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Turismo, Lombardia rinnova impegno per realizzzione ciclovia Ven-To

Turismo, Lombardia rinnova impegno per realizzzione ciclovia Ven-ToMilano, 13 mar. (askanews) – “Regione Lombardia si impegna concretamente ad attuare un altro tassello della straordinaria opera della Ciclovia Turistica Nazionale Ven-To ideata dal Politecnico di Milano e che collegherà Venezia a Torino”. Così l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia Barbara Mazzali, commentando una delibera approvata dalla Giunta regionale.


Il progetto della Ciclovia turistica nazionale Ven-To ha l’obiettivo di realizzare una dorsale cicloturistica interregionale a lunga percorrenza, che, partendo dallo stato di fatto, dia continuità all’intera ciclovia lungo gli argini del Po, tra Venezia e Torino, attraverso le regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, con un’appendice fino a Milano lungo i navigli leonardeschi, di lunghezza complessiva di circa 700 chilometri. “Si tratta di un’opera strategica di riqualificazione territoriale – prosegue Mazzali – che porterà sul territorio 400 mila visitatori l’anno, creando 2 mila nuovi posti di lavoro con oltre 100 milioni di indotto secondo i dati previsionali elaborati dal Politecnico di Milano.”


“Un progetto ambizioso, 705 km di percorso arricchito da ostelli, bed and breakfast e bike-hotel. Ma soprattutto una ciclovia che permetterà ai territori e alle nostre comunità di raccontarsi valorizzando il grande patrimonio culturale, enogastronomico e valoriale che posseggono. Un percorso che collegherà in particolare il confine tra Lombardia e Piemonte attraverso i territori del Pavese. Viaggiare sulle “due ruote” – aggiunge ancora Mazzali – è un’esperienza sempre più ricercata dai turisti, soprattutto se a contatto con la natura. In questo caso poi si tratta di un percorso suggestivo che segue le sponde del nostro Grande Fiume. L’infrastruttura sarà anche un mezzo per portare i visitatori nelle aree più interne della nostra Regione, per farla scoprire in ogni suo angolo. Strategico sarà il tratto che collegherà Milano, porta di accesso del turismo internazionale per la Lombardia, alla dorsale del Po passando per Pavia” conclude l’assessore.

Milano-Cortina, da Lombardia 10 mln per svincolo S.Giulia sulla A51

Milano-Cortina, da Lombardia 10 mln per svincolo S.Giulia sulla A51Milano, 13 mar. (askanews) – Regione Lombardia stanzia 10 milioni di euro per realizzare il nuovo svincolo della A51 Tangenziale Est di Milano verso il quartiere Santa Giulia, fondamentale per l’accessibilità al PalaItalia, l’arena che ospiterà le competizioni delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, ma anche per garantire migliori condizioni di fluidità del traffico pendolare in un ambito fortemente congestionato.


La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi, ha approvato lo schema di convenzione per la ripartizione dei contributi: l’opera richiede un investimento complessivo di 12.536.793 euro, di cui 10 milioni garantiti da Regione, 1,5 milioni dal Comune di Milano e oltre 1 milione da Milano Serravalle – Milano Tangenziali, soggetto attuatore dell’intervento. La nuova zona di scambio della A51 Tangenziale est di Milano, carreggiata Sud, tra l’ingresso dello svincolo ‘Forlanini’ e la nuova uscita ‘Mecenate-Camm’ sarà completata, da cronoprogramma, entro il dicembre 2025. L’opera consiste nell’ampliamento della carreggiata sud della A51 Tangenziale Est tra lo svincolo di Forlanini e lo svincolo di Mecenate tramite un nuovo tratto di scambio che si sostanzia di fatto in due corsie aggiuntive rispetto alle tre presenti. L’intervento ha inizio dalla rampa di immissione dello svincolo di Forlanini per proseguire fino a oltre il viadotto Fantoli, dove la zona di scambio di progetto si collega con l’ampliamento della A51 per l’inserimento della complanare del nuovo svincolo di Mecenate. L’ampliamento della carreggiata sud prevede l’allargamento della piattaforma esistente con due nuove corsie da 3,75 metri e banchina in destra pari a 2,50 metri.


