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La Pietra (Masaf): revisione Pac vittoria Governo Meloni

La Pietra (Masaf): revisione Pac vittoria Governo MeloniRoma, 26 mar. (askanews) – “La revisione della Pac è una vittoria del governo Meloni, che grazie all’impegno del ministro Lollobrigida, ha determinato un cambio di rotta delle politiche agricole europee”. Così in una nota il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, dopo che il Consiglio Europeo ha dato il via libera a una revisione mirata delle misure della Pac, la politica agricola comune.


“Dopo anni di cosiddetto green deal, spinto al limite del fanatismo ambientalista, l’Europa deve tornare a considerare gli agricoltori come primi custodi dell’ambiente e non come nemici – ribadisce La Pietra – L’approccio ideologico di Bruxelles in questi decenni ha messo in ginocchio gli agricoltori europei, a tutto vantaggio di una concorrenza extra europea, che non essendo sottoposta a nessuno dei vincoli a cui sono stati sottoposti i nostri agricoltori, se ne è approfittata a danno della nostra economia e di quel rispetto dell’ambiente che, teoricamente, si voleva attuare”. “Grazie al lavoro del governo Meloni ora, proprio nell’anniversario dei Trattati di Roma, di cui l’Italia fu protagonista – conclude il sottosegretario al Masaf – l’agricoltura è tornata centrale nelle decisioni della UE. L’obiettivo di trovare il giusto equilibrio tra rispetto dell’ambiente e sviluppo rimane ambizioso, ma senza paraocchi ideologici, sono fiducioso che si possa centrare”.

Giansanti: in Ue raccolti primi risultati, resta molto da fare

Giansanti: in Ue raccolti primi risultati, resta molto da fareRoma, 26 mar. (askanews) – “Dopo la nostra assemblea del 26 febbraio a Bruxelles, dove abbiamo presentato un manifesto in dieci punti, abbiamo iniziato a raccogliere i primi risultati. Molto ancora c’è da fare, ma non posso che ovviamente plaudire a quelle che sono le prime soluzioni offerte dal Consiglio dei ministri e dalla Commissione. Certo c’è ancora molto da fare, i lavori parlamentari di queste settimane, comunque, hanno anche dato alcuni segnali negativi, se pensiamo all’approvazione della legge sulle emissioni industriali”. Lo ha detto in un video intervento il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in merito al Consiglio Agrifish in corso a Bruxelles.


“Su questo – ha aggiunto – ovviamente dobbiamo continuare a lavorare insieme alle istituzioni per trovare delle soluzioni e rafforzare il settore primario. Oggi è fondamentale dare garanzia e stabilità al reddito degli agricoltori, ma soprattutto certezze a tutti i nostri consumatori”, ha concluso il presidente di Confagricoltura.

Illycaffè: nel 2023 ricavi salgono a 595 milioni, utile netto +67,2%

Illycaffè: nel 2023 ricavi salgono a 595 milioni, utile netto +67,2%Milano, 26 mar. (askanews) – Illycaffè ha chiuso l’esercizio 2023 con ricavi pari a 595,1 milioni, in aumento del 4,8% rispetto al 2022, e utile netto di gruppo a 23,7 milioni (+67,2%). L’ebitda adjusted è salito a 92,8 milioni (+18,6%), con il margine in crescita al 15,6%. A fine 2023, la posizione finanziaria netta è risultata pari a 122,2 milioni, in miglioramento del 20,8% rispetto al 2022.


“Il 2023 rappresenta un altro anno di crescita record per la illycaffè, con un incremento a doppia cifra dell’ebitda e dell’utile netto, nonostante il perdurare di un contesto macroeconomico sfidante”, ha commentato l’AD Cristina Scocchia. “Siamo molto soddisfatti che la direzione strategica intrapresa stia portando i risultati attesi in termini di crescita sostenibile e profittevole. A sostegno dei piani di sviluppo futuri, abbiamo avviato un importante programma di investimenti a supporto dell’innovazione e della crescita multicanale. In particolare, 120 milioni sono stati destinati, nell’arco di piano, al raddoppio della capacità produttiva del sito strategico di Trieste”. Nel dettaglio, nel 2023 negli Stati Uniti, mercato prioritario nei piani di crescita del gruppo, i ricavi hanno registrato un incremento del +15,1% a tassi di cambio costanti, trainati principalmente dal canale online. Dal punto di vista dei canali, la crescita è stata guidata principalmente da Ho.Re.Ca. (+8,2%), sostenuta da un positivo tasso di acquisizione di nuovi clienti, e da online (+15,5%), grazie alle performance positive degli e-Tailers, in particolare in Italia, Stati Uniti e Cina.

