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Il 30 gennaio seminario di educazione finanziaria per le Donne del vino

Il 30 gennaio seminario di educazione finanziaria per le Donne del vinoMilano, 27 gen. (askanews) – Su richiesta delle Donne del vino della Toscana, la sede di Firenze della Banca d’Italia ha organizzato il 30 gennaio un seminario di educazione finanziaria dedicato alle imprenditrici del settore vitivinicolo della Toscana. “Il corso è stato progettato pensando alle esigenze delle nostre associate e tratterà tre tematiche: ‘Il controllo di gestione: bilancio e indici’, ‘La relazione banca-cliente, l’istruttoria di credito e il monitoraggio della relazione creditizia’ e infine ‘La Centrale dei rischi’” ha detto Donatella Cinelli Colombini, delegata dell’Associazione Donne del Vino della Toscana, spiegando che “il seminario vuole rappresentare un momento di confronto e di approfondimento, rivolto alle donne del mondo agricolo toscano, professioniste con ruoli dirigenti soprattutto nelle Cantine ma anche in enoteche, ristoranti o in altre imprese connesse al vino quali l’architettura o la compravendita di aziende”.


Nella classifica del World Economic Forum sulla partecipazione femminile alla vita economica, l’Italia è al 104esimo posto su 146 Paesi del mondo, e la Banca d’Italia da oltre un decennio è impegnata in un vasto programma di educazione finanziaria. Tra i destinatari di programmi nazionali specifici ci sono le donne con il programma “Le donne contano”, e le piccole imprese con “Piccole imprese grandi idee”. Tutte le principali indagini condotte dai principali istituti finanziari, tra cui anche Bankitalia, sull’alfabetizzazione finanziaria confermano un significativo “gender gap” con un indice di 54 punti per le donne contro i 59 per gli uomini rispetto a una sufficienza fissata a 60 punti.

Veronafiere in Arabia Saudita con SOL2Expo, Fieracavalli e Vinitaly

Veronafiere in Arabia Saudita con SOL2Expo, Fieracavalli e VinitalyMilano, 26 gen. (askanews) – Veronafiere con le proprie rassegne SOL2Expo, Fieracavalli e Vinitaly torna a bordo dell’Amerigo Vespucci che, dal 27 al 29 gennaio, approda a Jeddah per promuovere alcune delle eccellenze del made in Italy. Dopo le ultime due tappe del tour mondiale (a Tokyo ad agosto con il vino tricolore e a Doha, in Qatar a dicembre, con l’olio e la pietra naturale 100% italiani), i riflettori si accendono ora sui settori equestre, prodotti a base di uva e miscelati nel rispetto delle regole del Paese e, nuovamente, sull’olio Evo e le olive da tavola. Nella importante città portuale dell’Arabia Saudita, le tre filiere rappresentate da Veronafiere sono protagoniste di seminari e masterclass in programma nel Villaggio Italia, l’area espositiva voluta dal ministero della Difesa che accompagna gli scali della “nave più bella del mondo”, giunto alla sua ultima sosta promozionale.


“Per Veronafiere – ha dichiarato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo – si tratta di una ulteriore opportunità per tessere nuove relazioni, anche commerciali, per i settori imprenditoriali rappresentati dai nostri brand fieristici, veri ambasciatori del saper fare e produrre italiano”. “L’Arabia Saudita è una delle economie più interessanti e in evoluzione del Medio Oriente: nel 2030 ospiterà a Riyadh l’Expo e nel 2034 i Mondiali di calcio” ha ricordato il Dg di Veronafiere, Adolfo Rebughini, spiegando che “esserci significa da un lato portare all’attenzione le filiere produttive strettamente connesse alle nostre rassegne Fieracavalli, SOL2Expo e Vinitaly, favorendone l’ingresso in aree ad alta potenzialità puntando su formazione, promozione della cultura e della qualità; mentre dall’altro ci consente di profilare e invitare nuovi operatori professionali alle rispettive manifestazioni in programma a Verona”. Il calendario della tre giorni nel Villaggio Italia di Jeddah prevede la masterclass di Vinitaly “Italian Grapes Reimagined: An Alcohol free Tasting Experience”, dove vengono presentati quattro prodotti italiani a base d’uva e miscelati alcol free secondo i precetti Halal, ideali per aperitivi, pranzi e cene. In degustazione “BelliNo” e “RossiNo”, alcol free cocktail e drink a base mosto di uva di Moscato dell’azienda SeiBellissimi, e le due etichette “Princess” in versione bianco e rosso, entrambi dealcolati di Alternativazero. A questa, si aggiungono le tre degustazioni promosse da SOL2Expo, “Masterclass for the presentation of the evo oils winnings International Sol d’Oro Competition and guided tasting of table olives”, guidate da Marino Giorgetti, capo panel del concorso Sol d’Oro, la competizione olearia di Veronafiere che valorizza dal 2002 i migliori oli extravergine di tutte le nazioni produttrici e li promuove in chiave commerciale.


