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Torna il Festival della cultura del vino al Crea di Velletri

Torna il Festival della cultura del vino al Crea di VelletriRoma, 24 giu. (askanews) – Una 3 giorni dedicata al vino e alle sue eccellenze, nazionali ed internazionali, con il cuore nel Lazio e lo sguardo agli Stati Uniti: torna “Tutti giù in Cantina”, il Festival della Cultura del Vino di Velletri, organizzato dal CREA Viticoltura ed Enologia e dall’associazione Idee in Fermento, che si svolgerà da venerdì 28 a domenica 30 giugno nella storica sede del centro di ricerca.


Un palinsesto ricco di appuntamenti: talk show, presentazioni di libri, performance musicali, passeggiate scientifiche nel vigneto, ma soprattutto banchi d’assaggio di oltre 200 etichette, fra le migliori produzioni enologiche della Regione Lazio, ma anche nazionali ed internazionali, oltre alle degustazioni guidate da esperti del settore. Ad inaugurare la manifestazione, venerdì 28 giugno alle ore 18, Giancarlo Righini, assessore Regionale all’Agricoltura e Bilancio. L’evento speciale di apertura è dedicato agli USA, Paese ospite d’onore di quest’anno, con una degustazione guidata dei grandi vini americani ed italiani, introdotta da Anthony Tamburri, docente della City University of New York e preside del John Calandra Institute, vero e proprio faro della cultura italo-americana.


Nei 3 giorni del Festival si potranno degustare vini di tutte le Regioni italiane, ma anche esteri: dalla “Blind Tasting!”, la degustazione ‘alla cieca’ con assaggi di 5 tra i più grandi e costosi vini al mondo, tra cui un vino laziale, a “Il mistero del Cesanese” , dedicata alla varietà autoctona a bacca rossa più conosciuta del Lazio, passando per il “Prosecco, genio italiano” , raccontato dal Consorzio del Prosecco DOC, fino ad arrivare a “Lazio: vini, vitigni e territori”. Presente anche una area food attrezzata con diverse proposte gastronomiche (barbecue american style, pesce fritto al cartoccio, taglieri di formaggi, caffetteria e gelateria) per intervallare i momenti culturali e di degustazione.

Coldiretti: in Usa in 10 anni aumenti record Dieta Mediterranea

Coldiretti: in Usa in 10 anni aumenti record Dieta MediterraneaRoma, 24 giu. (askanews) – Sempre più amata in America la Dieta mediterranea e i suoi prodotti simbolo: negli ultimi 10 anni le esportazioni in Usa dei prodotti più legati allo stile alimentare italiano hanno fatto registrare aumenti in valore anche a tripla cifra: dal +67% dell’olio d’oliva al +193% della pasta. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti su dati Istat elaborata per il Summer Fancy Food 2024 e diffusa in occasione dell’iniziativa al Farmers Market Grow Nyc di Union Square a New York, alla presenza del presidente della Coldiretti Ettore Prandini, dell’amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia e del direttore di Campagna Amica Carmelo Troccoli.


Qui gli agricoltori della Coldiretti si sono messi all’opera coinvolgendo le famiglie newyorchesi nella preparazione della pasta fatta in casa. Una lezione di Dieta Mediterranea con la speciale partecipazione di Mimmo La Vecchia, uno degli storici casari italiani che, per la prima volta, ha portato a New York l’arte della vera mozzarella di bufala. Le vendite di ‘pummarola’ negli States sono praticamente triplicate (+133%) ma anche i formaggi sono quasi raddoppiati, con +86%, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. E anche il vino è sempre più presente sulle tavole americane con un incremento del 63% in valore.


Ma il prodotto simbolo resta l’olio d’oliva, con gli Stati Uniti che hanno scavalcato la Spagna al secondo posto tra i maggiori consumatori mondiali, con 375mila tonnellate, ed entro il 2030 potrebbero superare addirittura l’Italia.

