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Assovini Sicilia: sosterremo associazioni contro violenza di genere

Assovini Sicilia: sosterremo associazioni contro violenza di genereMilano, 13 set. (askanews) – “In veste di presidente, imprenditrice e donna, proporrò agli associati di Assovini Sicilia una serie di iniziative che avranno l’obiettivo di dare un aiuto all’associazionismo impegnato in prima linea nella lotta contro la violenza di genere”. Lo ha annunciato Mariangela Cambria nel ricordare “il coraggio e l’impegno di Marisa Leo, Donna del vino e responsabile marketing e comunicazione della Cantina Colomba Bianca, assassinata dall’ex compagno il 6 settembre nel Trapanese.

“Affinché la battaglia contro il femminicidio sia efficace, occorrono azioni più incisive da parte delle istituzioni, della magistratura, delle forze dell’ordine e una forte campagna di sensibilizzazione culturale” ha proseguito la presidente di Assovini Sicilia, aggiungendo che “è necessaria una rete di protezione e una reazione tempestiva da parte della legge a tutela delle donne che denunciano ogni forma di violenza”. “Dobbiamo andare oltre il dolore di una perdita e affermare una capacità di reazione alla violenza sulle donne che coinvolga le famiglie e le comunità” ha affermato la vicepresidente di Assovini Sicilia, Lilly Fazio, aggiungendo che “occorre seminare una cultura nuova dei generi, sin da bambini, con un’educazione ai sentimenti e alle emozioni che valorizzino le differenze senza supremazie e ruoli di subalternità. Per le Donne del vino della Sicilia – ha chiosato Fazio – Marisa resta un riferimento di straordinario valore, proprio per la sua grande determinazione e la sua innata gentile eleganza”.

“Marisa Leo era una donna ed una mamma straordinaria, fortemente impegnata nel sociale a supporto delle donne oggetto di violenza” ha ricordato Josè Rallo, consigliere delegato di Assovini Sicilia, concludendo che “insieme all’associazione nazionale le Donne del Vino intendiamo portare avanti la battaglia di sensibilizzazione contro questo tipo di violenza”.

IG, De Castro: ministro Planas a Bruxelles per accelerare negoziato

IG, De Castro: ministro Planas a Bruxelles per accelerare negoziatoMilano, 13 set. (askanews) – “Dopo il lavoro preparatorio delle scorse settimane, la settimana prossima ci incontreremo con il presidente del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura, lo spagnolo Luis Planas, per dare un’accelerata decisiva al negoziato che porterà al nuovo Regolamento europeo sulle indicazioni geografiche, con l’obiettivo di concludere il negoziato nel mese di ottobre”. Così Paolo De Castro, relatore per il Parlamento Ue del provvedimento su Dop e Igp, annuncia la missione del ministro spagnolo Luis Planas a Bruxelles, dove apparirà anche davanti alla Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale dell’Eurocamera per presentare le priorità del semestre di presidenza spagnola del Consiglio, iniziato lo scorso luglio.

“Il nostro lavoro in difesa della qualità e dell’eccellenza europea prosegue su tutti i fronti: proprio ieri la Plenaria di Strasburgo ha deciso quasi all’unanimità di creare un sistema di indicazioni geografiche anche per le nostre eccellenze artigianali, garantendo protezione a livello europeo a tutti quei prodotti, frutto della maestria degli artigiani, le cui qualità sono essenzialmente legate alla zona di produzione” ha spiegato De Castro, aggiungendo che “i mosaici di Ravenna, le maioliche faentine, fino ai vetri di Murano, potranno infatti fregiarsi del marchio Igp europeo, tramite un sistema basato non solo sull’autodichiarazione, ma rafforzato da controlli ad hoc che gli Stati membri dovranno implementare”. “Si tratta di un passo avanti importante, che segue e trae ispirazione da quanto l’Unione è riuscita a fare in decenni di legislazione per la tutela e promozione dei prodotti agro-alimentari di qualità” ha proseguito l’europarlamentare Pd, concludendo “una storia di successo europea che vogliamo continuare a fare evolvere con un nuovo regolamento ambizioso sul fronte della semplificazione, della protezione e della sostenibilità: il lavoro delle prossime settimane insieme al Ministro Planas e alla presidenza spagnola sarà decisivo in questo senso”.

