Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Sindacati europei: Ue a un bivio con la questione agricola Ucraina

Sindacati europei: Ue a un bivio con la questione agricola UcrainaRoma, 15 feb. (askanews) – L’Unione Europea è arrivata a un bivio sulla questione agricola Ucraina e, se il testo proposto dalla Commissione Europea e ora all’esame del Consiglio e del Parlamento Ue rimanesse invariato, la sostenibilità economica dei settori del pollame, delle uova, dello zucchero, dei cereali e del miele dell’UE sarebbe messa a repentaglio. Lo sottolineano in una nota congiunta i principali sindacati agricoli europei (Copa Cogeca, Avec, Cefs, Cepm, Cibe ed Euwep).


“Le decisioni che la Commissione, gli Stati membri e i deputati del Parlamento europeo prenderanno nei prossimi giorni a Bruxelles in merito al rinnovo dell’ATM ucraino sono di fondamentale importanza strategica e avranno profonde conseguenze. La comunità agricola europea non può accontentarsi di semplici annunci. Ci aspettiamo misure chiare per tutti i settori interessati”, spiegano i sindacati europei. Quando iniziò la guerra, infatti, la Commissione scelse di liberalizzare completamente il commercio con l’Ucraina per sostenere l’economia locale contro l’aggressione russa. Quasi due anni dopo, le comunità agricole, come il resto degli europei, continuano a sostenere gli ucraini. “Tuttavia – spiegano i sindacati europei – questo ha anche portato a due anni di importanti importazioni di prodotti agricoli ucraini, spingendo l’UE ad adottare una visione strategica a medio termine”.

Agricoltura, la Serbia nuovo Stato membro dell’Ifad

Agricoltura, la Serbia nuovo Stato membro dell’IfadRoma, 15 feb. (askanews) – La Serbia è diventata un nuovo Stato membro dell’Ifad, il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) delle Nazioni Unite, che in questi giorni sta tenendo a Roma il suo 47esimo Consiglio Direttivo, che quest’anno si concentra sul tema dell’”Innovazione per un Futuro Sicuro dal punto di vista Alimentare ed i bisogni dei piccoli produttori nei Paesi in via di sviluppo”.


Oggi è stato anche approvato l’ingresso della Lituania nell’Ifad, ma l’adesione avrà effetto quando la Lituania depositerà il proprio strumento di adesione presso il segretario generale delle Nazioni Unite.

Pesca, in 2030 9 prodotti ittici su 10 saranno di importazione

Pesca, in 2030 9 prodotti ittici su 10 saranno di importazioneRoma, 15 feb. (askanews) – Nel 2030 oltre 9 prodotti ittici su 10 sulle tavole degli italiani potrebbe essere di importazione per mancanza di imprese e di lavoratori della pesca. A lanciare l’allarme è l’Alleanza delle Cooperative Pesca e Acquacoltura che parteciperà domani a Roma all’incontro convocato al Masaf dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Tra le richieste che l’Alleanza porterà al tavolo pesca, la creazione di un commissario per l’emergenza granchio blu, incentivi per i giovani pescatori e l’acquisto di barche più moderne, meno burocrazie e l’estensione alla pesca marittima del regime speciale Iva agricola e il rifinanziamento del credito di imposta.


L’Alleanza punta il dito contro i troppi divieti e le poche misure di sostegno alla pesca italiana che arrivano dall’Europa. “L’età media dei pescherecci italiani – ricorda l’Alleanza- e di 31 anni, troppi. La flotta si è ridotta di oltre il 20% nell’ultimo decennio, mentre i giorni di pesca fanno registrare un -30%. Diminuisce anche il numero dei pescatori, -16% e si stenta a trovare nuovi lavoratori, soprattutto giovani. Sono dati allarmanti che richiedono un cambio di rotta con interventi di sviluppo e rilancio. E invece ci troviamo a fare i conti con politiche europee tutte incentrate su sanzioni e controlli come avviene con il regolamento Controlli e il Piano di Azione”. I pescatori italiani chiedono di poter pescare con barche più moderne e sicure accelerando l’iter di arresto definitivo del vecchio naviglio e l’acquisto di nuove imbarcazioni, con incentivi per i pescatori più giovani. Ma hanno bisogna anche di meno burocrazia e di normative europee che non rendano di fatto impossibile o anti produttivo pescare. “Il ministro più volte ha dimostrato di essere vicino al comparto, apprezziamo che ci abbia convocati per ascoltare le ragioni del malessere e gli chiediamo di farsi portavoce in Europa delle nostre istanze”, commenta la cooperazione.


