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Lollobrigida: sinergia con università su sicurezza alimentare

Lollobrigida: sinergia con università su sicurezza alimentareMilano, 27 mag. (askanews) – “Uno degli elementi cardine della sicurezza alimentare è la qualità, propria della nostra Nazione e fondamentale per riuscire a garantire da una parte la sicurezza di approvvigionamento alimentare e dall’altra la qualità di cibo che genera benessere alle popolazioni del pianeta”, così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, intervenendo in videocollegamento al convegno “Verso il vertice Onu sui sistemi alimentari: l’Italia presenta Agritech” all’Università Federico II di Napoli.

“E’ dovere del nostro Governo provare ad utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili nel campo della ricerca, per cercare di compensare i ritardi strutturali che abbiamo come Italia, sia dal punto strutturale che logistico. Dobbiamo avere un rapporto maggiormente sinergico con l’università, la scuola, i ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture, della Sanità. Ogni questione deve essere inquadra in termini poliedrici cercando di valutare interventi che abbiano una visione di carattere strategico”, ha sottolineato il ministro. “Il ruolo del Centro Nazionale Agritech per lo sviluppo sostenibile e l’innovazione può in questo contesto essere fondamentale per gettare le basi per un coordinamento strategico che metta in sinergia i centri di ricerca, il mondo universitario e lo si faccia alla base a un impegno che poi deve essere calato nella realtà e quindi nel rapporto con le imprese”, ha concluso il ministro Lollobrigida.

Vino, Terzer: entusiasmante quarta edizione di “Spazium Pinot Blanc”

Vino, Terzer: entusiasmante quarta edizione di “Spazium Pinot Blanc”Milano, 26 mag. (askanews) – “Siamo entusiasti del riscontro avuto da questa quarta edizione: dal simposio scientifico, dalle masterclass realizzate e dallo scambio tra produttori, esperti internazionali e amanti del vino è infatti emerso con convinzione quanto il Pinot Bianco sia un vitigno capace di esprimere delicatezza ed equilibrio da cui nascono vini longevi, in grado di evolvere nel tempo in modo spesso sorprendente e dalle grandi potenzialità” Così l’enologo della Cantina San Michele Appiano, Hans Terzer, ha commentato “Spazium Pinot Blanc”, l’unica manifestazione in Europa interamente dedicata al Pinot Bianco che si è da poco conclusa ad Appiano (Bolzano) e che lui ha contribuito a promuovere.

L’evento ha rappresentato un palcoscenico per un vitigno non sempre valorizzato come merita. Dai contributi offerti durante il Convegno è apparso infatti evidente che in particolare in alcune zone del Nord dell’Italia così come in alcune parti d’Europa, il Pinot Bianco riesce a coniugare oggi aspetti varietali e territoriali in modo unico, restando fedele alle proprie origini e riuscendo ad affrontare meglio di altre varietà i cambiamenti climatici che stanno influenzando sempre di più molti aspetti della viticultura. Per Terzer ci sono poi interessanti sviluppi anche sul versante del rapporto con il cibo. “Possiamo senza dubbio affermare che grazie al suo stile elegantemente riservato, non ci sono limiti all’uso del Pinot Bianco nell’abbinamento gastronomico” ha spiegato, sottolineando che le sue potenzialità “sono ancora troppo poco conosciute e meritano di essere valorizzate sempre di più nella convinzione che questo vitigno possa essere il perfetto alleato di molti piatti”.

Vino, 27 e 28 maggio alla Villa Reale di Monza “Royal Tasting 2023″

Vino, 27 e 28 maggio alla Villa Reale di Monza “Royal Tasting 2023″Milano, 26 mag. (askanews) – “The WineHunter Award” approda alla Villa Reale di Monza sabato 27 e domenica 28 maggio per presentare in anteprima 50 eccellenze “wine & food” di altrettante aziende, selezionate dal patron del Merano WineFestival, Helmuth Köcher, e dalle sue commissioni d’assaggio.

