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Paolo Kessisoglu e Le Manzane: uno spumante per combattere il disagio giovanile

Paolo Kessisoglu e Le Manzane: uno spumante per combattere il disagio giovanileMilano, 12 dic. (askanews) – “La Vendemmia Solidale è stata una straordinaria esperienza di condivisione, che ha visto oltre 500 persone impegnate per una causa comune. Grazie a iniziative come questa, ‘C’è Da Fare’ ETS può continuare a crescere e pianificare nuovi interventi sul territorio italiano. Il 35% del ricavato delle vendite delle bottiglie, devoluto alla nostra associazione, rappresenta un sostegno prezioso che ci consente di valutare l’avvio di nuovi progetti, con uno sguardo rivolto anche al Veneto, per ampliare la nostra capacità di supporto alle comunità in difficoltà”. Così il presidente di ‘C’è Da Fare’ ETS, Paolo Kessisoglu, stappando, ieri sera all’Enoluogo di viale Andrea Doria a Milano, la prima bottiglia della “Vendemmia Solidale” 2024, lo spumante frutto della giornata di raccolta organizzata dalla tenuta Le Manzane (Treviso) lo scorso 8 settembre a favore dell’Associazione non profit che combatte il disagio giovanile.


Oltre al popolare attore e comico genovese, alla raccolta erano presenti un nutrito gruppo di volontari dell’associazione oltre a giornalisti, clienti, distributori e amici della famiglia Balbinot, proprietaria de Le Manzane. La referenza stappata è un “Conegliano Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore Extra Dry” frutto della 13esima edizione della “Vendemmia Solidale – Festa e Beneficenza nella Terra del Prosecco Superiore”. La bottiglia è arricchita da una speciale etichetta in codice Braille, un’idea nata nel 2013 dopo una cena al buio organizzata e servita dai non vedenti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Treviso, che il 15 settembre 2013 sono venuti a vendemmiare nei vigneti della nostra Cantina. L’azienda vitivinicola di San Pietro di Feletto (Treviso) si è occupata della vendita del vino e una parte del ricavato è stata devoluta proprio all’Uici come faremo con queste bottiglie per ‘C’è Da Fare’”.

Vino, Masciarelli Tenute Agricole ridisegna la sua Linea Classica

Vino, Masciarelli Tenute Agricole ridisegna la sua Linea ClassicaMilano, 12 dic. (askanews) – La storica cantina abruzzese Masciarelli Tenute Agricole annuncia il restyling della sua Linea Classica. Due referenze, il Rosato IGT e il Trebbiano d’Abruzzo DOC, si presentano con una nuova veste grafica, “ispirata alla natura incontaminata della regione d’origine”. La bottiglia abbandona la classica etichetta e “diventa così strumento di design” attraverso la stampa serigrafica che rappresenta stilisticamente il patrimonio floristico e faunistico locale.


“Con questo restyling abbiamo voluto dare nuova vita alla nostra linea classica per omaggiare l’Abruzzo e la sua straordinaria ricchezza naturale, avvicinando ancora di più il consumatore al nostro mondo”, racconta Marina Cvetic, Amministratore Unico di Masciarelli Tenute Agricole, aggiungendo che “la qualità dei vini Masciarelli è indissolubilmente legata al territorio ed è quindi nostro dovere prendercene cura e proteggerlo”. “Sulle bottiglie sono incisi i fiori e la fauna che compongono l’Abruzzo, regione che ospita ben il 75% delle specie animali presenti in Europa, incluse quelle rare come l’aquila reale, il lupo abruzzese, il camoscio d’Abruzzo e l’orso marsicano. Inoltre, il 70% della sua flora è endemica e rappresenta quasi un quarto della flora italiana” ha proseguito, concludendo che “ogni dettaglio di queste serigrafie è pensato dunque per raccontare una storia, la nostra storia, creando un ponte simbolico tra l’azienda e il paesaggio che da sempre l’ha ispirata”.


