Balocco: non condividiamo decisione Antitrust, agiremo in sedi opportuneMilano, 15 dic. (askanews) – Balocco “ritiene di non condividere la decisione” dell’Antitrust a proposito dell’iniziativa commerciale con Chiara Ferragni “e si riserva pertanto di agire nelle sedi opportune per tutelare i propri diritti”.
All’azienda piemontese è stata comminata da parte dell’Antitrust una sanzione da 420 mila euro (e una da oltre 1 milione alle società riconducibili a Chiara Ferragni) per pratica commerciale scorretta, a proposito della campagna natalizia sui pandori in collaborazione con la nota influencer. Balocco, che in una nota ribadisce operare da sempre “secondo principi di correttezza e trasparenza”, spiega che “ha appreso il contenuto del provvedimento emesso dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato e prende atto della sanzione comminata, nonostante gli impegni profusi per fornire tutti gli elementi necessari per una corretta ricostruzione del caso”.
Pastificio Rana preparerà pasti per astronuati della missione spaziale Ax-3Milano, 14 dic. (askanews) – Pastificio Rana è parte attiva del progetto “Italian food in Space” al fianco del ministero dell’Agricoltura e con la collaborazione dell’Aeronautica militare, per sostenere la candidatura della cucina italiana a Patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco. Il gruppo alimentare veronese preparerà i pasti per la crew della missione spaziale Ax-3, proveniente da Italia, Spagna, Svezia e Turchia, durante il suo periodo di ritiro, fase strategica di preparazione prevista prima del lancio. Attraverso la stretta collaborazione con Rana, infatti, gli astronauti della missione potranno gustare alcune ricette della cucina italiana.
Il progetto, presentato a Washington in occasione della Giornata nazionale dello Spazio, rientra nelle attività relative alla partecipazione italiana alla missione Ax-3 di Axiom Space. Previsto per gennaio 2024, il lancio della navicella SpaceX Crew Dragon porterà il colonnello dell’Aeronautica militare, Walter Villadei, sulla Stazione spaziale internazionale, insieme a un equipaggio composto da altri tre astronauti. Il Pastificio Rana ha accolto l’importante sfida e ha così unito, nel proprio hub di ricerca e sviluppo “Casa innovazione Rana”, da una parte il know-how dei propri ricercatori e tecnologi alimentari e dall’altra l’esperienza del Ristorante famiglia Rana, insignito nel 2022 di una stella Michelin. È nato così un menù che rappresenta la perfetta sintesi di queste due anime aziendali strettamente interconnesse.
La sfida è stata quella di dare vita a uno specifico piano alimentare che fosse nutrizionalmente bilanciato e allo stesso tempo gourmet, con ingredienti provenienti da tutta Italia. Gli chef Rana avranno il compito di cucinare questi piatti quotidianamente, per tutta la durata della fase di preparazione degli astronauti e della crew tecnica. Queste settimane che precedono il lancio sono fondamentali per il successo della missione, in quanto l’equipaggio raggiunge l’apice della preparazione fisica e psicologica, rispetto a cui il cibo è un elemento fondamentale. “Siamo entusiasti di aver preso parte al progetto ‘Italian food in Space’, che ci permette di continuare la nostra missione di diffondere con grande orgoglio l’eccellenza e l’esperienza gastronomica italiana nel mondo e non solo – commenta Giovanni Rana Jr., innovation manager del Gruppo Rana – Questo obiettivo, insieme alla nostra naturale propulsione verso l’innovazione, è da sempre nel nostro Dna. La cucina italiana rappresenta la storia e l’identità del nostro Paese e crediamo che per valorizzarla e promuoverla in modo ancora più efficace sia fondamentale la collaborazione virtuosa tra pubblico e privato. Per questo abbiamo deciso di essere a fianco delle istituzioni italiane in questo progetto, supportando questo traguardo storico in cui l’Italia svolge un ruolo chiave”.
Polenghi food: da 535 milioni di limoni spremuti 100 mln di fatturatoMilano, 14 dic. (askanews) – Crescita del fatturato in tre anni del 25% (2021-2023) per un giro d’affari che nel 2023 supera i 100 milioni di euro a fronte di 535 milioni di limoni spremuti. Sono i risultati di Polenghi, family company italiana specializzata nella produzione di succo di limone di alta qualità, che deve molto del suo successo ai mercati esteri, 70 Paesi, da cui arriva l’80% del fatturato.
