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Vino, “Vinitaly Design Award 2025”: i vincitori delle 20 categorie

Vino, “Vinitaly Design Award 2025”: i vincitori delle 20 categorieVerona, 6 apr. (askanews) – È stato un vero omaggio alla creatività applicata al mondo del vino, dei distillati, dell’olio Evo e delle birre artigianali il Gala del “Vinitaly Design Award 2025”, ospitato ieri sera nel Teatro Ristori di Verona. Il premio, promosso da Veronafiere, ha riconosciuto l’eccellenza del packaging design in un evento denso di visione, talento e cultura di progetto. Anche quest’anno, il concorso si è svolto sotto la direzione artistica del designer Mario Di Paolo con una giuria composta da 30 esperti provenienti da vari settori del design, della filiera del packaging di lusso, della grande distribuzione, dell’e-commerce e dei media specializzati.


I riconoscimenti sono stati assegnati in 20 categorie, ciascuna con i quattro trofei Black, Gold, Silver e Bronze. A questi si aggiungono 11 Premi Speciali, inclusi due Best in Show, assegnati ex aequo a “Laus Vitae” di Citra Vini (Spazio di Paolo) e “5th Element Gin” di Distilleria Eterea (Dario Frattaruolo Design Studio), “per l’eccellenza assoluta nella sintesi tra estetica, innovazione tecnica e narrazione identitaria”. Nel dettaglio, per la categoria White Wines, il progetto “Il Bianco” di Do Man (Killeridea) si è aggiudicato il premio Black. Per i Red Wines, il Black è stato assegnato a “Laus Vitae” di Citra Vini (Spazio di Paolo). Tra i Rosé Wines, il Black è stato conquistato da “Teméria” di Maria Faretra (Stefano Bracci). Nella categoria Sparkling Wines, la vittoria è andata a “Brut Nature 72” di Dolomis (Killeridea). Per i Fine Wines, il Black è stato vinto da “Era Passito” di Baglio di Pianetto (Spazio di Paolo). Nella categoria Timeless Wines, il trofeo è stato conferito a “Buiano Chianti Classico” di Marchesi Antinori (Spazio di Paolo). Per i GDO Wines, è stata “Famiglia Pescato” di Brand Breeder (Spazio di Paolo) ad aggiudicarsi la vittoria. Il Black Award della categoria Restyling Wines è stato conferito a “Nativae Montepulciano d’Abruzzo” di Tenuta Ulisse (Spazio di Paolo), mentre “Alaterra” di Davide Quintili (Durante Associati) ha vinto il Black tra gli Illustrated Wines. La categoria Concept ha visto assegnare il Black ad “Anteprima” (Officina Grafica). Nella categoria Aromatized Wines/Cocktail Base/Soft Drinks/No Alcool, il Black è andato a “Negroni Ready-to-Drink” di Sabatini Gin (Dario Frattaruolo), mentre nei Liqueur Wines, è stato di nuovo “Era Passito” di Baglio di Pianetto (Spazio di Paolo) ad aggiudicarsi la vittoria. Per la sezione Series, “Mirata” di La Guardiense (D’Aroma Studio) ha ottenuto con il Black. Tra le Limited Edition, si è imposto “El Pul Bitter” di Grafical (Dario Frattaruolo). In Private Label, sono stati premiati i vini di “Famiglia Pescato” di Brand Breeder (Spazio di Paolo). Tra i Clear Spirits, trionfa “5th Element Gin” di Distilleria Eterea (Dario Frattaruolo). Per i Dark Spirits, il Black va ad “Amaro Seneghe” di GAM (Basile ADV). Nella categoria Secondary Pack, il Black è stato vinto da “Olio della Corte” di Ca’ del Bosco (Spazio di Paolo) così come negli Extra Virgin Olive Oils. Infine, nella categoria Beers, il trofeo Black è stato assegnato a “Blackout” del Birrificio Ventitré (Basile ADV).


