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A metà novembre sugli scaffali l’avocado biologico siciliano Brio

A metà novembre sugli scaffali l’avocado biologico siciliano BrioRoma, 12 nov. (askanews) – Arriverà sugli scaffali a partire da metà novembre Brio, l’avocado biologico siciliano prodotto dalla azienda del Gruppo Alegra specializzata nell’ortofrutta biologica che, insieme al partner Alce Nero, ha avviato nel 2023 un ambizioso progetto per sviluppare la produzione “Made in Italy” di questo frutto.


L’avocado bio Italiano Alce Nero arriverà nei banchi dell’ortofrutta a metà novembre e sarà disponibile fino alle fine di febbraio in diversi grazie al lavoro di un gruppo di produttori altamente specializzati concentrati in provincia di Catania. Per questa prima campagna di commercializzazione saranno disponibili frutti della varietà Hass ma già dal 2025 il mercato vedrà un aumento significativo dei volumi e l’arrivo anche di frutti precoci della varietà Bacon: l’obiettivo è di ampliare la disponibilità dell’avocado italiano da ottobre a fine marzo. “Brio è stata una pioniera della vendita dell’avocado biologico, puntando su questo frutto fin dai primi anni 2000 – commenta il direttore commerciale, Mauro Laghi – Il nostro obiettivo, fin da subito, è stato quello di garantire al consumatore un prodotto di qualità elevata e certificata per 12 mesi all’anno: un risultato che abbiamo raggiunto grazie a forniture provenienti dalle aree del mondo più vocate, in primis Spagna e Perù, alle quali oggi, finalmente, si affianca una produzione consistente 100% made in Italy, coltivata in Sicilia e lavorata nei nostri stabilimenti”.


Il progetto è stato avviato nel 2023 ma è con questa campagna che i quantitativi hanno cominciato a farsi interessanti anche per la Gdo. “L’avocado è un prodotto in forte crescita, sempre più richiesto dal consumatore per le sue caratteristiche nutrizionali uniche, e da sempre distintivo dell’offerta di Brio – prosegue Laghi – L’anno scorso i volumi disponibili hanno consentito di effettuare test commerciali mirati, ma per il 2024-2025 intendiamo garantire una presenza continuativa nei reparti ortofrutta dei nostri clienti”.

Dal 2 al 4 marzo a VeronaFiere Sol2Expo, fiera filiera oleicola

Dal 2 al 4 marzo a VeronaFiere Sol2Expo, fiera filiera oleicolaRoma, 12 nov. (askanews) – Prodotto, tecnologia, formazione e turismo. Sono i quattro pilastri tematici interconnessi di Sol2Expo – Full Olive Experience in programma a Veronafiere da domenica 2 a martedì 4 marzo 2025. La nuova manifestazione, che prende il testimone dal quasi trentennale Salone internazionale dell’olio di oliva, debutta così da solista nel calendario fieristico con un progetto che fa dell’innovazione la chiave di sviluppo strategico di un comparto del Made in Italy, quello dell’olivicoltura, che conta 619mila aziende agricole su 1,14milioni di ettari (di cui 272mila bio) e 4327 frantoi attivi nel Belpaese.


“La transizione dalla convivenza con Vinitaly per 28 edizioni all’esordio autonomo nel prossimo anno punta a posizionare Sol2Expo quale fiera internazionale della filiera oleicola secondo un approccio verticale, unico in Italia, in grado di far confluire in un format originale tutto il processo olivicolo produttivo e di trasformazione”, sottolinea in una nota il direttore generale di Veronafiere, Adolfo Rebughini. Dall’oliva (sono quasi 500 le varietà nel nostro Paese, che coprono circa il 42% delle cultivar di olive a livello mondiale) all’olio vergine ed extravergine e sottoprodotti, dagli oli di semi speciali a quelli nutrizionali fino ai prodotti per il wellness, la cosmesi a base di olio e la tecnologia.


Un rinnovamento merceologico e di contenuti che riguarda anche il format, che si presenta dal 2 al 4 marzo con molte new entry nei tre padiglioni, dedicati rispettivamente all’olio extravergine artigianale per ristorazione, horeca e distribuzione organizzata, il secondo agli oli destinati al mass market, nutraceutici e cosmesi con particolare attenzione ai comparti hotellerie e centri benessere, e un padiglione interamente riservato all’innovazione tecnologica, con l’offerta di macchinari e attrezzature per la produzione e il confezionamento dell’olio per tutte le fasi della filiera, dalla raccolta al packaging. Non solo. Sol2Expo da un lato mantiene salda la sua anima business ulteriormente rafforzata da un piano di incoming specifico per la rassegna, ma per la prima volta apre le porte anche al segmento consumer. Domenica 2 marzo, infatti, il programma di Sol2Expo comprende experience anche di acquisto diretto, cooking show, workshop e degustazioni con pairing per il pubblico e gli appassionati. Sol2Expo, poi, conferma il Sol D’Oro, la competizione internazionale di riferimento del settore, organizzata da Veronafiere e che si prepara alla sua 23esima edizione nel 2025 nella versione Emisfero Nord.