Infine, per quanto riguarda Fieracavalli, da oltre 125 anni punto di riferimento internazionale per il mondo equestre, presenta, in collaborazione con quattro partner leader nel settore equestre (KASK, Gruppo selleria Equipe, Fratelli Fabbri e Croceri Farm), l’importanza delle terapie assistite con i cavalli, una pratica che unisce benessere e inclusione sociale. Ad arricchire ulteriormente l’evento, la partecipazione del 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo, simbolo di eccellenza, tradizione e spettacolo.

Il 30 e 31 marzo al Real Collegio di Lucca c’è “Vini delle Coste”

Il 30 e 31 marzo al Real Collegio di Lucca c’è “Vini delle Coste”Milano, 26 gen. (askanews) – Per far conoscere quei vini ai quali l’influenza del mare conferisce sapidità e carattere e dove la ricchezza di varietà consente di trovare mille espressioni, domenica 30 e lunedì 31 marzo a Lucca si terrà “Vini delle Coste”, manifestazione aperta a operatori del settore, giornalisti e appassionati. I protagonisti saranno anzitutto i vini delle Colline Lucchesi, Colline Pisane, Montecarlo e Candia, espressioni delle province di Lucca, Pisa e Massa ma anche quelli provenienti da tante regioni d’Italia che condividono il sole e il profumo del mare.


L’Italia vista come un ponte in mezzo al Mediterraneo, che dal Friuli-Venezia Giulia alla Liguria regala vini unici, dando priorità a quelle realtà che seguono tutto il ciclo produttivo, dal vigneto alla bottiglia, favorendo la partecipazione di soggetti attivi nell’ambito dell’agricoltura sociale, guardando con interesse ai progetti legati al recupero di terreni in aree marginali, esempi di una viticoltura eroica che regala non solo frutti, ma anche storie tutte da scoprire. L’evento si terrà al Real Collegio di Lucca, di cui si parla già nel VI secolo come convento annesso alla splendida chiesa di San Frediano, caratterizzata ancor oggi dalla facciata dove si erge il mosaico del XIII secolo. Rimaneggiato nei secoli, da oltre duecento anni presenta la struttura attuale e la sua storia si intreccia con quella di Elisa Bonaparte e poi con quella di Maria Luisa di Borbone. Nelle sue sale i vignaioli accoglieranno il pubblico per fare conoscere la propria filosofia.


La locandina della manifestazione è stata disegnata da Massimo Giacon, fumettista con all’attivo collaborazioni con riviste del calibro di Linus, Elle, Glamour, nonché illustratore di campagne per marchi celebri e disegnatore di oggetti di design per Alessi, e molto altro ancora. Una scelta perfetta perché nella cittadina toscana si tiene il “Lucca Comics & Games”, evento internazionale dedicato al fumetto, con il quale esiste una sinergia che si estende anche al mondo enogastronomico con il progetto “Foodmetti – Artisti delle tavole”, un festival nel festival dedicato alle eccellenze del mondo fumettistico ed enogastronomico, diretto da chef Cristiano Tomei che a “Vini delle Coste” presenterà rinnovata la sua grande tavola del pensiero “Condimenti”.

Il terzo “Salone del vino di Torino” torna dal 1 a 3 marzo alle Ogr

Il terzo “Salone del vino di Torino” torna dal 1 a 3 marzo alle OgrMilano, 26 gen. (askanews) – La terza edizione della fiera dedicata al patrimonio vitivinicolo del Piemonte torna con il grande evento del “Salone del Vino di Torino” dal 1 al 3 marzo alle Officine grandi riparazioni (Ogr) del capoluogo piemontese dando il via a un ricco calendario di eventi diffusi che proseguiranno tutto l’anno nei territori del vino, nei mesi successivi della fiera, coinvolgendo Cantine per conoscere e attraversare il Dna del Piemonte.