Sono stati inoltre assegnati il Best Coordinated Image, conferito a “Olio della Corte Ca’ Del Bosco e al suo Packaging Secondario” (Spazio di Paolo), il Best GDO Label assegnato a “Famiglia Pescato” di Brand Breeder (Spazio Di Paolo), il Best Illustration andato a “Querelle” di Tonutti Tecniche Grafiche (Massimiliano Gosparini), il Best Innovation assegnato a “Mater” di Profilia (Basile ADV) e il Best Use of Color andato a “Edizione Speciale Famiglia Cillario Barolo” di Ceretto (Spazio Di Paolo). Il Best Closure by Guala Closures è andato a “Conuvio Pinot Grigio” di Valdadige (Studio Poletto), il Best Use of Paper by Fedrigoni è stato assegnato a “San Clemente Montepulciano Zaccagnini” di Argea (Spazio Di Paolo), mentre il Best Use of Embellishments by Luxoro e il Best Use of Glass by Vetreria Etrusca sono andati rispettivamente ad “Aperitivo Mediterraneo” di Venturo (Robilant Associati) e “In Purezza – Nero D’Avola” di Baglio di Pianetto (Spazio Di Paolo). Il premio Agency of the Year è stato assegnato a Spazio di Paolo.


Nel corso della serata è stato consegnato anche il Premio alla Carriera 2025 a Gavino Sanna, padre della comunicazione in Italia, per il suo impatto duraturo e visionario nel mondo della pubblicità e del design.

Vino, Filiera Italia: dialogo per sospendere applicazione dei dazi

Vino, Filiera Italia: dialogo per sospendere applicazione dei daziMilano, 6 apr. (askanews) – Le associazioni della filiera vitivinicola nazionale, Alleanza Cooperative Agroalimentari, Assoenologi, CIA-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini e Unione Italiana Vini, ribadiscono unitariamente la forte preoccupazione per l’impatto derivante dall’introduzione dei dazi statunitensi sui prodotti europei.


Le associazioni lanciano all’unisono un appello urgente alle Istituzioni italiane ed europee affinché si adoperino con determinazione per sostenere il dialogo multilaterale con le Autorità statunitensi e per giungere nel più breve tempo possibile quanto meno a una sospensione dell’applicazione dei dazi. Le esportazioni del settore vitivinicolo italiano verso gli Stati Uniti, primo mercato di destinazione mondiale, rappresentano oggi un valore pari a 2 mld di euro. I dazi causeranno conseguenze negative anche sul mercato Usa, colpendo migliaia di aziende americane attive nell’import e nella distribuzione dei prodotti italiani. La dinamica inflattiva non si limiterà ai dazi stessi ma riguarderà tutta la catena commerciale e il comportamento d’acquisto dei consumatori. Dopo anni di investimenti sul mercato americano corriamo il rischio di assistere alla scomparsa di molti nostri prodotti di eccellenza dalle tavole americane.

Vino, Uiv: i distributori Usa non vogliono condividere il dazio

Vino, Uiv: i distributori Usa non vogliono condividere il dazioMilano, 6 apr. (askanews) – “Dagli Stati Uniti arrivano le prime lettere dei distributori non disposti ad accettare alcun sovraprezzo sui nostri vini. Allo stato attuale si sta evidenziando una bagarre su chi dovrà assumersi l’onere dei minori ricavi per assicurare la stabilità dei prezzi al consumo, le imprese italiane non devono cedere ma imporre la propria forza commerciale su un prodotto che arricchisce in primis la catena commerciale statunitense”. Lo ha detto oggi, in apertura di Vinitaly, il presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi in merito alla situazione che si sta creando sul mercato dopo i dazi.


“Uiv ritiene che tutta la catena, dalla produzione al punto vendita, debba sacrificare parte dei ricavi per garantire listini invariati al punto vendita, pena l’uscita dal mercato di tante realtà del nostro settore”. Un “sacrificio”, secondo l’Osservatorio Uiv, stimato in 323 milioni di euro l’anno che riguarda 480 milioni di bottiglie spedite oltreoceano. “Uiv – ha concluso Frescobaldi – confida che il governo italiano possa rappresentare in sede europea le ragioni del settore e promuova la strada del dialogo e della trattativa. Bisogna inoltre evitare che si ripeta l’esperienza subita nel 2020 dai vini francesi, che a fronte di tariffe extra del 25% ha visto calare il proprio business del 28% in valore. Per questo siamo a disposizione del Governo anche per descrivere nei dettagli le dinamiche che si stanno venendo a creare lungo la catena commerciale”.