Newlat: con spinta Princes fatturato 9 mesi a 2 mld, utile balza a 170 mln

Newlat: con spinta Princes fatturato 9 mesi a 2 mld, utile balza a 170 mlnMilano, 12 nov. (askanews) – Nei primi nove mesi dell’anno il gruppo Newlat ha raggiunto i 170,8 milioni di utile netto, in aumento dell’840% rispetto ai 18,2 milioni dei primi nove mesi dell’esercizio precedente, grazie all’acquisizione, avvenuta nel maggio del 2024, del gruppo britannico Princes che “ha generato un impatto positivo significativo grazie al provento da business combination e all’importante crescita operativa registrata nel corso del 2024”. Sul fronte dei ricavi, il gruppo alimentare ha superato i 2 miliardi (2,03) se si considerano i risultati consolidati aggregati di Newlat e Princes dal primo gennaio 2024. Ricavi che, invece, risultano pari a 896 milioni di euro, in aumento del 49,2% rispetto a un anno prima, col consolidamento di Princes a partire dal mese di agosto 2024. Su tutto l’anno il gruppo stima di raggiungere un fatturato di 2,8 miliardi di euro, come annunciato in occasione della presentazione del piano industriale al 2030.


L’Ebitda consolidato è risultato pari a 74,3 milioni di euro, a fronte dei 57,1 milioni nello stesso periodo del 2023, con un incremento del 30,1%, mentre l’Ebitda margin si è attestato all’8,3%, in lieve diminuzione rispetto al 9,5% registrato al 30 settembre 2023. Il risultato operativo consolidato è stato pari 194,4 milioni, in netto aumento rispetto ai 31,8 milioni di euro registrato nei primi nove mesi del 2023. La posizione finanziaria netta adjusted è risultat pari a 437 milioni, in aumento di 363 milioni rispetto al dato di chiusura al 31 dicembre 2023 per effetto dell’acquisizione del gruppo Princes, ma migliore di oltre 120 milioni di euro rispetto alle stime degli analisti.


“I risultati dei primi nove mesi del 2024 rappresentano un traguardo straordinario per il gruppo. Questo risultato riflette la solida generazione di cassa e dimostra al mercato una decisa ripresa della crescita organica del fatturato, particolarmente evidente nel terzo trimestre – ha commentato il presidente Angelo Mastrolia – I risultati dei primi nove mesi dimostrano l’enorme valore generato dall’acquisizione di Princes sotto ogni aspetto. La guidance del 2025 conferma una solidità finanziaria, che ci dà la possibilità di continuare a ottimizzare il costo del debito, consentendoci di valutare l’opportunità di emettere un prestito obbligazionario a condizioni particolarmente competitive”. Il gruppo alimentare emiliano conferma, dunque, una chiusura per il 2024 “con i migliori risultati finora raggiunti dal gruppo anche alla luce della recente acquisizione del gruppo Princes”

Bizzotto (Lega): pronti a battaglia in Ue su carne senza carne

Bizzotto (Lega): pronti a battaglia in Ue su carne senza carneRoma, 12 nov. (askanews) – “No alla carne senza carne, no alla follia dell’Europa che vuole estendere l’uso di denominazioni come ‘salsiccia’, ‘Hamburger’ o ‘bistecca’ a prodotti che in realtà non hanno un solo milligrammo di carne. La sentenza della Corte di Giustizia Ue che consente l’uso di denominazioni come salsiccia a prodotti di origine vegetale, è per noi motivo di forte preoccupazione perché rappresenta una seria minaccia sia per gli allevatori sia per i consumatori che hanno il sacrosanto diritto di sapere cosa mangiano”. Lo dichiara in una nota la senatrice leghista Mara Bizzotto, vicepresidente vicario del gruppo Lega al Senato e prima firmataria dell’interrogazione.


