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Vino, il 13-14 maggio torna trofeo velico promosso da Poggio al Tesoro

Vino, il 13-14 maggio torna trofeo velico promosso da Poggio al TesoroMilano, 18 apr. (askanews) – Sport, vino, natura e charity: il 13 e 14 maggio prossimi torna, dopo il grande successo della prima edizione, la regata di primavera “Trofeo Poggio al Tesoro”. Organizzata dallo Yacht Club Marina di Salivoli (Livorno), su delega della Federazione Italiana Vela, la competizione è promossa e sponsorizzata dall’Azienda Agricola Poggio al Tesoro di Bolgheri, che conferma così una volta di più il grande legame con il territorio e il desiderio di promuovere, assieme alla comunità, la produzione vitivinicola di questa zona di Castagneto Carducci.

Il campo di regata includerà l’area di mare di fronte a piazza Bovio – Piombino, con gli isolotti di Cerboli e Palmaiola, la costa est dell’Elba e il golfo di Baratti. Un paesaggio mozzafiato che proprio vent’anni fa conquistò il cuore di Marilisa Allegrini e di suo fratello Walter che con la Cantina dell’Alta Maremma decisero di avviare una nuova avventura. Oltre alla regata, ci sarà anche quest’anno l’asta di beneficienza dei vini di Poggio al Tesoro che, dopo il successo riscosso lo scorso anno, continuerà a collaborare con l’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla Onlus).

“Siamo orgogliosi di questa iniziativa in cui i valori dello sport incontrano quelli della solidarietà: saranno due giornate all’insegna della competizione più pura e al contempo un’occasione per rendere omaggio alla natura che ci circonda, alla bellezza di questi territori e all’importanza del saper valorizzare la vita all’aria aperta” ha dichiarato la Cavaliere del lavoro Marilisa Allegrini, alla guida di Poggio al Tesoro, parlando di “un patrimonio toscano e nazionale che tutto il mondo ci invidia e che dobbiamo continuare a raccontare e promuovere, anche attraverso le contaminazioni tra mondi apparentemente lontani come quello del vino e dello sport: buon Vento a tutti i partecipanti”.

Ass. lombardo Beduschi incontra Assolatte: difendere nostri prodotti

Ass. lombardo Beduschi incontra Assolatte: difendere nostri prodottiMilano, 18 apr. (askanews) – “Con Assolatte siamo d’accordo sulla necessità di agevolare le aziende intervenendo sullo snellimento della burocrazia e supportandole nella difesa dei nostri prodotti, sempre più apprezzati all’estero come dimostrano i dati in grande crescita dell’export, ma allo stesso tempo sottoposti ad attacchi che vorrebbero minarne la storia, l’origine e la tipicità”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, che oggi ha incontrato a Milano i vertici di Assolatte, il presidente Paolo Zanetti e il direttore Massimo Forino.

“Un appuntamento con il settore della trasformazione lattiero casearia, leader del sistema agroalimentare italiano, che in Lombardia ha il suo cuore pulsante, producendo circa il 45% del latte italiano, con un trend in continua crescita. Con 3,1 milioni di tonnellate di latte consegnato nel 2022 e un valore alla produzione di 1,8 miliardi di euro, si alimenta il patrimonio dei nostri formaggi” ha ricordato Beduschi, aggiungendo che “la nostra regione può contare ben 14 formaggi DOP e in Lombardia si producono 3 dei 5 formaggi che maggiormente contribuiscono al valore del settore in Italia: Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Gorgonzola, che diventano 5 nei primi 10 con Taleggio e Provolone Valpadana. La Lombardia – ha evidenziato – è inoltre leader nella produzione di latte, burro e di tanti formaggi freschi, tradizionali e innovativi”. “Con l’assessore Beduschi abbiamo condiviso molti temi, trovandoci in totale sintonia” ha detto il presidente Zanetti, precisando che “in Regione Lombardia operano migliaia di allevamenti e i più importanti stabilimenti di trasformazione nazionali: un sistema che crea ricchezza e che bisogna tutelare e valorizzare sempre di più”.

