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Giornata mondiale api, da Nativa pack fiori selvatici per aiutarle

Giornata mondiale api, da Nativa pack fiori selvatici per aiutarleRoma, 20 mag. (askanews) – “Non è mai troppo presto” per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di promuovere azioni volte a proteggere le api e gli insetti impollinatori e migliorare gli spazi urbani. E’ il claim della campagna lanciata, in occasione della Giornata Mondiale della Api, da Nativa, prima società di Benefit in Europa e prima B Corp in Italia, in collaborazione con Supernaturale.


Il video racconta di uno “spacciatore” che distribuisce dei pacchetti di semi davanti le scuole e i parchi. Questo progetto è passato dalla fase online a quella offline e, fino al 20 maggio 2024, verranno distribuiti gratuitamente dei pack di fiori selvatici come la calendula, il lino, il nasturzio e la nigella, davanti alcuni luoghi topici di Roma e Milano. La semina di fiori selvatici è una “strategia ecologica” a basso costo, che se diffusa nei centri urbani, aiuterebbe a contrastare il declino degli impollinatori, preservare l’ecosistema, migliorare la qualità dell’aria ed abbellire gli ambienti esterni.


Da oltre dieci anni Nativa supporta alcune delle più importanti aziende italiane ed europee in una evoluzione del proprio business, accelerandone la transizione verso modelli che mettono al centro la sostenibilità e la rigenerazione. Per favorire questo passaggio Nativa ha progettato per le startup e le piccole medie imprese, la nuova versione di Spaceship 2.0, la piattaforma digitale che vuole rendere inclusivo e accessibile il percorso di sostenibilità delle imprese: si tratta di un software ESG che misura lo stato attuale dell’azienda, valuta l’impatto sociale e ambientale delle imprese e le aiuta a migliorare le performance, per velocizzare la transizione verso modelli di business in grado di creare valore per tutta la comunità.

Concluso master direttori Consorzi tutela di Origin Italia

Concluso master direttori Consorzi tutela di Origin ItaliaRoma, 20 mag. (askanews) – Con 144 ore di lezione in presenza, oltre 40 docenti tra professori universitari, esperti di settore, rappresentanti istituzionali e 6 Consorzi di Tutela che hanno ospitato gli incontri in programma, si è concluso sabato 18 maggio, con la consegna degli attestati di presenza ai 35 partecipanti al primo Master Direttore Consorzio di Tutela, promosso da Origin Italia in collaborazione con Fondazione Qualivita e il supporto organizzativo di Accademia Qualivita.


Un percorso di seminari in-formativi realizzati nell’ambito di un progetto del Masaf iniziato a novembre dello scorso anno e terminato nella Sala Cavour del Masaf con l’intervento del Ministro Francesco Lollobrigida. “Abbiamo voluto valorizzare giovani figure professionali che fin da subito sono pronte a inserirsi nel management dei Consorzi di tutela con maggiori basi tecniche, normative e organizzative – ha detto il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi – la recente Riforma comunitaria del sistema delle Indicazioni Geografiche ha sicuramente alzato il livello di complessità della governance delle filiere DOP IGP, per questo abbiamo voluto creare uno strumento per costruire figure professionali in grado di gestire al meglio le opportunità che riguarderanno i Consorzi di tutela”. “Le Indicazioni Geografiche sono uno straordinario mondo che in Italia abbiamo saputo preservare e al contempo promuovere grazie all’impegno di aziende e professionisti – ha sottolineato Mauro Rosati, Direttore Generale di Fondazione Qualivita, durante la consegna degli attestati – con il Master ha preso vita un nuovo percorso di management che riguarda i Consorzi di tutela e di conseguenza una nuova visione della governance di quei territori oggi economicamente e socialmente sostenibili proprio grazie all’agricoltura di qualità”.