Accordo tra Glovo e Terra Gelato per consegne su Milano

Accordo tra Glovo e Terra Gelato per consegne su MilanoMilano, 13 set. (askanews) – Glovo, piattaforma di consegne a domicilio multi-categoria, ha siglato una partnership in esclusiva con Terra Gelato, brand di gelati artigianali, per consegne in esclusiva su Milano.

Nato nel 2018 da un’intuizione dell’imprenditore Gianfranco Sampò, Terra Gelato rappresenta un punto di riferimento per la città, con il suo laboratorio in via Vitruvio 38. L’impegno del maestro gelatiere Massimo Grosso, affiancato in sala e in laboratorio da Francesco Sampò e Paola Didone, e supportato dall’ingresso in società di Tullio e Gianpaolo Frigo, forti della tradizione familiare di gelatieri, guarda oggi a Milano in un’ottica di crescita, spiega una nota. Il progetto di espansione del laboratorio produttivo di Milano di Terra Gelato permetterà di aprire dei nuovi punti vendita in luoghi strategici della città. Terra Gelato ha ottenuto riconoscimenti per la qualità dei propri prodotti, tra cui i Tre Coni nella guida Gelaterie del Gambero Rosso.

Etna Days al via: tour dei vini del vulcano per stampa internazionale

Etna Days al via: tour dei vini del vulcano per stampa internazionaleMilano, 12 set. (askanews) – Al via la seconda edizione di “Etna Days – I Vini del Vulcano”, appuntamento ideato dal Consorzio tutela vini Etna Doc e dedicato alla stampa e ai professionisti internazionali per approfondire la conoscenza dei vini che nascono ai piedi del vulcano attivo più alto d’Europa. Per tre giorni, dal 13 al 15 settembre, quaranta rappresentanti di importanti testate di Usa, Regno Unito e di diversi Paesi europei prederanno parte ad un intenso programma che prevede viaggi tra i vigneti della denominazione etnea, visite in cantina, masterclass e degustazioni.

“Dopo gli eccellenti riscontri della prima edizione, quest’anno abbiamo voluto riproporre un appuntamento di importanza strategica per le nostre aziende, sempre più attente nel promuovere e far conoscere i propri vini al di fuori dei confini nazionali” ha spiegato il presidente del Consorzio, Francesco Cambria, aggiungendo che “il paesaggio vitivinicolo etneo ha caratteristiche uniche al mondo, osservarlo da vicino è il modo ideale, forse l’unico, per coglierne davvero le peculiarità. Gli ‘Etna Days’ – ha concluso – sono un format pensato, proprio in questo senso, per lasciare un ricordo indelebile tra giornalisti ed esperti provenienti dai nostri principali mercati d’esportazione”. Il calendario della seconda edizione degli “Etna Days”, dopo il benvenuto di mercoledì 13 settembre, vedrà un’intensa giornata di studio e approfondimento, con una masterclass sulle tante sfumature delle tipologie di vino prodotte sull’Etna e un walk-around tasting al quale parteciperanno 102 aziende aderenti al Consorzio e molti produttori con cui potersi confrontare. Giovedì 14 e venerdì 15 settembre i giornalisti, divisi in gruppi, visiteranno 40 aziende del territorio etneo. La giornata terminerà a Catania con una visita della città e uno speciale “wine party” finale.

Il Consorzio di tutela dei vini Etna Doc riunisce 442 produttori e, nel 2022 sono state 5,8 milioni le bottiglie commercializzate sotto la Denominazione.

Vendemmia, Consorzio vini Valpolicella: previsto un calo del 5%

Vendemmia, Consorzio vini Valpolicella: previsto un calo del 5%Milano, 12 set. (askanews) – “Le insidie climatiche e fitosanitarie registrate sul territorio della Denominazione sono alla base delle previsioni vendemmiali 2023 che, secondo le rilevazioni ufficiali, sconteranno una diminuzione del 5% rispetto al raccolto dell’anno scorso. Si tratta, in ogni caso, di una vendemmia di stabilità sul fronte del mantenimento dell’equilibrio del mercato e anche sotto il profilo qualitativo. I produttori, infatti, saranno impegnati ad effettuare la cernita delle uve migliori atte a divenire Amarone. Per il Valpolicella si prospetta un’annata all’insegna della freschezza con una gradazione alcolica più bassa rispetto a quelle precedenti. Una tendenza che sicuramente sarà ben recepita dai consumatori sempre più orientati a vini rossi freschi, fruttati e alcolicamente più leggeri”. Così il presidente del Consorzio vini Valpolicella, Christian Marchesini, ufficializza le stime della vendemmia che quest’anno partirà con circa 15 giorni di ritardo (13 settembre) rispetto a quella anticipata del 2022, riportando così il periodo di raccolta nella media degli ultimi 15 anni.