“Il nostro impegno per le opere legate alle Olimpiadi – ha evidenziato il presidente Attilio Fontana – è costante. Come Regione Lombardia mettiamo in campo risorse importanti per realizzare un’opera strategica in chiave olimpica, che resterà in eredità al territorio migliorando la viabilità in un punto nevralgico delle tangenziali milanesi. La Regione onora gli impegni presi e lavora, di concerto con gli altri enti coinvolti, per ottenere risultati tangibili a beneficio di tutti i cittadini”. “L’intervento – ha sottolineato l’assessore Terzi – renderà più fluida e funzionale la circolazione del traffico assicurando un’adeguata accessibilità al PalaItalia e a tutto il quartiere di Santa Giulia. Si tratta di una riorganizzazione viabilistica che riguarda un intero quadrante urbano e che avrà ricadute positive su tutto il sistema delle tangenziali di Milano. Le Olimpiadi sono una vetrina straordinaria per la nostra terra e rappresentano anche un’opportunità per efficientare la rete infrastrutturale”.

Mafia, A.Fontana: da Lombardia 6,7 mln per riuso beni confiscati

Mafia, A.Fontana: da Lombardia 6,7 mln per riuso beni confiscatiMilano, 13 mar. (askanews) – In Lombardia risultano censiti oltre 3.100 immobili confiscati alla criminalità. La metà è già stata destinata agli enti territoriali e al demanio dello Stato, i restanti sono ancora in gestione dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) o dei Tribunali. Nel periodo 2019-2023 Regione Lombardia ha finanziato 112 progetti di Enti locali e concessionari, per un importo complessivo di circa 6,72 milioni di euro. I dati sono stati diffusi dal presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e dall’assessore regionale alla Sicurezza, Romano La Russa, a Palazzo Pirelli nel corso del convengo ‘La cooperazione come asset per la valorizzazione dei beni confiscati’.


“In questi anni – ha aggiunto il presidente lombardo – abbiamo avviato un sistema informativo per la mappatura e condivisione di dati sui beni, il monitoraggio del loro stato e utilizzo, la condivisione di buone pratiche regionali. Abbiamo anche sottoscritto un accordo con l’agenzia per i beni confiscati, il ministero degli Interni e Anci. La Lombardia può contare su energie positive da parte delle comunità locali che sostengono il riuso dei beni confiscati, un riscatto di legalità da parte del territorio. Tra questi ricordi, ad esempio, il progetto del Politecnico che utilizza i cantieri per coinvolgere i soggetti fragili”.

A Milano primo festival del made in Italy: l’artigianato incontra i giovani

A Milano primo festival del made in Italy: l’artigianato incontra i giovaniMilano, 12 mar. (askanews) – Un progetto per sostenere il futuro dell’artigianato e della manifattura italiana e valorizzare settori riconosciuti a livello globale, mettendo al centro le nuove generazioni. E’ il Festival del made in Italy, che debutterà a Milano il 23 marzo al Talent Garden Calabiana.


L’evento è un’iniziativa di Eccellenza italiana, la startup promuove l’Italia e le aziende made in Italy, costruendo una community di oltre 600mila giovani. Con il sostegno di partner istituzionali come la Commissione Europea, il ministero delle Imprese, Regione Lombardia, UnionCamere Lombardia e il Comune di Milano, e con il supporto di Altagamma, Fondazione Cologni e Motor Valley la prima edizione del Festival vedrà coinvolte realtà di spicco del panorama imprenditoriale italiano e ospiti del panorama imprenditoriale italiano. Il Festival si rivolge in particolare a studenti delle scuole superiori e laureandi, ai quali verrà offerta l’opportunità di ascoltare e toccare con mano le realtà produttive italiane. In particolare si ripropone di avvicinare le nuove generazioni a questo patrimonio, raccontando una realtà poco conosciuta e scarsamente valorizzata agli occhi delle nuove generazioni e offrendo stimoli per l’apprendimento.


“Attraverso il Festival del made in Italy, vogliamo dare un contributo concreto per colmare il divario tra i giovani e il mondo dell’artigianato e della manifattura, un settore troppo spesso percepito come distante e inaccessibile. Questa percezione di distacco contribuisce all’errata convinzione che questo comparto sia obsoleto e poco redditizio. Il nostro obiettivo è dimostrare come, al contrario, il ‘saper fare’ di alta qualità offra percorsi professionali ricchi di soddisfazioni, essenziali per il tessuto economico e culturale del nostro Paese” ha spiegato Giovanni Brocca, co-fondatore di Eccellenza italiana, insieme a Lorenzo D’Onofrio, che aggiunge: “Per noi, valorizzare l’italianità significa divulgare e proteggere quel prezioso patrimonio produttivo, creativo e culturale che rende il know how italiano unico al mondo. Con il nostro impegno e il nostro ecosistema digitale puntiamo a fornire alle nuove generazioni idee e strumenti per innovare e perpetuare questa importante eredità”.

