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Aviaria, tra mantova e Cremona danni per 12,5 mln tra 2024 e 2025

Aviaria, tra mantova e Cremona danni per 12,5 mln tra 2024 e 2025Roma, 19 mar. (askanews) – 12,5 milioni di euro. Tanto è costato il virus dell’influenza aviaria tra le province di Mantova e Cremona durante l’ultima stagione, tra 2024 e 2025. I dati sono stati resi noti oggi durante il convegno promosso da Confagricoltura Mantova nella sua sede.


I danni dell’aviaria sono stati quantificati dall’ATS Val Padana e testimoniati dagli esperti dell’ATS Vincenzo Traldi e Stefano Cornetti. Si parla 9.462.443 euro per la stima degli indennizzi agli allevatori, di cui 8,75 milioni per gli animali abbattuti, 540.000 euro per le uova perse e 176.000 euro per i mangimi. A questa cifra vanno aggiunti poi 3.007.330 euro rappresentati dalle spese sostenute dall’ATS per l’abbattimento, il trasporto e lo smaltimento di animali e uova. L’epidemia nella stagione 2024-2025 ha colpito 18 allevamenti nella provincia di Mantova. “Abbiamo passato anche questa ondata, ci ha colpito anche severamente ma possiamo dire che se ne è andata – ha detto Mauro Gaboardi, presidente della sezione avicunicola di Confagricoltura Mantova – Oltre ai danni diretti, ci sono quelli indiretti. Confidiamo che saranno coperti, anche se non sappiamo in che tempi. Ad oggi non abbiamo certezze ma speranze”.


“Fortunatamente in questi ultimi mesi la situazione è tranquilla – conferma Mauro Zanotti, presidente Frp Avicola di Confagricoltura Lombardia – Sappiamo che i danni diretti sono stati co-finanziati dall’Ue, anche se non integralmente. Diverso per i danni indiretti, si dovrebbero iniziare a raccogliere le stime per aprire l’unità di crisi”. Al convegno è intervenuto anche il direttore delle politiche di sviluppo economico delle filiere agroalimentari di Confagricoltura nazionale Vincenzo Lenucci, che ha confermato come l’Italia si stia muovendo con l’Ue ma anche come Confagricoltura abbia chiesto da tempo al Governo di dotarsi di un fondo di emergenza per le epidemie animali, da cui poter attingere direttamente e con tempistiche più brevi.

Dal 23 al 26 marzo a Roma Expocook, tema la sovranità alimentare

Dal 23 al 26 marzo a Roma Expocook, tema la sovranità alimentareRoma, 19 mar. (askanews) – Dopo otto edizioni a Palermo, quest’anno Expocook 2025 sbarca a Roma, da domenica 23 a mercoledì 26 marzo. Patrocinato tra gli altri dal Masaf, dalla Regione Lazio, dalla Regione Sicilia e dal Comune di Roma, l’evento sarà inaugurato alle 10 di domenica 23 marzo. Tema portante di Expocook 2025 sarà la sovranità alimentare. L’evento si terrà alla Fiera di Roma, dove ci saranno oltre 250 aziende espositrici su 25mila metri quadrati di area espositiva coperta suddivisa in 2 padiglioni e 12 settori tematici.


Il calendario di appuntamenti prevede masterclass, cooking show, seminari e convegni dedicati a Latte Art, Cake Design, Pizza, Gelato, Oli, Birre artigianali, Vino, Spirits e Mixology, ma anche momenti di confronto per gli addetti ai lavori e talk dedicati a un pubblico di appassionati. Nella “gourmet arena” del padiglione 5 la presenza di giovani chef emergenti e di stelle Michelin darà vita a uno spettacolo dedicato al mondo della cucina, con i cooking show di chef del calibro di Mauro Uliassi (ristorante Uliassi, Senigallia, 3 stelle Michelin) ed Ernesto Iaccarino (ristorante Don Alfonso, Sant’Agata dei due Golfi, 1 stella Michelin e 1 stella verde).