“Come si può chiamare salsiccia un prodotto al cui interno non c’è un solo milligrammo di carne? Inoltre la sentenza europea confligge in maniera evidente con la Legge 172 del 1 dicembre 2023 contro il cibo sintetico, che introduce il divieto di ‘meat sounding’ per i prodotti vegetali”, prosegue Bizzotto. “Accogliamo pertanto positivamente la risposta alla mia interrogazione che il Governo, per bocca del sottosegretario La Pietra, ha dato oggi in Commissione Agricoltura, in cui si impegna a intraprendere tutte le iniziative necessarie per fermare questa ennesima follia europea”.

Alma premia i nuovi 23 maestri d’arte agraria, gusto e ospitalità

Alma premia i nuovi 23 maestri d’arte agraria, gusto e ospitalitàRoma, 12 nov. (askanews) – ALMA celebra il mondo artigiano nominando 23 nuovi Maestri d’Arte Mestiere delle Arti Agrarie, del Gusto e dell’Ospitalità nel corso di un evento al Teatro Regio di Parma. La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, aperta nel 2004 a Colorno, ha anche festeggiato i 20 anni di attività, da cui sono usciti oltre 14.000 allievi.


Il 29 settembre scorso a Venezia sono stati investiti 40 Maestri per le Arti Decorative, e a Parma con i 23 del mondo della gastronomia, selezionati e premiati proprio da ALMA. I Maestri sono stati suddivisi in tre aree: produzione, trasformazione e ristorazione. La prima ha visto 8 premiati: Filippo Drago (grani e cereali, Sicilia), Alberto e Giuseppe Rosso (frutticoltura, Piemonte); Bruno Sodano (ortaggi e legumi, Campania); Eleonora Noris Cunaccia (botanica ed erbe officinali, Trentino); Francesco Pellegrino (olivicoltura, Sicilia); Mario Pojer (viticoltura, Trentino); la famiglia Paternoster (apicoltura, Trentino) e Pino Spanu (allevamento, Sardegna). Passando alla trasformazione: Dino Ligorio (pastificio, Puglia); Massimo Cifarelli (arte bianca, Basilicata); Luigi Biasetto (pasticceria, Veneto); Enzo Coccia (pizzeria, Campania); Luigi Caccamo (norcineria, Calabria); Sergio Motta (macelleria, Lombardia); Vittorio Beltrami (arte casearia, Marche); Stefano Guizzetti (gelateria, Emilia-Romagna); Cristina Quattrone (cioccolateria, Calabria) e Gianni Capovilla (distilleria, Veneto). Infine la ristorazione: Valeria Piccini (cucina, Toscana); Peppe Guida (ospitalità, Campania); Gabriele Gorelli (sommellier, Toscana); Massimo Raugi (sala, Piemonte) e Luca Gargano (miscelazione, Liguria). Alberto Figna, presidente di Alma, ha ricordato che il ventesimo anniversario “celebra una realtà che ha formato migliaia di ambasciatori del Made in Italy gastronomico nel mondo poggiando sui valori della convivialità e dell’ospitalità italiana, globalmente riconosciuta. ALMA è nata per preservare e innovare la nostra tradizione culinaria, grazie a docenti ed esperti che hanno reso questa scuola un centro d’eccellenza non solo formativo ma un vero e proprio hub culturale. Il progetto Maestro d’Arte e Mestiere è una naturale estensione della nostra missione, riconoscendo il talento di chi opera nella filiera enogastronomica e nelle arti agrarie”.

Missione in Argentina per presentare il Macfrut 2025

Missione in Argentina per presentare il Macfrut 2025Roma, 12 nov. (askanews) – Missione internazionale in Argentina per Macfrut, la fiera della filiera internazionale dell’ortofrutta in programma al Rimini Expo Centre da martedì 6 a giovedì 8 maggio 2025 nell’ambito delle attività di networking dei vertici della Fiera.


Sono stati cinque giorni di incontri per il presidente di Macfrut Renzo Piraccini e la responsabile dell’Ufficio Estero Valentina Piraccini, che hanno presentato la nuova edizione della fiera a Buenos Aires, Viedma, Villa Regina e Allen nel Rio Negro. A Buenos Aires, in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana in Argentina, Macfrut con le numerose novità dell’edizione 2025 è stato illustrato ai cluster delle principali produzioni argentine. La delegazione si è poi spostata al sud, in Patagonia, proseguendo le giornate di incontri con gli operatori e con le autorità regionali. A Viedma è seguita la tappa a Villa Regina, città gemellata con Cesena dal 1988 grazie proprio al legame e alle relazioni nate a Macfrut partecipato da alcune delegazioni argentine. Ad Allen Macfrut è stato presentato alle autorità istituzionali del Rio Negro e si è concordato la partecipazione dell’Argentina a Macfrut 2025 con uno stand nazionale.


