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Comité Champagne: nel 2024 vendute 271,4 mln bottiglie, -9,2% su 2023

Comité Champagne: nel 2024 vendute 271,4 mln bottiglie, -9,2% su 2023Milano, 20 gen. (askanews) – Le spedizioni totali di Champagne nel 2024 ammontano a 271,4 milioni di bottiglie, con un calo del 9,2% rispetto all’anno precedente. Nel 2024 il mercato francese ha totalizzato 118,2 milioni di bottiglie (-7,2% rispetto al 2023) e continua a risentire del contesto politico ed economico negativo. L’export, pari a 153,2 milioni di bottiglie, è in calo del 10,8% rispetto al 2023. Tuttavia, la percentuale di esportazioni (56,4% del totale) rimane significativamente superiore alle vendite sul mercato interno, confermando l’inversione di tendenza registrata negli ultimi anni. Lo ha riferito in una nota il Comité Champagne


Per Maxime Toubart, presidente del Syndicat Général des Vignerons e co-presidente del Comité Champagne, “lo Champagne è un vero e proprio barometro del sentimento dei consumatori, e questo non è il momento di festeggiare, con l’inflazione, i conflitti in tutto il mondo, l’incertezza economica e un atteggiamento politico attendista in alcuni dei principali mercati dello Champagne, come la Francia e gli Stati Uniti”. Secondo David Chatillon, presidente dell’Union des Maisons de Champagne e co-presidente del Comité Champagne: “E’ nei momenti meno favorevoli che dobbiamo prepararci per il futuro, per mantenere la nostra rotta in termini di sviluppo sostenibile e di conquista di nuovi mercati e nuovi consumatori. Lo Champagne è un modello organizzativo solido e sostenibile, che ha dimostrato il suo valore anche di fronte alle avversità e che dà fiducia nel futuro”.

Vino, Riedel torna alla fiera “Milano Home” dal 23 al 26 gennaio

Vino, Riedel torna alla fiera “Milano Home” dal 23 al 26 gennaioMilano, 20 gen. (askanews) – Riedel, importante azienda austriaca creatrice di celebri calici da degustazione specifici per vino e vitigno, sarà presente alla seconda edizione di “Milano Home”, la manifestazione b2b dedicata all’abitare e all’home décor in programma dal 23 al 26 gennaio a Milano Rho Fiera.


Diverse le novità firmate dalla storica realtà familiare che saranno esposte nello suo stand nel padiglione Taste, a partire dall’ultima serie del decanter “Amadeo”, best seller aziendale, impreziosito dai colori delle bandiere del mondo, e, in anteprima le edizioni limitate del decanter “Cobra” e “Fatto a Mano”, soffiato a bocca nello storico stabilimento di Kufstein. Anche l’assortimento di bicchieri presenta le sue novità, con l’edizione “Black Tie” dei calici “Fatto a Mano” e i coloratissimi tumbler “Laudon Highball”. Sabato 25 gennaio alle 16, lo stand Riedel ospiterà una “wine experience” guidata da Stefano Canello, vicepresidente vendite e marketing per il Sud-Est Europa, che avrà per protagonista “Key to Wine”, il set celebrativo della linea “Riedel O”, i calici da vino (e non solo) senza stelo.

Aceto Balsamico Modena Igp nella “My Selection 2025” di McDonald’s

Aceto Balsamico Modena Igp nella “My Selection 2025” di McDonald’sMilano, 19 gen. (askanews) – L’Aceto Balsamico di Modena Igp torna a far parte dell’edizione 2025 di “My Selection”, la linea premium di burger McDonald’s selezionati da Joe Bastianich, “nata per valorizzare i prodotti Dop e Igp italiani”. McDonald’s acquisterà circa quattro tonnellate di Aceto Balsamico di Modena IGP, protagonista della ricetta storica della linea, “My Selection BBQ”, che combina coleslaw e salsa BBQ con Aceto Balsamico di Modena IGP, un abbinamento che va avanti dalla prima edizione del 2018, edizione che ha superato i 100 milioni di panini venduti.