Il format prevede un’area collettiva gestita da quattro sommelier grazie alla collaborazione con Aspi: le degustazioni, aperte ai visitatori della Villa, alla stampa e agli operatori del settore, si terranno nella Sala da ballo al primo piano nobile. “L’obiettivo di questo evento – ha spiegato Köcher – è quello di trasferire il potenziale del Merano WineFestival e creare un ponte tra Monza e Merano, mettendo in scena un’esplosione di emozioni tra arte, storia, cultura ed enogastronomia”.

Doppio Malto e Fabbri insieme nel cocktail “vintage” di Bruno Vanzan

Doppio Malto e Fabbri insieme nel cocktail “vintage” di Bruno VanzanMilano, 26 mag. (askanews) – L’onda alta della mixology prova a “travolgere” anche la birra. In passato, in verità, i tentativi fatti non hanno avuto grande successo, anche per un certo “snobismo” dei consumatori di birra nei confronti di un consumo che non fosse in purezza. Ma a provare a mescere con successo il variegato mondo della birra con quello dei cocktail ora è un barman pluripremiato come Bruno Vanzan che per Doppio Malto ha messo a punto “Riviera”, un cocktail in cui la birra Bella rossa di Doppio Malto incontra lo sciroppo Fabbri alla fragola.

Quello messo a punto da Vanzan è un brew cocktail, disponibile nei locali Doppio Malto, che come ha spiegato lo stesso barman “nasce da una birra ambrata doppio malto con una gradazione alcolica di 6,5 volumi che ha profumi e sfumature amare e si presta a essere miscelata. Con il cocktail non vogliamo più che la birra ci racconti la sua frizzantezza ma il suo ceppo maltato, che poi è la stessa materia prima del whisky con una volumetria alcolica più bassa”. Questo è abbinato a uno sciroppo alla fragola di Fabbri 1905, un gusto che omaggia i cocktail anni 90, come del resto è un richiamo vintage anche il nome, Riviera. A completare il bicchiere la soda “che consente di recuperare frizzantezza – ha sottolineato Vanzan – necessaria a donare brio e a farci sentire bene” e un’amarena sciroppata. Per Doppio Malto, format della ristorazione in espansione con aperture programmate in Italia e in Francia, significa ampliare le occasioni di consumo delle sue birre, oggi tutte prodotte nel birrificio di Iglesias, in Sardegna, che ha una capacità produttiva di cinque milioni di litri.

Ma dietro questo cocktail c’è anche il sodalizio con Fabbri 1905. “Fabbri ha sempre avuto l’intuizione della birra nella mixology – ha detto Maida Merolla, marketing manager business unit beverage Fabbri 1905 – il lancio della linea di cocktail Sbritz ne è una prova. Del resto la birra va incontro alle abitudini dei consumatori low alcool e alla tendenza a pasteggiare coi cocktail. Non è più un aperitivo ma un accompagnamento per i pasti”. Il nuovo nato in casa Doppio Malto è pensato per un target variegato. Del resto “nella ricetta finale ci sono 2-3 volumi di alcol, quindi avvicina tutti: chi non beve, ha dei gusti più ricercati come chi beve whisky perchè si sente il malto” ha spiegato il barman. Un modo diverso dunque di consumare la birra che passa anche dal bicchiere.

Consorzio Lugana Doc: il 29 maggio a Verona convegno sull’enoturismo

Consorzio Lugana Doc: il 29 maggio a Verona convegno sull’enoturismoMilano, 26 mag. (askanews) – “Enoturismo tra identità locali, digitalizzazione e sostenibilità”: è il titolo del convegno che si terrà nel pomeriggio di lunedì 29 maggio nell’auditorium di Verona Fiere. L’incontro è organizzato dal Consorzio Tutela Lugana Doc per promuovere la riflessione e il dibattito sul grande potenziale del turismo del vino, e vedrà la partecipazione di Bruno Bertero (direttore generale Ente turismo Langhe Monferrato Roero), Elvira Bortolomiol (presidente del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg), Marta Cotarella (cofounder Intrecci Alta Formazione), Roberta Garibaldi (Associazione italiana turismo enogastronomico), Diana Isaac (founder Winerist) e Fabio Piccoli (direttore Wine Meridian).

