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Fiasconaro tra i protagonisti dell’evento Masaf “Agricoltura È”

Fiasconaro tra i protagonisti dell’evento Masaf “Agricoltura È”Roma, 28 mar. (askanews) – Fiasconaro, azienda dolciaria con quartier generale a Castelbuono (PA), nel cuore del parco delle Madonie, è fra i grandi protagonisti di “Agricoltura È”, l’evento che si è tenuto dal 24 al 26 marzo nel cuore di Roma, in Piazza della Repubblica, per raccontare il Sistema Italia, la centralità e la poliedricità dell’agricoltura.


La manifestazione, promossa dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, è stata inaugurata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tenutasi in occasione dell’anniversario della firma dei Trattati di Roma, l’evento ha visto la partecipazione dell’azienda Fiasconaro come sponsor tecnico e partner del MASAF. In questa occasione il Maestro Nicola Fiasconaro, in qualità di Ambasciatore della Sicilia nel mondo, ha fatto conoscere tutta l’eccellenza della tradizione dolciaria siciliana, esponendo i prodotti dell’azienda. In occasione dell’evento, oltre ai celebri dolci Fiasconaro, sono stati coinvolti altri produttori siciliani per dare luce ai molti dei sapori della tradizione siciliana delle nove province dell’isola. Tra le specialità locali spiccavano l’agnello pasquale di Favara, la pignolata, il dolce tipico di Messina, lo sfoglio delle Madonie, il torrone di Caltanissetta e i Chiari di luna di Ragusa. Un vero e proprio viaggio attraverso i dolci che raccontano la Sicilia. “Agricoltura È” è stato un evento immersivo che ha trasformato Piazza della Repubblica in un grande villaggio esperienziale dedicato al mondo dell’agricoltura. L’evento ha rappresentato un importante punto di incontro tra istituzioni, imprese, studenti e cittadini, offrendo l’opportunità di partecipare a momenti di confronto, degustazioni, laboratori e dimostrazioni. Un’occasione unica per scoprire da vicino e toccare con mano la ricchezza del settore agroalimentare italiano, grazie alla presenza di 40 stand dedicati all’energia, alla sicurezza alimentare, alla tutela dell’ambiente, alla qualità della vita e alla promozione del Made in Italy.


“È un onore per me, come ambasciatore della Sicilia, poter celebrare la qualità straordinaria dei nostri prodotti. La passione, la dedizione e l’amore per la nostra terra si traducono in eccellenze che rendono unica l’Italia in tutto il mondo”, spiega Nicola Fiasconaro. “Inoltre, sono orgoglioso di presentare una colomba speciale creata in onore dell’evento “Agricoltura È”, a testimonianza che l’agricoltura siciliana è un pilastro fondamentale della nostra identità e va sostenuta con forza. È proprio dalle nostre terre che nascono quei prodotti che rendono la Sicilia e l’Italia intera conosciute e apprezzate in tutto il mondo”, chiosa il Maestro pasticcere.

A Modena corso formazione su Prrs, il flagello della suinicoltura

A Modena corso formazione su Prrs, il flagello della suinicolturaRoma, 27 mar. (askanews) – È considerata il flagello della suinicoltura italiana. Soprattutto da alcuni anni a questa parte, da quando cioè hanno fatto la loro comparsa alcuni ceppi virali ad alta patogenicità particolarmente aggressivi. E’ la PRRS, la sindrome riproduttiva e respiratoria dei suini: se ne parlerà al Corso di formazione dedicato ad allevatori, veterinari e tecnici del settore organizzato da Expo Consulting srl nell’ambito delle iniziative legate alla Giornata della Suinicoltura.


Il Corso si terrà mercoledì 9 aprile, a Modena, con un parterre tutto al femminile composto da scienziate esperte che vivono ogni giorno sul campo la loro attività professionale e affronterà lo spinoso e attualissimo tema dedicato al contrasto delle malattie che maggiormente minacciano la salute dei suini in allevamento “Se in passato, una volta entrata in allevamento, la PRRS poteva essere contrastata con risultati accettabili – afferma Annalisa Scollo, docente presso il Dipartimento di scienze mediche veterinarie all’Università di Torino e una delle quattro scienziate che terranno il Corso – oggi ci troviamo purtroppo a fronteggiare una situazione ben più complessa e grave che sta mettendo a dura prova le aziende sia da un punto di vista clinico che economico”.

