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Indagine Coldiretti: 3 italiani su 4 contrari a cibo sintetico

Indagine Coldiretti: 3 italiani su 4 contrari a cibo sinteticoRoma, 6 nov. (askanews) – Quasi 3 italiani su 4 (74%) dicono no al cibo artificiale prodotto in laboratorio, secondo una indagine eseguita da Coldiretti/Notosondaggi in occasione dell’avvio alla Camera dell’esame del disegno di legge del Governo che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali.

“L’Italia che è leader mondiale nella qualità e sicurezza alimentare ha la responsabilità di fare da apripista nelle politiche di tutela della salute e dell’ambiente – spiega in una nota il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – la diffusa diffidenza conferma la necessità di rispettare il principio di precauzione di fronte ad una nuova tecnologia con molte incognite che rischia di cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda”.

Ritter Sport: cacao sostenibile grazie a partnership in Africa e America

Ritter Sport: cacao sostenibile grazie a partnership in Africa e AmericaMilano, 6 nov. (askanews) – Per Ritter Sport il cacao è la materia prima principale e in quanto tale quella su cui l’azienda ha concentrato energie e investimenti in fatto di sostenibilità. Dal 2018 l’azienda si approvvigiona esclusivamente di cacao 100% certificato sostenibile in conformità ai programmi Rainforest alliance e FairTrade ma nel biennio 2021/22 ha compiuto un ulteriore passo verso la sostenibilità dando impulso ai programmi di partnership con cooperative e organizzazioni di produttori in Ghana, Costa d’Avorio, Nigeria, Nicaragua e Perù. Questi programmi sono diretti a promuovere la sostenibilità a lungo termine della coltivazione del cacao migliorando le pratiche agricole, le condizioni di vita e lo sviluppo economico delle comunità locali coinvolte.

Gli obiettivi iniziali erano sono quelli di estendere entro il 2025 la tracciabilità del cacao sino alla singola azienda agricola e portare al 100% la quota del fabbisogno annuo di massa e burro di cacao per la produzione della gamma soddisfatta dalle forniture provenienti dai programmi di partnership. Nei fatti, però, il traguardo della tracciabilità totale è stato raggiunto a fine 2022, in anticipo di due anni rispetto all’obiettivo prefissato. E’ questo uno dei punti cardine che emerge dal quinto bilancio di sostenibilità, “discoverthegood”, relativo al biennio 2021-2022 di Ritter Sport, tra i maggiori produttori europei di cioccolato commercializzato in oltre 100 Paesi per un fatturato di 538 milioni di euro nel 2022. “Con discoverthegood abbiamo voluto ribadire il nostro desiderio di comunicare in modo semplice, trasparente e costruttivo con tutti i nostri stakeholder, mettendoli nelle condizioni di valutare i risultati raggiunti e quelli ancora da conseguire – dichiara Thomas Straub, amministratore delegato di Ritter Sport Italia – Il rapporto documenta come gli investimenti e l’impegno di questi anni verso tutta la filiera del cacao stiano iniziando a dare frutti di cui andare legittimamente orgogliosi. Chi oggi non agisce in modo sostenibile, domani non avrà un futuro”.

In Nicaragua, l’azienda è presente dagli anni ’90 con il programma Cacao-Nica, cui si è aggiunta, dal 2012, la piantagione di proprietà “El Cacao”, che segue i dettami dell’agricoltura integrata dimostrando come le risorse e le più avanzate competenze in campo agronomico di un’azienda possano essere messe al servizio della locale crescita produttiva e della qualità del prodotto, in armonia con l’ambiente e la biodiversità, favorendo altresì la creazione di nuove opportunità di occupazione e reddito per le comunità rurali. A pieno regime, “El Cacao” coprirà sino a un quarto del fabbisogno annuo di massa di cacao dell’azienda, a conferma che la coltivazione del cacao con standard elevati può essere anche economicamente redditizia.