Al via countdown per le giornate della Verace Pizza Napoletana

Al via countdown per le giornate della Verace Pizza NapoletanaRoma, 24 giu. (askanews) – Tornano dal 29 giugno al 3 luglio le Giornate della Verace Pizza Napoletana: la festa dell’Associazione Verace Pizza Napoletana che per 5 giorni si svolgerà nella sede centrale dell’Associazione a Capodimonte, il teatro di tutti gli incontri in programma: degustazioni, convegni e cene esclusive per celebrare la regina degli impasti in ogni sua forma e sapore.


Quest’anno si celebra anche il quarantennale dell’associazione. Tra gli appuntamenti “Un Abbinamento Verace” sul binomio pizza-vino. Quattro serate degustazione che vedranno i maestri pizzaioli AVPN provenienti da tutto il mondo proporre un menu inedito in abbinamento ai vini selezionati da AIS Campania. Le Giornate della Verace Pizza Napoletana danno il via anche a “Pizzaiolo Napoletano per un giorno”, 4 giorni di masterclass dedicate a tutti i pizza lover che, non solo sarà l’occasione per conoscere la storia e le tradizioni della pizza napoletana ma soprattutto darà la possibilità a tutti gli appassionati di mettere le mani in pasta insieme ai maestri AVPN.


Ma la grande festa di AVPN non si ferma a Napoli: lunedì 1° luglio un team di maestri pizzaioli dell’Associazione salirà sul Monte Bianco per la pizza napoletana più alta d’Europa. Chiusura, mercoledì 3 luglio, con “Una storia Verace” l’incontro che ripercorrerà il grande e complesso mondo della pizza, dalle sue origini, al ruolo centrale nell’alimentazione, all’indissolubile legame con la sua città natale fino al raggiungimento di nuovi confini geografici. Il convegno, presso il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, vedrà in dialogo i maestri AVPN dall’Italia e dal mondo, i brand ambassador dell’Associazione, comunicatori e tecnici del settore per rivivere il passato e guardare allo straordinario futuro della pizza napoletana, ripercorrendo i 40 anni di successi e traguardi dell’Associazione

Cia: sbagliato e ideologico emendamento su canapa in Ddl Sicurezza

Cia: sbagliato e ideologico emendamento su canapa in Ddl SicurezzaRoma, 24 giu. (askanews) – “Non intendiamo fare un passo indietro rispetto all’emendamento 13.6 al Ddl Sicurezza che propone di vietare le infiorescenze della canapa industriale e i prodotti da esse derivati. Continuiamo a ritenere inaccettabili, infatti, sia il richiamo pretestuoso in un disegno di legge più indicato per i blocchi stradali, sia i limiti imposti alla produzione di un comparto da 500 milioni di fatturato su base annua, con 30mila occupati in tutta Italia”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, in vista della conferenza stampa di domani, alla Camera dei deputati, organizzata dal vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali, Matteo Mauri, per discutere con le associazioni di settore le gravi implicazioni della misura.


Dando voce ai tanti timori espressi, sin da subito, dagli operatori della filiera canapicola industriale del Paese, Cia rilancia l’appello urgente alla salvaguardia del comparto, consapevole del rischio chiusura per migliaia di aziende agricole di un settore in continua espansione, con tassi di crescita importanti e un forte protagonismo, soprattutto tra l’imprenditoria giovanile. Una realtà che tra agricoltura, trasformazione, commercializzazione e logistica registra numeri importanti in termini di occupazione e volume d’affari, sempre più difficile da quantificare visto il grande potenziale produttivo. “Siamo di fronte a un emendamento molto penalizzante per gli agricoltori che nel corso degli anni hanno investito in una cultura legale e ad alto valore aggiunto – commenta Fini – Sarebbero, dunque, pesantissime le ricadute su filiere agroindustriali di eccellenza come la cosmesi, il florovivaismo, gli integratori alimentari, l’erboristeria che nulla hanno a che fare con le sostanze stupefacenti”.


