Lollobrigida: controlli su nave grano da Turchia a BariRoma, 3 giu. (askanews) – “Qui Bari, nave mercantile proveniente dalla Turchia carica di grano di ‘qualità incerta’. Scattano le verifiche da parte delle Forze della Cabina di Regia dei controlli dell’agroalimentare del Masaf (Agenzia delle Dogane, Capitaneria di Porto, Carabinieri, Ispettorato controllo qualità e repressione frodi e Guardia di Finanza). Massima allerta e tolleranza zero per i prodotti di dubbia provenienza e qualità che arrivano in Italia”.
Lo scrive sui social il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, commentando l’operazione su una nave mercantile battente bandiera maltese, ma proveniente dalla Turchia, ormeggiata al porto di Bari. Sono in corso campionamenti e conseguenti analisi di laboratorio per verificare i corretti parametri sanitari.
Progetto Fileni ‘Buon miele non mente’: api sentinelle ambienteRoma, 3 giu. (askanews) – Al via “Buon miele non mente”, il nuovo progetto Fileni di biomonitoraggio ambientale, che nasce con lo scopo di tutelare la biodiversità e l’ambiente. Nelle aree verdi di tre dei suoi allevamenti bio la società ospiterà, infatti, alcune colonie di api mellifere, che potranno così dimostrarsi validissimi sensori naturali per monitorare la qualità dell’aria, del terreno e dell’acqua nel raggio di chilometri dalle arnie.
Le api svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio ecologico e della biodiversità naturale, oltre a fornire una grande quantità di alimenti di alta qualità. Il rischio di una loro estinzione sta diventando sempre più concreto e per questo Fileni ha deciso di proteggerle e preservarne la condizione, installando complessivamente 72 arnie nei pressi degli allevamenti biologici di Fabriano (Ancona), Cannuccia (Jesi) e Ostra (Ancona). Fileni si occuperà di ritirare piccole quantità di polline fresco raccolto dalle api in modo sia da visionare la quantità di biodiversità presente nel territorio circostante gli alveari, sia da verificare l’assoluta bontà dello stesso. Il progetto si colloca inoltre all’interno di un programma innovativo nell’ambito del quale le api sono appunto definite “nomadi” in quanto le arnie vengono spostate in regioni diverse e le api attraversano così l’Italia dando vita ad un prodotto che racchiude la biodiversità dei territori più vocati alla raccolta del miele.
Partner tecnico dell’iniziativa, Giorgio Poeta, agronomo e apicoltore che ha fondato a Fabriano la sua azienda agricola. Produce miele biologico, pratica la transumanza e ha svolto nella sua carriera numerosi studi sulle api come bioindicatori, in grado di evidenziare la salubrità dell’ecosistema. Il progetto, inoltre, sarà realizzato in collaborazione con AMAP, l’Agenzia per l’Innovazione nel Settore Agroalimentare e della Pesca “Marche Agricoltura Pesca”, e CREA, il principale Ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Masaf.
Bialetti annuncia: in 2024 via plastica da capsule caffèRoma, 3 giu. (askanews) – Bialetti annuncia gli obiettivi di sostenibilità e inclusione da raggiungere entro il 2026. Il primo è eliminare le componenti in plastica dalle capsule del caffè entro il 2024 per evitare l’immissione nell’ambiente di oltre 40 tonnellate di plastica l’anno, pari circa a 1 milione di bottiglie da 1,5 litri.
Entro lo stesso anno, Bialetti prevede il lancio di una nuova linea di caffè certificata Rainforest Alliance, offrendo ai consumatori un prodotto che unisce la qualità dei macinati Bialetti a un’impronta eticamente sostenibile. Questa certificazione è importante per la sostenibilità ambientale, favorendo un’agricoltura sostenibile e migliorando la vita degli agricoltori e delle loro famiglie. La sostenibilità non è solo ambientale ma anche sociale: entro il 2026, Bialetti ha in programma di lavorare sul welfare aziendale per incrementare e migliorare i benefici offerti ai dipendenti. L’azienda si impegna anche attivamente a promuovere la diversità, l’inclusione sul posto di lavoro, la parità di genere e sta lavorando speditamente verso la certificazione corrispondente.
Confagri Toscana, Gianluca Cavicchioli nuovo direttoreRoma, 3 giu. (askanews) – È Gianluca Cavicchioli il nuovo direttore di Confagricoltura Toscana: è entrato in carica il 1 giugno. Senese, iscritto all’albo dei periti agricoli, e direttore dell’Unione Agricoltori Provinciale di Siena dal 2014. Cavicchioli vanta un’esperienza trentennale nel settore.
“Reddito e sostenibilità le priorità degli agricoltori toscani. Ambiente ed impresa, da sempre, rappresentano un vincente connubio, quotidianamente dimostrato – ha detto Cavicchioli – A tutti i livelli istituzionali continueremo a ribadire la centralità del settore primario; l’agricoltura e gli imprenditori agricoli, non possono essere considerati in subordine rispetto ad altre dinamiche e sensibilità che poco hanno a che vedere con il primario comparto”. “Altro tema che ci sta a cuore è quello del lavoro e delle tutele. La vigente normativa sulla sicurezza è certamente perfettibile ma anche riconosciuta fra le migliori a livello europeo – ha concluso Cavicchioli – Massima attenzione affinché non vi siano più tristissimi accadimenti, Per questo non serve incrementare le sanzioni nei momenti di forte emotività, ma si deve lavorare, sempre, sul senso civico e sulla mentalità dell’intera collettività”.