I vini d’importazione, a partire da quelli italiani che nel 2024 hanno registrato vendite per quasi 2 miliardi di euro, sono protagonisti di un effetto moltiplicatore sull’economia statunitense, che monetizza 4,5 dollari per ogni dollaro speso. Gli Usa valgono il 24% del totale export dei vini italiani: è il paese produttore europeo maggiormente esposto, a fronte della Francia al 20% e la Spagna all’11%.

Vino, “Enovitis in campo” 2025 debutta in Abruzzo il 18 e 19 giugno

Vino, “Enovitis in campo” 2025 debutta in Abruzzo il 18 e 19 giugnoMilano, 6 apr. (askanews) – La 19esima edizione di “Enovitis in campo”, la rassegna itinerante di Unione italiana vini (Uiv) dedicata alle tecnologie per la viticoltura, approda per la prima volta in Abruzzo. L’evento si terrà il 18 e 19 giugno tra i filari della Cantina Marramiero, a Rosciano (Pescara), nel cuore della Terra dei Vestini.


La manifestazione, rivolta a enologi, agronomi, tecnici e viticoltori, è il principale evento italiano dedicato a macchine e attrezzature da vigneto. Al centro dell’edizione 2025: robotica, elettrificazione, gestione del suolo e della chioma, soluzioni bio, agrofarmaci e biostimolanti. L’appuntamento, che nel 2024 ha registrato oltre seimila visitatori specializzati, con 100 trattori e 200 attrezzature in movimento, sarà presentato ufficialmente anche a Vinitaly, nel corso della conferenza stampa organizzata dalla Regione Abruzzo con Lancianofiera, in programma lunedì 7 aprile alle 10 (padiglione 12, stand Regione Abruzzo). A due passi dal mare Adriatico e circondata dalle vette della Bella Addormentata e della Maiella, la Cantina Marramiero coltiva varietà come Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Chardonnay, Pinot nero e Cerasuolo, producendo vini fermi, spumanti, grappe e vino cotto.


A luglio l’appuntamento raddoppia con la terza edizione di “Enovitis extreme”, in programma martedì 8 luglio nei vigneti di Cembra Cantina di Montagna, a Cembra Lisignago (Trento). L’evento, biennale e dedicato alla viticoltura eroica, propone prove in campo, focus tecnici e soluzioni specifiche per vigneti in pendenza o a quote elevate, con approfondimenti su meccanizzazione, sostenibilità e innovazione.

Kellanova: colazione a scuola per 89% bimbi occasione per socializzare

Kellanova: colazione a scuola per 89% bimbi occasione per socializzareMilano, 6 apr. (askanews) – La colazione a scuola ha un impatto positivo sulla frequenza scolastica (87%), sulle relazioni con i compagni (89%) e sul modo in cui i bambini pensano e vedono il cibo, in maniera più consapevole (79%). E’ quanto emerge dalla ricerca di Kellanova e Spark – The international insights and research agency, che analizza il ruolo crescente dei Breakfast club nel contribuire a migliorare la socialità dei bambini e delle bambine, contrastando la povertà alimentare.


Il Breakfast club è il progetto di Kellanova e Croce Rossa italiana che, dal 2016, vive in 17 istituti di istruzione primaria sul territorio italiano al fine di garantire, ogni giorno, un primo pasto equilibrato ai piccoli studenti appartenenti alle fasce più fragili della popolazione. A confermare i benefici di questa iniziativa i bambini e le bambine stessi che hanno espresso un alto gradimento per i Breakfast club (81%), soprattutto per la possibilità di trascorrere più tempo con gli amici, una delle ragioni principali (69%); una tendenza in crescita, con un aumento dal 18% al 24% nel 2025.