E proprio in un’ottica di supporto alle imprese, per tenere a freno l’aumento dei costi di produzione e la stagnazione del valore delle produzioni, l’Alleanza chiede di estendere anche alla pesca marittima il regime speciale Iva agricola e rifinanziamento del credito di imposta. E sul granchio blu, il grande flagello che ha messo in ginocchio i produttori di vongole del Delta del Po, la cooperazione chiede un commissario con funzioni e poteri speciali.

Ass. Mammi: Governo nomini subcommissari regionali per la Psa

Ass. Mammi: Governo nomini subcommissari regionali per la PsaRoma, 15 feb. (askanews) – La peste suina africana, malattia virale infettiva che colpisce suini domestici e selvatici, corre veloce e lo scenario desta preoccupazione. Se ne discute oggi a Piacenza, in un incontro organizzato oggi dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, insieme a rappresentanti di enti locali, associazioni agricole, industriali. Per la settimana prossima è già previsto un altro incontro, a Parma.


“In questa situazione, è assolutamente fondamentale un coinvolgimento forte del territorio – ha commentato Mammi – Noi continuiamo a fare squadra, come sempre abbiamo facciamo in questa regione di fronte alla difficoltà. Ma il Governo, che abbiamo già sollecitato, non deve restare a guardare”. L’incontro di oggi segue l’invio di una lettera ai ministri Orazio Schillaci (Salute) e Francesco Lollobrigida (Agricoltura e Sovranità alimentare) da parte di Mammi insieme al collega Raffaele Donini (Politiche per la Salute): i due assessori hanno espresso preoccupazione per il diffondersi del virus della Psa sul territorio nazionale e in particolare da alcuni mesi in Emilia-Romagna, con inevitabile ripercussione in termini economici per le aziende del settore.

50 Top Pizza, in 2024 ci sarà una classifica per l’America Latina

50 Top Pizza, in 2024 ci sarà una classifica per l’America LatinaRoma, 15 feb. (askanews) – Si preannuncia un 2024 globale per 50 Top Pizza, il network online che comunica il movimento della pizza nel mondo dal 2017. E, per la prima volta, ci sarà anche una classifica per l’America Latina. Si comincia dalla guida 50 Top Pizza Asia – Pacific, che sarà presentata il 4 marzo a Tokyo, con la cerimonia di premiazione all’Istituto Italiano di Cultura e il successivo party all’Ambasciata d’Italia.


Poi sarà la volta della prima edizione della classifica 50 Top Pizza Latin America, che si terrà il 17 aprile presso l’Istituto Italiano di Cultura a Rio de Janeiro. Il 13 maggio è prevista la sesta edizione della guida 50 Top Pizza Europa (Italia a parte), che quest’anno sarà svelata a Madrid con novità della Spain Pizza Week (Semana de la pizza en España), che coinvolgerà le principali città. Il 25 giugno sarà la volta della guida 50 Top Pizza USA, che verrà presentata a New York, nel White Space Chelsea del Chelsea Market. Ancora, il 10 luglio verrà presentata la guida 50 Top Pizza Italia, per la prima volta a Milano. Il 10 settembre si torna a Napoli, capitale della pizza, per incoronare le 100 Migliori Pizzerie del Mondo con 50 Top Pizza World.


L’edizione 2024 si chiuderà il 26 e il 27 novembre a Londra, con il World Pizza Summit, all’interno dell’European Pizza & Pasta Show, e la premiazione delle migliori catene artigianali di pizzerie al mondo, 50 Top World Artisan Pizza Chains.

Consorzio Pachino Igp scommette sull’internazionalizzazione

Consorzio Pachino Igp scommette sull’internazionalizzazioneRoma, 15 feb. (askanews) – Il Consorzio di Tutela della IGP Pomodoro di Pachino scommette tutto l’internazionalizzazione e a Berlino, in occasione di Fruit Logistica, ha incontrato i maggiori buyer internazionali e soprattutto proveninenti da Germania, Romania, Olanda e Croazia, oltre che i grossisti italiani.


“Il pomodoro di Pachino vive da qualche settimana un nuovo momento di sofferenza a causa dei prezzi esigui riconosciuti ai produttori, che non arrivano a coprire i costi di produzione – ha dichiarato il presidente Sebastiano Fortunato – a fine dello scorso anno la situazione era migliorata, anche grazie al provvidenziale intervento del Ministro Lollobrigida, consentendoci un periodo stabile che ha dato un pò di respiro all’intero comparto. Oggi sempre di più ci sembra fondamentale continuare l’esplorazione di nuovi mercati internazionali che possano garantire un più equo prezzo di acquisto, oltre ad assorbire parte delle eccedenze produttive”. In occasione della fiera si è tenuta anche una Tavola Rotonda nella residenza dell’ambasciatore italiano a Berlino, dal titolo “Il ruolo del settore ortofrutticolo di fronte alle sfide del cambiamento climatico, della sicurezza alimentare e dell’approvvigionamento”.