Il limone, tra gli agrumi più esportati in Italia (29%), piace sempre di più al mercato internazionale. L’azienda lodigiana, nata nel 1976 da una intuizione del fondatore Giancarlo Polenghi, ha registrato, infatti, nel 2022 un boom di vendite di succo di limone all’estero: primo in classifica gli Stati Uniti per un valore di oltre 10 milioni di euro, seguito da Francia, Paesi Bassi e Germania. Un prodotto sempre più apprezzato anche in nuovi mercati come la Polonia e l’Asia con la Corea del Sud e il Giappone. “Siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti, che confermano anche lo stato di salute dell’azienda: nell’ultimo triennio (2021-23) abbiamo assistito a una crescita nel valore del fatturato (+25%) e per il 2024 stimiamo un trend di crescita positivo – afferma Filippo Scandellari, amministratore delegato di Polenghi Food – La nostra azienda nasce proprio dalla passione del founder Giancarlo Polenghi per il succo di limone, passione che vanta oltre 40 anni di presenza sul mercato”.
Dietro la crescita economica ci sono anche investimenti sostenibili. Polenghi, capogruppo del gruppo internazionale Polenghi group, ha scelto di tutelare l’ambiente attraverso un primo step, installando nel 2008 nei suoi impianti pannelli solari e riducendo così le emissioni di CO2. Inoltre, gli stabilimenti di produzione e le linee produttive sono disegnati e sviluppati in house: questo consente la possibilità di soffiare in maniera autonoma le proprie bottiglie e realizzarle così con il 10%, 30% e anche 100% materiale riciclato. Non solo. Esempio della volonta di quest azienda di sviluppare una filiera etica è il succo di limone biologico del Fondo Spinagallo. Il prodotto nasce da un accordo tra l’azienda Polenghi (imbottigliatore), Campisi (coltivatore) e Simone Gatto (spremitore) ed è spremuto in esclusiva dai limoni del Fondo Spinagallo a Siracusa, in Sicilia, in un appezzamento di terreno dove, spiega l’azienda, “l’incontro dei venti del mare e quelli vulcanici crea il microclima perfetto per la coltivazione del Femminello Siracusano, una delle varietà di limoni più pregiate al mondo. I limoni del Fondo Spinagallo dunque sono spremuti solo per il succo Polenghi. Tutta l’agricoltura nel Fondo Spinagallo è biologica, i limoni sono autoctoni e spremuti mediante ‘le birillatrici’, antichi strumenti siciliani che spremono il succo solo dall’endocarpo e non dalla scorza, proteggendone la struttura originale”.
La coltivazione è affidata alla Campisi Italia, che da oltre quattro generazioni tramanda una scuola di potatura artigianale, custodendo tutti i segreti della raccolta a mano del frutto.
Alleanza Coop: meglio stato risorse ittiche ma da Ue nuovi limitiRoma, 14 dic. (askanews) – Secondo il rapporto The State of mediterranean and Black Sea la percentuale di stock ittici sovrasfruttati è scesa per la prima volta al di sotto del 60%. Solo nell’ultimo anno è scesa del 15%. “Queste cifre, sebbene importanti, non corrispondono minimamente agli enormi sacrifici imposti alle imbarcazioni italiane ed unionali che operano nel Mediterraneo” commentano in una nota dal Coordinamento pesca e acquacoltura dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.
“Per quanto riguarda la pesca tutto quello che si poteva fare è stato fatto, ma la Commissione europea continua ad imporre ulteriori pesanti sacrifici anche per il 2024. Peraltro tutto ciò senza rispettare il quadro normativo predisposto proprio da Bruxelles: basti pensare che nei 5 anni compresi fra il 2020 ed il 2024 nel Mediterraneo occidentale (da Imperia a Trapani, Sardegna inclusa) lo sforzo di pesca si ridurrà di oltre il 40%, violando il tetto previsto dallo stesso Reg. 2019/1022. Ora tocca a tutti gli altri attori che operano in mare fare la propria parte. Sappiamo quanto sia importante affrontare la questione del depauparamento degli stock con un approccio ecosistemico. Depauperamento e non sovrasfruttamento, perché anche le parole hanno un significato. È ora dunque di cambiare marcia ed anche Commissario”, conclude l’Alleanza.