E ancora ci saranno Giuseppe Di Iorio (ristorante Aroma, Roma, 1 stella Michelin), Andrea Pasqualucci (ristorante Moma, Roma, 1 stella Michelin), Pierluigi Gallo (ristorante Achilli al Parlamento, Roma, 1 stella Michelin), Marcello Romano e Martina Emili (Hotel Hassler, Roma), Alfonso Crisci (ristorante Oltremare, Maiori), Stefano Marzetti (ristorante Mirabelle, Roma), Giuseppe Gaglione (Le Méridien Visconti, Roma), Matteo Faenza (Mogano, Formello) e Fabio Dodero (Metis, Roma). Expocook 2025, oltre ad essere un momento di incontro e confronto per i professionisti del settore, è promotore anche di importanti competizioni, come la quarta edizione di Expocook Pizza World Competition, che riunirà i migliori pizzaioli provenienti da tutto il mondo per celebrare l’arte della pizza e competere per il titolo di miglior pizzaiolo del mondo.

Ismea porta la frutta a guscio ad Agricoltura E’

Ismea porta la frutta a guscio ad Agricoltura E’Roma, 19 mar. (askanews) – Ismea sarà presente all’Expo “Agricoltura è”, organizzato dal Masaf in Piazza della Repubblica a Roma dal 24 al 26 marzo, in occasione dell’anniversario dei Trattati di Roma, con la campagna di informazione e promozione sulla frutta in guscio.


All’interno della kermesse capitolina “Agricoltura è”, la campagna con il claim “Dentro c’è l’Italia”, personalizzerà non solo lo stand ISMEA, ma anche parte della struttura espositiva. L’obiettivo è massimizzare la visibilità offerta da questa manifestazione di rilievo istituzionale, che vedrà la partecipazione di alte cariche dello Stato, della Commissione Ue, di personalità di spicco e rappresentanti dei mass media. Presso lo stand sarà allestito per il pubblico un edugame sull’importanza della frutta in guscio in una dieta equilibrata e sulle eccellenze italiane del comparto. Nel corso della tre giorni di incontri e iniziative, il presidente di Ismea, Livio Proietti, interverrà al convegno “Agricoltura è” in programma il 25 marzo, alla presenza del Commissario europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen.

D’Eramo (Masaf): tema acqua centrale per settore agrolimentare

D’Eramo (Masaf): tema acqua centrale per settore agrolimentareRoma, 19 mar. (askanews) – “Il tema dell’acqua e del suo utilizzo sostenibile è sempre più centrale e rappresenta una priorità per l’importanza che riveste per la vita, e in particolar modo per l’agricoltura e tutto il settore agroalimentare”, lo ha detto oggi il sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la Sovranità alimentare e le Foreste, Luigi D’Eramo, chiudendo la giornata di studio “La gestione sostenibile della risorsa idrica in agricoltura”. Durante la giornata, gli esperti hanno discusso temi chiave come fabbisogni idrici, politiche europee e nazionali, e innovazioni tecnologiche per un uso più efficiente dell’acqua.


Concludendo l’evento, organizzato a Roma da Confprofessioni, Fidaf e Conaf, con la partecipazione del Crea, il sottosegretario ha ribadito l’impegno del Governo nel recuperare i ritardi del passato e garantire un futuro più sostenibile per il settore primario: “il lavoro che stiamo portando avanti punta a recuperare ritardi del passato e a rendere il settore primario più resiliente di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici. Innovazione tecnologica, buone pratiche e soluzioni efficaci saranno sempre più importanti nel contribuire a una gestione più efficiente e razionale della risorsa idrica”, ha spiegato. Andrea Rocchi, presidente Crea, ha sottolineato come sia necessario realizzare “una piena ed efficace ‘transizione’ della gestione della risorsa idrica, non solo sviluppando buone pratiche per usare al meglio ogni goccia d’acqua disponibile, ma anche divulgando quelle già in atto. Il Crea – ha concluso – è impegnato nel supporto alle politiche con analisi economiche e strumenti operativi per la gestione delle risorse”.

Fedagripesca: straniere 9 ostriche su 10 consumate in Italia

Fedagripesca: straniere 9 ostriche su 10 consumate in ItaliaRoma, 19 mar. (askanews) – Oltre 9 ostriche su 10 consumate in Italia provengono dall’estero, nonostante l’Italia, con i suoi oltre 7.000 chilometri di costa, possa contendere alla Francia il primato nella produzione di questo pregiato mollusco, sviluppando un mercato dal potenziale economico superiore ai 60 milioni di euro.