Sul fronte dell’energia, oltre alla centrale di cogenerazione, attiva dal 2002 nello stabilimento di Waldenbuch e che fornisce circa il 50% del fabbisogno di energia elettrica e il 70% dell’energia termica, da maggio 2022 l’azienda si è dotata del più grande impianto solare termico della Germania. Realizzato sul tetto del nuovo magazzino materie prime e imballaggi di Dettenhausen, il grande impianto fotovoltaico è in grado di generare fino a 1125 MWH l’anno di energia termica che Ritter Sport condividerà con la rete di teleriscaldamento del comune di Dettenhausen. Seguendo la strategia aziendale di ottimizzare i consumi e ridurre le emissioni – dirette e indirette – di gas climalteranti, è stato adottato un nuovo sistema di raffreddamento commissionato nel 2022 per il sito di Waldenbuch. Una volta operativo, il nuovo sistema di raffreddamento consentirà non solo di ridurre del 95% i consumi di acqua connessi al ciclo produttivo, ma anche di consumare il 75% di energia elettrica in meno rispetto al sistema precedente.

Dal 2020, Ritter Sport è neutrale dal punto di vista climatico grazie al sistema delle compensazioni. Tuttavia in collaborazione con i suoi fornitori di materie prime, intende raggiungere entro il 2025 l’obiettivo della completa neutralità climatica includendo le emissioni Scope 3 su cui può esercitare un’influenza diretta. Inoltre, è in corso il passaggio dalle compensazioni affidate a organizzazioni esterne al calcolo della riduzione dell’impronta carbonica derivante dal ripristino della selva pluviale e dalla piantagione di El Cacao, in cui crescono più di un milione di alberi di cacao insieme a 30.000 alberi da ombra autoctoni o piantati dai coltivatori locali.

Al via Best Avpn Pizzeria, contest mondiale per miglior pizzaiolo

Al via Best Avpn Pizzeria, contest mondiale per miglior pizzaioloRoma, 6 nov. (askanews) – Al via Best AVPN Pizzeria 2023, il contest mondiale che vede i pizzaioli giudicati dai loro stessi collegh. I canoni di valutazione saranno qualità della pizza, selezione delle materie prime, abbinamenti, servizio di sala, design della location. Il contest della Associazione Verace Pizza Napoletana ha come protagoniste oltre mille pizzerie veraci in 55 nazioni.

Antonio Pace, presidente dell’Associazione, spiega che principale caratteristica è “quella di poter vantare una giuria composta da grandi professionisti del settore, per di più con una visione internazionale del nostro comparto; e si sa che il valore di un premio è tanto più grande quanto più è esperta una giuria”. Il concorso sarà attivo dalle 11 del 6 novembre alle 11 del 5 dicembre; la proclamazione del vincitore sarà giovedì 7 dicembre, in occasione del 6° anniversario dell’Arte del Pizzaiuolo Napoletano come Patrimonio immateriale dell’umanità.

E sarà la Cina il 55esimo Paese al mondo con almeno una pizzeria affiliata AVPN, visto che venerdì 10 novembre entrerà nella famiglia AVPN, “Bottega” di Shanghai dei fratelli Daniele e Paolo Salvo”.

Bper Banca e Cia a sostegno aziende agricole colpite alluvioni

Bper Banca e Cia a sostegno aziende agricole colpite alluvioniRoma, 6 nov. (askanews) – BPER Banca e Cia-Agricoltori Italiani hanno firmato un accordo che consente agli agricoltori dell’Emilia Romagna colpiti dalle alluvioni di far fronte alle necessità finanziarie immediate, grazie a un prestito a zero interessi e zero spese. L’intesa è stata sottoscritta oggi, presso la sede di Cia Cesena, dal responsabile del Servizio Agri Banking di BPER Banca, Oliviero Giacomo Falconi, e dal presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini.

L’intesa sostiene le aziende colpite dalle piogge alluvionali che si sono verificate nei territori delle provincie di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e di Rimini nel corso del 2023 e che hanno compromesso l’attività e le rese produttive aziendali. Il protocollo dà modo a Cia di “consegnare” alle aziende agricole, danneggiate dall’alluvione, i fondi raccolti con la campagna nazionale promossa per l’emergenza, plafond a copertura degli interessi e dei costi a carico dei richiedenti, in favore delle aziende associate. Da parte sua, la banca rinuncia alla propria redditività nell’operazione di finanziamento applicando condizioni di favore limitate alla copertura dei propri costi. Grazie al contributo in quota interessi e spese coperte dallo stanziamento di Cia, l’accordo consente quindi alle imprese associate di accedere a finanziamenti a tasso zero e a zero spese da parte di BPER Banca. I prestiti, con finalità-liquidità oppure investimento, potranno avere una durata fissa di 24 o 36 mesi e un importo compreso tra i 15 e i 30mila euro.