Ersaf: innovazione sostenibile in agricoltura fa differenzaRoma, 3 giu. (askanews) – Indicata da tempo come chiave per il futuro dell’agricoltura, l’innovazione sostenibile dimostra già oggi di poter fare concretamente la differenza per l’ambiente, le persone e l’industria alimentare. La conferma è contenuta nel report inviato dall’Ersaf, l’ente per i servizi all’agricoltura e alle foreste di Regione Lombardia, che ha analizzato i risultati dell’ultimo biennio raggiunti dall’azienda agricola sperimentale Agrifuture.
Un progetto in collaborazione con l’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza e l’Università degli Studi di Milano per la creazione di un Living Lab su “Modelli innovativi e sostenibili di gestione del suolo”. Fondata da Giorgio Rossi, presidente di MartinoRossi SpA, allo scopo di fare ricerca testando in campo varietà, tecnologie e pratiche agronomiche innovative finalizzate a ottenere produzioni agricole sempre più sostenibili e di alta qualità, Agrifuture si stende per 30 ettari a ridosso della sede centrale di MartinoRossi nelle campagne di Malagnino. Il report si concentra sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica generate direttamente e indirettamente dalle attività di coltivazione. Sul posto è stato implementato Underdrip, un sistema di sub-irrigazione e fertirrigazione in grado di abbattere fino al 60% i consumi idrici e di contingentare il ricorso a fertilizzanti e fitofarmaci riducendo, di conseguenza, i consumi energetici legati ai macchinari per l’irrigazione tradizionale, la concimazione e l’irrorazione di fitosanitari.
I benefici ambientali della sub-irrigazione si integrano con quelli di altre pratiche di agricoltura conservativa adottate in Agrifuture, dove non sono previsti periodici lavori di aratura o erpicatura mentre si praticano le coperture stagionali dei terreni con cover crops e la semina su sodo.
Origin Italia aderisce a strategia sostenibilità FaoRoma, 3 giu. (askanews) – Una vera e propria svolta per le Indicazioni Geografiche italiane che si candidano a scrivere una nuova pagina del made in Italy, dopo aver contribuito, a partire dagli anni ’90 a oggi, all’affermazione della cosiddetta Dop Economy in tutto il mondo.
Con l’approvazione dell’assemblea dei soci, che si è svolta il 31 maggio in Sardegna, a Villasimius (Ca), i Consorzi di tutela italiani, in rappresentanza di un settore che vale circa 8 miliardi di euro e conta 80mila imprese, si apprestano così a seguire un percorso virtuoso sulla sostenibilità aderendo alla Strategia della FAO che ha messo a punto, in collaborazione con Origin Mondo, una vera e propria road map per facilitare a livello globale l’introduzione di ulteriori criteri di sostenibilità nelle filiere di qualità territoriali. “Questo ambizioso percorso, che anche Origin Italia sta portando avanti con la FAO, mira a certificare quello che in gran parte è già un valore aggiunto dei prodotti DOP IGP, ovvero il loro insito ruolo di rendere sostenibili i territori d’origine – ha spiegato in assemblea il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi – la necessità di andare verso un modello di sostenibilità condiviso e certificabile ci aiuta a evidenziare due elementi da sempre presenti nel mondo delle IG, il forte legame con il territorio, quindi l’aspetto della sostenibilità sociale, perché difendiamo una cultura, un modo di operare, e nello stesso tempo valorizziamo la forte incidenza economica che i prodotti DOP IGP hanno in zone spesso marginali rispetto ai grandi centri produttivi”.
Origin Italia: bene intervento Masaf su filiera ovina IgpRoma, 30 mag. (askanews) – È stata raggiunta oggi l’intesa in Conferenza Stato-Regioni sul decreto che prevede 2 milioni di euro a sostegno degli allevatori di ovini e caprini a marchio IGP. Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, plaude al provvedimento fortemente voluto dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida che ringrazia, a nome dei tre Consorzi di tutela interessati, per l’impegno e per aver ascoltato ancora una volta le istanze delle filiere di cui si è fatta portavoce Origin Italia.
“Ringraziamo il Ministro Francesco Lollobrigida e il Masaf per la sensibilità dimostrata nei confronti del settore e per aver accolto le richieste dei tre Consorzi di tutela interessati di cui come Origin Italia ci siamo fin da subito fatti portavoce – così il Presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi – grazie a questo intervento tempestivo si tutelano non solo le aziende e migliaia di posti di lavoro, ma anche il determinante ruolo che queste filiere hanno a livello di sostenibilità sociale, economica e culturale nei rispettivi territori d’origine”. Si tratta di un provvedimento particolarmente atteso, questo appoggiato dal Ministro Lollobrigida e approvato oggi, che va incontro alle difficoltà segnalate dai produttori sul premio accoppiato PAC 2023 proprio attraverso i Consorzi di tutela rappresentati da Origin Italia. Tre le IGP interessate dal provvedimento: Abbacchio Romano IGP, Agnello del Centro Italia IGP e Agnello di Sardegna IGP.
