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Il 12 marzo Flash action agricoltori Copa e Cogeca a Strasburgo

Il 12 marzo Flash action agricoltori Copa e Cogeca a StrasburgoRoma, 6 mar. (askanews) – “Azione flash – L’Ue deve riallinearsi con la sua bussola agricola!”. Questo il claim lanciato dal Copa e dalla Cogeca che saranno a Strasburgo, davanti al Parlamento Europe in Rue Lucien Fevre, il 12 marzo dalle 10.30 alle 11.30 per una azione dimostrativa in concomitanza con la plenaria di marzo, “dove si terranno forse tre votazioni chiave, sullo IED, sui Green Claims e sugli ATM ucraini, per ribadire in modo pacifico e democratico la necessità di coerenza nell’UE. In questi tempi critici, il nostro messaggio risuona forte e chiaro: è tempo di riportare le politiche agricole dell’UE sulla rotta giusta, riaffermare l’agricoltura come pietra angolare del progetto dell’UE e rivendicare una bussola strategica”.


Ormai da diversi mesi gli agricoltori di tutta Europa si stanno mobilitando “per affrontare le preoccupazioni locali, nazionali ed europee. La nostra agricoltura sta giungendo ad una svolta in molte produzioni. Tutti questi movimenti avevano diversi punti in comune riguardanti gli oneri normativi, gli accordi commerciali e l’attuazione della nuova Politica Agricola Comune (PAC), che puntano tutti al legislatore dell’UE”. Secondo il Copa e la Cogeca negli ultimi anni in Europa “è prevalsa la tendenza a perseguire i programmi con forza, ad ogni costo, senza impegnarsi in un dialogo significativo con gli agricoltori, come evidenziato da iniziative come Farm to Fork. Il Green Deal per l’agricoltura a questo riguardo è stato uno tsunami normativo, con troppe consultazioni affrettate, obiettivi arbitrari dall’alto verso il basso e proposte avanzate senza studi di fattibilità né finanziamenti”.


“Oggi – aggiungono – vediamo che la Commissione europea, con il dialogo strategico lanciato dalla presidente von der Leyen, sta ripristinando il metodo e l’ascolto”. L’agricoltura europea chiede risposte “a breve termine e segnali forti, sotto forma di proposte di semplificazione immediatamente efficaci, risposte sul commercio agricolo con l’Ucraina, uno stop ai negoziati sull’accordo Mercosur dell’UE nella sua forma attuale, una svolta sulle NGT o una direttiva sulle emissioni industriali che non attacchino gli allevamenti familiari di suini e pollami”.

Depositata Pdl alla Camera per superare allevamenti intensivi

Depositata Pdl alla Camera per superare allevamenti intensiviRoma, 6 mar. (askanews) – È stata depositata alla Camera dei Deputati la proposta di legge “Oltre gli allevamenti intensivi. Per una transizione agro-ecologica della zootecnia” presentata lo scorso 22 febbraio in sala stampa a Montecitorio dalle associazioni Greenpeace Italia, ISDE – Medici per l’ambiente, Lipu, Terra! e WWF Italia. Sono 15 i parlamentari, provenienti da 5 diversi gruppi politici, che hanno sottoscritto la proposta di legge. Prime co-firmatarie, le deputate Michela Vittoria Brambilla (Noi Moderati) e Eleonora Evi (AVS), entrambe dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente.