La grafica del Rosato IGT raffigura un tributo alla flora abruzzese e all’ampia diversità vegetale del territorio, attraverso un disegno naturale che incorpora erbe, fiori e radici. Le rose presenti nei vigneti Masciarelli, le genziane, le primule, le violette e i bucaneve prendono vita attraverso un design elegante. La creatività del Trebbiano d’Abruzzo Doc omaggia invece la fauna selvatica. L’immagine presenta infatti una selezione di animali iconici delle montagne e delle colline locali: lupi, aquile, orsi e cervi, affiancati da esemplari meno noti come i cavalli selvaggi di Campo Imperatore e rapaci notturni come gufi e civette. Foto di Antinori

Vino, la Tintilia domina il concorso molisano Premio Ercole

Vino, la Tintilia domina il concorso molisano Premio ErcoleMilano, 15 dic. (askanews) – Il “Tintilia Doc Rosso Sator 2019” dell’Azienda Agricola Cianfagna, si è aggiudicato con 90,5 punti la terza edizione del Concorso enologico Premio Ercole, a cui hanno partecipato 14 Cantine molisane che hanno presentato un totale di 35 vini, 14 dei quali Tintilia Doc Rosso. Secondo classificato il “Tintilia Doc Rosso 2021” di San Zenone (88,5 punti), e terzo, a brevissima distanza, il “Tintilia Doc Rosso Lagena 2021” della Cantina Angelo D’Uva (88 punti). Tutte e tre le etichette hanno ottenuto anche il “Bollino Rosso”, riconoscimento aggiuntivo attribuito ai vini che abbiano ricevuto un punteggio superiore agli 88 punti.


Il Concorso, organizzato dalla Pro Loco Maccla, dal Comune di Macchia d’Isernia e dalla Camera di Commercio del Molise, punta a continuare a crescere nel numero di adesioni “fino a raggiungere la totale rappresentanza di aziende vinicole della regione, per intavolare un confronto aperto sullo stato dell’arte dei vini molisani, coinvolgendo enologi ed esperti del settore che ogni anno compongono la commissione”. Quest’anno la presidenza è stata affidata a Flavia Rendina, caporedattrice della rivista L’Assaggiatore Onav e collaboratrice di diverse testate specializzate. “Il Molise è una regione piccola ma a livello enologico ha una grande risorsa: il vitigno Tintilia, un’uva veramente interessante e poliedrica: si presta bene a essere vinificata in rosato, dando vini non banali e dal bel carattere speziato, che è una prerogativa naturale del vitigno” ha spiegato Rendina, rimarcando quanto sia “interessante la declinazione in vini da invecchiamento, mai opulenti e con un tannino sempre bilanciato, come anche quella in rossi di pronta beva, tanto richiesti dal mercato attuale. Insomma, è un’uva rara che può riservare veramente piacevoli sorprese”. “Tutta la commissione è rimasta colpita dall’uniformità degli assaggi in termini di qualità tecnica e pulizia – ha proseguito la giornalista – il Molise merita quindi un plauso per l’integrità, la coerenza e la voglia di crescere a livello enologico che sta esprimendo in questi ultimi anni. Sono certa che, proseguendo lungo tale percorso, la regione potrà andare lontano, delegando alla Tintilia il ruolo di portavoce della propria enologia”.


Una menzione particolare, infine, è stata riservata a un vino fuori concorso, il “Pentro Doc Rosso 2013” della Cantina Campi Valerio, unica referenza della Doc della provincia d’Isernia, datata 1983 e particolarmente legata al Comune di Macchia d’Isernia e alla Mostra Mercato del Vino Pentro. Inizialmente composta da Montepulciano (75-80%) e Sangiovese (20-25%), con il nuovo Disciplinare, aggiornato nel 2014, per la tipologia Rosso è stata inserita la Tintilia al posto del Sangiovese, mentre per il Bianco, la Falanghina ha preso il posto del Bombino bianco.

Vino, Letrari investe in nuovi mezzi per ridurre emissioni e consumi

Vino, Letrari investe in nuovi mezzi per ridurre emissioni e consumiMilano, 15 dic. (askanews) – La casa spumantistica trentina Letrari rafforza il proprio impegno nella riduzione dell’impatto ambientale investendo in due nuovi trattori di ultima generazione Antonio Carraro. Si tratta di due mezzi dotati di trasmissione meccanico-idrostatica gestita da software, che consentono di ridurre ulteriormente le emissioni e ottimizzare i consumi, nell’ottica di un maggior risparmio energetico.