Per la settima edizione di “My Selection” e per le “Pepite” saranno acquistate circa 170 tonnellate di ingredienti DOP e IGP. La collaborazione tra McDonald’s, i Consorzi di Tutela e i produttori locali prosegue ormai da diversi anni, grazie anche alla preziosa partnership con Fondazione Qualivita per supportare le filiere italiane certificate. Negli ultimi anni, McDonald’s ha portato sui vassoi dei suoi oltre 1,2 milioni di clienti giornalieri 22 ingredienti Dop e Igp per un totale di oltre 8.000 tonnellate di materie prime utilizzate. “Siamo molto soddisfatti della collaudata collaborazione con McDonald’s: la presenza del nostro prodotto in un canale alternativo a quelli di distribuzione tradizionale ci ha consentito di raggiungere fasce di consumatori più giovani in ambiti ed abbinamenti alternativi a quelli classici che va avanti dal 2018” ha dichiarato il direttore del Consorzio, Federico Desimoni, ricordando che “l’Aceto Balsamico di Modena IGP è un prodotto estremamente versatile e ben si sposa sia con piatti raffinati della ristorazione sia con gli hamburger della famosa catena che è presente in Italia da 39 anni, dove conta oggi oltre 750 ristoranti”.

Olimpiadi Milano-Cortina, Doc Prosecco presenta campagna comunicazione

Olimpiadi Milano-Cortina, Doc Prosecco presenta campagna comunicazioneMilano, 19 gen. (askanews) – In vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026 il Consorzio di Tutela della Doc Prosecco ha annunciato il lancio ufficiale della campagna di comunicazione che ha l’obiettivo di celebrare il Prosecco Doc come “Official sparkling wine sponsor”.


“Vogliamo raccontare al mondo non solo la qualità del Prosecco Doc ma anche i valori e la passione che lo rendono un’eccellenza italiana, celebrandolo come simbolo di convivialità e condivisione” ha affermato il presidente del Consorzio, Giancarlo Guidolin, precisando che “il nostro messaggio è chiaro: così come lo sport, anche il Prosecco Doc è un’occasione di unione, aperta a tutti, senza barriere: inclusività, sostenibilità e condivisione di esperienze sono i pilastri su cui stiamo costruendo un futuro migliore, per noi e per le generazioni a venire”. La campagna, ideata dall’agenzia Advisionair & Partners e presentata in occasione della tappa ampezzana di Coppa del Mondo di sci alpino femminile, mira a raccontare la storia, la tradizione e le origini italiane del celebre “sparkling wine”, definendo il suo “posizionamento contemporaneo, sinonimo di convivialità quotidiana, sempre all’insegna dell’eleganza di un bere moderato e consapevole”.


“L’idea è quella di realizzare un video che raccontasse la storia, la tradizione e le origini italiane del Prosecco, abbandonando il linguaggio datato e autocelebrativo del made in Italy’, a favore di una narrazione leggera e vivace, più vicina alle nuove generazioni” hanno spiegato gli ideatori della campagna, sottolineando che “la sponsorizzazione di questo grande evento sportivo diventa così un’opportunità per ridefinire il prodotto, attraverso il messaggio chiave ‘Prosecco Doc è arte del condividere’, un valore universale che trasforma i momenti della quotidianità in occasioni speciali”. Il claim scelto è “Share the Magic of Winter Olympics”, mentre il motto è “Partecipare è importante. Condividere è tutto”.

Vino, Fantini ancora partner della Coppa del mondo di sci femminile

Vino, Fantini ancora partner della Coppa del mondo di sci femminileMilano, 18 gen. (askanews) – Anche quest’anno il gruppo vinicolo Fantini è, per la terza volta, partner dell’”Audi FIS Ski World Cup”, la Coppa del mondo di sci femminile in programma il 18 e 19 gennaio 2025 a Cortina d’Ampezzo (Belluno).


I calici dei “Sensuale Grillo Sicilia Doc”, “Sensuale Rosato Terre Siciliane Igt” e “Fantini Montepulciano d’Abruzzo Doc” saranno offerti a fine gare nella “Tofana Lounge” alle vincitrici, alle atlete, addetti ai lavori e appassionati saranno offerti i calici di: Sensuale Grillo Sicilia Doc, Sensuale Rosato Terre Siciliane Igt e Fantini Montepulciano d’Abruzzo Doc.

