotto come potenzialmente pericoloso per la salute, atteso che si tratta di misura che di certo influenza negativamente il consumo del prodotto”.