Al Macfrut torna l’Acqua Campus, area sperimentale su 1000mq

Al Macfrut torna l’Acqua Campus, area sperimentale su 1000mqRoma, 27 mar. (askanews) – Risorsa idrica protagonista nel rinnovato sodalizio Macfrut e Acqua Campus alla 42esima edizione della fiera di filiera dell’ortofrutta, in programma al Rimini Expo Centre da martedì 6 a giovedì 8 maggio 2025. Realizzata da ANBI (Associazione Nazionale delle Bonifiche Italiane) e CER (Canale Emiliano Romagnolo), in fiera sarà possibile “toccare con mano” le principali novità su ricerca ed innovazione tecnologica: dalle soluzioni sul risparmio idrico ed energetico ai servizi ecosistemici, da Irriframe all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, sino alle vere e proprie dimostrazioni in campo.


E proprio l’area sperimentale interattiva in fiera, denominata Water revolution, rappresenta la prima grande novità di Acqua Campus 2025. Lo spazio sarà ampliato per una superficie complessiva di oltre 1000 metri quadrati, all’interno dei quali saranno presentati i più moderni ed efficienti sistemi d’irrigazione. Non solo: l’area fungerà anche da aula didattica en plein air ospitando visite di scuole ad indirizzo agronomico. Nel corso della tre giorni l’area accoglierà workshop con innovative esperienze dalle regioni e specifici momenti di comunicazione saranno riservati alle attività del centro di ricerca Acqua Campus e di C.E.A. – Consorzio Energia Ambiente.


Spiega Francesco Vincenzi, presidente di ANBI: “manutenzione, infrastrutturazione, innovazione e cultura sono i capisaldi della proposta ANBI per un modello di Paese, che abbia il territorio al centro: la rappresentiamo fin dalla nostra, prima presenza al Macfrut”.

Bruni (Cso): prima necessità agricoltori è produrre

Bruni (Cso): prima necessità agricoltori è produrreRoma, 27 mar. (askanews) – “La prima necessità del settore agricolo è di continuare a produrre, perché la drastica riduzione dei fitofarmaci, che era stata indicata dal Green Deal europeo, ha messo l’intero sistema produttivo in gravissime difficoltà, aggiungendosi ad emergenze come gli eventi climatici estremi, gli insetti alieni, le nuove fitopatie”. Lo ha detto il presidente di CSO Italy Paolo Bruni intervenendo alla tavola rotonda che si è svolta per la presentazione del rapporto Agrofarma a Bologna.


“La realtà è che in dieci anni la produzione è crollata e per certi prodotti ha rischiato di scomparire – ha sottolineato Bruni – Il primo imputato è l’Unione Europea che con una politica demagogica ha lasciato i produttori senza mezzi di difesa efficaci e, cosa più grave, senza valide ed efficaci alternative. Dai circa 1000 principi attivi che erano a disposizione dell’agricoltura, in pochi anni si è passati a meno di 300: una riduzione di oltre il 70%. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti”. Ora quindi “occorre una risposta veloce ai produttori – ha precisato Bruni – con soluzioni alternative valide ed efficaci. Occorre uniformare i mezzi di difesi nei diversi Paesi dell’Unione. Occorre informare correttamente i cittadini sulla centralità dell’agricoltura come presidio del territorio e dell’ambiente in una visione armonica della sostenibilità, che comprenda anche e necessariamente gli aspetti sociali ed economici”.


In linea con queste esigenza sono le nuove linee della Commissione che hanno ridato centralità all’agricoltura: se alle parole seguiranno i fatti la nuova vision è ineccepibile”. Infine Bruni ha sottolineato la necessità di una dotazione finanziaria per l’agricoltura “importante e bene orientata” nell’ambito di un approccio che tenga conto delle tante agricolture diverse che esistono in Europa e dunque in grado di adattare le regole alle singole realtà.