“Gli effetti dell’alluvione che a maggio ha colpito l’Emilia-Romagna sono tutt’altro che archiviati – commenta Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani – I problemi enormi che stiamo ancora affrontando esprimono l’eccezionalità della catastrofe che si è abbattuta su una comunità, un territorio e i suoi settori produttivi come, in primo luogo, l’agricoltura che in una terra di primati nel settore è, oggi, alle prese con una crisi senza precedenti. Basti pensare al comparto ortofrutticolo che sta vivendo un calo produttivo oltre il 60% e con picchi fino al 90%”.

Vendemmia 2023, in Umbria produzione -20% per attacchi peronospora

Vendemmia 2023, in Umbria produzione -20% per attacchi peronosporaRoma, 6 nov. (askanews) – Un calo del 20% della produzione vitivinicola in Umbria a causa di massicci attacchi di peronospora, con i prezzi delle uve per produrre vini Doc e Docg in crescita di circa il 15%, con punte del 20%. In calo anche la produzione di olio: un calo a doppia cifra probabilmente superiore a quello del vino, anche se la raccolta non è ancora stata completata. E prezzi ai produttori previsti in crescita del 30%. A fare un quadro completo è la Borsa Merci della Camera di Commercio dell’Umbria.

In Umbria la vendemmia è passata dalle 400mila della 2022 ai 320mila ettolitri della 2023. Bruno Diano, presidente della Borsa Merci della Camera di Commercio dell’Umbria: “il calo della produzione in Umbria c’è, ma se si tiene conto delle previsioni, che erano pessime, si può dire che alla fine l’abbiamo sfangata. La qualità delle uve è buona e i prezzi sono in crescita del 15%, con punte del +20%. Con questi dati, il prezzo al consumo del vino dovrebbe crescere del 10%. Per quanto riguarda l’olio d’oliva, la campagna di raccolta non è ancora terminata, ma le tendenze in Umbria sembrano delineate: produzione in calo, probabilmente più di quella registrata per il vino, prezzi ai produttori previsti in crescita del 30%”.

L’ultimo listino della Borsa Merci di Perugia, organo della Camera di Commercio dell’Umbria, presenta un quadro dei prezzi al quintale pagate ai produttori per le uve per la produzione di vini Doc e Docg, che vede un incremento medio del 15%, con punte del +20%, rispetto allo scorso anno. Questo significa che il ricavo medio complessivo dei produttori di uve per vini Doc e Docg, tenendo conto del calo della produzione, diminuisce di circa il 5% rispetto allo scorso anno, quando le previsioni erano di un drastico crollo.

In E.-R. -20% superfici a grano duro, crescono soia e orticole

In E.-R. -20% superfici a grano duro, crescono soia e orticoleRoma, 6 nov. (askanews) – Perde terreno il granaio Emilia-Romagna, con le superfici coltivate nel 2024 che passano da 250 a 220mila ettari complessivi. Confagricoltura regionale stima una flessione più accentuata per il duro rispetto al tenero, nell’ordine del 15-20%, configurando uno scenario decisamente in controtendenza rispetto all’andamento degli ultimi anni.

Il grano duro registra infatti una netta battuta d’arresto nella terza regione d’Italia per ettari investiti: una disaffezione dovuta sia alla carenza di seme certificato, sia all’elevata volatilità dei mercati nonché scarsa redditività della coltura. “Bisogna sostenere il comparto produttivo e la filiera regionale di eccellenza della pasta made in Italy – avverte Confagricoltura Emilia Romagna – potenziare il sistema dei contratti di filiera e promuovere strumenti di tutela del reddito. Sul fronte commerciale, potrebbe giocare a favore la diminuzione degli stock mondiali di grano duro, per via dell’eccesso di piogge in Europa e, al contempo, della grave siccità abbattutasi sul continente nordamericano”.