La proposta di legge, ora al vaglio degli uffici competenti della Camera, in attesa di essere assegnata in Commissione, intende rendere protagoniste le piccole aziende agricole zootecniche, incoraggiando la transizione ecologica di quelle grandi e medie attraverso un piano di riconversione del sistema zootecnico italiano finanziato con un fondo dedicato e prevedendo nell’immediato una moratoria all’apertura di nuovi allevamenti intensivi e all’aumento del numero di animali allevati in quelli già esistenti. Gli obiettivi della proposta di legge sono riassunti in un manifesto pubblico redatto dalle associazioni promotrici del testo: tutelare la salute pubblica riducendo gli impatti degli allevamenti intensivi, a partire dalle zone a più alta densità zootecnica (Pianura Padana); tutelare le risorse naturali a vantaggio della sicurezza alimentare delle generazioni presenti e future; contribuire al rispetto dei target in materia di clima, biodiversità e inquinamento; tutelare i piccoli allevamenti virtuosi garantendo un adeguato sostegno economico e promuovere la necessaria riconversione dei grandi allevamenti intensivi, tutelando in ogni caso i diritti delle lavoratrici e lavoratori; tutelare il benessere animale.

Cia: in IV trimestre 2023 valore aggiunto agricoltura -5,7%

Cia: in IV trimestre 2023 valore aggiunto agricoltura -5,7%Roma, 6 mar. (askanews) – È urgente rispondere alle istanze degli agricoltori. A dirlo è Cia-Agricoltori Italiani commentando l’ultima rilevazione Istat sui conti economici nel quarto trimestre 2023, che registra variazioni del valore aggiunto agricolo in negativo, sia in termini congiunturali che tendenziali, con una perdita del 5,7% sullo stesso periodo dell’anno precedente.


In un contesto economico che evidenza una leggera ripresa del Pil italiano (+0,6%) annuo nell’ultimo trimestre 2023, gli ultimi dati Istat sull’agricoltura confermano, evidenzia Cia, le difficoltà che si trovano a dover affrontare, quotidianamente, le aziende agricole e dimostrano, ancora una volta, quanto sia necessario intervenire per salvaguardare il settore. Ecco perché Cia rilancia il suo Piano nazionale per l’agricoltura che chiede al Governo di introdurre sgravi fiscali per il settore primario: dall’esonero contributivo per gli agricoltori a una maggiore compensazione dell’Iva zootecnica (bovini e suini). Per mitigare l’impatto del rincaro dei fattori di produzione, Cia sollecita la reintroduzione del credito d’imposta per l’acquisto di gasolio; mentre sul fronte delle giovani imprese, serve l’esonero contributivo per gli agricoltori under 40 e il rifinanziamento del “Fondo più impresa”. A sostegno dei comparti più deboli, l’appello è, invece, per un immediato utilizzo delle risorse del Fondo per le emergenze e facilitazioni nell’accesso al credito.


A livello europeo, per Cia è necessaria la semplificazione della Pac, la cancellazione dell’obbligo all’incolto e l’accelerazione dell’iter di approvazione delle nuove biotecnologie (Ngt-Tea) per dare alle aziende strumenti alternativi, in grado di ridurre gli impatti negativi del Green deal.

Lollobrigida: vino, ok a interventi compensativi per peronospora

Lollobrigida: vino, ok a interventi compensativi per peronosporaRoma, 6 mar. (askanews) – “Via libera agli interventi compensativi per aiutare le aziende vinicole nelle aree colpite dalla peronospora nel corso della campagna 2023”. Lo annuncia in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.


Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, “come avevo anticipato lo scorso gennaio alle associazioni agricole e vitivinicole abruzzesi, nell’incontro promosso al Masaf dal Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, attraverso le declaratorie in corso di pubblicazione le imprese colpite potranno ora accedere ai contributi per la ripresa economica e produttiva, compresa la riduzione dei contributi Inps e la proroga delle rate dei mutui”. Con questi interventi, ha aggiunto Lollobrigida, il Governo Meloni che “è in prima linea per sostenere il settore vitivinicolo” dà delle “risposte concrete e rafforza le filiere italiane danneggiate da questa malattia in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Toscana, Sicilia, Umbria e Marche”.


“Nelle prossime settimane l’Agea comincerà a raccogliere le domande delle aziende agricole colpite. Lavoreremo, inoltre, sul fondo per le emergenze in agricoltura per integrare queste risorse e sostenere la filiera del vino, fondamentale per la nostra economia e la nostra cultura”, ha concluso il ministro.