Diana confermato a guida Consorzio Arancia Rossa Sicilia Igp

Diana confermato a guida Consorzio Arancia Rossa Sicilia IgpRoma, 20 mag. (askanews) – L’assemblea del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP ha confermato la propria fiducia nel lavoro svolto dal presidente Gerardo Diana e dal consiglio di amministrazione uscente per il triennio 2024-2027. I componenti del Consiglio di amministrazione (9 tra i produttori e 4 tra i confezionatori) sono stati infatti rieletti dall’assemblea per acclamazione, riconfermando così di fatto anche il presidente.


Il presidente Diana ha svolto il suo primo mandato da subentrante, a partire dal dicembre del 2021, in sostituzione del presidente dimissionario Giovanni Selvaggi. Diana ha anche illustrato le linee guida dell’azione di tutela, promozione e sviluppo che il Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP intende seguire già a partire dai prossimi giorni. “Bisogna da subito lavorare su tre tavoli tematici – ha annunciato alla assemblea – Il primo è quello sulla problematica del lavoro. È impensabile immaginare di affrontare la prossima campagna di raccolta degli agrumi senza personale. Gli altri due tavoli riguarderanno una doverosa attualizzazione del disciplinare di produzione e la promozione del prodotto.


Del Consiglio di amministrazione del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP fanno parte Gerado Diana Elena Albertini, Salvatore Scrofani , Giovanni Bua, Giovanni Crispi, Giuseppe Di Silvestro, Riccardo Di Stefano, Grazia Gugliotta, Placido Manganaro, Stefano Restuccia, Maria Paola Rizzo e Mario Tripoli e Vito Amantia. Quest’ultimo è il nuovo consigliere eletto e sostituisce il consigliere Maurizio Ialuna, veterano del CDA con tre mandati svolti, e non più eleggibile da statuto. Elena Albertini è stata nominata vicepresidente vicario in quota produttori e Salvatore Scrofani vicepresidente in quota confezionatori.

All’orto botanico di Palermo si torna a coltivare il caffè

All’orto botanico di Palermo si torna a coltivare il caffèRoma, 20 mag. (askanews) – A più di un secolo di distanza dal primo esperimento di coltivazione del caffè in Sicilia, all’Orto Botanico di Palermo si torna a coltivare il caffè. Il Sistema Museale dell’Università di Palermo e la storica torrefazione Morettino presentano il progetto del nuovo Campo sperimentale di caffè. Il Campo sperimentale si sviluppa in un’area di circa 290 metri quadrati, tra l’antica serra Carolina e la serra tropicale e ospita 21 piante di Coffea arabica di differenti età e varietà (Heirloom, Caturra, Pacamara, Catuai, Bourbon rossa, Bourbon gialla), rappresentative dei paesi della cosiddetta Coffee Belt, l’area del mondo racchiusa tra i due tropici in cui nasce e cresce il caffè.


Le piante sono coltivate in piena terra e all’aria aperta, protette dall’ombra dei grandi alberi di falso kapok (Ceiba speciosa) e circondati da alcuni filari di agrumi (limone, bergamotto, pompelmo, arancio amaro, arancio dolce e mandarino) in un piccolo agrosistema mediterraneo. Un altro centinaio di piante, invece, si trova nella nursery della Serra Carolina, in attesa di crescere e trovare dimora all’aria aperta. Era la fine dell’Ottocento quando all’Orto Botanico di Palermo giunsero da Etiopia e Somalia alcune piante di caffè, che furono custodite all’interno della Serra Carolina. Alcuni anni dopo, nei primi anni del Novecento, si decise di intraprendere l’esperimento di coltivare il caffè in Sicilia in piena terra, con lo scopo di affrancare l’Italia dalla dipendenza dei flussi commerciali con l’estero e aprire la strada ad una nuova “Via del caffè” tutta italiana, come quelle precedenti degli agrumi e del cotone.