Vermentino Grand Prix: la top ten dei vini della Doc Maremma toscana

Vermentino Grand Prix: la top ten dei vini della Doc Maremma toscanaMilano, 18 apr. (askanews) – Si è tenuta il 17 aprile a Grosseto, nel ristorante stellato Gabbiano 3.0, la quarta edizione del Vermentino Grand Prix, organizzata dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana per promuovere, partendo dal suo territorio di origine, quello che si sta dimostrando sempre più come fenomeno in crescita nel panorama del vino toscano: il Vermentino. Il Premio coinvolge ogni anno in giuria tecnici del settore e ristoratori stellati della Maremma Toscana oltre alle enoteche più importanti della zona.

La “Top 10” 2023 dei Vermentini Maremma Toscana Doc è composta da, in ordine alfabetico per azienda: Belguardo (Belguardo ‘v’ 2021), Bruni (Perlaia 2021), Castelprile (Bianco riserva 2021), Podere Cirene (Cirene 2021), Santa Lucia (Brigante 2022), Tenuta Agostinetto (La terrazza 2021), Tenuta Dodici (Solo 2021), Terenzi (Balbinvs 2021), Terre dell’Etruria (Marmato 2022) e Val delle Rose (Cobalto 2020). “Il Vermentino Grand Prix è diventato un appuntamento importante di promozione per i produttori e per il brand Maremma” spiega il presidente del Consorzio, Francesco Mazzei, aggiungendo che “anche in questa occasione, abbiamo avuto la conferma che il Vermentino della Denominazione abbia una grande personalità, non solo nella versione fresca e di facile beva, ma anche in versioni più importanti con processi di vinificazione complessi e periodi di affinamento più lunghi. “L’obiettivo di questa iniziativa – ha concluso – è quello di alzare sempre più l’asticella ed è evidente che abbiamo intrapreso la strada giusta”.

Tra le 60 etichette proposte, dieci in più rispetto allo scorso anno, la “Top ten” conferma anche quest’anno una tendenza che si sta consolidando sempre più tra i produttori: la vinificazione in purezza del Vermentino. “Una scelta che ben rappresenta la volontà di caratterizzare la propria produzione, esaltando le particolarità che il vitigno esprime in questo specifico areale e nei diversi terroir” ha spiegato il Direttore del Consorzio, Luca Pollini, aggiungendo che “inoltre anche da questa edizione, emerge una netta predominanza dei vini più complessi e maturi rispetto a quelli dell’annata più recente, cosa che fa ben sperare per il futuro. In effetti – ha concluso – il Vermentino conferma la sua capacità di dare vini complessi, di ottima struttura e longevi come i grandi vini rossi”. “La provincia di Grosseto, con 938 ettari, rappresenta il 50% del vigneto toscano di Vermentino ed è il territorio dove il vitigno sta crescendo con le percentuali più alte” ha ricordato Pollini, evidenziando che “oggi la Maremma Toscana è l’areale di coltivazione più importante della Penisola per il Vermentino”. Il Vermentino Doc della Maremma Toscana è passato “da circa 33.700 quintali di uva rivendicati nella vendemmia 2020 a 37.150 quintali di quella 2021, fino agli oltre 43.300 quintali della vendemmia 2022: tanto che oggi rappresenta il 34% dell’intero quantitativo di uve rivendicate alla DOC Maremma Toscana nell’ultima vendemmia”.

Vino, a Montespertoli il Consorzio Chianti incontra delegazione cinese

Vino, a Montespertoli il Consorzio Chianti incontra delegazione cineseMilano, 18 apr. (askanews) – Giovedì 20 aprile al Museo della vite e del vino di Montespertoli (Firenze) si svolgerà un incontro tra il Consorzio di Tutela del Chianti e la delegazione politica di Qingtian (Zhejiang, Cina), durante il quale verrà presentata la nuova edizione del “QWine Expo”.