“Un grazie particolare – prosegue Fortunato in una nota – al ministro Lollobrigida, che ci ha voluto onorare della sua presenza e che, dopo il successo del protocollo avviato tra Pachino IGP e McDonald’s Italia, ci ha rinnovato l’intenzione di portare avanti la tutela dell’oro rosso di Sicilia in Italia e all’estero, e grazie anche alla Regione Sicilia e all’ottimo lavoro dei suoi funzionari per la proficua collaborazione che ogni anno si rinnova con successo”.

Conserve Italia rilancia progetti filiera in impianti da frutta

Conserve Italia rilancia progetti filiera in impianti da fruttaRoma, 15 feb. (askanews) – “Il futuro dell’agricoltura appartiene sempre di più alle filiere. E noi che siamo da sempre una filiera cooperativa integrata, rappresentiamo l’unico modello di impresa che mette insieme le fasi di coltivazione, trasformazione industriale e commercializzazione dei prodotti, con l’obiettivo di valorizzare la materia prima conferita dai soci e al contempo rispondere alle richieste di un mercato in continua evoluzione”. Lo ha detto il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini nel corso dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi nella sala assemblee di Agrintesa a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, dove il Consorzio ha incontrato i rappresentanti e i soci produttori delle 7 cooperative aderenti che partecipano ai progetti di filiera per impianti programmati di frutta da industria.


Si tratta di contratti pluriennali per la coltivazione di frutta destinata alla trasformazione industriale, con un prezzo minimo garantito riconosciuto ai produttori che possono così programmare al meglio le attività. Aumento delle quotazioni e contributi per nuovi impianti, attività di ricerca e sperimentazione per risolvere i problemi fitosanitari e trovare nuove varietà più resistenti ai cambiamenti climatici, investimenti in digitalizzazione per il monitoraggio delle piante e in meccanizzazione delle fasi di raccolta: queste le principali iniziative messe in campo da Conserve Italia a favore dei soci e illustrate nel corso dell’evento.


“Questa iniziativa, davvero unica nel panorama ortofrutticolo italiano – ha aggiunto il presidente di Conserve Italia – ha garantito al nostro Gruppo una produzione di qualità e ha assicurato condizioni favorevoli ai produttori grazie a contratti pluriennali per garantire stabilità per l’intera vita degli impianti, un reddito costante e sicuro, non soggetto a oscillazioni di mercato in virtù di un minimo garantito che negli ultimi quattro anni è sempre stato incrementato; inoltre, le varietà selezionate per la trasformazione industriale comportano minori oneri nelle fasi di coltivazione e raccolta”. “Vogliamo contribuire a dare un futuro alla frutticoltura dell’Emilia-Romagna dove si concentra la nostra base sociale – ha concluso Gardini – e in particolare lo vogliamo fare per la frutta da industria, che non è affatto arrivata al capolinea e può ancora rappresentare un’importante opportunità per le aziende agricole”.

Lollobrigida: serve modello produttivo Ue per sovranità alimentare

Lollobrigida: serve modello produttivo Ue per sovranità alimentareRoma, 15 feb. (askanews) – “L’Europa deve tornare ad essere competitiva per garantire la sovranità alimentare e scegliere quale modello produttivo seguire. C’è bisogno di sicurezza negli approvvigionamenti e nella qualità dei prodotti”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo all’inaugurazione di Tomato World a Piacenza Expo.


“Siamo tornati a competere sul quadro mondiale in maniera asimmetrica, con un’Europa che non ha tenuto in debita considerazione alcuni aspetti, finendo, semplicemente, per imporre continue restrizioni alle produzioni. Un errore dal punto di vista economico, inutile dal punto di vista ambientale”, ha sottolineato il ministro. “Se a parità di consumi interni si diminuisce o si cancella l’utilizzo degli agrofarmaci – ha detto – non si migliora la qualità dell’aria e dell’acqua, se quelle sostanze vengono utilizzate in altri Stati in maniera massiva. La sola conseguenza è la contrazione delle produzioni nazionali e la necessità, per soddisfare il mercato interno, di acquistare cibo da Paesi terzi che continuano ad inquinare”, ha spiegato il ministro. “Le nostre eccellenze alimentari, come il nostro pomodoro, uno dei simboli della sovranità alimentare, hanno come tratto distintivo la qualità e devono avere una concorrenza leale”, ha concluso il ministro.