L’investimento, per un valore complessivo di 200mila euro, è stato poi completato con l’acquisto di nuove attrezzature Braun che permettono di eseguire le operazioni di manutenzione dei vigneti in modo efficiente e accurato, limitando l’impatto del diserbo meccanico e rispettando la salute del terreno. “Questo investimento è molto importante per la nostra Cantina e rappresenta un ulteriore tassello del nostro percorso di dedizione e valorizzazione del territorio e delle sue peculiarità” ha spiegato Lucia Letrari, alla guida della Cantina di Rovereto, parlando di “un lavoro costante che portiamo avanti da sessant’anni per una viticoltura sostenibile e il più naturale possibile, per produrre vini eleganti e di qualità che siano espressione dell’unicità del nostro terroir”.


L’azienda conta oggi su 12 ettari, di cui otto di proprietà e quattro in affitto, grazie ai quali produce circa 100mila bottiglie di spumante Metodo Classico Trentodoc e 30mila bottiglie di vini fermi, il 90% dei quali rosso. Nel 2023 Letrari ha fatturato poco meno di un milione di euro registrando una crescita media nell’ultimo quinquennio di ben il 19%. Il canale di vendita è esclusivamente quello dell’horeca, e l’export pesa per circa l’8% della produzione e riguarda principalmente Stati Uniti, Danimarca, Svizzera e Germania.

Ais Veneto: nuova location e spazi più ampi per “Vinetia Tasting”

Ais Veneto: nuova location e spazi più ampi per “Vinetia Tasting”Milano, 15 dic. (askanews) – L’Associazione italiana sommelier (Ais) Veneto sceglie il quartiere fieristico internazionale di Santa Lucia di Piave (Treviso) per la quarta edizione di “Vinetia Tasting – Il Veneto nel Calice”, in programma domenica 23 marzo 2025. La manifestazione vedrà protagoniste le migliori aziende della regione e i loro vini, selezionati con cura dai sommelier Ais nella “Guida Vinetia”, presentata lo scorso 18 novembre nella città lagunare. La nuova location è stata scelta grazie agli ampi spazi a disposizione, che potranno ospitare un numero maggiore di Cantine rispetto agli anni precedenti. Le novità riguardano inoltre la presenza di alcuni dei Consorzi di tutela veneti, a cui sono state dedicate apposite aree, e il fitto calendario di masterclass e approfondimenti in programma, guidati da esperti comunicatori del vino.


“Per Vinetia Tasting abbiamo scelto le Fiere di Santa Lucia di Piave per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre maggiore e sempre più curioso, che ha partecipato con grande entusiasmo alla ricca proposta dell’evento fin dalla sua prima edizione” ha spiegato Gianpaolo Breda, presidente di Ais Veneto, aggiungendo che “ora potremo dare più risalto alle eccellenze vitivinicole regionali ospitando molte più aziende rispetto alle precedenti manifestazioni, oltre che i Consorzi di tutela veneti. Un nuovo format dedicato a tutti gli amanti del vino – ha concluso Breda – e a tutti coloro che vorranno scoprire da vicino il mondo di AIS Veneto, fatto di competenza e di conoscenza approfondita del mondo enoico”. Oltre alle aziende espositrici e alle masterclass, durante l’evento troverà spazio anche la cerimonia di consegna dei diplomi per 250 neo sommelier.

