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Parte domani il pellegrinaggio equestre per il Giubileo

Parte domani il pellegrinaggio equestre per il GiubileoRoma, 26 mar. (askanews) – Arriverà a Roma, in piazza San Pietro, il 14 maggio l’Equiraduno dell’Anno Santo, il pellegrinaggio a cavallo che partirà domani da Varese con 250 cavalli e cavalieri provenienti da diverse regioni.


L’iniziativa, promossa da Confagricoltura e dalla Federazione Nazionale di Prodotto Allevamenti Equini, è realizzata in collaborazione con Federlombarda e il Consorzio Cavalli Varese nell’ambito di Final-Furlong, rete d’impresa dedicata alla promozione dello sviluppo economico e alla valorizzazione territoriale attraverso il settore equestre. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Regione Lombardia. L’evento rappresenta un’opportunità per riscoprire il rapporto millenario tra uomo, cavallo e territorio, promuovendo il turismo slow e sostenibile. “Il cavallo è un ponte tra passato e futuro, tra cultura e natura. Questo viaggio è una celebrazione del nostro patrimonio equestre e del valore che questi animali hanno nella nostra società”, afferma Ferruccio Badi, presidente della FNP Allevamenti Equini di Confagricoltura.


La tratta lombarda partirà dal Sacro Monte di Varese, sito UNESCO, con la benedizione alla Fontana del Mosè. Il percorso attraverserà il Parco Campo dei Fiori e la Via Francisca del Lucomagno, passando per Induno Olona, Sumirago e Milano, dove sabato, 29 marzo, i cavalieri riceveranno la benedizione in Duomo. Il tutto sarà scortato dai Cavalieri dell’Esercito Voloire di stanza alla Caserma Perrucchetti di Milano, dai Carabinieri a Cavallo, dalla Polizia a Cavallo e dalle Giacche Verdi, prima di proseguire verso Piazza San Pietro. La tratta lombarda si concluderà il 13 aprile a Varzi (Pavia), dove il gruppo si unirà ai cavalieri piemontesi per proseguire verso la capitale. In Lombardia si contano oltre 40.000 cavalli e più di 15.000 allevamenti e strutture correlate, contribuendo al totale di circa 400.000 capi presenti in Italia.


“Il settore dell’allevamento e gestione degli equidi nelle aziende agricole e agrituristiche – conclude Badi – crea occupazione e coinvolge numerosi altri comparti, generando un indotto importante per tutto il territorio. È importante sottolineare il ruolo sociale del cavallo, sempre più riconosciuto nell’educazione e nella terapia, creando un legame profondo con la natura. Il Giubileo del Cavallo rappresenta pertanto anche un’occasione per riflettere sull’impatto positivo di questi animali sulla società”.

Anbc-Fipe: in 2024 banqueting +5,8%, fatturato oltre 2,2 mld

Anbc-Fipe: in 2024 banqueting +5,8%, fatturato oltre 2,2 mldRoma, 26 mar. (askanews) – “Nel 2024 abbiamo assistito a una crescita significativa, che testimonia la vitalità e il potenziale del comparto. Tuttavia, per consolidare e ampliare questi risultati, è fondamentale investire in quattro aree chiave: servizi, lavoro, certificazione e giovani”. Lo ha detto Paolo Capurro, presidente Anbc-Fipe, l’Associazione Nazionale Banqueting e Catering, di cui oggi a Palazzo Brancaccio a Roma si è tenuta l’assemblea nazionale dal titolo “Noi e il Futuro del Banqueting: Azioni di Valore per le Nuove Generazioni”.


