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A De Cecco finaziamento da 25 mln di Unicredit-Sace per transizione green

A De Cecco finaziamento da 25 mln di Unicredit-Sace per transizione greenMilano, 3 lug. (askanews) – UniCredit sostiene gli investimenti del pastificio De Cecco di Fara San Martino con un finanziamento Futuro sostenibile plus di 25 milioni di euro, della durata di 5 anni, assistito dalla garanzia Futuro di Sace. Il finanziamento, spiega l’istituto, è destinato agli investimenti in area operation con due obiettivi: l’automazione per il miglioramento dell’efficienza industriale e ulteriori passi per la transizione energetica. Gli investimenti interesseranno entrambi gli stabilimenti produttivi italiani vale a dire quello di Fara San Martino e quello di Ortona.


Il gruppo De Cecco, nato nel 1831, opera oggi a livello globale: i suoi prodotti, pasta, olio, sughi e salse, pesti, derivati del pomodoro e bakery, sono venduti in Italia ed in oltre 100 Paesi nel mondo. L’azienda ancora oggi è sotto il controllo della famiglia del fondatore, con la quarta generazione di amministratori. Con questo finanziamento UniCredit intende supportare le imprese che si impegnano a migliorare il proprio profilo di sostenibilità, grazie al conseguimento di risultati basati su criteri Esg. È prevista fin dall’inizio una riduzione del tasso applicabile al finanziamento per l’impresa che in sede di stipula si impegna a misurare la propria performance Esg attraverso specifici indicatori, scegliendo almeno due obiettivi, di cui uno in ambito environmental (o ISO connesse a environmental). I due obiettivi individuati per il finanziamento alla F.lli De Cecco sono entrambi nella macro area ambientale e relativi all’aumento della quota di energia proveniente da fonti rinnovabili e della percentuale di rifiuti riciclati/recuperati sul totale dei rifiuti generati.


“Il tema della sostenibilità – commenta Roberto Fiorini, regional manager centro di UniCredit – è strategico per la F.lli De Cecco. Di conseguenza, questa operazione ha per noi una grande valenza simbolica perché il nostro intervento, al di là della sua ratio finanziaria, ci permette di supportare una realtà che da sempre ha creduto nella sostenibilità quale direttrice di sviluppo, investendo in innovazione e ricerca, sulle strutture e sul proprio capitale umano, con ritorni concreti per lo sviluppo del territorio”. “L’ambiente e l’innovazione fanno parte del Dna della nostra azienda – sottolinea Filippo Antonio De Cecco, presidente del gruppo – Lo scorso anno ci siamo sottoposti a rating Esg ottenendo un punteggio di fascia alta a conferma dell’attenzione ai tre pilastri della sostenibilità. Con particolare riferimento all’ambiente fanno parte della nostra storia le centrali idroelettriche attive dal 1905 e ora i nuovi impianti fotovoltaici. Proseguiremo su questa strada e continueremo ad investire in innovazione e ricerca per lo sviluppo dell’azienda”. (foto tratta dal sito De Cecco)

Heineken Massafra academy: parte la formazione in birrificio di 10 giovani

Heineken Massafra academy: parte la formazione in birrificio di 10 giovaniMilano, 2 lug. (askanews) – Parte a Massafra il percorso dei 10 giovani selezionati negli scorsi mesi nell’ambito della Heineken Massafra academy, il programma di formazione del gruppo birrario in Italia nell’ambito della supply chain, che formerà la “next brewer generation”.


I 10 profili selezionati – 60% donne e 80% provenienti dal Sud Italia – hanno un’età media di 26 anni e sono laureati principalmente in discipline stem, con spiccate competenze digitali e padronanza dell’inglese. I giovani neolaureati faranno così il loro ingresso nell’azienda birraria, per iniziare il percorso formativo di training on the job della durata di un anno. Al termine dell’esperienza saranno valutate nuove opportunità nel nostro Paese o a livello internazionale all’interno del gruppo. “È stato entusiasmante vedere l’energia e la voglia di imparare di tutti i ragazzi durante il loro percorso di selezione – ha dichiarato Teresa Ferro, people Director di Heineken Italia – Dopo essersi raccontati e aver partecipato attivamente alle sfide proposte, i giovani selezionati avranno ora l’opportunità di fare formazione sul campo nel birrificio di Massafra a stretto contatto con i professionisti del settore. Con questo progetto vogliamo offrire un programma di crescita per i giovani, in un contesto come quello del Sud Italia, ancora più sfidante nell’ambito dell’inserimento nel mondo del lavoro”.