Il Salone si amplia e cresce, raddoppiando anche i propri spazi espositivi all’interno delle Ogr con oltre 500 cantine attese: un’unica grande location dove il pubblico di appassionati, operatori e operatrici del settore, ma anche semplici curiosi, potranno conoscere, degustare e acquistare le migliori etichette. Questa edizione sarà quindi una nuova occasione per incontrare da vicino i produttori e le produttrici del territorio, ascoltare storie e farsi guidare dai sommelier alla scoperta di tante diverse etichette per arricchire le proprie conoscenze sul mondo del vino con un ricco programma di talk, incontri e mostre. Riconfermati anche quest’anno gli appuntamenti “off” del Salone realizzati in collaborazione con le numerose realtà del territorio, dalle “grandi cene” all’interno dei migliori ristoranti della città fino alle degustazioni e agli eventi esclusivi per avvicinarsi, con gusto, al lungo weekend della cultura e dell’arte vitivinicola piemontese.

”VinNatur Tasting” festeggia 20 anni dal 5 al 7 aprile a Gambellara

”VinNatur Tasting” festeggia 20 anni dal 5 al 7 aprile a GambellaraMilano, 26 gen. (askanews) – Compie vent’anni “VinNatur Tasting”, appuntamento di riferimento per gli amanti del vino naturale e i professionisti del settore, che si terrà da sabato 5 a lunedì 7 aprile allo showroom Margraf di Gambellara (Vicenza). La manifestazione, organizzata annualmente dall’Associazione VinNatur, accoglierà quest’anno 180 vignaioli dall’Italia e da diversi Paesi europei, pronti a raccontarsi con assaggi e incontri dedicati al bere naturale.


Tra le novità dell’edizione 2025 la possibilità per i visitatori di comperare direttamente le etichette in degustazione e di usufruire di carrelli per gli acquisti, disponibili all’ingresso per garantire la comodità della visita. Verrà inoltre rinnovata la “tasting room”, lo spazio dedicato a giornalisti e importatori, allestita per offrire un’esperienza di degustazione ottimale in un ambiente tranquillo e riservato. L’area food offrirà una selezione di prodotti di qualità di piccole realtà italiane, per esplorare la cultura gastronomica del Belpaese e supportare artigiani locali. L’Associazione ha di recente festeggiato un altro traguardo significativo: il successo del primo evento oltreoceano, precisamente a New York, che ha visto la presenza di oltre 500 tra importatori, giornalisti e professionisti del settore. “La manifestazione americana è stata per noi la realizzazione di un sogno” ha dichiarato Angiolino Maule, presidente e fondatore di VinNatur, spiegando che “le complessità logistiche sono state significative ma la soddisfazione di dialogare con un pubblico tanto competente quanto curioso ha ripagato ogni sforzo. Il successo delle tre masterclass – ha sottolineato – , già sold out con una settimana di anticipo, dimostra sempre più il crescente interesse per il nostro approccio sostenibile alla viticoltura e l’apprezzamento del vino naturale in un contesto internazionale come New York”.


“Dopo l’entusiasmo raccolto a New York siamo felici di tornare a casa – ha concluso Maule -, pronti ad accogliere tra qualche mese appassionati e addetti ai lavori per celebrare il vino secondo natura e rinsaldare il profondo legame con il territorio”. ? ?I biglietti per VinNatur Tasting 2025 saranno disponibili sulla piattaforma Eventbrite a partire dal 1 febbraio. L’intero ricavato “sarà destinato a finanziare progetti di ricerca e formazione di VinNatur, oltre che a supportare iniziative benefiche”.

