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Produzione mondiale di cereali attesa a massimo storico in 2024

Produzione mondiale di cereali attesa a massimo storico in 2024Roma, 5 lug. (askanews) – Nel 2024 la produzione globale di cereali raggiungerà il massimo storico. E’ quanto previsto dall’indice dei prezzi alimentari della Fao, che ha aggiornato le sue previsioni per la produzione mondiale di cereali fissandola ora a 2.854 milioni di tonnellate, un nuovo massimo storico.


Il Documento sulla domanda e l’offerta di cereali, pubblicato oggi dalla FAO, attribuisce le proiezioni in aumento a migliori prospettive di raccolto di mais in Argentina e Brasile, nonché in Turchia e Ucraina, che compenseranno i declassamenti delle prospettive per Indonesia, Pakistan e diversi paesi dell’Africa meridionale. Anche le previsioni sulla produzione di grano sono state aumentate sulla base delle migliori prospettive in Asia, in particolare in Pakistan, che dovrebbero superare il previsto calo nella Federazione Russa a causa del clima inclemente nelle principali aree produttrici di grano all’inizio della stagione. Si prevede che la produzione globale di riso raggiungerà la cifra record di 535,1 milioni di tonnellate.


Secondo le stime, l’utilizzo totale mondiale di cereali nel 2024/25 salirà a 2.856 milioni di tonnellate, in aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente, guidato da riso e cereali secondari. Nel 2025 anche le scorte mondiali di cereali aumenteranno dell’1,3%, lasciando la razione globale delle scorte di cereali da utilizzare nel 2024/25 quasi invariata al 30,8%. Le previsioni della FAO per il commercio internazionale totale di cereali rimangono invariate a 481 milioni di tonnellate, con un calo del 3,0% rispetto al 2023/24.

In calo prezzi ortofrutta per aumento quantità e calo consumi

In calo prezzi ortofrutta per aumento quantità e calo consumiRoma, 5 lug. (askanews) – Prezzi dell’ortofrutta in calo questa settimana a causa di un aumento delle quantità prodotte e del calo di consumi al Nord legato all’andamento climatico. La Borsa della Spesa, il servizio di BMTI e Italmercati Rete di Imprese con la collaborazione di Consumerismo No Profit, segnala che le condizioni metereologiche che hanno diviso il nord e il sud Italia hanno impattato sulla produzione, favorendo la maturazione dei prodotti del Sud ma svantaggiando quella del Nord.


In particolare, sono abbondanti nei mercati le angurie che presentano un’ottima qualità. Il maltempo non sta però favorendo il consumo nelle zone settentrionali del nostro Paese e questo sta portando i prezzi ulteriormente in calo, intorno a 0,55 euro/Kg. Per i meloni, la cui produzione era partita con fatica a causa del maltempo, si registra oggi un’ottima qualità e prezzi che vanno da 1,00 a 1,30 euro/Kg a seconda della varietà. Anche in questo caso, il consumo è molto legato al clima. Sono in calo anche i prezzi di pesche e nettarine grazie ad un aumento dei quantitativi. Infatti, la presenza di sole nelle regioni del Sud Italia, sta favorendo la loro corretta maturazione. Per i prodotti di calibro piccolo il prezzo medio si attesta intorno ai 0,90 euro/Kg mentre per il prodotto di misura maggiore si arriva ai 2,30 euro/kg.


Inoltre, iniziano ad affacciarsi nei mercati le prime albicocche dell’Emilia-Romagna che si aggiungono alla produzione centro-meridionale, portando i prezzi in ribasso, intorno ai 2,00 euro/kg. Per quanto riguarda gli ortaggi, prosegue a gonfie vele la produzione di tutti i prodotti estivi. In particolare, i pomodori presentano un’ottima qualità, sono abbondanti e, di conseguenza, presentano prezzi molto bassi. All’ingrosso, il Ciliegino è intorno a 1,80 euro/Kg, il Datterino intorno a 2,30 euro/kg ed il Piccadilly intorno 1,30 euro/kg. Convenienti anche le melanzane e le zucchine, nel pieno della loro campagna e per le quali si registra un prezzo medio rispettivamente di 0,80 euro/Kg e 1,20 euro/Kg. Bisogna, però, sperare che la produzione delle zucchine non venga colpita del forte caldo dei prossimi giorni.


È abbondante anche la produzione di lattuga, con prezzi bassi da 1,20 fino a 1,50 euro/Kg, a seconda della varietà. Stesso discorso per i fagiolini raccolti a mano, il cui prezzo medio si attesta intorno ai 3,00 euro/kg.