Nel dettaglio, non è ammissibile, per Cia, il coinvolgimento di migliaia di imprenditori agricoli in un disegno di legge governativo che si occupa di sicurezza, tra blocchi stradali e castrazione chimica. E come se non bastasse, nel Ddl in questione potrebbero esserci ulteriori restrizioni anche nel vietare il simbolo grafico della pianta di canapa, di fatto bloccando le pubblicità dedicate ai prodotti industriali e artigianali di eccellenza come per la bioedilizia, il tessile e la cosmesi. Al punto da considerare, quindi, promozione di sostanze stupefacenti, il disegno della foglia stilizzata presente sulle camicette, ma anche su dopobarba e bagnoschiuma o sui mattoni di canapa calce per le costruzioni. Non trascurabili, infine, le ripercussioni economiche dell’emendamento al Ddl Sicurezza, sulle imprese floricole di produzione della canapa, così come già segnalato al sottosegretario Patrizio La Pietra, dall’Associazione Florovivaisti Italiani-Cia. “Lavoriamo insieme per valorizzare, e non affossare, un prodotto che è alla base di filiere di eccellenza del Made in Italy agroindustriale -conclude Fini- mettendo al bando ogni posizione puramente ideologica sul settore”.

Ri.Nova e Molini Industriali lanciano tracciabilità 4.0 per farina

Ri.Nova e Molini Industriali lanciano tracciabilità 4.0 per farinaRoma, 24 giu. (askanews) – Un sistema che traccia in modo preciso e immutabile la filiera produttiva delle farine grazie a una tecnologia blockchain che permetta, al tempo stesso, di integrare informazioni volontarie come la sostenibilità ambientale lungo l’intero ciclo di vita del prodotto, dal campo alla vendita, secondo la metodologia LCA (Lyfe Cycle Assessment). La novità arriva dalla collaborazione tra Molini Industriali, azienda agroalimentare di Modena, e Ri.Nova, che a fine giugno, dopo due anni di lavoro, concluderanno le attività legate al progetto TRACCIARE – Blockchain per la tracciabilità dei cereali.


Finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del PSR 2014-20, e realizzato grazie al contributo di altri tre partner operativi (Elleciesse Finance, Eagri, Lca-Lab), il progetto ha dato ottimi risultati: il nuovo sistema è infatti operativo e funzionante all’interno dello stabilimento di Molini Industriali, capofila dell’iniziativa. Grazie a questo nuovo sistema di tracciamento l’azienda modenese, attiva nella produzione e distribuzione di farine professionali, potrà controllare e registrare ogni piccolo passo di ogni singolo prodotto: a partire dalla coltivazione del frumento nelle aziende agricole, passando per il conferimento nel centro di stoccaggio e per le successive fasi di controllo e lavorazione, fino all’eventuale confezionamento o al carico dello sfuso, tutte le azioni della filiera verranno monitorate per poi essere elaborate dalla tecnologia blockchain.


“Abbiamo chiuso il cerchio dopo oltre 18 mesi di attività – spiega Francesco Vacondio, direttore di Molini Industriali e responsabile del progetto – I test fatti su una piccola produzione di farina sono andati bene, presto i clienti potranno apprezzare il nuovo sistema di tracciabilità che abbiamo creato. Ma questo è solo l’inizio. Noi compriamo grano tenero e vendiamo farina, siamo sottoposti alla tracciabilità per norma di legge e i clienti spesso ci richiedono prodotti con caratteristiche predefinite e particolari. Questo sistema ci semplifica il lavoro garantendo la sicurezza dei dati dei prodotti, ora dovremo imparare a sfruttarlo al meglio”.