Per quanto riguarda l’andamento, l’ufficio tecnico del Consorzio evidenzia un’annata particolarmente sfidante per i produttori, caratterizzata da un clima altalenante con notevoli variazioni termiche e da emergenze fitopatologiche prontamente gestite sia in fase di difesa che preventiva per preservare la qualità delle uve e la salute del vigneto. Dopo un maggio con temperature inferiori alla media e precipitazioni abbondanti, i mesi di giugno e luglio sono stati più caldi. In particolare, luglio ha registrato un’eccezionale quantità di piogge, con precipitazioni cumulative triplicate rispetto alle medie stagionali. Nonostante la fenologia delle viti abbia sorpreso con un germogliamento leggermente anticipato nella prima settimana di aprile, la fioritura è stata in linea con la norma e ha mostrato una promettente dotazione produttiva, confermata all’invaiatura. Sul fronte fitosanitario, la Peronospora ha fatto la sua comparsa fin dalle prime settimane di maggio, richiedendo interventi costanti e mirati durante tutta la stagione. Anche l’oidio si è manifestato in modo diffuso, rappresentando una sfida di gestione aggiuntive soprattutto per i viticoltori biologici. E’ stata, infine, osservata una crescente manifestazione del complesso del mal dell’esca, in gran parte attribuibile a fattori climatici, come l’elevata piovosità estiva, seguita da periodi di siccità e danni causati da eventi atmosferici come la grandine.

Vino, Coldiretti: da vendemmia a osteria lavoro per 1,5 mln addetti

Vino, Coldiretti: da vendemmia a osteria lavoro per 1,5 mln addettiMilano, 12 set. (askanews) – La vendemmia 2023 in Italia mette in moto un esercito del vino che conta 1,5 milioni di persone impegnate direttamente nei campi, nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche nelle attività collegate, dall’enoturismo alla cosmetica fino alle bioenergie. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della divulgazione delle stime a metà vendemmia di Assoenologi, Ismea e Uiv che prevedono una raccolta di 44 mln di hl con -12 sul 2022, confermando sostanzialmente quelle diffuse il 3 agosto scorso dall’organizzazione agricola, che aveva parlato di un calo di circa il 14%.

Ricordando che il vino è il prodotto agroalimentare italiano più esportato all’estero con un valore che nel 2022 è stato pari a 7,9 miliardi sui mercati mondiali, Coldiretti sottolinea che secondo le sue elaborazioni su dati Istat, nei primi cinque mesi del 2023 l’export di vino italiano in Francia ha registrato un balzo del +18,5% in valore. “Il vino rappresenta un patrimonio del ‘Made in Italy’ anche dal punto di vista occupazionale che va difeso dai tentativi di colpevolizzarlo sulla base di un approccio ideologico che non tiene contro di una storia millenaria” ha dichiarato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ricordando che il vino “ha contribuito non solo a far grande il nostro agroalimentare ma si inserisce appieno nella dieta mediterranea che in questi anni ha visto gli italiani primeggiare per longevità a livello europeo e mondiale”.

Proietti: con 49 mln hl di giacenze, calo vendemmia non preoccupa

Proietti: con 49 mln hl di giacenze, calo vendemmia non preoccupaMilano, 12 set. (askanews) – “La contrazione produttiva di quest’anno non deve costituire un elemento di preoccupazione, visto il livello elevato di giacenze, che ha superato i 49 milioni di ettolitri, posizionandosi come il dato più alto degli ultimi sei anni”. Lo ha detto il Commissario straordinario dell’Istituto di Servizi per il mercato agricolo Alimentare (Ismea), Livio Proietti, commentando le previsioni vendemmiali dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini (Uiv) presentate questa mattina al Masaf, in cui si stima un raccolto da 44 mln di hl (-12 sul 2022).

“Il tema non è tanto la perdita della leadership italiana in termini di volumi prodotti, piuttosto il rallentamento della domanda interna ed estera, che sta deprimendo i listini soprattutto dei vini da tavola e degli Igt” ha aggiunto Proietti in merito al presumibile sorpasso della Francia sull’Italia in termini di produzione (Oltralpe stimano 45 mln di hl), sottolineando che “dobbiamo lavorare per ridurre il gap in termini di valore tra noi e la Francia e per rafforzare il posizionamento competitivo dei vini di qualità – ha chiosato Proietti – facendo sì che anche i vini comuni siano sempre più caratterizzati rispetto ai competitor”.