Agroalimentare, verso l’Igp per i gianduiotti di Torino

Agroalimentare, verso l’Igp per i gianduiotti di TorinoRoma, 5 lug. (askanews) – E’ stata presentata mercoledì alla Commissione Europea la richiesta dell’Indicazione Geografica Protetta per i gianduiotti di Torino. Una volta accettata, tutti i gianduiotti prodotti in Piemonte, con una percentuale di nocciola che va dal 30% al 45%, zucchero semolato di barbabietola o di canna raffinato dal 20% al 45% e una percentuale minima del 25% di cacao, senza la presenza di latte in polvere, potranno essere riconosciuti IGP. Il risultato arriva al termine di un percorso iniziato nel 2017, anno in cui fu costituito, da parte di 40 aziende e maestri artigiani del cioccolato, il Comitato del Gianduiotto di Torino IGP.


Lo rende noto la cioccolateria Giraudi, di Castellazzo Bormida, in provincia di Alessandria. “Il Gianduiotto di Torino è un’eccellenza del territorio piemontese e, come tale, va riconosciuta sia in Italia che all’estero – spiega in una nota Giacomo Boidi – L’Igp è un’importantissima etichetta che ci consentirà di dare maggior valore al prodotto e di comunicarlo con più facilità. Il riconoscimento non sarebbe esclusiva conseguenza della centenaria tradizione cioccolatiera regionale, ma anche delle indiscusse proprietà qualitative della Nocciola del Piemonte, altra IGP del territorio”, conclude.

Al via in Comagri Camera l’esame del Dl Agricoltura

Al via in Comagri Camera l’esame del Dl AgricolturaRoma, 4 lug. (askanews) – Al via oggi in commissione Agricoltura alla Camera l’esame del Dl Agricoltura recante disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, e per quelle di interesse strategico nazionale, già approvato stamattina in Senato.


“Si tratta di un testo importante, frutto del buon lavoro portato avanti dalla Lega, con cui si vogliono dare risposte alle criticità che impattano sull’intera filiera agroalimentare nazionale, in particolare sui settori vitivinicolo e florovivaistico”, spiega il deputato della Lega e presidente della commissione Agricoltura Mirco Carloni, relatore del provvedimento. “Un testo che prevede sostegni alle imprese agricole in difficoltà, proposte per un uso consapevole del suolo, contributi a tutela delle razze autoctone a rischio estinzione, proposte in tema di siccità – ricorda Carloni – la proroga dei termini per l’attività di ricerca dei siti autorizzati per le produzioni vegetali, gli interventi per i danni prodotti dalla peronospora, l’incremento del fondo contro le infestazioni del bostrico tipografo, e le iniziative in materia di pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare”.


“Avanti in questa direzione – conclude Carloni – con il massimo impegno, per portare a casa in tempi brevi un provvedimento fondamentale per l’intero comparto”.

Direttivo Confagricoltura nomina i tre vice presidenti

Direttivo Confagricoltura nomina i tre vice presidentiRoma, 4 lug. (askanews) – Il comitato direttivo di Confagricoltura, riunitosi oggi, ha designato i tre vicepresidenti nazionali che affiancheranno il presidente Massimiliano Giansanti nei prossimi quattro anni.


Si tratta di Giordano Emo Capodilista, imprenditore vitivinicolo in provincia di Padova, vicepresidente vicario di Confagricoltura Veneto, già presidente del Consorzio Vini Colli Euganei Doc; Sandro Gambuzza, titolare di un’impresa a indirizzo orticolo ed olivicolo in provincia di Ragusa e componente del Consiglio di Amministrazione della SAC spa (aeroporto internazionale di Catania); Luca Brondelli di Brondello, titolare di un’azienda a indirizzo cerealicolo, viticolo e agrituristico a Serralunga di Crea nel Monferrato, in provincia di Alessandria, presidente anche di Enapra, l’Ente di Formazione della Confederazione. Gli altri componenti della giunta nazionale, eletta il 27 maggio scorso quando l’assemblea ha riconfermato all’unanimità il presidente Massimiliano Giansanti al vertice della più antica organizzazione professionale agricola, sono Lamberto Frescobaldi, Nicola Gherardi, Paolo Mele, Filippo Schiavone, Cesare Soldi e Alberto Statti.