“Il momento della colazione, soprattutto a scuola, resta un pilastro per la crescita dei bambini, sia dal punto di vista nutrizionale che sociale – ha commentato Giuliana Gentile, communication & Esg Lead Italia di Kellanova – In un contesto socioeconomico incerto, le iniziative come la nostra possono fare la differenza, stimolando la socialità dei bambini e delle bambine e la loro consapevolezza su un’alimentazione equilibrata e, soprattutto, garantendo a tutte le fasce della popolazione l’accesso ad un pasto importante come la colazione”. Rispetto al 2023, l’indagine evidenzia una maggiore consapevolezza riguardo al ruolo e ai benefici dei Breakfast club, nonostante un contesto socioeconomico segnato dall’inflazione e dalle ripercussioni dello scenario geopolitico. Come, infatti, sottolinea la ricerca, permane una condizione di incertezza delle famiglie italiane circa il budget da dedicare alle spese alimentari (23%). Questo fenomeno incide sull’alimentazione dei più piccoli, come conferma anche il 52% degli insegnanti che vede, almeno una volta a settimana, arrivare i bambini a scuola senza aver consumato la prima colazione. L’indagine rimarca come quello dei bambini e delle bambine che arrivano a scuola senza aver fatto colazione, sia ancora un problema significativo per il 47% degli intervistati (+7% rispetto al 2023), con conseguenze importanti sull’apprendimento e sulla concentrazione (secondo il 70% degli intervistati rispetto al 63% del 2023), sulla stanchezza durante le lezioni (64%) dei più giovani, a cui un insegnante su 4 sopperisce distribuendo cibo in classe .


Grazie a questa iniziativa di Kellanova e Cri, dal lancio fino a oggi sono state distribuite oltre 468.000 colazioni e coinvolti più di 8.600 bambini (totale calcolato sommando il numero di minori coinvolti ogni anno scolastico dal 2016 ad oggi). Per l’anno scolastico in corso, l’azienda distribuirà oltre 130.000 colazioni, strutturate secondo le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità, fino a circa 3.000 bambini e bambine, grazie anche all’aggiunta di 5 nuovi club nelle città di Andria, Gioia Tauro, La Spezia, Milano, Monopoli raggiungendo quota 15 sul territorio.

Vinitaly, un progetto associativo per valorizzare il vino di Capitanata

Vinitaly, un progetto associativo per valorizzare il vino di CapitanataMilano, 5 apr. (askanews) – Lunedì 7 aprile alle 12 presso il Padiglione della Regione Puglia nell’ambito di Vinitaly a Verona, si terrà l’evento “Lo Sviluppo economico e turistico della Capitanata: un territorio, un vitigno, un metodo”. Un’occasione di confronto e dialogo sulle prospettive economiche e turistiche del territorio, con particolare attenzione alla valorizzazione del vitigno autoctono Bombino Bianco e del Metodo Classico, elementi distintivi della tradizione enologica locale e strumenti di promozione territoriale. L’incontro vedrà la partecipazione di istituzioni, esperti del settore enologico e operatori turistici, che condivideranno idee ed esperienze per delineare strategie di sviluppo sostenibile per la Capitanata.


L’appuntamento è promosso dall’Associazione “Capitanata Spumante Metodo Classico” di cui fanno parte le aziende vitivinicole: 7 Campanili, Almagaia, Cantina Ariano, Cantine Re Dauno, D’Araprí, Demaio Giovanni Andrea – Teanum, e Pisan Battel. “Vinitaly è la vetrina internazionale dove il mondo del vino si incontra, e la Puglia si conferma sempre più come una destinazione di eccellenza, capace di attrarre appassionati e operatori da tutto il mondo grazie alla straordinaria qualità della sua offerta enogastronomica” ha affermato l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane, spiegando che “In sinergia con l’assessorato all’Agricoltura, con le associazioni di settore e con l’intera filiera produttiva, stiamo lavorando per potenziare i percorsi esperienziali legati al buon cibo e al buon vino”.


“La nascita dell’associazione ‘Capitanata Spumante Metodo Classico’ rappresenta un passo significativo per la valorizzazione del nostro territorio e delle sue eccellenze vitivinicole” ha aggiunto – aggiunge l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, rimarcando che “la Capitanata, con la sua straordinaria biodiversità e la qualità delle sue uve, ha tutte le potenzialità per imporsi nel panorama nazionale e internazionale della spumantistica. Tale iniziativa – ha proseguito – è il frutto della passione, della competenza e della visione strategica dei produttori locali, che hanno saputo credere nel potenziale del Metodo Classico per esaltare le peculiarità del nostro territorio. Come Regione Puglia – ha concluso Pentassuglia – siamo orgogliosi di sostenere un progetto che non solo arricchisce l’offerta enologica pugliese, ma rappresenta anche un motore di sviluppo economico e turistico per la Capitanata”. “Il nostro obiettivo è quello di far emergere l’identità enologica del territorio, puntando sulla qualità, sull’innovazione e sulla sinergia tra produttori, istituzioni e operatori turistici” ha dichiarato Girolamo d’Amico, presidente dell’associazione “Capitanata Spumante Metodo Classico”, evidenziando che “la Capitanata ha una storia vinicola straordinaria e un potenziale ancora da esprimere: il nostro impegno è quello di trasformare tale vocazione in un’opportunità concreta di sviluppo economico e turistico. La partecipazione a Vinitaly ci offre la possibilità di raccontare tale realtà a un pubblico internazionale e di creare nuove opportunità di crescita”.