Nel Ferrarese il calo delle superfici a grano duro sarà probabilmente compensato da un incremento di terreni a soia e orticole. In Romagna si prevede una crescita delle colture da seme (girasole, barbabietola, radicchio) e delle orticole come cipolle e patate visto il trend commerciale positivo della passata campagna. Nell’areale che va da Bologna a Modena e Reggio Emilia si conferma in crescita la superficie coltivata a grano tenero di forza (varietà Rebelde e Bologna o simili), sulla spinta di quotazioni soddisfacenti tuttora in tendenziale rialzo. “Ci attendiamo nel 2024 – precisa infine l’organizzazione agricola – un leggero balzo in avanti della superficie investita a erba medica un po’ ovunque, su tutto il territorio regionale, in virtù del fatto che la coltura è in grado di garantire una buona redditività, trainata anche dalla domanda estera”.

Confagricoltura a Economondo con eventi su transizione ecologica

Confagricoltura a Economondo con eventi su transizione ecologicaRoma, 6 nov. (askanews) – Torna Ecomondo, la fiera dedicata alla transizione ecologica, e Confagricoltura conferma la sua presenza con uno stand per dare spazio ad un calendario di eventi, organizzati in collaborazione con atenei, enti e associazioni. Tanti i temi al centro degli appuntamenti in programma: il cambiamento climatico e la gestione del rischio, la sostenibilità nelle sue varie declinazioni; l’economia circolare, le sfide della filiera agroalimentare, le innovazioni tecnologiche e il PNRR, le bioenergie e l’uso consapevole delle risorse naturali. Lo stand sarà animato anche da workshop, laboratori e talk.

Confagricoltura sarà presente anche alla dodicesima edizione degli Stati generali della Green economy, in particolare ai tavoli di lavoro che si terranno nel pomeriggio del 7 e dell’8 novembre. Due i convegni in programma sull’agroalimentare e sulla gestione forestale. Il primo, l’8 mattina, “Le esigenze e le opportunità del settore agroalimentare nella sfida verso modelli di produzione sostenibili nel mutato contesto economico ed internazionale” è organizzato in collaborazione con Federalimentare, Enea e Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, parteciperà al confronto insieme a istituzioni europee, organismi nazionali, rappresentanti della filiera e del mondo accademico.

Al secondo convegno, previsto il 10 mattina, “Energia dal bosco per la decarbonizzazione e la transizione energetica”, condiviso con Università del Molise e il Cts di Ecomondo, parteciperà il presidente della Fnp Risorse Boschive, Enrico Allasia. Si parlerà di selvicoltura, del ruolo svolto dal comparto nello sviluppo socioeconomico delle aree collinari e montane del Paese e degli interventi necessari per migliorare la qualità delle produzioni forestali e delle filiere foresta-legno e foresta-energia. Al centro del dibattito la Strategia Forestale Europea e gli impegni dell’Italia in materia di contrasto ai cambiamenti climatici, biodiversità e decarbonizzazione dell’economia.

Psr Piemonte, aperto bando formazione consulenti in agricoltura

Psr Piemonte, aperto bando formazione consulenti in agricolturaRoma, 6 nov. (askanews) – Con una dotazione finanziaria di 500mila euro l’assessorato regionale piemontese all’Agricoltura e cibo ha aperto il bando relativo all’intervento SRH02 del Complemento per lo sviluppo rurale 2023-2027, che sostiene la formazione dei consulenti in agricoltura. Possono partecipare al bando gli Enti formativi accreditati che offrono attività di formazione in presenza e/o in remoto: corsi e seminari, sessioni pratiche in aula e in campo, visite aziendali, viaggi studio.

Il bando risponde alle direttive della Pac e del Piano strategico nazionale in materia di Agricoltural Knowledge and Innovation System (AKIS). L’obiettivo è potenziare il sistema di conoscenze sul territorio regionale in tema di innovazione e ricerca applicata in agricoltura. “Investire nella formazione e poter avvalersi di consulenti preparati aumenta la competitività delle nostre aziende agricole piemontesi perchè le conoscenze anche in ambito tecnologico sono strategiche per lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile e necessarie per affrontare e mitigare le diverse criticità causate sempre di più dal cambiamento climatico”, sottolinea in una nota l’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa.