Lombardia, Lucente: attenzione su treni Codogno-Cremona-Mantova

Lombardia, Lucente: attenzione su treni Codogno-Cremona-MantovaMilano, 12 mar. (askanews) – “Rinnovo il mio impegno, insieme agli uffici preposti, a monitorare l’andamento del servizio nel corso dell’intera durata dei lavori sulla tratta ferroviaria Codogno-Cremona-Mantova. Il nostro obiettivo è ridurre i disagi ai pendolari e ai viaggiatori”. Così l’assessore regionale lombardo ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, in merito alla mozione 124, discussa ed approvata oggi in Consiglio regionale, sul tema “Interventi urgenti per i pendolari della tratta ferroviaria Codogno-Cremona-Mantova”.


A partire dal 14 gennaio sono stati attivati i servizi sostitutivi nella tratta interessata ai lavori, tra Bozzolo e Mantova. Come ricorda l’assessore Lucente, “Il servizio ferroviario è stato totalmente sostituito con gli autobus, adeguando specifici orari alle esigenze dell’utenza scolastica. Allo stato attuale non risultano specifiche problematiche in merito al servizio o eventuali episodi di affollamento. Sarà in ogni caso cura e impegno degli uffici dell’assessorato, in collaborazione con gli enti e le aziende interessate, proseguire il monitoraggio sull’andamento del servizio. In caso di disagi e criticità, sapremo individuare le soluzioni migliori per rendere un servizio efficiente e puntuale”.

Milano, inaugurato lo Xiaomi Café: uno spazio di connessione

Milano, inaugurato lo Xiaomi Café: uno spazio di connessioneMilano, 6 mar. (askanews) – Un nuovo spazio in pieno centro a Milano: è stato inaugurato in via del Verziere lo Xiaomi Café, primo bistrot Smart Life aperto al pubblico che, nell’ottica del precedente progetto di Casa Xiaomi, vuole rappresentare un punto d’incontro tra l’azienda tech e le persone.


Ad accoglierci abbiamo trovato il Marketing Manager di Xiaomi Italia, Andrea Crociani. “Negli ultimi tre anni con il progetto Casa Xiaomi – ha detto ad askanews – avevamo avvicinato il nostro pubblico alla scoperta dei nostri prodotti all’interno di uno spazio casa reale. Il passaggio naturale a Xiaomi Café è proprio quello di poter parlare anche a chi magari ci conosce, ma non è ancora entrato del tutto in contatto con noi. Quindi avere uno spazio in centro a Milano così bello, così piacevole, così particolare, e Chew tocca i momenti più importanti della giornata, quindi la colazione, il pranzo con i colleghi, o anche solo un’ora, due ore per studiare, lavorare, ci piaceva. Era qualcosa che era nel percorso naturale delle cose dopo tre anni di Casa Xiaomi”. La parola chiave, ci dicono, è “connessione” e l’idea è quella di offrire uno spazio aperto dove trovare pasticceria e cucina, ma anche incontri ed eventi culturali.

Transpotec e Nme: Fiera Milano espone il futuro della mobilità sostenibile

Transpotec e Nme: Fiera Milano espone il futuro della mobilità sostenibileMilano, 5 mar. (askanews) – L’evoluzione del trasporto merci e delle persone sta vivendo un’evoluzione guidata dalla tecnologia, ma anche dalla consapevolezza crescente che il progresso debba avvenire nel rispetto dell’ambiente. Parte da qui la proposta di Nme-Next mobility exhibition, manifestazione dedicata a mezzi, soluzioni, politiche e tecnologie per un sistema di mobilità collettiva sostenibile, e di Transpotec Logitec, evento dedicato all’autotrasporto e alla logistica, due appuntamenti fieristici organizzati da Fiera Milano, che si svolgeranno in contemporanea a maggio 2024.