La Pietra (Masaf): priorità sicurezza e innovazione in agricoltura

La Pietra (Masaf): priorità sicurezza e innovazione in agricolturaRoma, 27 mar. (askanews) – Il Governo Meloni è impegnato “per migliorare le condizioni di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro. Stiamo puntando sulle innovazioni tecnologiche, sulle pratiche di prevenzione e nel caso specifico del lavoro agricolo, stiamo aiutando le imprese agricole a investire, grazie ai fondi del Pnrr e del fondo Innovazione di Ismea, per garantire livelli di sicurezza adeguati e macchinari moderni”. Lo ha detto stamattina il sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra nel corso del convegno “Confiniamo l’ambiente di rischio”, organizzato da Inail e Confagricoltura Toscana presso il castello di Nipozzano nella tenuta agricola Frescobaldi.


“Più ispettori, più controlli e l’accesso agli stanziamenti previsti dalla Pac per le sole aziende conformi alle norme sul lavoro, sono le linee guida che il governo si è dato e sulle quali siamo determinati a investire”, ha aggiunto il sottosegretario sottolineando che la “sostenibilità economica per le aziende, il giusto reddito per gli agricoltori, così da poter creare i presupposti per il ricambio generazionale e quindi una visione prospettica del lavoro agricolo sono le condizioni irrinunciabili sulle quali siamo impegnati in Italia e in Europa per assicurare sicurezza e redditività a chi lavora nel mondo agricolo”.

Torna la partnership tra Fipe e Infojobs per i Talent Days

Torna la partnership tra Fipe e Infojobs per i Talent DaysRoma, 27 mar. (askanews) – Confermata anche per il 2025 la collaborazione tra InfoJobs, piattaforma leader in Italia per la ricerca di lavoro online, e Fipe-Federazione Italiana Pubblici Esercizi, nell’ambito del FIPE Talent Day, il road show nazionale che favorisce l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore della ristorazione. Sono 1.857 le posizioni attive disponibili su InfoJobs nella categoria turismo e ristorazione distribuite in tutta Italia, di cui la maggior parte in Lombardia, Lazio e Emilia-Romagna.


Quest’anno il FIPE Talent Day farà tappa in cinque città italiane: Padova, Pesaro, Olbia, Cosenza e Reggio Emilia. Durante queste giornate, ristoranti, bar e pubblici esercizi in genere avranno l’opportunità di incontrare direttamente giovani talenti in cerca di nuove opportunità lavorative nel mondo dell’ospitalità, contribuendo a ridurre il divario tra le competenze richieste dal mercato e quelle disponibili. InfoJobs, partner strategico dell’iniziativa, offre agli associati Fipe un listino prezzi dedicato e scontato per i propri servizi digitali, agevolando così le aziende nella ricerca di personale qualificato. InfoJobs ha anche avviato un nuovo Cool Jobs in collaborazione con Pipero Roma, ristorante “stellato” simbolo di eccellenza e innovazione nel panorama della ristorazione italiana. I partecipanti selezionati avranno la possibilità di trascorrere una giornata all’interno del prestigioso ristorante, affiancando il Patron Alessandro Pipero e lo chef executive Ciro Scamardella nelle diverse fasi di gestione del servizio.


Come parte dell’iniziativa, InfoJobs offre ai candidati un pacchetto completo che include un compenso di 1.000 euro netti per la giornata di lavoro, il trasporto e il soggiorno in hotel, oltre alla possibilità di godere di una cena con un menù degustazione di 10 portate.

Loddo (Isit): dazi minaccia concreta per salumi Dop e Igp italiani

Loddo (Isit): dazi minaccia concreta per salumi Dop e Igp italianiRoma, 27 mar. (askanews) – “Guardiamo con estrema attenzione a quanto sta avvenendo nelle ultime settimane nelle relazioni con gli USA. Il mercato americano rappresenta una delle principali destinazioni per il nostro export e costituisce un mercato strategico in prospettiva con numeri in ascesa. Per questo motivo, l’adozione di politiche commerciali protezionistiche rappresenterebbe una minaccia concreta per il nostro comparto, con il rischio di una perdita di competitività e di complessiva instabilità per le aziende nella pianificazione commerciale a fini export, a pregiudizio degli investimenti fatti per l’ingresso e il rafforzamento nel mercato USA”. Così il direttore di Isit Cristiano Costantino Loddo.