Clima divide Italia e condiziona prezzi e consumi ortofrutta

Clima divide Italia e condiziona prezzi e consumi ortofruttaRoma, 4 lug. (askanews) – Il clima instabile, l’alternarsi di grande caldo ed improvvise grandinate sono i principali fattori che stanno condizionando in questi giorni sia qualità che quantità di alcuni prodotti presenti al mercato, provocando forti oscillazioni sia dei prezzi che dei consumi. Secondo gli ultimi dati disponibili al Car, il centro agroalimentare di Roma, le condizioni atmosferiche di caldo anomalo che stanno interessando le aree produttive del centro e del sud hanno causato una forte carenza di tutti i tipi di pomodoro verde (oblungo, costoluto) che al momento ha raggiunto prezzi all’ingrosso di circa il +20% superiori a quelli della scorsa settimana.


D’altro canto, il pomodoro rosso subisce invece una forte diminuzione dei prezzi, che si attestano su circa -50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e grazie agli ingenti volumi presenti sul mercato nelle diverse tipologie. Il caldo sta avendo un’influenza negativa anche sulla qualità di fagiolini e radicchio, con prezzi in calo del -20% per i primi e quasi il -50% per il secondo. Stabili melanzane e peperoni, che mantengono i prezzi medio-bassi delle scorse settimane.


Per quanto riguarda la frutta, la qualità di pesche e susine provenienti dall’Emilia Romagna ha risentito delle forti piogge che hanno caratterizzato tutto il mese di giugno. Per contro, è molto presente sul mercato il prodotto del sud che ha subìto un calo di prezzo del -20%, soprattutto a causa di una scarsa domanda, che conferma un trend dei consumi a ribasso. Ci si attende comunque che il prezzo di pesche e susine torni a salire nei prossimi giorni a causa delle grandinate di questi giorni che hanno pesantemente danneggiato la produzione della Basilicata.


Sono arrivati sul mercato i primi fichi locali con ottima qualità e prezzi all’ingrosso che variano dai 3 ai 4 euro/Kg. Di ottima qualità anche angurie e meloni che, nonostante una domanda incostante, mantengono le vendite per la buona qualità organolettica raggiunta nelle ultime settimane dalle produzioni in pieno campo. Le previsioni atmosferiche della prossima settimana vedono la stabilizzazione del clima, e con essa anche migliore costanza dell’andamento dei prezzi e dei consumi.

Cia: in Dl Agricoltura grande attenzione governo al settore

Cia: in Dl Agricoltura grande attenzione governo al settoreRoma, 4 lug. (askanews) – “Accogliamo positivamente le misure del Dl Agricoltura, che rappresentano un segnale di grande attenzione del Governo al settore agricolo, con risposte a quasi tutte le emergenze sollecitate dalla nostra Confederazione: dalla moratoria sui mutui, agli aiuti alle filiere in sofferenza fino al rafforzamento delle pratiche sleali”. Così oggi il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, sul decreto Agricoltura dopo il voto odierno al Senato.


“Questo decreto risponde con efficacia alle esigenze dell’agricoltura italiana – aggiunge Fini – a partire dal sostegno al credito delle aziende con la moratoria dei mutui, all’intervento sul carburante agricolo agevolato, oltre alle misure per coprire danni alle coltivazioni e agli allevamenti, le norme sugli impianti fotovoltaici e gli interventi per la lotta al caporalato”. Fra i molti interventi previsti, Cia reputa importante il sostegno alle nostre imprese colpite da fenomeni idrogeologici, con i 15 milioni previsti in favore delle aziende danneggiate dalla siccità persistente in Sicilia e i fondi per ristorare gli agricoltori di Romagna, Marche e Toscana, dopo la straordinaria alluvione del 2023.


Cia ringrazia il Governo anche per la fondamentale proroga di un anno per la sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea), strumenti indispensabili all’ottenimento di produzioni vegetali in grado di garantire produttività, resilienza e sostenibilità ambientale. Soddisfazione anche per gli stanziamenti previsti in favore dei viticoltori: 50 milioni per i produttori del centro-sud afflitti dalla peronospera e altri 2 milioni per quelli danneggiati dalla flavescenza. Cia apprezza anche l’attenzione dell’Esecutivo a contrasto della xylella (30 milioni di euro destinati ai reimpianti e alle riconversioni) e del granchio blu, nonché lo stanziamento di 4 milioni per i coltivatori di kiwi colpiti dal fenomeno della moria. Bene per Cia la spinta annunciata sugli abbattimenti dei cinghiali, anche con l’esercito, per far fronte alla PSA e l’entrata in funzione del Registro telematico per i cereali (Granaio Italia), strumento fondamentale per riportare trasparenza sui mercati.