Città italiane nuove wine destionation del turismo internazionaleRoma, 14 dic. (askanews) – Le città del vino italiane nuove wine destination per il turismo internazionale: se ne parlerà lunedì 18 dicembre nel corso della tavola rotonda “Le città nuove wine destination”, l’incontro formativo esperienziale che vedrà dialogare docenti, studenti, rappresentanti istituzionali, stampa e professionisti del settore sul futuro dell’enoturismo.
L’appuntamento, all’Università di Roma Tor Vergata, riguarderà il tema del turismo del vino che entra in città, partendo da Roma che rappresenta il primo vero esempio di metropoli wine destination. L’enoturismo è un fenomeno in forte crescita che, oltre a registrare numeri sempre più sorprendenti, permette di destagionalizzare i flussi turistici e di dare vita a nuove mete, che non sempre corrispondono ai luoghi classici della produzione vitivinicola. Per questo motivo la Capitale è lo starting point di questo incontro, a cura del Professore Ernesto Di Renzo e del Consorzio di Tutela Vini Roma Doc, per delineare il primo prototipo di grande città come destinazione enoturistica. Con il fine ultimo di creare un modello, non relegato alla Capitale, ma replicabile in qualsiasi altro contesto analogo.
Confagricoltura: bene Europarlamento aumento limiti triciclazoloRoma, 14 dic. (askanews) – “Si tratta di un risultato importante per le nostre produzioni, che formalizza la posizione già espressa il 29 novembre scorso dalla Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento Ue, contraria all’adozione del provvedimento che proponeva di aumentare a 0,09 mg/kg il livello massimo residuo per il Triciclazolo, limitatamente al prodotto importato”. Così il presidente della Federazione nazionale di Prodotto Riso di Confagricoltura, Giovanni Perinotti, commenta la notizia che il Parlamento europeo, oggi, in plenaria, si è schierato contro l’adozione della proposta della Commissione europea sull’aumento dei limiti di Triciclazolo per il riso importato nell’Unione.
Attualmente in Europa il fungicida è di fatto vietato, in quanto la soglia massima è di 0,01 mg/kg. “L’aumento dei valori – spiega Perinotti – avrebbe ulteriormente favorito l’import di riso da Paesi che non hanno gli stessi vincoli alla produzione applicati nella UE: questo significa che non sarebbe stato possibile garantire la reciprocità nella tutela della sicurezza alimentare, né la tenuta della competitività delle nostre imprese. L’India sarebbe stato il principale beneficiario dell’eventuale adozione della misura respinta oggi dal Parlamento”. Il comparto risicolo è molto rappresentativo dell’agroalimentare italiano: siamo i primi produttori europei di riso, con circa il 50% della coltivazione presente nell’Unione.
Al via bando R. Piemonte a sostegno allevatori piemontesiRoma, 14 dic. (askanews) – Con una copertura finanziaria complessiva di 500 mila euro apre il bando regionale del Complemento di sviluppo rurale 2023-2027 (intervento SRD04) a sostegno degli allevatori piemontesi per la protezione del bestiame dalla fauna selvatica. La finalità dell’intervento rientra tra quelle indicate dalla nuova Pac per il “miglioramento della coesistenza tra l’agricoltura, gli allevamenti e la fauna selvatica”.
Dal 18 dicembre 2023 al 29 marzo 2024 si potrà presentare domanda di contributo per le spese di acquisto o realizzazione di sistemi per la difesa delle greggi e delle mandrie dai predatori: recinzioni fisse o mobili, elettrificate o senza protezione elettrica, per la protezione del bestiame durante il ricovero notturno; acquisto di micro-unità abitative per il personale di custodia degli animali al pascolo; l’ acquisto di cani da guardiania e altri sistemi di dissuasione acustici/luminosi antintrusione da fauna selvatica. La spesa massima ammissibile per ciascuna operazione di investimento è pari a 20.000 euro con rimborso del 100 %.”Gli allevatori piemontesi possono contare sugli aiuti della Regione per difendere il bestiame, in particolare dagli attacchi dei lupi. Quest’anno abbiamo attivato oltre 2 milioni di euro di finanziamenti, considerando i contributi per le misure di prevenzione per gli animali al pascolo e gli indennizzi regionali per i capi predati”, dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa.