Vino, Cantina Tollo Group porta i suoi Pecorino in giro per il mondo

Vino, Cantina Tollo Group porta i suoi Pecorino in giro per il mondoMilano, 25 gen. (askanews) – Si chiama “10 Shades of Pecorino Grapes” ed è il nome del roadshow ideato per raccontare al pubblico internazionale questo vitigno a bacca bianca e le sue espressioni ideato da Cantina Tollo Group, importante realtà cooperativa abruzzese da 14 milioni di bottiglie all’anno. Un tour che si è aperto il 16 gennaio a Milano e che nel corso del 2025 porterà l’azienda negli Usa, in Canada, in Giappone, in Vietnam, nel Regno Unito, in Repubblica Ceca, in Russia, in Kazakistan, in Azerbaijan e in Polonia, per poi tornare in Italia e concludersi a Roma. Durante le degustazioni guidate riservate alla stampa e agli operatori di settore saranno presentate le dieci referenze prodotte dall’azienda con il Pecorino (che da solo vale oltre 4 mln di euro, il 13% del fatturato totale dell’imbottigliato, e il 20% del quale è biologico), dallo spumante al fermo biologico, passando per la viticoltura eroica a 800 metri sul livello del mare e l’affinamento in anfora. Quattro di queste dieci etichette sono firmate Feudo Antico, il brand di alta gamma della cooperativa, tra cui spiccano in particolare i notevoli “Tullum Docg”, il “Tullum Docg Organic fermentazione spontanea”, e il “Casadonna Pecorino Terre Aquilane Igp”.


“Siamo tra i primi produttori ad aver creduto nelle potenzialità di questo vitigno e con questo tour vogliamo presentare ai mercati internazionali tutte le possibili interpretazioni di questa meravigliosa varietà, capace di incontrare il gusto contemporaneo dei consumatori che sempre più si orientano verso vini bianchi longevi, freschi e versatili ancor più se da uve bianche tipiche o autoctone” ha spiegato ad askanews il Dg di Cantina Tollo, Sandro Ciavattella, evidenziando che “le nostre referenze nell’ultimo biennio hanno registrato un aumento dei volumi di vendita del 26%”. Cantina Tollo conta oggi circa 625 soci e 2.500 ettari coltivati dalle colline del litorale fino alle pendici della Maiella, in un territorio da sempre vocato alla produzione vitivinicola, rappresentato soprattutto dai vitigni tipici e autoctoni del territorio: Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina, Maiolica e Cococciola. Reduce da due anni drammatici, con la vendemmia 2023 cui la Peronospora ha fatto segnare -70% del raccolto e la 2024 che a causa delle temperature torride e della siccità ha visto “i nostri soci conferire 180mila quintali di uve, oltre il 60% in meno rispetto alla media”, anche il Gruppo teatino punta sul 2025 per recuperare sia sul fronte dello sfuso che dell’imbottigliato che, a chiusura dell’anno scorso, avevano fatto registrare rispettivamente un -77% di fatturato e -6% delle vendite delle bottiglie. Le premesse di una ripresa ci sono (a partire dai circa 350mila quintali di uva dell’ultima vendemmia) dato che dopo i primi 5 mesi del 2024/2025 il fatturato dello sfuso è in crescita sostanziale e quello dell’imbottigliato è in linea con lo stesso periodo dell’anno scorso ma con un lieve aumento della marginalità media e del prezzo medio, obiettivi che l’azienda si è prefissata di raggiungere.


“Quest’anno pensiamo di riuscire a crescere del 5-6% a volume, cercando di migliorare il mix prodotto, cioè cercando di alzare sempre più la quota premium rispetto quelle entry level. In questo momento l’horeca pesa intorno ai 20 punti percentuali sul totale del fatturato e ci prefiggiamo l’obiettivo nel corso dei prossimi anni di crescere di circa il 5%. Fin dal mio ingresso il mio obiettivo è stato quello di cercare di lavorare sui margini e questo si è tradotto oggi con un miglioramento di quattro-cinque punti” ha proseguito Ciavattella, aggiungendo che abbiamo analizzato quali sono i prodotti che non performano bene, in alcuni casi abbiamo modificato i listini, in altri abbiamo fatto delle ottimizzazioni di prodotto. La Cantina ha bisogno anche di fare investimenti e questi si possono fare attraverso un miglioramento dei margini, una parte dei quali vengono naturalmente stornati ai soci che sono la nostra risorsa più importante. Successivamente – ha continuato – dobbiamo identificare dove investire per realizzare prodotti nuovi e migliori: ne è un esempio proprio il Pecorino sul quale abbiamo investito in ricerca e innovazione per cavalcare l’onda della crescente richiesta di vini bianchi di qualità”. “Ho voluto dare un imprinting sempre maggiore alla premiumizzazione: appena siamo entrati abbiamo fatto un’analisi che ci ha portato ad iniziare un restyling profondo di tutta la linea premium, grazie ad uno dei più grandi designer italiani del mondo delle etichette, Mario Di Paolo, con cui abbiamo lavorato molto e con grande sinergia al fine di identificare quelli che sono i nostri prodotti iconici, dandogli un tono e una veste che li valorizzasse per poi portarli alle fiere di Parigi, Dusseldorf e Verona e andare a venderli in in giro per il mondo” ha rimarcato ad askanews il 44enne manager pescarese nominato Dg dall’assemblea dei soci il 28 luglio 2024, evidenziando che “a Milano abbiamo presentato ufficialmente ‘Hedòs Bianco Terre d’Abruzzo Igp 2024’ e ‘Hedòs Rosè Terre d’Abruzzo Igp 2024’ (non è più 100% Cerasuolo ma un blend di Montepulciano e altre uve rosse, ndr) che avvieremo nell’Horeca ma successivamente valuteremo se inserirli non sul classico scaffale ma nelle enoteche della Gdo, spazi che sono sempre più frequenti in questo canale, caratterizzandoli anche dal punto di vista del prezzo”.