Il Consorzio ha aderito fin dalla prima edizione al Qingtian International Wine Expo (QWine Expo), che è oggi una delle fiere più interessanti tra quelle dedicate al vino in Cina. “Solo la provincia dello Zhejiang – ha ricordato l’Ente consortile – conta 60 milioni di abitanti e la richiesta di vino italiano è in continuo aumento, ancor di più per i vini prodotti in Toscana, la regione italiana con maggiore appeal per i consumatori cinesi anche in vista dei futuri appuntamenti nel nostro Paese”. “Un incontro per suggellare ancora una volta un legame fondamentale, quello tra la Toscana e la Cina” ha dichiarato in una nota il direttore del Consorzio, Marco Bani, spiegando che “l’Asia per noi e tutte le nostre aziende è un partner di estremo valore in questo lungo viaggio, di narrazione ed esportazione, che porteremo avanti anche in futuro con sempre più convinzione”. “Negli anni è aumentata la sensibilità verso i sapori toscani, ne vengono apprezzate le caratteristiche e le identità” ha precisato Bani, sottolineando che si tratta di “un percorso che continueremo per rafforzare il nome del Chianti non solo in Italia e in Europa, dove è già assoluto protagonista, ma in tutto il mondo”.

“Dopo la forzata assenza del Consorzio da eventi promozionali o partecipazione a fiere sul territorio cinese dovuta alla pandemia ci auguriamo che con il prossimo autunno si possa tornare a essere presenti su questo mercato, che ha delle potenzialità enormi” ha proseguito Bani, evidenziando che “peraltro, sui vini australiani, molto presenti sulle tavole cinesi vengono applicati dazi importanti, per cui dobbiamo approfittare del momento positivo”. Il programma di giovedì pomeriggio a Montespertoli inizierà con i saluti del sindaco, Alessio Mugnaini e del Segretario generale del Qingtian County Commitee of the Cpc, Lin Xia. Proseguirà poi con gli interventi del vicepresidente del Consorzio, Ritano Baragli, e del direttore, Marco Bani. Mentre la presentazione delle nuove opportunità di business sul mercato cinese sarà a cura di Valentina Tenaglia, Ceo di Wine Channel, società italiana con sede in Cina che da anni si occupa di promuovere e commercializzare i vini italiani nel Paese asiatico.

Vino, 32esima edizione Merano WineFestival si terrà dal 3 al 7 novembre

Vino, 32esima edizione Merano WineFestival si terrà dal 3 al 7 novembreMilano, 18 apr. (askanews) – La 32esima edizione del Merano WineFestival si terrà da venerdì 3 a martedì 7 novembre prossimi. Cinque giornate all’insegna della qualità, con i migliori prodotti wine & food italiani e internazionali, selezionati da “The WineHunter” Helmuth Köcher a dal suo team di degustazione: oltre 600 le aziende previste al festival, suddivise tra gastronomia, vino e champagne.

L’edizione 2023 della manifestazione nella cittadina in provincia di Bolzano, torna al suo format classico. Il venerdì è dedicato a “Naturae et Purae” con un ampio focus su vini biologici, biodinamici, organici e orange. Da sabato a lunedì al Kurhaus ci sono le eccellenze “The WineHunter”, il martedì c’è “Catwalk Champagne”, mentre alla Gourmet Arena tornano i migliori prodotti Food-Spirits-Beer assieme agli showcooking. Al Kurahus ci sono “International”, lo spazio dedicato ai prodotti internazionali, e “The Festival” che include le menzioni speciali Platinum, Iconic e Unique. Infine “Next Platinum” che racchiude le “promesse” del futuro nelle diverse categorie. Altra novita di quest’anno riguarda le nuove menzioni. “Iconic” sono i vini che rappresentano un riferimento di eccellenza per un territorio specifico a livello nazionale o internazionale, insigniti The WineHunter Award Gold, una referenza di eccellenza sui mercati nazionali e internazionali da almeno 25 anni e prodotti da aziende fondate da almeno 50 anni, che si identificano come “capisaldi” per il settore enologico. “Unique” sono prodotti unici per tipologia di vinificazione e-o affinamento, per vitigno unico, per condizioni pedoclimatiche “estreme-eroiche”, riconosciute con The WineHunter Award Gold. In questa categoria vengono inseriti anche vini in commercio dopo almeno dieci anni dall’imbottigliamento. Infine “Next platinum”, le “future promesse”, ovvero prodotti di alto spessore e qualità, che hanno ricevuto almeno un riconoscimento The WineHunter Award Gold.