Cia reputa, inoltre, positivo il mantenimento della tassazione fiscale agevolata per agricoltori che realizzano piccoli impianti fotovoltaici destinati al solo uso aziendale, fondamentali per il contenimento dei costi di produzione e per fare fronte a eventuali emergenze climatiche. Resta l’amarezza per la mancata proroga al 31 dicembre dell’obbligo assicurativo per i trattori e le macchine agricole non circolanti su strada, che riguarda circa 3 milioni di veicoli. In merito alle norme sul caporalato, per Cia è positiva l’istituzione di una banca dati sui contratti di appalto in agricoltura, che permetterà alle nostre aziende agricole di agire con la massima tranquillità e nel rispetto delle norme previste. Relativamente al potenziamento del personale ispettivo, Cia sia aspetta un coordinamento tra le varie amministrazioni che punti ad un efficientamento delle risorse. La nascita di un sistema informativo per la lotta al caporalato, con tutte le amministrazioni pubbliche presenti, sembra -invece- una duplicazione della rete del lavoro agricolo di qualità e quindi bisognerebbe capirne meglio il suo funzionamento e la finalità.

Lollobrigida: bene ok Senato Dl Agricoltura, 500 mln per rilancio

Lollobrigida: bene ok Senato Dl Agricoltura, 500 mln per rilancioRoma, 4 lug. (askanews) – “Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione del dl Agricoltura in Senato. Ringrazio tutti i senatori e i relatori Luca De Carlo e Giorgio Bergesio per l’impegno profuso. Il decreto Agricoltura esce ancora più rafforzato grazie al lavoro parlamentare dei senatori con oltre 500 milioni di euro di interventi per il settore agricolo, della pesca e agroalimentare, una cifra mai vista in precedenza e che segna una svolta storica nella difesa dei nostri agricoltori e dei nostri pescatori”. Lo dichiara il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, dopo l’approvazione del dl Agricoltura al Senato.


“Abbiamo messo in campo strumenti per affrontare le principali emergenze, alcune relativamente nuove, come la peste suina africana, altre ereditate dal passato – spiega il ministro – come ad esempio il granchio blu o il tema della siccità, su cui i governi precedenti, in molti anni, non avevano evidentemente portato avanti delle azioni corrette e efficaci per contrastarle”. In particolare, il governo è intervenuto “con risorse importanti contro la peronospora, la flavescenza dorata a sostegno del settore del kiwi e, come già detto, per il contenimento della piaga del granchio blu e per limitare gli effetti negativi della siccità. Inoltre, abbiamo rafforzato le azioni a contrasto delle pratiche sleali per chi compra prodotti agricoli sottocosto e, insieme alla ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, contro la piaga del caporalato”, evidenzia il ministro.


“Voglio inoltre ringraziare il senatore Patrizio La Pietra – aggiunge ancora Lollobrigida – per il lavoro fatto anche e soprattutto sul tema di Granaio Italia, una svolta storica che consentirà di supportare in maniera più efficace un settore fondamentale come quello della produzione cerealicola e del grano duro, a cui vanno anche 20 milioni a sostegno della filiera. Siamo infine intervenuti sul campo delle semplificazioni, con l’accorpamento di SIN in AGEA, nell’ottica di ridurre gli sprechi e la moltiplicazione delle società pubbliche e per ottenere maggiore efficienza nei pagamenti dei contributi in agricoltura”. “Si tratta però – continua il ministro Lollobrigida – non soltanto di un decreto che affronta le emergenze, ma anche e soprattutto di un provvedimento normativo di prospettiva che mira a rilanciare complessivamente l’agricoltura italiana anche a livello europeo e mondiale in scia con quanto fatto dal Governo Meloni fin dall’inizio e ribadito anche nel recente G7”.


“Oggi possiamo dire che l’agricoltore come bio regolatore e custode del territorio, ritorna al centro dell’agenda europea. Alcune battaglie dell’Italia, come quella contro il Nutriscore e contro il cibo sintetico, hanno rappresentato una svolta e oggi siamo seguiti anche da molte altre nazioni dell’Unione e non solo. Continueremo su questa linea, in difesa della pesca, dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano, perché la difesa del settore primario rappresenta un interesse centrale per la nostra Nazione”, conclude il ministro.

