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G7, Federalimentare: impegnati per cibo sicuro e di qualità

G7, Federalimentare: impegnati per cibo sicuro e di qualitàRoma, 22 set. (askanews) – “Siamo orgogliosi di rappresentare al G7 Agricoltura e Pesca l’industria alimentare italiana portando al centro del dibattito una sfida comune che ci vede impegnati nel garantire sicurezza alimentare, producendo cibo sicuro e di qualità”. Lo ha dichiarato il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino in occasione del G7 Agricoltura e Pesca di Ortigia.


“Siamo conosciuti nel mondo come dei trasformatori di alimenti sicuri, la nostra industria, in termini di fatturato, è la prima manifattura in Italia e, in un contesto internazionale come il G7 – prosegue – è importante trasmettere un messaggio di fiducia e di responsabilità sociale verso i cittadini e i consumatori che ci chiedono di coniugare alla nostra storia e alle nostre tradizioni, l’innovazione, la scienza e la ricerca tecnologica”. “Come industria – prosegue Mascarino – siamo consapevoli che gli investimenti nella scienza e nella tecnologia sono gli asset strategici sui quali puntare se vogliamo che la domanda crescente di cibo proveniente dai Paesi in via di sviluppo e dal Sud del Mondo venga soddisfatta. Sono in atto cambiamenti epocali che non riguardano più il singolo Paese ma la nostra capacità di essere competitivi e credibili nei mercati globali. Garantire dunque, alle popolazioni l’accesso al cibo ben fatto, sicuro e di qualità – ha aggiunto – è fra le priorità dell’industria alimentare e come tale sappiamo il ruolo che svolgiamo e che dovremo continuare a svolgere al fianco delle Istituzioni in una sfida di sistema che ci vede da sempre impegnati su questi temi”.


“Per Federalimentare partecipare al G7 portando il proprio contributo di esperienza e di affidabilità è stato motivo di grande responsabilità e per queste ragioni – conclude Mascarino – desidero ringraziare il ministro Schillaci per la sensibilità mostrata sul tema della sicurezza alimentare e il ministro Lollobrigida per averci offerto l’opportunità di portare all’attenzione dei leader del G7 il contributo dell’industria alimentare italiana sulle sfide globali che ci attendono con una visione pragmatica che per noi è il miglior modo per costruire un’agenda di priorità per lo sviluppo del Paese, per le future generazioni e nelle relazioni internazionali”.

Arrivano la stagione del tartufo e i treni notturni per le Langhe

Arrivano la stagione del tartufo e i treni notturni per le LangheRoma, 22 set. (askanews) – Sta per aprirsi la stagione di cerca e raccolta del tartufo bianco d’Alba, che per la prima volta quest’anno è stata posticipata dal 21 settembre al primo ottobre. E, insieme alla 94esima edizione della fiera del Tartufo bianco d’Alba, quest’anno arriva la novità dell’Espresso Langhe-Monferrato, inserito nell’offerta autunnale di FS Treni Turistici Italiani, con il quale si viaggia di notte il 25 e il 31 ottobre da Roma ad Alba, con fermate ad Asti e Nizza Monferrato. Un nuovo modo di viaggiare che coniuga il turismo lento, sostenibile, di qualità alla bellezza del viaggio in treno, a bordo di carrozze completamente restaurate in cui il viaggiatore troverà il servizio bar/ristorante, dove potrà cenare o fare colazione scegliendo tra le proposte di un menù Made in Italy.


“In un momento in cui si parla tanto di sostenibilità – spiega il presidente dell’Ente turismo Langhe-Roero-Monferrato Mariano Rabino -, l’Atl sceglie di compiere un atto concreto collaborando con FS Treni Turistici per aumentare flussi intelligenti che premiano l’utilizzo del treno come mezzo alternativo all’auto per ampliare la notorietà della nostra destinazione e ridurre il carico sul territorio”. Per il sindaco Alberto Gatto, la novità rappresenta “una bella occasione di crescita e condivisione per Alba, le Langhe, il Monferrato e tutto il territorio. L’Espresso notturno Langhe-Monferrato è un esempio di turismo sostenibile e di qualità. È un modo straordinario di collegare la capitale del nostro paese, Roma, e la città di Alba”.