Marevivo: “Frutta e verdura nelle scuole”, eliminare imballaggi

Marevivo: “Frutta e verdura nelle scuole”, eliminare imballaggiRoma, 26 mar. (askanews) – La Fondazione Marevivo esprime “profonda preoccupazione” per il Decreto del 7 febbraio 2024 emanato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per il Programma “Frutta e verdura nelle scuole” per l’anno scolastico 2023/2024, “di cui apprende solo adesso, nonostante la rassicurazione ricevuta più volte dal Ministero che i suggerimenti di Marevivo sarebbero stati recepiti nel decreto”.


La decisione di imporre l’uso di confezioni monouso (flow-pack) per il confezionamento e guanti di plastica per la somministrazione di frutta e verdura “rappresenta un grave danno ambientale e un passo indietro nella lotta all’inquinamento da plastica”, spiega Marevivo ricordando che ogni anno nel mondo vengano prodotte 450 milioni di tonnellate di plastica, di cui il 50% costituito da imballaggi usa e getta, e che oltre 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica vanno a finire nei nostri mari e oceani, l’80% dell’inquinamento dei quali è causato dalla plastica. Proprio per contrastare l’utilizzo di imballaggi monouso in plastica per il confezionamento di frutta e verdura, Marevivo assieme a Zero Waste Italy ha dato vita alla campagna #BastaVaschette.


La Fondazione Marevivo in una nota ribadisce la necessità di ridurre sensibilmente l’utilizzo di imballaggi in plastica usa e getta. La scelta di continuare a utilizzare confezioni di plastica monouso all’interno del Programma “Frutta e verdura nelle scuole” rappresenta “un grave ostacolo alla promozione di uno stile di vita sostenibile e un segnale contraddittorio ai bambini”. La Fondazione Marevivo invita quindi il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste a riconsiderare questa decisione e a impegnarsi per promuovere pratiche più responsabili, volte a proteggere l’ambiente, il già compromesso ecosistema marino e la salute umana.

Protesta agricoltori a Bruxelles, polizia usa gli idranti

Protesta agricoltori a Bruxelles, polizia usa gli idrantiRoma, 26 mar. (askanews) – Nuova protesta degli agricoltori europei oggi a Bruxelles in concomitanza con la riunione dell’ Agrifish, il Consiglio europeo dei ministri dell’Agricoltura e della Pesca. E’ la terza dopo quelle del primo e del 26 febbraio. Almeno 250-300 i trattori portati nella capitale belga da Fugea, dalla Federazione dei Giovani Agricoltori (FJA), dalla Federazione Vallone dell’Agricoltura ( Fwa), dalla Rete di sostegno all’agricoltura contadina (RéSAP) e dal Coordinamento europeo.


Secondo quanto scrive il quotidiano Le Soir, dopo un lungo lancio di petardi in segno di protesta e l’appiccamento di alcuni roghi in prossimità delle sedi della Commissione e del Consiglio, come già avvenuto nelle precedenti manifestazioni di protesta, le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno azionato gli idranti contro i trattori e hanno anche lanciato del gas lacrimogeno. I trattori si sono disposti tra Rue de la Loi e Place du Luxembourg e, per motivi di sicurezza, sono chiusi al traffico i tunnel Tervuren, Cinquantenario, Loi e Reyers verso il centro e il tunnel Belliard verso la E40. Già ieri la polizia belga aveva sconsigliato di recarsi in centro con le automobili.

A Sinalunga convegno con focus su risorsa essenziale: l’acqua

A Sinalunga convegno con focus su risorsa essenziale: l’acquaRoma, 26 mar. (askanews) – “Acqua: una risorsa essenziale per il futuro” è il titolo del convegno in programma mercoledì 27 marzo a Sinalunga (Siena), per fare il punto su una risorsa fondamentale per il comparto agricolo. “I cambiamenti climatici impongono irrigazione e disponibilità di acqua anche per coltivazioni primarie come vite ed olivo, che fino a pochi anni fa non necessitavano di impianti di irrigazione – sottolinea Valentino Berni, presidente Cia Toscana – Ricordiamo che l’agricoltura regionale è irrigata soltanto per il 9%: un dato che fa capire quanto la gestione dell’acqua sia una priorità dell’agricoltura toscana”.


Tra gli intereventi, quello su “Il punto di vista degli agricoltori: le nuove sfide, gli adattamenti, i fabbisogni” e la tavola rotonda, dal titolo “A che punto siamo su: gestione risorsa idrica, bacini di accumulo, progettualità infrastrutture, nuovi invasi, reti di adduzione-distribuzione, pozzi, captazioni e altro?”.