Grappa sotto attacco in Svezia, Federvini plaude a intervento Masaf

Grappa sotto attacco in Svezia, Federvini plaude a intervento MasafMilano, 17 gen. (askanews) – Quello dell’Ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione delle frodi (ICQRF) del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali si è rivelato “un intervento puntuale ed efficace di contrasto alla pirateria agroalimentare, a tutela della Grappa, la regina dei distillati italiani”. Questo il primo commento della presidente di Federvini, Micaela Pallini a seguito dell’azione dell’ICQRF del MASAF che ha individuato e bloccato la produzione e la vendita in Svezia di aromi per il “fai-da-te” di grappa, con tanto di ricorso improprio all’indicazione geografica e di diciture ingannevoli come “Gran Riserva Superiore”.


“Apprezziamo che la tutela dei prodotti di qualità italian, così come la Grappa in questo caso recente, si confermi un obiettivo in primo piano nell’attività di controllo del ministero” ha proseguito Pallini, aggiungendo che “le pratiche scorrette a livello internazionale si stanno moltiplicando: diventa quindi fondamentale impiegare tutti gli strumenti in nostro possesso per proteggere le nostre eccellenze, dentro e fuori i nostri confini”. La Grappa, tipico distillato italiano e fiore all’occhiello della produzione nazionale, è uno dei punti forti dell’export del settore.

Vino, Banfi certificata “ISO 45001” per la sicurezza sul lavoro

Vino, Banfi certificata “ISO 45001” per la sicurezza sul lavoroMilano, 16 gen. (askanews) – Banfi Società Agricola Srl ha ottenuto la certificazione “ISO 45001:2018” dei suoi siti per la gestione della salute e sicurezza sul lavoro. La certificazione è stata rilasciata da DNV, ente indipendente che fornisce servizi di assurance e gestione del rischio a livello globale.


In una nota, si ricorda che nel 2024 l’azienda ha sottoscritto la carta di Urbino “per il benessere della persona che lavora e ha sviluppato l’accordo sperimentale a favore degli operai con contratto agricolo per la riduzione dell’orario lavorativo”. “Il percorso intrapreso verso la certificazione ISO 45001 – spiega Banfi – mira a consolidare questi impegni e a rafforzare una cultura aziendale orientata alla tutela e salvaguardia della salute e del benessere dei lavoratori nel più ampio contesto di una visione sempre più orientata verso i temi dello sviluppo sostenibile”. “L’ottenimento di questa importante certificazione è un traguardo significativo che conferma l’attenzione e il rispetto che da sempre l’azienda riconosce verso i temi della salute e sicurezza dei lavoratori” ha dichiarato il vicepresidente di Banfi, Gabriele Mazzi, sottolineando che “siamo orgogliosi di questo riconoscimento e continueremo a investire su questi temi, rafforzando l’intero sistema delle certificazioni aziendali a garanzia di un approccio gestionale sempre più strutturato e coerente con una strategia aziendale che vede nella sostenibilità, oltre che un valore di riferimento, un fondamentale pilastro per la costruzione di un reale e duraturo progresso”.


“Le nostre verifiche – ha affermando Salvatore Pizzo, F&B Sales Manager di Business Assurance – hanno confermato l’impegno di Banfi nel garantire un continuo miglioramento delle prestazioni di sicurezza. L’azienda ha implementato un sistema efficace che crea un ambiente di lavoro protetto e promuove una cultura aziendale incentrata sulla prevenzione e la tutela dei lavoratori”. Fondata a Montalcino nel 1978 dai fratelli Mariani, Banfi è conosciuta nel mondo per il suo Brunello. Oggi, oltre a Banfi Piemonte, l’azienda conta investimenti in altri territori toscani, da Bolgheri, alla Maremma, al Chianti e Chianti Classico. A Montalcino, alla produzione vinicola si affiancano quelle di olio, miele e cereali, oltre all’offerta “hospitality” di Castello Banfi che, con i suoi due ristoranti, di cui uno stellato, fa parte dal 2019 di “Relais & Chateaux”.