Il posticipo della stagione di cerca e raccolta del tartufo è stato deciso a livello regionale in Piemonte per intercettare i mutamenti imposti dal cambiamento climatico. La raccolta andrà quindi avanti fino al 31 gennaio e si spera in una buona annata viste le abbondanti piogge che hanno caratterizzato il 2024. L’avvio della 94esima edizione è previsto per sabato 12 ottobre, con taglio del nastro venerdì 11 e arriverà fino a domenica 8 dicembre. Al centro di questa edizione, il tema dell’Intelligenza Naturale.

Olio di oliva, Mediterraneo in ripresa ma non l’Italia

Olio di oliva, Mediterraneo in ripresa ma non l’ItaliaRoma, 22 set. (askanews) – E’ in ripresa la produzione di olio di oliva nel bacino del Mediterraneo, tranne che in Italia. Sono le prime stime sulla campagna olearia, che nel nostro Paese sarà di scarica, anche se con differenze significative tra Nord e Sud. Migliora però il quadro generale, grazie alla ripresa della Spagna e dei Paesi dell’area mediterranea.


Le prime indicazioni sull’andamento della campagna olearia 2024-25 elaborate da Assitol, l’Associazione Italiana dell’industria olearia aderente a Confindustria e Federalimentare, vedono un Mediterraneo in crescita e Italia a due velocità. La crisi climatica, infatti, ha avuto un forte impatto nelle regioni del Sud Italia. “La siccità ha colpito soprattutto il Meridione – spiega Anna Cane, presidente del Gruppo olio d’oliva di Assitol – che vanta i due terzi della nostra produzione olivicola”. Nella stessa Puglia, però, che detiene il 50% degli uliveti italiani, lo scenario varia a seconda delle aree. Nel Centro-nord, invece, sembra prospettarsi una buona campagna. Tuttavia, le primissime stime, a causa dello stress idrico subìto dalle piante e dagli episodi di meteo estremo, oltre all’annata di scarica, suggeriscono una produzione nazionale intorno alle 200mila tonnellate.


Ben diverso il quadro nell’area mediterranea. In particolare la Spagna, storico leader di mercato, dovrebbe raggiungere una produzione di oltre 1.300.000 tonnellate di olio, riconfermando la sua centralità a livello mondiale. Secondo le prime stime di mercato, cresceranno anche Turchia (250mila tonnellate) e Tunisia (320mila), e seppure su numeri inferiori, si prevede un andamento positivo anche per Grecia (230mila ton) e Portogallo (170mila ton).

Olio extravergine, per Monini entro fine anno prezzi in calo 40%

Olio extravergine, per Monini entro fine anno prezzi in calo 40%Roma, 22 set. (askanews) – Sugli scaffali dei supermercati l’olio extravergine di oliva tornerà ad essere venduto ben al di sotto dei 10 euro al litro entro la fine dell’anno. E’ la previsione di Zefferino Monini, amministratore delegato e presidente dell’omonima azienda umbra, fatta in occasione della pubblicazione del terzo Bilancio di sostenibilità dell’impresa, curato da The European House – Ambrosetti. Secondo i calcoli di Monini i consumatori dovrebbero veder scendere i prezzi del 30-40%: “l’abbassamento dei prezzi dovrebbe far risalire i consumi in tutto il mondo, specialmente in quei Paesi in cui l’olio extravergine non è un’abitudine consolidata. Basti pensare che lo scorso anno in Cina si è registrato un crollo del 60%”, ha detto.


Secondo Monini, sulla base di dati COI (Consiglio Oleicolo Internazionale) “i consumi nel 2025 torneranno intorno quota 3 milioni di tonnellate, contro i 2,7 del 2024”. Una ripresa resa possibile dalla buona annata olearia, “con una produzione che si prevede intorno a 3,3-3,5 milioni di tonnellate, contro i 2,5 milioni di tonnellate della scorsa campagna e che dovrebbe riportare dal prossimo anno le scorte a un livello in linea con quello degli ultimi dieci anni, cancellando le ultime due campagne che sono state eccezionali in senso negativo a causa della scarsa produzione della Spagna”. Non ci sono, invece, buone notizie sul fronte della produzione in Italia dove “a causa del clima torrido e siccitoso, sarà più contenuta di quella passata, ma questo non potrà avere ripercussioni sui prezzi dell’extravergine italiano, che dovrà per forza di cose riallinearsi per reggere la concorrenza degli stranieri. Ricordo – ha detto Monini – che in media il nostro Paese produce 300mila tonnellate di olio l’anno, quando il fabbisogno è di 900mila. È chiaro che servono investimenti per produrre più olio extravergine made in Italy e per garantire maggiore resilienza ai cambiamenti climatici”.