Pasqua sold out in agriturismo: previste oltre 1 mln presenze

Pasqua sold out in agriturismo: previste oltre 1 mln presenzeRoma, 26 mar. (askanews) – Un totale di oltre un milione di presenze che hanno reso sold out gli agriturismi italiani nel ponte di Pasqua. Nel dettaglio, si prevedono circa mezzo milione di italiani in agriturismo per il ponte di Pasqua, a cui si sommeranno gli agrituristi del lunedì che già hanno prenotato il pranzo o il picnic in una struttura verde per arrivare a oltre un milione di presenze.


Sono le previsioni fatte dall’Osservatorio AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo che per il 2024 tornerà dal 25 al 27 ottobre ad Arezzo Fiere, che monitora i flussi della vacanza in campagna anche in questo particolare periodo nel quale moltissime strutture approfittano per la riapertura annuale. Degli oltre 12 milioni di italiani che sicuramente si sposteranno, almeno 600mila turisti hanno scelto una soluzione in campagna, come rileva l’Osservatorio AgrieTour, sia per il pranzo di Pasqua che per le attività legate alla Pasquetta.


Al primo posto dei servizi richiesti dagli agrituristi, secondo una indagine condotta da agriturismo.com, portale di riferimento del settore, in collaborazione con l’Osservatorio AgrieTour, i corsi di cucina, seguiti da escursioni, a piedi o in bicicletta, quindi attività agricole interattive, fattoria didattica e equitazione. Il tutto a basso impatto ambientale visto che il 73% delle strutture agrituristiche ha adottato soluzioni tecnologiche di risparmio energetico, mentre stenta a decollare l’agritech dal momento che l’81% del campione non utilizza ancora soluzioni tecnologiche innovative nella produzione agricola. Il 53% delle aziende offre servizi di ristorazione, e il 55% si occupa della trasformazione dei prodotti, altro elemento fortemente ricercato dall’agriturista. L’agriturismo continua quindi a rappresentare uno dei comparti più dinamici e vivaci dell’agricoltura italiana e trasversalmente del turismo. Il numero di aziende agrituristiche in Italia, infatti, ha continuato a crescere durante tutto il periodo pandemico: +1,3% nel 2021 rispetto al 2020 e +3,3% rispetto al 2019, per arrivare nel 2023 a 25.390 aziende. Una crescita anche in termini di valore della produzione, tornata sopra il miliardo di euro: ovvero 1 miliardo e 162 milioni di euro +44,8% sul 2020. L’agriturismo, per valore, rappresenta dunque l’1,9% dell’intera branca agricoltura e il 22,6% delle attività secondarie.

Da Consiglio Ue via libera a maggiore tutela per le Ig

Da Consiglio Ue via libera a maggiore tutela per le IgRoma, 26 mar. (askanews) – Via libera del Consiglio Europeo a una maggiore tutela per le Indicazione geografiche. Il Consiglio oggi ha adottato formalmente un regolamento che migliora la protezione delle indicazioni geografiche (IG) e di altri regimi di qualità per vino, bevande spiritose e prodotti agricoli, sia online che offline, semplificando al tempo stesso la procedura di registrazione delle IG.


Il regolamento sarà ora firmato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue. Entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione. Tra i miglioramenti al sistema IG esistente viene riconosciuto un ruolo rafforzato per i gruppi di produttori concedendo loro il potere e le responsabilità di gestire le proprie IG, compresa la rappresentanza dei propri membri nelle reti di tutela della proprietà intellettuale.


Ancora, si dà la possibilità agli Stati membri di designare i gruppi di produttori come “gruppi di produttori riconosciuti” con diritti esclusivi da esercitare per conto di tutti i produttori del prodotto designato da un’IG. Si riafferma il ruolo della Commissione nell’esame delle domande di registrazione dei prodotti come IG. La maggiore tutela delle indicazioni geografiche riguarderà anche l’online, nei nomi a dominio che contengono indicazioni geografiche, tramite geoblocking; l’Ufficio dell’UE per la proprietà intellettuale (EUIPO) è stato incaricato di istituire un sistema di informazione e allerta sui nomi di dominio a maggiore protezione delle IG quando un ingrediente a denominazione è utilizzato nella denominazione di un alimento trasformato correlato. In questi casi dovrà essere comunicata alle associazioni di produttori riconosciute e dovrà essere indicata la percentuale dell’ingrediente.