All’incontro, il presidente del Consorzio del Lugana Doc, Fabio Zenato presenterà l’importante progetto di valorizzazione della Denominazione come “wine destination” sul quale l’ente consortile ha deciso di investire e farsi promotore nel corso di quest’anno. Un piano che ha coinvolto e coinvolgerà nel corso del 2023 aziende, istituzioni e pubblico con numerose attività. La Doc Lugana si estende tra le colline delle sponde meridionali del Lago di Garda nei quattro Comuni lombardi di Sirmione, Pozzolengo, Desenzano, Lonato e quello veneto di Peschiera del Garda. Il Consorzio per la sua tutela nasce nel 1990 e riunisce oggi il 90% dei produttori di Lugana.

Vino, Marzia Varvaglione è la nuova presidente di Agivi

Vino, Marzia Varvaglione è la nuova presidente di AgiviMilano, 26 mag. (askanews) – Marzia Varvaglione è la nuova presidente dell’Associazione giovani imprenditori vinicoli italiani (Agivi) di Unione italiana vini (Uiv), al posto di Violante Gardini Cinelli Colombini. Classe 1989 e già vicepresidente nel mandato in scadenza di Violante Gardini Cinelli Colombini, la business developer e direttore marketing and sales dell’omonima azienda di famiglia, è stata designata all’unanimità dal neo-eletto Consiglio direttivo. La presidente ha poi nominato Tommaso Canella (Casa Vinicola Canella Spa) e Vittoria Rocca (Angelo Rocca & figli) vicepresidenti.

“Sono pronta a mettermi a lavorare con la squadra di Agivi con cui opereremo in continuità con le precedenti presidenze. Voglio ribadire l’impegno prioritario ddell’Associazione per la sostenibilità nel senso più ampio e duraturo che, nella sua declinazione francese di durabilité, ci invita a impegnarci per tracciare una strada che abbia valore anche nel futuro” ha detto la Varvaglione, aggiungendo “puntiamo su innovazione tecnologica, digitalizzazione e formazione, in una parola, cultura, la vera discriminante per fare la differenza anche e soprattutto nel mondo del vino”. Ex giocatrice di basket ad alti livelli, Varvaglione ha poi sottolineato che il “mantra di questa presidenza” è mutuata dalle frase del celebre cestita Michael Jordan: “Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati”. “So che il campionato che vogliamo vincere – ha chiosato – è quello del nostro futuro come imprenditori e come esseri umani”. “Ho sempre creduto in questo progetto, fin da quando entrai a farne parte nel 2008” ha detto la presidente uscente, Violante Gardini Cinelli Colombini, ricordando che “dall’elezione dello scorso Consiglio, nel novembre 2019, si sono associati 57 nuovi giovani che lavorano nel mondo del vino, una ‘famiglia’ in continua crescita che conta oggi 105 soci, con tre candidature che saranno votate al prossimo cda”.

A sedere nel Consiglio Nazionale di Uiv per la compagine saranno ora la presidente Marzia Varvaglione e il vicepresidente designato, Vittoria Rocca. Il Consiglio direttivo eletto oggi dall’Assemblea generale dei soci è invece composto da: Giulia Benazzoli (Benazzoli Fulvio Società Agricola), Tommaso Canella (Casa Vinicola Canella Spa), Martina Centa (Soc. Agr. Roeno), Violante Gardini Cinelli Colombini (Az. Agr. Donatella Cinelli Colombini), Giulia Goretti (Agr. Goretti Produzione Vini Srl), Nicola Guidi (Cantine Guidi 1929), Matteo Magnabosco (Azienda Agricola Ca del Lupo), Vittoria Rocca (Angelo Rocca & figli), Annamaria Sorricchio di Valforte (Barone di Valforte), Emanuela Tamburini (Azienda Agr. Tamburini) e Marzia Varvaglione (Varvaglione – Vigne e Vini srl).