Prandini: agricoltura italiana ha perso 8,5 mld, Ue sia coraggiosa

Prandini: agricoltura italiana ha perso 8,5 mld, Ue sia coraggiosaRoma, 22 set. (askanews) – “Le imprese agricole italiane tra siccità, alluvioni, maltempo, peste suina, lingua blu, peronospora del vino e granchio blu hanno subito danni per oltre 8,5 miliardi di euro. L’Europa deve avere un ruolo centrale e molto più coraggio rispetto al passato nell’affrontare i danni che le imprese agricole subiscono in Italia come in altri Stati membri”. Così il presidente di Coldiretti Ettore Prandini in un’intervista questa mattina sul Corriere della Sera.


Prandini ricorda che i miliardi di danni del 2024 “si vanno a sommare ai 6,5 miliardi dello scorso e ai 6 miliardi del 2022. L’Europa deve fare di più. Per la prossima PAC – spiega – l’impegno è quello di mantenere le stesse risorse ma è un grave errore: ora vale circa 387 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, mentre il Farm Bill statunitense circa 1.400 miliardi di dollari in 10 anni (2025-2034)”. Lo stanziamento di 10 miliardi annunciato dalla presidente von der Leyen per le inondazioni andranno a Polonia, Romania, Austria e Repubblica Ceca. “Vengono dai fondi di coesione senza richiesta di cofinanziamento degli Stati per consentire maggiore flessibilità. Ciò che l’Italia ha subito non è stato considerato e noi vogliamo la stessa possibilità”.


“Nelle prossime ore – annuncia Prandini – scriveremo una lettera al Masaf soprattutto alla luce di quello che è accaduto in Emilia Romagna per chiedere l’immediata attivazione”, ma sottolinea: “deve però esistere una capacità di analisi fatta direttamente dagli organismi europei che quando vanno a stanziare delle risorse devono avere una mappatura rispetto a quello che avviene in tutti gli Stati membri”.

Deghi (Presidente Ctcb): G7 Agricoltura ideale per promuovere valore Ig

Deghi (Presidente Ctcb): G7 Agricoltura ideale per promuovere valore IgMilano, 22 set. (askanews) – Il Consorzio di tutela Valtellina Casera e Bitto protagonista degli eventi collaterali del G7 Agricoltura e Pesca, in programma fino al 29 settembre a Ortigia, dove è previsto l’arrivo di 600 tra operatori e imprese da ogni parte d’Italia con una esposizione itinerante di 200 stand. Il Consorzio sarà presente all’interno dello spazio della direzione generale agricoltura, di Regione Lombardia, con le degustazioni dei prodotti valtellinesi guidate da Marco Chiapparini, responsabile eventi del Ctcb e al contempo all’interno di “Casa Italia Dop Igp”, il padiglione dedicato ai prodotti Dop e Igp italiani, coordinato da OriGIn Italia (Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche), Afidop (Associazione formaggi italiani Dop e IGP) e Isit (Istituto salumi italiani tutelati).


Il 26 settembre, il Consorzio parteciperà inoltre per la prima volta all’assemblea dei soci di Origin, che sarà una occasione per confrontarsi e redigere un documento condiviso che evidenzi il valore delle Indicazioni geografiche, dei Consorzi di tutela e delle loro imprese. Tale documento sarà sottoposto all’attenzione dei ministri dell’Agricoltura e delle organizzazioni e istituzioni presenti all’evento del G7 Agricoltura. “Siamo orgogliosi di partecipare con le nostre due Dop a un evento di alto profilo che ha l’obiettivo di presentare il meglio delle produzioni Dop e Igp italiane – ha commentato Per Marco Deghi, presidente del Consorzio tutela Valtellina Casera e Bitto – Un’occasione unica per far conoscere la nostra tradizione casearia al pubblico, anche in vista delle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, ma soprattutto per fare il punto sul valore apportato dalle IG al Paese e in particolar modo dai formaggi Dop, in termini economici, culturali e di tutela del territorio. Aspetti, questi centrali per le nostre due produzioni, che, con un fatturato alla produzione di 13,9 milioni di euro e 650 posti di lavoro, sono da sempre un volano economico per la Valtellina e un importante strumento per preservare alpeggi e tradizioni”.