Agricoltura, Consiglio Ue approva revisione mirata norme Pac

Agricoltura, Consiglio Ue approva revisione mirata norme PacRoma, 26 mar. (askanews) – Oggi i rappresentanti degli Stati membri nel Comitato speciale Agricoltura hanno approvato una revisione mirata di alcuni atti fondamentali della politica agricola comune (PAC) proposta dalla Commissione europea in risposta alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori.


Questa revisione, spiega il Consiglio in una nota, affronta le questioni incontrate, ad esempio, con l’attuazione dei piani strategici della PAC e mira a semplificare, ridurre gli oneri amministrativi e fornire una maggiore flessibilità per il rispetto di determinate condizionalità ambientali. “Abbiamo ascoltato i nostri agricoltori e abbiamo intrapreso azioni rapide per rispondere alle loro preoccupazioni in un momento in cui si trovano ad affrontare numerose sfide – ha detto David Clarinval, vice primo ministro belga e ministro per i lavoratori autonomi, le PMI e l’agricoltura – La revisione mirata delle norme raggiunge il giusto equilibrio tra garantire una maggiore flessibilità agli agricoltori e agli Stati membri e alleggerire gli oneri amministrativi, mantenendo allo stesso tempo un elevato livello di ambizione ambientale nella politica agricola comune”.

Vino in Gdo, anno difficile per Doc -2,8%; meglio rosati e bianchi

Vino in Gdo, anno difficile per Doc -2,8%; meglio rosati e bianchiRoma, 26 mar. (askanews) – Un anno difficile il 2023 per il vino nella Grande distribuzione organizzata e soprattutto per i vini a Denominazione, le cui vendite sono diminuite del 2,8%. Male soprattutto i vini rossi, mentre va meglio per i rosati e per i bianchi. Complessivamente nella Gdo nel 2023 sono stati venduti 756 milioni di litri di vino e spumante: questo ne fa il canale commerciale più ampio. Ma quali sono i vini più acquistati dagli italiani in supermercati e discount nell’anno passato? Sono il Prosecco (spumante e vino frizzante) con 43 milioni di litri e un -1,5% sull’anno precedente; il Chianti con più di 16 milioni di litri, – 4,9%; il Lambrusco con oltre 15 milioni di litri, -9,5%; il Montepulciano d’Abruzzo con più di 13 milioni di litri, +4% e infine il Vermentino con oltre 10 milioni di litri, +2,3%.


I vini, invece, con maggior tasso di vendita, sono il rosato Cerasuolo dell’Abruzzo con +19%; il siciliano Grillo con +12,2%; il Pecorino, prodotto in Marche e Abruzzo, con +12%; il Lugana, prodotto in Lombardia e Veneto con +9,5%; la Ribolla del Friuli Venezia Giulia col +8,0% a volume. Sono le anticipazioni dello studio “Circana per Vinitaly” che comprende le classifiche dei primi 15 vini più venduti e dei 15 “emergenti” e verrà interamente presentato a Vinitaly il 15 aprile nel corso della tradizionale tavola rotonda su Vino e Gdo, organizzata da Veronafiere.


Il 2023 è stato un anno ancora difficile per il mercato del vino nella Gdo, anche se l’inflazione ha pesato meno che nel 2022 e il secondo semestre ha registrato un leggero incremento delle vendite. Il dato complessivo del vino è -3,3% a volume sull’anno precedente (+2,5% a valore). Meglio i vini in bottiglia a denominazione d’origine che scendono del 2,8%, mentre anche le bollicine calano, a – 1,1%. Più in dettaglio: i rosati hanno venduto meglio dei bianchi, i bianchi meglio dei rossi, i vini fermi meglio dei vini frizzanti. Il prezzo medio del vino a denominazione d’origine in bottiglia (Doc, Docg, Igt) è di 5,4 euro al litro, con un aumento medio del 6,3% sull’anno precedente. “Le strategie per una ripresa dipenderanno dalla scelta di Cantine e Distribuzione se preservare i margini oppure recuperare i volumi – osserva Virgilio Romano, Business Insight Director di Circana – Nel primo caso c’è il rischio di una chiusura d’anno non brillante; nel secondo, una maggiore promozionalità potrebbe favorire un recupero dei volumi”.


“La 20esima edizione della tavola rotonda – ha sottolineato Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere – serve a fare il punto sulle dinamiche di mercato di un canale di vendita fondamentale per le imprese italiane. Il dialogo a Vinitaly tra produttori, distribuzione e buyer assume quest’anno ancora maggior importanza a fronte di una minor produzione dell’ultima vendemmia e di pressioni inflattive che confidiamo possano allentarsi il prima possibile”.