“Siamo davvero orgogliosi di portare avanti questo percorso di sperimentazione e di divulgazione di una coltura a noi cara come il caffè, proprio nel cuore dell’Orto Botanico di Palermo che ha ospitato le prime piante di caffè già agli inizi del 900 – spiega Andrea Morettino – Oggi, a distanza di oltre un secolo, siamo riusciti a coltivare il nostro piccolo sogno del caffè siciliano en plein air e a realizzarlo proprio nel cuore dei giardini botanici”.

Giornata internazionale del tè, domani evento Fao a Roma

Giornata internazionale del tè, domani evento Fao a RomaRoma, 20 mag. (askanews) – Torna domani, 21 maggio, la Giornata internazionale del tè. Celebrato con il tema “Onorare le donne di tutto il mondo, dal raccolto alla tazza”, l’evento di quest’anno punta i riflettori sulle donne nel settore del tè, evidenziando i loro diversi contributi lungo tutta la catena di approvvigionamento e affrontando le sfide che devono affrontare.


La produzione e il commercio del tè svolgono un ruolo fondamentale nell’occupazione, nella generazione di reddito, nei proventi delle esportazioni e nella sicurezza alimentare in molti paesi in via di sviluppo, comprese alcune delle aree rurali più povere del mondo. In questo contesto, domani martedì 21 maggio l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ospiterà una celebrazione globale per la Giornata internazionale del tè 2024 presso la sua sede di Roma. L’evento sarà inaugurato dal Direttore Generale della FAO QU Dongyu e sarà seguito da un dialogo con la partecipazione di donne provenienti dai settori del tè e del caffè.


Comprenderà una mostra in collaborazione con il programma Globally Important Agricultural Heritage Systems (GIAHS) che si concentrerà su quattro siti designati: l’agrosistema tradizionale del tè Pu’er in Cina; il tradizionale sistema di erba del tè a Shizuoka, in Giappone; il sistema del gelsomino di Fuzhou in Cina; e l’agrosistema tradizionale del tè Hadong in Corea. Inoltre, alla Fao si svolgerà anche un evento di degustazione di tè e caffè, in collaborazione con la Corporazione delle donne delle Nazioni Unite.

Il 27 maggio Agrifish su mercati e crisi agricoltura

Il 27 maggio Agrifish su mercati e crisi agricolturaRoma, 20 mag. (askanews) – Si riunira il prossimo 27 maggio l’Agrifish, il Consiglio europeo dei ministri dell’Agricoltura, che discuteranno l’attuale situazione di crisi nel settore agricolo, concentrandosi anche sul futuro della gestione delle crisi. All’ordine del giorno anche la situazione del mercato, un tema ricorrente all’ordine del giorno del Consiglio. Sulla base delle informazioni della Commissione europea e degli Stati membri, il Consiglio procederà ad uno scambio di opinioni su questo tema, in particolare nel contesto della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina.


Tra le altre questioni all’ordine del giorno come porre il benessere degli animali al centro dell’agenda della prossima Commissione europea, la semplificazione e regolamentazione favorevole all’innovazione nel settore agroalimentare e l’etichettatura del paese d’origine per i prodotti alimentari.

Siccità in Sardegna, agricoltori e allevatori in crisi

Siccità in Sardegna, agricoltori e allevatori in crisiRoma, 20 mag. (askanews) – Continua a essere critica la situazione siccità in Sardegna e continuano ad ampliarsi le zone dell’isola colpite dal fenomeno che sta mettendo già da maggio a dura prova agricoltori e allevatori sardi. Anche il Nord Sardegna deve fare i conti con l’ampliarsi delle zone a rischio che stanno aumentando al pari dei problemi che deve affrontare il mondo agro-pastorale del territorio, diviso tra il crescente ricorso alle irrigazioni, l’approvvigionamento della risorsa idrica con autobotti e acquisto dei foraggi per il bestiame con costi aziendali sempre maggiori.