I 50 anni di Coca Cola Hbc Italia a Marcianise: nel 2024 investiti 21 mln

I 50 anni di Coca Cola Hbc Italia a Marcianise: nel 2024 investiti 21 mlnMilano, 21 set. (askanews) – Compie 50 anni la fabbrica di Coca-Cola Hbc Italia, a Marcianise, nel Casertano. Per l’occasione il principale imbottigliatore di prodotti a marchio The Coca-Cola Company ha organizzato un evento dedicato ai dipendenti e alle loro famiglie.


I 50 anni di attività rappresentano “un punto di partenza per il futuro di Coca-Cola in Campania” fa sapere l’azienda che ricorda i 21 milioni di euro investiti nel 2024 in innovazioni industriali in ambiti quali ammodernamento e sviluppo, salute e sicurezza, efficientamento idrico ed energetico e circolarità degli imballaggi. Oltretutto quello con la Campania per Coca-Cola è un legame consolidato, che nel 1955 proprio a Napoli ha visto nascere la Fanta, una bevanda prodotta con il succo delle arance italiane. Lo stabilimento rappresenta oggi il più grande polo produttivo di Coca-Cola del Sud Italia e negli ultimi 10 anni ha ricevuto complessivamente più di 62 milioni di euro di investimenti industriali per ammodernamenti ed efficientamenti ambientali: un percorso di continua innovazione dello stabilimento campano che lo renderanno sempre più centrale nelle future strategie di Coca-Cola in Italia.


Con le 3 linee attualmente operative, la fabbrica è capace di produrre più di 200 milioni di litri di bevande l’anno, abbastanza da riempire i vagoni di un treno lungo 30 chilometri. Inoltre, la nuova linea, inaugurata nel 2020, ha già generato un risparmio di oltre l’11% di energia elettrica e del 70% di acqua rispetto alle due linee produttive precedenti. Le performance ambientali del sito di Marcianise sono state ottimizzate dagli impianti di trigenerazione installati nello stabilimento, in grado di produrre allo stesso tempo energia elettrica e termica, abbattendo i consumi energetici e, di conseguenza, le emissioni derivanti. Nel 2021, Marcianise è stato il primo stabilimento a introdurre sul mercato italiano la tecnologia KeelClip, un innovativo sistema di imballaggio in carta Fsc proveniente da filiera responsabile e 100% riciclabile che consente di eliminare completamente l’involucro in plastica dalle confezioni multiple di lattine, contribuendo così a una maggiore sostenibilità ambientale.


“Come prima realtà nell’industria delle bibite e delle bevande in termini di impatto economico ed occupazionale in Campania – ha detto – Miles Karemacher, general manager di Coca-Cola Hbc Italia – in questi 50 anni abbiamo dato vita a un circolo virtuoso di cui beneficiano soprattutto le piccole e micro imprese che collaborano con noi, come trasportatori e fornitori locali”. Karemacher ha rivolto “uno speciale ringraziamento” a Monica Rispoli, direttrice dello stabilimento di Marcianise, e Maria Pia Maio, responsabile della logistica per il Sud Italia, “per il loro impegno e la costante dedizione”.

G7, Italgrob: sostenere distribuzione per rilancio agroalimentare

G7, Italgrob: sostenere distribuzione per rilancio agroalimentareMilano, 21 set. (askanews) – “È necessario adottare strategie condivise che possano portare a un equilibrio tra sviluppo economico, sostenibilità ambientale e benessere sociale. Garantire incentivi mirati e promuovere politiche fiscali e contributive che supportino le imprese di distribuzione significa sostenere l’intera filiera agroalimentare, tutelare la qualità dei prodotti e favorire l’innovazione, necessaria per affrontare le nuove sfide tecnologiche e ambientali. L’obiettivo è quello di accompagnare la transizione verso modelli più sostenibili, incoraggiando investimenti in tecnologie green, in infrastrutture di distribuzione a basso impatto ambientale e nella digitalizzazione dei processi”. Lo ha dichiarato Antonio Portaccio, presidente Italgrob, la federazione italiana distributori horeca, in occasione del G7 Agricoltura a Siracusa.