A Bruno Francescon (Perla nera) l’Oscar ortufrutta italiana 2024

A Bruno Francescon (Perla nera) l’Oscar ortufrutta italiana 2024Roma, 24 giu. (askanews) – L’imprenditore mantovano Bruno Francescon, presidente del Consorzio Perla Nera, è il vincitore dell’Oscar dell’Ortofrutta Italiana 2024. Francescon, che ha ritirato il premio anche a nome degli altri soci del Consorzio, Andrea Peviani e Sergio Giardina, è stato eletto dalle oltre 100 imprese presenti alla cena di gala conclusiva dell’evento Protagonisti dell’Ortofrutta Italiana, organizzato da Omnibus in partnership con Fruitimprese, CSO Italy, Confagricoltura, Italia Ortofrutta e Fedagromercati-Confcommercio, nell’Altafiumara Resort and Spa di Reggio Calabria, a picco sullo Stretto. Alla serata era presente, tra gli altri, il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.


Francescon era inserito in una terna di nomi assieme a Walter Pardatscher, direttore generale del consorzio VOG (Alto Adige) e Gabriele Ferri, direttore generale di Naturitalia e presidente di CPR System (Emilia Romagna). Nel corso della serata, sono stati premiati per la “Selezione Under 35” Alberta Nesci, titolare dell’Azienda Nesci di Reggio Calabria, Domenico Cicciarello, titolare dell’Azienda Agricola Delizia di Varapodio (RC), Alessia Lapietra, manager della F.lli Lapietra di Monopoli e Gianpaolo Forcina, di Fondi, presidente del Gruppo Giovani di Fedagromercati.


Durante l’evento sono stati assegnati i Premi BPER Banca “per la sostenibilità Green Innovation 2024” e il Premio Danila Bragantini promosso dall’Associazione nazionale Le Donne dell’Ortofrutta. Quest’ultimo riconoscimento è andato a Giulia Giuffrè e Dhebora Mirabelli con il progetto “6libera”. Il premio BPER Banca è andato invece a Francesco Casciaro, direttore generale di COAB di Corigliano-Rossano. Per la prima volta ai Protagonisti dell’Ortofrutta Italiana 2024 sono stati celebrati anche alcuni prodotti di eccellenza. In particolare, per questa edizione di Reggio Calabria sono stati identificati 3 prodotti meritevoli di una speciale menzione. Il riconoscimento “la mela dell’anno” è andato alla Cosmic Crisp, prodotta dai Consorzi VIP e VOG dell’Alto Adige, “la fragola dell’anno” è stato assegnato alla Fragola Matera coltivata dalla OP Frutthera Growers della Basilicata e infine “la arancia dell’anno” è andata all’azienda siciliana Barbera International per le arance “Extra Rosse Barbera”.

Ottima preduzione e prezzi per pomodori, melanzane e zucchine

Ottima preduzione e prezzi per pomodori, melanzane e zucchineRoma, 24 giu. (askanews) – Spesa di giugno con prodotti di qualità e a buon prezzo acquistando frutta, verdura e pesce di stagione. Da acquistare, secondo la Borsa della Spesa, il servizio per i consumatori italiani realizzato da BMTI e Italmercati Rete di Imprese con la collaborazione di Consumerismo No Profit, le angurie, la cui produzione sta procedendo a buon ritmo e presenta prodotti di ottima qualità, a un prezzo che varia da 0,60 a 0,70 euro/kg.


Il maltempo che ha colpito recentemente il nord Italia non ha fermato la produzione delle fragole del Trentino che, al contrario, stanno aumentando i loro quantitativi. Questa varietà di fragola è tipicamente estiva e, questa settimana, ha un prezzo medio intorno a 6,50 euro/kg. Rispetto allo scorso anno, invece, è in calo la produzione delle albicocche, a causa delle perturbazioni che hanno colpito l’Emilia -Romagna, una delle zone di maggiore produzione. E’ tendente al calo il prezzo delle pesche e delle nettarine. In entrambi i casi, i prezzi oscillano da 1,00 euro/Kg per i prodotti di dimensione minore a 2,50 euro/kg per il calibro più grande.