L’inserimento in azienda attraverso un percorso di formazione conferma l’impegno del gruppo che ha all’attivo progetti di sviluppo della leadership su diverse aree tematiche e delle capabilities grazie a Heineken Italia university. In questo percorso rientrano i corsi di formazione, graduate programs, un pacchetto welfare e opportunità di lavoro flessibile. Nell’ambito dell’accordo integrativo di secondo livello stipulato nel 2023 l’azienda, inoltre, ha introdotto più bonus economici e permessi e un nuovo modello di lavoro che prevede lo smart-working a tempo indeterminato nella sede di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano.

Nomad Food(Findus): aumento 3° temperatura standard non danneggia surgelati

Nomad Food(Findus): aumento 3° temperatura standard non danneggia surgelatiMilano, 29 giu. (askanews) – Nomad Foods, gruppo del settore surgelati proprietario di Findus, ha analizzato, con un suo studio durato diciotto mesi, come l’aumento delle temperature di conservazione degli alimenti surgelati possa ridurre significativamente le emissioni di carbonio e i relativi costi, senza compromettere la sicurezza o la qualità dei prodotti.


I risultati, ottenuti in collaborazione con Campden BRI, organizzazione leader nella scienza e tecnologia alimentare, confermano che conservare gli alimenti surgelati a -15 gradi Celsius, invece dello standard industriale di -18 (zero gradi Fahrenheit), possa ridurre il consumo energetico dei congelatori del 10-11%, senza alcun impatto sulla sicurezza, la consistenza, il gusto o il valore nutrizionale dei prodotti. Lo studio ha analizzato nove prodotti surgelati: pollo, pesce panato, pesce al naturale, verdure, alimenti a base vegetale e pizza. Sono state testate quattro temperature (da -18°C a -9°C) e otto macro-aree, tra cui sicurezza alimentare, consistenza, nutrizione, uso energetico e impatto degli imballaggi. I risultati dopo diciotto mesi non hanno mostrato cambiamenti significativi nei prodotti a -15°C rispetto a -18°C, tranne per gli alimenti vegetali nei quali, una volta superata la data di scadenza, si è registrata una diminuzione della vitamina C.


Nomad Foods è il primo produttore alimentare ad aderire all’iniziativa Move to -15 gradi, presentata alla COP28 e dedicata alla riduzione delle emissioni di carbonio nella catena di approvvigionamento degli alimenti surgelati. Consapevole che un vero cambiamento nelle temperature di conservazione dei surgelati è possibile solo attraverso una sinergica collaborazione tra aziende, il Ceo di Nomad Foods, Stéfan Descheemaeker, invita anche gli altri produttori di surgelati a unirsi al movimento. “Sappiamo che gli alimenti surgelati reagiscono molto bene a metodi di conservazione alternativi in termini di emissioni di carbonio – ha detto – I risultati del nostro ultimo studio con Campden BRI sottolineano il ruolo chiave che gli alimenti surgelati hanno nel ridurre l’impatto sul cambiamento climatico nell’industria alimentare. Tuttavia, per non agire da soli, stiamo invitando altri produttori di alimenti surgelati a unirsi a noi e a ‘Move to -15 gradi’, per garantire che tutta la gamma di prodotti nella categoria dei surgelati sia testata a temperature più elevate. A 100 anni dall’invenzione del congelamento rapido, il suo inventore Clarence Birdseye sarebbe molto orgoglioso delle innovazioni del settore degli alimenti surgelati per fronteggiare la più grande sfida mondiale: il cambiamento climatico”.

La spagnola Europastry rinvia quotazione: mercati volatili per elezioni Ue

La spagnola Europastry rinvia quotazione: mercati volatili per elezioni UeMilano, 29 giu. (askanews) – Europastry, azienda spagnola leader nella produzione di prodotti da forno surgelati con un fatturato di oltre 1,3 miliardi di euro nel 2023, ha annunciato in una nota il rinvio della propria quotazione a causa di condizioni di mercato “sfavorevoli”. Il gruppo aveva comunicato l’intenzione di sbarcare in Borsa a Madrid appena una decina di giorni fa.


“Sebbene negli ultimi mesi la società abbia goduto di un forte sostegno da parte di un ampio spettro di investitori – si legge in una nota – nelle ultime settimane le condizioni di mercato sono diventate sempre più sfavorevoli e la volatilità è aumentata nel contesto del periodo elettorale in Europa”. In questo contesto, il management e gli azionisti di Europastry hanno deciso di sospendere il processo di Ipo e di monitorare attivamente le condizioni di mercato al fine di individuare la finestra migliore per ottenere il successo dell’Ipo per tutti gli investitori e gli stakeholder. Nella nota il gruppo specifica che le attività continuano a registrare “buoni risultati” e rassicura che “l’Ipo rimane un obiettivo strategico della società”.