Della delegazione ha fatto parte anche il professor Marco Dalla Rosa dell’Università di Bologna, Campus di Cesena, che in Argentina ha una sede decentrata proprio a Buenos Aires.

Studio: caffè un alleato contro diabete di tipo 2

Studio: caffè un alleato contro diabete di tipo 2Roma, 12 nov. (askanews) – Fino a quattro caffè al giorno contro il diabete di tipo 2. E’ quanto emerge dalle più recenti evidenze scientifiche, tra cui quelle messe in luce da ISIC (Institute for Scientific Information on Coffee) in un recente studio del 2024 e pubblicato su Diabetes & Metabolic Syndrome: Clinical Research & Reviews, infatti, confermano nuovamente il ruolo benefico del caffè su quella che è stata definita “l’epidemia del nuovo millennio”: il diabete.


Con oltre mezzo miliardo di persone a esserne colpite e la previsione di sfiorare gli 800 milioni di casi entro il 2045, questa malattia, in particolare quella di tipo 2, rappresenta per i sistemi sanitari di tutto il mondo una vera e propria sfida, dall’impatto economico e sociale molto elevato. Sono numerose le evidenze scientifiche che ISIC (Institute for Scientific Information on Coffee), ha raccolto sul tema, tra cui un recente studio del 2024, pubblicato su Diabetes & Metabolic Syndrome: Clinical Research & Reviews. La ricerca ha ulteriormente confermato il contributo del caffè nel prevenire lo stress ossidativo e i disturbi correlati al diabete di tipo 2, come malattie cardiovascolari e obesità, e ha sottolineato come questa bevanda, sia con presenza di caffeina sia nella variante decaffeinata, sia associata a una riduzione del rischio di sviluppare questa malattia.


A rendere il caffè un potente alleato per contrastare il diabete sono alcune delle numerose molecole bioattive che sono contenute al suo interno come i polifenoli, antiossidanti naturali di cui il caffè, in particolare quello espresso, è una fonte preziosa. Sono diversi gli studi che attribuiscono a queste sostanze delle vere e proprie proprietà antidiabetiche, in particolare la capacità di influenzare positivamente il metabolismo del glucosio. Ma non sarebbero le sole responsabili: un ruolo importante è esercitato allo stesso modo dagli alcaloidi, in primis dalla caffeina, principio attivo per eccellenza del caffè e in grado di migliorare la secrezione dell’insulina, ma anche dalla trigonellina, che aiuterebbe a mantenere ottimali i valori della glicemia. Quanto alle dosi, vale sempre la regola della moderazione, come ricorda anche il recente studio rilanciato da ISIC3 che conferma la raccomandazione dell’Efsa secondo cui è bene non superare i 400mg di caffeina al giorno: bere 3-4 tazzine di caffè, senza l’aggiunta di zucchero o di latte, consentirebbe di ridurre in modo molto significativo il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto a chi lo consuma di meno o per nulla.

Agricoltura, assegnate ad Eima 3 borse studio premio Federacma

Agricoltura, assegnate ad Eima 3 borse studio premio FederacmaRoma, 12 nov. (askanews) – In occasione di Eima, l’esposizione internazionale tenutasi a Fiera Bologna nei giorni scorsi, sono state assegnate le tre borse di studio per un valore complessivo di 5.000 euro del premio “Alberto Cocchi”, iniziativa promossa dagli eredi del dirigente d’azienda e giornalista a cura di Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio. Federacma ha anche annunciato che sta per concludere un nuovo protocollo d’intesa con il ministero dell’Istruzione e del Merito “per dare ulteriore forza alle nostre attività”.


Il bando, giunto alla quarta edizione, è dedicato agli studenti frequentanti le classi III-IV e V delle scuole professionali agrarie, degli istituti agrari e degli istituti tecnici industriali ad indirizzo meccanico, meccatronico e informatico. I ragazzi si sono impegnati a completare uno stage di 160 ore (PTCO) nel settore della meccanica o meccatronica agraria presso concessionari di officine di macchine agricole e da giardinaggio. Il podio 2024, selezionato tra studenti provenienti da tutta Italia, si è rivelato spiccatamente al femminile con rappresentanti dell’intera penisola. A vincere il primo premio è stata la calabrese Giulia Caruso, dell’Istituto E. Majorana di Rossano (Cosenza), seconda la laziale Noemi Daveri, dell’Istituto Cardarelli di Tarquinia (Viterbo) e terzo Tonito Antoninho Moreno Da Silva dell’Istituto Stefani Bentegodi (Verona).


