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Rapporto Agrofarma: agricoltura 4.0 fondamentale per la crescita

Rapporto Agrofarma: agricoltura 4.0 fondamentale per la crescitaRoma, 27 mar. (askanews) – Negli ultimi anni il mercato dell’Agricoltura 4.0 sta acquisendo una sempre maggiore importanza, grazie anche al ruolo crescente dell’Intelligenza Artificiale. Nonostante una piccola contrazione del mercato riscontrata nel 2024, anche a causa della riduzione degli incentivi legati all’acquisto di strumenti 4.0, le soluzioni di agricoltura digitale continuano a convincere chi le utilizza e ne ha già riscontrato i benefici. E’ quanto emerge dall’ultimo report dell’Osservatorio Agrofarma, presentato oggi a Bologna, da cui si evince che ricerca e sviluppo nell’industria italiana degli agrofarmaci continuano a progredire attraverso collaborazioni con numerosi enti di ricerca pubblici e privati, ma anche con gli altri attori della filiera agricola.


Relativamente all’agricoltura biologica, il nuovo report fa emergere un ulteriore aumento delle superfici coltivate con metodo biologico, che con 2,5 milioni di ettari rappresentano ormai il 20,4% della SAU nazionale nel 2023, un valore significativamente superiore alla media europea dell’11,4%. Le colture biologiche più diffuse in Italia sono foraggere, prati e pascoli, e cereali. Il report semestralmente fornisce informazioni sullo stato dell’arte dell’agricoltura italiana e del comparto agricolo. “I nuovi numeri raccolti dall’Osservatorio Agrofarma mettono in evidenza come la nostra industria continui, da anni, ad offrire il proprio supporto per proseguire, con esperienza e responsabilità, nella strada verso un sistema agroalimentare innovativo e sempre più sostenibile – ha detto Paolo Tassani Presidente di Agrofarma-Federchimica – ll nostro compito come Agrofarma è quello di mettere a disposizione strumenti per garantire la sicurezza e la competitività del nostro sistema agroalimentare, facendo tesoro anche delle molteplici professionalità e competenze che il panorama italiano offre”.


E sono quasi 1.900 le collaborazioni attivate dalle imprese associate negli ultimi 5 anni con una serie di entità, operanti sul territorio italiano, per la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni sempre più ottimizzate. Infine, l’Osservatorio Agrofarma evidenzia come l’utilizzo delle moderne tecnologie, le collaborazioni con i diversi attori della filiera in tema di R&D e un contesto normativo che supporti tanto la sostenibilità quanto la produttività siano fondamentali per dotare gli agricoltori degli strumenti necessari per prosperare in un mercato globale dinamico e competitivo, garantendo che l’industria del settore rimanga all’avanguardia nell’innovazione agroalimentare.

Apertura forma Grana Padano ha chiuso ieri Agricoltura E’

Apertura forma Grana Padano ha chiuso ieri Agricoltura E’Roma, 27 mar. (askanews) – Con il rito dell’apertura della forma di Grana Padano DOP alla presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida si è concluso l’evento ieri “Agricoltura È”, promosso dal Masaf per celebrare il valore strategico del settore agroalimentare italiano.


Organizzata in occasione dell’anniversario dei Trattati di Roma, la manifestazione ha trasformato il cuore della Capitale in un grande villaggio di oltre 3.000 metri quadrati, un punto d’incontro tra istituzioni, imprese, studenti e cittadini. L’evento, inaugurato lunedì alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha visto la chiusura mercoledì 26 marzo con la partecipazione dei vertici del Governo italiano. L’apertura della forma è stata un omaggio alla qualità italiana e ai valori fondanti dell’Europa, tra i quali fondamentali è la difesa delle produzioni di eccellenza, che generano sostenibilità sociale, economica e ambientale.

Zero Rifiuti Day, la guida di Polenghi Food contro lo spreco

Zero Rifiuti Day, la guida di Polenghi Food contro lo sprecoRoma, 27 mar. (askanews) – In Italia vengono mediamente buttati via al giorno 88,2 grammi di cibo a testa, pari a 617,9 grammi a settimana e 30 kg circa l’anno. Un conto “pesante” anche nelle tasche degli italiani: annualmente i connazionali buttano nella spazzatura 140 euro, per un totale di 8,2 miliardi euro. In occasione della Giornata Internazionale Rifiuti Zero (30 marzo), Polenghi Food insieme a Giorgio Donegani, tecnologo esperto di nutrizione e educazione alimentare, lanciano una guida dei cibi che non scadono (quasi) mai e trucchi per non sprecare nulla, nemmeno i nutrienti degli alimenti.