Vino, lo champagne di Maison Burtin approda sul mercato italiano

Vino, lo champagne di Maison Burtin approda sul mercato italianoMilano, 26 mag. (askanews) – Grazie alla distribuzione de Le Tenute del Leone Alato, Maison Burtin debutta sul mercato italiano con i quattro champagne “Hommage à Gaston Burtin”, dedicati al fondatore, per otto anni presidente del “Syndicat des négociants en vins de Champagne”.

Gaston Burtin si stabilì in Champagne nel 1923 e nel 1933, a 33 anni, diede vita alla Cantina. Nel 1958 acquistò lo Château des Archers a Épernay, dove scavò una rete di cantine su nove piani a 35 metri di profondità e investì in attrezzature automatizzate che gli permisero di produrre sino a 100mila bottiglie al giorno. Una “potenza” che gli permise di entrare nell’allora emergente grande distribuzione e di diventare la seconda casa di champagne più importante dell’epoca. Nel marzo 2006 la Cantina fu rilevata da Lanson-BCC, oggi tra i leader nel mondo dello champagne. La Maison propone oggi un Brut “base” (39% Pinot Meunier, 24% Pinot Noir e 37% Chardonnay), un Blanc de Blancs 2017, un Brut 2014 da vigneti Grand Cru e Premier Cru, e un Brut Rosé realizzato prevalentemente da uve Meunier. Invecchiati con il metodo Solera, senza la fermentazione malolattica, gli champagne di Maison Burtin hanno una spiccata personalità e uno stile preciso caratterizzato da mineralità e sapidità, ma soprattutto da una bella acidità e freschezza.

L’etichetta posteriore indica con chiarezza l’annata di produzione, la percentuale di vini riserva, il dosaggio e il numero di crus che lo compongono: “Abbiamo deciso di essere completamenti trasparenti nei confronti del consumatore finale – ha detto il Ceo dell’azienda, Frédéric Olivar – perché riteniamo che la sua consapevolezza abbia un’importanza primaria”.

Spirits, “Elephant Gin” ottiene la certificazione B Corp

Spirits, “Elephant Gin” ottiene la certificazione B CorpMilano, 26 mag. (askanews) – Elephant Gin ha conseguito la certificazione B Corp, dopo aver ottenuto 90 punti da parte dall’organizzazione no profit che attribuisce la certificazione alle imprese sugli standard B Impact, che riguardano governance, risorse umane, comunità, ambiente e clienti. Nel quadro della certificazione, Elephant Gin ha sottoscritto un accordo legalmente vincolante con il quale si impegna ad anteporre le persone e il pianeta al profitto.

Creato nel 2013 dai coniugi tedeschi Tessa e Robin Gerlach, Elephant Gin è prodotto artigianalmente nella distilleria di Wittenburg (Germania) utilizzando 14 botaniche (molte africane) e gli alambicchi di rame Arnold Holstein. Al pluripremiato Elephant London Dry Gin, si sono aggiunte negli anni altre referenze, sempre commercializzate con bottiglie sigillate con sughero naturale e legate con lo spago. L’azienda spiega di devolvere il 15% dei suoi profitti alle fondazioni per la salvaguardia dell’elefante africano, e di essere impegnata nella riduzione degli sprechi, nella ricerca dei metodi innovativi dello smaltimento dei rifiuti e nell’offerta di opportunità di lavoro in Sudafrica. A dicembre 2022, Compagnia dei Caraibi ha concluso un accordo per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Elephant Gin, ampliando così il portafoglio di marchi propri ed entrando nel mondo della produzione diretta di gin super premium.

Vino, 28 aziende lombarde partecipano a Cantine Aperte il 27-28 maggio

Vino, 28 aziende lombarde partecipano a Cantine Aperte il 27-28 maggioMilano, 26 mag. (askanews) – Sono 28 le aziende vitivinicole lombarde che sabato 27 e domenica 28 maggio accoglieranno gli enoturisti in occasione dell’edizione 2023 di Cantine Aperte, manifestazione promossa dal Movimento Turismo del Vino (Mtv) della Lombardia.