Andrea Borio, presidente Federacma ha ricordato come l’ambito della meccanica agraria, pur essendo fondamentale per il comparto primario, si caratterizza per la rilevante mancanza di manodopera specializzata, a fronte di migliaia di posti di lavoro vacanti. “La nostra Federazione si è da sempre impegnata per sensibilizzare e sostenere gli studenti interessati al settore ed in questa ottica si collocano anche la promozione delle borse di studio del Premio Alberto Cocchi e i workshop dei Mech@griJOBS, a cui hanno partecipato, nel corso di questa edizione di Eima, oltre 800 ragazzi”.

La Pietra: tabacco umbro, modificheremo linee guida nazionali

La Pietra: tabacco umbro, modificheremo linee guida nazionaliRoma, 11 nov. (askanews) – “Intendiamo apportare delle modifiche alle linee guida nazionali, come evidenziato dalla Regione, utili a rispettare queste specificità, senza ricadute ambientali, garantendo interventi di ripristino della fertilità del suolo o del contenuto in sostanza organica. Da parte del Masaf ho garantito la disponibilità a procedere immediatamente in tal senso”. Lo ha detto il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, che oggi ha incontrato le rappresentanze dell’organizzazione interprofessionale del tabacco al Masaf.


“Il comparto tabacchicolo umbro è una risorsa per l’agricoltura, l’economia, l’occupazione del territorio e merita la massima attenzione. Per queste ragioni ho voluto incontrare, presso il Masaf, per individuare una soluzione alla necessità di tenere nella giusta considerazione la particolarità della coltivazione del tabacco, l’alta specializzazione delle risorse umane e delle tecnologie impiegate”, ha detto. “Nell’incontro ho ribadito l’attenzione del ministero nei confronti delle imprese tabacchicole, così come evidenziato anche dal lavoro che il governo e il Masaf stanno facendo quotidianamente per prorogare e rinnovare gli accordi sottoscritti con le tre principali aziende manifatturiere del tabacco, operanti in Italia”.


“Stiamo parlando di numeri molto importanti, che hanno garantito la stabilità necessaria al comparto per lavorare in serenità e con una progettualità di ampio respiro. Visti i risultati più che positivi fino ad oggi registrati per l’intero settore tabacchicolo italiano – ha concluso – che in Umbria ha uno dei territori più impegnati, intendiamo proseguire sulla strada intrapresa, frutto di una intensa capacità di mediazione e di ascolto delle istanze formulate dalle imprese agricole umbre e delle altre regioni nelle quali la coltivazione del tabacco rappresenta un segmento strategico dell’agricoltura”.

Le Soste di Ulisse cambia nome e diventa La Sicilia di Ulisse

Le Soste di Ulisse cambia nome e diventa La Sicilia di UlisseRoma, 11 nov. (askanews) – Le Soste di Ulisse cambia nome e diventa La Sicilia di Ulisse per rafforzare ulteriormente l’appartenenza alla Sicilia con il suo patrimonio storico, culturale e gastronomico, celebrando al contempo la narrazione epica legata al viaggio dell’eroe omerico.


“Siamo fieri di presentare il nostro nuovo nome, La Sicilia di Ulisse, che riflette la volontà di mettere al centro il territorio siciliano e le sue eccellenze – spiega il presidente Tony Lo Coco – è fondamentale per noi associati fare squadra, unendo le forze delle realtà locali per offrire ai viaggiatori un’esperienza unica, autentica e radicata nelle tradizioni della nostra isola. Con il nuovo direttivo, che ho l’onore di guidare, ci stiamo impegnando per sviluppare progetti di rilievo nazionale e internazionale con l’obiettivo di dare nuovo slancio all’associazione”. Riunendo oltre cinquanta tra i migliori ristoranti, cantine e strutture ricettive della Sicilia, l’associazione ha contribuito negli anni a valorizzare il patrimonio culturale e culinario della regione. Con il nuovo nome si vuole ora sottolineare l’identità di questa realtà legata al territorio e il ruolo di collettore di eccellenze che permette ai visitatori di vivere l’isola attraverso sapori, tradizioni e storie millenarie.


Il nome segna anche l’inizio di un nuovo capitolo per laAssociazione, con il nuovo direttivo insediatosi ad aprile 2024. Accanto al presidente Tony Lo Coco operano il vicepresidente Luciano Pennisi e i consiglieri Marco Baglieri, Accursio Craparo, Giovanni Guarneri, Giuseppe La Rosa, Carla Maugeri, Salvatore Campisi e Francesca Planeta. Ad affiancare il lavoro del nuovo direttivo ci sono Pino Cuttaia, in qualità di past president, e Nino Graziano, presidente onorario.