Il comparto del banqueting e catering ha registrato nel 2024 una crescita del 5,8%, proseguendo il trend positivo del 2023 (+15%). Il fatturato ha superato i 2,2 miliardi di euro, confermando la solidità del settore, che impiega oltre 100.000 addetti, di cui 14.000 a tempo indeterminato. La Lombardia si distingue come la regione con la più alta concentrazione di attività, rappresentando il 21,4% del totale nazionale. Inoltre, il 26,5% delle imprese è a conduzione femminile. L’assemblea di oggi rappresenta un appuntamento chiave per delineare strategie e azioni concrete del settore. Quattro i temi centrali per lo sviluppo e la crescita, dall’importanza di dare strumenti innovativi e un supporto costante agli associati per garantire competitività e qualità dei servizi offerti al recente rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, con la presenza per la prima volta di ANBC-FIPE alla contrattazione e alla stipula. Passando per la certificazione “Banqueting Excellence” che garantirà trasparenza e certificherà l’eccellenza delle imprese del settore e l’importanza di percorsi formativi mirati e collaborazioni con le scuole alberghiere per assicurare un ricambio generazionale qualificato.


Valentina Picca Bianchi, vicepresidente vicario ANBC, ha annunciato che l’associazione intende strutturare percorsi di formazione che vadano oltre la scuola alberghiera, integrando esperienze sul campo, mentoring e networking tra imprese. “Il banqueting e il catering sono motori di valore – ha detto Capurro – non solo economico ma anche sociale e culturale. Investire in servizi, lavoro, certificazione e giovani significa dare un segnale forte di crescita e solidità”. “Il futuro del settore – ha concluso – si costruisce con investimenti mirati, innovazione e un impegno costante per la legalità e la valorizzazione delle competenze, per garantire un comparto sempre più competitivo e dinamico, capace di adattarsi alle nuove esigenze del mercato”.

Confagricoltura Verona: bloccati ordini Usa per vini Valpolicella

Confagricoltura Verona: bloccati ordini Usa per vini ValpolicellaRoma, 26 mar. (askanews) – Ordini congelati da parte degli importatori per i vini della Valpolicella, imballati e pronti per la spedizione negli Stati Uniti, ma fermi nelle cantine in attesa di capire se ci saranno o meno gli ipotetici dazi del 200% annunciati dal presidente Usa Donald Trump. Lo rende noto Piergiovanni Ferrarese, membro di giunta di Confagricoltura Verona e presidente nazionale della sezione vino dei Giovani di Confagricoltura, che spiega che gli importatori non si fidano a mettere i container sulle navi, con il rischio che la merce arrivi a destinazione quando il prezzo delle bottiglie sarà cambiato.


“Gli ordini dagli Usa di gennaio e febbraio pre Vinitaly sono quasi tutti fermi – conferma Ferrarese – Le cantine della Valpolicella hanno ricevuto il cosiddetto approntamento, cioè la richiesta di evadere ordini, e perciò abbiamo proceduto alla preparazione dei bancali e all’etichettatura. Ma gli importatori non si fidano a procedere nello scenario di incertezza sui dazi. Dazi che, al momento, si vocifera essere confermati al 200% e andrebbero a colpire soprattutto la fascia dei prodotti entry level, cioè Valpolicella Classico e Superiore, e in secondo ordine il Ripasso. L’Amarone, essendo destinato a un consumatore di fascia alta, avrà probabilmente meno ripercussioni. Il problema è che gli importatori eseguono ordini misti, componendo bancali con vini di ogni tipologia e fascia. Perciò, al momento, è tutto fermo”. Negli Stati Uniti c’è stato chi, nei mesi di novembre e dicembre, paventando la possibilità di una vittoria di Trump, ha accelerato sull’evasione degli ordini dalla Valpolicella, riempiendo i magazzini con i grandi vini rossi del territorio veronese. “C’è chi, invece, ha voluto indugiare, per capire come sarebbero andate le cose – spiega Ferrarese – Oggi siamo arrivati al punto che il prezzo dei container è sceso di molti dollari, tornando quasi ai livelli pre pandemia. E questo renderebbe gli importatori felici di ordinare. Ma il mondo del vino sta letteralmente fermo a guardare cosa accade”.