Filippo Scandellari, amministratore delegato di Polenghi Food, sottolinea che “la lotta allo spreco alimentare è una priorità globale, per questo ci impegniamo anche noi per cercare di contrastare il fenomeno: in ogni fase della nostra filiera promuoviamo un consumo rispettoso delle risorse, all’insegna dell’economia circolare”. “Impariamo a distinguere tra scadenza e Termine minimo di conservazione, evitando di buttare cibi ancora buoni. Pasta e legumi durano a lungo, così come l’olio, l’aceto, le confetture e il succo di limone. Combattere lo spreco alimentare, quindi, è un’azione che inizia dalle nostre case fino alla spesa”, spiega Donegani. Nella guida si pone attenzione alla distinzione tra “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”. Ancora, si può fare attenzione al corretto posizionamento degli alimenti nel frigo per conservarli al meglio. Infine, fare attenzione a pianificare i pasti per evitare sprechi, però, è importante affiancare ad una corretta organizzazione, oltre a fare uno “smart shopping”, una spesa razionale e non guidata dalla classica fame prima di un pasto. Senza dimenticare l’importanza della “cucina degli avanzi”.

Coldiretti: blocco spedizioni vini costa 6 mln al giorno a cantine

Coldiretti: blocco spedizioni vini costa 6 mln al giorno a cantineRoma, 27 mar. (askanews) – Il blocco delle spedizioni di vino verso gli Stati Uniti a causa dei timori legati ai dazi potrebbe costare 6 milioni al giorno alle cantine italiane, con un danno economico immediato al quale rischia di aggiungersene uno a livello strutturale: la perdita del posizionamento del prodotto sugli scaffali statunitensi. E’ quanto emerge da una stima della Consulta Vitivinicola della Coldiretti, effettuata sulla base dei dati Istat delle vendite a marzo-aprile 2024.


Con il 96% dell’export agroalimentare verso gli Usa che viaggia su nave, il timore è che i carichi possano arrivare a destinazione quando i dazi sono già scattati. Questo, spiega Coldiretti, ha creato una situazione di stallo, con gli importatori che attendono segnali dall’amministrazione Trump prima di effettuare gli ordini, a meno di non avere una scarsità di stock. Una situazione che danneggia le aziende vinicole italiane, che potrebbero non recuperare le commesse perse. Ma il pericolo è anche quello di perdere quota di mercato e posizionamento sugli scaffali conquistati nel corso di un decennio che ha visto il valore dell’export di vino negli Usa triplicare. Secondo un’analisi della Consulta Vitivinicola della Coldiretti presieduta da Francesco Ferreri, un dazio al 200% potrebbe portare alla perdita fino al 70-80% delle esportazioni di vino, favorendo la concorrenza da parte di altri Paesi non colpiti dalla guerra commerciale. Una vera e propria stangata da almeno un miliardo per le cantine italiane.


Durante il primo mandato Trump il vino rimase escluso – ricorda Coldiretti – dai dazi che colpirono l’agroalimentare Made in Italy, dai formaggi ai liquori, ma le vendite fecero comunque segnare un calo del 6%.

Cereal Docks lancia progetto per agricoltura rigenerativa

Cereal Docks lancia progetto per agricoltura rigenerativaRoma, 27 mar. (askanews) – Un progetto pilota di durata triennale che coinvolge una quindicina di aziende agricole per incoraggiare la transizione verso un modello agricolo più resiliente e sostenibile implementando pratiche di agricoltura rigenerativa di cui misurare i benefici. Il progetto si chiama “Nurture The Future ed è stato presentato ieri da Cereal Docks, gruppo industriale italiano attivo nella prima trasformazione agroalimentare.


Il progetto prende vita nel 2023 con il lancio dell’omonimo manifesto e nasce dalla volontà di Cereal Docks di supportare la transizione ecologica nel settore agricolo, combinando innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, sociale, ma anche economica. Con il coordinamento del Dipartimento Agronomico di Cereal Docks, e in collaborazione con le società di consulenza DSS+ e xFarm, le aziende agricole coinvolte nel progetto (per un totale di oltre mille ettari) avranno la possibilità di testare e misurare sul campo i benefici di tecniche come minime lavorazioni del suolo, colture di copertura (cover crops), ottimizzazione degli input tecnici, rotazione delle colture, semina di precisione, corretto utilizzo delle risorse idriche e gestione sostenibile della biodiversità, per garantire un’agricoltura più efficiente e meno impattante sull’ambiente. “Con Nurture The Future vogliamo dare un contributo concreto all’evoluzione del settore, fornendo alle aziende strumenti mirati per rafforzare l’ecosistema agricolo migliorando l’uso delle risorse naturali senza compromettere la produttività – spiega in una nota Andrea Pietrobelli, Agronomic Department Manager di Cereal Docks – L’agricoltura rigenerativa rappresenta una grande opportunità per ridurre l’impatto ambientale e garantire sia la sostenibilità del sistema agricolo che la sicurezza alimentare nel lungo periodo”.