I pomodori hanno prezzi molto convenienti grazie all’abbondanza della loro produzione, con il prezzo del Ciliegino che va da 1,50 a 2,00 euro/Kg, il Piccadilly da 1,20 a 1,40 euro/Kg e il Datterino a 2,50 euro/Kg. Abbondano nei mercati le produzioni, ormai in piena aria, di melanzane e le zucchine, grazie alle temperature favorevoli. Il prezzo medio registrato questa settimana per entrambi i prodotti è di 0,80 euro/kg. Sta aumentando l’offerta dei fagiolini, raccolti a mano, per i quali si registra un calo del prezzo, che arriva a 3,50 euro al kg. Le lattughe, invece, grazie alla resistenza al caldo, stanno aumentando la produzione e i prezzi variano da 1 a 1,40 euro al kg.


Per quanto riguarda il settore ittico, è andata molto bene la pesca di alaccia, venduta all’ingrosso intorno a 2,50 euro/Kg. L’aumento delle temperature ha anticipato di qualche settimana la pesca di questo pesce, tipicamente estivo. Sono convenienti i prezzi dei moscardini, soprattutto per quelli di dimensioni maggiori, venduti a 7,00 euro/Kg. Continua la buona annata per la cozza, quest’anno abbondante, buona e con prezzi nettamente in calo rispetto agli ultimi anni, intorno ai 2,60 euro/kg. Buoni i prezzi anche del lanzardo, un pesce azzurro di ottima qualità simile allo sgombro, intorno a 2,50 euro/kg. E’ iniziata la stagione del pesce sciabola, venduto all’ingrosso intorno ai 12,00 euro/kg. Infine, nel comparto delle carni, dopo i rialzi delle passate settimane, si registra una maggiore stabilità per i prezzi dei quarti posteriori di vitellone, ovvero i tagli utilizzati per le cotture alla brace, che vanno da 10,05 a 10,74 euro/kg.

In 4 anni export agroalimentare Emilia Romagna verso Usa +48%

In 4 anni export agroalimentare Emilia Romagna verso Usa +48%Roma, 24 giu. (askanews) – In quattro anni le esportazioni agroalimentare della Regione Emilia Romagna verso gli Stati Uniti sono cresciute del 48%. I dati sono stati resi noti dalla Regione che, per il terzo anno consecutivo, partecipa con un proprio stand al Summer Fancy Food Show di New York, la più importante manifestazione dedicata alle specialità alimentari del Nord America, giunta alla 68esima edizione, in corso di svolgimento fino al 25 giugno presso lo Javits Center a Manhattan.


A guidare la missione istituzionale il presidente Stefano Bonaccini, accompagnato dall’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi. La delegazione è composta da oltre 30 operatori del settore, fra cui 8 consorzi di tutela e diverse imprese agroalimentari regionali. E proprio Bonaccini e Mammi hanno inaugurato ieri lo stand della Regione Emilia-Romagna, che vanta 44 prodotti Dop e Igp. Tra gli obiettivi: valorizzare le produzioni a qualità regolamentata, potenziare il brand Emilia-Romagna e intraprendere azioni di comunicazione e promozione per favorire l’export. Per quanto riguarda i soli Stati Uniti anche nel 2023 l’export agroalimentare è cresciuto, con un valore superiore agli 815 milioni di euro, l’1,87% in più rispetto al 2022 e il 48,4% in più rispetto al 2019, quando il valore totale delle esportazioni agroalimentari verso gli USA era pari a 549 milioni di euro.

Con Ddl Sicurezza chiusura per 3000 aziende canapa industriale

Con Ddl Sicurezza chiusura per 3000 aziende canapa industrialeRoma, 24 giu. (askanews) – Rischio chiusura per 3000 aziende e a perdita di oltre 10.000 posti di lavoro nel settore della coltivazione e produzione di canapa industriale a causa dell’emendamento 13.6 al DDL Sicurezza, che propone di vietare le infiorescenze della canapa industriale. Per discutere delle implicazioni tecniche di questo emendamento martedì 25 giugno alle 17.30 si terrà presso la sala stampa della Camera dei Deputati una conferenza stampa organizzata dall’onorevole Matteo Mauri, vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali, con la partecipazione delle associazioni di settore che prendono parte al tavolo tecnico di filiera presso il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. L’emendamento in questione, oltre a vietare le infiorescenze della canapa, rappresenta una minaccia significativa per l’intero settore.