Coldiretti: bene ok legge delega su florovivaismo

Coldiretti: bene ok legge delega su florovivaismoRoma, 27 giu. (askanews) – Il via libera definitivo alla legge delega sul florovivaismo è un importante punto di partenza per sostenere il settore superando le criticità legate ai mercati globali e alla concorrenza sleale e sviluppando percorsi di filiera che facciano leva sulla multifunzionalità. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’approvazione in Senato del ddl per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico.


“Ora è importante che il Governo emani in tempi brevi i decreti attuativi per dare al settore e alla filiera florovivaistica un quadro normativo coerente e organico in materia di coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione e incremento della qualità”. Il florovivaismo italiano, con un fatturato di oltre 3 miliardi, 1,2 miliardi di export e una occupazione complessiva, compreso l’indotto, di 200.000 persone, “è uno dei settori di punta del Made in Italy, ma vive un momento difficile a causa delle importazioni selvagge, basate su una concorrenza sleale, dell’impennata dei costi di produzione e dei fenomeni meteo avversi. Occorre combattere – afferma Coldiretti – la concorrenza sleale di prodotti importati dall’estero facendo in modo che piante e fiori in vendita in Italia e in Europa rispettino le stesse regole su ambiente, salute e diritti dei lavoratori. La priorità è dunque il superamento delle criticità legate ai mercati globali”.


Il florovivaismo è anche l’espressione di una agricoltura multifunzionale e la revisione normativa del settore dovrà far leva sulla filiera, definendo un quadro normativo che spazia dalla disciplina delle attività agricole coltivazione, commercializzazione e promozione alle attività di tipo industriale e di servizio. La definizione dell’attività florovivaistica – aggiunge Coldiretti – dovrà tener conto non solo dell’articolo 2135 del Codice Civile, ma anche del decreto legislativo n. 99 del 2004, che ha completato il percorso iniziato con la “Legge di Orientamento”. Importante, in particolare, valorizzare il ruolo ambientale del settore per migliorare la qualità della vita nei centri urbani e contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno, secondo una analisi della Coldiretti. Ma la presenza di fiori e piante è importante anche all’interno di case, scuole e ospedali, abbattendo fino al 20% di Co2 e polveri sottili presenti.

Lollobrigida: G7 a Siracusa una vetrina per il sistema agricolo

Lollobrigida: G7 a Siracusa una vetrina per il sistema agricoloRoma, 27 giu. (askanews) – Alla tre giorni del G7 di Siracusa verrà affiancata “dal 21 al 29 settembre la più grande esposizione del sistema agricolo e agroalimentare italiano degli ultimi decenni, una vetrina che vuole essere una guida a una politica di sicurezza alimentare, per avere buon cibo per tutti”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al question time al Senato in vista del G7 che si terrà in settembre a Ortigia.


“Dopo lo straordinario risultato del G7 pugliese ce ne sarà un’altro in Sicilia – ha detto il ministro – ovviamente di tono inferiore ma staremo a lungo a Ortigia, Siracusa, luogo della tradizione e la discussione metterà a confronto i paesi del G7 con i paesi africani e le organizzazioni mondiali per un piano preciso su sementi, formazione etc”.

Confagricoltura: bene Ddl florovivaismo, ora dcreti attuativi

Confagricoltura: bene Ddl florovivaismo, ora dcreti attuativiRoma, 27 giu. (askanews) – Confagricoltura apprende “con soddisfazione” dell’approvazione definitiva del disegno di legge delega al Governo per definire un quadro normativo organico sui vari aspetti che caratterizzano la filiera florovivaistica. La misura “è particolarmente apprezzabile – spiega la confederazione agricola – per i riferimenti all’articolo 2135 del Codice Civile nell’inquadramento delle attività del florovivaismo cui fa riferimento la legge. Pure apprezzabile è la distinzione tra le produzioni floricole e quelle vivaistiche anche nella programmazione degli interventi di politica settoriale”. Obiettivi che Confagricoltura ha sostenuto sin dal varo dello schema di ddl.


“Positivo – aggiunge il presidente della FNP Florovivaismo di Confagricoltura, Luca De Michelis – è anche il riferimento all’istituzione di un sistema statistico che consenta di avere a disposizione dati aggiornati e dettagliati per valutare in maniera approfondita l’andamento del settore”. Confagricoltura ora auspica che si passi quanto prima alla definizione dei decreti delegati, per i quali si dichiara disponibile a collaborare affinché si arrivi a un inquadramento solido e strutturato del settore, che finora è mancato, nell’interesse delle imprese florovivaistiche nazionali.