Federico Stanzani nuovo direttore generale Civ, consorzio vivaisti

Federico Stanzani nuovo direttore generale Civ, consorzio vivaistiRoma, 27 mar. (askanews) – Federisco Stanzani è il nuovo direttore generale del Consorzio Italiano Vivaisti (CIV). Stanzani da due anni era già in azienda con il ruolo di direttore commerciale. “Con questa nomina, il CIV si prepara a una fase di crescita e rinnovamento, rafforzando la propria posizione nel settore vivaistico e ortofrutticolo, in linea con la sua missione di innovare la frutticoltura per un futuro più efficiente e sostenibile”, si spiega in una nota.


“Lavoreremo con determinazione per consolidare le nostre strategie ad attività per affrontare le sfide future con uno sguardo sempre rivolto alla sostenibilità e all’innovazione”, ha detto Stanzani. E il presidente del CIV, Mauro Grossi, ha anticipato che uesta nomina rappresenta solo la prima di una serie di importanti novità “che vedrà il Consorzio come protagonista nei prossimi mesi, a conferma della costante evoluzione dell’azienda e della sua missione di eccellenza nel miglioramento genetico di specie frutticole”. Nato 40 anni fa dall’iniziativa di tre aziende leader nel panorama frutticolo italiano (Salvi Vivai, Mazzoni Vivai e Tagliani Vivai), il Civ è attivo nell’innovazione varietale al servizio della filiera frutticola. E ora punta a rafforzare e ampliare le proprie strategie di sviluppo, con un focus su ricerca avanzata, sostenibilità e miglioramento genetico.

Giansanti: dopo incontro con funzionari Usa ci aspettiamo Big Bang

Giansanti: dopo incontro con funzionari Usa ci aspettiamo Big BangRoma, 27 mar. (askanews) – “Come presidente degli agricoltori europei, a Washington ho incontrato l’amministrazione americana che ci ha preannunciato un Big Bang per il 2 aprile. Ci aspettiamo mosse dure”. Così Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, intervenuto al programma ‘Radio Anch’io’ di Giorgio Zanchini.


“In questa fase di incertezza, molti ordini americani di prodotti agroalimentari made in Italy rimangono per ora inevasi perché nessuno sa a quanto ammonteranno i dazi – ha proseguito Giansanti – Se arrivassero al 200% di fatto annullerebbero le esportazioni verso il mercato americano. Pensiamo al vino, il mercato USA è il primo riferimento. Tornando a puntare tutto solo sull’Europa esploderebbe la competizione interna. Anche per pasta, pomodoro, olio, sarebbe una situazione inaccettabile. Chiederemo fermezza all’Unione europea”, ha concluso.

D’Eramo: a Roma 3 giorni di agricoltura al centro della politica

D’Eramo: a Roma 3 giorni di agricoltura al centro della politicaRoma, 26 mar. (askanews) – “Tre giorni intensi che, in occasione dell’anniversario della firma dei Trattati di Roma, hanno portato nuovamente l’agricoltura al centro della Capitale e al centro della politica italiana ed europea, come era stato 68 anni fa”. Così in una nota il sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, nel giorno conclusivo della manifestazione che ha visto assoluto protagonista il settore Primario, fra dibattiti, incontri, stand delle Regioni e delle organizzazioni agricole nel villaggio di “Agricoltura È” di Piazza della Repubblica.


“Una kermesse che ha visto la partecipazione delle più alte cariche dello Stato, che si è aperta – ricorda il sottosegretario – con l’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è proseguita con la prima visita ufficiale in Italia del commissario europeo all’Agricoltura Cristophe Hansen, e che ha visto la partecipazione, fra gli altri, del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, dei vice premier Matteo Salvini e Antonio Tajani, e si è chiusa con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni”. “È stato rilanciato con forza un messaggio chiaro: l’agricoltura è, e sarà sempre di più, la base su cui si fondano il nostro Paese e l’Europa, il cuore della nostra civiltà. È storia, presente ed è soprattutto il futuro – prosegue D’Eramo -. Agricoltori, allevatori e pescatori sono i primi custodi dell’ambiente e del territorio, sono la soluzione e non un problema, come qualcuno ha cercato di far credere in un recente passato. Per questo le nostre imprese devono essere sostenute con adeguate risorse. Superata finalmente l’ideologia green si è tornati, anche grazie all’impegno e al lavoro del governo italiano, a parlare di competitività e redditività”.