29 i nuovi Bib Gourmand italiani inseriti nella Michelin 2024

29 i nuovi Bib Gourmand italiani inseriti nella Michelin 2024Roma, 6 nov. (askanews) – Sono 29 i nuovi Biv Gourmand italiani inseriti nella Guida Michelin 2024, che sarà presentata a Brescia il prossimo 14 novembre. Salgono così a 257 i ristoranti italiani premiati dalla Micheli con la faccia sorridente dell’Omino Michelin che si lecca i baffi. Ovvero quei locali che proponegono una piacevole esperienza gastronomica, con un menu completo ad un ottimo rapporto qualità-prezzo, elemento essenziale nella selezione.

Ben 5 dei nuovi Bib Gourmand sono in Trentino Alto Adige, tre invece le nuove entrate in Emilia Romagna, Sardegna e Sicilia. Tra le novità della selezione 2024, La Locanda Pincelli, all’interno di un ex circolo operaio a Bologna, che propone una cucina di qualità, fantasiosa e creativa, dove l’unica concessione alla tradizione sono i tortellini. Nel centro storico di Genova, Il Rosmarino, espressione della cucina ligure con sapori intensi e gustosi. Da un estremo all’altro del mar Tirreno, al Vecchio Porto di Villa San Giovanni, in Calabria: ristorante colorato, moderno, in cui il buon pesce fresco locale viene cucinato e servito con un misto di fantasia e classicità, con una variegata proposta di crudi. Oppure l’Aciniello di Campobasso, una inaspettata cucina molisana, racconta Sergio Lovrinovich, direttore della Guida Michelin Italia.

La rivelazione dei nuovi Bib Gourmand è un’anteprima della Michelin Guide Ceremony Italy che si terrà il 14 novembre al Teatro Grande di Brescia. Durante l’evento verrà svelata la selezione 2024 per l’Italia. Si scopriranno così i nuovi ristoranti Stellati, le nuove Stelle Verdi, ma anche i Premi Speciali MICHELIN, nati per celebrare la diversità dei mestieri dell’industria della ristorazione. E quest’anno ci sarà anche il premio “Passion Dessert” per l’alta qualità delle esperienze proposte attraverso i dolci in carta.

Vendemmia 2023, nel piacentino calo produttivo medio del 15%

Vendemmia 2023, nel piacentino calo produttivo medio del 15%Roma, 6 nov. (askanews) – Ombre e luci sulla vendemmia 2023 nel piacentino, con un calo produttivo stimato globalmente attorno al 15%, ma con punte di riduzione anche molto importanti. A tirare le somme di una vendemmia difficile è Chiara Azzali, presidente della sezione di prodotto vitivinicola di Confagricoltura Piacenza, che spiega: “abbiamo dovuto fronteggiare lunghi periodi di siccità, ondate di calore e brevi periodi di pioggia, anche se in modo differente da vallata a vallata”.

“Le condizioni difficili in vigneto sono state compensate dall’esperienza in cantina e grazie all’estrema cura che si è dovuta impiegare in fase di raccolta, intervenendo in modo assolutamente mirato per scartare i grappoli non adeguati. Questo non ha impattato sulla qualità del prodotto finale che è molto buono, ma sicuramente ha inciso sui costi”. “Allargando lo sguardo all’andamento del settore, permangono – prosegue Azzali – le difficoltà legate al cambiamento climatico con eventi estremi più frequenti, il calo strutturale dei consumi, la potenza delle lobby anti-alcol che rischiano di minare il sistema vino, la necessità di modernizzare i vigneti per elevare ulteriormente la qualità con l’obiettivo di avere un maggior valore aggiunto. Sul fronte normativo a livello locale abbiamo fatto un lavoro enorme per la revisione dei disciplinari di produzione delle Doc, ma tutta la normativa di riferimento a monte andrebbe razionalizzata e snellita”.