Oggi, la cooperativa presieduta da Gianluca Orsini, esporta per il 40% del proprio fatturato in oltre 50 Paesi, di cui i principali sono Germania, Canada, Russia, Olanda e Scandinavia. Il Pecorino piace invece sopratutto in Olanda, Belgio, Canada e in alcuni Paesi dell’Est Europa. “Noi lavoriamo molto anche sulle ‘private label’, che differenziamo in ‘private label’ ed ‘exclusive label’ che produciamo soprattutto per la grande distribuzione estera, con la Germania che vuole quasi esclusivamente in ‘exclusive label’” ha precisato Ciavattella, sottolineando che “anche su questo fronte però cercheremo di veicolare sempre di più il vino con il nostro marchio”. (Alessandro Pestalozza)

Vino, Consorzio Prosecco Doc espande protezione marchio alle Cayman

Vino, Consorzio Prosecco Doc espande protezione marchio alle CaymanMilano, 25 gen. (askanews) – Il Consorzio della Doc Prosecco ha annunciato l’estensione della protezione globale del proprio marchio alle Isole Cayman, territorio inglese d’oltremare nei Caraibi.


In una nota, l’ente consortile ha spiegato che negli ultimi anni l’esportazione verso le isole è aumentata considerevolmente, oltre il 70%. Proprio questo dato avvalora la scelta del Consorzio che, dopo aver ampliato la tutela nei maggiori mercati d’esportazione, ha come nuovo obiettivo proteggersi nei Paesi interessati da flussi turistici provenienti dalle prime destinazioni d’export. Infatti, oltre l’80% dei visitatori delle Isole Cayman arriva dagli Stati Uniti, i quali dominano il ranking “export” con oltre 100 milioni di bottiglie importate nel periodo gennaio-settembre 2024, con una crescita del 17,9% sullo stesso periodo del 2023, incidendo per il 22,8% sulle esportazioni totali. Non è nemmeno trascurabile la percentuale di turisti canadesi, pari circa all’8%, i quali si posizionano al secondo posto tra i visitatori della meta caraibica. La presenza dell’autentico Prosecco Doc nelle Isole Cayman stimola i viaggiatori a scoprire le bollicine più famose al mondo, aprendo quindi nuove opportunità di crescita dell’export verso il Canada. Ad oggi il Paese anglo-francofono si colloca all’undicesimo posto tra i mercati di destinazione, ma i segnali sono promettenti: nei primi nove mesi del 2023, le importazioni di Prosecco Doc in Canada sono cresciute del 6%.


“La conferma della protezione del marchio alle Isole Cayman rappresenta un traguardo significativo per il Consorzio” ha commentato il presidente del Consorzio, Giancarlo Guidolin, evidenziando che “questa strategia mira non solo a proteggere la nostra Denominazione nei principali mercati, ma anche a rafforzarne il valore percepito in Paesi con elevato potenziale di crescita. Siamo convinti che l’autenticità del Prosecco Doc sarà un elemento distintivo e apprezzato dai numerosi turisti americani e canadesi in visita alle Cayman, dimostrando anche la coerenza dell’operato del Consorzio, sia nei Paesi di riferimento per l’export che nelle località turistiche più iconiche”.