Nme si terrà a Fiera Milano nei padiglioni di Rho dall’8 al 10 maggio 2024, mentre Transpotec Logitec durerà un giorno di più, fino all’11. Le due manifestazioni, che occuperanno un totale di sei padiglioni, manterranno ciascuna la propria identità e il proprio progetto, ma offriranno agli operatori punti di contatto. Obiettivo di Transpotec logitec e Nme sarà creare nuova consapevolezza intorno gli obiettivi di medio e lungo periodo dei due settori, mettendo a disposizione strumenti e know-how per raggiungerli. Un cambio di prospettiva possibile anche attraverso il contributo dell’innovazione raccontata dalla offerta espositiva, che ad oggi vede già confermate 425 aziende da 22 Paesi, con le principali presenze estere da Germania, Turchia, UK, Olanda e Polonia. Per supportare lo sviluppo internazionale delle due manifestazioni si sta inoltre lavorando allo scouting di 150 hosted buyer da 44 Paesi, selezionati – per area geografica e alta capacità di spesa – da Fiera Milano in collaborazione con Agenzia ICE e provenienti da Europa, Sudafrica e paesi CIS.


“Il trasporto merci e la mobilità delle persone rappresentano due mercati separati, con modalità proprie e logiche specifiche, ma sono oggi accomunati dalla sfida della transizione energetica – spiega Simona Greco, direttore manifestazioni di Fiera Milano – In quest’ottica abbiamo unito nelle stesse date Transpotec logitec e Next mobility exhibition, per raccontare con più forza le urgenze comuni, ma anche il contributo che la loro innovazione può offrire. Oggi abbiamo in casa più di 400 aziende, ma il nostro obiettivo è ospitarne il prossimo maggio 500, mettendo così a disposizione degli operatori un panorama completo di mezzi, servizi e soluzioni, utili per dimostrare la centralità di questi settori per l’intera società”. Allo stato attuale, la nuova sensibilità verso l’ambiente e verso gli effetti del cambiamento climatico è centrale per il mondo del trasporto: basti pensare che il settore è responsabile del 24% delle emissioni dirette di CO2, ovvero di otto miliardi di tonnellate di emissioni totali (Fonte: United Nations. Sustainable transport, sustainable development. Interagency report for second Global Sustainable Transport Conference 2021).


Per raggiungere gli obiettivi posti dalla Comunità Europea, cioè zero emissioni nette entro il 2050, le emissioni dei trasporti dovrebbero diminuire di oltre il 3% all’anno entro il 2030. Si tratta di un obiettivo davvero sfidante, che richiama gli operatori dei due settori a un impegno senza precedenti. “I sistemi di trasporto dovranno mostrarsi capaci di garantire una transizione verso modelli di mobilità inclusivi ed economicamente sostenibili, capaci di trasformare la sfida ambientale in un’opportunità di sviluppo. L’innesco potrà avvenire, da una parte, per effetto di un cambiamento dei comportamenti individuali e, dall’altra, dallo sfruttamento delle opportunità tecnologiche”, afferma Pierluigi Coppola, professore di pianificazione dei trasporti al Politecnico di Milano.


La tecnologia c’è: le motorizzazioni alternative – elettrico, idrogeno e, in particolare per il trasporto pesante, anche biodiesel e biometano – sono già presenti sul mercato e le sperimentazioni di veicoli a guida connessa e autonoma (dal track platooning per i veicoli merci ai Robotaxi per il trasporto passeggeri, ai droni per le merci) si stanno facendo strada. In crescita, con buone prospettive d’uso anche in Italia, c’è anche l’Urban Air Mobility, che comporta l’utilizzo di velivoli elettrici a decollo verticale per il trasporto passeggeri. Anche l’analisi dei big data e la digitalizzazione rappresentano un fattore di innovazione di alto profilo, utile per ottimizzare il trasporto e minimizzarne l’impatto ambientale: se nel trasporto pubblico locale si sta andando verso il MaaS (mobility as a service) la lettura di grandi masse di dati – come quelli derivati dal traffico urbano – sta cambiando anche il trasporto merci, legato ormai a doppio filo ad una logica di logistica avanzata che si basa su sistemi di tracciamento digitale delle rotte e dei mezzi, sul coordinamento remoto delle flotte e sulla valutazione dei percorsi migliori. Ma anche fattori esterni incidono su come può evolvere in senso sostenibile il settore dei trasporti. L’aumento e l’invecchiamento della popolazione, la sua polarizzazione verso i centri urbani (nel 2050% il 68% delle persone vivrà in città, rispetto al 55% di oggi) cambieranno il modo di gestire i servizi di trasporto sia persone (maggiore accessibilità ed efficienza), sia merci (maggiore investimento sull’”ultimo miglio”). Infine, ci sono i comportamenti che stanno cambiando: la sharing economy è sempre più pervasiva e si prevede che i ricavi della mobilità condivisa possano raggiungere oltre 1500 miliardi di dollari nel 2024 a livello globale, con una crescita fino al 3,5% nel medio periodo (2028). Stiamo poi diventando “ipermobili” e ottimizziamo sempre di più gli spostamenti per fare acquisti o per svago, ampliando le tipiche sequenze “casa-lavoro-casa”, verso dinamiche più complesse. Nascono quindi esigenze nuove, che devono trovare nuove risposte nel mondo del trasporto.