Nel mese di aprile 2023 è stato aperto il bando regionale del Complemento di sviluppo rurale 2023-2027 (intervento SRA-ACA17) con una dotazione finanziaria di 1 milione e 350 mila euro per le misure di difesa del bestiame al pascolo per evitare gli attacchi da fauna selvatica. Inoltre, fino al 15 dicembre 2023 si può partecipare al bando della Regione, che ha una copertura finanziaria di 270 mila euro, per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni da grandi carnivori al patrimonio zootecnico piemontese.
Aviaria, Efsa prevede rischio più elevato nei prossimi mesiRoma, 14 dic. (askanews) – In aumento i rilevamenti di virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) nelle ultime settimane negli uccelli selvatici in Europa, sebbene l’aumento sia iniziato più tardi rispetto agli anni precedenti. Questo, spiega l’Efsa in una nota, è probabilmente dovuto a un ritardo nella migrazione autunnale di diverse specie di uccelli acquatici. Poiché la circolazione del virus tra gli uccelli selvatici aumenta durante il periodo invernale, aumenta anche il rischio di epidemie negli allevamenti di pollame.
Sono i risultati dell’ultimo rapporto trimestrale sull’influenza aviaria redatto dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dal laboratorio di riferimento dell’UE (EURL). Tra il 2 settembre e il 1 dicembre 2023, sono stati segnalati focolai di HPAI in uccelli domestici (88) e selvatici (175) in 23 paesi europei. Il rapporto rileva che sette delle undici varianti (genotipi) del virus HPAI identificate in Europa erano nuove e colpivano diverse specie di uccelli selvatici, in particolare le gru comuni. L’HPAI è stato rilevato per la prima volta negli uccelli e nei mammiferi selvatici nella regione antartica.
L’ECDC ha valutato che il rischio di infezione da virus HPAI in Europa rimane basso per il grande pubblico e da basso a moderato per le persone esposte professionalmente o in altro modo a uccelli o mammiferi infetti.
Europarlamento dice no ad aumento limiti triciclazolo nel risoRoma, 14 dic. (askanews) – Il Parlamento europeo riunito in plenaria, a larghissima maggioranza ha chiesto alla Commissione Ue di ritirare la proposta su aumento limiti triciclazolo, potente pesticida vietato nell’Unione Europea ma utilizzato dai principali Paesi produttori dell’Asia e anche dall’America del Sud. Un pronunciamento che segue il mancato supporto nel Consiglio UE del maggio scorso che deve ora portare la Commissione Ue a ritirare la proposta di aumentare il limite per i residui di triciclazolo nel riso da 0,01 a 0,09 mg/kg.
Per la Coldiretti, impegnata nella campagna di sensibilizzazione a livello europeo sul tema, con le importazioni di riso da India, Pakistan, Vietnam, Myanmar e Cambogia, che hanno superato in Italia i 149 milioni di chili nei primi nove mesi del 2023, si tratta di una “decisione importante”. Il Parlamento infatti ritiene che la proposta di regolamento non rispetti gli impegni assunti per preservare la competitività nel mercato dell’Unione e l’elevata sicurezza dei consumatori e potrebbe creare barriere o potenziali interruzioni degli scambi, causando impatti significativi su consumatori, agricoltori e sul settore alimentare in Europa e altrove. L’ammissione di una certa quantità di tale principio chimico nel prodotto importato, oltre a danneggiare le imprese italiane ed europee del settore, rappresenterebbe un potenziale rischio sanitario per i consumatori con un chiaro passo indietro sul principio di precauzione, spiega Coldiretti.
A partire dal 2016 l’uso di questa sostanza attiva è stato vietato in Ue. Per Coldiretti il voto contrario sul triciclazolo nel riso “è un primo passo per il rispetto in Europa del principio di reciprocità in modo che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute”.
Danni alluvione Toscana, possibile delega per compilare domandeRoma, 14 dic. (askanews) – La compilazione dei moduli online per la ricognizione dei danni da parte delle aziende danneggiate dall’alluvione del 2 e 3 novembre scorsi potrà essere delegata da parte del titolare o rappresentante legale. La novità è stata introdotta sulla piattaforma creata per la presentazione dei modelli C1 per le attività economiche sul portale di Sviluppo Toscana.
La presentazione delle domande attraverso la procedura online sarà attiva dall’1 al 31 dicembre 2023 e sulla sezione del portale dedicata ci sono anche le istruzioni per la compilazione che adesso potrà essere fatta anche su delega del titolare o rappresentante legale dell’azienda.