Vino, al “Masi Wine Bar Munich” il “Top Italian Restaurant” 2025

Vino, al “Masi Wine Bar Munich” il “Top Italian Restaurant” 2025Milano, 25 gen. (askanews) – Per il secondo anno consecutivo, il “Masi Wine Bar” di Monaco di Baviera (Germania) si aggiudica il riconoscimento della Guida “Top Italian Restaurants” del Gambero Rosso, dedicata alle “più autentiche esperienze enogastronomiche italiane all’estero” (ristoranti, pizzerie ed enoteche).


Per il Gambero Rosso, il locale della Cantina veronese celebre per il suo Amarone è “il luogo ideale per una pausa all’insegna del relax, sorseggiando un bicchiere di vino o un cocktail a base di vini Masi”, elemento che con l’offerta di antipasti veneziani e piatti veneti tipici, “lo rende uno dei 16 migliori wine bar e ristoranti italiani di Monaco”. Questo locale è parte della “Masi Wine Experience”, progetto di enoturismo che include sette location e che comprende inoltre anche il Masi Wine Bar “Al Druscié” di Cortina d’Ampezzo (Belluno).

Agricoltura, Crea: campagna mais 2024 conferma sofferenza comparto

Agricoltura, Crea: campagna mais 2024 conferma sofferenza compartoMilano, 24 gen. (askanews) – “Siamo profondamente convinti come ricercatori che per ogni sfida sia necessario trovare nella ricerca e nell’innovazione le risposte per superarla. È con questo spirito che affrontiamo la Giornata del Mais 2025, e siamo sicuri che i maiscoltori sapranno raccogliere la sfida del cambiamento climatico, mettendo a frutto ogni soluzione che proviene dal mondo della ricerca pubblica e privata”. Così in una nota il direttore del Crea-Centro di Ricerca di Cerealicoltura e Colture Industriali, Nicola Pecchioni.


Dall’edizione 2023 un comitato scientifico, composto da ricercatori e docenti esperti del settore, cura la scelta delle tematiche e l’organizzazione scientifica della Giornata del Mais. L’incontro di Bergamo, in programma oggi presso la sede del Crea, che vede protagonisti i ricercatori e i principali attori della filiera maidicola, quest’anno analizza l’impatto di ricerca e innovazione per l’adattamento del mais ai nuovi scenari climatici, con particolare enfasi sui nuovi ibridi a bassa taglia, sul loro uso nell’alimentazione animale e sulla gestione del rischio climatico. Con rese in calo, pari in media a meno di 10 t/ha, la campagna maidicola 2024 ha confermato ancora una volta lo stato di sofferenza del comparto. In lieve calo rispetto al 2023 le superfici hanno fatto segnare il nuovo minimo storico degli ultimi 160 anni con circa 495mila ettari. La produzione raccolta è ridiscesa da 5,3 a 4,9 milioni di tonnellate, rimanendo quindi largamente insufficiente e inferiore al 45% del fabbisogno nazionale. Il costo complessivo del prodotto importato nel 2023/24 è sceso a 1,5 milioni di euro, -26%, favorito dal calo dei prezzi, -29%, a fronte di un aumento delle quantità importate, arrivate a un nuovo record storico prossimo a 7 milioni di tonnellate, +4%.


Secondo l’indagine preliminare Istat sulle intenzioni di semina, le prospettive per il 2025 sono improntate verso una relativa stabilità delle superfici a livello nazionale, con una discreta ripresa nel Nord Est, +9%, dopo anni di calo, cui si contrappone una considerevole riduzione nel Nord Ovest, -13%, dove si attende una forte crescita delle foraggere temporanee, +10%, da attribuire probabilmente ai primi effetti della Pac. Oggi più che mai diventa imperativo familiarizzare con i concetti di rischio di frequenza e di sistema. Per gli agricoltori è importante valutare la sostenibilità del mercato assicurativo nell’ambito della gestione dei rischi atmosferici e la possibile complementarità tra misure assicurative e altre misure di gestione del rischio.