L’auspicio dei produttori veronesi è che “gli organi competenti a livello nazionale ed europeo continuino nei tavoli opportuni a mantenere alta l’attenzione – rimarca Ferrarese – e soprattutto a scongiurare l’introduzione di dazi. Da sempre si sa che le guerre commerciali non vedono vincitori, ma portano a scompensi a tutte le parti in gioco. Ma se malauguratamente le tariffe dovessero essere introdotte, la Valpolicella dovrà concentrarsi nel guardare ad altri orizzonti, continuando a monitorare mercati nuovi e storici, e non farsi trovare impreparata”. Ad oggi ci sono Paesi interessanti per il vino veronese nell’Est Europa e mercati affermati come Cina, Corea, Singapore, Thailandia, che negli ultimi cinque-sei anni hanno visto incrementare l’interesse verso la Valpolicella. E poi ci sono sbocchi nuovi come l’India. Ma è un fatto che gli Usa, con quasi 600 milioni di euro, rappresentano il 20% dei 2,8 miliardi di export vinicolo in Veneto. Il giro d’affari della Valpolicella vale circa 700 milioni di euro, di cui l’11% dall’export negli Stati Uniti.

Bernini: l’agricoltura è una fabbrica che produce futuro

Bernini: l’agricoltura è una fabbrica che produce futuroRoma, 26 mar. (askanews) – “L’agricoltura è una fabbrica che produce futuro ma non solo tramite la terra, anche attraverso tutte quelle tecnologie che l’innovazione e il progresso mettono a disposizione”. Lo ha detto il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, intervenendo ad Agricoltura E’ al convegno “Agricoltura è Ricerca”.


“L’agricoltura oggi si fa con i droni, con i satelliti e noi vogliamo darle la possibilità di produrre un futuro inclusivo e sostenibile, scoprendo nuovi modi per contrastare il cambiamento climatico”, ha spiegato. Bernini ha poi ricordato il ruolo fondamentale della ricerca in agricoltura: “il modo migliore per trattenere e fare tornare i cervelli italiani e stranieri è creare infrastutture di ricerca come Agritech a Napoli, alla Federico II. Quando abbiamo fatto la grande operazione di Caivano, l’operazione periferie che al prossimo consiglio dei Ministri estenderemo ad altre periferie disagiate – ha detto – l’agricoltura è stata un elemento fondamentale, perché è in grado di produrre risultati subito ma duraturi per il futuro. E in queste realtà noi vogliamo investire”, ha concluso Bernini.

Giuli: agricoltura è attrezzata per sfide contemporaneità

Giuli: agricoltura è attrezzata per sfide contemporaneitàRoma, 26 mar. (askanews) – “L’agricoltura è un settore che molto più di altri ha saputo attrezarsi per le sfide della contemporaneità e l’agricoltura diventa ‘cool’ quando la si rende comprensibile in modo elementare. Oggi i giovani che sono altamente tecnologici possono facilmente comprendere cos’è l’agricoltura di precisione”. Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giulia intervenendo ad Agricoltura E’ al convegno “Agricoltura è Ricerca”, al quale partecipano anche i ministri dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, Andrea Rocchi, presidente del Crea e Massimo Vincenzini, presidente dei Georgofili. Le conclusioni saranno affidate al presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana.


“Noi vogliamo mettere a servizio delle aree interne, di quelle svantaggiate e delle periferie – ha detto Giuli – un lavoro di monitoraggio da parte del Governo intero per dare accesso ai sistemi culturali per chi normalmente è svantaggiato, ad esempio trasformando una biblioteca in un centro culturale. Fare cultura e fare agricoltura sono due processi paralleli che si intersecano e sono un deterrente rispetto al fare la valigia e abbandonare il territorio”. Per questo, “il piano Olivetti vuol dire lavorare con i ministri Bernini, Valditara, Lollobrigida – ha concluso Giuli – aprendo le porte a un disegno complessivo interministeriale che coinvolge il Governo nel suo insieme nel rapporto con il privato per riaccendere le energie dei territori. Dove ci sono radici c’è qualcosa che germoglia. Noi sosteniamo il lavoro del ministero dell’Agricoltura”.