Previsioni vendemmia, Frescobaldi: avere scettro produttivo non serve

Previsioni vendemmia, Frescobaldi: avere scettro produttivo non serveMilano, 12 set. (askanews) – “Non ci possiamo più permettere di produrre 50 milioni di ettolitri come nelle ultime vendemmie, e non può essere una malattia fungina a riequilibrare una situazione che ha portato di recente al record di giacenze degli ultimi anni. Sorprende, a questo proposito, come molti si preoccupino ancora di rimanere detentori di uno scettro produttivo che non serve più a nessuno: oggi più che mai si impongono scelte politiche di medio e lungo periodo, a favore della qualità e di una riforma strutturale del settore”. Lo ha affermato il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, commentando le previsioni vendemmiali dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Uiv presentate questa mattina al Masaf, in cui si stima una raccolta da 44 mln di hl (-12 sul 2022), con un presumibile sorpasso da parte della Francia, la cui vendemmia dovrebbe attestarsi intorno ai 45 mln di hl.

Tra le priorità per il settore, Frescobaldi ha indicato che “occorre chiudere finalmente il decreto sulla sostenibilità e ammodernare il vigneto Italia, mediamente vecchio, difficile da meccanizzare e costoso da gestire”, evidenziando che “serve anche revisionare i criteri per l’autorizzazione ‘a pioggia’ di nuovi vigneti in base alle performance delle Denominazioni, oltre a ridurre le rese dei vini generici e rivedere il sistema delle Dop e Igp, compresa la loro gestione di mercato”. “Questi sono gli strumenti per consentire al vino italiano di fare il salto di qualità necessario ad affrontare sia la situazione congiunturale dei mercati che i cambiamenti strutturali della domanda e delle abitudini di consumo” ha proseguito il presidente, ricordando che “infine, occorrerà cambiare marcia sul piano commerciale, a partire dalla semplificazione dell’Ocm Promozione e da una promozione di bandiera capace di coinvolgere le imprese sin dalla sua pianificazione”.

Vendemmia, Assoenologi-Ismea-Uiv: stimati 44 mln di hl, -12 su 2022

Vendemmia, Assoenologi-Ismea-Uiv: stimati 44 mln di hl, -12 su 2022Milano, 12 set. (askanews) – Scende di poco sotto i 44 milioni di ettolitri la produzione vitivinicola italiana, in calo del 12% rispetto ai 50 milioni dello scorso anno. Secondo le previsioni dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini (Uiv), presentate questa mattina al Masaf, quella del 2023 potrebbe rivelarsi la vendemmia più leggera degli ultimi sei anni, ancora una volta caratterizzata dagli effetti ormai cronici dei mutamenti climatici che, con i relativi decorsi meteorologici incerti e spesso estremi (+70% le giornate di pioggia sui primi otto mesi dell’anno scorso), hanno determinato importanti differenze quantitative lungo tutta la penisola. È infatti un vigneto Italia spaccato a metà quello fotografato dall’Osservatorio, che vede il Nord confermare i livelli dello scorso anno (+0,8%), mentre al Centro le flessioni sono in media di oltre il 20%, e al Sud e nelle Isole si sfiora il 30%. Un quadro generale, cita il report dell’Osservatorio realizzato anche con il monitoraggio del Masaf e delle Regioni, in cui si è riscontrata qualche difficoltà aggiuntiva per le produzioni biologiche.