Nel summit “Respiro e Grido della Terra” esperti e comunicatori discuteranno di come fronteggiare il “climate change” e le conseguenze del suo impatto su viticoltura e agricoltura. Archiviati “Wine & Siena” (27-30 gennaio) e il Farm Food Festival al Kurhaus (25 marzo), i prossimi appuntamenti saranno a Castigliole D’Asti dal 18 al 21 maggio per il “Monferrato WineFestival – Monferrato Identity”, alla Villa Reale di Monza con il “Tasting More Time” il 27 e 28 maggio, e un evento internazionale in Georgia dal 6 all’11 giugno, “per promuovere lo speciale mondo e la storia dei vini georgiani, sempre più conivolti anche all’interno del festival meranese”.

Vino, Uiv: riforma IG al voto in ComAgri il 20 aprile

Vino, Uiv: riforma IG al voto in ComAgri il 20 aprileMilano, 18 apr. (askanews) – Il Consiglio di amministrazione di Unione italiana vini (Uiv), che si è riunito oggi nella Cantina Planeta a Menfi (Agrigento), ha rinnovato il pieno sostegno al testo che riforma il sistema delle Indicazioni geografiche dell’Unione Europea.

“Riteniamo particolarmente importante sostenere il nuovo accordo tra i gruppi politici promosso dal relatore di Paolo de Castro e appoggiato anche dagli altri eurodeputati italiani, ed è nostra convinzione che il vino non possa rimanere ai margini delle nuove politiche di qualità Ue alla vigilia del voto, il 20 aprile, in Commissione Agricoltura dell’Europarlamento (ComAgri)” ha spiegato in una nota il segretario generale di Uiv, Paolo Castelletti, aggiungendo che “l’auspicio nostro, come del Comitè vin europeo, è che si giunga a un responso ampiamente condiviso in favore di un testo che abbiamo seguito sino agli emendamenti di compromesso attuati”. Secondo Uiv, la riforma costituisce infatti un’opportunità per il settore del vino anche alla luce degli ultimi emendamenti che hanno contribuito a fare chiarezza su alcuni punti, come gli impegni di sostenibilità affidati al regolamento Ocm, la presenza del vino all’interno della riforma e il ruolo dell’agenzia Euipo, le cui funzioni sono ora principalmente legate al controllo dei registri.

Il Cda Uiv si è quindi espresso su un testo dove non si ravvisano pericoli in merito a una paventata perdita di specificità del vino. Viene poi apprezzata “nell’atto base la proposta della Commissione europea di rafforzare la protezione delle Dop/Igp, mentre è evidente la volontà di snellire e semplificare le procedure di riconoscimento e modifica dei disciplinari di produzione”. Dopo il voto in ComAgri del 20 aprile, l’iter prevede, prima dell’estate, la discussione in sede plenaria del Parlamento europeo e infine, entro l’anno, gli incontri inter-istituzionali: Parlamento, Commissione e Consiglio.