Lombardia, Zamperini(Fdi): declassare status di protezione lupi

Lombardia, Zamperini(Fdi): declassare status di protezione lupiMilano, 5 mar. (askanews) – “Il prossimo 13 marzo incontrerò il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin per chiedere che, nel Consiglio Europeo Ambiente del 25 marzo, l’Italia esprima una posizione favorevole al declassamento dello status di protezione del lupo. Tale passaggio sarà utile a riconsiderare la normativa nazionale (c.d. Piano lupo) affinché sia demandata alle Regioni la facoltà di adottare piani di contenimento e gestione del lupo, al pari di quanto avviene per altre specie della fauna selvatica come cervi, cinghiali e nutrie. I dati dimostrano che esiste anche il problema dei danni provocati da attacchi degli orsi, è necessario quindi che sia monitorata anche questa problematica”. Così il consigliere regionale lombardo di Fdi Giacomo Zamperini, coordinatore del gruppo di lavoro “Grandi carnivori” in seno alla “Commissione speciale Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine; Rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera”.


“Nel territorio lombardo non è solo la presenza dei lupi a destare preoccupazione, ma anche quella degli orsi, danni che dal 2018 al 2023 sono stati segnalati per 74 attacchi con danni per i quali Regione Lombardia ha corrisposto indennizzi di oltre 100 mila euro. Nella maggior parte dei casi, gli attacchi hanno interessato gli apiari ma talvolta si sono verificate predazioni ad animali, come, ad esempio, nel 2022 ai danni di due caprini, un bovino, due ovini nella Provincia di Brescia, e di un asino e sei tordi nella Provincia di Bergamo” ha aggiunto. “Regione Lombardia non ha mai abbassato la guardia in merito al tema dei grandi carnivori presenti sul territorio e, muovendosi lungo le tre direttrici del monitoraggio, delle azioni di prevenzione e degli indennizzi agli allevatori, ha adottato diverse misure per contenere i danni arrecati dalle due specie, ma è fondamentale che queste vengano implementate per fronteggiare il problema delle crescenti aggressioni. Ricordo che, secondi dati Ersaf, i lupi accertati nella nostra Regione superano abbondante il centinaio, senza tenere conto di quelli in dispersione, cioè quelli che lasciano il branco e che sono capaci di percorre, spostandosi da un territorio ad un altro, fino a mille chilometri. Va enunciato un principio chiaro per il quale le attività rurali o quelle legate alla presenza dell’uomo, non debbono essere messe in pericolo dall’espansione di questi grandi carnivori, anche a difesa degli altri animali da pascolo, domestici e d’affezione” ha concluso.

In Lombardia nuove regole per fotovoltaico e tutela aree agricole

In Lombardia nuove regole per fotovoltaico e tutela aree agricoleMilano, 4 mar. (askanews) – Via libera dalla Giunta della Lombardia alle prime regole applicative del Programma Regionale Energia Ambiente Clima (Preac) per l’installazione di impianti fotovoltaici e la tutela delle zone agricole. “Regione Lombardia – sottolinea l’assessore a Enti locali e Risorse energetiche, Massimo Sertori – ha l’obiettivo di trovare un giusto equilibrio che riesca a coniugare l’esigenza di incremento da fonti rinnovabili con la tutela delle aree oggi destinate alla produzione agricola. Proprio per questi motivi, sono molti i bandi e le politiche attuate dal mio assessorato per lo sviluppo di pannelli fotovoltaici nell’ambito degli edifici pubblici, nell’ambito delle Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer) e di recupero di zone dismesse”.