Lollobrigida a studenti alberghieri e agrari: fatta scelta giusta

Lollobrigida a studenti alberghieri e agrari: fatta scelta giustaRoma, 26 mar. (askanews) – “Ai tanti studenti degli istituti agrari e alberghieri che sono qui voglio dire: avete fatto una scelta giusta, perchè voi avrete più occasioni di lavoro della media di qualsiasi altra scuola, un reddito maggiore di qualsiasi altra prospettiva che si potrà raggiungere con il diploma e chi farà un percorso universitario ne avrà ancora più vantaggi in termini di conoscenza e di offerte di lavoro a alto reddito, quasi il 300% di occasioni di lavoro durante il corso di studi”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, aprendo ad Agricoltura E’ il convegno “Agricoltura è Ricerca”, al quale partecipano anche i ministri dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, Andrea Rocchi, presidente del Crea e Massimo Vincenzini, presidente dei Georgofili. Le conclusioni saranno affidate al presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana.


“Non esistono altre scuole che diano le opportunià degli istituti agrari e degli alberghieri – ha aggiunto il ministro – E’ bene che lo sappiano i genitori, che quando sentono le parole agrario e alberghiero pensano quasi che il figlio non voglia studiare. Loro invece avranno un buon lavoro e diventeranno ambasciatori della qualità del made in Italy agroalimentare”.

Filiera italiana vino a Governo: trattare per evitare i dazi

Filiera italiana vino a Governo: trattare per evitare i daziRoma, 26 mar. (askanews) – La filiera vitivinicola italiana composta da Federdoc, Federvini, Confagricoltura, Copagri, Cia-Agricoltori italiani, Alleanza delle Cooperativa, Uiv e Assoenologi chiede al Governo di mantenere sulla questione dei dazi Usa “una posizione ferma in sede europea, invitando ad una trattativa di buon senso per il raggiungimento di un accordo volto ad evitare che si proceda all’applicazione dei dazi”.


In un comunicato congiunto la filiera ricorda che gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato export per il vino europeo, con un dato italiano che si è attestato intorno ai 2 miliardi di euro nel 2024. “Non possiamo rischiare – concludono – che la minaccia Trump diventi effettiva, dato che avrebbe effetti economici devastanti su un settore strategico come il nostro che genera un fatturato di 17 miliardi di euro, pari a circa il 10% del fatturato del F&B italiano, e che rappresenta una fonte cruciale di occupazione per i nostri territori, con circa 870.000 persone tra operatori diretti ed indiretti”.

Fabio Viani confermato a guida Consorzio Prosciutto Toscano

Fabio Viani confermato a guida Consorzio Prosciutto ToscanoRoma, 26 mar. (askanews) – L’ assemblea degli associati del Consorzio del Prosciutto Toscano ha riconfermato alla presidenza Fabio Viani per il terzo mandato consecutivo, affiancato dal Consiglio di amministrazione composto da Davide Benigni del Prosciuttificio Montalbano Srl (nominato anche alla Vicepresidenza), Filippo Renieri della DIGAR Srl, Willy Cruciani di Cipressi in Chianti, Maurizio Ghelli della Ghelli SpA, Walter Giorgi della Salumeria di Monte San Savino Srl, Cristiano Ludovici della Gozzi Srl, Alessandra Gerini del Salumificio Gerini SpA e Alberto Bellegotti di Dolce Toscana Srl. “Questo è il mio terzo mandato consecutivo – ha ricordato Viani – la prima nomina risale al 2019 e da quel momento si sono alternati una serie di eventi che hanno pesato sulle nostre aziende. Il Covid prima, l’aumento dei costi energetici, l’inflazione e negli ultimi due anni la PSA hanno portato i nostri produttori a muoversi in uno scenario spesso incerto e instabile”.


Viani ha ricordato che “quello che preoccupa oggi maggiormente le aziende è l’incertezza che trovano sul mercato in termini di disponibilità e prezzi della materia prima. Riportare le aziende in un contesto di maggiore stabilità consentirebbe loro di lavorare con più tranquillità e slancio verso il futuro”. “Per il prossimo triennio – ha infine annunciato – la promozione sarà il cardine dell’attività del Consorzio. Svilupperemo un piano di promozione che comprenda attività continuative e orientate ai risultati per garantire la visibilità del Prosciutto Toscano in Italia e all’estero”.