Agroalimentare, Consulta: ok legge Sicilia su denominazione De.co

Agroalimentare, Consulta: ok legge Sicilia su denominazione De.coRoma, 18 apr. (askanews) – Non contrasta con la normativa dell’Unione europea sui marchi DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Tipica) e STG (Specialità Tradizionale Garantita) la legge della Regione Siciliana n. 3 del 2022, che ha previsto l’istituzione del Registro regionale dei prodotti a denominazione comunale De.Co., quale strumento per la salvaguardia, la tutela e la diffusione, in particolare, delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche territoriali. La Corte costituzionale con la sentenza n. 75 (scritta dal giudice Giovanni Amoroso) ha dichiarato non fondata l’impugnativa del Governo affermando che la denominazione comunale (De.Co.) è una “attestazione di identità territoriale” destinata a individuare l’origine e il legame storico culturale di un determinato prodotto tipico con il territorio comunale. Non si tratta di un marchio, come tale attestante la qualità, e quindi le De.Co. non interferiscono con le denominazioni registrate a livello europeo (DOP, IGP e STG), né hanno un effetto equivalente a una restrizione quantitativa nel mercato interno. La sentenza ricorda che anche altre leggi regionali hanno istituito registri di denominazioni comunali (De.Co.).

Vino, dal 24 al 16 novembre a Genova 55esima Convention nazionale Ais

Vino, dal 24 al 16 novembre a Genova 55esima Convention nazionale AisMilano, 17 apr. (askanews) – Si terrà dal 24 al 26 novembre a Genova la 55esima edizione della Convention nazionale dell’Associazione italiana sommelier (Ais), l’evento che riunisce i circa 40mila membri della storica associazione, addetti ai lavori e appassionati di vino per aggiornamenti e novità del settore.

Quest’anno il Congresso cambia format e si trasforma in una vera e propria Convention aperta, per la prima volta, al pubblico e alla città. Un contenitore ricco di appuntamenti, dibattiti e iniziative su argomenti importanti e attuali sul tema del “Paesaggio”. Saranno tre giorni densi di appuntamenti ed “experience enogastronomiche”, durante i quali si terranno l’assemblea dei soci e, l’ultimo giorno, le finali del concorso “Miglior Sommelier d’Italia” dell’Ais. “La Convention sarà un punto di partenza e non un punto di arrivo per tutti i progetti in cantiere, con focus molto importanti volti a valorizzare il territorio e l’enoturismo” ha spiegato il presidente dell’Ais Liguria, Marco Rezzano, aggiungendo che “verranno proposti itinerari che consentiranno di scoprire realtà quasi dimenticate e uniche nel loro genere, le guide condurranno gli ospiti seguendo un percorso ricco di fascino in meravigliose location, in degustazione le Gemme di Vitae, cento vini che hanno ottenuto il punteggio più elevato e che rappresentano un’accurata selezione delle eccellenze italiane contenute nella Guida Vitae 2024 e dalle etichette più rappresentative dei vini della nostra Liguria”.

Il primo Congresso nazionale Ais fu organizzato a Salice Terme nel 1967, e da allora viene organizzato ogni anno in una città diversa.

Studio australiano ci riprova: Prosecco è il nome di un vitigno

Studio australiano ci riprova: Prosecco è il nome di un vitignoMilano, 17 apr. (askanews) – I viticoltori australiani vogliono proseguire ad utilizzare il termine “Prosecco” per i loro vini, mentre i produttori italiani sottolineano che questo non è possibile perché “Prosecco” non è il nome di un’uva ma una Denominazione geografica protetta. Il braccio di ferro va avanti da tempo, e oggi l’Italia punta sull’accordo di libero scambio Ue-Australia per costringere gli australiani a toglierlo dalle loro etichette. In questo scenario, i viticoltori di quelo Continente lanciano una nuova offensiva per cercare di dimostrare che “Prosecco” è il nome di un vitigno: una nuova occasione di scontro in una guerra che vale miliardi.