Vino, “Amarone opera prima” celebra i 100 anni del Consorzio Valpolicella

Vino, “Amarone opera prima” celebra i 100 anni del Consorzio ValpolicellaMilano, 15 gen. (askanews) – Settantaquattro aziende e 106 giornalisti accreditati di cui 73 provenienti da 26 Paesi, dall’Argentina agli Emirati Arabi Uniti, dal Giappone agli Usa, dalla Polonia alla Cina fino a Singapore e UK. È l’istantanea, ad oggi, che preannuncia la 21esima edizione di “Amarone Opera Prima”, l’evento del Consorzio Vini Valpolicella in programma al Palazzo della Gran Guardia a Verona dal 31 gennaio al 2 febbraio, che dà avvio alle celebrazioni per i 100 anni dell’ente di tutela e promozione di una delle Denominazioni tra le più importanti del Made in Italy enologico. Protagonista ai banchi di assaggio e nelle sessioni di degustazioni tecniche l’Amarone 2020 che debutta ufficialmente sul mercato, mentre sul palco dell’auditorium i riflettori si accendono sull’attore e regista teatrale Andrea Pennacchi che firma “Amarone, epopea in Valpolicella”, il monologo ideato per il centenario del Consorzio.


“In questa speciale edizione, Amarone Opera Prima guarda al futuro e, in particolare, ai nuovi margini di potenziale crescita della Denominazione in uno scenario evolutivo accelerato, che ci impone un cambio di paradigma fondato su strategie e approcci rinnovati” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Christian Marchesini, parlando di “un impegno che ci vede sempre più attivi sul fronte della promozione e che le aziende stanno premiando sia in termini di partecipazione record all’evento che di adesioni al Consorzio, con 51 nuovi associati nel 2024”. “Amarone Opera Prima” inizia venerdì 31 gennaio con un programma riservato esclusivamente alla stampa nazionale e internazionale specializzata (su invito) che contempla due masterclass. La prima, “Amarone: iconic of fine dining in the world’s 50” guidata da JC Viens e dedicata alla degustazione di una selezione di Amarone presenti nella carta vini dei migliori 50 ristoranti al mondo secondo la classifica annuale stilata dal mensile britannico “Restaurant” (Palazzo della Gran Guardia, alle 10.30). A seguire, il pranzo tristellato a cura di Giancarlo Perbellini al Teatro Filarmonico. Nel pomeriggio, invece, il MW e vicepresidente del Consorzio, Andrea Lonardi, firma “La memoria del tempo, un viaggio tra le annate storiche di Amarone” (alle 15 Palazzo della Gran Guardia).


Sabato 1 febbraio, il focus “Valpolicella: 100 anni tra passato e futuro della Denominazione” apre il palinsesto della rassegna con gli interventi di Christian Marchesini e di Carlo Flamini, responsabile dell’Osservatorio del vino di Unione italiana vini, moderati da Andrea Andreoli, direttore di Telenuovo. Al termine, il sipario si apre sull’inedito spettacolo teatrale di Andrea Pennacchi. Dalle 12.30 via alle degustazioni ai banchi dei 74 produttori che, dalle 16 accoglieranno anche gli “Amarone lover”. A loro e agli operatori, soprattutto della ristorazione, è riservata anche la giornata di domenica 2 febbraio (dalle 10 alle 17) che si chiuderà con l’aperitivo “Valpolicella: freschezza e creatività nel calice” a cura del Gruppo Giovani del Consorzio.

Elena Salviucci è la nuova presidente della Strada del Vino Orcia

Elena Salviucci è la nuova presidente della Strada del Vino OrciaMilano, 15 gen. (askanews) – Sarà la 29enne produttrice Elena Salviucci, titolare dell’azienda vitivinicola Campotondo Campiglia d’Orcia, a guidare per il prossimo triennio la Strada del Vino Orcia. La nomina è arrivata durante il primo Consiglio del nuovo corso dell’Associazione che raccoglie i 12 Comuni dell’Orcia Doc (Siena), Cantine e attività produttive. Assieme alla presidente sono stati nominati anche i due vicepresidenti: i sindaci di Trequanda e San Quirico d’Orcia, Andrea Francini e Marco Bartoli. Del rinnovato Cda fanno parte anche Giulitta Zamperini (presidente del Consorzio del Vino Orcia), Ada Anna Becheri, Donatella Cinelli Colombini, Francesco Pifferi, Luchino Grappi, Marco Capitoni e Gabriella Giannetti.