Nel parco dell’Appennino progetto per tutelare impollinatori

Nel parco dell’Appennino progetto per tutelare impollinatoriRoma, 25 mar. (askanews) – Aiutare gli insetti impollinatori selvatici che sono in grande sofferenza, per aiutare anche la filiera agroalimentare. E’ in corso nell’Appennino reggiano l’attività di monitoraggio degli insetti impollinatori realizzata nell’ambito del progetto LIFE BEEadapt, cofinanziato dall’Unione Europea e iniziato nel 2022. Per contrastare il declino degli impollinatori sono in atto misure di conservazione che, al momento, coinvolgono ben 64 aziende (destinate ad aumentare) e quasi 70 ettari di superficie agricola. Il progetto sperimenta strategie di adattamento climatico per gli insetti impollinatori selvatici in risposta ai cambiamenti climatici, coinvolgendo attori chiave come le aziende agricole, è coordinato dal Parco nazionale Appennino tosco-emiliano e vede la partecipazione di altri nove partner distribuiti tra Toscana, Marche e Lazio.


Tutti conosciamo le api, ma questo progetto si rivolge agli impollinatori selvatici (circa 1.100 specie) che, a differenza delle api domestiche, sono minacciati d’estinzione in diverse specie. E nel Parco Nazionale dell’Appennino, anche in ottemperanza alla Direttiva Impollinatori del Ministero dell’Ambiente, si sta procedendo al monitoraggio della presenza, distribuzione e ritmi di attività degli impollinatori. Questo consentirà di valutare anche l’efficacia delle azioni intraprese nell’ambito del Progetto LIFE BEEadapt. Il monitoraggio è realizzato secondo una metodologia proposta dall’ Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA). Sono stati individuati 12 “transetti” per il monitoraggio degli insetti (lunghezza di 500 metri, con 2,5 metri per lato) sia in prateria d’alta quota che negli agro-ecosistemi dove si pratica la foraggicoltura. Questi transetti vengono percorsi una volta al mese, da giugno a settembre, consentendo agli entomologi del Parco di collezionare dati sulla presenza degli insetti. I dati finora emersi sono purtroppo sconfortanti poiché mettono in evidenza una limitata presenza degli impollinatori anche in aree naturali come quelle monitorate nell’Appennino reggiano.


Nel 2021 il campionamento ha infatti rilevato 83 specie di lepidotteri (di cui 10 nuove per il nostro territorio), 45 specie di apoidei (di cui 29 nuove) e 50 specie di sirfidi.

Lollobrigida: Usa sono un partner a prescindere da chi li governa

Lollobrigida: Usa sono un partner a prescindere da chi li governaRoma, 25 mar. (askanews) – “Questo governo ha le medesime strategie, la stessa visione valoriale che non cambia a secondo della poltrona: diciamo le stesse cose quando siamo al governo e all’oppozizione. Per noi gli Usa sono un partner a prescindere da chi li governa e lo abbiamo dimostrato con il governo Biden”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo in conclusione del convegno “L’Agroalimentare: Pilastro dell’Export Italiano nel Mondo” al quale hanno partecipato anche il presidende dell’Ice Matteo Zoppas e i ministri Adolfo Urso e Antonio Tajani.


“Spero che la missione di oggi – ha proseguito Lollobrigida – metta Usa e Ue in condizione di relazionarsi sulla materia serenamente e ragionando invece su una guerra vera e ancora in corso contro un autocrate, Putin, in difesa di valori veri”. Il ministro ha poi ribadito che l’Italia e l’Europa non possono “rinunciare al rapporto con gli Usa: l’approccio muscolare con questo alleato non funziona, da parte del Vecchio Continente serve un approccio dialettico che riporti a un ragionamento, Usa e Ue sono indispendabili l’uno all’altro”.


Infine, il ministro ha ricordato i risultati lusinghieri dell’export italiano e ha sottolineato che gli imprenditori italiani sono in grado di fare il proprio lavoro anche “in un mercato indebolito da un sistema tariffario. Visto che però il prodotto italiano spesso è non replicabile – ha concluso Lollobrigida – talvolta si va a creare un meccanismo inflattivo. Sanzioni e tariffe devono essere sempre intelligenti e quindi non devono essere imposte sanzioni che danneggino il nostro sistema economico”.