Protagonista dell’annata, la Peronospora, l’aggressiva malattia crittogamica che non ha lasciato scampo a molti vigneti soprattutto del Centro-Sud. I tecnici dell’Osservatorio ribadiscono però come questo fungo non influisca direttamente sulla qualità delle uve sane: i primi grappoli raccolti destinati alle basi spumante presentano, infatti, buoni livelli di acidità e interessanti quadri aromatici che danno positive prospettive enologiche. Per le altre tipologie saranno determinanti le condizioni meteo di settembre e ottobre quando si svolgerà il grosso della raccolta. La contrazione volumica complessiva comporterebbe la cessione del primato produttivo mondiale alla Francia, la cui produzione è stimata attorno ai 45 milioni di ettolitri a -2% sul 2022. Un “puro dato statistico”, sottolinea l’Osservatorio, che potrebbe dimostrarsi più o meno incisivo a seconda dell’andamento climatico delle prossime settimane, cruciali per portare a maturazione ottimale soprattutto le uve delle varietà più tardive. Per quanto riguarda la produzione di vino e mosto, in particolare nel Nord Ovest si assiste all’importante ripresa della Lombardia, (+15%) seguita da quella più moderata di Valle d’Aosta (+10%) e Liguria (+5%), e da una sostanziale tenuta del Piemonte (-2%). Il Nord-Est è trainato dal Veneto (+5%), nonostante tutto in lieve crescita rispetto allo scorso anno grazie anche all’entrata in produzione dei nuovi impianti. Il Trentino-Alto Adige (+1,5%) non si discosta di molto dai livelli dello scorso anno, mentre perdono punti percentuale Friuli-Venezia Giulia (-10%) ed Emilia-Romagna (-4,5%). Più omogenea la situazione al Centro-Sud, caratterizzata da flessioni che vanno dal 20 fino al 45% del Molise, con vendemmie previste molto più scariche soprattutto sulla dorsale Adriatica – Marche (-25%), Umbria (-20%), Abruzzo (-40%), Puglia (-25%), Calabria (32,5%) e Basilicata (-30%) – ma anche in Toscana (-20%), Lazio (-20%), Campania (-30%), Sicilia (-30%) e Sardegna (-20).

“È una vendemmia molto complessa quella che stiamo affrontando e la fotografia che emerge dalle previsioni vendemmiali ci indica un calo della produzione di uve piuttosto significativo, soprattutto laddove la vite è stata ripetutamente attaccata dalla Peronospora” ha commentato il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, sottolineando che “sul fronte della qualità, dalla vendemmia 2023 otterremo sicuramente vini di buona qualità, con punte di eccellenza. Molto – ha concluso – dipenderà dal lavoro, a cominciare da quello degli enologi, eseguito in vigna e in cantina: è proprio in queste annate così strane che occorre mettere in campo tutte le conoscenze tecniche e scientifiche per mitigare i danni di un clima sempre più pazzo”.

Per Consorzio Morellino tappa in UK con il “Sangiovese by the sea”

Per Consorzio Morellino tappa in UK con il “Sangiovese by the sea”Milano, 12 set. (askanews) – “La nostra presenza a Brighton è parte integrante di una strategia di internazionalizzazione con cui stiamo presidiando i principali mercati esteri per raccontare, promuovere e valorizzare le caratteristiche uniche del Morellino. Nel Regno Unito, uno dei bacini più interessanti per i nostri vini, le importazioni per il comparto agroalimentare italiano hanno ripreso a crescere a doppia cifra. Abbiamo pensato quindi di invitare una selezionata platea di operatori specializzati per allargare su nuovi e precisi target il pubblico degli amanti di questo vino. Questo appuntamento infatti è stata una vetrina che ci ha permesso di proseguire questo percorso e dare continuità al lavoro mirato di internazionalizzazione degli ultimi anni. L’obiettivo è quello di incrementare la presenza del Morellino in particolare nel mondo della ristorazione e delle enoteche di qualità e supportare così il nostro posizionamento come uno dei vini più identitari della Toscana”. Così il direttore del Consorzio Morellino di Scansano Docg, Alessio Durazzi, ha commentato “Taste of Italy”, l’evento organizzato in collaborazione con il Consorzio delle Venezie, che si è tenuto Brighton (Regno Unito) lo scorso 6 settembre.

L’appuntamento che si è svolto a “Rockwater Hove”, splendida “location” a due passi dal mare, che ha dato ai rappresentati del Consorzio l’opportunità di incontrare una platea qualificata di buyers, giornalisti e influencer e supportare così la crescita e la diffusione della storica denominazione della Maremma. Nel corso dei vari momenti del programma di “A Taste of Italy”, il Consorzio ha fatto scoprire le diverse anime del Morellino di Scansano, la sua essenza e la bellezza dei borghi che caratterizzano il territorio della denominazione. Dopo la presentazione, si è svolta una degustazione cibo/vino dove “il Sangiovese by the sea” ha svelato la sua identità e le sue tipologie attraverso tre isole tematiche dedicate “All’annata 2022”, “Alle annate fino al 20212” e “Alle Riserve”. La selezione delle etichette di Morellino di Scansano ha accompagnato le portate a base di carne e di pesce. Per queste ultime, il Consorzio ha spiegato che “il vino è stato servito ad una temperatura leggermente più bassa per esaltare la morbidezza del gusto e la freschezza del Sangiovese che si affaccia sul mare”.