“Winetitles Media”, storico e principale editore dell’industria del vino australiano e neozelandese, dà infatti la notizia sul suo sito di una nuova ricerca condotta dal docente di Diritto, Mark Davison, e dal team della Facoltà di Giurisprudenza della Monash University di Melbourne e della Macquarie Law School della Macquarie University di Sydney dall’inequivocabile titolo “The European Union’s attempts to limit the use of the term ‘Prosecco’” (“I tentativi dell’Unione Europea di limitare l’uso del termine ‘Prosecco’”, ndr). Nell’articolo si spiega che “il report, frutto di cinque anni di ricerche e supportato da ampie prove che risalgono al 1.700, dimostra che il Prosecco è un vitigno e che è stato ampiamente accettato a livello internazionale come tale, come dimostrano le prove portate dall’industria vinicola italiana e dell’Unione Europea”. “Il rapporto sottolinea inoltre la mancanza di evidenze che giustifichino il governo italiano e l’Unione Europea che nel 2009 hanno cambiato il nome del vitigno Prosecco in ‘Glera’ nell’Unione Europea”.

Storicamente il Prosecco è un vitigno coltivato nelle province friulane di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine, e in quelle venete di Belluno, Padova, Treviso, Venezia e Vicenza, ma intorno alla fine degli anni Novanta, le sue barbatelle sono state vendute alle Cantine australiane che hanno iniziato a produrlo dal 2001. Nel 2009 il governo italiano ha appunto stabilito con un decreto che il vitigno Prosecco fosse denominato Glera all’interno dell’Ue, registrando il Prosecco come IG in Europa. Se diventasse Indicazione geografica anche in Australia, i vignaioli locali non potrebbero più utilizzarlo per commercializzare i propri spumanti realizzati con quelle uve. “Proteggere il termine come indicazione geografica è un cinico tentativo di evitare la concorrenza dei produttori di vino australiani” ha dichiarato il professor Davison a “Winetitles Media”, ricevendo il plauso del Ceo di Australian Grape & Wine, Lee McLean, che ha ricordato che “il governo australiano ha sollevato una serie di eccezioni (“public objections”, ndr) sulle Indicazioni geografiche (IG) dell’UE, tra cui il Prosecco”. “I rischi di vietare al nostro settore la possibilità di utilizzare nomi di varietà d’uva ben consolidati sono significativi” ha spiegato McLean, dato che, come sottolinea la testata, il Prosecco australiano ha raggiunto un valore di oltre 200 milioni di dollari, è una varietà coltivata in venti regioni in tutta l’Australia e al momento sta ottenendo il secondo prezzo medio più alto di qualsiasi altra varietà di uva bianca”.

Nel 2022 il nostro Prosecco Doc ha venduto oltre 638,5 milioni di bottiglie (l’80% delle quali destinate all’estero) per un valore complessivo di circa 3,2 miliardi di dollari.

Al via a Cecina il primo corso sul vino in un Istituto turistico toscano

Al via a Cecina il primo corso sul vino in un Istituto turistico toscanoMilano, 17 apr. (askanews) – Martedì 18 aprile sarà tenuto a battesimo dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione Toscana, Stefania Saccardi il primo corso sul vino in un Istituto turistico toscano, il Carlo Cattaneo di Cecina (Livorno). I corsi realizzati fanno parte del progetto D-vino organizzati dall’Associazione Donne del vino e realizzati in due scuole (un alberghiero e un turistico) per ogni regione. In Toscana il progetto è curato da Paola Rastelli vicedelegata esecutiva della delegazione.

Le docenti saranno professioniste che operano nei vari settori del mondo del vino: produttrici, enologhe, professoresse universitarie e esperte di fama nazionale per insegnare enoturismo, enologia e viticultura, denominazioni e normative, principi di degustazione e servizio del vino con specifico riferimento alla Toscana. La prima lezione avrà per tema “Enoturismo: costruire l’esperienza, i Distretti enoturistici e le cantine turistiche” e sarà tenuta da Donatella Cinelli Colombini, delegata toscana dell’Associazione Donne del Vino, esperta di enoturismo e autrice di vari libri sul tema, fondatrice del Movimento Turismo del Vino e di Cantine Aperte e si terrà dalle 10 alle ore 12 nell’Auditorium di via Verdi messo a disposizione dal Comune di Cecina.