Vino, alla siciliana Graci la Medaglia dell’Architettura del Vino 2025

Vino, alla siciliana Graci la Medaglia dell’Architettura del Vino 2025Milano, 4 apr. (askanews) – E’ la Cantina ipogea Graci di Castiglione di Sicilia (Catania) la vincitrice della prima edizione ufficiale (dopo l’edizione zero del 2024) del Premio nazionale “MAV – Medaglia dell’Architettura del Vino”, promosso dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Treviso in collaborazione con il Comune di Valdobbiadene. Un’iniziativa che si propone di valorizzare gli interventi architettonici di eccellenza nei territori italiani legati alla produzione del vino, promuovendo un dialogo tra architettura, paesaggio e cultura vitivinicola.


Queste le motivazioni che hanno portato a premiare l’architetto Sebastiano Amore per il progetto per Graci: “La giuria ha particolarmente apprezzato la poetica del linguaggio del progetto, che si colloca in un delicato equilibrio tra elementi arcaici e innovativi. La sua capacità di coniugare delicatezza e forza progettuale è emersa chiaramente, così come l’uso sapiente del materiale roccioso di scavo, impiegato sia nella composizione degli spazi esterni che nella definizione del calcestruzzo, conferendo una sensazione di continuità con il paesaggio circostante. Un aspetto particolarmente degno di nota è l’equilibrio tra il disegno del progetto e la sua interpretazione non finita del contesto, che lascia spazio all’evoluzione e alla trasformazione del luogo. Il progetto si distingue per la sua capacità di mimetizzarsi con l’ambiente, accettando la sfida di integrarsi nel paesaggio siciliano senza forzarne l’asprezza, ma piuttosto valorizzandola attraverso una relazione armoniosa”. La menzione speciale è andata invece a Limito-Labirinto di Vite, progetto di Fernando Bernardi per l’Azienda Agricola Biologica Marco Carpineti di Bassiano (Latina). La menzione Unesco è stata attribuita a Perlage di Farra di Soligo (Treviso) per il progetto di mitigazione dei cambiamenti climatici.


La giuria era composta da esperti nel campo dell’architettura, del paesaggio e dell’antropologia: Ulla Hell, Architetta e fondatrice di PlasmaStudio, Sesto, Bolzano; Giulia Pozzi, Architetta e fondatrice di Fabulismoffice, Berlino; Matteo Meschiari, Antropologo, Palermo; Manuela Bolzonello, Architetta; Pamela Nichele, Paesaggista agronoma. “Il successo di questa seconda edizione conferma il valore del Premio MAV come strumento per promuovere la qualità architettonica e la sostenibilità nei territori del vino – ha dichiarato il presidente dell’Ordine degli Architetti di Treviso, Marco Pagani, rimarcando che “l’architettura gioca un ruolo cruciale nel definire e valorizzare il paesaggio vinicolo, integrando estetica, funzionalità e responsabilità ambientale. I progetti premiati quest’anno dimostrano come sia possibile innovare senza tradire l’identità dei luoghi”.


La cerimonia di premiazione, che si è svolta oggi a Valdobbiadene, “ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra professionisti, enti locali e operatori del settore vitivinicolo, sottolineando il valore di un dialogo costante tra architettura e paesaggio”.

Consorzio Doc Prosecco a Vinitaly per il 15esimo anno consecutivo

Consorzio Doc Prosecco a Vinitaly per il 15esimo anno consecutivoMilano, 4 apr. (askanews) – Per il 15esimo anno consecutivo, il Consorzio di Tutela della Doc Prosecco si prepara a partecipare al Vinitaly (6-9 aprile), dove si presenterà con 40 aziende associate e oltre 80 etichette in esposizione, oltre che con circa 70 relatori e quattro grandi chef: Belfiore, Cracco, Prest e Probst. Nelle quattro giornate sono previste circa 10mila consumazioni tra calici di Prosecco Doc e Prosecco Doc Rosé nelle varie tipologie, anche in versione cocktail.