“Il G7 agricoltura a Siracusa rappresenta un’occasione preziosa per discutere delle prospettive legate al futuro dell’agricoltura, della distribuzione alimentare e del sostegno alle filiere locali – ha sottolineato – In un periodo segnato dalle sfide globali del cambiamento climatico, dell’aumento dei costi delle materie prime e delle difficoltà logistiche, è fondamentale rafforzare la collaborazione tra istituzioni, agricoltori e distributori per favorire una crescita sostenibile del settore agroalimentare”. Portaccio ha ricordato che la federazione che presiede “rappresenta un segmento cruciale della catena di approvvigionamento che collega i produttori agricoli ai consumatori finali. La nostra rete distributiva svolge un ruolo essenziale nel garantire la qualità, la sicurezza e la tracciabilità dei prodotti agroalimentari, sostenendo le eccellenze italiane”. “Siamo pronti a fare la nostra parte – ha concluso – per garantire che le eccellenze agroalimentari raggiungano le tavole di tutto il mondo, valorizzando il lavoro degli agricoltori e rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più attento alla qualità e alla sostenibilità”.

A Bussolengo da oggi al 6 ottobre sbarca l’Oktoberfest

A Bussolengo da oggi al 6 ottobre sbarca l’OktoberfestRoma, 21 set. (askanews) – Arriva da oggi al 6 ottobre al Parco Natura Viva di Bussolengo l’Oktoberfest. Il villaggio bavarese farà da cornice ai festeggiamenti di inizio autunno tra giochi popolari per bambini, band di musica dal vivo, piatti tipici e l’immancabile birra tedesca. In quattro serate speciali, il Parco rimarrà aperto fino alle 22 e un percorso illuminato condurrà alla House of Giants, passando per il ponte dei panda rossi. Che assumeranno il ruolo di “specie guida” e inaugureranno le due settimane di eventi con le celebrazioni del Red Panda Day, previste per sabato 21 e domenica 22 settembre.


“Si tratta di quindici giorni per noi inediti, durante i quali abbiamo voluto fondere divertimento e salvaguardia delle specie a rischio di estinzione – spiega Maria Ordinario, direttore marketing del Parco Natura Viva di Bussolengo – Accanto al nostro tradizionale appuntamento per la celebrazione delle giornate mondiali a supporto dei nostri partner in campo, abbiamo deciso di offrire al pubblico anche momenti di svago, come una cena bavarese sulle note di musica folk e country”. “Viviamo in un’epoca che ha raggiunto quota 45.300 specie classificate come minacciate di estinzione nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, che equivale al 28% di tutte quelle valutate”, aggiunge Katia Dell’Aira, responsabile del settore educativo del Parco Natura Viva di Bussolengo. “E per questo vogliamo coinvolgere un pubblico più ampio possibile al quale indirizzare le nostre attività di educazione ambientale e divulgazione”.

Mercato centrale debutta all’estero: inaugurata la sede di Melbourne

Mercato centrale debutta all’estero: inaugurata la sede di MelbourneMilano, 19 set. (askanews) – Ventitrè botteghe artigiane per oltre 3.500 metri quadrati distribuiti su tre piani nella cornice in stile Art Déco del McPherson’s Building, edificio del 1937 portato a nuova vita: apre oggi il Mercato Centrale Melbourne, prima tappa fuori dall’Italia per il progetto firmato da Umberto Montano, imprenditore con oltre quarant’anni di esperienza che si è associato al gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi, punto di riferimento nel turismo all’aria aperta in Italia.


Partito da Firenze il 23 aprile 2014 e arrivato poi a Roma, Torino e Milano con oltre 14 milioni visitatori l’anno, in occasione del suo decennale Mercato Centrale guarda al futuro e sbarca nel cuore di Melbourne, in partnership con l’imprenditore australiano Eddie Muto, già proprietario del gruppo Barman & Larder e noto in Australia per aver lanciato diversi format dell’ospitalità e della ristorazione. A fare da cornice è lo storico McPherson’s Building opera degli architetti S.P. Calder, Reid e Pearson (1937) al 546 di Collins St. nel fulcro del distretto degli affari della metropoli, per un progetto che punta a rigenerare luoghi e spazi, grazie a un’esperienza sempre nuova e in connessione con il tessuto urbano.


“La bontà della cucina italiana si fonda sulla tradizione e sull’artigianalità. L’ingrediente chiave è nelle mani di chi raccoglie, produce, impasta, cucina – commenta Umberto Montano, presidente e fondatore di Mercato Centrale – La manualità, la professionalità e la dedizione che ho riscontrato negli artigiani che hanno aderito al Mercato Centrale Melbourne sono eccezionali e stimolanti. È questo il filo conduttore che lega l’Italia a Melbourne in un progetto che vuole unire cittadini, visitatori, critici e appassionati attraverso l’esperienza del buon cibo. Il Mercato Centrale Melbourne sarà il più grande polo della cucina italiana in Australia”.