A sostenerlo è Confcooperative Fedagripesca, che nel corso di un’audizione presso la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha ribadito la necessità di ridurre l’Iva sulle ostriche dall’attuale 22% al 10%, per rilanciare la competitività dell’ostricoltura italiana rispetto ai produttori europei, che già beneficiano di un’aliquota massima del 10%. Il mercato delle ostriche ha infatti grandi potenzialità e un alto valore commerciale. Le ostriche, infatti, rappresentano il 30% dei molluschi bivalvi allevati nel mondo, ma sono anche il simbolo di una produzione due volte green. “La produzione di ostriche – ha sottolineato Paolo Tiozzo, vicepresidente Confcooperative Fedagripesca – è altamente sostenibile non solo per il suo impatto ambientale quasi zero ma perché le ostriche per formare i loro gusci di carbonato di calcio, catturano CO2 dall’acqua”.


“Con 1 chilogrammo di ostriche si sottrae all’ambiente fino a 500 grammi di CO2. Questo processo non solo mitiga l’acidificazione degli oceani – ha concluso Tiozzo – ma rende l’ostricoltura un vero e proprio strumento di contrasto ai cambiamenti climatici”.

Giansanti (Confagri): bene Meloni su Mercosur, serve reciprocità

Giansanti (Confagri): bene Meloni su Mercosur, serve reciprocitàRoma, 19 mar. (askanews) – Confagricoltura plaude all’intervento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sull’accordo Mercosur, che sottolinea la necessità di garantire reciprocità negli scambi commerciali affinché siano equi. “Da subito Confagricoltura – ricorda Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – si è opposta all’attuale formulazione dell’accordo. Senza garanzie di reciprocità, infatti, le carni bovine, il pollame, il riso, il mais e lo zucchero italiani, già messi a dura prova dalle produzioni ucraine a dazio zero, subirebbero l’impatto disastroso delle importazioni dal Sud America”.


Per Giansanti le parole pronunciate oggi dal Premier Meloni “fanno ben sperare. Confidiamo che si vada verso una negoziazione che difenda la qualità dei prodotti made in Italy e tuteli il reddito delle nostre imprese. Auspichiamo – conclude il presidente di Confagricoltura – il medesimo approccio alle negoziazioni in corso con India e Thailandia, che rischiano di mettere in difficoltà gli stessi comparti interessati dal Mercosur”.

In decreto fermo pesca 2025 più flessibilità per il comparto

In decreto fermo pesca 2025 più flessibilità per il compartoRoma, 19 mar. (askanews) – In arrivo più flessibilità per i pescatori italiani con il decreto per il fermo pesca 2025, emanato dal Masaf, che introduce nuove misure a vantaggio del comparto, come un nuovo sistema di calcolo dello sforzo di pesca che considera esclusivamente il tempo effettivo dedicato alla raccolta, riducendo i consumi di carburante e i costi di gestione, oltre a migliorare le condizioni di sicurezza degli operatori.


Questa misura, spiega il Masaf in una nota, risponde a una richiesta avanzata dai pescatori e sostenuta in sede europea, eliminando il problema delle corse forzate nei trasferimenti tra le zone di pesca e il rientro in porto. Viene inoltre confermata la possibilità per le imprese di scegliere autonomamente i periodi di pesca, adattandoli alle proprie esigenze operative e alle condizioni meteo-marine locali. Rimane anche la possibilità di pescare nei fine settimana e l’eliminazione di giorni obbligatori di fermo pesca. Un risultato significativo per il settore riguarda lo sforzo di pesca a strascico: per la prima volta non è prevista alcuna riduzione rispetto all’anno precedente.


Queste misure, previste dal decreto firmato dal ministro Francesco Lollobrigida, e supportate dal lavoro del sottosegretario Patrizio La Pietra, “confermano l’impegno del Governo nella tutela di un settore strategico per l’economia e la sicurezza alimentare dell’Italia e dell’Europa, garantendo un approccio più attento alle esigenze della filiera e superando politiche che in passato hanno penalizzato le marinerie nazionali”, conclude il ministero.

58 associazioni:no indebolire tutela ambiente per semplificare Pac

58 associazioni:no indebolire tutela ambiente per semplificare PacRoma, 19 mar. (askanews) – “Non bisogna indebolire le norme che tutelano l’ambiente e il clima. Non è questa la soluzione ai problemi del settore agricolo”. E’ il contenuto dell’appello che 58 associazioni europee, di cui otto italiane (Cirf, Ciwf Italia, Isde, International Society of Doctors for Environment, Greenpeace Italia, Lipu-BirdLife Italia, Terra! e WWF Italia) hanno inviato alla Commissione europea per chiedere di investire affinché il settore agricolo possa diventare più resiliente alle crisi ambientali in atto e che sia un attore reale ed informato per la loro risoluzione.