Vino, una mostra sulle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene

Vino, una mostra sulle Colline del Prosecco di Conegliano e ValdobbiadeneMilano, 14 dic. (askanews) – “È con grande entusiasmo che presentiamo questa prima straordinaria mostra fotografica internazionale itinerante, con National Geographic Germany come media partner, dedicata ai paesaggi naturali e ai borghi delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, riconosciute Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2019. Grazie all’arte del fotografo meranese Georg Tappeiner, le immagini offrono uno sguardo unico sulla bellezza di questo territorio, raccontandolo con la poesia di scatti che riescono a catturare l’attenzione e l’anima di chi li guarda. Con 50 fotografie di grande formato, questa mostra invita i visitatori a scoprire un paesaggio magico e bucolico in un viaggio che inizia a Ratisbona per proseguire nelle principali capitali europee. L’iniziativa rappresenta un’opportunità unica per valorizzare ulteriormente le nostre colline a livello internazionale con immagini che sono arte, attirando la curiosità di visitatori da tutto il mondo e favorendo una destagionalizzazione dei flussi con risvolti positivi in termini di pressione turistica, grazie ad un pubblico straniero che già ama viaggiare durante tutto l’anno e che, dopo aver osservato le Colline attraverso queste fotografie, le vorrà vedere dal vivo”. Con queste parole Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, ha presentato al Castello di Sant’Emmeram dei Thurn und Taxis di Ratisbona, la mostra “Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità”, che vede come media partner National Geographic Germania. L’esposizione rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2025.


“La zona è una simbiosi unica di natura, cultura e tradizione secolare. La tradizione vinicola ed è un eccezionale esempio di come gli esseri umani e la natura possono lavorare insieme in armonia” ha commentato Werner Siefer, caporedattore di National Geographic Germania, evidenziando che “le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene non invitano solo gli amanti del vino a sperimentarne la bellezza, ma ci ricordano anche quanto sia importante affrontare ciò che riguarda il nostro ambiente con consapevolezza, per preservarlo per le generazioni future”. La mostra è promossa dai Comuni dell’Area Unesco con capofila Pieve di Soligo con il supporto del ministero del Turismo e patrocinio della Regione del Veneto, nell’ambito del progetto di “Valorizzazione e promozione turistica del Sito Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”.


“Da oltre 60 anni il nostro Consorzio è a fianco delle oltre 3.300 famiglie di viticoltori con l’obiettivo di valorizzare la Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg” ha ricordato Franco Adami, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, aggiungendo che “non dobbiamo dimenticare che le colline rappresentano non solo la storia di un vino ma anche quella di un territorio plasmato nei secoli dal lavoro di generazioni di viticoltori che hanno perfezionato un modello di sistemazione collinare di grande efficacia, riuscendo a coltivare stabilmente la vite su versanti molto scoscesi, caratterizzati da una struttura geologica complessa, nota come hogback, creando un paesaggio di straordinaria bellezza”.

La Fondazione Grana Padano ETS celebra il secondo anniversario

La Fondazione Grana Padano ETS celebra il secondo anniversarioRoma, 13 dic. (askanews) – La Fondazione Grana Padano compie due anni e festeggia un traguardo importante all’insegna della promozione della cultura e dell’impegno nell’ambito del Terzo Settore.


Nata con l’obiettivo di realizzare attività di interesse generale, la Fondazione ha già supportato ed organizzato numerosi progetti coerenti alla sua mission, riuscendo sempre a coinvolgere istituzioni pubbliche e private che partecipano alla costruzione del tessuto sociale della città di Milano. A questo proposito, un ruolo primario lo sta avendo il progetto “Intrecci” presentato il 15 novembre scorso a Palazzo Marino, insieme a Gaia Romani, Assessora al decentramento, quartieri e partecipazione del Comune. Il progetto intende dare vita ad un gruppo di sostenitori uniti per la realizzazione degli interventi urgenti a salvaguardia della chiesa abbaziale. I donatori potranno beneficiare dello strumento fiscale “Art Bonus”, ovvero di un credito d’imposta del 65%. Inoltre, grazie all’impegno progettuale ed economico della Fondazione Grana Padano, ogni euro raccolto sarà destinato ai lavori di ristrutturazione e a totale beneficio della comunità monastica. Oggi, in concomitanza al secondo anniversario, si è svolto il Consiglio di amministrazione della Fondazione a cui hanno voluto partecipare anche i vertici del Consorzio di Tutela del formaggio Grana Padano, Renato Zaghini, Presidente, e Stefano Berni, Direttore Generale. Il Consiglio della Fondazione, tra le altre delibere, ha approvato la nomina di Ludovico Gay a Segretario Generale. Manager e giornalista e da anni in forza al Consorzio Grana Padano, Gay è stato il responsabile delle Relazioni istituzionali del Gruppo editoriale l’Espresso e presso il Ministero delle politiche agricole e forestali (oggi Masaf) ha ricoperto l’incarico di Direttore della promozione dei prodotti di qualità e poi di Direttore Generale di Buonitalia.