Sono innovativi ibridi a statura ridotta di circa il 30% e con internodi raccorciati. Manifestano una maggiore stabilità, che può ridurre i rischi connessi agli eventi metereologici estremi, e la capacità di essere coltivali a più elevate densità rispetto agli ibridi convenzionali, favorendo un più efficiente utilizzo della radiazione. I vantaggi produttivi e di efficienza agronomica di questa innovazione genetica, misurati dalle prime sperimentazioni condotte in Italia, dimostrano l’importanza di adeguare correttamente il sistema colturale, con particolare riferimento all’ottimizzazione dei protocolli di fertilizzazione azotata e di gestione delle densità di semina, in funzione delle specificità dei singoli areali. Questa nuova soluzione, che prende il nome di PRECEON – Smart Corn System, è un sistema composto dall’innovativo ibrido, con densità di semina ottimizzata, caratterizzato da un supporto digitale per la gestione della coltura. Diversi ibridi “Smart” raccolti a differenti maturazioni sono stati valutati per una prova nutrizionale su bovine in lattazione ad alta produzione, che ha visto il confronto tra silomais convenzionale e “sistema” PRECEON. L’insilato di trinciato di mais, noto a tutti come silomais, rappresenta, infatti, uno dei principali alimenti per le vacche da latte in Italia e nel mondo. I motivi di tale diffusione e della sua elevata inclusione all’interno delle diete da latte sono dovuti al fatto di poter disporre di un alimento autoprodotto in azienda di alto valore energetico e capace di ottime rese produttive. L’impatto degli ibridi a taglia ridotta sui sistemi di allevamento bovino è quindi di cruciale importanza. Le Reti Nazionali di confronto varietale, coordinate dal Crea sugli ibridi di mais da granella e trinciato integrale nell’anno 2024, hanno evidenziato una resa media sulle 13,2 t/ha, l’8,5% in meno rispetto allo scorso anno. La stagione maidicola 2024 d’altra parte è stata alquanto problematica per l’alternarsi di condizioni meteorologiche di segno opposto, con piogge intense nel periodo della semina, seguite da condizioni di siccità e temperature elevate durante luglio e agosto, e con un abbassamento generalizzato delle temperature, accompagnato ancora da intense e diffuse precipitazioni, all’inizio di settembre, determinando significativi ritardi nelle operazioni di raccolta. Tra gli ibridi da granella più produttivi in classe 500, i più performanti sono risultati i nuovi DM5312 e KWS ALCANTO, insieme ai sempre ben performanti P1096, PORTBOU e MAS 59.K. Tra i 600 incontriamo i nuovi DKC6812 e KWS KALEIDO, e tra i precocissimi il nuovo LID 3306C. Infine, nelle prove di trinciato, gli ibridi 600 più performanti sono stati i già affermati LG31.621, KWS POSEIDO e ROMULO.

Cuzziol GrandiVini chiude il 2024 in positivo e lancia il nuovo logo

Cuzziol GrandiVini chiude il 2024 in positivo e lancia il nuovo logoMilano, 24 gen. (askanews) – Cuzziol GrandiVini, chiude il 2024 con un fatturato di oltre 25,7 mln di euro in leggera crescita rispetto ai 25,5 del 2023, con due milioni di bottiglie consegnate a 7.200 clienti in tutta Italia. “L’anno da poco concluso ha rappresentato un punto di svolta, con la definitiva uscita dal periodo post-Covid e un ritorno ad una ‘normalità’ che ci ha messo alla prova” ha spiegato l’amministratore unico Luca Cuzziol, rimarcando che “nonostante le difficoltà del contesto internazionale, la solidità del nostro modello ci permette di guardare al 2025 con fiducia e determinazione”.


La presentazione ad agenti, clienti e giornalisti del proprio portfoglio ricco di 145 aziende vinicole distribuite (di cui 43 italiane), è stata anche l’occasione per l’azienda trevigiana di selezione e distribuzione di mostrare il suo nuovo logo, frutto di un’operazione di rebranding che reinterpreta il marchio storico “con un linguaggio grafico più contemporaneo”. Quest’anno sono entrate nel catalogo di Cuzziol GrandiVini interessanti novità, tra cui Ada Nada (Barbaresco, Piemonte), Campanelli (Castelli di Jesi, Marche), Hundred Hills (Inghilterra), Wabi Sabi (Austria), Auriane Denis (Champagne, Francia), Alvina Pernot (Borgogna, Francia), e Nicolas Rossignol (Beaujolais, Francia).


Foto di Gaia Menchicchi