La richiesta arriva in un momento nel quale la Commissione europea ha annunciato l’adozione di due pacchetti di semplificazione, uno relativo alla Politica agricola comune (PAC), previsto per aprile, e un secondo relativo alle politiche ambientali e di sicurezza alimentare al di là della PAC, previsto per la fine del 2025, “questo a solo un anno di distanza dalla riforma di semplificazione della PAC, che ha già portato a un significativo indebolimento delle sue norme ambientali”, spiegano. “Siamo consapevoli dell’aggravio burocratico e amministrativo che gli agricoltori si trovano ogni anno ad affrontare e va semplificato – scrivono le associazioni – ma non a scapito delle tutele per clima e ambiente. Ribadiamo che l’indebolimento della materia ambientale non è la soluzione del problema, anzi si andrebbe a peggiorare la situazione delle nostre aziende agricole”.


“Semplificare dovrebbe consistere nell’armonizzare i processi di rendicontazione, migliorare la digitalizzazione dei sistemi e aumentare la chiarezza e l’efficacia della comunicazione delle norme per una loro corretta applicazione”, dichiarano le associazioni. L’appello contiene, inoltre l’opposizione ferma anche alla completa sospensione delle relazioni annuali sulla performance dei Piani Strategici nazionali della PAC, visto che in un contesto di crescente pressione sui bilanci pubblici, “è fondamentale monitorare accuratamente come vengono spesi tali fondi e il loro allineamento con le strategie e le necessità emerse dai Piani Strategici stessi”. “Il disinvestimento in burocrazia – concludono le associazioni – dovrebbe poi tradursi in un investimento per incentivare la transizione agroecologica, attraverso un reale ripensamento della PAC in linea con le conclusioni del Dialogo Strategico”.

Resilienza idrica, il 20-22 marzo Comm. Ue Roswall in Italia

Resilienza idrica, il 20-22 marzo Comm. Ue Roswall in ItaliaRoma, 19 mar. (askanews) – Dal 20 al 22 marzo la Commissaria europea per l’ambiente, la resilienza idrica Jessika Roswall sarà a Roma per confrontarsi in merito all’importanza della resilienza e preparazione idrica. La Commissaria pronuncerà un discorso di apertura alla sesta conferenza Valore Acqua per l’Italia, delineando le grandi sfide idriche dell’UE nel quadro della prossima strategia europea sulla resilienza idrica.


Incontrerà Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, le commissioni parlamentari Ambiente e Politiche dell’Unione europea, Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, il gruppo ACEA, e Qu Dongyu, direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). Parteciperà inoltre a una tavola rotonda con le parti interessate per uno scambio di opinioni sulle priorità di portafoglio più ampie, quali la resilienza idrica, l’economia circolare e la bioeconomia. La visita si concluderà all’Oasi Bosco di Palo Laziale, un sito Natura 2000.

A Roma il 16 marzo la finale nazionale di Agrichef Festival

A Roma il 16 marzo la finale nazionale di Agrichef FestivalRoma, 19 mar. (askanews) – Torna a Roma la VII edizione di Agrichef Festival, l’evento itinerante promosso da Turismo Verde, l’associazione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani, che promuove e valorizza la cucina contadina, riunendo in cucina brigate composte da agrichef e studenti degli istituti alberghieri italiani. Due le fasi clou dell’iniziativa: le tappe regionali, per decretare il piatto locale più meritevole e rappresentativo, e la finale nazionale a Roma, quest’anno in programma per mercoledì 26 marzo, alle 10.30, sempre all’Ipseeoa “Amerigo Vespucci”.


Recuperare e rilanciare i “piatti della circolarità”, antispreco e sostenibili, la sfida affidata quest’anno ad allievi cuochi e agrichef degli agriturismi associati e in lizza da Nord a Sud d’Italia, dall’Emilia-Romagna al Veneto, dalla Campania alla Puglia, dalla Toscana al Piemonte e alla Liguria. L’evento rinnova l’impegno di Turismo Verde-Cia nel promuovere occasioni di incontro, confronto e scambio formativo con gli studenti degli istituti alberghieri del Paese. Al centro la cucina tipica regionale, la tradizione a tavola, il lavoro di recupero e valorizzazione delle ricette e delle materie prime agricole italiane, che rende importante e unico il valore degli agriturismi italiani.