“Anche il commissario Hansen – ricorda il sottosegretario – ha evidenziato il ruolo fondamentale delle aree rurali interne. Mantenerle vitali è essenziale: per garantire la produzione di cibo e preservare la bellezza delle nostre regioni, ma anche per la sicurezza, alimentare, e non solo. E l’Italia anche su questo vuole essere, e sarà, un punto di riferimento”, conclude D’Eramo.

Coldiretti incontra Vrecionova: no a fondo unico Pac

Coldiretti incontra Vrecionova: no a fondo unico PacRoma, 26 mar. (askanews) – L’impatto che i dazi e le tensioni internazionali potrebbero avere sul sistema agricolo europeo impone di garantire risorse adeguate agli agricoltori per assicurare la sovranità e la sicurezza alimentare e di evitare ogni ipotesi di accorpamento dei fondi della Politica agricola comune, che metterebbero in crisi tante aziende agricole. E’ uno degli spunti emersi dall’incontro tra il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini e la presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Veronika Vrecionova, alla presenza anche del segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, nell’ambito dell’evento “Agricoltura è”, organizzato a Roma dal Masaf.


Il cambio di passo nella vision dell’agricoltura europea per Coldiretti va ora supportato “assicurando sostegni adeguati alle imprese agricole, partendo dal concetto che i fondi Pac devono essere destinati solo ai veri agricoltori”. La Pac in Europa vale oggi 386 miliardi di euro in totale fino al 2027, di cui trentacinque miliardi di euro per l’Italia, ricorda la Coldiretti. Negli Usa il Farm Bill, il programma di sostegno all’agricoltura statunitense, vale 1400 miliardi di dollari in dieci anni e con la presidenza Trump potrebbe crescere ulteriormente. Ma se si guarda a un altro competitor dell’Europa, la Cina, questa attualmente produce il 70% in più dell’intera produzione agricola dell’Unione.


Un gap importante, sostiene Coldiretti, che penalizza gli agricoltori europei, già colpiti dagli effetti della concorrenza sleale. Le importazioni incontrollate dai Paesi Extra Ue, infatti, rappresentano di fatto un dumping insostenibile per le aziende agricole italiane e dell’Unione. Un principio da tenere in considerazione nella stipula degli accordi commerciali, come nel caso del Mercosur, conclude la confederazione agricola.

La ‘zuppa della felicità’ vince Agrichef Festival 2025

La ‘zuppa della felicità’ vince Agrichef Festival 2025Roma, 26 mar. (askanews) – La cucina contadina è da sempre anche antispreco. A ricordarlo, la VII edizione di Agrichef Festival, l’evento itinerante promosso da Turismo Verde, l’Associazione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani, per rilanciare i piatti tipici della tradizione contadina, chiamando ai fornelli agrichef e studenti degli istituti alberghieri. Oggi la finale nazionale all’Istituto alberghiero “Amerigo Vespucci” di Roma. Ad aggiudicarsi il podio 2025, “La zuppa della felicità” proposta dalla Puglia, realizzata dall’Agrichef Federica Sparascio (Agriturismo “Gli Ulivi” a Tricase, Le) insieme agli studenti dell’Istituto Alberghiero e Turistico – IPSEO “Aldo Moro” di Santa Cesarea Terme (Le).


Al secondo posto i tortelli “La mia terra” dell’Emilia-Romagna (Agrichef Federico Mei, Agriturismo “Corte dell’Abbadessa”, Istituto “Vergani Navarra”), terza l’”Anguilla in saor di porri” del Veneto (Agrichef Fiorella Zerbini, Agriturismi “Le Manciane”, “La Barena” e “Le Saline”, Istituto “Elena Cornaro”). Dopo la road map in tutta Italia, a contendersi il riconoscimento nazionale, i cuochi agricoltori vincitori delle 7 tappe regionali in: Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto. “In tempi di guerre che destabilizzano intere comunità, soprattutto le più piccole, le loro abitudini e consuetudini a tavola, tutelare la qualità del cibo Made in Italy e, prima ancora, la sicurezza alimentare globale – hanno detto i presidenti nazionali di Turismo Verde, Mario Grillo, e di Cia, Cristiano Fini – vuol dire anche rinnovare l’impegno di Agrichef Festival nella promozione della cucina contadina e, soprattutto, tra le giovani generazioni. Inoltre, – hanno aggiunto – sentiamo l’urgenza di diffondere l’impegno costante, per natura, di agrichef e agricoltori per la sostenibilità e il riciclo, un patrimonio valoriale fatto di ricette che devono entrare nelle scuole, arrivare a futuri cuochi, restare nelle peculiarità degli agriturismi, pilastro importante nelle aree interne”.