L’urgenza deriva dal fatto che i dati della congiuntura non sono del tutto positivi: il comparto, con un valore della produzione di oltre 3 miliardi di euro e un export di 1,2 miliardi, ha archiviato il 2023 con un calo del 2% della produzione in volume a livello europeo e quasi del 4% a livello nazionale. “La flessione – conclude De Michelis – è stata compensata da un aumento dei prezzi che ha consentito di mantenere stabilE il valore delle produzioni; tuttavia, occorre un’azione più decisa per consolidare il potenziale produttivo nazionale, favorire l’incremento dei consumi e sbocchi di mercato sui Paesi esteri delle nostre produzioni, caratterizzate da elevata qualità e sostenibilità”.

Coldiretti: in Ue occasione persa sulle nuove tecniche genomiche

Coldiretti: in Ue occasione persa sulle nuove tecniche genomicheRoma, 27 giu. (askanews) – Il mancato accordo in Europa sulle nuove tecniche genomiche (NGT) rappresenta un’occasione persa per il settore agricolo e la ricerca scientifica pubblica. Per Coldiretti la decisione del Coreper I è “un grave passo indietro in termini di sostenibilità ambientale e per la tutela della biodiversità”.


Le NGT sono infatti uno strumento di aiuto concreto per gli agricoltori in quanto permetterebbero di selezionare nuove varietà vegetali più resilienti agli impatti del cambiamento climatico, utilizzando meno input chimici. Tutto questo, sempre nel rispetto della distintività dell’agricoltura italiana ed europea. Inoltre, sia in Parlamento che in Consiglio, anche grazie alle azioni di Coldiretti, era emersa la chiara volontà di non consentire per tali tecniche genomiche la brevettabilità, lasciandone quindi un più libero utilizzo anche ad imprese molto piccole, cosa che invece non era stato possibile per gli ogm che sono diventati, soprattutto in Africa, strumenti di condizionamento da parte delle multinazionali. “Ci auguriamo – conclude Coldiretti – pertanto che la nuova Commissione rimetta la questione rapidamente al centro dell’agenda”.

Lollobrigida: presto criteri accesso a fondo emergenza climatica

Lollobrigida: presto criteri accesso a fondo emergenza climaticaRoma, 27 giu. (askanews) – “Nella legge di Bilancio 2024 abbiamo istituito un fondo di emergenza climatica in agricoltura con una dotazione di 300 milioni di euro, per sostenere le imprese agricole e della pesca colpite da eventi non prevedibili. Attraverso specifici decreti del nostro ministero, di concerto con il Mef, saranno presto definiti i criteri di accesso al fondo”. Lo ha detto ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo a un’interrogazione della Lega sui risarcimenti del Governo al comparto agricolo colpito dal maltempo al question time al Senato.


Il ministro ha ricordato i provvedimenti presi dal governo nel Dl Agricoltura in materia di crisi idrica e ha annunciato che “il quadro delle risorse previste è destinato ad essere implementato”. Inoltre, vanno considerati gli “altri 15 milioni per la sola Regione Siciliana in virtù dell’entità del tutto particolare della crisi idrica dovuta alla siccità di quest’anno. La gravità della situazione in Sicilia richiede – ha concluso – un intervento specifico”. Per quanto riguarda la possibilità che il Governo possa riconoscere uno stato di emergenza nazionale, il ministro ha ricordato “la massima disponibilità del Ministero nella valutazione ed approvazione delle richieste di declarazione di eccezionalità degli eventi calamitosi che disciplina il fondo di solidarietà nazionale e che devono necessariamente pervenire però al governo su indicazione delle Regioni”.

Lollobrigida: sviluppo agricolo non può prescindere da sicurezza

Lollobrigida: sviluppo agricolo non può prescindere da sicurezzaRoma, 27 giu. (askanews) – Il ministero dell’Agricoltura “si sta occupando di sviluppare il settore agricolo e questo non può prescindere dalla tutela e dal miglioramento delle condizioni di lavoro e la sicurezza è una condizione non derogabile”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo a diverse interrogazioni al question time al Senato in merito al contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura dopo quanto accaduto a Latina.


“Stiamo lavorando per un rafforzamento della filiera, una equa distribuzione del valore e una corretta remunerazione, insieme a un controllo più incisivo sulle pratiche commerciali e il contrasto a quelle sleali”, ha aggiunto Lollobrigida ricordando che il Governo ha “stanziato risorse ssenza precedenti per la sicurezza del lavoro agricolo. Noi – ha concluso – vogliamo abbattere la piaga delle morti sul lavoro, e dobbiamo ricordare che la rete del lavoro agricolo di qualità istituita nel 2014 non è stato uno strumento efficace. E’ stata disegnata male all’origine”.