L’allarme arriva in particolare da Nord Est, con l’area tra Loiri, Porto San Paolo, Padru e Alà dei Sardi, tra le più colpite, senza dimenticare la drammatica situazione della Nurra. La siccità, dunque, non risparmia nemmeno il Nord se si eccettuano le aree del comprensorio irriguo del Consorzio di Bonifica, con l’invaso del Liscia che continua a mantenere un buon livello di riempimento. Intanto oggi dovrebbero arrivare già le prime novità sul tema con una delegazione di Coldiretti che sarà ricevuta dal sindaco di Loiri Porto San Paolo, Francesco Lai, per trovare già una strada comune. “La situazione idrica soprattutto in alcune di queste zone, come ci testimoniano giornalmente i nostri agricoltori e allevatori, è arrivata oltre il limite. Già da tempo e in questi giorni lo abbiamo rilanciato a vari livelli alla politica, abbiamo denunciato questa situazione sempre più insostenibile per il mondo delle campagne che ha bisogno di interventi strutturali importanti che garantiscano a tutte le aree agricole il giusto approvvigionamento di acqua, soprattutto in fasi climatiche come quella attuale – ribadisce Antonello Fois, presidente Coldiretti Nord Sardegna – stiamo continuando a condividere questi problemi e le nostre richieste in maniera approfondita sensibilizzando la politica e ci attendiamo da subito risposte concrete”.

Agroalimentare, 21/05 a Roma la Giornata nazionale del grossista

Agroalimentare, 21/05 a Roma la Giornata nazionale del grossistaRoma, 20 mag. (askanews) – Innovazione nei servizi e nei prodotti, rilancio dei rapporti con gli altri canali di vendita, trasformazione dei Mercati in piattaforme multicanale per i prodotti freschi, ricambio generazionale. Sono alcuni dei temi al centro della Giornata Nazionale del Grossista indetta da Fedagromercati-Confcommercio, abbinata alla prima edizione del premio Il Grossista dell’anno.


L’appuntamento è per domani martedì 21 maggio a partire dalle 10.30 nella sede nazionale di Confcommercio di piazza Belli a Roma. Un evento voluto dalla Federazione per serrare i ranghi della categoria e porre al centro una riflessione attenta sul mondo dei mercati e sul ruolo dell’operatore grossista. Oltre al presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ed al presidente di Fedagromercati-Confcommercio Valentino Di Pisa, interverranno tra gli altri Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati, Cristiano Fini, presidente di CIA, Luigi Scordamaglia, capo area Internazionalizzazione, Mercati e Politiche comunitarie di Coldiretti, Filippo Schiavone, componente Giunta nazionale di Confagricoltura.


Saranno presenti inoltre l’europarlamentare Salvatore De Meo ed il viceministro alle Imprese e al Made in Italy Valentino Valentini, che trarrà le conclusioni della Giornata. “Questa nostra categoria – spiega il presidente di Fedagromercati Valentino Di Pisa – merita un giusto riconoscimento. Ci mostriamo poco, ma in realtà diamo e abbiamo dato tanto al sistema agroalimentare e distributivo del nostro Paese. Ma questa Giornata ha anche un significato più concreto: individuare insieme agli stakeholder nuovi spunti e nuove idee che consentano a tutta la filiera di affrontare le sfide future che ci aspettano”.

In autunno arriva la Nutella plant based: presentata alla gdo

In autunno arriva la Nutella plant based: presentata alla gdoMilano, 17 mag. (askanews) – Arriverà nei supermercati italiani in autunno la Nutella plant based, la versione vegetale della celebre crema alla nocciola di Ferrero che quest’anno festeggia i suoi 60 anni. La nuova versione della crema spalmabile viene presentata in questi giorni alla grande distribuzione riunita in Sardegna per Linkontro, l’evento annuale organizzato da NielsenIQ dedicato al mondo del largo consumo. “In Ferrero esploriamo costantemente nuove categorie e tendenze alimentari emergenti. Sfruttando lo spirito innovativo e l’esperienza decennale dei nostri marchi globali, ci stiamo ora preparando a lanciare Nutella plant-based a partire dall’autunno 2024”, fanno sapere dall’azienda dolciaria di Alba.