Confagri Forlì-Rimini-Cesena: bene ok Dl, ora iter veloce

Confagri Forlì-Rimini-Cesena: bene ok Dl, ora iter veloceRoma, 4 lug. (askanews) – “L’approvazione al Senato della nuova versione del DL Agricoltura, che contiene un emendamento che prevede gli indennizzi per i danni che gli agricoltori hanno subito a causa di frane, risponde a quanto richiesto da Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini. Le tante aziende che si erano viste negare i ristori dopo la domanda presentata ad AgriCat, in quanto i danni non erano visibili da foto satellitari, oggi possono tirare un sospiro di sollievo”. Esprimono soddisfazione Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini ed i vicepresidenti Alberto Mazzoni, Matteo Brunelli e Nicola Pelliccioni per il voto di fiducia al Senato del disegno di legge, che passa ora all’esame della Camera.


“Siamo soddisfatti per una misura che garantisce un sostegno concreto alle aziende in difficoltà, superando il troppo restrittivo criterio delle foto satellitari, molto penalizzante per una fetta importante di produttori – commentano i vertici di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini – Ad oltre un anno di distanza dall’alluvione 2023 le aziende agricole della collina, rimaste escluse dai ristori ancora parziali del fondo AgriCat, possono così guardare con fiducia all’arrivo di risorse fondamentali per ripartire”. “Ora auspichiamo l’approvazione definitiva senza modifiche – spiegano – entro il 14 luglio e un percorso certo per la procedura di richiesta dei ristori e dell’erogazione delle somme dovute. Noi agricoltori sappiamo bene che fare agricoltura in collina presenta difficoltà maggiori che in pianura, a causa di infrastrutture non sempre adeguate e di vincoli morfologici. Le frane hanno minato un equilibrio che era già precario -concludono Carli, Mazzoni, Brunelli e Pelliccioni – siamo quindi soddisfatti che con questo emendamento, seppur tardivamente, si siano recepite le esigenze dei produttori di collina, custodi troppo spesso dimenticati di questo territorio”.

Apo Conerpo: confermato alla guida Vernocchi e fatturato +1,8%

Apo Conerpo: confermato alla guida Vernocchi e fatturato +1,8%Roma, 4 lug. (askanews) – Un fatturato dalla commercializzazione 2023 in aumento dell’1,8% nonostante mancati conferimenti per oltre il 27% dei volumi, e ristorni ai soci incrementati del 50%. Apo Conerpo, principale organizzazione di produttori ortofrutticoli europea, archivia il 2023 con questi numeri e si prepara a costruire il futuro, a partire dalla campagna estiva appena cominciata, con una governance rinnovata e potenziata.


Al timone confermato il presidente Davide Vernocchi al cui fianco siederanno quattro nuovi vicepresidenti, espressioni delle principali filiere e territori di riferimento. Una squadra che sarà coadiuvata dal nuovo direttore generale Daniele Maria Ghezzi, che raccoglie il testimone portato per oltre vent’anni da Gabriele Chiesa, che continuerà a fornire supporto alla OP. “Il 2023 è stato un anno particolarmente sfidante per il nostro settore – commenta Vernocchi – dalle gelate primaverili all’alluvione di maggio, dalla siccità estiva alle grandinate, alla recrudescenza di gravi fitopatie legate al clima come la maculatura e la batteriosi, nessuna coltura è stata risparmiata, con effetti particolarmente rilevanti su diverse fra le produzioni principali dell’Emilia-Romagna come, solo per citarne alcune, pere, pesche e nettarine, ciliegie, pomodoro da industria e cipolle”.


A ciò si aggiunge il complesso scenario internazionale con i suoi effetti sui mercati e sui prezzi di energia e materie prime, l’esplosione dell’inflazione e il manifestarsi di nuove povertà, “la difficoltà ormai critica nel reperire manodopera per il settore ortofrutticolo e le scelte spesso discutibili prese dall’Europa che impattano come un macigno sulle nostre aziende agricole. Un quadro complesso che ha generato un’inevitabile contrazione dei conferimenti, fermi nel 2023 a 732.000 tonnellate, il 27% in meno rispetto alla media degli ultimi dieci anni e il dato più basso della storia di Apo Conerpo”. Il bilancio 2023, approvato a fine giugno, mostra una Apo Conerpo solida, con un valore della commercializzazione che supera i 434 milioni di euro (+1,8%) e un volume d’affari che raggiunge quota 787 milioni di euro, con una flessione di soli 2,7 punti rispetto a quel 2022 che aveva segnato il miglior risultato del gruppo nell’ultimo decennio.