Le infiorescenze sono una componente essenziale del ciclo produttivo della canapa, ad altissimo valore aggiunto, utilizzate in vari ambiti industriali e commerciali. Inoltre, la norma introduce sanzioni penali per una pratica, quella della produzione e vendita di infiorescenze, prive di qualsivoglia efficacia drogante, già dichiarata inoffensiva dalla Corte di Cassazione a sezioni unite. Le implicazioni di questo divieto “sono quindi molteplici e preoccupanti, comportando rischi di chiusura per circa 3000 aziende e la perdita di oltre 10.000 posti di lavoro. La canapa industriale, inoltre, rappresenta una significativa opportunità per l’export, contribuendo notevolmente al commercio internazionale con prodotti di alta qualità”. Il divieto delle infiorescenze quindi metterebbe in crisi non solo il mercato interno, ma anche la competitività del Made in Italy all’estero. La necessità di questo incontro nasce per avere un confronto con i legislatori per discutere e chiarire le gravi conseguenze dell’emendamento, che potrebbe causare nel caso in cui venisse approvato e che minaccia di danneggiare gravemente un settore produttivo in crescita.

Afidop a NY: linee guida per valorizzare formaggi Dop anche in Usa

Afidop a NY: linee guida per valorizzare formaggi Dop anche in UsaRoma, 24 giu. (askanews) – Corre l’export dei formaggi italiani Dop verso gli USA: con oltre 30mila tonnellate esportate nel 2023 (+3% sul 2022), i prodotti caseari a indicazione geografica certificata hanno messo a segno un +7% a valore per un fatturato pari a 390 milioni di euro, trainati da Grana Padano, Parmigiano Reggiano e pecorini.


Per l’export nei primi tre mesi 2024 si registrano, complessivamente, incrementi a due cifre percentuali per Grana Padano, Parmigiano Reggiano e pecorini, formaggi da sempre vincenti e trainanti sul mercato USA. I primi due crescono a volume nel I trimestre del +28% mentre il Pecorino Romano di oltre il 20%. A dare i numeri è Afidop, Associazione Formaggi Italiani DOP e IGP, che partecipa al Summer Fancy Food in programma a New York fino al 25 giugno. Oggi all’interno del padiglione ICE durante la degustazione “A Taste of Excellence! AFIDOP Presents the Italian PDO and PGI Cheeses” verrà ribadito l’impegno di Afidop nella promozione delle linee guida per la valorizzazione dei formaggi DOP e IGP nei ristoranti in Italia e a breve anche all’estero.Le linee guida messe a punto da AFIDOP in collaborazione con FIPE puntano anche a contrastare il falso Made in Italy dell’italian sounding, che genera un giro d’affari stimato in oltre 90 miliardi di euro.


Secondo le stime FIPE, nel mondo esistono circa 600mila ristoranti che si autodefiniscono italiani. Di questi soltanto 2.218 lo sono davvero. All’estero, esistono esercizi commerciali (ristoranti, bar, pasticcerie) che offrono servizi, hanno layout, possiedono gli stessi loghi e presentano la stessa offerta di quelli presenti nelle metropoli del nostro Paese. Almeno sulla carta. In realtà, i menù di questi pseudo “italian restaurant” non hanno nulla a che vedere con quelli che pretendono di imitare, senza conoscerne la qualità. Secondo un’indagine del Centro Studi Fipe del 2021 rivolta ai ristoranti certificati italiani all’estero, è emerso che nei loro Paesi, il 94% degli intervistati rileva nei competitor non certificati contraffazione dei prodotti, l’89% vede contraffazione nelle ricette, non conformi a quelle autentiche, mentre il 60% trova ristoranti falsi italiani e il 43% ha dubbi sull’origine dei prodotti.