Si tratta di produttori delle più vocate zone della regione: Franciacorta, Colli Morenici Mantovani, Lambrusco Mantovano, Lugana, Oltrepò Pavese, Ronchi Varesini, San Colombano al Lambro, Valcalepio, Valtellina e Valtènesi. Per favorire la visita di un numero maggiore di aziende, da quest’anno è stata introdotta una nuova formula: nella prima cantina in cui si recheranno (qualunque essa sia), i visitatori potranno infatti acquistare biglietti da cinque o nove degustazioni l’uno, al prezzo rispettivamente di 20 e 30 euro e con questi biglietti potranno poi recarsi in altre cantine, fino a esaurimento dei buoni. Una parte dei proventi delle due Giornate di Cantine Aperte in Lombardia sarà devoluta al sostegno delle aziende colpite dall’alluvione dei giorni scorsi, tramite l’Associazione Movimento Turismo del Vino Emilia-Romagna presieduta da Antonella Breschi Perdisa.

“I trent’anni di attività della nostra associazione hanno cambiato il mondo del vino italiano e io mi onoro di essere stato uno dei dieci firmatari del primo atto notarile sottoscritto a Vinitaly nel 1993” ricorda il presidente di Mtv Lombardia, Carlo Pietrasanta, aggiungendo “anche quest’anno siamo molto felici di registrare l’adesione alla nostra manifestazione di nuove aziende guidate da giovani vitivinicoltori, così come saremo entusiasti di accogliere nelle nostre Cantine nuovi giovani appassionati, interessati all’affascinante mondo del vino”. “Il turismo del vino raccoglie infatti in sé valori importanti e di grande attualità – ha concluso Pietrasanta – a partire dall’alleanza tra uomo e natura e dall’armonia tra tradizione e innovazione, per giungere al piacere della condivisione e della convivialità e alla valorizzazione della storia e delle culture locali”.

Fivi: oltre mille iscritti a Mercato vignaioli indipendenti a Bologna

Fivi: oltre mille iscritti a Mercato vignaioli indipendenti a BolognaMilano, 25 mag. (askanews) – Sono già oltre mille i produttori che hanno dato la loro adesione alla 12esima edizione del Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti, l’evento della Fivi che si terrà dal 25 al 27 novembre 2023 a BolognaFiere.

Manifestazione fortemente identitaria, vivace e allegra il Mercato è da un lato il luogo di incontro dei vignaioli e delle vignaiole di tutta Italia e un importante momento associativo per la loro Federazione, e dall’altro un’importantissima occasione per far conoscere e vendere i propri vini, incontrando vecchi amici e nuovi clienti. “L’evento di Bologna si preannuncia come il principale appuntamento dei produttori di vino italiano, nell’accezione che è giusto dare a questo termine” afferma il presidente della Fivi, Lorenzo Cesconi, sottolineando che “per noi non è un mero dato geografico ma un aggettivo che può essere associato solo a un vino che rappresenta l’identità e la vocazione di un territorio, prodotto nel rispetto del paesaggio e dell’ambiente, intrinsecamente connesso in un complesso sistema di relazioni culturali, economiche e sociali. Il Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti – conclude – è in questo senso l’evento più rilevante del vino italiano”.

BolognaFiere ha messo a disposizione 30mila metri quadrati, distribuiti su quattro padiglioni: saranno il 29 e il 30, oltre al Mall, ad accogliere i vignaioli, mentre 28 e 36 saranno dedicati al food e ai servizi correlati al Mercato. Nei prossimi mesi saranno comunicati la lista completa dei Vignaioli presenti e il programma dettagliato dell’evento che, pur con molte novità, manterrà un format del tutto simile a quello consolidato in questi anni: una mostra-mercato di tre giorni (sabato, domenica e lunedì) con vignaioli e vignaiole da tutto lo Stivale disposti in ordine casuale, e con un padiglione dedicato agli artigiani del cibo. Quattro le masterclass che arricchiranno il programma, per focalizzare l’attenzione su alcuni territori ed eccellenze del mondo dei vignaioli indipendenti italiani. Il manifesto dell’edizione di quest’anno è stato realizzato ancora una volta da Guido Scarabottolo, un omaggio all’infinita varietà dei Vignaioli attraverso la citazione delle bottiglie di Giorgio Morandi, il noto pittore bolognese del Novecento.