“Dobbiamo lavorare al consolidamento di un sistema turistico integrato ed aggregato di area vasta che include la Val d’Orcia, l’Amiata e la Valdichiana sense con l’obiettivo di dare un’immagine unitaria alla promozione e al marketing territoriale con un focus specifico sull’agroalimentare e integrando le varie offerte turistiche dell’area” ha spiegato Salviucci, aggiungendo che tra gli obiettivi della nuova presidenza si sono anche quello di accrescere la capacità delle reti locali di imprese di attrarre e accogliere visitatori, promuovendo la conoscenza del territorio, favorendo tassi più lunghi di permanenza e migliorando il “customer retention rate”, e incentivare all’interno della destinazione turistica locale, un’offerta turistica integrata e diffusa, di qualità e sostenibile. Tra gli obiettivi del mandato c’è anche il “turismo rigenerativo”, quello che può generare benefici non solo economici ma anche culturali e sociali duraturi nel tempo per i territori, le comunità che lo abitano e i visitatori. Un approccio che incoraggia la partecipazione delle comunità locali, degli operatori, delle imprese e dei visitatori. La Strada del Vino Orcia è nata nel 2003. Sono 12 i Comuni che ne fanno parte: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, Trequanda, Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena. Nel 2004 la Val d’Orcia viene iscritta nel Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, divenendo il primo territorio rurale ad essere premiato con questo riconoscimento.

TellyWine: la prima web-app che offre informazioni su ogni vino

TellyWine: la prima web-app che offre informazioni su ogni vinoMilano, 14 gen. (askanews) – Sarà lanciata a Vinitaly 2025, che andrà in scena a Veronafiere dal 6 al 9 aprile, la versione d’esordio di TellyWine, la prima web-app “in grado di raccontare e promuovere i vini e le Cantine italiane”. Il progetto nasce dall’omonima start-up “grazie ad un pool di professionisti qualificati nel settore del vino, del management e del marketing che hanno unito le competenze per strutturare un sistema intuitivo per fornire informazioni sulle oltre 420mila etichette di vino prodotte ogni anno in Italia”.


TellyWine si rivolge sia ad esperti assaggiatori e wine-lovers, sia per chi si approccia per la prima volta al mondo del vino italiano ed offre in tempo reale informazioni su ogni vino “che vanno ben oltre quanto riportato per Legge in etichetta”. L’intuizione di voler strutturare un sistema applicativo digitale è stata di Ivano Valmori, founder di TellyWine che, con il supporto di una rete di istituzioni, enti ed associazioni e al contributo di enoteche regionali, Cantine, distributori, ristoranti e rivendite lavora al progetto già dal 2018. La web-app, che ad oggi è in fase di test, è strutturata su quattro pilastri: intelligenza artificiale (AI), realtà aumentata (AR), riconoscimento ed interpretazione di testi (OCR), interazione con una base di conoscenza basata sulle Leggi nazionali e i Disciplinari di produzione. I suoi ideatori sostengono che già nella prima versione, TellyWine “è in grado di riconoscere qualsiasi vino prodotto in Italia, indipendentemente dal suo posizionamento nella piramide della qualità (Docg, Doc-Dop, Igt-Igp, vino varietale o vino generico) e indipendentemente dall’adesione della singola Cantina all’iniziativa”. Fatto questo che “rende autonomo il consumatore nelle proprie scelte, supportandolo con una serie di informazioni aggiornate, affidabili ed immediate”.


Sono oltre 30 i parametri forniti: informazioni di base sul vino, posizionamento nella piramide della qualità, colore, effervescenza, livello di zuccheri, uvaggio previsto da disciplinare, spiegazione delle eventuali menzioni, personalizzazione del calcolo alcolemico per rispettare la soglia di legge, informazioni nutrizionali e calorie apportate, numero di bicchieri ottenibili dalla bottiglia, spiegazione dei singoli loghi presenti nelle etichette (per lo più del tutto sconosciuti per il consumatore finale), zona di produzione, localizzazione della cantina e distanza tra luogo di produzione e luogo di scelta/acquisto/consumo. Dopo la prima fase di test questa web-app permetterà di supportare le cantine nel racconto di ogni loro vino. “L’obiettivo è di trasformare ogni bottiglia in un vero e proprio ambasciatore della Cantina, senza che la Cantina debba cambiare nulla nel proprio ciclo produttivo e di etichettatura” ha spiegato Valmori, aggiungendo che “oltre a riconoscere tutti i vini, già nella prima versione TellyWine permetterà all’utilizzatore di gestire la propria cantina personale e di crearsi l’archivio di tutte le degustazioni fatte, con la possibilità di assegnare un proprio punteggio e parere personale ad ogni vino (che resterà personale e non sarà divulgato o condiviso) e ricordare in quale occasione quel vino è stato scelto, acquistato o degustato”.