“Ci piace essere partner delle innovazioni degli amici dell’industria, ed eccoci con l’innovazione delle innovazioni: Nutella cambia, si evolve ed ecco il lancio di Nutella plant based”, scrive Giorgio Santambrogio, ceo del gruppo VèGè, sui suoi social. Santambrogio, fiero di essere “il primo retail ad essere informato delle innovazioni di Ferrero”, plaude a questo nuovo lancio che “amplia il target di questa iconica coccola mondiale”. La nuova versione della crema spalmabile (che sarà anche certificata vegan) punta ai consumatori cosiddetti flexitariani, coloro che senza bandire dalla propria dieta le proteine animali prediligono cibi di origine vegetale. Un target che in Italia si stima conti 12 milioni di persone. A questi si aggiungono anche gli intolleranti al lattosio che così potranno consumare senza problemi la Nutella. Nella nuova ricetta, infatti, il latte viene sostituito con ingredienti di origine vegetale. Ferrero, tuttavia, assicura che “questo ulteriore ingresso nella famiglia Nutella offrirà la medesima e inconfondibile esperienza di gusto offrendo una nuova scelta in grado di accogliere ancora più persone tra i consumatori di Nutella”.


La Nutella plant based, che verrà presentata con un evento ad hoc, arriva nell’anno del 60esimo anniversario dalla nascita della crema alla nocciola la cui produzione nel 2023 a livello mondiale è salita del 20% a 500 mila tonnellate dalle 400 mila di dieci anni prima.

Confagri Piacenza: maltempo, in ginocchio Val d’Arda e Val Tidone

Confagri Piacenza: maltempo, in ginocchio Val d’Arda e Val TidoneRoma, 16 mag. (askanews) – Prosegue l’ondata di maltempo nel piacentino. Si rincorrono le telefonate e le segnalazioni a Confagricoltura Piacenza che cerca di mappare la situazione sul territorio mentre le bombe d’acqua e le grandinate non danno tregua colpendo, in tempi diversi, un po’ tutta la provincia. Nella serata di ieri da Calendasco sono arrivate altre foto: i campi di pomodoro dell’azienda agricola Casabassa completamente allagati e Corrado Peratici alle prese con una pompa per liberare il canale irriguo che tracimando aveva invaso, bloccandola, la strada.


Ercole Parizzi, presidente della sezione di prodotto Colture Industriali, spiega che “quest’anno da gennaio a maggio, ad Alseno, sono caduti 580 millimetri di acqua: il quantitativo che negli altri anni cadeva in tutto l’anno. Solo il 15 maggio sono caduti 118 millimetri in 12 ore, di cui 55 concentrati in due ore al pomeriggio. Il frumento è allettato, le colture seminate di recente, come il mais dolce, presentano i campi allagati, vedremo se saranno da riseminare, se nasceranno o marciranno”. Un’annata all’opposto degli ultimi 4-5 anni, in cui l’acqua veniva centellinata e pompata dai pozzi, con tutte le problematiche legate ai costi energetici e di monitoraggio dei quantitativi.


Oggi, giovedì 16 maggio, c’è stata una violenta grandinata a Mottaziana. Cristian Galvani, produttore vitivinicolo, che conduce la propria azienda a Trevozzo, racconta: “qui in Val Tidone è un disastro: pioggia e vento mi hanno rotto tutte le viti di due anni che dal prossimo anno sarebbero entrate in produzione Appena uscirà il sole e si rialzeranno le temperature, le piante ferite svilupperanno fitopatologie e non riusciremo a trattare perché i terreni sono inzuppati e non possiamo entrare con i trattori”.