“Nonostante la preoccupazione – ha aggiunto – siamo fiduciosi che il mercato americano possa continuare a rappresentare fronte strategico per i salumi DOP e IGP italiani e che gli sforzi della diplomazia anche a livello europeo portino a una soluzione che permetta ai nostri prodotti di rafforzare la loro presenza nelle scelte dei consumatori statunitensi”. Ed è stata una vetrina nel cuore di Roma anche per i grandi salumi italiani Dop e Igp il villaggio di Agricoltura E’, l’evento allestito dal Masaf per raccontare le diverse dimensioni del settore primario, a cui ha partecipato anche Isit.


L’Italia è storicamente la Nazione con il maggior numero di salumi che hanno ottenuto la denominazione tutelata, 43 a oggi. Il comparto ha un valore alla produzione che supera i 2 miliardi di euro (circa il 25% di tutto il comparto della salumeria). L’export 2023 dei salumi DOP e IGP ha superato i 600 milioni di euro e i primi dati aggregati 2024 confermano la bontà dell’operato dei Consorzi di tutela e delle aziende nonché i margini di ulteriore sviluppo per la competitività dei salumi italiani sui mercati internazionali.

MartinoRossi: una business unit per il controllo filiere agroalimentari

MartinoRossi: una business unit per il controllo filiere agroalimentariMilano, 27 mar. (askanews) – MartinoRossi, azienda specializzata nella produzione di farine, semilavorati e ingredienti funzionali da filiera controllata, si rafforza nella gestione integrata della filiera agroalimentare con la costituzione della business unit dedicata Campi d’Italia.


La nuova business unit è deputata al potenziamento di un modello di filiera italiana integrata e certificata che MartinoRossi adotta da oltre 40 anni operando nelle regioni del Nord Italia per la coltivazione dei cereali e in quelle del Centro e Sud per le leguminose. L’obiettivo, spiega l’azienda che in questi anni fa investito per consolidare la gestione della filiera, è garantire prodotti esenti da allergeni e Ogm. Campi d’Italia gestirà oltre 16.000 ettari, attraverso contratti di filiera per cereali e legumi da agricoltura convenzionale o biologica senza allergeni, monitorando le coltivazioni attraverso sistemi informatici che consentono una puntuale mappatura di tutti gli areali. Inoltre, il supporto costante da parte dello staff agronomico durante tutta la fase fenologica permette di tenere sotto controllo in tempo reale l’andamento delle colture. Si tratta di un patrimonio che coinvolge direttamente più di 500 aziende agricole italiane e che, nel solo 2024, ha permesso di raccogliere dai campi oltre un milione di quintali di materia prima, poi stoccata e lavorata negli stabilimenti di Malagnino, Alessandria e Grosseto.


Alla guida della nuova business unit ci sarà Daniela Guindani, direttore operativo, con 20 anni d’esperienza nella gestione delle filiere e dal 2005 in MartinoRossi come responsabile del reparto agronomico. “Il nostro obiettivo è rafforzare ed espandere la presenza di MartinoRossi sul territorio per essere ancora più capillari e integrati – dichiara Guindani – Introdurremo nuovi servizi per supportare le aziende agricole partner, come l’uso di droni per trattamenti a basso impatto ambientale, e programmi di formazione dedicati, coinvolgendo le aziende nei progetti di ricerca e innovazione sviluppati da Agrifuture, la nostra azienda agricola sperimentale adiacente alla sede cremonese”.


Guindani sottolinea poi che “Grazie alla recente internalizzazione della produzione di biostimolanti e bioinduttori naturali, abbiamo avviato la produzione e commercializzazione di nuove soluzioni per l’agricoltura, arricchendo la nostra offerta per le aziende agricole. Puntiamo a produrre di più impattando meno”.