Confermato il doppio posizionamento nelle ormai storiche postazioni che ospiteranno gli oltre 35 eventi del Consorzio guidato da Giancarlo Guidolin. Il primo è il “Prosecco Doc Pavilion” in Area H (esterno pad. 3), una luminosa serra in stile viennese dove si succederanno degustazioni, show cooking, cocktail session con focus sulle eccellenze enogastronomiche italiane, e vari momenti di intrattenimento conviviale e culturale. Il secondo è invece il “Prosecco Doc Theatre” (stand B4, pad. 4) dove si avvicenderanno conferenze, masterclass e talk che coinvolgono partner, ambassador e ospiti d’eccezione. Il programma del Consorzio per questo Vinitaly toccherà temi fondamentali per la Denominazione, come la sostenibilità, la ricerca e la promozione del territorio di appartenenza attraverso il dialogo con il mondo di sport, cultura e arte. Prosecco Doc inoltre ospiterà la presentazione di “Vitaevino”, campagna europea per la difesa del vino e della convivialità promossa da CEEV, UIV e Federvini; e il progetto “Wine in Moderation” che vede il supporto del Consorzio Doc Prosecco in qualità di National Coordinator per promuovere il consumo responsabile di alcolici.


Durante la fiera, ogni giorno i visitatori potranno degustare prodotti di importanti partner agroalimentari, tra cui: Consorzio del Prosciutto di San Daniele, Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP, Consorzio per la Tutela del Formaggio Piave DOP, Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, Consorzio Tutela Formaggio Asiago, Consorzio Tutela Grana Padano, Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana, Consorzio Tutela Formaggio Montasio, Consorzio Tutela Gorgonzola, Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP insieme ad Acqua Dolomia, Roberto (prodotti da forno), Nonino Distillatori. Prosecco DOC è anche Official Sparkling Wine di “Vinitaly & the Night” all’esclusivo evento che si terrà la sera di martedì 8 aprile al Palazzo della Gran Guardia, offrendo agli ospiti l’opportunità di celebrare le famose bollicine in un contesto unico e prestigioso.

Dazi, CamCom Irpinia Sannio: notevole impatto per nostro agroalimentare

Dazi, CamCom Irpinia Sannio: notevole impatto per nostro agroalimentareMilano, 4 apr. (askanews) – I dazi imposti dalla Casa Bianca all’Ue impensieriscono gli operatori del vino di Irpinia e Sannio. Secondo una elaborazione della Camera di Commercio Irpinia Sannio su base Istat, il valore delle vendite verso gli Usa ammonta a quasi 9 milioni di euro per una quota di mercato che supera il 30% del totale export. Gli Stati Uniti, infatti, rappresentano la prima destinazione in valore per l’export dei vini di Irpinia (nel 2024 le esportazioni hanno toccato i 7 milioni di euro, in crescita del 25,9% rispetto all’anno precedente) e per quelli del Sannio (1,85 milioni di euro, +27,5% sul 2023). Cifre alla mano, su un totale dell’export dei vini irpini che nel 2023 ha raggiunto i 22,7 milioni di euro (+11,2% rispetto al 2023), le vendite verso gli Usa rappresentano il 30,8% del totale del mercato al di fuori dell’Italia. Per i vini sanniti, invece, la rotta commerciale diretta negli States cuba il 28,5% dell’export totale, pari a 6,5 milioni di euro.


“Credo che l’impatto dei dazi americani sarà notevole per l’agroalimentare irpino-sannita, in quanto l’export di vino e olio d’oliva, nel suo insieme, per il 70% è diretto negli Usa” commenta Girolamo Pettrone, commissario straordinario Camera di Commercio Irpinia Sannio, spiegando che “negli ultimi mesi, a partire dallo scorso dicembre, gli ordini sono aumentati proprio per l’incognita dei dazi. Ora bisognerà capire come l’Ue e il governo italiano vorranno porsi per arginare almeno in parte questa spada di Damocle”. La presidente del Consorzio tutela Vini d’Irpinia, Teresa Bruno, confida nella missione al Vinitaly per promuovere il territorio e i vini: “Occorre ora individuare mercati alternativi come il Giappone, senza per questo dimenticare l’Italia, dove dovremmo concentrare nuove strategie di marketing”.