Pernigotti e Walcor entrano nell’associazione Marchi storici d’Italia

Pernigotti e Walcor entrano nell’associazione Marchi storici d’ItaliaMilano, 6 mar. (askanews) – Pernigotti e Walcor aderiscono all’associazione Marchi storici d’Italia. Le due aziende dolciarie, controllate da JP Morgan a partire dal 2022, sono entrate a far parte dell’associazione che promuove il ruolo dei nostri brand come leva di competitività e internazionalizzazione. Già negli scorsi anni, entrambe le imprese erano state iscritte nel Registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale, istituito presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi del ministero delle Imprese, e avevano anche visto l’ingresso di Invitalia nei rispettivi capitali sociali come socio di minoranza.


Pernigotti, con sede a Novi Ligure (Alessandria), opera dal 1860 con prodotti come il Gianduiotto e Cremino, mentre Walcor, fondata nel 1954 a Cremona, è specializzata in monete, uova di cioccolato ed altri prodotti dolciari per le ricorrenze sia con il proprio marchio che per le private label. “Siamo lieti di aver aderito con le nostre aziende all’associazione per contribuire alla valorizzazione del made in Italy – ha sottolineato Luigi Mastrobuono, presidente del consiglio di amministrazione di Pernigotti e Walcor – Si completa così un percorso avviato con il riconoscimento della storicità nel 2021, con l’ingresso di Invitalia attraverso il Fondo di salvaguardia dei marchi storici nel 2022, contestuale all’investimento di JP Morgan, e poi con il riposizionamento sul mercato dei nostri prodotti, che hanno dato prova di essere molto apprezzati dagli italiani anche nella recente stagione delle festività natalizie”. “Grazie al Fondo salvaguardia imprese è stata tutelata una produzione italiana di alta qualità – ha affermato Massimo Caputi, presidente dell’associazione Marchi storici d’Italia – e oggi la sinergia esistente tra le due aziende è significativa del potenziale che i marchi storici hanno di svilupparsi in modo innovativo”.

Azienda friulana La San Marco entra in Istituto Espresso Italiano

Azienda friulana La San Marco entra in Istituto Espresso ItalianoRoma, 6 mar. (askanews) – Cresce l’Istituto Espresso Italiano (IEI) grazie all’ingresso di una nuova azienda, La San Marco. IEI aggrega quasi quaranta aziende in rappresentanza di tutta la filiera dell’espresso. La San Marco S.p.A., storica azienda con sede a Gradisca d’Isonzo (GO), è specia­lizzata nello sviluppo e produzione di macchine da caffè espresso tradi­zionali, macchine a capsule e maci­nadosatori per bar, hotel e ristoranti. Al suo nome sono legate le più si­gnificative innovazioni tecniche ed estetiche del settore delle macchine da caffè professionali, che hanno reso La San Marco uno dei più ap­prezzati marchi, in Italia e nel mon­do. Nell’anno 2020 La San Marco ha celebrato i suoi primi 100 anni di storia; e nel 2023 è entrata a far parte di Groupe SEB.


Per il presidente dell’Istituto Espresso Italiano, Luigi Morello “è sicuramente un importante ingresso che dimostra quanto oggi sia fondamentale ricordare a tutti cos’è e da dove viene l’espresso italiano quindi che la miscela non è superata e non è disvalore ma un’arte che nasce dalla creatività dell’imprenditoria italiana per dare continuità di gusto al proprio cliente”. “Occorre ricordare che non tutte le attrezzature sono uguali e non tutte riescono a trasformare in modo corretto e costante i chicchi di caffè nella deliziosa bevanda. Occorre ricordare che la formazione professionale e culturale del barista è fondamentale. Non è più sufficiente preparare il caffè, occorre conoscere la miscela, l’attrezzatura e prendersene cura con la corretta pulizia costante e servire il caffè con il racconto al consumatore finale che è sì l’ultimo della catena ma è anche il più importante”, conclude.