“Nei prossimi giorni proseguirà il confronto con il Governo – conclude l’assessore Sertori – anche in relazione all’attribuzione di incremento Fer per ogni singola Regione entro il 2023, discussione portata avanti nell’ambito del prossimo decreto sulle aree idonee che dovrà varare il Governo”. “Con questa delibera – aggiunge l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi – Regione Lombardia arriva a definire la massima tutela possibile per i terreni agricoli, in attesa del decreto interministeriale che dovrà fissare puntualmente le procedure per la definizione delle aree idonee alla produzione di energia. Questo atto, però, porta a un primo miglioramento restrittivo, poiché ci siamo mossi guardando alla necessità di preservare il suolo agricolo, il cui utilizzo deve restare prevalente per il settore primario”.


“La possibilità di produrre energia pulita e rinnovabile tramite l’agrivoltaico – precisa l’assessore Beduschi – va di pari passo con l’occasione di continuare a produrre cibo in tutte le aree vocate della Lombardia e, in tal senso, le aziende che decideranno di destinare parte delle superfici a questi impianti, lo dovranno fare mantenendo la produzione lorda vendibile degli anni precedenti, quindi a saldo produttivo invariato”. “Sostenibilità ambientale e sostenibilità economica: solo con un equilibrio tra queste due esigenze potremo garantire lo sviluppo del nostro territorio” evidenzia l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione. “Agricoltura e ambiente – aggiunge – sono sinonimi e abbiamo la necessità di produrre energia pulita tutelando la vocazione agricola della nostra regione. Un indirizzo chiaro che vogliamo mantenere attraverso il dialogo costante con le associazioni per consolidare ancora di più la Lombardia come un modello di riferimento europeo”.

Alla Casa di Cura San Camillo di Cremona la parola ai pazienti

Alla Casa di Cura San Camillo di Cremona la parola ai pazientiMilano, 4 mar. (askanews) – Entro il 2035, secondo le stime, 1,9 miliardi di persone vivranno in una condizione di obesità, con un impatto economico globale calcolato in 4,32 trilioni di dollari, senza contare le conseguenze della salute. A essere colpiti da sono anche i più piccoli: tra il 2020 e il 2035 ci si attende un incremento del 100% di obesità infantile.


Dati che fanno riflettere e che meritano di essere analizzati in occasione del World Obesity Day, la giornata internazionale dedicata alla prevenzione e alla sensibilizzazione sul tema dell’obesità, che ricorre il 4 marzo. Proprio per sensibilizzare sull’argomento, la casa di cura San Camillo di Cremona prende alla lettera l’iniziativa del World Obesity Day 2024 “Parliamo di obesità”, dando questa volta voce ai pazienti per far loro raccontare la loro storia, al di là di ogni tabù sul tema. Marco, Massima, Luigi, Valentina e Paola hanno età e percorsi diversi, ma in comune hanno un vissuto con l’obesità: la casa di cura San Camillo ha chiesto loro di condividere la loro esperienza, cercando di mostrare come questa patologia non sia solo una condizione fisica legata all’alimentazione, ma rappresenti una situazione estremamente più complessa dove spesso si instaura una vera e propria “lotta psicologica” contro le proprie abitudini alimentari, il rapporto disfunzionale con il cibo, gli stili di vita scorretti e lo stigma sociale.


Proprio per tenere in considerazione tutti questi aspetti, la casa di cura San Camillo offre da tempo un percorso specifico denominato MAC (ovvero Macroattività Ambulatoriale Complessa) per Obesità, che prende in carico a 360° gradi il paziente, accompagnandolo nel miglioramento dello stato di salute, fisico e mentale, attraverso l’attività di una equipe multidisciplinare. Il team, costituito da diverse figure sanitarie come il dietista, lo psicologo, l’endocrinologo, il fisiatra, il fisioterapista e il chirurgo generale, studia un percorso personalizzato sulla base delle singole esigenze della persona. Perché il viaggio verso la guarigione è diverso da persona a persona, ed è anche e soprattutto un percorso interiore, fatto di ostacoli, impegno e tante vittorie. Ciò che conta è il coraggio di mettersi in gioco.