MartinoRossi rafforza impegno in gestione filiera agroalimentare

MartinoRossi rafforza impegno in gestione filiera agroalimentareRoma, 27 mar. (askanews) – MartinoRossi, azienda specializzata nella produzione di farine, semilavorati e ingredienti funzionali da filiera controllata, rafforza il suo impegno nella gestione integrata della filiera agroalimentare con la costituzione della business unit dedicata “Campi d’Italia”. Alla guida della nuova business unit ci sarà Daniela Guindani, direttore operativo, con 20 anni d’esperienza nella gestione delle filiere e dal 2005 in MartinoRossi come responsabile del reparto agronomico.


L’iniziativa nasce a seguito degli investimenti realizzati dall’azienda cremonese per consolidare la gestione della filiera e garantire un approccio sempre più strutturato, innovativo e sostenibile nella catena di approvvigionamento. L’obiettivo è potenziare un modello di filiera italiana integrata e certificata nelle regioni del Nord Italia per la coltivazione dei cereali e in quelle del Centro e Sud per le leguminose, garantendo prodotti esenti da allergeni e OGM e di alta qualità con il massimo controllo lungo tutta la catena del valore. “Campi d’Italia” è chiamata a gestire oltre 16.000 ettari, attraverso contratti di filiera per cereali e legumi da agricoltura convenzionale o biologica senza allergeni, monitorando le coltivazioni attraverso sistemi informatici all’avanguardia. Si tratta di un patrimonio che coinvolge direttamente più di 500 aziende agricole italiane e che, nel solo 2024, ha permesso di raccogliere dai campi oltre un milione di quintali di materia prima, poi stoccata e lavorata negli stabilimenti di Malagnino, Alessandria e Grosseto.

Consumi carne in calo dal 2010, italiani sempre più flexitariani

Consumi carne in calo dal 2010, italiani sempre più flexitarianiRoma, 27 mar. (askanews) – Meno carne, ma di qualità. È la tendenza che emerge dall’Osservatorio Agriumbria sul consumo delle carni che sarà presentato in occasione della prima delle tre giornate di Agriumbria, Mostra nazionale di Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione, di scena presso l’Umbriafiere di Bastia Umbra da domani, 28 marzo. E se dal 2010 a oggi i consumi sono calati del 12%, pur se con varianti tra le diverse categorie di carne, entro il 2030 è prevista una ulteriore diminuizione del 10-15% del consumo di carni rosse.


Il dato nuovo è che oggi il 23% della popolazione italiana si definisce flexitariana, ovvero coloro che riducono il consumo di carne senza tuttavia eliminarla. Tra i motivi dell’essere flexitariani, le preoccupazioni per la salute (47%), l’impatto ambientale (33%) e i costi elevati (20%), con il prezzo della carne bovina aumentato del 18% in 2 anni. Nel 2024 gli italiani hanno consumato in media 79 kg di carne pro capite, in linea con il 2023 quando i consumi erano stati 78 chili, ma il calo progressivo, -12% rispetto al 2010, seppur con dinamiche contrastanti tra categorie di carne. I dati Eurispes rivelano la crescita delle carni bianche (pollame, tacchino), +4% dal 2022, con 34 kg/anno a persona, manzo e maiale 27 kg, in calo del 6% mentre sono stabili salumi e insaccati con 18 chili. Se si guarda il trend dei consumi tra il 2019 e il 2023, dal rapporto Ismea emerge come le carni suine siamo in calo -2% come la carne bovina, -8%, cresce invece il consumo di pollame, +5%.


Per quanto riguarda la geografia dei consumi emerge come il Nord-Ovest abbiamo consumi di carne, 85 kg/anno, superiori alla media mentre Sud e Isole arrivano a 68 chili con picchi per gli insaccati tradizionali. Sui consumi incide anche il luogo dove si abita, e nelle città metropolitane si ha un -15% rispetto alle aree rurali, dato trainato dai giovani under 35. A crescere, invece, è il mercato delle alternative vegetali, realtà che vale 490 milioni di euro e che ha registrato un +37% delle vendite nel periodo 2022-2023, incremento addirittura del 110% rispetto al 2020. Per quanto riguarda le prospettive future si prevede entro il 2030 un ulteriore calo del 10-15% dei consumi di carne rossa, con crescita parallela del mercato delle proteine alternative dove si registra un +200% degli investimenti nella ricerca nel periodo 2023-2024.