Il presidente della Fondazione Grana Padano, Giuseppe Saetta, ha dichiarato: “Sono soddisfatto dei risultati raggiunti. Il sostegno alla cultura è un impegno che sentiamo profondamente e che continueremo a portare avanti con passione. L’Abbazia di Chiaravalle è un simbolo importante e siamo orgogliosi di poter contribuire alla sua valorizzazione. La nomina odierna di Ludovico Gay, che ha dimostrato grandi capacità organizzative, strategiche e relazionali, contribuirà certamente al consolidamento sul territorio e alla crescita della nostra Fondazione”.

Montedoro: buon lavoro a neo presidente del Comitato vini Dop e Igp

Montedoro: buon lavoro a neo presidente del Comitato vini Dop e IgpMilano, 12 dic. (askanews) – “La nomina di Michele Zanardo a presidente del Comitato nazionale vini Dop e Igp è un riconoscimento meritato alla sua dedizione, alla sua passione e alla competenza nel settore vitivinicolo, con cui da anni contribuisce al prestigio e alla crescita del nostro territorio e del panorama vitivinicolo nazionale. Un orgoglio che il presidente di un Comitato così importante sia espressione del nostro Veneto, la Regione italiana dei primati nel settore” Lo ha dichiarato Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.


“Il Veneto con i suoi 100mila ettari investiti a vigneti, i suoi 11 mln di ettolitri di vino prodotto, il 36% dell’export nazionale che vale 2,8 mld di euro, rappresenta la prima regione vitivinicola italiana” ha ricordato Montedoro, sottolineando che “siamo certi che, sotto la sua guida, il Comitato continuerà a svolgere quel ruolo fondamentale che ha da anni nella protezione, promozione e valorizzazione delle denominazioni d’origine italiane, in particolar modo di quelle che, come il Conegliano Valdobbiadene, sono simbolo della qualità e della tradizione enologica del nostro Paese. Al nuovo presidente, quindi, vanno i nostri più sinceri auguri di buon lavoro e di successo”.

Federvini: congratulazioni a neo presidente Comitato vini Dop e Igp

Federvini: congratulazioni a neo presidente Comitato vini Dop e IgpMilano, 12 dic. (askanews) – Federvini esprime le proprie congratulazioni per la nomina di Michele Zanardo a presidente del Comitato nazionale vini Dop e Igp, ufficializzata oggi dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida con la sigla del decreto di designazione dei componenti del Comitato.


“La nomina del professor Michele Zanardo segna un passaggio significativo per il settore” dichiara la presidente di Federvini, Micaela Pallini, augurando a neo presidente e ai membri del Comitato “buon lavoro, confermando la disponibilità della nostra Federazione a collaborare per sostenere il ruolo dei vini Dop e Igp nei mercati nazionali e internazionali”. Il Comitato, che ha una durata di tre anni, è un organo del Masaf, con competenza consultiva e propositiva in materia di tutela e valorizzazione qualitativa e commerciale dei vini a Dop e Igp. Sempre in una nota, Federvini evidenzia il ruolo cruciale del Comitato nazionale nel “garantire la qualità e la competitività dei vini italiani attraverso l’attività di revisione e aggiornamento dei disciplinari di produzione, profilo essenziale per garantire la promozione e la valorizzazione del comparto vitivinicolo nella sua dimensione sempre più globale”.

Giansanti: in Ue primo cambio di passo su agricoltura

Giansanti: in Ue primo cambio di passo su agricolturaRoma, 12 dic. (askanews) – “In Europa abbiamo già notato un primo scambio di passo. Ho partecipato agli Agridays a Bruxelles e c’erano nelle slides le priorità del commissario Hansen: al primo posto la competitività, poi tutela del reddito degli agricoltori, e una visione sulla capacità produttiva europea . Questa è musica per le nostre orecchie e se è così avrà tutto il nostro sostegno”. Lo ha detto Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, a margine dell’assemblea invernale della Confederazione agricola in corso a Roma.