Lollobrigida: aiutare agricoltori a lavorare per avere un reddito

Lollobrigida: aiutare agricoltori a lavorare per avere un redditoRoma, 15 feb. (askanews) – “Dobbiamo aiutare i nostri agricoltori a lavorare per assicurare loro un reddito. Per farlo non si può intervenire obbligandoli a seguire procedure burocratiche infinite, che portano all’aumento dei costi di produzione e all’importazione da Nazioni che possono vendere a prezzi nettamente più bassi”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenuto all’inaugurazione di Tomato World a Piacenza Expo nel giorno in cui a Roma gli agricoltori aderenti al Cra e ad Altragricoltura hanno organizzato due diverse manifestazioni di protesta.


“Tutto questo – prosegue Lollobrigida – in nome di una sostenibilità ambientale che impatta sempre più come elemento prevalente sulla Pac ma che persegue obiettivi che non c’entrano con quelli per la quale era nata”. “Le forze politiche italiane – ha quindi aggiunto il ministro – dovrebbero impegnarsi per tornare a ragionare in termini pragmatici, come accaduto al Parlamento europeo, dove siamo riusciti a raggiungere alcuni obiettivi importanti, come la protezione delle Indicazioni Geografiche. Oggi l’Italia viene percepita come una Nazione che ha il dovere di decidere insieme all’Europa che ha fondato. Questo è quello che si aspettavano da noi ed è quello che stiamo facendo”, ha concluso il ministro Lollobrigida.

La gdo appoggia etichetta nutrizionale a batteria: campagna nei supermercati

La gdo appoggia etichetta nutrizionale a batteria: campagna nei supermercatiMilano, 15 feb. (askanews) – La grande distribuzione organizzata appoggia il NutriInform battery. Federdistribuzione, Ancc-Coop, Ancd Conad, le tre associazioni che rappresentano la distribuzione moderna in Italia, hanno siglato, infatti, un protocollo d’intesa coi ministeri competenti per promuovere la cosiddetta etichetta a batteria, il sistema di etichettatura nutrizionale che è la risposta italiana ai sistemi semaforici che classificano gli alimenti in buoni (bollino verde) e cattivi (bollino rosso).


Dal 15 febbraio 2024 migliaia di punti vendita delle imprese della distribuzione aderenti alle tre associazioni promuoveranno l’utilizzo dell’app dedicata al Nutrinfom battery, con iniziative di comunicazione destinate ai milioni di italiani che ogni giorno fanno la spesa. Il sistema NutrInform battery, infatti, mette a disposizione una app dedicata da scaricare gratuitamente, che consente di fornire l’impatto nutrizionale degli alimenti che consumiamo durante la giornata, suggerendo il consumo di porzioni appropriate, combinando nel modo corretto i diversi cibi. L’app NutrInform Battery è pienamente operativa e consente già oggi di accedere alle informazioni nutrizionali utilizzando i codici presenti su migliaia di prodotti in commercio. “Si tratta di un segnale e un contributo importante che il settore vuole dare a favore dell’agroalimentare italiano e dei consumatori – affermano Federdistribuzione, Ancc-Coop e Ancd Conad, le tre associazioni firmatarie del protocollo di intesa con il governo – Siamo di fronte a una questione di salvaguardia delle nostre eccellenze alimentari e di rispetto di una corretta informazione nelle scelte di acquisto delle persone. Il nostro impegno sarà quindi quello di promuovere nei prossimi mesi l’utilizzo di uno strumento innovativo e digitalizzato, che lavora su standard di codifica dei prodotti già in uso e che sarà in grado di accompagnare tutti noi in un consumo consapevole degli alimenti”.


“Attraverso la semplice lettura con il proprio smartphone del barcode dei prodotti, sarà possibile conoscere i contenuti nutrizionali dei diversi alimenti e contribuire all’educazione alimentare, in particolare delle nuove generazioni” afferma il ministro della Salute, Orazio Schillaci. “Esprimo soddisfazione e ringrazio il settore della grande distribuzione organizzata, che ha deciso di dare un contributo significativo per il lancio dell’app Nutrinform battery. È fondamentale partire con un nostro impianto di etichettatura nutrizionale se vogliamo difendere il sistema agroalimentare nazionale e le nostre eccellenze del made in Italy, che rischierebbero di essere pesantemente penalizzate da sistemi a semaforo”, afferma il ministro della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. “Stiamo affrontando una sfida cruciale che richiede l’impegno collettivo di tutto il sistema agroalimentare e delle imprese, sia a livello nazionale sia europeo. È essenziale garantire il diritto all’informazione per i consumatori, contrastando pratiche di concorrenza sleale. Apprezziamo il sostegno e la responsabilità dimostrati dalle aziende della distribuzione moderna, che si uniscono a noi in questa importante iniziativa”, afferma il ministro delle Imprese, Adolfo Urso.