8 marzo, pizza sempre più rosa: quasi 9.000 pizzaiole in Italia

8 marzo, pizza sempre più rosa: quasi 9.000 pizzaiole in ItaliaRoma, 6 mar. (askanews) – Sono quasi 9.000 le pizzaiole in Italia. Una professione, quella del pizzaiolo, che per anni è stata prevalentemente maschile. La stima è elaborata, in occasione della festa della donna dell’8 marzo, dal 31esimo Campionato Mondiale della Pizza, organizzata a Parma dal 9 all’11 aprile presso il Palaverdi, collocato all’interno del Polo Fieristico di Parma. L’edizione 2024 del Campionato Mondiale della Pizza registra ad oggi già 54 pizzaiole iscritte al campionato, ma le iscrizioni sono ancora aperte.


La dimensione di mercato della pizza ha invece superato, per la prima volta, i 150 miliardi di dollari: si stima infatti che nel 2023 abbia raggiunto i 153 miliardi di dollari. In Italia le 15.500 più performanti hanno sviluppato un fatturato di 11 miliardi di euro sul mercato della pizza stimato in 15 miliardi di euro. Dal 1992, anno di nascita del Campionato, a oggi, sono state 330 (44 nel 2021 e 57 nel 2023) le concorrenti partecipanti alla competizione. Negli anni la qualità di partecipazione delle donne pizzaiole è sempre stata molto elevata tanto da” spodestare” i pizzaioli ed avere una folta rappresentanza femminile nei gradini più alti della classifica, portandole a vincere anche importanti categorie, come la pizza in teglia, la pizza senza glutine e la pizza a due o ad arrivare sul podio della pizza classica.


Nel palmarès d’oro del Campionato si sono fatte valere Laura Meyer nella gara Pizza in teglia nel 2013, Alessandra De Bellis per la pizza senza glutine nel 2012 e Katiuscia Di Marzo che ha gareggiato nella pizza a due con Ignazio Di Marzo nel 2011, Rusu Camelia nella pizza in teglia nel 2022.

Il 12-13 marzo a Roma il World banana forum della Fao

Il 12-13 marzo a Roma il World banana forum della FaoRoma, 6 mar. (askanews) – L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ospiterà a Roma la quarta conferenza globale del World Banana Forum il 12 e 13 marzo, per discutere le sfide urgenti che il settore deve affrontare.


Le banane sono il frutto fresco più esportato al mondo in volume, con 19,1 milioni di tonnellate nel 2022 e un valore economico stimato di 10 miliardi di dollari all’anno. Inoltre, la catena del valore delle banane rappresenta una fonte di reddito essenziale per migliaia di famiglie rurali nei paesi in via di sviluppo. Tuttavia, il settore si trova ad affrontare crescenti sfide ambientali, economiche e sociali. Inoltre, la diffusione di malattie, in particolare di Fusarium wilt Tropical Race 4 (TR4), richiede la cooperazione attiva di tutte le parti interessate. Dalla sua istituzione nel 2009 e attraverso i suoi vari gruppi di lavoro tecnici e commissioni regionali, il Forum ha facilitato le discussioni su molti argomenti di primario interesse per il settore delle banane, comprese questioni complesse e delicate come i salari dignitosi, i diritti dei lavoratori, l’uguaglianza di genere, la tutela basata sulla violenza, sulle molestie e sulla libertà di associazione e contrattazione collettiva.


Tra le varie tavole rotonde ci saranno focus legati alla sostenibilità dell’industria delle banane dal punto di vista dell’impatto ambientale, sui sistemi di produzione di banane sostenibili, sulla distribuzione del valore nella catena di approvvigionamento. E ancora, si parlerà di salari dignitosi, responsabilità condivisa, due diligence, diritti dei lavoratori ed equità di genere.