Sul versante del Sannio Consorzio Tutela Vini, il presidente Libero Rillo è attendista e lancia un appello alla catena di approvvigionamento per evitare che si inneschino delle speculazioni che possono essere paradossalmente ancora più dannose dei dazi. “Bisognerà trovare accordi con gli importatori e capire quale sarà l’impatto effettivo dei dazi – spiega Rillo – perché su una bottiglia media di 5-6 euro, che poi è il prezzo medio del nostro prodotto in Usa, un dazio di 1,20 dollari non sarebbe di per sé un problema. Se però i maggiori dazi dovessero portare a un aumento del prezzo della bottiglia a ogni passaggio fra tasso di cambio euro/dollaro, trasporto, sdoganamento, fino ad arrivare al ristorante, allora avremmo un incremento sensibile dei costi, penalizzando la penetrazione dei nostri vini sul mercato statunitense”.

Il 6 aprile si apre 57esima edizione Vinitaly con quattro ministri

Il 6 aprile si apre 57esima edizione Vinitaly con quattro ministriMilano, 4 apr. (askanews) – Tutto pronto a Veronafiere per l’apertura della 57esima edizione di Vinitaly, il salone internazionale dei vini e distillati, in programma da domenica 6 a mercoledì 9 aprile. La manifestazione si conferma punto di riferimento per il business del vino a livello globale, con la presenza di 4.000 aziende espositrici distribuite in 18 padiglioni e operatori professionali attesi da 140 Paesi. Per quattro giorni, Verona diventa la capitale internazionale del settore vitivinicolo, tra incontri b2b e istituzionali, degustazioni e momenti di networking.


Ad aprire ufficialmente la manifestazione, domenica alle 11 nell’Auditorium Verdi (Palaexpo), sarà il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo. A portare il saluto della città e del territorio, il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, e il presidente della Provincia di Verona, Flavio Massimo Pasini. Chiude il momento dei saluti istituzionale, Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo. A seguire un talk condotto dalla vicedirettrice del TG2, Maria Antonietta Spadorcia, a cui partecipano, oltre a Bricolo, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, la presidente del Ceev, Marzia Varvaglione, e il presidente di Agenzia ICE, Matteo Zoppas. Conclude dal podio, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. In sala per Veronafiere, anche l’Ad Maurizio Danese, e il Dg Adolfo Rebughini. Al termine, è previsto il taglio del nastro e la visita ufficiale agli spazi espositivi della Regione Veneto e del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf).


Ad aprire il programma generale delle degustazioni sarà il tradizionale walk around tasting dei Tre Bicchieri 2025 del Gambero Rosso, in programma domenica 6 aprile dalle 11.30 alle 16.30 in Sala Argento al Palaexpo, con i vini premiati dalla guida “Vini d’Italia 2025”. Nel pomeriggio, alle 15 in Sala Tulipano (Palaexpo), si terrà la degustazione dei grandi rossi selezionati dalla guida “I 100 migliori vini e vignaioli d’Italia” del Corriere della Sera, curata dal vicedirettore della testata Luciano Ferraro e dal critico James Suckling. Alle 16, in Auditorium Verdi, è in programma la cerimonia del “Premio Angelo Betti – Benemeriti della vitivinicoltura”, storico riconoscimento assegnato in collaborazione con gli assessorati regionali all’Agricoltura. La giornata di lunedì 7 aprile sarà caratterizzata dalla presenza di due commissari europei, protagonisti di momenti di confronto sui temi strategici per il comparto. Alle 11.30, nell’area convegni Masaf al Palaexpo, il commissario europeo per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale, Christophe Hansen, parteciperà al convegno promosso dal ministero dell’Agricoltura sul futuro del settore vitivinicolo in Italia e in Europa. Alle 12.30, in programma la videoconferenza del ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, al 5 piano del palazzo uffici di Veronafiere (sala CdA). Nel pomeriggio, alle 14, sempre nell’area convegni Masaf, interverrà invece Oliver Varhelyi, commissario europeo per la Salute e il benessere degli animali, nel corso di un incontro dedicato alle prospettive del settore vino, al suo ruolo all’interno di una dieta salutare ed equilibrata e alla sua importanza come elemento del patrimonio culturale e alimentare europeo.