Cia: attivare subito Granaio Italia a tutela made in ItalyRoma, 30 mag. (askanews) – “Il Registro Telematico Nazionale è l’unico strumento che può garantire trasparenza e tenere sotto controllo la consistenza delle scorte dei cereali, anche al fine di immettere sul mercato informazioni utili a ridurre la volatilità dei prezzi”, così ha dichiarato il presidente Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, chiedendo la reintroduzione del Granaio Italia nel Dl Agricoltura attualmente in discussione. Granaio Italia rappresenta il riconoscimento del valore del settore ed è uno strumento indispensabile per la tutela dei cereali prodotti in Italia.
L’obiettivo di Granaio Italia è la tracciabilità dei grani italiani, in tutti i diversi passaggi, soprattutto quando si tratti di prodotti importati dall’estero. Questa è da sempre una delle priorità per Cia che ha anche raccolto e consegnato alle istituzioni 75mila firme con una petizione per salvare il grano nazionale, oltre ad aver organizzato una mobilitazione il 26 ottobre a Roma per porre un freno concreto alla crisi del comparto, tra costi di produzione alle stelle e caro-prezzi. Cia auspica che Governo e Parlamento vogliano avviare al più presto il Registro Telematico e tutte le misure di Granaio Italia, dando risposte chiare ai produttori di grano italiano, in un momento in cui la redditività non è garantita e le semine diminuiscono.
D’Eramo (Masaf) riceve il ministro dell’Agricoltura del CileRoma, 30 mag. (askanews) – Il sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, ha ricevuto oggi al Masaf il ministro dell’Agricoltura della Repubblica del Cile, Esteban Manuel Valenzuela Van Kreek, accompagnato dall’Ambasciatore del Cile in Italia, Ennio Vivaldi.
Tra i temi al centro dell’incontro il modello cooperativo italiano come motore dello sviluppo agricolo e rurale; le misure che si stanno attuando per sostenere i produttori di vino di fronte alle sfide globali; i progressi della ricerca, sviluppo e innovazione applicati alla produzione dell’olio d’oliva. Il ministro ha inoltre ricordato come, sull’esempio italiano e francese, anche in Cile per la prima volta si sia parlato di sovranità per la sicurezza alimentare. Tra gli altri argomenti affrontati, i problemi legati al cambiamento climatico e alla siccità, le iniziative per la modernizzazione del settore primario, il legame fra i prodotti tipici e i territori d’origine e le misure a sostegno dei giovani agricoltori e per agevolare lo sviluppo delle imprese nelle zone rurali.
Coldiretti: bene dazi Ue su grano russo, importante per aziendeRoma, 30 mag. (askanews) – Il via libera ai dazi maggiorati sul grano russo e bielorusso è importante per salvare le aziende agricole italiane in una situazione che lo scorso anno ha visto gli arrivi di cereale dalla Russia aumentare del 1000%, con un effetto dirompente sui prezzi pagati agli agricoltori, crollati sotto il livello dei costi di produzione. E’ quanto afferma la Coldiretti, sulla base di dati del Centro Studi Divulga, in occasione del via libera dei ministri Ue alla misura contro gli arrivi dal Paese di Putin per evitare la destabilizzazione del settore agricolo europeo, in vigore a partire dal prossimo primo luglio.
“La scelta dei ministri Ue – conclude Coldiretti – è un primo passo verso uno stop deciso alle importazioni sleali e una risposta alla tutela del reddito degli agricoltori, dopo che con il Decreto legge agricoltura sono stati stanziati 20 milioni di euro in più per i contratti di filiera del grano”. Nel mirino della Ue, cereali, semi oleosi e prodotti derivati. Il dazio doganale sarà fissato a un livello più elevato di 95 euro a tonnellata per i cereali e del 50% ad valorem per i semi oleosi e per i prodotti derivati derivanti da una concentrazione del prodotto di base.
Nel 2023 si è registrata un’invasione di grano duro russo per la pasta mai registrata prima della storia, con quasi mezzo milione di tonnellate che sono entrate nel nostro Paese, abbattendo fino al -60% il prezzo del grano italiano. Si tratta di valori che, rileva la Coldiretti, portano la coltivazione ampiamente sotto i costi di produzione, rendendola di fatto antieconomica ed esponendo le aziende agricole al rischio crack, soprattutto nelle aree interne senza alternative produttive. A questa invasione si è aggiunta peraltro quello dalla Turchia, Paese spesso oggetto di triangolazioni dello stesso grano russo. Una situazione che si sta ripetendo anche quest’anno, con gli arrivi di cereali, soprattutto da Ankara, che si stanno intensificando in vista dell’inizio della trebbiatura in Italia, riversando sul mercato una mole di prodotto tale da provocare un nuovo crollo delle quotazioni pagate alle imprese agricole nazionali e favorire così le speculazioni.