Cia: a operatori ippicoltura stessi diritti e doveri agricoltori

Cia: a operatori ippicoltura stessi diritti e doveri agricoltoriRoma, 6 mar. (askanews) – Preoccupazione da parte di Cia-Agricoltori Italiani per l’esclusione dell’allevamento svolto in forma imprenditoriale dalle agevolazioni fiscali che si applicano alle altre attività agricole. Questo è, infatti, il parere vincolante della Commissione Finanze della Camera dei deputati in merito al disegno di legge dell’onorevole Maria Chiara Gadda, che ha come obiettivo la disciplina del settore ippico.


Cia ricorda in una nota che questa decisione è in contrasto con la Direttiva Ue 2022/542 sull’Iva agevolata per gli “equini vivi e le prestazioni di servizi connessi agli equini vivi” e che l’Italia avrà tempo fino al 31 dicembre per adeguare le proprie aliquote. Il quadro normativo proposto dal Ddl è stato condiviso da Cia sin dalla scorsa legislatura nelle sedi istituzionali. “La mancata agevolazione fiscale non permetterebbe di fatto – spiega Cia – l’auspicata riorganizzazione del settore, che dovrebbe rilanciare la centralità dell’allevamento nazionale in ambito agricolo”. Cia ritiene che “chi alleva, riproduce e addestra i cavalli debba avere gli stessi diritti e doveri dell’imprenditore agricolo. Se così non fosse, si rischierebbe di vanificare uno strumento legislativo che avrebbe permesso all’allevamento equino italiano di competere con gli altri Paesi”.


Cia auspica, dunque, la rapida risoluzione del provvedimento per dare agli allevatori professionali il giusto peso all’interno del comparto ippico italiano, che oggi conta oltre 130.000 allevamenti di cavalli con più di 300.000 capi allevati e circa 50.000 operatori.

Apre Elysium, pizza napoletana contemporanea a Campo de’ Fiori

Apre Elysium, pizza napoletana contemporanea a Campo de’ FioriRoma, 6 mar. (askanews) – Apre il 15 marzo nel cuore di Roma Elysium, pizza napoletana contemporanea firmata Jenny Migliorelli e Alessio Iaci con la consulenza di Valentino Tafuri, titolare del Pizzificio 3voglie a Battipaglia, coordinatore del reparto pizzeria della scuola di formazione In Cibum di Pontecagnano (Salerno).


Lei è sommelier e lui è un giovane ragazzo si è formato prima come cameriere e poi ha maturato la sua passione per la pizza, da qui la scelta di intraprendere i corsi di pizzaiolo del Gambero Rosso. “Abbiamo deciso di avviare un’attività a gestione familiare. Faremo qualcosa di diverso. Alessio aveva il desiderio di confrontarsi con una pizza napoletana contemporanea con condimenti contaminati dalla cucina e così ho messo insieme la tradizione napoletana con quello del territorio romano. Il risultato? Una ruota di carro napoletana con la croccantezza di una pizza romana, quando la mangi avverti il sapore del pane e ne senti il suono”, racconta Tafuri. A fare da cornice all’offerta di Elysium un grande locale industrial style di 500 mq con centosessanta posti all’interno.


Biga Giorilli, sedici ore di prefermento, ventiquattro ore di maturazione, ricette campane e romane, giochi di sapori, qualità, tecnica ed equilibrio: sono questi gli ingredienti della pizza di Elysium. Ovviamente in menu ci sono i fritti, una sezione è dedicato al Pane con selezione di salumi e formaggi da gustare nell’ora dell’aperitivo. Si passa poi alle pizze, suddivise in Tradizionali e Le Stagionali. C’è una carta delle Margherite e una delle pizze ripiene e delle Baciate, due strati di pizza che conservano all’interno la scioglievolezza della mollica e all’esterno hanno una delicata croccantezza.